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The Narutimate Hero

Episodi visti: 54/54 --- Voto 9
Un filone cinematografico particolarmente di successo, negli Stati Uniti degli anni ’80, è sicuramente quello delle “avventure giovanili come metafora della crescita”: 'E.T. l’Extraterrestre', 'I Goonies', 'Stand By Me-Ricordo di un’Estate' hanno segnato l’immaginario collettivo di tutta la decade, dando ai bambini, al filtro con cui vedono il mondo e al loro unico “sense of wonder” il centro della scena, cercando d’insegnare agli adulti che, fin troppo spesso, quello che dovrebbe essere il modo di pensare e d’agire di una persona matura finisce, in realtà, per complicare inutilmente o danneggiare le cose.

Altro decennio, altro continente: negli anni ’90 nipponici hanno visto la luce diverse opere i cui autori hanno assimilato come spugne i concetti di cui sopra, per poi riadattarli alla società giapponese (o forse dovrei dire “contro” la società giapponese) in titoli di varia natura e genere: il videogioco 'Earthbound', conosciuto in patria come 'Mother 2'; i suoi autentici figliocci 'Pokémon' Versione Rossa e Verde (Blu da noi); e per finire proprio questo 'Digimon Adventure', punto di arrivo di due decenni di avventure giovanili. Nati come dei Tamagotchi combattenti, i Digimon hanno subìto un’impennata di popolarità sin dal loro debutto all’interno di giocattoli chiamati Digivice, non più grandi di un orologio: da lì sono nati poi i primi videogiochi e questo primo (di tanti) adattamento animato.

A quanti è capitata una “estate che cambia la vita”?
Soprattutto durante l’infanzia o l’adolescenza, capitano delle vacanze estive “più magiche del solito”, portanti dei ricordi e delle esperienze impossibili da dimenticare.
Per otto ragazzi giapponesi, ritrovatisi (quasi) tutti allo stesso campo estivo, l’estate del 1999 sarà veramente memorabile, a partire da quel fatidico 1° agosto che oggi è diventato persino una ricorrenza tra gli appassionati.

La serie costruisce le sue fondamenta sul videogioco 'Digimon World', uscito per la prima PlayStation nello stesso gennaio del 1999, e da esso prende soprattutto l’ambientazione iniziale dell’Isola di File, la sua geografia e la sua popolazione, per poi espandersi per necessità di trama mostrando un mondo, quello digitale, sempre più ampio e variegato. Sì, perché gli otto protagonisti, prescelti un po’ dal fato e un po’ dal caso, si ritroveranno catapultati nel mondo digitale, collegato e al contempo separato dal nostro, dove faranno la conoscenza dei loro partner Digimon, creature che abitano questo luogo misterioso, e si troveranno incaricati di scongiurare una terribile minaccia che aleggia sia sulle terre digitali che sul mondo umano.

Normalmente, il ciclo vitale di un Digimon segue un percorso ben preciso: nato da un uovo con un aspetto quasi larvale, si evolve con l’età assumendo forme sempre più forti sulla base della sua nutrizione, esperienza e salute, per poi terminare la sua esistenza tornando allo stadio di uovo per ricominciare un nuovo ciclo esistenziale, talvolta con una forma totalmente diversa.
Questa regola, però, non si applica ai Digimon compagni dei Bambini Prescelti: grazie ai loro Digivice, infatti, sono in grado di farli evolvere temporaneamente per superare ostacoli e sconfiggere nemici troppo forti, per poi tornare allo stadio “standard” una volta passato il pericolo (o regredendo ulteriormente se l’evoluzione è stata particolarmente avanzata e ha richiesto un eccessivo sforzo fisico per la creatura digitale).

La “possibilità” dei Bambini Prescelti di evolvere i Digimon a comando, seppur sicuramente influenzata dalla necessità di mantenere i Digimon protagonisti piccoli, carini e “vendibili” (oltre che più pratici da portarsi dietro, visto che alcune forme evolute sono davvero enormi), è già un’ottima rappresentante delle tematiche e dei messaggi della serie in sé: l’evoluzione volontaria è infatti accessibile solo se si crea un legame saldo tra umano e Digimon, ed è la conseguenza della maggior consapevolezza di sé che il singolo bambino sviluppa nel corso dell’avventura.
E questo perché la crescita non è qualcosa di individuale, ma qualcosa di profondamente legato alle persone che abbiamo intorno: la crescita personale del Bambino Prescelto di turno, indissolubilmente legata all'amicizia che si forma col suo compagno di avventure, è “tradotta” visivamente e narrativamente nell’evoluzione, graficamente e contestualmente esaltante, del suo Digimon.

Com’è tipico dell’animazione per ragazzi nipponica, il progredire della storia implica l’arrivo di ostacoli sempre più grandi, avversari sempre più forti e minacce sempre più devastanti, ma questa escalation di potere non è che il trampolino di lancio per poter scavare più a fondo nelle personalità dei personaggi, nelle problematiche della crescita e relative fonti: per poter far evolvere ulteriormente i loro Digimon, infatti, i Bambini Prescelti necessitano di particolari pietre e simboli legati a sentimenti specifici per ognuno di loro, e, non a caso, il sentimento in questione è proprio ciò che manca a quel bambino, o ciò che quel bambino cerca di essere e rappresentare, e che deve trovare per poter crescere e maturare come persona.

Dal rapporto complicato con una madre che fatica a dimostrare il suo amore, alla scarsa concezione di amicizia di un ragazzo figlio di genitori divorziati convinto di dover fare sempre tutto da solo, all’eterna curiosità verso le proprie origini di un bambino segretamente consapevole di essere stato adottato, la serie si getta verso tanti argomenti delicati per dei ragazzi dell’età dei protagonisti, senza sminuirli nel nome della leggerezza e senza renderli facile fonte di eterno disagio senza mai una risoluzione, uno sbocco, una serena accettazione.

Al centro di tutto questo si trovano quattro sentimenti fondamentali, che fanno da “colonna portante” del gruppo in maniera simile ma diversa: se la Speranza e la Luce (intesa come purezza e serenità d’animo) sono il vero fulcro della storia, e il vero fulcro di una crescita sana e positiva (non a caso i due Digimon legati a questi simboli sono quelli con le linee evolutive più particolari, perché se la speranza è quella che si vede e si sente soprattutto nei momenti di più grande disperazione, la luce della purezza d’animo è sempre più forte di qualunque altro sentimento, e quando c’è non può mai essere offuscata), il coraggio e l’amicizia sono ciò che permette, infine, di andare avanti e “sopravvivere” alle più grandi difficoltà che il turbolento periodo della crescita tende a portare ad affrontare.

La grande ispirazione per le opere “d’avventura giovanile e crescita” non si denota, dunque, solo da scene che sembrano riprese pari pari da E.T., come quelle, ambientate nel mondo umano, dove i Digimon si fingono pupazzi per non destare sospetti, ma anche e soprattutto per l’indimenticabile estate, l’indimenticabile campo estivo, l’indimenticabile avventura, lontano da scuola o genitori che dovrebbero essere fonti inesauribili di sapere, supporto e empatia ma che spesso finiscono, purtroppo, per essere solo un grosso limite per la crescita e l’espressività dei bambini (soprattutto in Giappone, dove il rapporto coi genitori è spesso piuttosto distaccato e la scuola spersonalizzante, selettiva e competitiva fin dai primi stadi), che i protagonisti vivono.

Una parte forse troppo “digitale” della serie è quella visiva, perché se è vero come è vero che il disegno digitale, in quella fine secolo giapponese in piena crisi economica, era estremamente comodo per poter realizzare anime con un budget molto più ridotto ma senza intaccarne la qualità, è anche vero che i “trucchi del digitale” vengono usati più per risparmiare tempo che per ottenere effetti spettacolari senza dispendio enorme di fogli e colori.
Se però capitano spesso anime dalla grande forma ma dagli scarsi contenuti, capitano anche anime come 'Digimon Adventure', che di contenuti ne ha a bizzeffe, e che possono quindi anche permettersi una forma non eccezionale pur non compromettendo tutto il lavoro svolto.

Come tutte le estati, anche la meravigliosa, terrificante, spassosa, drammatica estate dei Bambini Prescelti volge, infine, al termine, dopo aver raccolto tutto il loro coraggio, la loro speranza, la loro luce e aver sublimato tutta la loro amicizia in un confronto con quello che forse è il peggior nemico della gioventù, la peggiore minaccia alla stessa, perché la più comune e la più normalizzata: la convinzione che un trauma, un torto subìto dalle generazioni precedenti debba essere perpetrato nelle successive. Se, nell’allegoria battagliera della serie, questo si traduce nel tentativo di distruggere il mondo digitale, nel mondo reale questo è un atteggiamento che capita molto spesso, malcelato da intenzioni fintamente positive: quante volte un comportamento tossico viene romanticizzato come costruttivo e portato avanti per generazioni all’interno delle famiglie? Quante volte viene detto che i giovani sono delle pappemolli perché non hanno vissuto “costruttivissimi“ eventi traumatici e abusi normalizzati nel corso della loro infanzia e adolescenza?

La scomparsa di questa tremenda minaccia, più reale di quanto non sembri, mette fine alla “endless summer” dei bambini prescelti, accompagnata da un’eclissi che ai tempi abbiamo visto tutti (se c’eravamo): quella dell’11 agosto 1999, quando tutto il mondo si è un po’ rabbuiato, ha cominciato a soffiare un vento inquietante e un gruppo di bambini e il suo gruppo di amici digitali sono giunti alla conclusione della loro (non prima, non ultima) avventura. Consapevoli, però, del più importante segreto della crescita: non si cresce quando si abbandona ciò che ci faceva felici da piccoli, si cresce quando si impara che ciò che ci rende felici è ciò che ci aiuta ad affrontare i momenti di massima disperazione, di massima crisi, sempre e soltanto se “believe in your heart”, come conclude meravigliosamente la canzone Brave Heart dell’indimenticabile Koji Wada, brano portante delle sequenze di evoluzione che fa il paio con Butter-fly, memorabile sigla di testa sempre dello stesso artista.


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hachi_rosa92

Episodi visti: 54/54 --- Voto 10
Figlia di un periodo storico in cui qualsiasi tema che avesse a che fare con internet suscitava grande meraviglia, "Digimon" ha alcuni passaggi in questo senso che oggi, in un tempo in cui il digitale permea letteralmente ogni spiraglio delle nostre vite, possono far leggermente sorridere. Ma questo non è assolutamente un punto a sfavore: è semplicemente una serie figlia del suo tempo, e per chi come me l'ha vissuta quando era bambino questa caratteristica aumenta ancora di più il suo fascino.

Posso qui affermare con certezza che trovo "Digimon" una delle serie per bambini migliori che siano mai state create. C'è tutto: la forza dei legami di amicizia, la lotta del Bene contro il Male, i drammi familiari, la costruzione di legami di fiducia e di affetto, la crescita personale dei protagonisti, l'approfondimento psicologico di ciascuno di loro, bambini prescelti a cui è dedicato quasi lo stesso spazio e a cui ci si affeziona in egual misura e in maniere diverse. Poi ci sono i Digimon, che hanno atteso per tutta la vita l'arrivo del loro bambino, proprio quel bambino: un bambino e un Digimon con un legame esclusivo, che cresce e si sviluppa puntata dopo puntata. Digimon che si evolvono allo scopo di proteggere la persona a cui sono legati, che l'aiutano a scoprire i lati nascosti di se stessa, la sostengono sempre, anche quando fa delle scelte sbagliate, facendole capire che il loro affetto non verrà mai meno.
C'è un crescendo di cattivi che rappresenta in un certo senso i diversi gradi di oscurità che possono albergare nell'animo umano, dal più semplice e schematizzabile Devimon fino ai cattivi delle ultime puntate, più complessi e per certi versi addirittura comprensibili. Ci sono malvagi che non possono essere recuperati, perché nati dall'oscurità o troppo rapiti da essa; e malvagi che comprendono, in un modo o nell'altro, di voler diventare esseri migliori.
Completa il quadro la Città della Rinascita, un luogo colmo di speranza a cui guardare anche nel corso dei conflitti più bui, luogo che infatti i bambini prescelti lottano per salvare nella seconda parte del racconto. Il senso di speranza e profonda tranquillità che è in grado di trasmettere questo luogo è espresso perfettamente nella puntata 12, in italiano "Io e Patamon".

Difficile esprimere un giudizio oggettivo sulla colonna sonora: ogni digevoluzione riesce sempre a emozionare come la prima volta, complice anche, e soprattutto, il fantastico utilizzo della colonna sonora a corredo. Alcune puntate sono occupate in gran parte da scene di digevoluzione, eppure non ce ne si rende quasi conto, fomentati come si è dall'emozione intensa di quel momento eterno, fisso nel tempo.

E' davvero una serie che consiglierei per ogni età, per ogni target.
Da recuperare e far recuperare.


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WatchMan

Episodi visti: 54/54 --- Voto 7,5
Sono nato guardando "Digimon Adventure" su Rai 2 e, con l'uscita di "Digimon Adventures Tri" e l'imminente film per il ventennale della saga, decisi di metterlo in lista per recuperare il tutto. Il fattore nostalgia, dunque, comanda, ma come si comporta una serie animata per bambini degli anni novanta al giorno d'oggi?
In parole brevi, male. Male perché a livello narrativo soffre in alcune parti, soprattutto tecnicamente le animazione sono subdole, quando ora siamo anni luce avanti, per cui c'è ben poco da dire. Tuttavia il bello dell'opera in sé è anche questo, riassaporare gli anni che furono e scherzare su quanto siamo e sono cambiati i tempi. Se consideriamo che è il capostipite del franchise, io che ci sono nato ho potuto sopportare certe “lacune”, però mi chiedo se un bambino/ragazzino qualunque di questa generazione possa visionare la serie dove al giorno d'oggi l'apparenza, in questo caso la grafica, la fa da padrone.

A discapito del target, "Digimon Adventure" è più di quello che possa sembrare. I protagonisti vanno sí a zonzo per l'isola di File, e anche ben oltre per sconfiggere il classico villain di turno, ma puntano molto sulla psicologia dei bambini e delle difficoltà che ne derivano dall'essere piccoli e ingenui e, insieme all'aiuto del proprio Digimon, creeranno un legame con la creatura che li aiuterà nelle avversità e nei dubbi quando si fanno laceranti e profondi, come una ferita nell'anima che deve essere risanata solo da chi ci ascolta e ci supporta in tutti i modi così i nostri avventurieri potranno evolversi entrambi, esattamente come se fosse uno il riflesso dell'altro, e comprendere finalmente il significato dell'amicizia e della fiducia.

Quindi, se da un lato i personaggi convincono, dall'altra perde un po' di narrativa. Col crescere degli episodi la serie ingrana raggiungendo il picco con il terzo arco narrativo per poi scemare con l'ultimo. Gli spunti narrativi con cui promuovere il viaggio sono interessanti, ciononostante a volte sfrutta lo stesso modus operandi per tutti i personaggi e la ripetitività prima o poi si fa sentire, in maggiori dose nel finale dove i villain sono pressoché scarsi e poco coinvolgenti.

In sostanza, le emozioni arrivano quando parte la digievoluzione e di sottofondo comincia “Brave Heart”. Un brivido scorre lungo la schiena fino a farvi venire la pelle d'oca per quanto pompa e calzi a pennello la canzone.

In conclusione, "Digimon Adventure" sente il peso degli anni, ma mi ha fatto piacere rivedere le gesta dei digiprescelti in azione, siccome non ricordavo tantissimo. Ora non resta che continuare il viaggio.


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Frence

Episodi visti: 54/54 --- Voto 10
"Digimon Adventure 01" è il mio primo anime ed è anche una serie che ritengo perfetta sotto praticamente ogni aspetto.
Nonostante la presenza di "animaletti digitali" in grado di evolversi (tipica impostazione di un anime per bambini), la serie di "Digimon" è curata sotto ogni minimo dettaglio risultando perfettamente godibile a qualsiasi età e regalando un'avventura con emozioni uniche.

L'evoluzione è gestita come una fase di crescita dei personaggi dall'infazia all'adolescenza e rende perfettamente l'idea risultando quasi profetica per il me bambino che si è ritrovato spesso ad affrontare emozioni simili a quelle affrontate dai ragazzi di questa serie nel passaggio all'adolescenza.
L'elemento avventura (che fa anche parte del titolo) è sviluppato come in nessun altra serie, risultando perfettamente credibile e catapultando lo spettatore in una vera e propria lotta per la sopravvivenza in un'isola deserta.
L'elemento digitale è affrontato in maniera sorprendentemente maniacale. Non solo la rete di computer che costituisce Digiworld è realmente presente nel mondo reale e perfettamente credibile... addirittura nell'episodio 4, il codice che permette a tentomon di evolversi è un codice scritto in una variante di basic realmente funzionante su di un computer giapponese dell'epoca.
La mia stessa passione per la programmazione è nata qui e Yamato, Joe, Koshiro mi hanno tutti influenzato dal primo durante il mio periodo di crescita facendo di me la persona che sono ora.

Da lodare l'adattamento italiano, assolutamente fedele a quello giapponese (è stato censurato solo parte di un episodio), con voci molto adatte ai personaggi, una traduzione quasi sempre perfetta e basata su quella giapponese e, in particolare, assolutamente fedele dal punto di vista sonoro.
Se infatti "Digimon Adventure 01" è un'opera d'arte è anche dovuto alle splendide OST quasi tutte presenti nell'adattamento italiano (opening ed ending escluse e versione instrumental di "Brave Heart" al posto della versione cantata).
In confronto la versione americana è stata completamente stuprata (hanno cambiato tutte le ost).

Al momento le prime quattro serie sono disponibili per la visione su Tim Vision, il mio consiglio è di non farsi sfuggire quest'occasione.


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Hatake Rufy

Episodi visti: 54/54 --- Voto 7
"Digimon Adventure" prodotto nel 1999, è uno degli anime che ho amato nella mia infanzia, e che di recente ripresi la visione alla notizia del seguito della storia.

La trama vede protagonisti un gruppo di ragazzi di nome Tai, Matt, Sora, Izzy, Mimi, T.K e Joe, che vengono catapultati in una dimensione parallela durante una normale campeggio estivo. I ragazzi sono stati scelti per salvare "Digiworld", il mondo popolato dai "Digimon" che minaccia di essere distrutto dalle forze malvagie. Loro sono i ragazzi prescelti, ovvero Digiprescelti, a cui viene assegnato ad ognuno di loro un Digimon partner che possono assumere forme più forti per combattere i nemici.
Lo sviluppo della trama mi ha subito colpito, grazie agli alti e bassi che ti tengono sempre incollato allo schermo, ma anche alle fantastiche creature che nei combattimenti mi hanno affascinato parecchio. La storia si concentra sull'amicizia tra Digimon e umani, che si primo impatto sembrano pericolosi ma in verità sono creature interessanti; i personaggi rendono ancor più vivace la storia e piena di emotività e qualche parte riflessiva.
Il comparto visivo mi piaciuto nonostante gli anni, ma mi hanno colpito più le animazioni che i disegni; mentre il comparto sonoro non si rende meno, grazie ad una colonna sonora più che originale e ad un doppiaggio in italiano accettabile.

Infine, quest'anime merita tanto e lo consiglio a tutti, anche se di primo impatto potrebbe essere una copia dei pokémon, ma non vi preoccupate perchè secondo il mio parere è molto meglio. Voto finale: 7 e mezzo.

Jasmine

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Jasmine

Episodi visti: 54/54 --- Voto 10
Un anime per bambini davvero bellissimo, a mio parere: l'idea è piuttosto originale e la trama è più complessa e meno realistica di tanti anime ideati per l'infanzia (ad esempio, la serie animata dei "Pokémon"). Il suo creatore prende ad ispirazione la realtà virtuale e, non rendendo il tutto troppo pesante per un pubblico giovanissimo, condisce il tutto con del sano umorismo e quelli che sono i pilastri dei rapporti umani e la cui conferma è alla base del passaggio dall'età infantile a quella adulta: la sincerità, l'amicizia, la lealtà, l'amore, il coraggio. Nonostante, a lungo andare, le molte serie targate "Digimon" risultino ripetitive (la storia è una ma gli episodi totali sono davvero troppi se si prendono in considerazione tutte le serie di questo anime), questa stagione è veramente consigliatissima (assieme al lungometraggio del 2001). Anche la caratterizzazione dei personaggi è ben fatta e i paesaggi sono molto suggestivi.
Dal primo all'ultimo episodio, "Digimon Adventure" riesce a conquistare!


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Stairway90

Episodi visti: 54/54 --- Voto 8
Ingiustamente definiti dai più come "cugini minori dei Pokémon", se non addirittura accusati di essere una brutta scopiazzatura di questi ultimi, i Digimon (abbreviazione di "Digital Monster") nascono nel giugno del 1997 sottoforma di videogioco elettronico ispirato in parte al Tamagotchi e in parte ai Pokémon stessi, in cui il giocatore deve allevare il proprio Virtual Pet, farlo evolvere e combattere con altri giocatori, grazie alla possibilità di connettersi ad altri dispositivi. Il successo dei Digimon fu tale che entro il 1998 uscirono altre due edizioni del gioco e la Toei prese in seria considerazione l'idea di un progetto animato, procedendo però con una certa titubanza per paura di fare un buco nell'acqua. Inizialmente venne prodotto un film, Digimon Adventure - Gekijoban, rilasciato in Giappone il 6 marzo del 1999; il giorno dopo iniziò la messa in onda della serie Digimon Adventure, che sarebbe dovuta durata 13 episodi ma fu estesa a ben 54 puntate, spianando la strada a ben cinque serie (di cui però solo una, Digimon Adventure 02, si ricollega a questa come sequel), a dieci film, a manga e manwa, a oltre trenta giochi per varie piattaforme e a svariati giochi di carte collezionabili. Questo ha generato anche una vera e propria rivalità col franchise dei Pokémon, decretando quell'idea dei Digimon come "gli altri mon" che tuttora li perseguita; a un esame più attento, però, appaiono evidenti tanto le differenze nelle meccaniche di gioco quanto la maggiore profondità delle serie animate dei Digimon, più attente a tematiche etiche come l'amicizia, lo spirito di squadra, il sacrificio, l'emarginazione e tanti altri problemi dei ragazzini.

La prima serie, Digimon Adventure, ha per protagonisti un gruppo di sette ragazzi, i Digiprescelti, che mentre sono ad un campo estivo in montagna si ritrovano catapultati in un mondo parallelo chiamato Digiworld, abitato da strane creature chiamate Digimon. Alcuni Digimon si uniranno ai ragazzi stringendo con loro un forte rapporto di amicizia, altri tenteranno di ucciderli, o perché sono creature selvagge senza raziocinio oppure perché sono malvagi. A rendere interessante una trama tutto sommato lineare, basata su scontri col nemico di turno risolti a suon di tecnica speciale, ci pensano da un lato le numerose Digievoluzioni, cioè trasformazioni che permettono ai Digimon di accedere a nuovi livelli di potenza (sempre raggiungendo una sorta di sincronia con il proprio digiprescelto), dall'altra la grande varietà di scenari e regioni che il gruppo di protagonisti dovrà attraversare, fra cui spiccano scenari bizzarri come la città dei balocchi e reali quartieri di Tokyo.

Ognuno degli otto protagonisti (includendo anche Hikari, che si aggiunge soltanto molto dopo) subisce, nel corso dell'avventura, una crescita interiore, per cui il viaggio nel Digiworld può anche essere visto come un vero e proprio cammino di formazione e la serie quasi come un bildungsroman. Le difficoltà con cui i ragazzi devono confrontarsi riguardano inizialmente soprattutto la sopravvivenza in un ambiente ostile, il legame con il proprio Digimon (fondamentale per permettergli di digievolvere e quindi di affrontare i nemici più potenti) e la creazione di un gioco di squadra; più avanti, però, iniziano a emergere problematiche legate al rapporto coi familiari, con gli amici e con le altre persone. Anche i loro Digimon sono dei personaggi ben delineati (a differenza dei loro "cugini" Pokémon, forse perché possiedono la capacità di parlare). Gli antagonisti, invece, sono i classici villain che vogliono conquistare e sottomettere il Digiworld per pura sete di dominio e per semplice ambizione, senza nessuna storia complessa alle loro spalle; tuttavia almeno due di loro, la bizzarra scimmia-cantante Etemon e il carismatico vampiro Myotismon, sapranno conquistare lo spettatore.

Il character design è semplice e nel contempo gradevole, l'aspetto dei Digimon è molto vario da creatura a creatura e pesca a piene mani, come pure i nomi, spesso dalla mitologia, dal folklore o dalla zoologia, ma l'aspetto maggiormente degno di nota è l'uso della CG, in verità limitato alle Digievoluzioni, che oggi appare datata o quantomeno inferiore alla media dei nostri giorni ma che all'epoca della prima messa in onda della serie, quando il sottoscritto e tanti altri erano ancora dei bambini che di critica degli anime capivano ben poco, doveva risultare straordinaria. Il comparto sonoro, poi, annovera brani molto belli: oltre alle sigle, si segnalano Brave Heart, il tema della Digievoluzione divenuto celeberrimo, e persino una versione del Bolero di Ravel.

A differenza di altre serie simili come Pokémon, BeyBlade e Medarot, in cui la componente infantile è tale da renderne la visione indigesta a un pubblico adulto a meno che questi non vi sia cresciuto e sia spinto dal fattore nostalgia a vederli, Digimon Adventure (e ancor di più le due serie successive) risulta tuttora una visione piacevole per chi cerca storie di mostriciattoli, avventure e ragazzini che maturano, ma anche per chi vorrebbe riscoprire il bambino che ha in sé. Se poi si fa parte di quel pubblico che ha visto i Digimon tanti e tanti anni fa, una nuova visione dell'opera è più che consigliata.


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ArchBacchus 126

Episodi visti: 54/54 --- Voto 10
Mentirei se dicessi che nella mia infanzia non ha influito questo anime. Mi ricordo quando da bambino correvo alla tv per guardarlo. Un'amore folle che ho ancora.
Anime divertente, profondo, intrigante, ti tiene attaccato allo schermo nella speranza di vedere la nuova puntata.
La trama non la ripeto perchè penso che quasi tutti la conoscano (e non voglio fare copia e incolla), è semplice ma geniale.
Il disegno è molto bello e colorato, non ci sono arzigogoli ma la linea è semplice.
I personaggi sono tutti caraterizzati molto bene ed hanno i loro pro e contro (anche i Digimon, cosa piu unica che rara), in piu sono doppiati benissimo, le voci rispecchiano il protagonista e riesce a farti innamorare ancora di piu della serie.
Le musiche sono straodinarie (la sigla italiana è una perla di rara bellezza ed è ancora la mia sveglia, la canzone della digievoluzione fantastica, ancora adesso quando l'ascolo mi emoziono perchè mi ricorda la mia infanzia e il tempo passato su questo anime).
Gli scontri tra i Digimon sono appassionanti, ben curati con attacchi ingegniosi (un t-rex che spara missili, ditemi chi lo avrebbe mai pensato) e diversi per ogni Digimon.
In piu la cosa piu bella di questo anime è propio la storia, il tema del viaggio che loro devono compiere per dapprima tornare a casa e poi per salvare Digiworld. I cambiamenti che i personaggi hanno durante la serie dovuto alle avventure e agli scontri (anche tra di loro) che porta alla maturazione di ogni personaggio. Il fatto che dal nulla sono catapultati in questo mondo e devono cominciare a cavarsela con i propi mezzi aiutati solo dagli amici e dai propi Digimon. Altra cosa importante il fatto che ogni personaggio ha un Digimon assegnatogli in base al loro carattere, ed è anche grazie al propio Digimon, e al fatto che devono prendersi cura di loro, che ognuno riesce a maturare.
Tutto questo è Digimon, non semplicemente 7 ragazzini sbattuti in un mondo diverso dove devono trovare la via di casa, ma un viaggio di sette persone e relativi Digimon che devono limare i propi difetti e sfruttare i propi pregi per poter coesistere e creare un gruppo solido che li aiutera a salvare il mondo dei loro nuovi amici e compagni.
Consligliato se cercate un'anime che oltre a divertirvi e farvi ridere riesca a trasmettervi un messaggio, riesca a farvi crescere interiormente o semplicemente ad immedesimarsi in un personaggio e a seguire la sua evoluzione (e con 7 personaggi tutti diversi tra loro la cosa vi risultera molto semplice).


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AkiraSakura

Episodi visti: 54/54 --- Voto 8
A differenza di "Pokémon", "Digimon Adventure" è un anime vero e proprio, e non solo un prodotto scadente creato unicamente per far soldi. Infatti, i personaggi sono ben caratterizzati, le musiche splendide, la trama avvincente, nonostante la sua estrema semplicità, e il "cattivo" è indubbiamente misterioso ed affascinante. I "Digimon", a differenza dei "Pokémon", parlano e provano sentimenti, quindi il rapporto d'amicizia con il loro "padrone" sarà fondamentale per la digi-evoluzione, la cui scena pilota mi è rimasta impressa ancora adesso, sia per la scelta delle inquadrature che per la bellezza della musica di sottofondo.

La storia è molto semplice, ma efficace: un gruppo di ragazzini viene trasportato a "Digiworld", una misteriosa realtà parallela popolata da creature di nome "Digimon". Lo scopo per cui i ragazzi sono stati convocati è la necessità di sconfiggere, attraverso i loro buoni sentimenti, i digimon malvagi che stanno distruggendo tale universo parallelo.
E' molto facile affezionarsi ai protagonisti, che sono tutti caratterizzati benissimo e hanno una personalità ben definita, problemi, insicurezze e paure da risolvere. A livello tecnico devo dire che la CG, sempre abusata in produzioni di questo tipo, non è molto invadente, e inoltre la maggiorparte delle animazioni sono fatte tradizionalmente. Infine la regia e la sceneggiatura, pur non essendo il massimo, fanno egregiamente il loro dovere.

Consiglio quindi la visione a chi, purtroppo, non è cresciuto, come la mia generazione, con questa bellissima prima serie dei "Digimon", che veniva puntualmente trasmessa al mattino su Raidue (sigh che ricordi!) e faceva sì che tra amici ci riunissimo, puntualmente, tutti i giorni daventi al televisore, in religioso silenzio, ad assistere alle meravigliose avventure di Sora e co.


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Julaaar

Episodi visti: 54/54 --- Voto 9
"Digimon Adventure" è un anime completamente sottovalutato, soprattutto a causa del suo grande rivale del tempo, ovvero "Pokèmon", che dominava le scene facendo cadere molte persone nell'inganno del credere che la serie rivale fosse una mera copia per cavalcare la cresta dell'onda e guadagnarsi così il pane facilmente. Certo, non ho ancora capito dopo anni perché la gente accosti così spesso le due serie, che a mio avviso sono completamente differenti.

Ma in realtà "Digimon Adventure" è tutt'altro, un anime abbastanza maturo se confrontato con il suo "diretto avversario": i personaggi sono caratterizzati in modo ottimo e hanno uno scopo che è utile ai fini della trama; c'è una trama veramente bella con colpi di scena e momenti commoventi, non mi scorderò mai quanto ho pianto soprattutto nel finale. Vi è inoltre la presenza di un elemento molto importante per me: la morte; io trovo insensato un anime che non affronta nemmeno quest'argomento come se il mondo fosse abitato da immortali.
Vi sono poi ottimi combattimenti e buona fantasia nella creazione dei vari Digimon.

Tutto questo sommato a disegni veramente godibili e a un ottimo doppiaggio lo porta a essere un anime che tutti nella loro gioventù dovrebbero vedere almeno una volta nella vita. Non mi rimane molto altro da dire, senza entrare nella banalità di scrivere la trama e quindi mi appresto a ripetermi: questa serie, e anche la seconda, la consiglio a tutti quanti perché merita veramente tanto di più di quello che ha ricevuto in passato.


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Blackened

Episodi visti: 54/54 --- Voto 9
Recensire un prodotto che oramai si può definire di portata storica è una cosa che va fatta nel migliore dei modi. Se poi si considera anche il legame affettivo che ho nei riguardi di questa splendida serie sin da quando ero un bambino, si capisce l'importanza che do a questa recensione.

"Digimon Adventure" esce nel lontano 1999 ed è l'inizio della fortunata (oltreché splendida) serie dei Digimon. L'anime è dotato di una meravigliosa trama di stampo fantasy-fantascientifico, a tratti epica come poche e articolata in maniera sublime. Sette ragazzi tra gli 8 e gli 11 anni (Tai, Matt, Sora, Mimi, Izzy, Joe e TK) durante il loro soggiorno in un campo estivo si ritrovano catapultati a Digiworld, un mondo digitale parallelo alla Terra dove entreranno in contatto con delle creature chiamati Digimon. Ognuno dei ragazzi instaurerà un rapporto speciale con il suo Digimon, che si trasformerà in grande affetto e stima reciproca. I pericoli saranno moltissimi e le minacce dei nemici arriveranno addirittura a risultare dannose per il pianeta Terra e i suoi abitanti, oltreché ovviamente per Digiworld, e saranno proprio i ragazzi a combattere scontri e battaglie epocali, tutti arricchiti da grande pathos e sentimento.

I nemici da affrontare saranno moltissimi, ognuno dotato di una sua personalità, mai banale; si passa da antagonisti vicini allo standard, come Myotismon e Devimon, a individui più complessi, come il sadico-psicopatico Puppetmon, il malvagio e inquietante Piedmon, fino al divertente Etemon, tutti con obbiettivi diversi, ma ugualmente pericolosi. I nemici spesso risultano anche riuniti in associazioni come accade con lo splendido quartetto dei Padroni delle Tenebre.
Anche sui protagonisti c'è poco da dire, il lavoro è semplicemente perfetto: nonostante il grande numero dei protagonisti, ognuno è approfondito fino in fondo e sono tutti dotati di personalità diverse approfondite attraverso i pensieri e le paure dei personaggi, che piano piano acquisteranno consapevolezza di sé e della loro missione. Lo stesso ovviamente vale per i Digimon, quasi tutti divertenti e particolarmente piacevoli.

I luoghi sono tutti semplicemente straordinari, per molti appassionati, infatti, i paesaggi sono il punto di forza di Digimon Adventure, e come dare loro torto. Si passa da deserti aridi, giungle allo stato brado, fabbriche desolanti e ghiacciai, a per grotte oscure e paesaggi tenebrosi.
Le musiche sono ormai entrate nella storia, l'attacco di "Braveheart", sigla della digevoluzione, è sempre emozionante, per non parlare di "Butterfly" (sigla originale) in Giappone considerata un masterpiece della musica pop e reinterpretata da molti tra cui addirittura Eizo Sakamoto, personalità di spicco dell'heavy metal nipponico e delle cover delle sigle degli anime. Per il resto tutta la soundtrack è di ottimo livello.
Anche i disegni non deludono, certo, va ovviamente considerato il tempo in cui sono stati fatti, ma nonostante questo ripeto che sono efficaci.

Il doppiaggio italiano è ottimo, tutti i doppiatori riescono a immedesimarsi perfettamente nei personaggi e non è un caso che ci siano nel cast personalità come Marco Vivo (eccellente nel ruolo di Joe), Maura Cenciarelli e Ilaria Latini, tanto per citarne alcuni. Riguardo alla versione italiana in generale un punto va sicuramente a favore dell'efficace sigla, rimasta nel cuori di molti. Le censure sono poche, ma nonostante questo risultano dannose a sfavore del personaggio di Puppetmon, visto che la sua furia omicida alternata ai capricci tipici di un bambino - cardine della sua personalità - viene completamente censurata.

Che dire, "Digimon Adventure" è assolutamente un bellissimo anime, piacevole e coinvolgente come pochi adatto per un pubblico che va dai bambini agli adulti con voglia di sognare e vivere un avventura epica. Imperdibile, il mio voto oscilla tra il 9 e il 10.


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VerderameAlih

Episodi visti: 54/54 --- Voto 10
In che cosa differiscono i Pokémon dai Digimon? Praticamente in tutto quanto, a partire dalla trama innanzitutto. Qui, nei "Digimon" abbiamo una trama che inizia, prosegue, e finisce; nonché, ci tengo a ricordarlo, una buona dose di colpi di scena. Essi non mancano mai, ci sono spesso e hanno un loro senso; non come i colpi di scena talvolta messi a casaccio, così per ravvivare una situazione morta. No, qui hanno un loro senso e riescono nel loro specifico intento: colpire lo spettatore con qualcosa che lui/lei non si aspettava affatto.
Inoltre, anche i personaggi hanno il loro ruolo; tutti quanti, a loro modo, sono importanti. E con i giusti tempi, le giuste quantità, il giusto tutto. I personaggi, poi, vengono approfonditi man mano che le puntate procedono e cominciamo a conoscerli tutti quanti meglio.

Ad ogni modo, parliamo della trama. Abbiamo sette bambini, i cosiddetti "bambini prescelti": Tai, Matt, Sora, Izzy, Mimi, Joe e T.K. Questi sette ragazzini si trovano inizialmente in un comune campo estivo ma, improvvisamente, vengono trasportati in un altro mondo: il mondo dei Digimon, quindi Digiworld.
Questi poveri, piccolo sprovveduti, quindi, si ritroveranno in tenera età letteralmente catapultati in un mondo che non conoscono affatto, popolato da bizzarre creature (sia di natura malvagia sia buone). Il loro compito, inizialmente, sarà quello di capire per quale motivo sono stati inviati sull'isola di File e che cosa in realtà li lega a Digiworld.
"Digimon" è un prodotto molto valido che, a distanza di così tanto tempo (dieci anni per l'esattezza), ricordo con una dose smisurata d'affetto mista a tenerissima nostalgia. È la storia di questi sette ragazzi che in questo strano mondo chiamato "Digiworld" riusciranno a capire il vero senso della parola amicizia, a collaborare ma, soprattutto, questi bambini scopriranno loro stessi. Si troveranno ad affrontare le loro paure, a sfidare Digimon malvagi, a combattere per qualcosa in cui credono.

Purtroppo a "suo tempo" questo bellissimo anime venne schiacciato dal pressante, invadente fenomeno (?) noto come "Pokémon", che non permise mai di raggiungere i propri livelli. Quindi partì svantaggiato dovendosi ritrovare come arcinemico un colosso delle dimensioni, appunto, dei "Pokémon", allora famosissimo, iper-seguìto, super-amato dai bambini di tutte le età. Difatti, molti bambini - questo è ciò che ricordo - detestavano quest'anime proprio perché credevano che fosse una copia sputata dell'adorato "Pokémon" mentre, invece, non c'è cosa più diversa al mondo.
Come ho già detto quest'anime possiede una trama ed essa non si ripete per infinite puntate, girando su se stessa in modo oscenamente comico e spesso patetico (come succede ne i "Pokémon"). Bensì abbiamo tutto ciò che occorre a una buona storia per essere amata e per appassionare: personaggi, analisi dei personaggi, avanzamento fluido della trama, colpi di scena, buoni disegni, buon doppiaggio e così via.
Vorrei anche precisare che i digimon, intesi proprio come mostri, sono graficamente eccelsi; tutti diversi, mai simili, e spesso ne incontreremo taluni che hanno anche una spiccata personalità, un loro passato. Le musiche che fanno da sottofondo alle avventure dei nostri sette beniamini sono molte belle.
I "Digimon" sono e rimarranno in eterno una parte di me - la parte più bambina.


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__Nergal__

Episodi visti: 54/54 --- Voto 8
Nel periodo in cui uscì "Digimon Adventure" stavo vivendo in pieno la mia "Era Pokemon" per cui inizialmente vidi i simpatici digimon come una loro copia. Mai pensato niente di più sbagliato, certamente entrambi gli anime presentano una moltitudine di mostri più o meno grossi e feroci, ma il mondo dei digimon è un mondo virtuale.
Un'altra differenza/analogia tra le due serie sta nell'evoluzione, i pokemon, dopo tanti livelli, evolvono senza però più tornare allo stadio iniziale, mentre i digimon digi-evolvono, diventando anch'essi più grossi e potenti salvo poi tornare nella loro forma iniziale al termine del combattimento.

La trama non è niente di particolare, piuttosto semplice e facile da seguire, ma nonostante questo è comunque bella e ben realizzata. I personaggi sono dei ragazzini che più o meno avevano la mia stessa età di quando lo vidi per la prima volta quindi l'immedesimazione era pressoché inevitabile. Anche in questo l'anime differisce da "Pokemon" dove praticamente c'è solamente Ash come cardine della storia, mentre qua i personaggi sono sette e tutti ben caratterizzati quindi rimane più semplice identificarsi in uno di loro e affezionarcisi.

I digimon sono il punto forte della serie, se al loro stato iniziale sembrano tutti dei cuccioletti (com'è giusto che sia), digi-evolvendosi diventano dei mostri enormi e potentissimi. Un loro punto di forza è il fatto che parlino, il che li rende più belli e divertenti degli stessi pokemon, relegati a emettere dei versetti che solo i protagonisti capiscono.
Nonostante certi digimon diventino terrificanti, la storia è molto basata sull'amicizia tra i ragazzi e i loro mostriciattoli; sarà proprio questo legame indissolubile che permetterà loro di digi-evolvere sempre di più. Indelebile nella mente quando vidi Greymon, il digimon più famoso, digi-evolvere male e trasformarsi in Skull Greymon, generato da sentimenti negativi; sono passati 12 anni e ancora ce l'ho impresso nella mente.

Per quanto riguarda il charachter design, è stato fatto un ottimo lavoro, tanti digimon tutti diversi e uno più bello dell'altro con ottimi disegni e bei colori che, nonostante il tempo passato, fanno ancora la loro bella figura.
Concludendo, i digimon hanno segnato molto la mia infanzia anche se, purtroppo, non hanno avuto lo stesso impatto dei pokemon, che mi hanno accompagnato per molti più anni, nonostante i primi siano decisamente di un livello più alto.


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Davi 90

Episodi visti: 54/54 --- Voto 8
Questo fu, insieme a "Dragon Ball Z", il mio anime più amato all'epoca. Come non ricordare la Digimon-mania che si era diffusa tra i ragazzini, compreso il sottoscritto? Se questo accadde è perché mi piaceva quest'anime.
Sicuramente sarà nato per contrastare il tanto discusso Pokemon e, per me, ci è riuscito alla grande. Non c'è confronto tra i due.
Digimon ci catapulta in un mondo parallelo abitato da creature dotate di coscienza e di parola. Quindi, no creature che ripetono all'infinito il proprio nome, ma bensì esseri pensanti in grado di comunicare e di desiderare il bene o il male. E i nostri ragazzi, accompagnati da alcuni di questi esseri, dovranno affrontare Digimon con l'aspirazione al male.
Vi saranno digi-evoluzioni davvero belle, combattimenti appassionanti, colpi di scena e rivelazioni. Il tutto condito da una bella trama di fondo che dà un senso alla storia.

Tecnicamente Digimon non è di certo un capolavoro, ma si trova a un buon livello. Il doppiaggio italiano è anch'esso buonissimo. In pratica, ai Pokemon ci fa un baffo.
Questo è il vero Digimon. Le altre serie, esclusa la seconda, non le ho più seguite perché si erano troppo trasformate e allontanate da questa.
In conclusione: è un anime orientato più a un pubblico giovane, ma si può vedere anche se si ha qualche anno in più, in base però ai gusti. Consiglio più la visione di Digimon che quella dei Pokemon, ovviamente.
Voto: 8. Pensando in maniera più matura, a quest'anime, non posso dargli un 9 o un 10. In più non è adatto a tutte le età e non abbraccia tutti i gusti. Però, mi appassionò molto e tuttora mi riporta alla mente dei bei ricordi.


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Rumiko

Episodi visti: 54/54 --- Voto 10
Correva l'anno 2000 e una nuova serie animata giapponese faceva la sua comparsa sugli schermi degli italiani, grazie alla Rai2 dell'oggi tanto (ingiustamente) vituperato Carlo Freccero. In realtà qualche rumor ne aveva preceduto l'uscita, mi ricordo un articoletto sul "Topolino"; ma i mini-intellettuali di allora - ebbene sì, anche i bambini delle elementari si sentono intellettuali - lo avevano snobbato come la brutta copia dei pokémon. E la tragedia è che io allora ero tra questi. E senza neanche averne visto un singolo episodio.
Per fortuna, come San Paolo sulla Via di Damasco, anche io sono rinsavito: qualche tempo dopo ne vidi una puntata e me ne innamorai.
Finita questa lunga - e noiosa - premessa, provo a spiegarvi perché trovo che "Digimon Adventure" sia tra gli anime migliori che io abbia mai visto.

Partiamo, com'è ovvio, dalla trama: sette bambini giapponesi stanno trascorrendo tranquillamente le vacanze al campo estivo, quando si trovano catapultati a Digiworld, mondo digitale popolato dai famosi digimon, i mostri digitali che danno il nome all'opera. Presto i nostri amici scopriranno che Digiworld è minacciato da un'entità malvagia la cui vera natura si chiarirà alla fine della serie. Partono così le loro avventure per salvare il mondo digitale e quello reale.

A prima vista, la storia può sembrare molto semplice, quasi elementare, e in effetti nessuno può negare che il target di riferimento di quest'anime è piuttosto giovine d'età. Tuttavia, non fatevi ingannare: "Digimon Adventure" non è un cartone animato (passatemi l'espressione demodé) per bambini.
Sì, perché intanto i colpi di scena si sprecano. Accennavo prima che l'entità che minaccia Digiworld si palesa solo alla fine, e quando dico fine lo intendo nel senso quasi letterale del termine (non sono più chiaro sennò faccio spoiler). E questo è solo un esempio: insomma, non c'è nulla di banale e scontato e ogni volta che lo spettatore pensa di aver capito tutto, puff, ecco che il castello di carte che si è creato gli crolla in un attimo.
A questo va aggiunta una suspense mantenuta nonostante gli anticipi di puntata a fine episodio. E' crescente nello spettatore la curiosità di sapere cosa succederà dopo, quando il digimon preferito digi-evolverà e in cosa digi-evolverà, e infine come andrà a finire l'intera vicenda. Il tutto intervallato da una serie di sketch comici assai ben riusciti che permettono allo spettatore di allentare la tensione e farsi quattro sane risate.

Ma il vero fiore all'occhiello di quest'opera resta, a mio giudizio, la caratterizzazione dei personaggi. Se gli altri anime di questo genere ci avevano abituato a ragazzini antipatici e scialbi che lottano per manie di grandezza degne del peggior megalomane, i protagonisti di "Digimon Adventure" sono invece dei bambini assolutamente normali. Ed è questa la rivoluzione: né cattivi spietati né angeli in terra. Bambini normali con pregi e difetti, con una personalità molto sfaccettata che si paleserà andando avanti con la serie, in concomitanza con una crescita psicologica e caratteriale con scarsi precedenti nella storia degli anime. In effetti, a ben vedere, tutto ruota attorno al passaggio dalla fanciullezza all'età adulta, passaggio ottenuto grazie all'evolversi del rapporto tra i digi-prescelti e i loro digimon. Tra l'altro, anche se in misura minore, sono caratterizzati molto bene anche i mostri digitali dei protagonisti, solo all'apparenza macchiette stereotipate, e persino i villain possiedono una loro psicologia e sono mossi da motivazioni molto precise. Ora, vi prego, fate da soli il paragone con i pokèmon e capirete subito chi è la brutta copia di cosa.

Trama e personaggi servono insieme allo scopo di lanciare messaggi positivi, che è un po' la missione di quest'anime. E perciò grazie ai mostriciattoli digitali i nostri figli (o cugini, nipoti, ecc.) impareranno quanto siano importanti l'amicizia, il rispetto per gli altri, l'altruismo, la generosità, la comprensione di chi ci sta intorno, l'importanza di non darsi mai per vinti e di lottare sempre con le avversità. Tutto ciò vi sembra buonista? Può essere. Ma sappiate che questi messaggi sono calati in contesto terribilmente reale come può esserlo quello del rapporto con la famiglia e con gli amici e che quindi può davvero incidere su un bambino e sul suo modo di comportarsi. E poi, meglio degli "eroi" moralisti, e secondo me non lo sono, che non dei trogloditi che si picchiano senza un motivo, come se ne vedono a mille negli anime "mainstream".

Altro pregio della serie è rappresentato dalle musiche. Intanto devo dire che questo è uno dei pochi anime visti in cui preferisco la sigla italiana a quella giapponese. Chi di noi non ricorda tuttora, a distanza di anni, il motivetto dei digimon? Chapeau ai "Manga Boys" quindi, autori dell'opening/ending. Si tenga comunque in conto che anche le sigle iniziale e finale giapponesi sono veramente di altissimo livello, per quanto completamente diverse da quella italiana, e sono un piacere da ascoltare. Per quanto riguarda invece le musiche di animazione, queste forse sono perfino migliori; una su tutte: le musichette delle digi-evoluzioni.

Anche sui disegni, niente da ridire. Anzi, sarò strano io, ma preferisco questo stile più morbido e tondeggiante, anche se magari meno "raffinato", rispetto a quello spigoloso e affilato dell'ultima serie. E poi la fantasia dell'autore nel creare tutti quei bellissimi mostri è spettacolare e non si può fare altro che elogiarla: vedrete dei carinissimi pupazzetti diventare delle bestie gigantesche e truci nel giro di pochi istanti.
La grafica per l'epoca è molto avanzata, i colori brillanti rendono al meglio l'aspetto dei mostri digitali, sia i più pucciosi sia i più evoluti, e fanno della serie uno spettacolo per gli occhi.

Ultimo grande pregio di "Digimon Adventure" è il doppiaggio italiano. Tai, Matt, Sora, Izzi, Mimi, Joe, Kari, T.K. e i loro Digimon hanno tutti voci inconfondibili e che ne rendono al meglio l'indole e la personalità. D'altra parte hanno fatto tutti fortuna e sono immensamente più bravi dei loro colleghi spagnoli, statunitensi, francesi e tedeschi - le versioni in queste lingue possono essere facilmente reperite sul web per un confronto.
Per tutti questi motivi consiglio "Digimon Adventure" a tutti, grandi e piccini. Non fate l'errore di considerarlo un cartone animato per bambini e vedrete che ne verrete rapiti. Do un dieci pienissimo per un classico evergreen.


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DiGiu9ouA

Episodi visti: 104/54 --- Voto 10
Sicuramente è l'anime più bello che io abbia mai visto e, al contrario di quanto viene detto in giro, i Digimon non sono assolutamente una copia dei Pokémon. Le due storie sono completamente diverse. Ci tengo inoltre a precisare che, benché i Pokémon siano andati in onda in Giappone prima dei Digimon, questi ultimi sono stati ideati in un periodo precedente al 1997, anno in cui i Poket-monsters sono stati trasmessi su TV Tokyo.
Digimon Adventure è molto più di un semplice cartone per bambini; è un alternarsi di momenti tragici e momenti allegri, di incomprensioni e di crisi, ma espone anche concetti di amicizia, amore, speranza e coraggio. Le sigle ed la soundtrack sono eccezionali, la trama è originale e appassionante, i disegni li trovo fantastici. Consigliato a tutti. Ne vale la pena.


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dade88

Episodi visti: 54/54 --- Voto 9
<b>Attenzione! Contiene spoiler!</b>

Provo una nostalgia pazzesca ogni volta che penso a questa serie animata, una delle mie preferite in assoluto, e, se avessi tempo, avrei veramente voglia di riguardarmela da capo. La sigla, quando la risento, mi fa ancora sorridere e ricordare i giorni in cui aspettavo, scalpitante, di sapere cosa sarebbe successo.

La storia narra le avventure dei digi-prescelti, un gruppo di ragazzi, Tai Matt, Sora, Izzy, Mmi, Joe e T-key, che vengono catapultati nel mondo digitale di Digiword, dove a ognuno di loro viene assegnato un digimon. Alla fine della prima puntata, tutti i baby digimon andranno incontro alla loro prima digi-evoluzione, cioè tramite la forza dei loro digi-prescelti potranno trasformarsi a un livello successivo di forza e potenza.
Ogni Digimon ha un suo carattere, ed è ben abbinato a quello del ragazzo custode; durante l'avventura incontreranno vari nemici che vorranno distruggere Digiword, ma non solo. Dopo la saga di Etemon, infatti, si formerà una fessura tra il mondo digitale e quello reale, portando i digimon e i ragazzi nel nostro mondo. E qui ci sarà anche l'aggiunta di un nuovo digi-prescelto, e quindi di un nuovo digimon.

Chiariamo, Digimon è un anime adatto ai bambini, e io quando l'ho visto la prima volta avevo 12 anni, ma alla fine della serie mi sono commosso. Avevo un tale dispiacere che fosse finita che mi sono messo a piangere.
Certo poi sono arrivate la seconda, la terza e la quarta serie ma, per quanto belle, per me non hanno paragoni con questa.
Ho amato i digimon quanto i pokemon, se non di più, e per un ragazzo della mia generazione è una grande affermazione!
Trovo le musiche fantastiche, i dialoghi sono a volte semplici e spiritosi, a volte crescono e divengono interessanti, i digimon al livello mega sono una cosa fantastica e le battaglie, per conto mio, sono epiche.
Spero di rivederlo presto e di risentire quel jingle quando si digievolvevano che mi faceva accapponare la pelle.
W Garurumon!


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Anonymous

Episodi visti: 54/54 --- Voto 9
Siamo nel 1999: sette ragazzi che si erano recati al campo estivo, in seguito a un misterioso evento, si ritrovano catapultati in una dimensione alternativa, popolata da creature chiamate "Digimon". I sette ragazzi dovranno sopravvivere in questo mondo alternativo e allo stesso tempo cercheranno di ritornare a casa, ma ben presto si renderanno conto di essere legati a qualcosa di molto più grande di quanto possano immaginare.

A volte si sente il bisogno di creare un distacco momentaneo dai classici anime impegnativi, in modo da cercare una serie dai toni più leggeri, con lo scopo di prendersi una “boccata d’aria” attraverso una trama e dei personaggi meno complicati e più semplici del solito.
Nella mia ricerca ho trovato un anime denominato "Digimon Adventure"; poiché tale anime è stato trasmesso nel 1999, ho pensato di recuperare questa serie in modo da ampliare la mia lista riguardo le serie del passato, ma ben presto questa serie è riuscita a trascinarmi in un modo tale al punto di spingermi a vedere le serie successive.

La storia viene suddivisa in saghe: inizialmente l’intento dei protagonisti è quello di sopravvivere in mezzo ai tanti pericoli che costituiscono questa dimensione sconosciuta e allo stesso tempo cercheranno un modo per tornare a casa, ma pian piano i ragazzi si ritroveranno a sostenere un lungo e intenso viaggio, che li porterà non solo alla scoperta del mondo che li circonda, ma anche alla crescita interiore di se stessi.
La prima saga tende a seguire i classici standard di quei tempi, sia per la trama sia per le battaglie che coinvolgeranno i digimon partner che assistono i protagonisti: in un certo senso si segue lo schema del tipo “x, ovvero il più debole del gruppo, sarà colui che troverà la forza per salvare il gruppo stesso”, uno schema che non sprizza originalità da tutti i pori, questo è certo, però è giustificato poiché serve come “upgrade” per i protagonisti, in modo da procurare loro qualche possibilità per fronteggiare i pericoli che si presenteranno in futuro. Inoltre c’è da considerare che i pensieri e le azioni che verranno compiute dai protagonisti riusciranno a coprire questo dettaglio che prende parte nella prima saga.
Ma qual è la tematica che costituisce l'essenza di un vero viaggio? Una volta che supereremo la prima saga ci ritroveremo in quella successiva e da lì noteremo il salto di qualità che permette alla serie stessa di compiere la sua ascesa, poiché verrà abbandonata la concezione di usare gli episodi come upgrade per i protagonisti e verrà dato spazio non solo ai sentimenti e ai pensieri che costituiscono questi ultimi; infatti attraverso l’avventura stessa i ragazzi matureranno e si ritroveranno ad affrontare i drammi personali che hanno fatto parte della loro vita.
I sentimenti, le emozioni, i rapporti all'interno del gruppo, la crescita sono tra i tanti elementi che costituiscono quella che è una vera e propria avventura.

I personaggi principali sono sette e davanti a questo numero possiamo soltanto dire: “Più personaggi ci sono, più è difficile amministrarli”. Ma con "Digimon Adventure" è diverso, dato che i ragazzi hanno i loro drammi personali, i loro ideali e il loro carattere che permettono loro di distinguersi. Infatti nonostante tutto ci saranno scontri di opinione, litigi e rivalità che faranno parte della maturazione dei protagonisti stessi, ma dobbiamo considerare che il gruppo ha un’età media tra i 10 e i 12 anni, infatti nonostante la loro crescita interiore (cosa che noteremo nel corso della serie), i ragazzi faranno degli errori degni della loro età, perché in fondo, a differenza degli adulti, loro sono ancora capaci di vedere con gli occhi di un bambino.
Anche i personaggi secondari sanno il fatto loro, la loro presenza e le loro azioni (che possono essere positive e negative) saranno di grande impatto nei confronti dei protagonisti.
Rintengo che i "cattivi" sono degni di essere chiamati tali, anche se seguono il classico schema del malvagio di turno. In questa serie i cattivi hanno delle caratteristiche che li distinguono tra loro: c'è chi rappresenta il male per definizione, oppure c'è chi si atteggia in un modo tale da risultare un pazzo scatenato, insomma ognuno di loro ha un aspetto e una personalità diversi dall'altro, il che non li rende mai noiosi.

Ad affiancare i protagonisti ci sono i Digimon, che sono uno degli aspetti maggiori che costituiscono la serie, infatti i Digimon sono creature che abitano in questa dimensione alternativa, fisicamente sono diversi non solo dagli esseri umani, ma anche tra loro, eppure sono delle creature intelligenti, che sono in grado di pensare e provare dei sentimenti come i ragazzi, il che allontana il concetto del mostro e avvicina quello della “creatura”.
Ovviamente le creature che incontreremo sono tante e ognuna di loro ha un modo di pensare che la rende differente dai suoi simili. I Digimon che noteremo di più saranno i partner che accompagneranno e proteggeranno i protagonisti durante il viaggio, la caratteristica che li renderà interessanti sarà il rapporto che si verrà a creare con i ragazzi. All’inizio ci sarà il dubbio e un senso di estraneità, ma con l’avanzare delle puntate si creerà un sentimento di fiducia reciproca, che li legherà particolarmente ai protagonisti. Inoltre a differenza dei ragazzi i Digimon non matureranno, infatti si creeranno delle gag divertenti che permetteranno di smorzare il ritmo della serie in modo da non annoiarci.
Un’altra componente che costituisce i Digimon è quella di “digievolvere”, ovvero il subire una mutazione fisica, che consente loro di affrontare a testa alta i nemici più forti. Attraverso la digievoluzione i Digimon assumeranno non solo un aspetto più potente e battagliero, ma anche una forza e delle capacità maggiori. Ovviamente la digievoluzione si baserà completamente sul legame tra i protagonisti e i loro corrispettivi partner, in un certo senso anche quest'aspetto riceverà dei cambiamenti nel corso della serie.

Le battaglie riprendono il tema classico di quei tempi, ovvero l’assenza di strategia, infatti dopo il contatto fisico ogni Digimon si baserà sulla sua “mossa finale”, ovvero l’asso nella manica che permetterà di avere la meglio sull’avversario; nonostante la classicità del genere, ho trovato divertente vedere le mosse che possiedono i numerosi Digimon, che fanno la loro comparsa nel corso della serie. Infatti grazie alla varietà delle mosse che hanno in serbo, nonostante la loro prevedibilità, le battaglie riescono a rivelarsi piene di azione.

La soundtrack è semplicemente incredibile, la varietà che costituisce la colonna sonora riesce a essere in grado di supportare alla perfezione gli episodi e gli eventi che li costituiscono; inoltre devo far notare che ogni protagonista ha ben due soundtrack, che in qualche modo rappresentano il suo carattere e le sue passioni - incredibile il fatto che alcuni protagonisti suoneranno/canteranno per, appunto, i temi che li accompagnano.
Infine veniamo alla OP: troviamo la bellissima "Butterfly" cantata da Kōji Wada, mentre abbiamo come ending "I Wish" e "Keep On" (che si scambieranno il posto a metà serie), cantate da Maeda Ai; infine faccio notare "Brave Heart", cantata da Miyazaki Azumi, che accompagna la scena della digievoluzione dei Digimon che combattono a fianco dei protagonisti.
Voglio farvi notare che vi sono molte canzoni dedicate all'anime, tra cui delle bellissime rivisitazioni, come la verisone alternativa di "Butterfly" che viene eseguita con il pianoforte da Kōji Wada, che riesce a esaltare la sua drammaticità attraverso il suo testo e le sue note.

I disegni allora erano in grado di superare molti anime e tuttora sono molto belli da vedere, infatti notiamo la colorazione ben definita dei personaggi e un'ambientazione che al primo impatto si rivela “fredda”, ma con il passare degli episodi sono finito con l’apprezzare questo stile che costituisce la maggior parte della serie. Infatti l’ambientazione che circonderà i personaggi riuscirà a rivelarsi sempre varia e allo stesso tempo bizzarra (immaginatevi un deserto con dei pali elettrici in disuso messi a caso), il che contribuisce a quella sensazione di scoperta e mistero che ci accompagnerà nel corso della serie.
Ovviamente vi è anche la presenza della CG, che si presenterà molto raramente nel corso della serie, forse può sembrare datata, ma al suo tempo era decisamente impressionante e tuttora non mi è dispiaciuto vedere la sua presenza. Voglio far notare che i Digimon sono fatti molto bene, infatti sono dotati di un aspetto semplice e carino ai livelli iniziali, per poi passare a un aspetto più “maturo” nelle forme più evolute. Inoltre bisogna tenere in considerazione che, sia per il nome sia per l’aspetto, alcuni Digimon rappresentano delle citazioni alle culture del mondo reale, per esempio abbiamo Birdramon che rappresenta la fenice, oppure Angemon che rappresenta per appunto un angelo.

Digimon è una serie che al suo tempo è stata decisamente sottovalutata, il che è un peccato dato che offre una bella trama, un cast di personaggi grande e ben definito, una soundtrack eccellente e molto altro. Riscoprire questa serie è stata una bella esperienza; tengo a far notare che anche se viene classificata come una serie per bambini, io penso che la possano vedere pure le persone dotate di un’età più matura, perché d’altronde non esiste un limite di età alla fantasia.
Inoltre la serie tende a essere una sorta di insegnamento, poiché ha tante morali da offrire, il che non la rende mai stupida; i difetti che costituiscono la serie sono pochi e tendono a presentarsi raramente oppure vengono prontamente rimediati nel corso della serie stessa.
I giovani potranno assistere a un'avventura piena d'azione ed emozioni, mentre i più grandi riscopriranno dei personaggi che affronteranno il viaggio anche dal punto di vista morale.
Consiglio questa serie a chi sta cercando qualcosa di più leggero ma allo stesso tempo intrigante oppure a chi vuole recuperare un pezzo del passato. Il mio voto è 9.


 2
Z_is_Z

Episodi visti: 54/54 --- Voto 8
"Che figata!" (cit.)
Tolto il breve angolo nostalgico, veniamo al sodo.
Trattasi di anime basato su popolare franchising, spesso ritenuto "brutta copia" di Pokemon. Beh, peccato che da quest'ultimo se ne distacchi alla grande!
A prima vista, infatti, Digimon potrebbe sembrare il solito spot pubblicitario lungo 54 episodi e realizzato per un pubblico infantile. Ma andando avanti con la trama, questa propone tutte le sue cartucce, e che cartucce!

OK, ci sono gli insegnamenti e discorsi vari su amicizia, coraggio e tante altre cosucce, ma non saranno spiccioli come nel suo storico rivale. Dgimon è molto più profondo e, per certi versi, maturo, si potrebbe dire.
E questa, signori, è solo la prima serie, un mattone che poggerà le basi per ulteriori seguiti e che vedrà la cima (a detta di Z) in Digimon Tamers. E' un peccato che, nonostante l'iniziale successo, il continuo paragone con Pokemon lo abbia praticamente "oscurato".
Da rivalutare.


 3
Matt

Episodi visti: 54/54 --- Voto 10
<b>Attenzione! Contiene spoiler!</b>

Digimon Adventure è il primo capitolo della serie Digimon ed è un anime prodotto nel 1999 che conta 54 episodi.
La storia racconta di come sette ragazzi, cioè Tai, Matt, Sora, Izzy, Mimi, Joe e TK, durante un capeggio estivo approdino a Digiworld e incontrino i loro rispettivi esseri virtuali e cioè i Digimon. Digiworld si trova in una brutta situazione e tocca ai digiprescelti riportare l'ordine.
L'avventura inizia sull'isola di Fil e i ragazzi devono sviluppare le digievoluzioni dei propri digimon. I digimon dell'isola sono diventati malvagi grazie ad alcuni ingranaggi neri e i digimon, digievoluti, dei prescelti riescono a sconfiggerli. L'unico che non riesce a digievolvere è Patamon, il digimon di TK, che però riesce a farlo per sconfiggere Devimon.
I ragazzi così arrivano a Server, dove li aspetta Etemon. Successivamente ogni ragazzo deve trovare una digipietra con incise varie caratteristiche esempio coraggio, sincerità, ecc., con le quali si raggiunge un nuovo stato di digievoluzione. La lotta con i Digimon malvagi continua, però manca un digiprescelto, perciò i ragazzi tornano nel mondo reale per cercare Kairi, sorella di Tai e ottavo Digiprescelto. Insieme riuscirono a sconfiggere Myotismon.
Solo i digimon di Tai e Matt raggiungeranno il livello mega della digievoluzione.
Mentre erano sulla Terra, un gruppo di quattro Digimon di livello Mega, chiamati i Padroni delle Tenebre, s'impadronisce di Digiworld. Una volta che le cose sulla Terra vengono sistemate, gli otto Digiprescelti tornano a Digiworld ancora una volta per sconfiggere prima i Padroni delle Tenebre uno alla volta, e infine anche il loro nemico più potente, Apokarimon, un Digimon composto da tutti i Digimon malvagi che i Digiprescelti avevano precedentemente distrutto. Quando Apokarimon viene sconfitto, i bambini sono costretti a tornare al mondo reale, lasciando i loro Digimon partner a Digiworld.

Per me Digimon Adventure è un capolavoro. Ecco la parola che descrive questa prima serie. Anche se un po' vecchia, questa serie riesce ancora a dare la stessa emozione che mi dava quando lo guardavo da piccolo. Il disegno anche se retrò per me rimane stupendo nel tempo. La trama è avvincente, divertente, piacevole, originalissima e i personaggi li ho trovati favolosi (anche i Digimon).
Digimon Adventure a mio parere è una storia magnifica che rimane nel tempo. Assolutamente da vedere. Un must.


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roooo83

Episodi visti: 54/54 --- Voto 7
Bellissimo anime! L'ho seguito con passione dal primo all'ultimo episodio! Altro che Pokèmon! Qui c'è una vera storia e le avventure non sono mai le stesse. Una serie che vanta un bel character design e la bellissima sigla d'apertura che fanno da cornice all'universo parallelo digitale, terra dei mitici mostri virtuali. Tenerissimi tutti i protagonisti che si aiuteranno nelle varie difficoltà del mondo sconosciuto, ognuno di loro è caratterizzato a meraviglia. Ogni bambino sarà protagonista della storia senza nessuno che rimane nell'ombra. Per chi ama l'avventura non va sottovalutato questo anime! Potreste ricredervi se pensate che sia solo roba per bambini!


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shin&reira

Episodi visti: 54/54 --- Voto 10
Digimon è un anime che parla di alcuni ragazzi che vengono trasportati in un altro mondo e devono combattere dei nemici con i propri Digimon, dei "mostri", che mutano in alcune situazioni. E' un anime molto carino, scorre, ti fa provare grandi emozioni, e con un chara design buono. In esso al contrario dei Pokemon, con il quale viene paragonato, i Digimon muoiono davvero, e questo fa capire già che è più serio, consigliato per tutte le età, soprattutto se si cerca una visione leggera. Vedrete che non ve ne pentirete, lasciatevi trasportare da questa serie animata, e quando arriverete alla fine non vedrete l'ora di vedere un continuo.


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Londar

Episodi visti: 54/54 --- Voto 10
Probabilmente l'intenzione iniziale era quella di creare un marketing simile a quello dei Pokemon. Ma cosa hanno ottenuto? Un anime di grande livello che se la gioca con molti anime di successo più conosciuti e stimati. Perché è così poco tenuto in considerazione? Come detto era stato creato per questioni di marketing quindi molta gente si immagina una serie simile ai Pokemon tenendo conto che anche qui sono presenti i mostriciattoli: in definitiva viene ritenuto un anime da "bambini".
Ovviamente non è un "Blockbuster" che ha fatto la storia, ma sicuramente è uno di quelli che si meriterebbe di stare in alto.
Ora cominciamo il commento, la colonna sonora è bellissima, e la sigla iniziale fantastica, sia in versione italiana sia in versione originale. I personaggi sono caratterizzati e delineati in maniera superba, ognuno ha caratteristiche precise e tutti sono diversi. Il disegno, per "l'epoca" è meraviglioso, con sfondi ben fatti e con una gran cura per i particolari. Forse una pecca sta nei combattimenti poiché ogni volta per le mosse usano sempre le stesse scene ma comunque non lo pregiudica più di tanto. La trama è molto simile a quella di un videogame, allenamento iniziale, svolgimento ed infine il boss. Si potrebbe dire una trama banale... no, niente di più sbagliato; la trama, è vero, si basa su un unico filo conduttore, ma è fatta a regola d'arte dall'inizio con la saga di Devilmon allo scontro finale con Apocarymon (spero si scriva così). Inoltre non è da sottovalutare i significati nascosti, ho avuto la fortuna di rivedere la serie poco tempo fa con una mente matura e posso dire che visto non solo per vedere ma anche per pensare dà anche molti spunti di riflessione. Il finale strappalacrime è uno dei pochi che mi ha commosso e che ha fatto entrare la prima stagione dei Digimon nella top 5 dei miei anime preferiti. Un Must? Probabilmente non ancora ma sicuramente ci manca un nonnulla...


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Deidara89

Episodi visti: 54/54 --- Voto 9
Recensire quest'anime mi ricorda i tempi in cui lo guardavo, intrigatissimo dalla trama fitta di mistero.
Digimon è una saga di successo in Giappone, distinta e separata dai Pokemon, cui purtroppo viene spesso associato.
L' idea base è completamente diversa e, sebbene il target sembrerebbe essere lo stesso, Digimon è molto più maturo, vuoi nel design, nella trama, nelle tematiche e soprattutto nei modi in cui la storia viene posta allo spettatore... insomma un lavoro di livello immensamente superiore a quello svolto coi Pokemon, che trovo azzardatissimo anche paragonarli. Io l' ho trovata una saga fantastica, il cui fascino è forse venuto meno con l' avanzare degli episodi, ma posso dirmi soddisfatto di tutti i titoli fuorché Savers. Veramente ben fatto: non ricordo nulla in particolare di cui lamentarmi... personaggi ottima, trama su livelli altissimi considerando il genere, sigle eccezionali, OST generalmente stupende! Consigliatissimo a chi volesse guardare un bell'anime senza le pretese di uno shonen/seinen degli ultimi tempi.


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deathmetalsoul

Episodi visti: 54/54 --- Voto 8
Primo e sicuramente miglior capitolo della serie, Digimon Adventure, è un anime che a suo tempo ho seguito appassionatamente e ho amato, ed ancora oggi mi viene voglia di rivedere alcuni frangenti che mi sono rimasti impressi. Questa serie del 1999 composta da 54 episodi è davvero un toccasana per i nostri occhi. Un piccolo capolavoro mix di avventura e fantascienza che ha appassionato non poco una generazione, soprattutto merito di una trama ben sviluppata e curata che riesce ad andare oltre la semplice storia dei mostriciattoli che si riempiono di botte. E grazie a questa avventura che è iniziata una nuova era per l'animazione con capisaldi digitali all'interno del normale prodotto disegnato. I protagonisti sono ben realizzati e sono caratterizzati in modo autorevole, fatto sta che a distanza di anni per noi tutti è difficile dimenticare le loro facce, mentre invece in anime anche più recenti non ci ricordiamo minimamente i visi. Anche l'ambientazione è molto bella e originale. Niente da ribattere per la parte tecnica, disegni e animazioni sono superbe, i colori sono vivi e gioiosi e non mostrano mai cedimenti per la durata della serie. Anche la parte sonora è ben curata e i ritornelli delle allegre digievoluzioni dei nostri piccoli amici non sono facili da dimenticare. L'unico "difetto" se così si può chiamare è il fatto che ad una maggiore età il prodotto può rischiare di non piacere più. Consiglio la visione di questo piccolo pezzo di storia sicuramente a tutti i ragazzini che non l'hanno ancora visto, ma sicuramente anche a chi vuole vedere più di un anime per volta come seconda scelta dietro ad uno più importante. Un ultima cosa da aggiungere e che non vi dovete aspettare un'avventura come quella dei Pokemon, alcune persone pensano che i Digimon siano solo la brutta copia dei primi e più importanti, ma secondo il mio modesto parere al di la dell'importanza indiscutibile dei primi è paragonabile la bellezza dei secondi, che secondo me sono più originali ed hanno una freschezza maggiore, ma la storia e storia, i primi sono stati loro e tutto ciò che vi è seguito può essere considerato come una copia.


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Kotaro

Episodi visti: 54/54 --- Voto 8
Digimon è una serie che ha segnato in maniera determinante la mia adolescenza, essendo approdata nel nostro paese in concomitanza col mio ingresso alle superiori e avendomi accompagnato per quattro dei cinque anni di studio liceale.
All'inizio fu terribile ed entrai in crisi mistica perchè non sapevo decidermi sullo sbilanciare la mia preferenza verso questa serie o i ben più celebri Pokemon. La cosa durò poco, comunque, e capii che mi piacevano entrambe, per motivi totalmente differenti.

Sebbene condividano l'origine videoludica (Pokemon nasce da una serie di rpg per Gameboy, Digimon da una serie di simil-Tamagochi) e condividano l'idea dei mostriciattoli che evolvono e che instaurano un rapporto d'amicizia coi loro "padroncini", le due serie, infatti, differiscono ben presto nelle trame e negli intenti.
Se Pokemon rimane, nel suo svolgimento, una serie "per tutti", che si dirige principalmente ai bambini ma riesce ad incantare tutti con la sua atmosfera sognante e tranquilla, Digimon si mostra invece più vicina a un vero e proprio racconto di formazione.
La storia non è originalissima di per sè. Anzi, ora che l'ho visto, possiamo dire che è come se avessero preso Jura Tripper e lo avessero unito con elementi presenti da Pokemon e da Sailor Moon.
Nonostante questo, però, funziona. La storia ha poche pretese, ma fa il suo lavoro egregiamente, e riesce a rendere l'idea di questo gruppo di ragazzi dispersi in un mondo sconosciuto e costretti a relazionarsi forzatamente con qualcosa di più grande di loro, venendo così spinti a crescere interiormente, di pari passo con la maturazione fisica raggiunta dai loro mostriciattoli.
Digimon appare così come una storia in cui è innanzitutto l'avventura a farla da padrone: abbiamo un mondo digitale, immenso e sterminato, che magari non sarà dettagliatissimo con mappe, nomi e cognomi come quello in cui si svolge il collega Pokemon, ma è sicuramente più visionario, coprendo ambientazioni che ricordano non solo luoghi tipici del caro, vecchio Giappone o architetture occidentali, ma sfociando anche, spesso e volentieri, nel fantasy e nella fantascienza.
Elemento preponderante della vicenda saranno poi i combattimenti, che magari non saranno avvincenti e non dureranno più di un paio di puntate nella migliore delle ipotesi, ma, pur seguendo uno schema prestabilito di trasformazioni, power up e attacchi con videosequenze prestabilite tanto caro a Sailor Moon, riescono ad appassionare lo spettatore, che si troverà quindi piacevolmente colpito dalla struttura "a saghe", ognuna col proprio boss finale, della vicenda.
I personaggi, di per sè, non sono originalissimi, in quanto ne è possibile ritrovare i prototipi nel vecchio e misconosciuto Jura Tripper, eppur funzionano e riescono ad essere approfonditi a dovere, sia nel loro "presente", ossia nelle azioni che compiono nell'avventura, tutte conformi ai loro caratteri, sia nel loro passato tramite flashback che mostrano in maniera efficace i loro trascorsi e i motivi che li portano a comportarsi in un dato modo.
Sono dei personaggi volutamente semplici (le serie successive mostreranno personalità più complesse e innovative), ma funzionano, e questo è quanto basta per rendere Digimon una storia gradevole.

Particolarmente innovativo e degno di nota, anche se più arretrato rispetto alle serie successive, è il lato grafico. Il character design di Katsuyoshi Nakatsuru è semplice e schietto, e le colorazioni, volutamente molto accese forse per ricordare il lato "digitale" della cosa, risultano un pò fredde, sulle prime, ma poi ci si fa l'occhio.
L'elemento che all'epoca ci colpì tutti quanti, però, era l'uso delle computer grafica nella resa di alcune trasformazioni, che era una cosa assolutamente innovativa per i tempi, e, anche se oggi magari appare arretrata, all'epoca ci lasciò tutti a bocca aperta.
Risalta già da prima questa serie, invece, quello che sarà uno degli elementi "tecnici" più apprezzati della serie, in futuro, ossia l'eccellente cura data alla colonna sonora.
Le tracce musicali della serie sono molte (ogni personaggio ha almeno un paio di canzoni a tema dedicate, sulle quali spicca la sobrissima "Walk on the edge", la celeberrima melodia che Yamato suona con la sua armonica spessissimo nelle puntate) e tutte molto pregevoli. E' il caso di ricordare la famosissima "Brave Heart", eseguita da Ayumi Miyazaki (artista che presterà spesso e volentieri la sua voce alla serie), il tema delle evoluzioni che avremo modo di sentire più e più volte negli episodi e che spicca per il suo ritmo trascinante e per il suo testo ispiratissimo.
Una menzione speciale, merita, poi, la sigla d'apertura "Butterfly", eseguita dal prolifico Kouji Wada, che si occuperà anche delle sigle d'apertura di tutte le serie successive dei Digimon.
Oltre ad essere famosissima e apprezzata ancora oggi dal pubblico giapponese e veramente gradevole a livello musicale, "Butterfly" ci proietta sin da subito in quello che sarà il tema principe di Digimon tutto e che lo differenzia dal collega Pokemon. E' una canzone sui sogni dei bambini, che permettono loro di volare nel cielo con la fantasia e di liberarsi dal peso della grigia realtà e dal senso comune che gli impedisce di fare voli pindarici con la mente e col cuore. Eppure, dice Kouji Wada, "anche se probabilmente finiremo per perdere i nostri sogni in questo mondo di nulla, dopotutto, non seguire il senso comune non è poi così male".
Appare quindi lampante che Digimon si dipinge come racconto di formazione per i bambini, magari confusi e spaventati dal passaggio all'età adolescenziale che li porterà a perdere i loro sogni e le loro fantasie, a cui però loro credono in maniera tanto forte da materializzarli, sotto forma di un mondo digitale abitato da fantastiche creature.

Digimon appare come un enorme banco di prova per quello che la serie diventerà dopo, quando, osando maggiormente, raggiungerà livelli molto più elevati, ma è un'ottima serie, piacevolissima da seguire e corredata da un ottimo comparto tecnico, nonché da un ispiratissimo doppiaggio italiano, che è servito da trampolino di lancio per molte voci note degli anime trasmessi dalla Rai negli anni successivi, come Cinzia Villari, Paola Majano, Michela Alborghetti, Tatiana Dessi, Monica Vulcano e che si avvale, nel contempo, delle partecipazioni di mostri sacri come Massimiliano Alto, Paolo Marchese, Maura Cenciarelli, Ilaria Latini, Alessio Cigliano, Gianni Bersanetti Ludovisi o Davide Lepore.

Una visione è consigliata, poi sta a voi riuscire a vederne l'anima che traspare dietro la maschera da serie da bambini...

Alexander

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Alexander

Episodi visti: 54/54 --- Voto 8
Sono contento di vedere che non sono l'unico a ritenere Digimon immensamente superiore ai Pokémon. E' migliore sotto tutti, ma proprio tutti i punti di vista: La grafica è di livello superiore, idem per la colonna sonora, il design dei personaggi e dei digimon è molto più fantasioso e dettagliato, la caratterizzazione dei personaggi è più curata, le scene d'azione sono più entusiasmanti, i colpi di scena lo sono ancora di più, le tematiche sono più serie e approfondite, ma soprattutto Digimon ha una storia!
Insomma, se Pokémon è stato il primo in senso cronologico, il titolo di "miglior esponente del genere" va sicuramente ai Digimon; per essere anime per bambini, è probabilmente il più serio e adulto, e se solo fosse arrivato prima, i Pokémon chi li avrebbe mai presi in considerazione? Purtroppo, ormai il danno è fatto, e si sa come vanno queste cose: la gente va solo dietro a ciò che "si fa conoscere" di più, e se questo avviene per gli adulti, figuriamoci per i bambini...


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M3talD3v!lG3ar

Episodi visti: 54/54 --- Voto 8
Beh, non c'è dubbio, le avventure di Tai, Matt, Sora, Izzy, Mimi, Joe, e TK sono rimaste nella mia memoria e sono fonte di nostalgia della mia infanzia, avendomi donato tante emozioni e tanto divertimento.
La prima serie è l'unica che abbia visto, ma sono sicuro che rimarrebbe la mia preferita anche se vedessi le altre... il paragone con l'altra prima serie, al tempo tanto blasonata, dei Pokèmon, viene naturale, ma se per fama Pikachu e compagni se la cavano meglio, c'è da dire che mettendo a confronto entrambe le opere in ogni loro proprietà, l'avventura di Agumon e compagni ne esce a dir poco vincente.
Questa serie, innanzitutto, ha un'ottima trama, che ha la facoltà di coinvolgere, educare e divertire allo stesso tempo, come ben poche altre serie per bambini riescono a fare: essa narra della caduta di sette bambini prescelti a Digiworld, convocati per combattere i virus che lo stanno invadendo e distruggendo; ad ognuno di essi è assegnato un digimon, un "mostro digitale"... la trama diventa sempre più ampia ed investe i sentimenti di ogni personaggio in gran stile e con vari colpi di scena, nonché, altre grande qualità, mette in risalto anche il lato "umano" dei "mostri" e il loro rapporto con il proprietario, che rappresenta egregiamente valori come l'amicizia e l'aiuto reciproco. La trama non sgarra un colpo ed invoglia sempre ad andare avanti, viste le molteplici sfaccettature che essa contiene, e, come ho già detto, il notevole numero di colpi di scena.
Per ciò che riguarda i disegni e le animazioni, anche qui siamo totalmente in alto rispetto alla saga dei Pokèmon, ma anche rispetto a molte altre serie del '99.
I digimon sono tutti molto belli e anche le loro evoluzioni lasciano sempre senza fiato, i combattimenti allo stesso modo...
Le musiche e il doppiaggio se la cavano bene e riescono ad emozionare...
Insomma, i Digimon non sono affatto una copia dei Pokèmon, come molti affermarono all'epoca, anzi, la trama, la realizzazione tecnica e l'originalità gli permettono di stare tra le migliori creazioni di fine anni '90.

anonimo

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anonimo

Episodi visti: 54/54 --- Voto 10
Digimon è una saga splendidamente meravigliosa strutturata molto bene con un character design ottimo sia nell’ambito fisico che psicologico e delle storie piene di suspense, azione e sentimenti positivi.
Inizia tutto in un campo estivo in Giappone dove 7 ragazzi trascorrono le proprie vacanze e insieme notano dei cambiamenti estremi nell’atmosfera che li circonda;
all’improvviso vengono risucchiati da un vortice che li teletrasporta in un mondo parallelo a loro sconosciuto che si rivela essere Digiworld, il mondo digitale abitato dagli omonimi mostri del titolo che hanno chiamato questi giovani eroi detti Digiprescelti per salvare il loro mondo dalle forze oscure che vogliono rovinare il mondo digitale e la Terra per impadronirsi di essi.
Questi ragazzi adolescenti, di nome Tai, Matt, Sora, Mimi, Izzy, Joe, T.k. e successivamente Kari, la sorella di Tai il leader del Team digitale, divengono degli eroi improvvisati che si ritrovano in un avventura più grande di loro e delle responsabilità che dei bambini non dovrebbero avere e quindi si ritrovano a maturare di giorno in giorno e a pensare meglio degli adulti come dimostrano alcuni episodi.
I digiprescelti sono accompagnati nel corso della prima serie rispettivamente da Agumon, Gabumon, Biyomon, Palmon, Tentomon, Gomamon, Patamon e successivamente da Gatomon che nel corso del susseguirsi degli episodi digeivolveranno in vari altri livelli acquistando forza e nuovi attacchi per distruggere tutti i perfidi nemici.
Tutti gli episodi sono incentrati sulla maturazione, le riflessioni e il legame interiore di questi personaggi che quando acquisteranno sicurezza in sé riusciranno a far digievolvere i propri digimon ad un grado superiore dimostrando che i supereroi non sono coloro che sono dotati di un mantello e doti divine bensì coloro che riescono a convincere il mondo con i propri sentimenti e coloro che riescono a vincere le proprie paure da soli scoprendo che nulla al mondo è difficile e tutto si può superare con la forza di volontà.
Un anime prodotto dal celebre colosso Toei animation accompagnato da una grafica mozzafiato e perfetta in tutti i minimi dettagli, colonna sonora incitante e molto melodica ed una storia interessante che lascia ogni spettatore sulle spine per aspettare il prossimo episodio.
Dal mio punto di vista che ho avuto il piacere di vedere questa fantastica serie nipponica all’età di 6 anni posso dire che questo anime può essere considerato uno dei migliori poiché tratta tematiche d’amicizia, amore, azione, drammaticità ed addirittura politica in un modo semplice e complicato contemporaneamente che lo rende consigliabile a tutti coloro che hanno avuto la sfortuna di non seguirlo fin dalla prima puntata all’attuale attesa della 5°serie Digimon Data Squad…


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B. frank

Episodi visti: 54/54 --- Voto 7
Una gita scolastica, che si trasforma in un avventura pericolosa e illogica; una dimensione praticamente sconosciuta, assoggettata al male che deve essere liberata; un gruppo di ragazzini Tai, Matt, Sora, Mimi, Izzy, Joe, T.k. e successivamente Kari, la sorella di Tai, divengono degli eroi improvvisati che si ritrovano in un avventura più grande di loro dove dovranno crescere in fretta senza l'aiuto degli adulti, ma solo con l'appoggio dei loro amici. Così potrebbe essere riassunta la trama di uno dei cartoni più sottovalutati in Italia; interessante, anche se in alcune parti anche noioso, si distingue molto dai vari anime quasi creando, un genere nuovo; tra l'altro la storia è chiara e delineata: i digiprescelti combattono per la luce e il bene, contro le forze oscure del male fino alla sconfitta definitiva di una delle due parti.
Oltre alla trama, le musiche sono molto belle sopratutto la sigla italiana, i personaggi sono ben caratterizzati, anche se si potevano caratterizzare meglio le parti secondarie. Le cose che invece non mi piacciono sono il disegno che non mi ispira assolutamente e infine non mi piace il finale.

E d e n

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E d e n

Episodi visti: 54/54 --- Voto 9
Chi paragona i Digimon ai Pokemon, senza offesa, o non ha uno spiccato senso critico o non ha guardato nessuna delle due serie. Evito di fare confronti quindi, perchè c'è gia chi ha dato risposte esaustive, è passo a lodare un grande anime.

Creato da un prodotto commerciale (una specie di tamagochi), questa seri non nasceva sotto un buon auspicio, ma invece si è rivelata assai interessante, gradevole ed emozionante. Parla di tematiche sociali evidenti (divorzi, adozioni, lutti, rapporti con gli altri, senzaione di non essere all'altezza) in cui ogni ragazzo potrebbe ritrovarsi. I personaggi non sono mai troppo banali, la trama, seppure leggera, è assai intrigante (sebbene i finali delle prime due serie risultano un pò sottotono, soprattutto la seconda), i combattimenti emozionanti.

Secondo il mio giudizio, per i ragazzi è una anime da vedere assolutamente, una serie "da formazione" per i giovani appasionati, al fine di poter poi approdare ad altre serie.

MaRcHeN 13

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MaRcHeN 13

Episodi visti: 52/54 --- Voto 9
Quando ho visto le prime puntate avevo più o meno 7 anni... e mi impressionò moltissimo. Il motivo principale era questo: i personaggi. Ogni personaggio, umano o no, era completamente diverso da tutti gli altri, non avresti mai trovato un personaggio simile all'altro, per aspetto fisico o psicologico. La storia è abbastanza banale, ma non ci facevo caso. Certo, adesso non lo rivedrei così magnifico come allora. Comunque posso dire che questa serie è stata l'unica che mi ha veramente appassionato. Ricordo perfettamente una delle puntate finali, dall'inizio alla fine, quando i ragazzi e i loro Digimon venivano trasformati in bamboline di pezza, ed è l' unica scena che mi ricordo fra tutti gli anime che ho visto. infine devo dare ai Digimon il merito di avermi fatto per la prima volta amare un anime.

torakiki

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torakiki

Episodi visti: 54/54 --- Voto 8
Copia dei Pockmon? Cosa sono i Pokemon?
Non scherziamo! I Digimon hanno tutto quello che una serie televisiva deve avere per essere considerata degna di nota!
Trama (classica ma ben strutturata), personaggi ben caratterizzati (dalla parte dei bambini Matt e Joe... anche se stereotipati sono meno stucchevoli e prevedibili di quanto sembrano, dalla parte Digimon Tentomon, doppiato da MAX ALTO! E BLACKWARGREYMON), colpi di scena (anche se telefonati) e una morale (banale? Almeno qui c'è! I Pokemon cosa ti lasciano?).
Potrei dire che la squadra dei secondi DIGIPRESCELTI è la fotocopia sbiadita della prima ma sbaglierei! (KEN SPICCA SU TUTTI!).
Anche se indirizzata a un pubblico infantile presenta momenti topici e drammatici (il combattimento finale della prima serie, la scoperta che l' imperatore dei digimon è KEN, i bambini infettati, i tormenti esistenziali di Blackwargreymon), ma sono i momenti divertenti a farla da padrone (i servitori di MIMI, PYOMON che parte per la tangente fraintendendo i discorsi di Sora, la mamma di Izzy che parla a Tentomon dandogli del lei, Palmmon che si lamenta che "non divento carina quando mi digievolvo" , la gelosia di Wormon).
Insomma una serie bella è piacevole (consiglio anche la visione dei film... l' ultimo in computer grafica è spettacolare... Wargreymon e Metalgarurumon sono MASSICCI!).

FedeRocks

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FedeRocks

Episodi visti: 52/54 --- Voto 10
I DIGIMON NON SONO LA COPIA DEI POKEMON, ESATTO! Ma quando la gente non capisce [...] non si puo fare niente [...]! Che dire di quest'anime? Una leggenda, ma incredibilmente sottovalutato e per me rimarrà sempre un mistero. Bellissime le prime 2 serie, forse le altre dopo le prime 2 non possono considerarsi degne. La seconda serie è l' evoluzione della prima ed è quella dove raggiunge a parere mio la migliore bellezza poichè le storie sono collegate. Invece quelle serie dalla 3° in poi le ho trovate senza senso abbastanza, comunque ho bellissimi ricordi di questa serie che vidi quando avevo si e no 15 anni tipo, io lo trovo spettacolare poetico e sopratutto che come anime supera di gran lunga quello dei Pokèmon che fa schifo ed è uguale tutte le puntate col team rocket che a metà puntata rompe sempre (anche se è logico che l' idea dei mostri che si evolvono è presa da li, ma la storia è completamente diversa). In ogni caso io dico DA VEDERE ASSOLUTAMENTE!

Sasy

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Sasy

Episodi visti: 54/54 --- Voto 9
Arrivato in Italia nel periodo in cui imperversava la Pokémon-mania, quest'anime, (purtoppo) non ha ricevuto l'attenzione che meritava e si è aggiudicato semplicemente il titolo di "brutta copia" dei Pokémon. Anime con cui non ha decisamente niente a che fare! Quest'anime, infatti, tratta molte tematiche sconosciute al mondo dei Pokémon. I problemi di convivere in un gruppo, lontani da casa e dalle persone che si amano, i sogni, sentimenti come il coraggio, l'amicizia e la sincerità, la fanno da padroni. I protagonisti sono tutti ben caratterizzati, ognuno ha i propri pregi e i propri difetti, ma anche delle paure, che a poco a poco nel corso della storia verranno abbattute, ed ogni personaggio, alla fine riuscirà a maturare e a trovare la propria strada. Ben caratterizzati sono però anche i Digimon stessi, ognuno ha un proprio carattere e una propria personalità. Da non tralasciare inoltre le evoluzioni, molto belle belle da vedere e soprattutto molto particolareggiate. Non vedrete mai, infatti, un Digimon simile a un altro. Sicuramente il target a cui si riferisce è piuttosto basso, ma io lo consiglio caldamente anche ai più grandi, perché possano aprire gli occhi su valori importanti come il coraggio e l'amicizia, valori che stanno a poco a poco spegnendosi.

Fra

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Fra

Episodi visti: 52/54 --- Voto 9
Contrariamente a quanto si crede, i digimon NON sono una copia dei Pokemon. Tanto per cominciare, il manga dei Digimon è uscito prima di quello dei Pokemon, quindi è cronologicamente impossibile. Per seconda cosa, a parte il nome ed i mostriciattoli (che si trovano anche in Monster Ranger e altri) le due storie non si assomigliano minimamente.
Pokemon è quasi un anime sportivo: i personaggi si scontrano tra di loro utilizzando i proprio mostriciattoli per ottenere medaglie e coppe.
In Digimon i protagonisti, catapultati in un' altra dimensione, dovranno combattere, ma soprattutto imparare a cavarsela da soli senza l'aiuto di adulti e a collaborare tra loro per sopravvivere in un mondo nuovo, strano ed ostile, al pari che se fossero precipitati su un'isola deserta, con l'obbiettivo di riuscire a tornare a casa. Una volta che questo percorso di crescita morale ed intellettiva sarà ultimato, inizierà la loro missione vera e propria: proteggere il mondo dagli influssi del male. Ad ogni ragazzo è affidato un medaglione con la loro principale qualità: coraggio, amicizia, amore, purezza...
I ragazzi rappresentano queste qualità come se fossero le qualità stesse, e ben presto il digimondo non sarà il solo a necessitare di essere salvato, gli esseri umani hanno smesso da lungo tempo di sognare diventando soggetti al male...
Si può dire che Digimon abbia un ruolo molto più educativo dei Pokemon (non che ci voglia molto), tanto più che Akyoshi Hongo si ispira spesso a fatti e luoghi realmente avvenuti, e vi sono continui riferimenti a leggende, miti e figure della religione cristiana...

Mistobaan

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Mistobaan

Episodi visti: 54/54 --- Voto 10
Quando avevo visto la pubblicità dei digimon ho detto: << La brutta copia dei Pokemon! >>
Ma quando ho iniziato a vederlo ho detto:
<< La BELLA copia dei pokemon. >>
I Digimon sono mille volte meglio di quei cagoni perchè:
1)C'è una Trama!
2)Ci sono combattimenti mozzafiato.
3)Ci sono colpi di scena.
4)C'è violenza (non elevata) e morte (grandissimi assenti nei Pokemon).
5)I nomi dei colpi dei nostri eroi sono più belli.
6)I cattivi sono degni di essere chiamati tali.
In conclusione un buon anime che riporta agli anni d'oro(anni 80)degli anime Shonen tipo Dragonball o Saint Seiya. Da vedere (e rivedere) insieme alla seconda serie. La terza, la quarta e, prossimamente, la quinta potevano anche risparmiarsele.

.::Popoman::.

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.::Popoman::.

Episodi visti: 52/54 --- Voto 8
Rieccomi, si sono di nuovo io, quello che ha fatto una recensione per ogni serie ed adesso è arrivato all'ormai leggendaria prima serie.
Inizio chiarendo subito una diceria che gira più o meno dall'uscita dell'anime: I DIGIMON NON SONO LA COPIA DEI POKEMON, infanni, aimè questa è la verità, i Digimon, inizialmente, sono nati per fare pubblicità al Tamagotchi della BANDAI, inizialmente la pubblicità deveva morire con il manga "C'Mon Digimon" ma poi ha iniziato a spopolare (ovviamente in italia nessuno se lo è filato) e hanno iniziato a fare un anime "serio", si la prima serie non è serissima perché parte troppo lentamente, come tutti gli Shonen, ma troppo lentamente, solo che quando è partita...
Non stò a raccontare la trama, che tutti conoscete, voglio invece parlare del giro di Brand a cui ha dato inizio questa serie, infatti Digimon è, credo, la serie i cui brand valgono di più (i DVD BOX giapponese, di qualsiasi serie si aggira sui 500/600$ mentre i vari V-PET in edizione speciale, usati, si aggirano sui 100/150$), è stato persino aperto, ingiappone, un museo sui Digimon (dovrei avere persino qualche immagine sul PC) °O°.
Stranamente, questa serie ideata per bambini e per gente un po' più gradicella (ma maggiormente per bambini, la prima, mentre le ultime tre sono anime normali, la quarta serie ha anche un sottofondo politico-sociale) ha finito per essere abbandonata dai bambini (non conosco nessuno sotto i 14 anni a cui piaccia Digimon, mentre conosco molta gente, di qualsiasi nazione, grande a cui piace questa serie), che hanno preferito un Anime piatto come Pokémon.
Non avrei mai pensato di dover ringraziare il Tamagotchi per avermi dato quella che è il mio ciclo di Anime preferito...
Che dire... grazie Tamagotchi.
PS: per chi non lo sa: nessuno sa chi sia colui che ha fatto le prime due serie di Digimon visto che il nome "Akioshi Hongo" è solamente un nome finto...

DarkBahamut_87

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DarkBahamut_87

Episodi visti: 54/54 --- Voto 9
Penso sia stato il primo anime che ho guardato con il vero spirito dell'appassionato. Prima di allora già adoravo l'animazione in generale, ma nessun anime, a parte Digimon, era stato capace di catturarmi in ogni aspetto, spingendomi a guardarlo fino in fondo. E' stato il mio anime preferito per anni. Proprio la visione della prima serie di Digimon (e poi delle successive) è stata la scintilla che ha fatto nascere in me l'autentica passione per la produzione nipponica animata e disegnata, per cui possiamo dire che debba molto a questa serie, a cui sono veramente affezionato.
Prima di cominciare a guardarlo anche io (stolto!) avevo una forte passione per i Pokémon, ma era una passione scaturita più che altro dalla "moda" del periodo, dato che guardare i PM all'epoca faceva tendenza...
Già dopo la visione del primo episodio, capii che Digimon Adventure era un anime che meritava, per cui scelsi consapevolmente di guardarlo al posto dei "colleghi" mediasettiani, ed ebbi ragione a farlo, specie dopo la fine deplorevole che hanno fatto (e che stanno facendo!!) i PM...
Il target è indubbiamente medio-basso, ma non si può escludere che era davvero ai limiti di età consentiti (ricordo ancora una scena soft-pseudo-splatter del penultimo episodio... All'epoca mi fece un po' senso, sinceramente, ma ero giovane e inesperto xD), aveva personaggi carismatici, una trama ottimamente impostata e musiche mozzafiato, di cui molte rimangono a tutt'oggi ancora ineguagliate, a mio parere.
Per farla breve, un anime di sicuro per un pubblico giovane, ma estremamente solido e di qualità, godibilissimo anche per un pubblico più grandicello.

E poi ha un'edizione italiana stupenda.

Nikessj3

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Nikessj3

Episodi visti: 54/54 --- Voto 8
Quanti ricordi... la prima volta lo vidi esclusivamente perchè era definito l'erede (o la scopiazzatura) dei Pokemon con cui infatti condivide alcuni punti in comune. Digimon possiede però una storia vera e propria con una buona trama principale (buona per il suo target d'età... abbastanza basso) ed episodi piuttosto variegati: da momenti di ilarità a momenti tristi.
Rispetto al suo "cugino" più celebre ha ottenuto molto meno successo, ma ritengo valga molto di più la pena di vederlo.