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Elenco delle lezioni precedenti:
LEZIONE N°29: GLI AGGETTIVI
In giapponese gli aggettivi sono tutti qualificativi e flessibili e non comprendono i dimostrativi, possessivi ed interrogativi. Questo perché anch’essi esprimono direttamente uno stato d’essere, modificando direttamente il nome con il quale sono associati. Gli aggettivi, quindi non si declinano, ma si coniugano proprio come i verbi.
Gli aggettivi giapponesi sono di due tipi secondo quanto di per se assomigliano di più ad un sostantivo, o ad un verbo.
Aggettivi in -な
Gli aggettivi ‘na’ assomigliano ai sostantivi, e portano in se lo stato d’essere associato, venendo coniugati per mezzo della copula だ o です.
Prendendo quindi come esempio l'aggettivo 親切 (しんせつ) che significa "gentile", possiamo utilizzarlo come predicato nominale come se fosse un sostantivo.
In forma non passata sarà:
Allo stesso modo per la forma negativa avremo (più formale):
Al passato sarà:
E infine al negativo passato:
Aggettivi in -い
Gli aggettivi in -i come i verbi, possono essere coniugati assumendo forme diverse a seconda della funzione grammaticale con cui vengono usati. Come i verbi sono sempre formati da una radice (che termina sempre in vocale) più una desinenza. La forma piana non passata è data dalla radice più la desinenza -い ed è in questa forma che li troviamo sul dizionario.
Prendiamo come esempio l'aggettivo 高い (たかい) che significa "alto" (ma può anche essere inteso come "costoso"). La copula だ o です, a differenza degli aggettivi in -na in cui è obbligatoria per esprimere lo stato d'essere, in questo caso, può essere omessa in quanto l'aggettivo in -i, comportandosi come un verbo assume già funzione predicativa. Aggiungere la copula da comunque un tono più gentile alla frase.
Avremo (forma non passata):
Negativo:
Passato:
Negativo passato:
Va segnalato come l'aggettivo いい (buono) è irregolare in quanto cambia la radice in よ per tutte le forme esclusa quella non passata (anche se nella lingua scritta più formale è ancora possibile trovare よい).
Sarà quindi:
UTILIZZO DEGLI AGGETTIVI COME MODIFICATORI NOMINALI
Utilizzati prima dei sostantivi, gli aggettivi in -i e in -na hanno funzione di modificatori nominali.
Gli aggettivi in i si usano nella loro forma in -i:
Gli aggettivi in -na sono seguiti da な (da cui il loro nome), una forma attributiva della copula:
I COLORI
Va segnalato in questo caso come alcuni colori che terminano in -i sono coniugabili come gli aggettivi in -i, ma come modificatori nominali si comportano come gli aggettivi in na.
Quindi avremo:
ma perderà la i come modificatore nominale:
* per dire verde esiste anche il sostantivo 緑 (midori). Tenete conto però che per la cultura Giapponese, come per altre orientali, la distinzione tra blu e verde non è netta come la nostra, per cui "Aoi" significa sia "Blu" che "Verde". Esempio:
Elenco delle lezioni precedenti:
- Hiragagana 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9
- Katakana 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8
- Esercitazione di riepilogo
- Introduzione alla lingua giapponese 1 - 2
- I pronomi personali
- Il predicato nominale
- Pronomi e aggettivi dimostrativi
- Aru e Iru
- Frase interrogativa
- Predicato verbale
- Le particelle 1 - 2
LEZIONE N°29: GLI AGGETTIVI
In giapponese gli aggettivi sono tutti qualificativi e flessibili e non comprendono i dimostrativi, possessivi ed interrogativi. Questo perché anch’essi esprimono direttamente uno stato d’essere, modificando direttamente il nome con il quale sono associati. Gli aggettivi, quindi non si declinano, ma si coniugano proprio come i verbi.
Gli aggettivi giapponesi sono di due tipi secondo quanto di per se assomigliano di più ad un sostantivo, o ad un verbo.
Aggettivi in -な
Gli aggettivi ‘na’ assomigliano ai sostantivi, e portano in se lo stato d’essere associato, venendo coniugati per mezzo della copula だ o です.
Prendendo quindi come esempio l'aggettivo 親切 (しんせつ) che significa "gentile", possiamo utilizzarlo come predicato nominale come se fosse un sostantivo.
In forma non passata sarà:
親切です。
Shinsetsu desu.
È gentile.
oppure in forma piana:Shinsetsu desu.
È gentile.
親切だ。
Shinsetsu da.
È gentile.
Shinsetsu da.
È gentile.
Allo stesso modo per la forma negativa avremo (più formale):
親切ではありません。
Shinsetsu dewa arimasen.
Non è gentile.
oppure (più colloquiale):Shinsetsu dewa arimasen.
Non è gentile.
親切じゃない。
Shinsetsu janai.
Non è gentile.
Passando per le varie forme intermedie come ではない o じゃありません.Shinsetsu janai.
Non è gentile.
Al passato sarà:
親切でした。
Shinsetsu deshita.
Era gentile.
oppure in forma piana:Shinsetsu deshita.
Era gentile.
親切だった。
Shinsetsu datta.
Era gentile.
Shinsetsu datta.
Era gentile.
E infine al negativo passato:
親切ではありませんでした。
Shinsetsu de wa arimasen deshita.
Non era gentile.
oppure in forma piana:Shinsetsu de wa arimasen deshita.
Non era gentile.
親切じゃなかった。
Shinsetsu janakatta.
Non era gentile.
più le varie sfumature intermedie. L'ultima forma sarà più chiara dopo aver visto gli aggettivi in -i (il "nai" infatti si comporterà in tutto e per tutto come un aggettivo in i).Shinsetsu janakatta.
Non era gentile.
Aggettivi in -な
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Aggettivi in -い
Gli aggettivi in -i come i verbi, possono essere coniugati assumendo forme diverse a seconda della funzione grammaticale con cui vengono usati. Come i verbi sono sempre formati da una radice (che termina sempre in vocale) più una desinenza. La forma piana non passata è data dalla radice più la desinenza -い ed è in questa forma che li troviamo sul dizionario.
Prendiamo come esempio l'aggettivo 高い (たかい) che significa "alto" (ma può anche essere inteso come "costoso"). La copula だ o です, a differenza degli aggettivi in -na in cui è obbligatoria per esprimere lo stato d'essere, in questo caso, può essere omessa in quanto l'aggettivo in -i, comportandosi come un verbo assume già funzione predicativa. Aggiungere la copula da comunque un tono più gentile alla frase.
Avremo (forma non passata):
高い(です)。
Takai (desu).
È alto.
Takai (desu).
È alto.
Negativo:
高くない(です)。
Takakunai (desu).
Non è alto.
oppure più formale:Takakunai (desu).
Non è alto.
高くありません。
Takaku arimasen.
Non è alto.
Takaku arimasen.
Non è alto.
Passato:
高かった(です)。
Takakatta (desu).
Era alto.
o più formale con:Takakatta (desu).
Era alto.
高くありました。
Takaku arimashita.
Era alto.
Takaku arimashita.
Era alto.
Negativo passato:
高くなかった(です)。
Takakunakatta (desu).
Non era alto.
o più formale:Takakunakatta (desu).
Non era alto.
高くありませんでした。
Takaku arimasen deshita.
Non era alto.
Takaku arimasen deshita.
Non era alto.
Va segnalato come l'aggettivo いい (buono) è irregolare in quanto cambia la radice in よ per tutte le forme esclusa quella non passata (anche se nella lingua scritta più formale è ancora possibile trovare よい).
Sarà quindi:
Forma non passata: | いい |
Negativo | よくない |
Passato | よかった |
Negativo passato | よくなかった |
Aggettivi in -い
|
UTILIZZO DEGLI AGGETTIVI COME MODIFICATORI NOMINALI
Utilizzati prima dei sostantivi, gli aggettivi in -i e in -na hanno funzione di modificatori nominali.
Gli aggettivi in i si usano nella loro forma in -i:
小さい犬。
Chiisai inu.
Un cane piccolo.
Chiisai inu.
Un cane piccolo.
高い時計。
Takai tokei.
Un orologio costoso.
Takai tokei.
Un orologio costoso.
Gli aggettivi in -na sono seguiti da な (da cui il loro nome), una forma attributiva della copula:
有名な画家。
Yuumeina gaka.
Un pittore famoso.
Yuumeina gaka.
Un pittore famoso.
静かな部屋。
Shizukana heya.
Una stanza silenziosa.
Shizukana heya.
Una stanza silenziosa.
I COLORI
Va segnalato in questo caso come alcuni colori che terminano in -i sono coniugabili come gli aggettivi in -i, ma come modificatori nominali si comportano come gli aggettivi in na.
Quindi avremo:
猫が黒いです。
Neko ga kuroi desu.
Il gatto è nero.
Neko ga kuroi desu.
Il gatto è nero.
ma perderà la i come modificatore nominale:
黒猫。
Kuro neko.
Un gatto nero.
e non quindi "kuroi neko".Kuro neko.
Un gatto nero.
Colori
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* per dire verde esiste anche il sostantivo 緑 (midori). Tenete conto però che per la cultura Giapponese, come per altre orientali, la distinzione tra blu e verde non è netta come la nostra, per cui "Aoi" significa sia "Blu" che "Verde". Esempio:
林檎は青いです。
Ringo wa aoi desu.
La mela è acerba (verde).
Ringo wa aoi desu.
La mela è acerba (verde).
Io però avrei spiegato la coniugazione dicendo quali "pezzi" si devono sostituire alla "i" e "na" finale degli aggettivi. Ma è una mia umile opinione ^^
Cosa con cui ci si confonde spesso è di considerare aggettivo + desu/da come due cose separate, e coniugare entrambi...negli aggettivi in na si può riassumere dicendo che è la copula che viene coniugata, mentre l'aggettivo privato del na resta invariato; negli aggettivi in i è l'aggettivo stesso a flettere e a coniugarsi, a cui poi va aggiunta la copula desu, che rimane invariata e rende solamente più cortese la frase.
Non mi pare sia stato detto nel precedente corso sulla punteggiatura, ma il simbolo ~ per cosa lo usano? (lo trovo spesso in internet).
Uhm, non è che per caso il simbolo è questo? ー
Se è così è il trattino per l'allungamento delle vocali nel katakana, mentre in hiragana le vocali si allungano aggiungendovi un'altra い (i, come in "sensei")、お (o, come in "ookii")、う (u, come in "hontou", "ryuu")、あ (a, come in "okaasan")、え (e, come in "oneesan") .
Da non confondersi con il kanji di uno: 一, che si legge "ichi".
Magari sono solo cose usate su internet ma me lo ritrovo alle volte.
Ad esempio in questa canzone:
02 黄金夢想曲~金色の血に染まる前に~
quel simbolo è usato anche per indicare intervalli di tempo (da ... a... ) kara made, ad esempio gli orari dei programmi TV invece di scrivere per esteso 1時から2時まで è possibile trovare tabelle degli orari in questo modo:
1時~2時
2時~3時
Poi come dice hgaxf è anche un'allungamento kawaii di una vocale all'interno di una parola
Mi è anche capitato di vedere quel simbolo in un elenco di cose come se fosse una virgola.
Come come? Non <i>Kuroi Neko</i>? O_o Ah, quindi se uno si chiama <i>Kurogane</i> potrei tradurlo in pratica come "campana nera" in luogo de "la campana del nero". Beh, in effetti ha più senso! XD
Gli aggettivi in i usati come modificatori nominali rimangono sempre uguali, sono solo i colori a fare eccezione perdendo la i se vengono messi prima di un sostantivo.
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