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Elenco delle lezioni precedenti:
LEZIONE N°28
In questa lezione, correggeremo e commenteremo l'esercitazione proposta nella lezione scorsa.
Non vedremo ulteriori regole grammaticali, ma approfitteremo di questa lezione anche per ampliare il nostro vocabolario, imparando i termini che indicano i familiari.
Elenco delle lezioni precedenti:
- Hiragagana 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9
- Katakana 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8
- Esercitazione di riepilogo
- Introduzione alla lingua giapponese 1 - 2
- I pronomi personali
- Il predicato nominale
- Pronomi e aggettivi dimostrativi
- Aru e Iru
- Frase interrogativa
- Predicato verbale
- Le particelle
LEZIONE N°28
In questa lezione, correggeremo e commenteremo l'esercitazione proposta nella lezione scorsa.
- わたしは にくも さかな____ たべません。
A) を B) は C) も D) が
わたしはにくもさかなもたべません。
Watashi wa niku mo sakana mo tabemasen.
Non mangio né carne né pesce. - Il も viene usato per indicare "anche". Al negativo si usa come né... né...
- ぎんこう___ 田中さんに あいました。
A) で B) に C) を D) は
ぎんこうで田中さんにあいました。
Ginkō de Tanaka-san ni aimashita.
Mi sono visto con il signor Tanaka in banca.
È infatti il で la particella che indica il luogo dove si svolge l'azione. Va notato in questa frase come il verbo 会う (あう) sia intransitivo e quindi regga il に. Approfondiremo questo argomento nelle lezioni più avanzate. - 「ひとりで 行きますか。」「いいえ、はは___ 行きます。」
A) に B) と C) へ D) を
「 ひとりで 行きますか。 」「 いいえ、ははと行きます。 」
「Hitori de ikimasu ka.」 「Iie, haha to ikimasu.」
Vai da solo? No, vado con mia madre.
Come avevamo visto, è la particella と ad indicare il complemento di compagnia. - つぎの えきで でんしゃ___ おります。
A) に B) へ C) を D) と
つぎのえきででんしゃをおります。
Tsugi no eki de densha o orimasu.
Scendo dal treno alla prossima stazione.
Questa era in effetti non era stata spiegata in dettaglio, ma nella scorsa lezione avevamo visto la frase:九時に家を出ました。
Kuji ni ie o demashita.
Sono uscito di casa alle 9.
La particella を può essere usata quindi come particella di "moto a luogo".
Un'altra funzione può essere quella di "moto per luogo", come nell'esempio seguente:電車は平野を走ります。
Densha wa heiya o hashirimasu.
Il treno attraversa la campagna. - 山田さんは どこ____ いませんでした。
A) へも B) かも C) にも D) とも
山田さんはどこにもいませんでした。
Yamada-san wa dokonimo imasen deshita.
Il signor Yamada non c'era da nessuna parte.
La particella に indica lo stato in luogo. In questo caso il も è rafforzativo quasi ad indicare un addirittura. Prossimamente approfondiremo come questa partecella si lega ai pronomi interrogativi. - おとうとは せい___ たかいです。
A) が B) を C) で D) に
おとうとはせいがたかいです。
Otōto wa sei ga takai desu.
Mio fratello è alto.
Possiamo vederla letteralmente in questo modo:
Riguardo mio fratello (は indica l'argomento), la schiena (せい o せ), soggetto, è alta (たかい). - わたしは かぜ___ あたまが いたいです。
A) が B) に C) で D) を
わたしはかぜであたまがいたいです。
Watashi wa kaze de atama ga itai desu.
A causa del raffreddore, mi fa male la testa.
Avevamo detto che il で può indicare il luogo dove si svolge l'azione o lo strumento con cui si fa un'azione. Per estensione di quest'ultimo utilizzo può anche essere usato per indicare la causa, come nell'esempio precedente. - 「どの ネクタイを かいますか。」「その あかい___を かいます。」
A) な B) の C) は D) も
「どのネクタイをかいますか。」「そのあかいのをかいます。」
Dono nekutai o kaimasu ka. Sono akai akai no o kaimasu.
Quale cravatta compri? Compro quella rossa.
Come avevamo visto il の può essere anche usato per omettere un sostantivo nel contesto ed è questo il caso.
Dizionario
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Non vedremo ulteriori regole grammaticali, ma approfitteremo di questa lezione anche per ampliare il nostro vocabolario, imparando i termini che indicano i familiari.
I familiari
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Così pure la parte di questa lezione riguardante i termini sui rapporti di parentela. Una cosa però non capisco: quando parlo di mio padre dovrei usare ちち(chichi) ma se mi rivolgessi direttamente a lui (cosa che non posso più fare purtroppo! ç_ç) dovrei usare とうさん (tousan), dico bene?
Mi ricordo che Amuro nella prima puntata di Gundam quando chiama suo padre dice chiaramente tousan, e non chichi. Così pure quando Sasuke si rivolge a sua madre chiamandola kaachan (tipico dei bambini usare il suffisso "chan" al posto del "san", credo) e non haha.
Stessa cosa per madre e gli altri gradi di parentela.
Poi esistono anche tanti altri modi meno usati e meno rispettosi.
<i>Da</i> si dice <i>kara</i>, quindi <i>Vado da Roma a Milano</i> è <i>Roma kara Milano made ikimasu</i> (kara ... made significa da ... fino a, riferito a tempo e luoghi).
Sulla questione particella wo を consiglio di imparare a memoria i verbi che vanno sempre associati alla particella wo, ad esempio correre, salire, discendere, camminare, volare, uscire da ecc.
Quindi ad esempio, <i>Uchi wo demasu</i> esco di casa,
<i>michi wo hashiru</i> corro in strada, <i>densha wo oriru</i> scendo dal treno ecc.
Se ci fate caso correte sulla strada, compiete un' azione sull' oggetto strada.
Densha wo oriru compiete l'azione di camminare sul treno scendendo, lo stesso per Uchi wo deru (esco di casa)
In pratica il luogo diventa l' oggetto su cui compiete l' azione di movimento (che sia salire, scendere, camminare, correre, ucire ecc.)
Papa e mama dovrebbero essere dei neologismi (o forse sarebbe meglio dire dei barbarismi importati di recente), anche se mi è capitato di sentirli qualche volta. Comunque quanto dici conferma ciò di cui ero convinto, cioè ちち e はは, si usano per parlare dei propri genitori solo con il discorso con una terza persona. Mi è però capitato nei titoli di coda di un anime (forse Gundam 0080) di incontrare アルのはは, cioè La mamma di Al, (seguita dal nome della doppiatrice) forse è un modo di porre attenzione sul personaggio, che in questo caso non si conosce con il suo nome proprio?
Beh, difatti anche in Italiano il verbo "incontrare" usato nella forma impersonale vuole la preposizione "con", appunto.
<i>La particella を può essere usata quindi come particella di "moto a luogo".</i>
Moto da luogo, direi. Non penso, infatti, che si possa cambiare funzione nella traduzione.
<i>In questo caso il も è rafforzativo quasi ad indicare un addirittura.</i>
Come nel ricorrente <i>Dokomade mo</i>, circa, no? Che penso si possa tradurre con "addirittura fino a dove", tipo, esatto?
<i>Otōto wa sei ga takai desu.
Mio fratello è alto</i>
Interessante. Quindi per dire che uno è alto bisogna far riferimento alla sua schiena - ma non si dice <i>Senaka</i> o forse è un altro termine per esprimere lo stesso concetto? - !
<i>Come avevamo visto il の può essere anche usato per omettere un sostantivo nel contesto ed è questo il caso.</i>
Sì, me lo ricordo, ma non mi sembra comunque corretto raddoppiare l'<i>Akai</i>.
papa e mama credo anch'io che siano "importati" da lingue straniere, anche se sono parole poco diffuse in Giappone, però <i>pa, ma, ba</i> credo che siano anche i primi suoni emessi dai neonati di tutto il mondo, non solo occidentali.
Riguardo a アルのはは, nella realtà si dice <i>okaasan</i> riferito alla mamma di altre persone ma nel tuo esempio ipotizzo che essendo Al un personaggio fittizio di un anime non c'è problema nel chiamare はは su madre perchè non si sta mancando di rispetto una persona reale.
@Andromeda
che io sappia <i>dokomademo</i> significa ovunque, in capo al mondo, all' infinito riferito al movimento, per esempio <i>"seguirti ovunque, in capo al mondo"</i>. Come itsumademo (per sempre, sempre) sono termini che trovi nel dizionario, non sono costruzioni del rafforzativo <i>"mo"</i> addirittura, anche se dal punto di vista del significato un pò di attinenza al "addirittura" ce la vedo
La parola <i>segatakai</i> la considero una sola parola che indica alto (di statura), anche se scomponendola ci ritrovi varie parole tra le quali takai e <i>se</i>背 (spina, schiena) presente anche nella parola <i>senaka</i> 背中 schiena.
Sì c'è una svista nella trascrizione in romanji dell' ultima frase.
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