Recensione
InuYasha
8.0/10
"InuYasha" è una delle opera più importanti e iconiche della "regina dei manga" Rumiko Takahashi che tratta della storia del mezzodemone omonimo e del gruppo di umani che si unisce a lui.
Le avventure di questo gruppo, ben assortito, quanto bizzarro, li portano a visitare un Giappone dell'era sengoku falcidiato da guerre e da carestie: evidenziate, con egregia maestria, dalla presenza di yokai (demoni del folklore giapponese) come nemici di turno, anch'essi alla ricerca della sfera dei 4 spiriti, come il protagonista e i suoi compagni. I luoghi, così come i personaggi, sono analizzati con dovizia di particolari, rendendo la trama molto dinamica e quantomai degna di essere scoperta: non solo per gli aspetti prettamente 'battle' (che sono ampiamente trattati soprattutto riguardo allo stesso Inuyasha) ma soprattutto sotto un profilo emozionale che coinvolge tutti i personaggi del manga.
L'autrice è estremamente attenta alle esigenze sentimentali di tutti i personaggi, toccando le corde dell'amore così come quelle della gelosia, dell'invidia e del rancore: tutti elementi vividi e parti integranti della trama che causano scelte scellerate in più di una occasione. Ovviamente, il tutto consente di evidenziare le contraddizioni dell'amore e quanto possano essere folli le scelte per perseguirlo: tratto, alla fine, compreso anche da chi era più lontano ai sentimenti umani. In generale, si può definire l'opera una summa di generi: dal più classico shonen ad una più attenta opera sentimentale (sottolineando il paradosso emozionale di un mezzodemone discriminato dagli stessi demoni, nonchè da suo fratello).
Consiglio vivamente anche l'anime poiché molto fedele al manga.
Le avventure di questo gruppo, ben assortito, quanto bizzarro, li portano a visitare un Giappone dell'era sengoku falcidiato da guerre e da carestie: evidenziate, con egregia maestria, dalla presenza di yokai (demoni del folklore giapponese) come nemici di turno, anch'essi alla ricerca della sfera dei 4 spiriti, come il protagonista e i suoi compagni. I luoghi, così come i personaggi, sono analizzati con dovizia di particolari, rendendo la trama molto dinamica e quantomai degna di essere scoperta: non solo per gli aspetti prettamente 'battle' (che sono ampiamente trattati soprattutto riguardo allo stesso Inuyasha) ma soprattutto sotto un profilo emozionale che coinvolge tutti i personaggi del manga.
L'autrice è estremamente attenta alle esigenze sentimentali di tutti i personaggi, toccando le corde dell'amore così come quelle della gelosia, dell'invidia e del rancore: tutti elementi vividi e parti integranti della trama che causano scelte scellerate in più di una occasione. Ovviamente, il tutto consente di evidenziare le contraddizioni dell'amore e quanto possano essere folli le scelte per perseguirlo: tratto, alla fine, compreso anche da chi era più lontano ai sentimenti umani. In generale, si può definire l'opera una summa di generi: dal più classico shonen ad una più attenta opera sentimentale (sottolineando il paradosso emozionale di un mezzodemone discriminato dagli stessi demoni, nonchè da suo fratello).
Consiglio vivamente anche l'anime poiché molto fedele al manga.