Recensione
Recensione di Johnny Ryuko
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Un buon film, purtroppo penalizzato da alcuni difetti. Questo è "Voglio mangiare il tuo pancreas", che ho recuperato di recente.
Attenzione: la recensione contiene spoiler
La storia base di "Voglio mangiare il tuo pancreas" l'abbiamo già vista/letta altrove. Il rimando principe è "Your Lie in April", ma chiaramente lì c'era anche un tracciato narrativo che si focalizzava su altro oltre che sulla malattia, ed essendo una serie, ha potuto sviluppare diversamente i personaggi principali.
L'aspetto che ho apprezzato della storia è l'evoluzione del rapporto tra i due protagonisti. Haruki inizialmente è freddo e distaccato, poi si fa coinvolgere emotivamente da Sakura. Lei in principio sembra più volerlo provocare, poi cerca di farlo uscire dal proprio guscio. Il fulcro della storia è tutto qui, e se ci fermiamo a questo frangente, sicuramente è ben scritto. Nello specifico alcune sequenze sono emblematiche e sono quelle che meglio si stampano nella memoria: la camera d'albergo, ma anche quanto accade nella stanza di Sakura, con la reazione di Haruki inaspettata quanto al limite della violenza, e la coda con l'apparizione dell'ex fidanzato di lei.
Purtroppo, però, ci sono dei dettagli che colpiscono in negativo. Haruki è fin troppo classico nella sua caratterizzazione base: il tenebroso della classe, senza amici, ma con un lato nascosto compassionevole e tenero, è abbastanza inflazionato. Lei, nonostante affermi di essere una malata pressoché terminale, certa di morire a breve o quasi, sembra piena di vita. Eccezion fatta per un breve ricovero, la malattia è dichiarata ma mai presente nella storia. È uno spettro che non fa vittime. E con questa frase mi collego alla sequenza finale.
Che Sakura muoia non per malattia ma per mano di un generico aggressore, l'ho trovato francamente forzato. Un escamotage per evitare la degenza inevitabile in ospedale, la sofferenza. A questo punto, spingi fino in fondo e sfrutta il personaggio dell'ex fidanzato "insistente".
La sequenza finale, post decesso di Sakura, è un po' troppo dilatata e si trascina leggermente, ma dà comunque una buona conclusione all'intreccio.
Tecnicamente, il film è sicuramente di buon livello, con animazioni di qualità. Il character design è sufficiente, anche se non particolarmente distintivo. Stesso giudizio che si può dare alla colonna sonora, mentre la regia è funzionale ma senza guizzi di particolare brillantezza. Si distingue di più la fotografia.
In definitiva, "Voglio mangiare il tuo pancreas" è un anime che può meritare la visione. Non mi aspettavo un capolavoro e non l'ho trovato, ma scorre via bene e la storia coinvolge. Purtroppo, il giudizio finale è inficiato dai problemi di cui sopra, ma senza dubbio non mi sono pentito della visione.
Attenzione: la recensione contiene spoiler
La storia base di "Voglio mangiare il tuo pancreas" l'abbiamo già vista/letta altrove. Il rimando principe è "Your Lie in April", ma chiaramente lì c'era anche un tracciato narrativo che si focalizzava su altro oltre che sulla malattia, ed essendo una serie, ha potuto sviluppare diversamente i personaggi principali.
L'aspetto che ho apprezzato della storia è l'evoluzione del rapporto tra i due protagonisti. Haruki inizialmente è freddo e distaccato, poi si fa coinvolgere emotivamente da Sakura. Lei in principio sembra più volerlo provocare, poi cerca di farlo uscire dal proprio guscio. Il fulcro della storia è tutto qui, e se ci fermiamo a questo frangente, sicuramente è ben scritto. Nello specifico alcune sequenze sono emblematiche e sono quelle che meglio si stampano nella memoria: la camera d'albergo, ma anche quanto accade nella stanza di Sakura, con la reazione di Haruki inaspettata quanto al limite della violenza, e la coda con l'apparizione dell'ex fidanzato di lei.
Purtroppo, però, ci sono dei dettagli che colpiscono in negativo. Haruki è fin troppo classico nella sua caratterizzazione base: il tenebroso della classe, senza amici, ma con un lato nascosto compassionevole e tenero, è abbastanza inflazionato. Lei, nonostante affermi di essere una malata pressoché terminale, certa di morire a breve o quasi, sembra piena di vita. Eccezion fatta per un breve ricovero, la malattia è dichiarata ma mai presente nella storia. È uno spettro che non fa vittime. E con questa frase mi collego alla sequenza finale.
Che Sakura muoia non per malattia ma per mano di un generico aggressore, l'ho trovato francamente forzato. Un escamotage per evitare la degenza inevitabile in ospedale, la sofferenza. A questo punto, spingi fino in fondo e sfrutta il personaggio dell'ex fidanzato "insistente".
La sequenza finale, post decesso di Sakura, è un po' troppo dilatata e si trascina leggermente, ma dà comunque una buona conclusione all'intreccio.
Tecnicamente, il film è sicuramente di buon livello, con animazioni di qualità. Il character design è sufficiente, anche se non particolarmente distintivo. Stesso giudizio che si può dare alla colonna sonora, mentre la regia è funzionale ma senza guizzi di particolare brillantezza. Si distingue di più la fotografia.
In definitiva, "Voglio mangiare il tuo pancreas" è un anime che può meritare la visione. Non mi aspettavo un capolavoro e non l'ho trovato, ma scorre via bene e la storia coinvolge. Purtroppo, il giudizio finale è inficiato dai problemi di cui sopra, ma senza dubbio non mi sono pentito della visione.