Sekirei

Come sono solito affermare, il successo ottenuto nel tempo dal genere harem è dovuto al fatto che esso rappresenta il "sogno" dell'adolescente giapponese medio, ossia di quello privo di qualità particolari e che, spesso ma non sempre, ha poca fortuna con l'altro sesso. Quindi gli ingredienti necessari per creare un buon harem sono un protagonista di buon cuore ma senza capacità sopra la media, un mucchio di ragazze bellissime che si innamorano di lui, continue scenate di gelosia e, qualora il manga/anime dovesse arrivare a conclusione, una scelta finale.
Molto spesso, poi, questo genere ha cercato di appropriarsi di elementi appartenenti ad altri generi (ma accade anche il contrario), creando dei veri e propri sotto-filoni narrativi: tra questi vanno menzionati gli harem da combattimento, un po' perché molto numerosi e un po' perché questo "Sekirei" è proprio un anime di questo tipo.
Il mondo degli harem, però, negli anni ha subito una certa evoluzione e alcuni dei suoi elementi caratterizzanti sono venuti meno o hanno subito un forte ridimensionamento; ma, a mio modesto avviso, se alcuni di questi cambiamenti erano prevedibili o auspicabili, altri potevano essere evitati, in quanto hanno avuto solo l'effetto di appiattire molte sceneggiature, rendendole molto meno godibili.
Tutta questa manfrina serviva solo a spiegare come mai in questi giorni ho deciso di andare a ripescare un anime vecchio di ben otto anni: mi è venuta una certa nostalgia verso gli harem di vecchia concezione e così sono andato a cercarmene uno. E da questo punto di vista "Sekirei" ha soddisfatto perfettamente le mie aspettative.

Una potente organizzazione che si fa chiamare "MIB" si accinge a porre in essere il misterioso "Piano Sekirei": più di un centinaio di ragazze dall'origine sconosciuta e dotate di particolari poteri dovranno scontrarsi fra loro fino a che, come vuole la tradizione, ne rimarrà soltanto una. Lo svolgimento del piano prevede due fasi: nella prima le ragazze dovranno "conquistare le ali", ossia cercare di accrescere i propri poteri fino a raggiungere lo stato ultimo. Per farlo dovranno trovare il loro "Ashikabi": in assenza di altri dettagli sul loro ruolo nella storia possiamo definirli come una sorta di "principe azzurro", ossia una persona capace di accendere il loro amore e che è in grado, con un classico bacio, di risvegliare le loro ali. Nella seconda fase del piano, invece, avranno luogo gli scontri veri e propri.
L'anime si apre durante la prima fase del piano e seguirà le vicende dello sfigato di turno destinato a diventare l'Ashikabi di un discreto numero di Sekirei (una Sekirei può avere un solo Ashikabi, ma questi ultimi possono avere più Sekirei: in fondo stiamo parlando di un harem!).

Come anticipato in precedenza, questo anime ha soddisfatto perfettamente le mie aspettative. Questo non significa, sia chiaro, che lo consideri un capolavoro o un'eccellenza: in realtà la storia principale è molto fumosa, i personaggi sono abbastanza standardizzati e l'elemento ecchi è strabordante. Ma "Sekirei" ha il grande pregio di offrire esattamente quello che promette: anche solo leggendo la trama e guardando poche immagini, si capisce benissimo cosa ci si può aspettare da un anime di questo tipo, per cui l'unica scelta da fare è guardarlo (se il genere piace) o non guardarlo (se non piace); se come me apprezzate gli harem, specie quelli vecchia scuola, questo certamente non vi deluderà e vi regalerà qualche ora di divertimento poco impegnato. Se poi amate anche i combattimenti fra ragazze (cosa che in realtà non mi fa impazzire, in genere preferisco gli harem scolastici), non rimarrete delusi, in quanto "Sekirei" raggiunge dei buoni livelli anche da questo punto di vista, con scontri appassionanti e ben congegnati.

In definitiva, il mio parere su questo anime è buono. Non mi stancherò mai di ripetere, però, che si tratta di un'opera destinata "solo" agli appassionati del genere; agli altri, invece, consiglio di dedicarsi ad altro.

"Sekirei" è un anime che riprende e mischia elementi e idee abbastanza ricorrenti: un po' di ecchi, un po' di azione, una specie di burattinaio pazzo, un po' di buoni sentimenti, un po' di gag comiche e nasce un mix gustoso e piacevole.

Queste sekirei sono donne (con qualche eccezione) dotate di poteri sovrannaturali e, seguendo una sorta di codice d'onore, devono sfidarsi e combattersi fra loro finché l'ultima riuscirà a sopravvivere; per far ciò devono "collegarsi" a un umano, detto Ashikabi. Tutte le sekirei sono dotate di un potere specifico e di un carattere differente; sono tante, oltre un centinaio, forse troppe, visto che durante la serie (almeno nella prima) se ne troveranno una quindicina al massimo. Ovviamente il tutto si presta a una trama in cui Minato-san, il solito buono a nulla (ma sempre dotato di buoni sentimenti), si trova circondato da varie sekirei, tutte (o quasi) donne prestanti, di belle forme, con grandi poteri e con tanta gelosia anche perché condividono il loro "master". Qui si inserisce una bambina, anch'essa sekirei che, ovviamente, affronta la sfida come una piccola, e come tale ragiona, si comporta e viene intesa dalle altre di casa, e considera il nostro Minato-san come un oniichan piuttosto che un possibile marito (cosa invece ambita da altre); oltre ad essere preziosa nella storia per il suo potere, riesce a dare momenti di infantilità e leggerezza. Rimane sospeso il ruolo della padrona di casa e della sorella di Minato: spero esca qualcosa che le riguardi nella seconda serie.

Mi è rimasta in mente una frase a proposito dei buoni sentimenti, che viene citata nell'ultima puntata e pressappoco diceva questo: "Che razza di uomo sono se non riesco a proteggere nemmeno la mia donna?". Ecco, a parte che detta da un ragazzo umano in un mondo di eroine (mi fa pensare a qualche scena di "High School DxD") assume, per me, maggior valore, ma la vedo in generale come bussola della moralità e della rettitudine presente assieme a tanti colori, battaglie, seni al vento di questo e di tanti altri anime similari. Insomma, non solo seni al vento e poteri magici, ma anche qualcosa in più.

Ultima considerazione proprio sulla parte ecchi e su qualche momento in cui le ragazze sono senza costumi: diversamente da altri anime qui per me ciò rischia in vari momenti di prendere il sopravvento e di mettere in secondo piano la storia. In qualche caso, per me un costume in più, una foglia, una striscia di luce, ecc. sarebbe stato meglio, visto pure che certe forme mi sono parse un po' eccessive...

Voto 8.

"Sekirei" è uno di quei titoli che va molto al momento e che mischia ciò che la massa giapponese acclama maggiormente: "oppai" e azione. Sì, perché se dovessi descrivere di chi e di cosa parla "Sekirei", la mia risposta sarebbe "oppai", seni femminili insomma. Da non estimatore del genere ecchi, nonché da novizio del mondo degli anime, ricordo che la mia prima impressione alla vista di questo anime è stata che, probabilmente, la trama non sarebbe stata particolarmente avvincente. Non mi sbagliavo, ma non ho nemmeno indovinato. "Sekirei" narra le vicende di un aspirante universitario, bocciato ripetutamente ai test d'ingresso, di nome Minato, il quale si vede piombare addosso, letteralmente, una ragazza di nome Musubi con degli strani poteri, inseguita da altre ragazze con strani poteri. Per attivare i poteri segreti di queste ragazze è necessario il bacio di un uomo - e qui già cominciamo a decadere. Morale della favola, Minato scappa con la ragazza e se la porta a casa; si scopre in seguito che la città in cui si svolge la storia farà da teatro allo scontro tra i "partner" delle Sekirei, come queste ragazze con superpoteri vengono chiamate, in cui le stesse ragazze si sfidano in scontri mortali. Quindi, man mano che la storia procede il protagonista incontra sempre più ragazze che si innamorano di lui, ovviamente, e che Minato includerà nel proprio team - o harem, a seconda dei punti di vista.

Le animazioni di "Sekirei" non sono malfatte, ma abbinare a un character design non molto convincente - a meno che non si ricerchi il fanservice più scadente - rende il complesso visivo non troppo godibile. Considerando poi le classiche scene imbarazzanti in cui il protagonista vede la ragazza nuda o le cade addosso nelle maniere più assurde, si capisce che nemmeno la regia è sufficiente. Quanto ai personaggi ancora nulla di speciale, sono i tipici personaggi del genere harem: il ragazzo buono a nulla (Minato), la ragazza ingenua (Musubi), la tsundere, la loli, ecc.
Il giudizio complessivo per quest'opera non può che essere insufficiente; nonostante l'idea della sfida tra i "partner" delle Sekirei e di come queste Sekirei abbiano fatto la loro comparsa sulla Terra non siano né banali, né poco accattivanti, lo sviluppo lento e noioso e l'eccessiva quantità di fanservice rovinano quel poco di buono che la serie presenta. Se non vi piacciono gli anime ecchi, fate a meno di vedere "Sekirei", non vi perdete nulla.

Ecco, questo è quello che si dice un anime fatto davvero alla perfezione, tanto che ha un posto fra i miei preferiti. Stranamente non gli ho dato un 10, perché in alcuni punti, purtroppo, risulta essere un po' dispersivo e superficiale.

Come incipit alla serie abbiamo una maggiorata che cade in testa al protagonista, pluri-bocciato all'esame di ammissione all'università, e dopo un attacco di due ragazze "elettriche" viene baciato da quest'ultima. Scopre quindi che questa ragazza è una 'sekirei', ed è coinvolta in un progetto che abbraccia tutta la città di Shintou Teitou. Nel proseguire della serie, altre sekirei amplieranno il cast dell'anime.

A livello grafico siamo messi davvero bene: il tratto del disegno e le colorazioni mi piacciono molto, cosi come la fluidità dei combattimenti; forse lasciano a desiderare solamente le varie ambientazioni, che risultano un poco spente.
I protagonisti sono caratterizzati davvero bene, anche se qualcuno cade nello stereotipo; sono fatti davvero benissimo anche i vari personaggi secondari, di cui alcuni ricopriranno dei ruoli davvero significativi nella trama. Gli antagonisti non fanno eccezione, sono anch'essi caratterizzati molto bene.
La trama, per quanto semplice possa essere, nasconde un intreccio davvero molto bello, specialmente nel finale, dove si accende una fiamma davvero significativa.

Insomma, questo è un anime assolutamente da non perdere, che consiglierei praticamente a tutti.

"Sekirei" può rappresentare il top in tutti i suoi vari generi, e ciò è favorito dai bei disegni e dalle animazioni eccellenti, oltre che dalla trama e dalla storia in sé. La storia è molto esaltante, è il classico anime che si basa su esseri sovrannaturali, che si innamorano del protagonista e lo proteggono con tutte le loro forze; comunque, questi tipi di personaggi con ognuno un potere diverso e strettamente personale, piacciono e non poco ai fan. Ogni episodio è ricco di spunti molto interessanti e la goffaggine del protagonista viene annullata dall'amore e dall'affetto che ha nei confronti delle sue "Sekirei", da queste belle e piene ragazze che lo salvano da qualsiasi pericolo. Nonostante ci troviamo ancora di fronte al solito film già visto, a un ragazzo senza alcuna caratteristica rilevante e sfortunato nella vita e in tutto quello che fa, che all'improvviso viene baciato dalla fortuna quando una bellissima e strana ragazza cade dal cielo, cambiandogli la vita, è comunque un anime da vedere.
Voto: 10.

Bello, interessante, ecchi e geniale sono gli aggettivi utilizzabili per descrivere quest'anime. Sinceramente mi ha davvero colpito e i punti a favore sono molti.

Minato è un rifiuto del secondo anno di college, nell'anime questa frase viene ripetuta più volte, ma la reputo una cattiva traduzione, in quanto Minato non è riuscito ad accedere al college per 2 anni di seguito. La sua vita è piatta, senza senso. Un tempo Minato eccelleva nello studio, ma da qualche tempo è diventato abbastanza incapace. Un giorno, dopo aver appreso che non è riuscito ad accedere all'accademia, gli cade addosso (cade non nel senso figurato, proprio arriva dal cielo) una ragazza inseguita da due gemelle. Minato capisce subito che qualcosa non quadra perché, oltre alla forza d'attrazione tra i due ragazzi, le gemelle sparano elettricità dalle mani. Da questo incontro viene a conoscenza del mondo delle sekirei e del "gioco" che ci sta dietro.
Le sekirei praticamente sono particolari donne che venendo a contatto (attraverso un bacio) con il proprio ashikabi (padrone) ottengono delle ali e aumentano i loro particolari poteri.
Il gioco consiste nel fatto che deve rimanere solo una sekirei per ottenere la ricompensa finale.

Nonostante abbia solo fatto una piccola introduzione a quest'anime, la storia è molto complessa, anche perché la creazione dell'harem tipico degli ecchi non è lineare.
Una cosa che mi ha colpito è non l'originalità, perché fondamentalmente la storia è qualcosa di semplice e non nuova, ma il come è stato fuso il genere del combattimento/azione con l'ecchi. E' difficile che si possa mantenere alto il livello di fanservice e nel frattempo far sviluppare una storia tipica shounen. Sinceramente "Sekirei" mi ha ricordato tantissimo Freezing anche per come finiscono i combattimenti, ovvero tutte nude.
I personaggi fondamentalmente non hanno chissà quale caratterizzazione; la più interessante è sicuramente Matsu: fa parte dell'harem, ma si diverte nel vedere i litigi delle altre sekirei per avere Minato. Inoltre di ottimo taglio sono anche Kazehana e Miya, che sicuramente sono tra le più forti sekirei, ma non si intromettono nella storia quasi mai.

Una cosa che mi ha profondamente colpito sono i disegni: fatti benissimo e soprattutto interessanti, certe volte addirittura cercando i dettagli. Solo le misure spropositate delle ragazze fan sì che questi calino.
Sinceramente reputo quella di "Sekirei" una storia da vedere, anche perché a coloro a cui è piaciuto Freezing e "High School DxD" piacerà sicuramente questa storia con livello di fanservice alto ma con una trama tipica shounen.

Inizialmente pensavo che questo anime sarebbe stato il classico ecchi con combattimenti volti solo al fanservice con vestiti strappati e tette al vento. Così non è, questo anime parla sopratutto di sentimenti, quelli che prova un Ashikabi verso la sua Sekirei.
Le Sekirei, 108 in tutto, sono delle guerriere coinvolte in uno strano progetto dal geniale/pazzo Minaka Hiroto, capo della multinazionale MBI; per sprigionare il loro vero potenziale devono ricevere il bacio di un Ashikabi, una sorta di "principe azzurro".
Sahashi Minoto è un giovane studente che si ritrova coinvolto in questo progetto assieme alle varie sekirei che incontrerà durante gli episodi. La prima di loro sarà Musubi, combattente che utilizza la sua forza bruta, sarà proprio di lei che lui si innamorerà, più che con le altre.

La parte di Musubi è quella della classica sciocca che, grazie alla sua "sincera ignoranza", regalerà parecchi sorrisi; Tsukiumi (col potere dell'acqua) è quella più gelosa di Minoto e anche la più combattiva; Matsu è il genio dei computer e sta sempre rinchiusa in camera in quanto è ricercata dall'MBI e sarà la "ninfomane" del gruppo; infine la piccola Kuu, che domina il potere delle piante e vede in Minoto una sorta di fratellone.
I personaggi sono discretamente realizzati, sono poco caratterizzati mentre i disegni sono ben fatti. Ho trovato inoltre esagerato il numero di Sekirei, 108 sono veramente tante in quanto saranno solo una quindicina quelle che conosceremo e praticamente di nessuna si approfondirà il passato.

Le musiche sono piuttosto insignificanti così come ho trovato noiosa le sigle di apertura e di chiusura.
12 puntate sono poche per così tanti personaggi e per costruire una trama solida, ma forse con le prossime 13 di Pure Engagement (la seconda serie) il livello generale salirà.
In conclusione, se cercate un ecchi ricco di combattimenti non è questo il prodotto che cercate, ma se vi piace un po' di romanticismo e sopratutto non vi da fastidio Minoto e il suo altruismo esasperato, sekirei potrebbe fare per voi.

Mettete insieme Ikkitousen e Fate/Stay Night, mischiate il tutto con un po' di Love Hina dopodiché condite con un pizzico di Maison Ikkoku... Et voilà otterrete Sekirei, recente anime che come si può intuire pesca, forse anche involontariamente, un po' ovunque.
Protagonista e centro dell'anime-amalgama è Minato Sahashi, giovane che per due volte ha tentato l'esame di ammissione all'università fallendo in ogni tentativo e che di lì a poco si trova coinvolto in una battaglia tra guerriere che si scatenerà per tutta la città. E così, tra una cosa e l'altra, Minato si ritrova a fare da “Master” (o da Ashikabi come si dice nell'anime) ad una squadra di guerriere Sekirei con quartier generale in una pensione “stile Hinata” gestita da una padrona vedova, misteriosa ma alquanto forzuta.

Questo è più o meno quanto ci viene proposto da Sekirei, anime prende elementi da varie opere a lui precedenti e le mischia insieme in un action/ecchi alquanto frenetico.
In effetti c'è un po di tutto dai combattimenti ai siparietti comici e ad occasionali momenti ecchi. Complessivamente queste parti funzionano perché la realizzazione è buona e i personaggi comunque sono simpatici anche se riprendono un po' cliché preesistenti (Musumi, la prima sekirei di Minato è la la classica buona e generosa ma ingenuotta; la bionda Tsukiumi è il tipo burbero ma che sotto sotto è molto sensibile...).
Peccato che, come si usa di recente, l'anime di Sekirei è tratto da un manga ancora in corso d'opera e di conseguenza se ne ricava una sostanziale introduzione a una storia ancora in fase di sviluppo. Oltretutto i personaggi in azione sono parecchi e quindi nascono vari filoni narrativi che, per essere seguiti tutti, danno luogo a una narrazione un po' troppo frammentata, anche se questo è un problema che affligge anche il manga originario.
Si va un po' a strappi insomma: ci si diverte abbastanza nelle parti che personalmente si è portati a gradire, ci si annoia abbastanza nelle altre. La frequenza con cui le due tipologie si alternano è però abbastanza elevata anche nel corso di un singolo episodio.
Per fortuna almeno si parte sempre bene con un opening molto carina ben cantata dalle doppiatrici delle sekirei del Minato-team.

Il giudizio finale è di una promozione non molto brillante con riserva: non molto brillante perché Sekirei ha qualche problemino con la narrazione che è frammentata; con riserva perché l'opera è in corso e perché gli eventuali motivi di gradimento provengono dal fatto che l'opera rientri o meno nelle corde personali dello spettatore come genere.

Inizio la mia recensione chiarendo da subito che il mio voto è penalizzato per l'ormai abbondanza di questo genere di anime, i quali mescolano la classica commedia studentesca ecchi a risvolti fantascientifici.
Grafica: essendo un anime piuttosto recente la grafica è molto buona. Bei disegni, bei colori e ottimi scenari.
Musiche: genere rock nipponico ben scelto e azzeccato nelle scene chiave; discrete l'opening e l'ending.
Personaggi: banali ma comunque ben scelti per il ruolo che devono ricoprire. Il protagonista è il classico ragazzo inizialmente imbranato delle superiori che nel corso della storia si rivela essere un mezzo eroe. Ciò che ne aumenta le credenziali però è la simpatia e l'ilarità generale.
Trama: poche idee innovative. Il protagonista, attorniato da ragazze con superpoteri, una più bella dell'altra, combatte per la conquista di una fantomatica ascensione, di cui non viene però specificato nulla. La storia rimane in alcune parti piuttosto ambigua, in quanto chiaramente incompiuta e in attesa della seconda serie.
Conclusioni: tutto sommato un anime da vedere, se non altro per la discreta comicità dei personaggi e per la storia di fondo, che pur rimanendo nella banalità del genere, è comunque buona.

Anime carino, dalla storia classica e che scorre liscia, senza colpi di scena dunque. Tutto succede come prevedibile anche nell'ultima puntata.
I disegni ed i colori sono carini ma ci si accorge subito che spesso nel disegnare le ragazze ci sono dati degli errori nele proporzioni (non sto parlando dei seni). Ad una certa distanza la ragazza è giusta ma, all'avvicinarsi o all'allontanarsi, le proporzioni di fianchi, gambe e del resto del corpo a volte sembrano errati.
Il voto finale è 6,5 perché, se nella seconda serie si impegneranno e faranno un bel seguito, allora potrà essere un bell'anime visto che ne ha di potenziale. Magari sarebbe opportuno raddoppiare il numero degli episodi perché raccontare la storia di così tante donne in dodici episodi sarà impossibile, a meno che vogliano fare cinque o sei serie.

Il primo commento forse potrebbe essere : Che noia un altro action-ecchi... ma per chi ha avuto il buon senso di vedere tutti gli episodi è e rimarrà un action-ecchi di buon livello.
E' anche vero che inizialmente si fatica un po' a capire qual'è il perno principale della trama.
Ma dopo poco risulta + che scontato che il cardine della trama è concentrato sulla purezza dei sentimenti che le persone possono provare per le persone che le circondano come l'affetto, l'amicizia e come sempre l'amore.
Bhè detto così non sembrerebbe nulla di speciale e nulla di diverso da tanti altri.
Ma la particolarità di questo anime sta nella precisione in cui sono state delineate le personalità dei singoli personaggi e come tanti modi di pensare e agire possano comunque unirsi per assolvere ad uno scopo comune.
Il mio consiglio è di vedere l'anime fino in fonde ..ne vale davvero la pena e non solo per la perfezione con cui vengono disegnati i corpi perfetti delle varie Sekirei... Capito maschietti... ahahahhahah ^_^

Sekirei è una serie davvero carina, la trama non è un granché come originalità (con il solito ragazzo che si ritrova circondato da belle ragazze) e i personaggi non sono il massimo, ma nonostante questo l’ anime risulta essere molto divertente e mai noioso. Le animazioni e le musiche sono molto buone. Il fan service non è eccessivo, i combattimenti sono ben fatti. Come genere ecchi e azione e veramente un anime ben fatto, lo consiglio a tutti gli amanti di questo genere.

Il genere action-ecchi va molto di moda negli ultimi anni e Sekirei è uno dei tanti anime di questo filone. C'è da dire però che l'aspetto ecchi non è più di tanto marcato: voglio dire, a parte la formosità delle Sekirei, il fan service è molto più limitato rispetto, ad esempio, a Ikkitousen (sicuramente superiore sotto tutti i punti di vista).
Il design è buono anche se ritengo che il viso dei personaggi sia sostanzialmente identico a tutti, cambia solo la capigliatura, infatti il viso del protagonista maschile sembra letteralmente uguale a quello di una ragazza. A parte questo, direi che nel complesso è un discreto anime. Di combattimenti ce ne sono ma in generale non mi hanno entusiasmato più di tanto. La puntata finale pure. Penso che faranno un seguito comunque.
La trama... beh, ha ragione Dio (uno dei due che han recensito quest'anime) a dire che le Sekirei, cioè le ragazze che combattono, in realtà non sono altro che dei Pokemon in versione umana.

Un giorno il classico studente sfigato, incontra una bella ragazza che è inseguita da due terribbili donne che emettono fulmini dalle mani. Quella ragazza però non è una fanciulla come tante ma è una Sekirei: una creatura creata in laboratorio dotata di particolari poteri il cui destino è di combattere contro le altre Sekirei finchè non ne rimarrà una sola e il giovane studente, verrà presto coinvolto nella battaglia come suo partner.

Questo anime ricalca i passi di sere come Rozen Maiden o Fate/Stay Night. E' piacevole da seguire ma è ben lontano dal poter eguagliare queste due serie.

Il Chara Design è piacevole, la opening e la ending sono molto orecchiabili per contro la colonna sonora è piuttosto anonima. Ma il veropunto debole di questo anime è la trama, che sembra totalmente al servizio del fan-service: non c'è un solo episodio dove le ragazze nion siano semi nude o coi vestiti a brandelli, non che me ne dispiaccia ma così tutto il resto penso che ne risenta.

Sekirei non è il massimo ma è comunque un'anime discreto se non si cercano misteriosi intrighi o avventure drammatiche e poi, siccome a me il fan-service non dispiace, gli do un 7!

Ho letto il manga per parecchio tempo e si può riassumere in 2 modi.
1) La versione anime di Lucignolo
2) Pokemon, solo che al posto dei mostriciattoli c'è la gnocca.

Detto questo non c'è molto da dire, il genere o piace o non piace, se mettete in conto che ci saranno combattimenti tra ragazze in topless (e non sto scherzando)che dureranno almeno un paio di episodi allora la serie è molto divertente, anche se banalotta.
Tornando all'anime per ora è uscito solo 1 episodio, tecnicamente è ineccepibile, buone animazioni e tratto sopra al comune, bella sigla e buon pacing della storia.

Come ho detto, la serie a me non è dispiaciuta, ma deve piacere il genere, 4 risate le si fa tranquillamente.