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    6.0/10
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    Il succo della storia è molto semplice: è la biografia del più famoso samurai giapponese, tale Musashi Miyamoto. In realtà trattasi di un adattamento, quindi con alcune variazioni, basato sul romanzo biografico "Musashi".
    Dato il soggetto era essenziale riuscire a mantenere freschezza nella narrazione, e purtroppo l'autore riesce nel proposito solo in pochi punti, troppo preso dal filosofeggiare sul tema della forza rendendo i personaggi monodim1 [ continua a leggere]

    7.0/10
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    In realtà ho letto l'edizione Deluxe per cui i volumi sarebbero 9...

    La storia si avvia con un dottore che si trova a decidere quale salvare tra due vite, parlandoci delle conseguenze della sua scelta. La trama si sviluppa tra la ricerca di porre rimedio ai propri errori e un fanta-thriller con una vicenda che ricorda per molti versi "Il fuggitivo" (il film con Harrison Ford).
    Il manga è ricco di spunti, con esperimenti genetici e psicologici s1 [ continua a leggere]

    8.0/10
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    Una storia davvero particolare che, pur partendo da presupposti sportivi, questi divengono rapidamente marginali analizzando invece in maniera appassionante lo stato d'animo di una nazione che ha perso tutto e cerca di recuperare la sua dignità di nazione.
    L'autore aggiunge un ulteriore elemento legato al femminismo, della donna non più semplice mobilio in un mondo di uomini ma di protanista, capace di ammaliare e soprattutto guidare ed esprime1 [ continua a leggere]
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    Lui: un ex killer in pensione, redentosi aiuta la moglie in un negozio di fiori però non è tanto facile lasciarsi il passato alle spalle; non ci lascia mai, ritorna e chiede il suo spazio.
    Con Romance Killer ho scoperto finalmente la parte migliore del fumetto coreano. L'autore narra la storia con una "dolcezza" quasi spiazzante, con elementi onirici e spiazzanti con passaggi spesso silenzioni a rimarcare l'atmosfera che permea l'intero racconto1 [ continua a leggere]
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    Opera di grande intensità che tratta di avvenimenti realmente accaduto. Un reportage che riprende alcuni stilemi di Maus. Un racconto dei sopravvissuti. La storia è cruda ed indugia volutamente sugli avvenimenti. Non si cura del lettore che vorrebbe passare oltre. Ogni vita privata di vita, ogni colpo sparato.
    Non c'è indulgenza soprattutto verso il lettore o forse solo nei disegni così stilizzati ma al contempo così forti nel mostrare l'orrore1 [ continua a leggere]
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    È la seconda opera di Matsumoto che affronto dopo la pessima lettura de L'Anello Del Nibelungo. Deve ammettere che sono partito con alcuni pregiudizi, ma son stati dissolti nel corso della lettura. La lettura è stata piacevole, nel senso di scorrevole con alcune trovate molto interessanti.

    Il pianeta Lahmetal sta per passare vicino alla terra nel percorrere la sua orbita di 1000 anni. In quest'ultimo passaggio la Terra stessa rischia di essere1 [ continua a leggere]
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    Una delle cose più inutili che abbia mai letto. Acquistato nell'incoscienza dei miei esordi, già allora risultava scadente nella trama, nella sceneggiatura, nel disegno. Cosa succede in 6 volumi? Cosa si vuole raccontare? Si viene calati in un contesto privo di spiegazioni e si viene estirpati dalla storia con un finale che non è tale. Alla fine si ha la netta sensazione di aver assistito ad un semplice prototipo di quello che doveva essere. Il1 [ continua a leggere]

    7.0/10
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    E' un'opera che ha segnato la storia del manga, che ha influenzato diverse altre storie, che ha un finale apocalittico e leggendario... ma poi?
    Tutto è puntato sul finale ma quello che c'è prima risulta abbastanza trascurato anche in relazione a opere a lui contemporanee, personaggi senza alcun spessorre ad esclusione forse dei due protagonisti. Non mi stupisce che abbia tentato molti anni dopo di tappare le lacune con la realizzazione di Amon (1 [ continua a leggere]
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    La capacità di sorprenderti con la semplicità di raccontare. Tanti piccoli episodi dove la scienza è al servizio del racconto. Tsuruta racconta principalmente di sentimenti; del piacere della scoperta di piccoli geni per amore (forse). Il risultato è leggero e soffice e ci si stupisce per davvero quando con la leggerezza di una piuma le emozioni si adagiano nel nostro cuore. I disegni sono abbastanza caratteristici, dettagliati e pregevoli.

    5.0/10
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    Perché prendere questo fumetto? Sostanzialmente per i disegni. Masashi è sempre uno spettacolo con il suo tratteggio, interessante come non faccia mai uso di retini. La storia? Chiedete troppo, una serie di siparietti autoconclusivi con sfondo erotico. Qualche battuta comica fa anche ridere nel contesto, anche in più di un'occasione. Onestamente non mi sento però di dargli la sufficienza per una storia così povera di contenuti.

    6.0/10
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    Una storia sufficiente, buona per passare un'oretta a leggere. Nella sua assurdità il popolo giapponese prende il posto del popolo ebraico come stirpe perseguitata. L'unico motivo per cui questa storia sarà ricordata ed arriva alla sufficienza è perché ai disegni c'è il buon Miura anche se ancora agli esordi.
    Per fortuna Miura non si è più immischiato in queste cose.