Recensione
Recensione di Lav3nd3r_Boy
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Da quando ha ottenuto quello che doveva essere il "lavoro dei sogni", Akira non vive più, si trascina giorno dopo giorno, schiacciato dai ritmi aziendali. Riprenderà il controllo della sua vita grazie a un'epidemia di zombie: infatti, finalmente libero, deciderà di recuperare il tempo perduto, stilando una lista di cose da fare prima di diventare cibo per i non morti.
Nonostante la messa in onda travagliata, iniziata come anime estivo e dopo una lunga pausa completata solo lo scorso Natale, è uno degli anime più interessanti del 2023, grazie a un mix di critica sociale e parodia del genere zombie. All'apparenza può sembrare solo un susseguirsi di scene horror demenziali, caricaturali e spinte all'inverosimile, ma ogni incontro del nostro protagonista nasconde qualcosa in più. Come quando sceglie di riallacciare i rapporti con il compagno d'università Kenichiro, che conduce all'apparenza una vita di successo tra belle donne e un lavoro ben pagato, ma comunque insoddisfatto in quanto costretto a rinunciare al sogno di diventare comico.
Potrei fare l'analisi di ogni personaggio principale, ma non voglio levarvi il piacere di scoprire quest'opera che, oltre a offrire contenuti interessanti, si distingue anche dal punto di vista visivo, con uno stile solare e sfolgorante, dove il sangue si trasforma in schizzi di pittura, creando un'atmosfera straniante e altamente riconoscibile.
Il ciclo di dodici puntate arriva a una conclusione soddisfacente, ma spero sinceramente che in futuro le avventure di Akira e soci possano continuare con una stagione 2.
Decisamente molto più riuscito della controparte live action, che adatta due terzi della storia animata ma non in maniera così interessante, quindi, se volete guardarlo, vi consiglio di farlo solo dopo l'anime, per non rovinarvi la sorpresa.
Nonostante la messa in onda travagliata, iniziata come anime estivo e dopo una lunga pausa completata solo lo scorso Natale, è uno degli anime più interessanti del 2023, grazie a un mix di critica sociale e parodia del genere zombie. All'apparenza può sembrare solo un susseguirsi di scene horror demenziali, caricaturali e spinte all'inverosimile, ma ogni incontro del nostro protagonista nasconde qualcosa in più. Come quando sceglie di riallacciare i rapporti con il compagno d'università Kenichiro, che conduce all'apparenza una vita di successo tra belle donne e un lavoro ben pagato, ma comunque insoddisfatto in quanto costretto a rinunciare al sogno di diventare comico.
Potrei fare l'analisi di ogni personaggio principale, ma non voglio levarvi il piacere di scoprire quest'opera che, oltre a offrire contenuti interessanti, si distingue anche dal punto di vista visivo, con uno stile solare e sfolgorante, dove il sangue si trasforma in schizzi di pittura, creando un'atmosfera straniante e altamente riconoscibile.
Il ciclo di dodici puntate arriva a una conclusione soddisfacente, ma spero sinceramente che in futuro le avventure di Akira e soci possano continuare con una stagione 2.
Decisamente molto più riuscito della controparte live action, che adatta due terzi della storia animata ma non in maniera così interessante, quindi, se volete guardarlo, vi consiglio di farlo solo dopo l'anime, per non rovinarvi la sorpresa.