Recensione
MPD Psycho
5.0/10
ATTENZIONE LA RECENSIONE CONTIENE IMPORTANTI SPOILER
MPD Psycho è la più grande delusione che ho mai avuto nel mondo dei manga. Iniziai a leggerlo quasi 10 anni fa ma a causa delle difficoltà nel recuperare i volumi ho dovuto sospendere la serie a circa metà della sua durata. Ai tempi, MPD Psycho era rimasto nel mio cuore per lo spunto di trama intrigante, i disegni curati e il ritmo serrato della narrazione. Solo di recente sono riuscito a recuperare i restanti volumi e non posso che dirmi enormemente deluso.
Credo che scrivere una storia che comprenda una complotto di portata internazionale sia un'impresa difficile perché spinge il lettore al limite della sospensione dell'incredulità, specialmente se il complotto è ambientato nel mondo reale. MPD Psycho purtroppo fallisce in questo punto cruciale: a parte Tenma, ogni singolo personaggio introdotto ha un qualche legame con Lucy Monostone o la Gakuso che precede l'inizio stesso della storia. Questa cosa non sarebbe un problema se il manga presentasse un super-cattivone che si è attivamente impegnato a far incontrare tutti questi personaggi (molti dei quali ignari della propria connessione con il complotto) ma non è così. A ciò si aggiunge il fatto che alcune di queste connessioni sono tenui, legate a linee di trama che non sembrano avere alcun significativo impatto sulla storia complessiva, al punto tale che ci si domanda se fosse davvero necessario introdurre certi personaggi/eventi (l'intera linea narrativa degli "angeli" è l'esempio principale).
L'organizzazione antagonista, la Gakuso, è poi presentata in modo nebuloso: non ne è spiegata l'origine (dato che a quanto pare precede Lucy Monostone e i progetti a lui collegati) né tanto meno gli obiettivi. Il quadro che ne risulta è quello di un gruppo di scienziati pazzi che passano il tempo a fare vari esperimenti senza un preciso scopo. Ad un certo punto uno dei protagonisti ha un confronto con uno dei personaggi secondari ricorrenti (uno di quelli che dovrebbe sapere di più sul complotto) in cui teoricamente il lettore dovrebbe venire a conoscenza del grande masterplan dietro tutto ciò che accade ma il risultato è anche qui confuso e contraddittorio.
Il tutto è infine coronato dalla scoperto che no, non è davvero la Gakuso l'antagonista della storia ma Wakana (personaggio la cui introduzione è stato uno dei pochi plot twist veramente ben riusciti della seconda metà del manga).
Ma arriviamo al punto davvero dolente della trama: la mancanza di motivazioni serie o credibili da parte dei personaggi. Si può apprezzare l'evoluzione del personaggio di Tetora (unico personaggio con uno sviluppo degno di questo nome) ma il suo impegno nel salvare Amamiya Kazuhiko non va più in là del mantenere una promessa fatta. Questa motivazione potrebbe essere valida se ad averla fosse stato Sasayama, ma quando ad averla è il personaggio che fino a quel punto della trama è presentato come uno psicopatico privo di rimorsi o di morale, la credibilità sparisce del tutto. La centralità di Amamiya nella storia assume poi dimensioni incomprensibili per tutti i personaggi coinvolti:
Alla fine della serie ci si ritrova con la sensazione che nulla di ciò che ha accaduto ha davvero avuto importanza e che tutti gli spunti più interessanti della primissima parte della storia (come il convivere con diverse personalità) sono stati bruciati da spiegazioni fantascientifiche che invece di aggiungere profondità finiscono per banalizzare tutto. Un vero peccato.
MPD Psycho è la più grande delusione che ho mai avuto nel mondo dei manga. Iniziai a leggerlo quasi 10 anni fa ma a causa delle difficoltà nel recuperare i volumi ho dovuto sospendere la serie a circa metà della sua durata. Ai tempi, MPD Psycho era rimasto nel mio cuore per lo spunto di trama intrigante, i disegni curati e il ritmo serrato della narrazione. Solo di recente sono riuscito a recuperare i restanti volumi e non posso che dirmi enormemente deluso.
Credo che scrivere una storia che comprenda una complotto di portata internazionale sia un'impresa difficile perché spinge il lettore al limite della sospensione dell'incredulità, specialmente se il complotto è ambientato nel mondo reale. MPD Psycho purtroppo fallisce in questo punto cruciale: a parte Tenma, ogni singolo personaggio introdotto ha un qualche legame con Lucy Monostone o la Gakuso che precede l'inizio stesso della storia. Questa cosa non sarebbe un problema se il manga presentasse un super-cattivone che si è attivamente impegnato a far incontrare tutti questi personaggi (molti dei quali ignari della propria connessione con il complotto) ma non è così. A ciò si aggiunge il fatto che alcune di queste connessioni sono tenui, legate a linee di trama che non sembrano avere alcun significativo impatto sulla storia complessiva, al punto tale che ci si domanda se fosse davvero necessario introdurre certi personaggi/eventi (l'intera linea narrativa degli "angeli" è l'esempio principale).
L'organizzazione antagonista, la Gakuso, è poi presentata in modo nebuloso: non ne è spiegata l'origine (dato che a quanto pare precede Lucy Monostone e i progetti a lui collegati) né tanto meno gli obiettivi. Il quadro che ne risulta è quello di un gruppo di scienziati pazzi che passano il tempo a fare vari esperimenti senza un preciso scopo. Ad un certo punto uno dei protagonisti ha un confronto con uno dei personaggi secondari ricorrenti (uno di quelli che dovrebbe sapere di più sul complotto) in cui teoricamente il lettore dovrebbe venire a conoscenza del grande masterplan dietro tutto ciò che accade ma il risultato è anche qui confuso e contraddittorio.
Il tutto è infine coronato dalla scoperto che no, non è davvero la Gakuso l'antagonista della storia ma Wakana (personaggio la cui introduzione è stato uno dei pochi plot twist veramente ben riusciti della seconda metà del manga).
Ma arriviamo al punto davvero dolente della trama: la mancanza di motivazioni serie o credibili da parte dei personaggi. Si può apprezzare l'evoluzione del personaggio di Tetora (unico personaggio con uno sviluppo degno di questo nome) ma il suo impegno nel salvare Amamiya Kazuhiko non va più in là del mantenere una promessa fatta. Questa motivazione potrebbe essere valida se ad averla fosse stato Sasayama, ma quando ad averla è il personaggio che fino a quel punto della trama è presentato come uno psicopatico privo di rimorsi o di morale, la credibilità sparisce del tutto. La centralità di Amamiya nella storia assume poi dimensioni incomprensibili per tutti i personaggi coinvolti:
Attenzione :: Spoiler! (clicca per visualizzarlo)
dopo aver scoperto che il carisma di Lucy Monostone era merito di Wakana [FINE SPOILER] si fa fatica a capire tutta una serie di azioni da parte di Wakana e dei cattivi in generale, mentre la determinazione dei buoni a salvare Amamiya perché definito "la persona più importante del mondo" è completamente priva di senso. Lo è al punto tale che uno dei protagonisti esprime perplessità per quanto tutti si stiano impegnando in questa impresa, per ricevere una risposta estremamente personale che cozza con tutto lo sfondo politico e di intrighi del resto della trama.Alla fine della serie ci si ritrova con la sensazione che nulla di ciò che ha accaduto ha davvero avuto importanza e che tutti gli spunti più interessanti della primissima parte della storia (come il convivere con diverse personalità) sono stati bruciati da spiegazioni fantascientifiche che invece di aggiungere profondità finiscono per banalizzare tutto. Un vero peccato.