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House of the sun, in Italia conosciuto come "La casa del sole", è una serie shoujo edita da Goen e composta da 13 albi. Nel momento in cui scrivo la serie è stata sospesa al volume 6 e ho avuto la possibilità di concluderla recuperando con estrema difficoltà l'edizione francese - pubblicata da Pika Edition nel 2017.
La recensione può contenere spoiler.

"La Casa del sole" racconta la storia di un sogno di riunione familiare. Hiro, il protagonista maschile, vive da solo nella grande casa di famiglia lasciata dai suoi genitori morti. A seguito del tragico evento, come figlio e fratello maggiore, cerca l'indipendenza per essere in grado di riaccogliere nuovamente in casa il fratello e la sorella più piccoli - "smistati" nel frattempo presso altri parenti tra Kobe e Sendai.
La sua quotidianità è da sempre profondamente legata a quella di Mao, una giovane vicina di casa cresciuta con lui e i suoi fratelli. Già da bambina Mao frequenta quella casa, è accudita dai vicini a causa delle frequenti assenze dei genitori ed è considerata a tutti gli effetti dai tre fratelli una sorella acquisita. Una casa dove Mao dimentica l'abbandono della madre, i malumori del padre e la sua scelta successiva di crearsi una nuova famiglia, dove lei non ha più un posto.

Le tristi vicende di Hiro e di Mao si intrecciano maggiormente spinte dalla reciproca solitudine e comprensione. Lui desidera offrirle uno spazio di respiro dove ricostruirsi, ma anche riscattarsi lui stesso e prendersi cura di lei come farebbe per fratelli al momento lontani. Lei cerca il calore di un luogo che le trasmetta il valore della famiglia e quel ragazzo "casalingo", di cui è da sempre segretamente innamorata, le regala un'opportunità di terapia dalle sue ferite. Inizia così per entrambi la convivenza nella grande casa. Un luogo che rappresenta un rifugio, una consolazione e una cura; così come un'attesa, un vuoto provvisorio, un ventre dove germogliano i desideri dei suoi giovani inquilini.

La convivenza tra Hiro e Mao è fatta di regole e di attenzioni l'uno per l'altra, senza mai sfociare in estreme tenerezze. Hiro è consapevole che Mao è una studentessa e minorenne, ribattezzata a lavoro come la "sorellina minore". Lui stesso a più riprese non fa segreto a Mao di rivedere in lei la sorellina che al momento è ospitata dai parenti di Sendai. Mao da parte sua cerca di reprimere il suo sentimento, liberando le sue emozioni soltanto in un romanzo online che pubblica sotto copertura. Si tratta di un romanzo tratto dalle vicende vissute da Mao e che appassiona lo stesso Hiro, inconsapevole che dietro quell'opera nostalgica si nasconde la sua giovane inquilina. Riuscirà Mao a creare un epilogo felice per la sua eroina così come nella sua vita?

Più si va avanti nella lettura, più la "casa" assume un significato sempre più profondo. Subentrano uno dopo l'altro i personaggi che costellano le vite di Mao e Hiro, e si capiscono tante cose. Il fratello e la sorella di Hiro, il padre di Mao e la sua nuova famiglia, persino la madre - ciascuno di loro entra nella storia con un posto ben definito e lascia una traccia importante. Come l'intreccio di una maglia che porta calore e dolore allo stesso tempo, i protagonisti maturano grazie al reciproco affetto e alle sfide quotidiane che metteranno in dubbio le loro posizioni, così come lo stesso concetto di amore e di famiglia. La storia d'amore tra Mao e Hiro, quindi, è tenera e significativa, cresce nel tempo, ma non è l'oggetto principale della narrazione. Nel corso della storia Mao si struggerà sul rapporto con i genitori, sul desiderio di farsi volere bene dal padre ed essere accettata dalla sorellastra; mentre Hiro si tormenterà pensando ai fratelli lontani e i motivi che li trattengono - oramai liceali - dal non fare ritorno nella grande casa costruita per loro dai genitori.

Ho desiderato fortemente la pubblicazione di questa serie in Italia perché ritengo racchiudere una piccola rivoluzione pacifica e imbonitrice del concetto di famiglia. Siamo così affezionati al nucleo famigliare tradizionale, che tutto il resto - a partire dall'idea di famiglia allargata - appare ancora una deviazione e rende difficile accettare i cambiamenti. Taamo racconta questo fenomeno con intelligenza e dolcezza allo stesso tempo, senza prevaricare o pretendere di educare a come si dovrebbe stare nelle cose. Sceglie quindi una giovane liceale ancora troppo piena di sé stessa per comprendere le motivazioni dei genitori ed un giovane adulto che si è fatto da solo tanto in fretta da non capire che anche i due fratelli più piccoli, prima di essere protetti, hanno bisogno di elaborare un lutto.

Ho letto le altre opere di Taamo pubblicate in Francia e capisco perché agli editori italiani forse non piace. Ha uno stile grafico poco deciso, i suoi personaggi si muovono in sottofondi vuoti e i volti non possiedono i nasi. I dialoghi tra i personaggi suonano talvolta diretti e bambineschi, l'introspezione quanto basta. C'è poco del girl power e tanta naturale spensieratezza in tutte le sue protagoniste femminili. La casa del sole però è un'opera che in Italia non può mancare e non merita di restare interrotta negli scaffali di lettrici e lettori. Spero che a seguito delle vicende Goen, un'altra casa editrice ne consideri la meritata ripubblicazione.

Una piccola curiosità legata a due storie affini a questa e che contengono la parola "Sole" nei titoli: Dreamin Sun e Sunset Light, edite rispettivamente da Flashbook e Star Comics. Ritornano in entrambi i titoli i temi della famiglia allargata e dell'accettare i cambiamenti. Se questi argomenti interessano li recupererei, anche se "La casa del Sole" vince naturalmente e indiscutibilmente a mani basse.