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9.0/10
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perché a me par, vivendo questa mia / povera vita, un'altra rasentarne / come nel sonno

Cross Road (Incrocio) è un corto promozionale di 120 secondi del poliedrico Makoto Shinkai, commissionato dalla Z-Kai, scuola per corrispondenza nipponica già famosa nel mondo dei meme per certi suoi spot virali decisamente 'strambi'.

La narrazione è incentrata sulle vite parallele di Shota e Miho, un ragazzo e una ragazza iscritti - per l'appunto - ai cors1 [ continua a leggere]
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Kanashimi no Belladonna è l'ultimo film della trilogia erotica Animerama, nonché il più serio ed avanguardistico dei tre. Tuttavia, si rivelò un totale insuccesso dal punto di vista delle vendite e portò alla bancarotta del suo studio d'animazione.

Prodotto negli anni '70 e liberamente ispirato dal saggio storico "La Sorcière" di Jules Michelet, quest'opera presenta diversi temi cari alla sua epoca di realizzazione, come l'emancipazione femmin1 [ continua a leggere]
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"Uchoten Kazoku" è il chiaro esempio di come basti semplicemente una sceneggiatura solida per produrre un anime di gran pregio, senza bisogno di inutili fanservice, ragazzine moe o combattimenti megagalattici. Essendo la trasposizione animata di un romanzo (tra l'altro di Morimi, fra i più eccentrici e geniali scrittori giapponesi contemporanei, paragonabile, a mio avviso, a nomi come Calvino e Queneau), questa serie trova un grande punto di for1 [ continua a leggere]

7.0/10
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Vista l'efficacissima campagna di marketing promozionale ed il PV diventato subito un video super-virale, non c'è da stupirsi che Free! sia uno dei titoli più attesi della stagione. Questo anime si colloca nel genere Slice of life/Sport di altri predecessori come Kuroko no Basuke e Shin Prince of Tennis e sembra pensato prettamente per il fandom slash (ma non solo). I protagonisti, infatti, sono cinque bishōnen con il pallino per il nuoto, passi1 [ continua a leggere]
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"Yotterashai, miterasshai! Yami shibai no jikan da yo"

"Yami Shibai" ("Il teatrino dell'oscurità") è una serie di favole nere dalla durata di cinque minuti; il leitmotiv di ogni corto è un sinistro narratore che, con un teatro itinerante montato sulla sua bicicletta, richiama l'attenzione dei bambini per raccontare storie dell'orrore basate su leggende metropolitane e credenze popolari. Non a caso, il titolo stesso della serie suggerisce un gio1 [ continua a leggere]