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4.0/10
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"Biorg Trinity" non so se sia un manga che parla di buchi, un buco di manga o un manga pieno di buchi, questo ancora lo devo capire. Tutto inizia quando agli esseri umani incominciano a bucarsi le mani. No, non è né una storia religiosa, né una storia su degli spendaccioni. Questi buchi che compaiono sulle mani non sono altro che, se permettete il gioco di parole, un "effetto indesiderato" scaturito da un forte desiderio.
Questi buchi possono assorbire qualsiasi cosa, comprese le persone, cosa che però è -per chiari motivi- illegale, così da prenderne le sembianze/potersi trasformare in essi.

Non sto qui a continuare la trama per due motivi: 1) è estremamente confusionaria, ogni capitolo inizia come se gli avessero strappato le 10 pagine precedenti e non si arriva mai al dunque della questione; 2) non è il peggiore dei problemi. La trama infatti è secondaria al messaggio che l'autore voleva chiaramente lanciare al proprio pubblico: "fateme disegnà i pornazzi".
Sì, avete capito bene, il buon vecchio fan-service è alla base di tutti gli avvenimenti del manga: l'amore che ha "l'amica" nei confronti del protagonista è desiderio di carne, ogni personaggio femminile o è l'essere umano più bello e inavvicinabile del mondo o una succube in cerca di falli.

Tra cosce e davanzali, al volume 6, al momento del mio drop, non eravamo ancora riusciti a capire il motivo dell’esistenza dei buchi né, soprattutto, qualcuno dei protagonisti si era posto la domanda.

I disegni invece sono il punto più forte dell’opera, se questa fosse effettivamente un pornazzo. Infatti oltre alle forme delle suddette, il resto dei disegni risulta confusionario: dagli sfondi ai combattimenti, come se l’autore avesse disegnato solo i personaggi in posa, lasciando il resto del compito a qualche aiutante di seconda fascia.

Insomma questa è un’opera che può interessare agli amanti dei buchi (di trama o “xxx”), a chi vuole iniziare a bucarsi e agli appassionati di stigmate. Voto: 4