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    Finisce così, con uno schizzo pollokiano sul volto del nostro protagonista effigiato sulla sulle mura della città, la serie più chiacchierata e controversa di quest'anno.
    Una trama molto semplice di classico stampo fantasy: il protagonista viene scelto da forze primordiali per vestire i panni dell'eroe della guarigione; subisce un numero imprecisato di abusi e sevizie, torna indietro nel tempo per ricominciare da capo e attuare così la sua vend1 [ continua a leggere]
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    Eccoci qua amici, a cercare di dare un senso alle ore spese.
    Facciamo una breve premessa: son convinto che l'animazione non debba per forza essere sempre profonda come "The Tatami Galaxy", filosofica come "Ergo Proxy" o epica come "Macross", ma che debba essere una buona fonte di intrattenimento, mantenendo almeno una parvenza di coerenza narrativa. Ben vengano stereotipi, fanservice, eccetera, ma quello che è principalmente sbagliato in "Strik1 [ continua a leggere]
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    Che opera di straordinaria delicatezza! Ecco, è questo il titolo che noi, detrattori degli isekai, cercavamo: un'opera che, dopo anni di decadimento, rilanciasse un genere che ha oramai saturato, spesso in maniera negativa, ogni palinsesto (diciannove quest'anno contando sequel e tutto. Ben diciannove!)

    Saltiamo la trama (si può tranquillamente leggere la sinossi nella scheda sulla sezione "dettagli", è più che sufficiente). Cosa colpisce di pi1 [ continua a leggere]
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    Mi trovo qui a scrivere questa recensione per un motivo in particolare. Navigando sui più autorevoli siti che parlano di animazione, questa serie viene universalmente considerata tra le più valide di quest'anno. Prendendo alla lettera le parole del buon Cartesio, "Il dubbio è l'inizio della saggezza", ho deciso di interrogarmi sul perché io l'abbia trovata mediocre.
    Andiamo per punti solidi e tralasciamo la trama, di cui non importa a nessuno.1 [ continua a leggere]