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    10.0/10
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    È incredibile che l'anime tratto dal manga (autobiografico) di Keiji Nakazawa che non sia mai stato portato nè adattato e che sia totalmente sconosciuto nel nostro paese; a mio parere può essere messo quasi sullo stesso piano di "una tomba delle lucciole. Le terribili sequenze dello sgancio della bomba che si abbattè il 6 agosto 1945 su Hiroshima, il modo con cui viene rappresentata la distruzione dell'esistenza del protagonista, la sua famiglia1 [ continua a leggere]
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    Ci sono diversi motivi per assegnare la massima votazione alla trasposizione animata di una delle migliori opere di Rumiko Takahashi: la storia di Yusaku Godai, di Kyoko Otonashi e degli altri strani inquilini ambientata nella Maison Ikkoku è molto "vera", matura e coinvolgente nella sua quotidianità, geniale senza scadere nella banalità e nei cliché. E' un'opera unica già nella versione cartacea, anche perché attualissima anche oggi: le sfide p1 [ continua a leggere]

    8.5/10
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    Per la seconda stagione di "City Hunter" valgono le stesse considerazioni della prima: pur non seguendo del tutto la seconda parte del manga (sono presenti molti episodi filler), risulta tuttavia un'opera divertentissima che miscela sapientemente le caratteristiche dell'opera madre e cioè humor, azione e momenti drammatici, accompagnata dalla celebre colonna sonora. I personaggi principali, Ryo (Hunter) e Kaori (Kreta) sono caratterizzati abbast1 [ continua a leggere]

    8.5/10
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    La prima serie di "City Hunter" è, per quanto non esente da difetti (in primis il doppiaggio italiano mediocre) assai divertente e miscela abbastanza bene le caratteristiche del manga da cui deriva, e cioè azione, gag comiche (tranne quelle più "spinte") e puntate drammatiche. La grafica, pur altalenante, è complessivamente buona, come anche le ambientazioni e la colonna sonora anni '80 che completa il tutto. Certo, non copre del tutto la prima1 [ continua a leggere]