logo AnimeClick.it

9.5/10
-

Credo che come opera sia davvero magistrale e sottovalutata! Il maestro Makoto Yukimura ci proietta in un mondo di cui lui stesso (per sua stessa ammissione) conosceva poco prima di scrivere l'opera, ma che riesce ad essere molto fedele sia dal punto di vista storico sia ai costumi dell'epoca.

Senza scendere troppo nei dettagli della trama, si seguono le vicende del protagonista Thorfinn. Lo accompagniamo nel suo passaggio dall'infanzia all'età adulta, quasi logorato dal pensiero fisso della vendetta. Anzi, forse più che Thorfinn è proprio la vendetta ad essere la vera protagonista, poiché muove tutte le azioni del personaggio, quasi come fosse un'amica fidata e imprescindibile.
La trama all'inizio è molto semplice, ma si fa via via più elaborata, con intrighi politici e l'introduzione di nuove figure storiche: in particolare re Sweyn di Danimarca e il figlio, il principe Canuto. All'inizio troverete Canuto un personaggio alquanto scialbo, e magari direte: "Oh, finalmente c'è un personaggio penoso in questa serie", ma, se volete trovare dei difetti nella serie, cercateli altrove, perché evolverà in modo tale da diventare uno dei personaggi migliori (e immagino non possa che migliorare, dato che storicamente viene ricordato come Canuto il grande!).
Ma attenzione, non è l'unico personaggio memorabile, ci sono Ragnar (no, non è Ragnar Lodbrok), il prete Willbald, Thorkell l'Alto (ispirato a Thorkell Strut-Haraldsson) e la vera ciliegina che è Askeladd (sicuramente uno dei migliori personaggi che abbia mai visto).

Attenzione: la parte seguente contiene spoiler

Ma quanto è fatta bene la morte di Askeladd?! L'ho vista e letta nel manga e non so decidermi in che versione mi piace di più!

Fine parte seguente contenente spoiler

A livello di trama non c'è un episodio brutto. L'introduzione si prende il suo tempo, ma il ritmo narrativo è sempre sostenuto, intervallato magistralmente con sequenze di combattimento mozzafiato, psicologie dei personaggi, colpi di scena e qualche momento drammatico.

Cos'altro vogliamo dire? Opening bellissime, ambientazioni suggestive (tra Britannia, Galles e Islanda), musiche immersive, animazioni di buon livello e zero fanservice. Non so se classificarlo come shonen o seinen, ma in entrambi i casi lo ritengo nettamente sopra il livello medio.

Se non l'avete visto, ve lo stra-consiglio.
Se l'avete già visto e lo amate quanto me, vi consiglio di recuperarvi il manga, compresi i capitoli già trasposti come animazioni, che mostrano qualche dettaglio in più che sicuramente non vi farà annoiare.