Ransie la strega
"Ransie la strega", meglio conosciuta come "Tokimeki Tonight", è una serie animata di trentaquattro episodi prodotta nel 1982 in Giappone dallo studio di produzione Group TAC.
Ransie è una giovane ragazza che frequenta le scuole medie ed è nata da un padre vampiro e una mamma che in realtà è una donna lupo; terrà questo segreto il più nascosto possibile, ma, quando a scuola fa la conoscenza di Paul, se ne innamorerà subito, cercando di conquistarlo in tutti i modi, ma prima dovrà vedersela con Lisa, la quale anche lei è innamorata di quest'ultimo.
Ransie Lupescu, come ben potrete immaginare, è il personaggio principale di questa serie, e anche lei come i suoi genitori ha dei poteri soprannaturali che le permetteranno di trasformarsi in qualsiasi cosa voglia solamente mordendo il diretto interessato; ha una cotta per Paul, il quale è un pugile che frequenta la sua stessa scuola, ma quest'ultimo è più interessato allo sport che alle ragazze; poi c'è Lisa, la quale è anch'essa innamorata di Paul, e infatti si troverà sempre a litigare con Ransie per via di questo triangolo amoroso; e infine troviamo i genitori di Ransie, i quali sono degli esseri appartenenti al Regno Supremo, Boris è un vampiro molto simpatico nonché uno dei miei personaggi preferiti, e lo vedremo molto spesso litigare con sua moglie Sheela per motivi insignificanti, quest'ultima una bellissima donna lupo mannaro la quale non vuole per nessuna ragione al mondo che sua figlia si fidanzi con Paul, poiché non è permesso avere relazioni con esseri umani, se si appartiene al Regno Supremo.
Per quanto riguarda il comparto tecnico di questo anime, è davvero carino, ma nulla che abbia attirato la mia attenzione più di tanto, i disegni sono abbastanza semplici, il tutto condito da una regia non assai dettagliata ma tutto sommato godibile. Ottimo il doppiaggio italiano, con un'ottima sigla di apertura molto bella e coinvolgente, scritta e cantata da "I cavalieri del Re".
Concludo dicendo che questa serie è stata molto bella e dolce, a mio parere, buoni i personaggi, ognuno con i suoi poteri speciali, e altrettanto buoni gli sviluppi tra di loro, che risulteranno molto interessanti col passare delle puntate. Unica cosa che non mi ha convinto molto sono stati la grafica e il finale, che a mio parere potevano essere fatti in maniera migliore, aggiungendo qualche dettaglio in più.
La consiglio a chiunque voglia vedere una serie anime divertente ma romantica allo stesso tempo.
Voto finale: 7,5
Ransie è una giovane ragazza che frequenta le scuole medie ed è nata da un padre vampiro e una mamma che in realtà è una donna lupo; terrà questo segreto il più nascosto possibile, ma, quando a scuola fa la conoscenza di Paul, se ne innamorerà subito, cercando di conquistarlo in tutti i modi, ma prima dovrà vedersela con Lisa, la quale anche lei è innamorata di quest'ultimo.
Ransie Lupescu, come ben potrete immaginare, è il personaggio principale di questa serie, e anche lei come i suoi genitori ha dei poteri soprannaturali che le permetteranno di trasformarsi in qualsiasi cosa voglia solamente mordendo il diretto interessato; ha una cotta per Paul, il quale è un pugile che frequenta la sua stessa scuola, ma quest'ultimo è più interessato allo sport che alle ragazze; poi c'è Lisa, la quale è anch'essa innamorata di Paul, e infatti si troverà sempre a litigare con Ransie per via di questo triangolo amoroso; e infine troviamo i genitori di Ransie, i quali sono degli esseri appartenenti al Regno Supremo, Boris è un vampiro molto simpatico nonché uno dei miei personaggi preferiti, e lo vedremo molto spesso litigare con sua moglie Sheela per motivi insignificanti, quest'ultima una bellissima donna lupo mannaro la quale non vuole per nessuna ragione al mondo che sua figlia si fidanzi con Paul, poiché non è permesso avere relazioni con esseri umani, se si appartiene al Regno Supremo.
Per quanto riguarda il comparto tecnico di questo anime, è davvero carino, ma nulla che abbia attirato la mia attenzione più di tanto, i disegni sono abbastanza semplici, il tutto condito da una regia non assai dettagliata ma tutto sommato godibile. Ottimo il doppiaggio italiano, con un'ottima sigla di apertura molto bella e coinvolgente, scritta e cantata da "I cavalieri del Re".
Concludo dicendo che questa serie è stata molto bella e dolce, a mio parere, buoni i personaggi, ognuno con i suoi poteri speciali, e altrettanto buoni gli sviluppi tra di loro, che risulteranno molto interessanti col passare delle puntate. Unica cosa che non mi ha convinto molto sono stati la grafica e il finale, che a mio parere potevano essere fatti in maniera migliore, aggiungendo qualche dettaglio in più.
La consiglio a chiunque voglia vedere una serie anime divertente ma romantica allo stesso tempo.
Voto finale: 7,5
"Ransie la strega", in originale "Tokimeki Tonight", traducibile come batticuore notturno, era un piacevole e divertente anime anni '80 che vidi tante e tante volte sull'intramontabile e mai abbastanza compianta Super3, che gli abitanti di Roma e dintorni sicuramente ricorderanno con grande nostalgia.
L'anime si distaccava abbastanza dal manga, coprendone solo i volumi iniziali - infatti il manga prosegue con le avventure dei figli dei protagonisti e l'autrice racconta spesso le stesse vicende sotto diversi punti di vista attraverso vari spin-off. Tutto ciò nell'anime è stato tagliato e reso più organico e digeribile, dotando la storia di una nuova coerenza.
Vengono raccontate le vicende di Ransie (in originale Ranze), figlia di una donna-lupo e di un vampiro, innamoratasi di Paul (Shun), un suo compagno di classe umano. Ransie dovrà combattere duramente per il suo amore per Paul, per non farsi scoprire da lui e nascondere i suoi poteri, per tenere alla larga la sua rivale Lisa (che cercherà con ogni mezzo di conquistare Paul) e per allontanarsi da Aaron, il principe del regno delle tenebre follemente innamorato di lei.
Il doppiaggio italiano è ottimo, e nonostante il cambio dei nomi e qualche fastidioso rimaneggiamento, gli attori sono decisamente i migliori dell'epoca, tutti molto famosi e con notevole esperienza nell'ambito degli anime.
Insomma, è una storia piacevole e divertente, che facilmente può ancora oggi attrarre e intrattenere bene dei bambini di tutte le età: semplice e piena di gag.
Belle anche le musiche e la cura delle animazioni e la scelta dei colori, molto particolare l'approccio scelto per gli sfondi dai colori sgargianti e bidimensionali, molto ben riusciti.
Il difetto più grande dell'anime è sicuramente la sua brevità, visto che non sarebbe mancato materiale per almeno un'altra trentina di episodi.
L'anime si distaccava abbastanza dal manga, coprendone solo i volumi iniziali - infatti il manga prosegue con le avventure dei figli dei protagonisti e l'autrice racconta spesso le stesse vicende sotto diversi punti di vista attraverso vari spin-off. Tutto ciò nell'anime è stato tagliato e reso più organico e digeribile, dotando la storia di una nuova coerenza.
Vengono raccontate le vicende di Ransie (in originale Ranze), figlia di una donna-lupo e di un vampiro, innamoratasi di Paul (Shun), un suo compagno di classe umano. Ransie dovrà combattere duramente per il suo amore per Paul, per non farsi scoprire da lui e nascondere i suoi poteri, per tenere alla larga la sua rivale Lisa (che cercherà con ogni mezzo di conquistare Paul) e per allontanarsi da Aaron, il principe del regno delle tenebre follemente innamorato di lei.
Il doppiaggio italiano è ottimo, e nonostante il cambio dei nomi e qualche fastidioso rimaneggiamento, gli attori sono decisamente i migliori dell'epoca, tutti molto famosi e con notevole esperienza nell'ambito degli anime.
Insomma, è una storia piacevole e divertente, che facilmente può ancora oggi attrarre e intrattenere bene dei bambini di tutte le età: semplice e piena di gag.
Belle anche le musiche e la cura delle animazioni e la scelta dei colori, molto particolare l'approccio scelto per gli sfondi dai colori sgargianti e bidimensionali, molto ben riusciti.
Il difetto più grande dell'anime è sicuramente la sua brevità, visto che non sarebbe mancato materiale per almeno un'altra trentina di episodi.
"Ransie la strega" è un anime della prima metà degli anni '80 che, anche a distanza di trent'anni, riesce a tenermi incollata allo schermo, grazie a un character design simpatico, non particolarmente elaborato, ma ancora godibile, situazioni che spaziano dal demenziale al romantico e l'elemento soprannaturale trattato con originalità.
Qual è la trama?
La nostra protagonista è Ranzie/Ransie Lupescu (o Ranze Eto se vogliamo fare i pignoli) è una studentessa delle scuole medie che sembra una ragazza come tante. In realtà nascondono un grande segreto, lei e tutta la sua famiglia: Ransie è infatti figlia di un vampiro, Boris, scrittore un po' imbranato che adora la sua famiglia, e di una lupa mannara, Shela, donna dal fortissimo carattere, ma che ha anche una dolcezza infinita (personalmente, è il mio personaggio preferito). Ransie ha anche un fratellino, Ronnie. I poteri di Ransie sono particolari: mordendo chiunque, Ransie ne assume la forma. Forma che mantiene fino a che non starnutisce. Grazie a questo si creeranno parecchie situazioni comiche, ed è uno dei motivi per cui seguire la serie: non ti annoia, qualche risata te la riesce sempre a strappare. Ransie e la sua famiglia appartengono al "Regno Supremo", e devono fare attenzione a non far scoprire ad altri la loro vera natura. Ma questo è principalmente uno shojo, quindi l'amore è dietro l'angolo, e corrisponde al nome di Paul Cabor (Shun Makabe), il bel boxista per il quale Ransie perde la testa. E non sarà la sola. Che shojo sarebbe se non ci fosse la classica 'rompina' che cerca di ostacolare la protagonista? Lisa Thompson, ragazza antipatica e impicciona, figlia di un noto capo di una banda mafiosa e proprietario della palestra dove si allena Paul.
Quando ero piccolina questo anime veniva trasmesso su reti secondarie, credo si trattasse di Italia 7 gold, e riuscivo a vedere una puntata prima di andare a scuola. Mi divertiva e, nonostante non fossi tipo da romanticherie all'epoca, il tono leggero di tutta l'opera riusciva ad essere godibile anche per una bambina delle elementari che preferiva i "Power Rangers" e "I Cavalieri dello Zodiaco" a bambole e ad anime più zuccherosi.
Con "Ransie la strega" ci troviamo in un mondo soprannaturale che tratta al contempo di amore, di dolcezza, ma che sa regalarci anche momenti esilaranti e punti di riflessione. È un'opera godibile da chiunque, secondo il mio modesto giudizio. Se posso trovargli una pecca, è il fatto di aver concluso troppo presto, lasciando molte cose in sospeso, ed ecco il motivo del mio giudizio fermo a "7". Se fosse stato approfondito, portando la serie animata a coprire anche l'ultima parte del manga, sono certa che un "8, se non addirittura un "9", lo avrei dato senza batter ciglio.
Come è successo per altre opere, ho la speranza che un giorno ne facciano un reboot, regalandoci una versione animata completa, perché è un'opera che davvero merita!
Con il manga è tutto un altro mondo, ma, al di là di tutto, "Ransie la strega" rimane un anime da vedere assolutamente per chi ama questo genere di storie.
È impossibile rimanerne delusi.
Qual è la trama?
La nostra protagonista è Ranzie/Ransie Lupescu (o Ranze Eto se vogliamo fare i pignoli) è una studentessa delle scuole medie che sembra una ragazza come tante. In realtà nascondono un grande segreto, lei e tutta la sua famiglia: Ransie è infatti figlia di un vampiro, Boris, scrittore un po' imbranato che adora la sua famiglia, e di una lupa mannara, Shela, donna dal fortissimo carattere, ma che ha anche una dolcezza infinita (personalmente, è il mio personaggio preferito). Ransie ha anche un fratellino, Ronnie. I poteri di Ransie sono particolari: mordendo chiunque, Ransie ne assume la forma. Forma che mantiene fino a che non starnutisce. Grazie a questo si creeranno parecchie situazioni comiche, ed è uno dei motivi per cui seguire la serie: non ti annoia, qualche risata te la riesce sempre a strappare. Ransie e la sua famiglia appartengono al "Regno Supremo", e devono fare attenzione a non far scoprire ad altri la loro vera natura. Ma questo è principalmente uno shojo, quindi l'amore è dietro l'angolo, e corrisponde al nome di Paul Cabor (Shun Makabe), il bel boxista per il quale Ransie perde la testa. E non sarà la sola. Che shojo sarebbe se non ci fosse la classica 'rompina' che cerca di ostacolare la protagonista? Lisa Thompson, ragazza antipatica e impicciona, figlia di un noto capo di una banda mafiosa e proprietario della palestra dove si allena Paul.
Quando ero piccolina questo anime veniva trasmesso su reti secondarie, credo si trattasse di Italia 7 gold, e riuscivo a vedere una puntata prima di andare a scuola. Mi divertiva e, nonostante non fossi tipo da romanticherie all'epoca, il tono leggero di tutta l'opera riusciva ad essere godibile anche per una bambina delle elementari che preferiva i "Power Rangers" e "I Cavalieri dello Zodiaco" a bambole e ad anime più zuccherosi.
Con "Ransie la strega" ci troviamo in un mondo soprannaturale che tratta al contempo di amore, di dolcezza, ma che sa regalarci anche momenti esilaranti e punti di riflessione. È un'opera godibile da chiunque, secondo il mio modesto giudizio. Se posso trovargli una pecca, è il fatto di aver concluso troppo presto, lasciando molte cose in sospeso, ed ecco il motivo del mio giudizio fermo a "7". Se fosse stato approfondito, portando la serie animata a coprire anche l'ultima parte del manga, sono certa che un "8, se non addirittura un "9", lo avrei dato senza batter ciglio.
Come è successo per altre opere, ho la speranza che un giorno ne facciano un reboot, regalandoci una versione animata completa, perché è un'opera che davvero merita!
Con il manga è tutto un altro mondo, ma, al di là di tutto, "Ransie la strega" rimane un anime da vedere assolutamente per chi ama questo genere di storie.
È impossibile rimanerne delusi.
La protagonista, Ranze Eto (Ransie Lupescu nell'adattamento italiano) è una ragazza delle medie, figlia di un vampiro e di una lupa mannara, la quale sembra non avere ereditato nessuno dei poteri dei genitori. Un giorno, però, mentre litiga con una sua compagna di classe per questioni d'amore scopre di essere un particolare tipo di vampiro che non succhia sangue, bensì si trasforma in ogni cosa che morde. La serie continua mostrando le peripezie di Ranze, che dovrà vincere le resistenze dei genitori e dell'intero mondo magico che si frappongono fra lei e il suo amore per un ragazzo umano, cosa proibita per un essere del mondo magico.
Opinioni
Ho iniziato quest'anime per un sentimento di nostalgia che penso accompagni tutti quando si pensa agli anime dell'infanzia; inoltre non ho mai dimenticato la famosa ending, dove lei balla nuda coperta solo dal mantello, tuttavia cercherò di essere il più obiettivo possibile.
L'anime adatta i primi volumi del manga, e al contrario di quest'ultimo è quasi totalmente comico. Infatti alcuni eventi sono cambiati e sono stati inseriti molti episodi inventati di sana pianta; tuttavia riesce bene a intrattenere. Certo, i personaggi non brillano per profondità e a parte il protagonista maschile (Shun Makabe o Paul Cabor nella versione italiana) nessuno ha una crescita psicologica. Inoltre vi è una certa ripetitività nelle situazioni, ma il modo ironico e scanzonato in cui viene presentato il sovrannaturale e l'amore puro innocente di Ranze, che sembra quasi fare il verso a quelli degli shoujo più classici, equilibrano quei difetti intrinseci di una serie comica anni '80.
Tecnicamente l'anime mi ha sorpreso: le animazioni sono abbastanza fluide, ma quello che mi ha colpito di più sono i fondali: molto colorati, sono quasi totalmente privi di prospettiva e sembrano quasi anticipare il superflat. La regia è di Hiroshi Sasagawa, creatore delle serie "Time Bokan", e probabilmente è stato lui a rendere la serie "Ransie la Strega" completamente comica. Che sia stato un male o un bene non saprei dirlo, certo il manga è molto più interessante dal punto di vista narrativo e dei personaggi, ma l'anime non è affatto un cattivo adattamento, anzi direi quasi un modo diverso di approcciare la stessa opera.
Sulle musiche non saprei dire molto, l'opening e l'ending originali sono molto carine e le insert song spesso non sono altro che arrangiamenti di queste.
L'adattamento italiano è sorprendentemente fedele all'originale, i due cambiamenti più intrusivi sono stati il cambio dei nomi giapponesi in quelli occidentali-inglesi e il fatto che il padre di Yoko Kamiya (Lisa Thompson) invece che capo di una famiglia mafiosa viene presentato come un semplice commerciante.
In conclusione "Tokimeki Tonight" è una serie divertente e fresca, ma che purtroppo non presenta molto oltre la comicità, e quel poco che viene accennato resta purtroppo monco, per via di un finale, come capita spesso in questi casi, inventato.
Voto: 7/10.
Opinioni
Ho iniziato quest'anime per un sentimento di nostalgia che penso accompagni tutti quando si pensa agli anime dell'infanzia; inoltre non ho mai dimenticato la famosa ending, dove lei balla nuda coperta solo dal mantello, tuttavia cercherò di essere il più obiettivo possibile.
L'anime adatta i primi volumi del manga, e al contrario di quest'ultimo è quasi totalmente comico. Infatti alcuni eventi sono cambiati e sono stati inseriti molti episodi inventati di sana pianta; tuttavia riesce bene a intrattenere. Certo, i personaggi non brillano per profondità e a parte il protagonista maschile (Shun Makabe o Paul Cabor nella versione italiana) nessuno ha una crescita psicologica. Inoltre vi è una certa ripetitività nelle situazioni, ma il modo ironico e scanzonato in cui viene presentato il sovrannaturale e l'amore puro innocente di Ranze, che sembra quasi fare il verso a quelli degli shoujo più classici, equilibrano quei difetti intrinseci di una serie comica anni '80.
Tecnicamente l'anime mi ha sorpreso: le animazioni sono abbastanza fluide, ma quello che mi ha colpito di più sono i fondali: molto colorati, sono quasi totalmente privi di prospettiva e sembrano quasi anticipare il superflat. La regia è di Hiroshi Sasagawa, creatore delle serie "Time Bokan", e probabilmente è stato lui a rendere la serie "Ransie la Strega" completamente comica. Che sia stato un male o un bene non saprei dirlo, certo il manga è molto più interessante dal punto di vista narrativo e dei personaggi, ma l'anime non è affatto un cattivo adattamento, anzi direi quasi un modo diverso di approcciare la stessa opera.
Sulle musiche non saprei dire molto, l'opening e l'ending originali sono molto carine e le insert song spesso non sono altro che arrangiamenti di queste.
L'adattamento italiano è sorprendentemente fedele all'originale, i due cambiamenti più intrusivi sono stati il cambio dei nomi giapponesi in quelli occidentali-inglesi e il fatto che il padre di Yoko Kamiya (Lisa Thompson) invece che capo di una famiglia mafiosa viene presentato come un semplice commerciante.
In conclusione "Tokimeki Tonight" è una serie divertente e fresca, ma che purtroppo non presenta molto oltre la comicità, e quel poco che viene accennato resta purtroppo monco, per via di un finale, come capita spesso in questi casi, inventato.
Voto: 7/10.
Il manga "Tokimeki Tonight" di Koi Ikeno, un maho shoujo dei primi anni '80, è formato da tre diverse storie legate a una strana famiglia di creature folkloristiche. Solamente la prima è stata trasposta in anime, ed è conosciuta in Italia con il nome di "Ransie la strega", prendendo il nome proprio dalla protagonista di queste vicende.
Inizia un nuovo anno scolastico, e Ransie sta affrontando i classici problemi adolescenziali; tra questi ovviamente c'è il primo amore - rigorosamente non corrisposto - conteso da un'agguerrita rivale. Come se i comuni problemi non bastassero, ecco che improvvisamente le si risvegliano i poteri sopiti ereditati dalla madre licantropo e dal padre vampiro, legando la ragazza alla realtà della sua famiglia, dove una legge del Regno Supremo impone loro di non aver nessun rapporto sentimentale con i normali umani. Ma la ragazza non si arrende e affronterà i problemi che le si presenteranno, uno alla volta.
La storia è molto semplice e leggera perfino nella narrazione, dedita maggiormente alla commedia che agli approfondimenti sentimentali. La struttura episodica intervalla banali storielle comiche ad altre più importanti che arricchiscono la serie, sviluppando talvolta la trama e in altre situazioni il rapporto tra Ransie e Paul.
Il tutto è chiaramente molto semplicistico, senza particolari introspezioni o toni eccessivamente drammatici, ma non rinuncia a piccoli momenti dolci e romantici decisamente ben fatti e anche emozionanti, mentre trovano spazio anche piccole storie che insegnano alla protagonista piccole morali, permettendo così una leggera crescita del personaggio e portando messaggi che è sempre bello trovare in opere dedicate a un pubblico più giovane.
Al di là della storia e dei sentimenti, l'opera rimane principalmente una divertente commedia che riuscirà a far sorridere lo spettatore grazie alle sue gag, nate dalle situazioni o semplicemente dalla perfetta alchimia del ricco e folle cast di personaggi che, nella sua interezza, risulta perfetto.
Spesso i siparietti comici sono identici, come i litigi tra il padre e la madre di Ransie - che immancabilmente finiscono sempre con la vittoria della donna-lupo Sheela - e i loro deliranti festeggiamenti o, ancora, i battibecchi tra Ransie e la rivale Lisa sotto gli occhi dell'indifferente Paul, per non parlare delle trasformazioni della ragazza in animali o altre persone: vedere omaccioni o ragazzi comportarsi da "femmina" è sempre divertente! Quindi non c'è molta varietà nella serie, ma essendo dosate con cura e attenzione non risultano ripetitive e lo spettatore, sapendo cosa aspettarsi dai personaggi, avverte un senso di familiarità.
L'unico neo potrebbe essere dato dal finale: l'anime si concludeva prima del manga, quindi, in accordo con l'autrice, è stata adoperata una piccola variazione in modo da lasciarlo aperto ma in linea con lo spirito della serie, non rubando così il colpo di scena alla serie "madre". Comunque la sequenza conclusiva non lascia dubbi e quindi non mancherà il tanto agognato "Happy ending", seppure solamente sussurrato.
Le animazioni e i disegni sono molto semplici e dai colori vivaci, con un risultato minimalista ma comunque curato.
A sorprendere saranno i fondali inaspettatamente poveri e sbarazzini, con uno stile quasi infantile. Riescono comunque a ottenere un'atmosfera affine all'opera e alla sua ispirazione dal folklore dell'est Europa: le ambientazioni sembrano arrivare direttamente dai paesini rustici della Germania.
Ai più puntigliosi potrebbe far storcere il naso la presenza di scritte in giapponse, Yakuza e abitazioni tipiche del Giappone, apparentemente fuori luogo. Tuttavia dove si verifichi la storia non è certo, inoltre si tratta di un'opera da vedere con cuore e spirito leggero, oltre che a essere pensata per un pubblico più giovane, e quindi è inutile perdersi in certi sofismi, e si chiude volentieri un occhio sulle piccole discrepanze.
Da sottolineare anche alcune piccole citazioni nascoste nella serie, la cui più corposa è probabilmente quella di "Rocky", inevitabile con un ragazzo che pratica boxe.
La colonna sonora allegra e scanzonata calza sempre perfettamente l'intera serie, senza nessun calo, inserendo anche qualche sfumatura rock con le chitarre elettriche durante gli allenamenti di Paul. Inaspettatamente a stupire sono i momenti più duri e tesi, accompagnati da arie cupe e a tratti inquietanti, strizzando l'occhio alle tematiche degli horror in vecchio stile.
Il doppiaggio italiano è ben eseguito e offre ottime interpretazioni; peccato solo per l'adattamento che, per arcani motivi, traduce "Mondo Magico" in "Inferno" e "Grande Re" in "Satana". Su questa scia seguono altre piccole variazioni e scompaiono anche i legami con la Mafia (trasformando il pare di Lisa in un mercante) e la Yakuza.
Sono variazioni che dispiacciono, vista la riuscita del doppiaggio, ma fortunatamente non influiscono minimamente sulla storia.
A discapito dell'età, "Ransie la strega" riesce ancora a far sorridere nella sua dolce semplicità, mentre la storia molto leggera risulta un buon passatempo senza troppe pretese, e indubbiamente chi cerca una serie comica che ben incarna gli shoujo dei primi anni '80 non può mancare questa piccola perla.
Inoltre, non meno importante, la storia riesce a farsi seguire con interesse e appassiona a cuor leggero lo spettatore con la sua storiella d'amore, e ovviamente risulta ancora perfetta da far vedere al pubblico più giovane… e a chi lo era al tempo della prima trasmissione italiana!
Inizia un nuovo anno scolastico, e Ransie sta affrontando i classici problemi adolescenziali; tra questi ovviamente c'è il primo amore - rigorosamente non corrisposto - conteso da un'agguerrita rivale. Come se i comuni problemi non bastassero, ecco che improvvisamente le si risvegliano i poteri sopiti ereditati dalla madre licantropo e dal padre vampiro, legando la ragazza alla realtà della sua famiglia, dove una legge del Regno Supremo impone loro di non aver nessun rapporto sentimentale con i normali umani. Ma la ragazza non si arrende e affronterà i problemi che le si presenteranno, uno alla volta.
La storia è molto semplice e leggera perfino nella narrazione, dedita maggiormente alla commedia che agli approfondimenti sentimentali. La struttura episodica intervalla banali storielle comiche ad altre più importanti che arricchiscono la serie, sviluppando talvolta la trama e in altre situazioni il rapporto tra Ransie e Paul.
Il tutto è chiaramente molto semplicistico, senza particolari introspezioni o toni eccessivamente drammatici, ma non rinuncia a piccoli momenti dolci e romantici decisamente ben fatti e anche emozionanti, mentre trovano spazio anche piccole storie che insegnano alla protagonista piccole morali, permettendo così una leggera crescita del personaggio e portando messaggi che è sempre bello trovare in opere dedicate a un pubblico più giovane.
Al di là della storia e dei sentimenti, l'opera rimane principalmente una divertente commedia che riuscirà a far sorridere lo spettatore grazie alle sue gag, nate dalle situazioni o semplicemente dalla perfetta alchimia del ricco e folle cast di personaggi che, nella sua interezza, risulta perfetto.
Spesso i siparietti comici sono identici, come i litigi tra il padre e la madre di Ransie - che immancabilmente finiscono sempre con la vittoria della donna-lupo Sheela - e i loro deliranti festeggiamenti o, ancora, i battibecchi tra Ransie e la rivale Lisa sotto gli occhi dell'indifferente Paul, per non parlare delle trasformazioni della ragazza in animali o altre persone: vedere omaccioni o ragazzi comportarsi da "femmina" è sempre divertente! Quindi non c'è molta varietà nella serie, ma essendo dosate con cura e attenzione non risultano ripetitive e lo spettatore, sapendo cosa aspettarsi dai personaggi, avverte un senso di familiarità.
L'unico neo potrebbe essere dato dal finale: l'anime si concludeva prima del manga, quindi, in accordo con l'autrice, è stata adoperata una piccola variazione in modo da lasciarlo aperto ma in linea con lo spirito della serie, non rubando così il colpo di scena alla serie "madre". Comunque la sequenza conclusiva non lascia dubbi e quindi non mancherà il tanto agognato "Happy ending", seppure solamente sussurrato.
Le animazioni e i disegni sono molto semplici e dai colori vivaci, con un risultato minimalista ma comunque curato.
A sorprendere saranno i fondali inaspettatamente poveri e sbarazzini, con uno stile quasi infantile. Riescono comunque a ottenere un'atmosfera affine all'opera e alla sua ispirazione dal folklore dell'est Europa: le ambientazioni sembrano arrivare direttamente dai paesini rustici della Germania.
Ai più puntigliosi potrebbe far storcere il naso la presenza di scritte in giapponse, Yakuza e abitazioni tipiche del Giappone, apparentemente fuori luogo. Tuttavia dove si verifichi la storia non è certo, inoltre si tratta di un'opera da vedere con cuore e spirito leggero, oltre che a essere pensata per un pubblico più giovane, e quindi è inutile perdersi in certi sofismi, e si chiude volentieri un occhio sulle piccole discrepanze.
Da sottolineare anche alcune piccole citazioni nascoste nella serie, la cui più corposa è probabilmente quella di "Rocky", inevitabile con un ragazzo che pratica boxe.
La colonna sonora allegra e scanzonata calza sempre perfettamente l'intera serie, senza nessun calo, inserendo anche qualche sfumatura rock con le chitarre elettriche durante gli allenamenti di Paul. Inaspettatamente a stupire sono i momenti più duri e tesi, accompagnati da arie cupe e a tratti inquietanti, strizzando l'occhio alle tematiche degli horror in vecchio stile.
Il doppiaggio italiano è ben eseguito e offre ottime interpretazioni; peccato solo per l'adattamento che, per arcani motivi, traduce "Mondo Magico" in "Inferno" e "Grande Re" in "Satana". Su questa scia seguono altre piccole variazioni e scompaiono anche i legami con la Mafia (trasformando il pare di Lisa in un mercante) e la Yakuza.
Sono variazioni che dispiacciono, vista la riuscita del doppiaggio, ma fortunatamente non influiscono minimamente sulla storia.
A discapito dell'età, "Ransie la strega" riesce ancora a far sorridere nella sua dolce semplicità, mentre la storia molto leggera risulta un buon passatempo senza troppe pretese, e indubbiamente chi cerca una serie comica che ben incarna gli shoujo dei primi anni '80 non può mancare questa piccola perla.
Inoltre, non meno importante, la storia riesce a farsi seguire con interesse e appassiona a cuor leggero lo spettatore con la sua storiella d'amore, e ovviamente risulta ancora perfetta da far vedere al pubblico più giovane… e a chi lo era al tempo della prima trasmissione italiana!
Tokimeki tonight (ときめきトゥナイト), arrivato da noi come "Batticuore Notturno - Ransie la Strega", è un manga edito in Giappone dal 1982 al 1995 conclusosi poi nel 2000. Dalla serie cartacea è stato creato anche un anime non comparabile con il successo del manga. Formato da 34 episodi, l'anime è omonimo della controparte cartacea, mentre in Italia arrivò con il titolo di "Ransie la Strega".
La storia ruota attorno alle vicende amorose e quotidiane di Ransie (in originale Ranze) che, sebbene abbia un'educazione da umana, è figlia del vampiro Mori (in originale Boris) e della lupa mannara Shela, in italiano letta con la pronuncia inglese, sebbene in originale sia Shiira.
Fra imprevisti e molti colpi di scena, Ransie cercherà di conquistare il cuore del suo coetaneo Paul (Shun in originale), sebbene egli non ricambi questo affetto e si concentri molto sulla sua attività di pugile. Riuscirà la ragazza a coronare il proprio sogno d'amore fra mille imprevisti data la sua natura, l' opposizione dei genitori riguardo a questo connubio e la "rivale" Lisa (in originale Yoko)?
L' anime arrivò in Italia qualche anno dopo la prima visione giapponese e fu fortunatamente trasmesso da reti private che, fatta eccezione per i nomi propri e di cose, non hanno apportato alcun tipo di censura e quindi possiamo godere della nudità di Rensie sotto il mantello da maga e le allusioni sessuali che ciò comporta. Chissà come l'anime sarebbe stato censurato se fosse stato acquistato da Mediaset.
Nel 2002 è stato anche edito un manga chiamato fedelmente in Italia "Batticuore a Mezzanotte - Ransie la Strega" che non riprende la storia del manga di Ransie, ma ne caratterizza i personaggi aggiungendo nuovi elementi e dando una forte psicologia a ognuno di loro, quindi chiunque è in grado di leggere il manga senza avere letto precedentemente "Batticuore Notturno - Ransie la Strega".
La storia ruota attorno alle vicende amorose e quotidiane di Ransie (in originale Ranze) che, sebbene abbia un'educazione da umana, è figlia del vampiro Mori (in originale Boris) e della lupa mannara Shela, in italiano letta con la pronuncia inglese, sebbene in originale sia Shiira.
Fra imprevisti e molti colpi di scena, Ransie cercherà di conquistare il cuore del suo coetaneo Paul (Shun in originale), sebbene egli non ricambi questo affetto e si concentri molto sulla sua attività di pugile. Riuscirà la ragazza a coronare il proprio sogno d'amore fra mille imprevisti data la sua natura, l' opposizione dei genitori riguardo a questo connubio e la "rivale" Lisa (in originale Yoko)?
L' anime arrivò in Italia qualche anno dopo la prima visione giapponese e fu fortunatamente trasmesso da reti private che, fatta eccezione per i nomi propri e di cose, non hanno apportato alcun tipo di censura e quindi possiamo godere della nudità di Rensie sotto il mantello da maga e le allusioni sessuali che ciò comporta. Chissà come l'anime sarebbe stato censurato se fosse stato acquistato da Mediaset.
Nel 2002 è stato anche edito un manga chiamato fedelmente in Italia "Batticuore a Mezzanotte - Ransie la Strega" che non riprende la storia del manga di Ransie, ma ne caratterizza i personaggi aggiungendo nuovi elementi e dando una forte psicologia a ognuno di loro, quindi chiunque è in grado di leggere il manga senza avere letto precedentemente "Batticuore Notturno - Ransie la Strega".
Un cartone che ha fatto la storia di molte reti private degli anni 80 che l'hanno trasmessa,sembra l'anello di congiunzione tra carletto il principe dei mostri e kiss me licia, in cui da una parte si dà la visione allegorica dei mostri eo vampiri dei nostri tempi, mentre dall'altra mantiene le caratteristiche di amori non corrisposti, intrighi e lieto fine tipici degli anime sentimentali.
Bisogna comunque riconoscere che per quanto l'anime sia povero di fondali degni di nota, e con parecchie situazioni comiche invece ben delineate e ben descritte la protagonista denota sempre un po' di tristezza sul suo volto, un po' per il fatto di non essere completamente un essere umano, e ciò le fa sempre temere il suo legame con Paul che potrebbe spezzarsi da un giorno all'altro in favore della amica-nemica e straricca lisa, che ha tutto,ma come tutte le persone che nascono nella bambagia, quando vogliono amare e cercano di comprare quel sentimento,mai lo ottengono, da questo punto di vista è un cartone valido per le "problematiche" giovanili delle adolescenti anche oggi, ma anche i maschietti possono trovarci di che interessante proprio sullo stesso tema, in quanto proprio il ragazzo, Paul è conteso tra le due litiganti, ransie e lisa,e molte volte il ragazzo è costretto a subire queste volontà senza mai trovare le parole giuste.
Poi nella serie subentrano trame come il regno dei mostri, dove la ragazza proviene, e i genitori che si oppongono, specie la madre, alle relazioni con gli umani che può avere la loro figlioletta, laddove come in tutte le ragazze c'è sempre un papà più aperto alla libertà rispetto alla madre, che cerca di levargliela, ed in questo le loro figure alter-ego animalesche, del pipistrello e del lupo sono ben rappresentate, nonché nei comicissimi ed umanissimi litigi di famiglia.
Divertentissimi i momenti in cui è protagonista proprio il signor lupescu, il papà di ransie e dove c'è il grassissimo e ricchissimo signor thompson, il padre di lisa, che è doppiato dallo stesso di mister x dell'uomo tigre e di happosai delle prime serie di ranma, giusto quel tocco in più che rende il cartone molto godibile, seppur avaro di fondali.
Ai maschietti è sempre piaciuta la sigla finale, ricordiamo molto bene le parole della canzone perchè vengono sorrette da una ransie streghetta hentai, allora forse il punto più alto della nostra visione di questo cartone, ma comunque un cartone che certo non è passato nella nostra memoria solo per la sigla!
Bisogna comunque riconoscere che per quanto l'anime sia povero di fondali degni di nota, e con parecchie situazioni comiche invece ben delineate e ben descritte la protagonista denota sempre un po' di tristezza sul suo volto, un po' per il fatto di non essere completamente un essere umano, e ciò le fa sempre temere il suo legame con Paul che potrebbe spezzarsi da un giorno all'altro in favore della amica-nemica e straricca lisa, che ha tutto,ma come tutte le persone che nascono nella bambagia, quando vogliono amare e cercano di comprare quel sentimento,mai lo ottengono, da questo punto di vista è un cartone valido per le "problematiche" giovanili delle adolescenti anche oggi, ma anche i maschietti possono trovarci di che interessante proprio sullo stesso tema, in quanto proprio il ragazzo, Paul è conteso tra le due litiganti, ransie e lisa,e molte volte il ragazzo è costretto a subire queste volontà senza mai trovare le parole giuste.
Poi nella serie subentrano trame come il regno dei mostri, dove la ragazza proviene, e i genitori che si oppongono, specie la madre, alle relazioni con gli umani che può avere la loro figlioletta, laddove come in tutte le ragazze c'è sempre un papà più aperto alla libertà rispetto alla madre, che cerca di levargliela, ed in questo le loro figure alter-ego animalesche, del pipistrello e del lupo sono ben rappresentate, nonché nei comicissimi ed umanissimi litigi di famiglia.
Divertentissimi i momenti in cui è protagonista proprio il signor lupescu, il papà di ransie e dove c'è il grassissimo e ricchissimo signor thompson, il padre di lisa, che è doppiato dallo stesso di mister x dell'uomo tigre e di happosai delle prime serie di ranma, giusto quel tocco in più che rende il cartone molto godibile, seppur avaro di fondali.
Ai maschietti è sempre piaciuta la sigla finale, ricordiamo molto bene le parole della canzone perchè vengono sorrette da una ransie streghetta hentai, allora forse il punto più alto della nostra visione di questo cartone, ma comunque un cartone che certo non è passato nella nostra memoria solo per la sigla!
Lo ammetto, Paul è stato il mio primo, grande amore e Ransie, quell'adorabile brunetta combina guai, disegnata con tratto semplice e pulito, uno dei miei personaggi preferiti di sempre.
Nonostante sia un prodotto piuttosto datato questo anime, secondo me, può reggere ancora bene il confronto con serie più recenti. L'animazione, tenendo conto anche degli anni in cui è stato creato, è buona, la vicenda narrata è molto carina, ricca di siparietti brillanti che sfociano nel demenziale. Nessun personaggio si prende veramente sul serio, dal padre pasticcione, al bel Paul che è tutt'altro che un ragazzo sobrio e serio, alla stessa protagonista, agguerrita e pronta a tutto per conquistare il suo amore, molto diversa dalle timide e perfette protagoniste di molti shojo. Divertentissime le scene in cui un indifferente o ignaro Paul viene conteso da Ransie e Lisa, sempre pronte ad accapigliarsi e a giocarsi tiri mancini appena possibile.
Particolarmente di mio gusto è il disegno: i personaggi sono tratteggiati in maniera semplice, ma netta, con la creazione di figure leggere e aggraziate che però si prestano benissimo anche alle espressioni deformed. In definitiva se avete nostalgia di quest'anime riguardatelo pure, non resterete delusi!
Nonostante sia un prodotto piuttosto datato questo anime, secondo me, può reggere ancora bene il confronto con serie più recenti. L'animazione, tenendo conto anche degli anni in cui è stato creato, è buona, la vicenda narrata è molto carina, ricca di siparietti brillanti che sfociano nel demenziale. Nessun personaggio si prende veramente sul serio, dal padre pasticcione, al bel Paul che è tutt'altro che un ragazzo sobrio e serio, alla stessa protagonista, agguerrita e pronta a tutto per conquistare il suo amore, molto diversa dalle timide e perfette protagoniste di molti shojo. Divertentissime le scene in cui un indifferente o ignaro Paul viene conteso da Ransie e Lisa, sempre pronte ad accapigliarsi e a giocarsi tiri mancini appena possibile.
Particolarmente di mio gusto è il disegno: i personaggi sono tratteggiati in maniera semplice, ma netta, con la creazione di figure leggere e aggraziate che però si prestano benissimo anche alle espressioni deformed. In definitiva se avete nostalgia di quest'anime riguardatelo pure, non resterete delusi!
Personalmente trovo Ransie uno dei migliori anime mai realizzati: certo la nostalgia conta molto, ma anche riguardandolo oggi ritrovo che abbia una serie di particolarità e pregi assolutamente uniche rispetto a molti altri cartoni animati che ho visto. E' raro secondo me che una serie meravigliosa come questa riesca a dare tante emozioni tutte assieme, ed è anche raro che si crei una particolare atmosfera nel seguire episodio dopo episodio, quasi incantati, ipnotizzati dal susseguirsi degli eventi e della grazia di disegni e fondali! Non mi stancherei mai di guardarlo STUPENDO!!!
"Simpatica e carina è una bambolina...non si direbbe in giro che ha il papà vampiro... lo sguardo è sempre acuto come mamma lupo... anche se lei è sincera a volte fa paura, perché..."
Il perché ve lo dico io! Ransie Lupescu è un Vampiro molto particolare, in quanto assume le sembianze di persone, animali e oggetti affondando semplicemente i suoi canini su quest'ultimi.
Ransie è la figlia di Boris (Vampiro della nobile e decaduta famiglia Lupescu) e Shela, una donna lupo dal carattere lunatico (d'altronde è un lupo mannaro) ed ha un fratellino di nome Ronnie.
Vive nel mondo umano, in una bella casa dallo stile gotico che in realtà cela l'ingresso, la via, la porta segreta per accedere al mondo magico da cui la famiglia proviene.
Innamoratasi follemente del suo compagno di classe Paul, che presenta le caratteristiche del figo assoluto (sia nell'aspetto che nel comportamento), si attirerà:
-le gelosie della compagna di classe Lisa Thompson, una ragazza maligna, dispettosa, innamorata anche lei di Paul, e figlia del boss della mala locale Thomas Thompson;
-le sfuriate della madre Shela, che essendo contrarissima a tale unione, non farà altro che metterle i bastoni tra le ruote.
-l'interesse del Principe del regno magico Aaron, che per conquistarla incasinerà ulteriormente la sua vita.
Senza contare che il suo amore sembra non interessato (almeno all'inizio).
L'animazione è datata, ma è gradevole e in qualche modo amplifica questo senso di stare dentro ad una favola, soprattutto grazie ad una ambientazione che ricorda più uno stile di architettura europea che giapponese (specialmente nord europea, con tetti spioventi, comignoli stretti, lampioni in ferro, grandi insegne dei negozi e edifici colorati ecc...).
L'adattamento e il doppiaggio, a mio avviso, sono grandiosi, e hanno contribuito a rendere questo cartone molto simpatico e divertente (le voci sono ottime).
Infine, ritengo la versione animata di Ransie la strega migliore della versione cartacea, perché, a differenza del manga, la spensieratezza, l'allegria e l'ilarità non vengono mai meno!
Il perché ve lo dico io! Ransie Lupescu è un Vampiro molto particolare, in quanto assume le sembianze di persone, animali e oggetti affondando semplicemente i suoi canini su quest'ultimi.
Ransie è la figlia di Boris (Vampiro della nobile e decaduta famiglia Lupescu) e Shela, una donna lupo dal carattere lunatico (d'altronde è un lupo mannaro) ed ha un fratellino di nome Ronnie.
Vive nel mondo umano, in una bella casa dallo stile gotico che in realtà cela l'ingresso, la via, la porta segreta per accedere al mondo magico da cui la famiglia proviene.
Innamoratasi follemente del suo compagno di classe Paul, che presenta le caratteristiche del figo assoluto (sia nell'aspetto che nel comportamento), si attirerà:
-le gelosie della compagna di classe Lisa Thompson, una ragazza maligna, dispettosa, innamorata anche lei di Paul, e figlia del boss della mala locale Thomas Thompson;
-le sfuriate della madre Shela, che essendo contrarissima a tale unione, non farà altro che metterle i bastoni tra le ruote.
-l'interesse del Principe del regno magico Aaron, che per conquistarla incasinerà ulteriormente la sua vita.
Senza contare che il suo amore sembra non interessato (almeno all'inizio).
L'animazione è datata, ma è gradevole e in qualche modo amplifica questo senso di stare dentro ad una favola, soprattutto grazie ad una ambientazione che ricorda più uno stile di architettura europea che giapponese (specialmente nord europea, con tetti spioventi, comignoli stretti, lampioni in ferro, grandi insegne dei negozi e edifici colorati ecc...).
L'adattamento e il doppiaggio, a mio avviso, sono grandiosi, e hanno contribuito a rendere questo cartone molto simpatico e divertente (le voci sono ottime).
Infine, ritengo la versione animata di Ransie la strega migliore della versione cartacea, perché, a differenza del manga, la spensieratezza, l'allegria e l'ilarità non vengono mai meno!
Personalmente trovo Ransie uno dei migliori anime mai realizzati:certo la nostalgia conta molto, ma anche riguardandolo oggi ritengo che abbia una serie di particolarità assolutamente uniche rispetto ad altri anime che ho visto. E' raro che un cartone animato sappia dare tante emozioni tutte insieme ed è raro che si crei una particolare atmosfera nel seguire episodio dopo episodio, quasi incantati, degli eventi e dalla grazia di disegni. Magnifico!!!
Serie che presenta una trama piacevole, con diversi spunti divertenti: romantica, senza scadere nello sdolcinato.
Peccato l'anime segua solo la prima parte del manga da cui è tratto.
Caratterizzazione grafica curata e accattivante, unita a un buon livello dell'animazione.
Voci italiane convincenti, come l'adattamento.
Splendida sigla italiana cantata dai Cavalieri del Re.
Peccato l'anime segua solo la prima parte del manga da cui è tratto.
Caratterizzazione grafica curata e accattivante, unita a un buon livello dell'animazione.
Voci italiane convincenti, come l'adattamento.
Splendida sigla italiana cantata dai Cavalieri del Re.
Stupenda serie animata dei miei anni migliori^^
Non amo gli shojo, ma per Rensie la Strega un'eccezione la faccio volentieri. Bella, mai banale, ricca di humour, di colpi di scena e di diversi momenti di pura, inarrivabile comicità, questa e' una serie da vedere, riveder ed ancora vedere. A distanza del tempo non perde il suo fascino e la sua allegria.
Non amo gli shojo, ma per Rensie la Strega un'eccezione la faccio volentieri. Bella, mai banale, ricca di humour, di colpi di scena e di diversi momenti di pura, inarrivabile comicità, questa e' una serie da vedere, riveder ed ancora vedere. A distanza del tempo non perde il suo fascino e la sua allegria.
Non ricordo più l'anno in cui venne realizzato ma ricordo molto bene come ero piccolo e come "godevo" nel vedere le avventure di questa famiglia così fuori dal mondo, in tutti i sensi. Ransie è una trama romantica ma estremamente buffa e a tratti oltre il demenziale nipponico a cui siamo abituati.
Alcune trovate mozzano il fiato dal ridere, altre stringono il cuore per la tenerezza di tempi davvero ormai dimenticati.
In un'era così lontana dai clichè odierni, Ransie potrebbe invece stupire per la freschezza che ha. L'anime ha fatto storia e sarebbe brutto dimenticarlo nei meandri delle serie dimenticabili...
Da rivalutare e, perchè no? Ridarlo in tv!
Mac Parak
Alcune trovate mozzano il fiato dal ridere, altre stringono il cuore per la tenerezza di tempi davvero ormai dimenticati.
In un'era così lontana dai clichè odierni, Ransie potrebbe invece stupire per la freschezza che ha. L'anime ha fatto storia e sarebbe brutto dimenticarlo nei meandri delle serie dimenticabili...
Da rivalutare e, perchè no? Ridarlo in tv!
Mac Parak
Come faccio a non dare 10 ad un anime cosi datato e cosi ben fatto a parer mio ce ne sono solo altri due cosi vecchi che adoro e ovviamente sono tutti romantici! Putroppo però c'è un motivo per cui il mio voto scende a 9. Rensie la Strega tratta di una ragazza figlia di un "vampiro" e di una donna lupo che solo a guardarli nelle scenette in casa di sbellichi dalle risate e ti chiedi che avresti fatto se ce li avessi avuti per davvero come genitori, e del suo amore per Paul! Una storia impossibile perchè appertenenti a due regni differenti. In quest'anime viene utilizzata la parola diavolo e Satana che stranamente non è stata censurata e l'anime mostra un aspetto diverso degli inferi... l'unica nota dolente è il finale non dovevano assolutamente farlo finire cosi anche perchè sembra che l'abbiano interrotto all'improvviso senza concluderlo! Infatti è solo per questo motivo che il voto è 9 e non 10! Peccato perchè se lo sarebbe meritato!
Non ho mai finito di vederlo tutto ma ho un ricordo molto piacevole di questo anime. La trama è quasi irrilevante ai fini della godibilità della serie. Non ho mai letto il manga da cui è tratto ma il motivo per cui l'ho apprezzato è stato il fatto di essere un anime comico che rivisita i canoni dell'horror più classico ovvero quelle dei B-movie anni '50 e '60 americani. Ne ho rivisto recentemente qualche episodio in TV e devo dire che è tutt'ora godibilissimo pur nella sua semplicità.