Recensione
Recensire un manga come "Phantom Blood", prima parte dell'epopea de "Le Bizzare Avventure di Jojo", è alquanto complicato , perché bisogna tener conto di diversi fattori come l'esperienza di Araki , che in questa parte è ancora piccola , rispetto a quella che avrà, ad esempio, in "Jojolion". Tenendo conto anche della lunghezza (5 volumi , 3 nella nuova edizione ) è davvero un manga molto bello , che nonostante appunto la lunghezza, riesce a darmi comunque tante emozioni ,più di quelle che magari , nonostante l'estrema lunghezza, mi da' "Stardust Crusaders", e riesce a farmi comunque amare i personaggi, principalmente i due protagonisti ( su cui si basa tutta la storia) e il misterioso e strambo Zeppelin.
Per il resto la maggior parte dei personaggi sono piuttosto di contorno e quindi di conseguenza meno approfonditi , ma comunque riusciti bene .Avendo letto tutta l'epopea, posso sicuramente dare un voto in più solamente grazie alla maschera e alla nostalgia , dopo 6 serie di stand, delle onde concentriche (che come ho detto anche in un'altra recensione, ne sono un amante).
Una cosa sicuramente ben riuscita sono i combattimenti, che sebbene pochi , risultano addirittura migliori di quelli della parte quattro (che ne ha molti di più). Ed è appunto secondo me la quantità il punto forza dei combattimenti , in quanto ci rimangono meglio impressi e diventano di conseguenza una componente che amiamo ancora di più.
Un'altra cosa che amo è la contrapposizione tra Jonathan e Dio , che invece di essere come lo Yin e lo Yang , sono il bianco puro ( la generosità pura ) e il nero puro ( la malvagità pura) . Da un lato il bianco , da un lato il nero . Da un lato Jonathan , da un lato Dio.
Per il resto la maggior parte dei personaggi sono piuttosto di contorno e quindi di conseguenza meno approfonditi , ma comunque riusciti bene .Avendo letto tutta l'epopea, posso sicuramente dare un voto in più solamente grazie alla maschera e alla nostalgia , dopo 6 serie di stand, delle onde concentriche (che come ho detto anche in un'altra recensione, ne sono un amante).
Una cosa sicuramente ben riuscita sono i combattimenti, che sebbene pochi , risultano addirittura migliori di quelli della parte quattro (che ne ha molti di più). Ed è appunto secondo me la quantità il punto forza dei combattimenti , in quanto ci rimangono meglio impressi e diventano di conseguenza una componente che amiamo ancora di più.
Un'altra cosa che amo è la contrapposizione tra Jonathan e Dio , che invece di essere come lo Yin e lo Yang , sono il bianco puro ( la generosità pura ) e il nero puro ( la malvagità pura) . Da un lato il bianco , da un lato il nero . Da un lato Jonathan , da un lato Dio.