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Dopo aver visto l’anime e letto il manga di “Domestic na Kanojo” (Domestic Girlfriend - DG) mi sono cimentato anche nella lettura di "Good Ending" (GE), opera della stessa autrice Kei Sasuga, di cui ho letto delle buone recensioni, a differenza di DG che ha suscitato parecchie critiche e polemiche verso la mangaka. Opera prodotta tra il 2009 e il 2013 e quindi precedente a DG ma, mutatis mutandis, con una impostazione simile della trama (ad ambientazione scolastica) e della lunghezza non indifferente dell’opera (160 capitoli e 16 volumi per GE, 28 volumi e 276 capitoli per DG). GE è una rom-com scolastica, slice of life, harem che racconta in modo abbastanza particolareggiato la vita, le vicissitudini e le interazioni amorose del protagonista Seiji Utsumi in un arco temporale abbastanza limitato (un anno, un anno e mezzo) e del suo gruppo di amici e “spasimanti”, tra cui spicca come vera e propria co-protagonista Yuki Kanegawa.

L’opera non rappresenta nulla di particolarmente originale se non per un paio di aspetti: il mistero del passato di Yuki (che condizionerà tutta la storia fino al finale il cui esito è già anticipato nel titolo) e l’inserimento di qualche colpo di scena che rendono la trama più “drammatica” (ma anche in alcuni passaggi un po’ forzata).

Attenzione: la recensione contiene spoiler!

E veniamo alla storia: il manga, descrive le vicende (soprattutto amorose) di Seiji Utsumi, il classico ragazzo imbranato, ingenuo, infantile un po’ chiuso e poco attivo, che frequenta il secondo anno delle scuole superiori, e che da tempo è invaghito della presidente e capitano del club di tennis della scuola Shou Iketani, tanto da scadere anche nel ridicolo spiandola col binocolo mentre si allena nelle sessioni di pratica. Ma viene “sgamato” dalla compagna di classe Yuki Kanegawa che si è inserita nella classe di Seiji (proveniente da Nagano) durante l’anno ed è anche lei iscritta al club di tennis. Yuki, con la scusa di aiutare Seiji nella sua missione di favorirlo per approcciare l’amata Shou, inizialmente sembra quasi “bullizzarlo” e ridicolizzarlo (costringendolo a iscriversi al club di tennis) ma nel prosieguo il suo atteggiamento nei confronti di Seiji si rivelerà molto utile e comprensivo nel favorire le occasioni con cui Seiji possa far capire a Shou i suoi sentimenti. E da qui nascono le prime forzature “simpatiche” della trama: come può un ragazzo imbranato e senza alcuna esperienza in campo amoroso come Seiji iniziare a vivere d'emblée varie vicissitudini sentimentali:

- vedi l’ingresso nella trama di Eri che voleva letteralmente “violentarlo” per essere “experienced” sul tema sesso, salvo poi risolversi in un grande rapporto di amicizia perché anche lei era invaghita di un ragazzo che tuttavia non la considerava;
- come può una ragazza come Yuki (carina e intelligente) diventare una vera e propria mentore di Seiji per conquistare Shou – senza praticamente conoscerlo – quando Seiji aveva amici come Izumi e Rouno a cui rivolgersi, salvo poi diventare la sua ossessione d’amore che, con un tira e molla infinito, dura fino al termine della storia;
- vedi anche l’ingresso di Riisa, ragazza del primo anno della stessa frequentata da Seiji che conosce nel fast food dove lui lavora, che si innamora perdutamente di lui solo perché è stato gentile e comprensivo con lei e lo tampina sistematicamente anche in modo molto deciso nonostante lui le preferisca prima Yuki e poi Shou.
Tralasciando altri personaggi minori con i quali Seiji avrà modo di interagire, l’harem si sintetizza tra lui, Shou, Yuki e Riisa e tutta la trama sarà caratterizzata dall’andamento a “sinusoide” delle vicende che arriveranno a vario titolo quasi fino alla fine.

Sulla trama, devo riconoscere che come in DG, l’autrice segue un percorso molto coerente e concatenato. Le vicende sono sempre le solite: vita di scuola, con l’aggiunta di un pizzico di sport (tennis e campus estivo – che si rivelerà fondamentale nello sviluppo dei rapporti tra Seiji e Yuki), vacanze estive, festival con i fuochi di artificio, vacanze invernali, esami, lavoro part time per guadagnarsi un minimo di indipendenza economica, ecc.
In fin dei conti nulla di nuovo nel genere scolastico sentimentali. Ai soli stereotipi si aggiungono l’interesse di Seiji per la fotografia, qualche colpo di scena qua e là per ravvivare la trama e spiegare il passato di Yuki e qualche arco narrativo di approfondimento degli altri personaggi (Eri, Shou, Izumi, Rouno, ecc) che non risultano secondari ma necessari al raggiungimento del Good Ending, che per come è costruita la trama risulterà evidente con molto anticipo rispetto anche alla storia di DG.

Lato vicende amorose, nella trama si succedono in sequenza:
- Il tentativo di Seiji di conquistare Shou (fallito perché Shou è invaghita del suo senpai di tennis passato all'università e che ritorna a farsi vivo proprio nel momento in cui Seiji aveva ottenuto una sorta di appuntamento con Shou);
- Il lungo tentativo di Seiji con Yuki che con alterne vicende arriva a concretizzarsi nella storia di amore con lei salvo poi dissolversi a causa del passato di Yuki, della sua “incapacità” di superarlo e della “immaturità” di Seiji nella gestione di una situazione così delicata;
- I continui assalti a Seiji di Riisa, che come un “terminator” va avanti nella sua missione di conquistare l’amato Seiji incurante delle apparenze e dei sentimenti altrui, inclusi quelli di Seiji, salvo poi quasi rassegnarsi alla fine di fronte all’evidenza (sentimento non corrisposto da Seiji) anche grazie all’intervento di Izumi che sembra più che interessato a lei;
- L’innamoramento di Shou verso Seiji quando romperà con il suo senpai del tennis e la conseguente storia con lui dopo la rottura con Yuki;
- Il “ritorno di fiamma” di Seiji con Yuki che culminerà con la rottura (dolorosa) con Shou;
- Il “ritorno alla carica” di Toouro, l’ex delle scuole medie di Yuki e causa dei problemi del passato di Yuki, che interferirà proprio all’ultimo nell’happy ending nella storia tra Seiji e Yuki;
- L'intervento del padre di Yuki che costringerà la figlia a tornare a Nagano da Tokio a causa di quanto fatto dall’ex di Yuki (sequestro di lei per convincerla a tornare con lui).

Alle storie “principali” dei due protagonisti si aggiungono verso la fine quelle di Eri e Rouno, Shou e il suo senpai di tennis che si è pentito di averla abbandonata e quella molto “abbozzata” tra Izumi e Riisa.
Insomma una trama dettagliata, un po’ stile soap opera, che tuttavia pecca un po’ in lunghezza nei vari accadimenti e verso la fine scade un po’ nel drammatico e anche un po’ nell’inverosimile: alla fine il sequestro di Yuki da parte di Toouro è francamente un po’ eccessivo e melodrammatico, al pari della ricerca di Yuki messa in atto da Seiji con la collaborazione di tutti gli amici (inclusi i primini del club di tennis e Riisa che è ancora innamorata di Seiji) e il salvataggio di Yuki da parte di Seiji che sostanzialmente decreta il ritorno effettivo della coppia Seiji –Yuki.
Se poi aggiungiamo anche l’ennesimo colpo di scena del padre di Yuki che riporta la figlia a Nagano per quanto accaduto e Seiji che realizza la “fuitina” di lui e Yuki per tornare assieme...

Lato personaggi, riconosco che pur essendo abbastanza comuni, sono ben approfonditi e nel corso della trama evolvono maturando. Anche i c.d. personaggi secondari (che tanto secondari non sono) ricevono molte attenzioni e spiegazioni anche al fine di far capire il perché delle loro azioni e decisioni.
Tra quelli principali, Seiji fa parte della solita categoria “imbranato-infantile-naif” che nel tempo evolve e matura prendendo decisioni dolorose ma coerenti con quello in cui crede. Dopo l’innamoramento “romantico” per Shou, riesce a metabolizzare il rifiuto e interessarsi a Yuki. Nonostante la rottura con quest’ultima, si sforza di credere ancora nei sentimenti iniziali provati per Shou salvo poi decidere di rompere con lei perché a suo dire “non crede nelle storie a metà”, nonostante Shou si sia dimostrata essere veramente innamorata di lui. In generale Seiji sembra sempre attento alle esigenze delle ragazze cui approccia e si preoccupa sempre anche di quelle che “respinge”: vedi Eri, che poi lo apprezzerà tantissimo come amico per i consigli che gli ha dato dopo che lei si era offerta per fare “esperienza” o Riisa, che nonostante l’evidenza ne rimane affascinata e affezionata o la stessa Shou che dopo aver rotto con il senpai di tennis ed essere stata aiutata da Seiji nel superare la crisi tanto da reinnamorarsene perdutamente. Ed è facile vedere i parallelismi tra Seiji e Natsuo (il protagonista di DG): entrambe persone sensibili, molto influenzabili e facilmente manipolabili dai consigli degli amici e delle ragazze che amano ma molto attenti a non ferire i sentimenti altrui, generosi verso il prossimo anche a costo di esporsi a rischi.

Sembra che Kei Sasuga abbia particolarmente a cuore questo tipo di personaggio maschile (o è uno stereotipo del ragazzo giapponese?): imbranato con le donne e nella vita, infantile ma molto affidabile onesto e coerente con i suoi principi e sentimenti. Con la maturazione verso la fine del manga in persone adulte ed equilibrate. Come se l’autrice volesse trasmettere il messaggio che questo determinato tipo di maschio migliori e maturi con le esperienze amorose, soprattutto se dolorose...

Yuki è il personaggio più complesso: quasi “glaciale” nelle reazioni e sollecitazioni, tendente ad essere scostante quando viene “attaccata”, formale, risoluta nelle decisioni, intelligente, capace e matura. Inizia il suo rapporto di amicizia con Seiji quasi per gioco diventandone il suo miglior consigliere nella strategia di conquista di Shou per poi diventare la sua miglior confidente per superare la crisi quando Seiji verrà sostanzialmente respinto. La freddezza e la compostezza di Yuki sarà il più grande ostacolo da superare per Seiji nel lungo percorso di conquista che metterà in atto e che culminerà con il legame con lei. Ma il passato di Yuki (che sarà svelato dall'interessata a Seiji più o meno a metà del manga) resta presente come un macigno e rappresenterà la causa del fallimento della loro prima storia. Le avvisaglie sono i momenti di insicurezza mascherata dalla gelosia con cui Yuki scarica su il povero Seiji il bisogno di potersi fidare di lui in qualsiasi circostanza: vedi episodio del festival in cui Yuki capisce che tra Riisa e Seiji si è verificato qualcosa quando si sono separati dal gruppo di amici...
E qui c’è un’altra forzatura narrativa, ovviamente funzionale a rendere la storia più drammatica: invece di cercare di superare il suo passato, Yuki ne rimane profondamente ancorata e di fronte alle prime difficoltà con Seiji, tende subito a cambiare idea sul rapporto instauratosi. Vedi quando dichiara apertamente a Seiji di ritornare amici per il suo bene, arrivando prima ad accettare e a spingere (almeno inizialmente) anche la ripresa della storia tra Seiji e Shou per poi dichiarare a Seiji di amarlo ancora e per questo motivo gli chiederà di non essere neanche amici perché soffriva troppo... Un personaggio che per il tormento interiore che lascia a mala pena trasparire sembra essere innanzitutto poco onesto con se stessa...
In breve: un carattere complesso per una persona genuina come Seiji e francamente troppo “corazzata”, controllata ed un filo “egocentrica” (nel senso che per evitare di provare disagio o dolore non si cura più di tanto dei sentimenti degli altri) tanto da renderla in certi frangenti quasi antipatica, soprattutto se confrontata con gli altri personaggi del manga.

Il tutto in contrasto con la “venerazione” passiva di Seiji che tende ad adattarsi e a subire le scelte di Yuki attendendo un possibile momento propizio … sfido chiunque a restare insensibile ad una dimostrazione di amore condizionato simile... e infatti i tentativi di Seiji la mettono a durissima prova tanto da costringerla a cercare di allontanarlo in modo sempre più forte...

La vera Yuki la si vedrà (e si apprezzerà nel senso più ampio del termine) con la sua fragilità e debolezza solo quando si ritroverà in intimità con Seiji e, soprattutto, a fare i conti con il suo passato: la riapparizione dell’ex la manda completamente in crisi tanto da non riuscire a controllarsi e a negarsi a lui, mettendo così a dura prova la pazienza di Seiji che, a differenza di lei, dimostra di soffrire tremendamente la presenza ingombrante dell’ex nel rapporto che cerca di ricostruire con Yuki, senza tuttavia demordere nel tentativo di conquistarla e soprattutto vedendo le cose come realmente erano senza scaricare su di lei la sua frustrazione.
Solo nel finale con le continue prove e dimostrazioni del suo amore, Seiji riesce a far breccia nel muro difensivo di Yuki conquistandola definitivamente e aiutandola a superare ed elaborare la pessima esperienza relativa al suo passato con il suo ex, tanto che solo alla fine del manga si vedrà (anche se per troppo poco...) la Yuki che si affida totalmente a Seiji, segno distintivo della sua vera indole bisognosa di una persona affidabile e dedita a lei (vedi la scena sulla spiaggia dopo essere fuggiti assieme).

Shou è l’esatto opposto di Yuki: altrettanto carina, molto sportiva, solare, spontanea ma anche pasticciona (sotto certi aspetti una vera imbranata), determinata ed instancabile, e sono proprio questi pregi che la rendono speciale agli occhi di Seiji. Come si suol dire, per sua sfortuna non ha avuto il merito di “salire sul treno quando è passato” e la breve parentesi d’amore con Seiji non farà altro che amplificare il rimpianto di non aver fatto la scelta “giusta” quando ne ha avuto la possibilità. La storia con Seiji terminerà per scelta di quest’ultimo nonostante Shou tenti in ogni modo di trattenerlo con sé, mettendo a dura prova la sua determinazione, e il momento della fine della loro storia è uno dei momenti più struggenti del manga, con molto più pathos e realismo di quella tra Yuki e Seiji. Shou è il personaggio che in un certo senso preferisco per la sua “umanità” e la sua evoluzione nella trama. Nell’innamoramento, lascia trasparire il bisogno di essere amata e di fidarsi dell’altro e nel momento del distacco dimostra una certa dignità nell’accettare ed elaborare il distacco da Seiji senza rinnegare quanto di bello hanno vissuto e con sano realismo si ricostruisce la propria vita senza alcun rancore. E dimostra anche una certa maturità quando resta in attesa di un primo passo di Seiji dopo la prima rottura con Yuki. Mi sembra molto più credibile e meno “artefatta” di Yuki o forse solo più vicina alla realtà delle persone.

Riisa è forse il personaggio meno “pregiato”, utile solo per creare scompiglio in alcune fasi della trama. Il suo affetto “a senso unico” verso Seiji non la rende particolarmente interessante o meglio sfaccettata. Senza essere troppo tranchant, il fatto che appaia nel manga solo in occasione delle sue interazioni con Seiji e i suoi amici al solo fine di incalzare l’oggetto del suo desiderio la rende un po’ piatta e poco approfondita. Sembra che la sua presenza serva solo a creare momenti quasi comici e/o di tensione nella trama, senza dare un tocco di colore della sua personalità, facendola apparire quasi come un automa che ha un unico obiettivo la conquista di Seiji.

Gli altri personaggi come Eri, Izumi e Rouno, pur non godendo delle attenzioni riservate ai quattro già citati, continuano ad apparire nella storia a più riprese in modo continuo interagendo con i protagonisti e diventando spesso determinanti nello svolgimento della storia. Inoltre tutti hanno una loro evoluzione e al termine del manga ne viene data anche una visione del loro futuro, al pari di quelli dei protagonisti... Degni di nota anche il ruolo dei familiari di Seiji, Yuki e Shou: a differenza di altri manga scolastici in cui la loro apparizione è di mero contorno qui hanno comunque un ruolo che non si risolve in meri “camei” ma influenzano le scelte dei protagonisti (vedi ad esempio la madre di Yuki che interviene per farla scappare con Yuki o il padre di Seiji che approva la scelta del figlio di andare da Yuki per convincere la famiglia a farla tornare a Tokyo).

Passando al disegno, premesso che ho avuto il modo di apprezzare lo stile dell’autrice in DG, in GE sembra che lo stile sia un po’ più “acerbo”, soprattutto all’inizio. Man mano che la storia va avanti, lo stile migliora e continua ad evolvere in meglio diventando molto simile a quello utilizzato in DG (vedi i visi e l’espressività dei personaggi). Di sicuro le ragazze sono tutte molto carine mentre Seiji e Rouno non sono proprio due adoni, ma de gustibus ...
L’autrice comunque si dimostra sempre attenta ai particolari, vedi i fondali o all’uso dei retini o persino ai piccoli particolari, curati nel dettaglio. Al pari di DG sono presenti spesso un po’ di scene di nudo ma, a differenza di DG, sono meno preponderanti e comunque gestiti con garbo senza eccedere nei particolari di anatomia medica… Apprezzo meno i contenuti finali a fine volume, gli intermezzi, e i disegni a colori ad inizio capitolo, ma posso capire che il target dell’opera possa apprezzarli.

In conclusione: al netto delle considerazioni critiche esposte, l’opera merita di essere letta. E’ un po’ lunga, quindi per chi non è fan del genere è facile perdere l’entusiasmo alla lettura. Di sicuro è un’opera più convenzionale rispetto a DG, ma hanno in comune entrambe una certa fretta nella conclusione: in GE avrei personalmente preferito una riduzione della parte “tira e molla” tra Seiji e Yuki a vantaggio di un miglior sviluppo di quella in cui i due protagonisti vivono la loro storia definitiva (tipo un’opera molto più recente come Horimya) con una migliore proiezione del loro futuro, ma d’altro canto non si può sempre avere tutto.