Recensione
Hellsing Ultimate
8.5/10
"Hellising Ultimate" è la versione anime più fedele al capolavoro di Hirano: infatti, rispetto alla prima versione, segue passo passo lo svolgimento del manga, non deviando in nessun caso in filler o cose non disegnate. L'anime è molto godibile sia per la velocità che per lo stile, sebbene la fruibilità sia diversa rispetto la metodologia ordinaria di distribuzione degli episodi, con gli stessi che durano quasi un'ora ciascuno; personalmente, l'ho trovata una scelta molto azzeccata, soprattutto per non spezzare il ritmo di trama.
I colori, le scene, i personaggi e gli ambienti sono appositamente crudi, cupi e realisticamente disgustosi, in linea con l'idea e i temi trattati dall'autore: menzione particolare sulla figura di Alucard, che viene trattato da mostro da chiunque lo veda, così come curiosi siano i tratti degli stessi alla vista dei suoi poteri. Realisticamente, viene trattato il tema del fanatismo religioso, così come quello sociale che tanto male ha fatto nella prima metà del 900: ed infatti quello è uno dei temi toccati dall'autore, quello della follia della guerra e dei sogni di conquista ad essi collegati. Il tutto ben cementato sulla figura del Vlad Dracula Tepes (storico e di 'Stokeriana' memoria) che da quel tocco di romanticismo gotico finale che consente una più centrata visione della figura di Alucard; così come molto interessanti sono le sue origini, le sue sofferenze, le sue convinzioni e, paradossalmente, le sue paure, nonchè i sentimenti che 'sviluppa' verso più persone, compresi i suoi nemici (menzione di stima particolare per Alexander Andersen e di disgusto verso Walter, a testimonianza del fatto che lo stesso Alucard, probabilmente, fosse molto più 'umano' di ciò che si potesse credere e sicuramente molto più umano di taluni dei protagonisti- in primis della sua padrona).
In conclusione, l'opera è estremamente dinamica e non mancano fasi 'battle' di un certo tipo, soprattutto grazie ad Alucard e al desiderio di volerlo vedere morto da parte di molti dei protagonisti: tanto è vero che si farà di tutto e di più (disprezzando totalmente la vita umana) per creare 'un solo momento' in cui potesse attentare alla sua vita. Ma come l'autore e lo stesso Aucard tendono spesso a precisare 'solo gli esseri umani possono uccidere i mostri'.
I colori, le scene, i personaggi e gli ambienti sono appositamente crudi, cupi e realisticamente disgustosi, in linea con l'idea e i temi trattati dall'autore: menzione particolare sulla figura di Alucard, che viene trattato da mostro da chiunque lo veda, così come curiosi siano i tratti degli stessi alla vista dei suoi poteri. Realisticamente, viene trattato il tema del fanatismo religioso, così come quello sociale che tanto male ha fatto nella prima metà del 900: ed infatti quello è uno dei temi toccati dall'autore, quello della follia della guerra e dei sogni di conquista ad essi collegati. Il tutto ben cementato sulla figura del Vlad Dracula Tepes (storico e di 'Stokeriana' memoria) che da quel tocco di romanticismo gotico finale che consente una più centrata visione della figura di Alucard; così come molto interessanti sono le sue origini, le sue sofferenze, le sue convinzioni e, paradossalmente, le sue paure, nonchè i sentimenti che 'sviluppa' verso più persone, compresi i suoi nemici (menzione di stima particolare per Alexander Andersen e di disgusto verso Walter, a testimonianza del fatto che lo stesso Alucard, probabilmente, fosse molto più 'umano' di ciò che si potesse credere e sicuramente molto più umano di taluni dei protagonisti- in primis della sua padrona).
In conclusione, l'opera è estremamente dinamica e non mancano fasi 'battle' di un certo tipo, soprattutto grazie ad Alucard e al desiderio di volerlo vedere morto da parte di molti dei protagonisti: tanto è vero che si farà di tutto e di più (disprezzando totalmente la vita umana) per creare 'un solo momento' in cui potesse attentare alla sua vita. Ma come l'autore e lo stesso Aucard tendono spesso a precisare 'solo gli esseri umani possono uccidere i mostri'.