Slayers Revolution
Devo ammettere che il ritorno di Lina/Rina Inverse e soci in TV mi prese in contropiede: pensavo ormai che non c'era più nulla da dire sulla maga più potente e irascibile della storia degli anime giapponesi. O meglio, "Slayers Try" si era concluso in maniera così gloriosa, che tutto quello che sarebbe venuto dopo sarebbe risultato una pallida imitazione al confronto. E, purtroppo, devo dire che non mi sbagliavo.
Pur essendo una serie più che sufficiente, "Slayers Revolution" non convince appieno: i nuovi personaggi sono così così, variano dal noioso all'inutile (ma forse "Evolution-R" farà di peggio); per quanto ci siano innegabilmente dei momenti buoni, la serie sembra fin troppo "rigida" (e non parlo delle animazioni fatte al risparmio), incapace di scorrere naturalmente come le serie precedenti. Forse le idee a quel punto erano ormai esaurite, forse erano semplicemente cambiati i tempi (dieci anni possono essere parecchi per una serie animata).
Questo è sicuramente "Slayers", in definitiva, ma non è il trionfale ritorno che molti si aspettavano.
Pur essendo una serie più che sufficiente, "Slayers Revolution" non convince appieno: i nuovi personaggi sono così così, variano dal noioso all'inutile (ma forse "Evolution-R" farà di peggio); per quanto ci siano innegabilmente dei momenti buoni, la serie sembra fin troppo "rigida" (e non parlo delle animazioni fatte al risparmio), incapace di scorrere naturalmente come le serie precedenti. Forse le idee a quel punto erano ormai esaurite, forse erano semplicemente cambiati i tempi (dieci anni possono essere parecchi per una serie animata).
Questo è sicuramente "Slayers", in definitiva, ma non è il trionfale ritorno che molti si aspettavano.
Lina e soci son tornati! (parte 1)
Dopo più di dieci anni dalla conclusione di "Slayers Try", ritorna sugli schermi televisivi la saga fantasy più famosa e amata degli anni '90. Questa serie, così come la precedente, non si basa sui romanzi di Kanzaka, ma gode di una sceneggiatura realizzata appositamente per la televisione. Innanzitutto bisogna sottolineare il fatto che questa è solo la prima metà di una serie ben più lunga, composta da "Slayers Revolution" e dal suo seguito "Slayers Evolution-R", ma soffermiamoci su questi tredici episodi. La storia ha un inizio decisamente spumeggiante, reintroducendo i protagonisti storici della serie e presentando dei nuovi personaggi secondari, ma si arena quasi subito. La prima metà della serie è un susseguirsi di gag e siparietti divertenti, ma soffre di una trama quasi inesistente. Con il proseguire della narrazione fortunatamente la trama va delineandosi, con un alternarsi di scontri e rivelazioni che portano fino al gran finale.
Questa volta la serie è arrivata sui nostri schermi televisivi con il suo titolo originale, e questo ha lasciato ben sperare in un doppiaggio più fedele all'originale. Speranze ovviamente disilluse dalla nostra amata Mediaset. Nonostante tutti questi anni, tornano gli stessi adattamenti delle tre serie televisive precedenti. Innanzitutto vengono mantenuti tutti i nomi italianizzati dei protagonisti (l'unica nota positiva è che Lina ha finalmente riacquistato il suo cognome); i nomi degli incantesimi e le formule magiche sono ovviamente quelle storiche italiane (ormai il "Fulmine Rosso" è talmente radicato nell'immaginario del pubblico che non lo cambieranno mai). Infine ci sono le solite censure ai dialoghi... tanto per fare un esempio, l'inizio della serie è ricco di siparietti in cui Lina viene presa in giro perché ha il seno piatto; ovviamente tutte le battute su questo argomento sono state prontamente sostituite con delle offese più infantili (è bassa, grassa e sembra una mocciosa), ma più consone a un pubblico giovane.
Il bello di questa serie è il ritorno in televisione dei personaggi storici, ma, a parte la spumeggiante Lina che fa da protagonista indiscussa, gli altri vengono relegati in secondo piano. Gourry è più tonto e smemorato che mai (pure troppo), e le uniche scene in cui risalta la sua presenza sono i siparietti comici (decisamente esilarante quando gli si spezza la spada e tenta di sistemarla) e quei pochi momenti in cui impugna la Spada di Luce. Amelia e Zelgadis purtroppo non se la passano meglio e fanno praticamente solo da supporto. Fa il suo ritorno in scena anche Zeross, ambiguo come sempre, che però questa volta sembra osteggiare Lina e compagni piuttosto apertamente. Verso la fine fanno la loro apparizione anche altri due personaggi storici, la maga Sylpheel e il principe Filionel di Saillune.
Con questa nuova serie vengono introdotti anche dei nuovi personaggi: Pokota, una specie di pokemon che sembra una copia sputata di Lina, ma la cui presenza è strettamente legata allo sviluppo della storia, e oltre a questo è anche un pretesto per far tornare in scena la Spada di Luce senza troppe spiegazioni; Duclis, così come Pokota, è l'unico con un background ben definito, ma nonostante questo non è caratterizzato molto bene; Gioconda è un personaggio decisamente insulso e serve soltanto allo sviluppo della trama; il sicario Zuma se la cava meglio degli altri, ma le scene che lo vedono come protagonista sono talmente poche che non permettono uno sviluppo del personaggio degno di questo nome; infine c'è l'ispettore Wizer, che è l'unico dei nuovi personaggi ad essere degno di nota. All'inizio sembra assolutamente insulso, ma poi si rivelerà decisamente più complesso.
Dal lato tecnico, la prima cosa che salta all'occhio sono i colori sgargianti, decisamente più vividi rispetto alle vecchie produzioni. Le animazioni sono ben fatte, anche se con un uso forse eccessivo della computer grafica, ma non sono niente di eccezionale se paragonate alle altre produzioni nipponiche degli ultimi anni. Il character design è più arrotondato e ricorda quello di "Slayers Premium", ma per certi versi sembra un po' troppo "infantile", se mi passate il termine. La colonna sonora è piuttosto orecchiabile, in compenso le sigle cantate da Megumi Hayashibara sono sempre molto belle;, come opening viene utilizzata la spumeggiante "Plenty of Grit", mentre a fare da ending c'è una canzone intitolata "Revolution". In conclusione, questo nuovo capitolo della saga di "Slayers", nonostante le sue potenzialità, delude un po' le aspettative con una storia che stenta un po' a decollare e che riesce a coinvolgere solo verso la metà della serie. Speriamo bene nel seguito.
Dopo più di dieci anni dalla conclusione di "Slayers Try", ritorna sugli schermi televisivi la saga fantasy più famosa e amata degli anni '90. Questa serie, così come la precedente, non si basa sui romanzi di Kanzaka, ma gode di una sceneggiatura realizzata appositamente per la televisione. Innanzitutto bisogna sottolineare il fatto che questa è solo la prima metà di una serie ben più lunga, composta da "Slayers Revolution" e dal suo seguito "Slayers Evolution-R", ma soffermiamoci su questi tredici episodi. La storia ha un inizio decisamente spumeggiante, reintroducendo i protagonisti storici della serie e presentando dei nuovi personaggi secondari, ma si arena quasi subito. La prima metà della serie è un susseguirsi di gag e siparietti divertenti, ma soffre di una trama quasi inesistente. Con il proseguire della narrazione fortunatamente la trama va delineandosi, con un alternarsi di scontri e rivelazioni che portano fino al gran finale.
Questa volta la serie è arrivata sui nostri schermi televisivi con il suo titolo originale, e questo ha lasciato ben sperare in un doppiaggio più fedele all'originale. Speranze ovviamente disilluse dalla nostra amata Mediaset. Nonostante tutti questi anni, tornano gli stessi adattamenti delle tre serie televisive precedenti. Innanzitutto vengono mantenuti tutti i nomi italianizzati dei protagonisti (l'unica nota positiva è che Lina ha finalmente riacquistato il suo cognome); i nomi degli incantesimi e le formule magiche sono ovviamente quelle storiche italiane (ormai il "Fulmine Rosso" è talmente radicato nell'immaginario del pubblico che non lo cambieranno mai). Infine ci sono le solite censure ai dialoghi... tanto per fare un esempio, l'inizio della serie è ricco di siparietti in cui Lina viene presa in giro perché ha il seno piatto; ovviamente tutte le battute su questo argomento sono state prontamente sostituite con delle offese più infantili (è bassa, grassa e sembra una mocciosa), ma più consone a un pubblico giovane.
Il bello di questa serie è il ritorno in televisione dei personaggi storici, ma, a parte la spumeggiante Lina che fa da protagonista indiscussa, gli altri vengono relegati in secondo piano. Gourry è più tonto e smemorato che mai (pure troppo), e le uniche scene in cui risalta la sua presenza sono i siparietti comici (decisamente esilarante quando gli si spezza la spada e tenta di sistemarla) e quei pochi momenti in cui impugna la Spada di Luce. Amelia e Zelgadis purtroppo non se la passano meglio e fanno praticamente solo da supporto. Fa il suo ritorno in scena anche Zeross, ambiguo come sempre, che però questa volta sembra osteggiare Lina e compagni piuttosto apertamente. Verso la fine fanno la loro apparizione anche altri due personaggi storici, la maga Sylpheel e il principe Filionel di Saillune.
Con questa nuova serie vengono introdotti anche dei nuovi personaggi: Pokota, una specie di pokemon che sembra una copia sputata di Lina, ma la cui presenza è strettamente legata allo sviluppo della storia, e oltre a questo è anche un pretesto per far tornare in scena la Spada di Luce senza troppe spiegazioni; Duclis, così come Pokota, è l'unico con un background ben definito, ma nonostante questo non è caratterizzato molto bene; Gioconda è un personaggio decisamente insulso e serve soltanto allo sviluppo della trama; il sicario Zuma se la cava meglio degli altri, ma le scene che lo vedono come protagonista sono talmente poche che non permettono uno sviluppo del personaggio degno di questo nome; infine c'è l'ispettore Wizer, che è l'unico dei nuovi personaggi ad essere degno di nota. All'inizio sembra assolutamente insulso, ma poi si rivelerà decisamente più complesso.
Dal lato tecnico, la prima cosa che salta all'occhio sono i colori sgargianti, decisamente più vividi rispetto alle vecchie produzioni. Le animazioni sono ben fatte, anche se con un uso forse eccessivo della computer grafica, ma non sono niente di eccezionale se paragonate alle altre produzioni nipponiche degli ultimi anni. Il character design è più arrotondato e ricorda quello di "Slayers Premium", ma per certi versi sembra un po' troppo "infantile", se mi passate il termine. La colonna sonora è piuttosto orecchiabile, in compenso le sigle cantate da Megumi Hayashibara sono sempre molto belle;, come opening viene utilizzata la spumeggiante "Plenty of Grit", mentre a fare da ending c'è una canzone intitolata "Revolution". In conclusione, questo nuovo capitolo della saga di "Slayers", nonostante le sue potenzialità, delude un po' le aspettative con una storia che stenta un po' a decollare e che riesce a coinvolgere solo verso la metà della serie. Speriamo bene nel seguito.
Come molti di voi anche io sono una fan di questa serie, che ho apprezzato moltissimo per il suo mix di comicità e serietà, musiche favolose, personaggi caratterizzati benissimo, il tutto in un contesto fantasy tipico dei gdr. Quindi quando ho saputo che era stato realizzato un nuovo anime mi sono fiondata a vederlo, ma la delusione è stata tantissima.
Tralasciamo il nuovo chara, che ci può anche stare, e i colori accesissimi (troppo a mio avviso); quello che manca a questa serie è quel magico mix che aveva fatto la sua fortuna. La trama è piatta, i presupposti per qualcosa di interessante ci sono, ma non vengono sviluppati. Non si respira quell'aria di voglia di avventura, di pathos, non riesci a chiederti "e adesso cosa accadrà? Cosa faranno?" perché gli eventi si susseguono talmente velocemente che non c'è modo di svolgere le informazioni che ci vengono man mano fornite, perché quando cominci a realizzare è ormai tutto finito.
I personaggi principali hanno perso quella verve che li caratterizzava, se non snaturati in alcuni casi: ok che Gourry è tonto, ma non così tonto! Lina mi è sembrata meno cinica, meno attaccata al denaro, più accondiscendente e Amelia meno attaccata morbosamente al senso di giustizia, giusto per fare degli esempi. Invece i personaggi nuovi sono banali, a mala pena abbozzati.
Restano sempre apprezzabili le sigle e la colonna sonora.
A mio avviso "Slayers Revolution" è un prodotto che avrebbe potuto decollare, ma che è stato raffazzonato molto in fretta. Potrà piacere o meno, non me la sento di sconsigliarlo ma nemmeno di consigliarlo.
Tralasciamo il nuovo chara, che ci può anche stare, e i colori accesissimi (troppo a mio avviso); quello che manca a questa serie è quel magico mix che aveva fatto la sua fortuna. La trama è piatta, i presupposti per qualcosa di interessante ci sono, ma non vengono sviluppati. Non si respira quell'aria di voglia di avventura, di pathos, non riesci a chiederti "e adesso cosa accadrà? Cosa faranno?" perché gli eventi si susseguono talmente velocemente che non c'è modo di svolgere le informazioni che ci vengono man mano fornite, perché quando cominci a realizzare è ormai tutto finito.
I personaggi principali hanno perso quella verve che li caratterizzava, se non snaturati in alcuni casi: ok che Gourry è tonto, ma non così tonto! Lina mi è sembrata meno cinica, meno attaccata al denaro, più accondiscendente e Amelia meno attaccata morbosamente al senso di giustizia, giusto per fare degli esempi. Invece i personaggi nuovi sono banali, a mala pena abbozzati.
Restano sempre apprezzabili le sigle e la colonna sonora.
A mio avviso "Slayers Revolution" è un prodotto che avrebbe potuto decollare, ma che è stato raffazzonato molto in fretta. Potrà piacere o meno, non me la sento di sconsigliarlo ma nemmeno di consigliarlo.
Quarta serie della fantastica saga di Slayers. Si nota subito che sono passati più di 10 anni dalla produzione delle prime 3 serie: la grafica è decisamente al passo coi tempi, con disegni precisi e colori molto intensi. Ciononostante il character design è sempre fedele a se stesso senza ritocchi o cambiamenti nei personaggi principali, che invece pullulano nei seguiti di molte altre serie animate. Evidentemente i personaggi erano già curati a sufficienza da non rendersi necessaria l'aggiunta di particolari.
Se i protagonisti sono sempre gli stessi, ancora una volta le carte vincenti di Slayers sono la trama e la caratterizzazione dei nuovi personaggi.
Un irresistibile richiamo all'origine per gli appassionati: la vicenda è avvolta nell'eco di Rezo (nemico della prima serie) e sulla sua intrigante figura; le azioni che ha compiuto in vita hanno ancora effetto in alcune zone del mondo, e torna il dilemma sul suo conto: santo o demonio?
In questo scenario troviamo Lina e Gourry orfani della spada di luce (persa nello scontro finale di Slayers Try) e quindi alla ricerca di una spada adeguata alle abilità dello spadaccino: ogni spada che prova a brandire in duello infatti si rompe a causa della sua eccessiva forza.
Ed entra subito in scena uno dei migliori personaggi della serie: l'ispettore Wizer, che cerca di arrestare Lina per una serie di crimini.
Wizer è molto ben caratterizzato, elemento divertente della serie ricorda personaggi epici come gli ispettori Clousou e Zenigata (tutti ispettori eh?!)
Dopo la comparsa di Pokota, altro personaggio interessante, pian piano i misteri iniziano a sciogliersi fino al climax finale.
Un'opera ancora una volta avvincente e dotata di mistero, Slayers sembra non perdere mai il suo fascino. La visione è sicuramente consigliata, possibilmente dopo le prime 3 serie così da gustarsela appieno.
Se i protagonisti sono sempre gli stessi, ancora una volta le carte vincenti di Slayers sono la trama e la caratterizzazione dei nuovi personaggi.
Un irresistibile richiamo all'origine per gli appassionati: la vicenda è avvolta nell'eco di Rezo (nemico della prima serie) e sulla sua intrigante figura; le azioni che ha compiuto in vita hanno ancora effetto in alcune zone del mondo, e torna il dilemma sul suo conto: santo o demonio?
In questo scenario troviamo Lina e Gourry orfani della spada di luce (persa nello scontro finale di Slayers Try) e quindi alla ricerca di una spada adeguata alle abilità dello spadaccino: ogni spada che prova a brandire in duello infatti si rompe a causa della sua eccessiva forza.
Ed entra subito in scena uno dei migliori personaggi della serie: l'ispettore Wizer, che cerca di arrestare Lina per una serie di crimini.
Wizer è molto ben caratterizzato, elemento divertente della serie ricorda personaggi epici come gli ispettori Clousou e Zenigata (tutti ispettori eh?!)
Dopo la comparsa di Pokota, altro personaggio interessante, pian piano i misteri iniziano a sciogliersi fino al climax finale.
Un'opera ancora una volta avvincente e dotata di mistero, Slayers sembra non perdere mai il suo fascino. La visione è sicuramente consigliata, possibilmente dopo le prime 3 serie così da gustarsela appieno.
E' tornato Slayers, nelle vesti di Revolution! Quasi non credevo di poter rivivere le avventure di Lina e soci e invece ecco una nuova saga!
Felicissimo al momento dell'annuncio, un po' meno ora, finita la visione dei primi 13 episodi. Mi aggrego dunque a quegli utenti non proprio entusiasti.
Purtroppo questa prima parte della nuova saga delude, per non dire che annoia, gli elementi ci sarebbero, quell'atmosfera fra il fantasy e l'avventura, tra l'umorismo e il demenziale, i vecchi cari personaggi esattamente come li ricordavamo, insomma bastava proprio poco per far uscire qualcosa di godibile perché nessuno penso si aspettasse stravolgimenti (a parte il "Revolution" nel titolo), ma qualcosa non è filato per me, e ho visto un lavoro amalgamato male.
Non mi voglio insignire del titolo di "esperto slayeriano", dico semplicemente che Revolution non mi è piaciuto.
La trama non è delle migliori, ma regge, una serie di eventi che partono da Lina accusata di distruggere carri armati di stato, alle vicende del regno di Taforashia fino alla resurrezione del demone Zanafar, un biscione parlante senza tanto senso a dimostrazione della poca originalità... o si può parlare di mancanza di idee?
Manca l'avventura, l'esplorazione, tutto accade molto velocemente quasi a voler far finire in fretta questa prima parte. Slayers ha sempre avuto un ritmo abbasatanza alto, quasi a sottolineare l'irascibilità di Lina, ma qui hanno esagerato, ci si vede sballonzolati qua e là per poi essere subito nella lotta finale.
I nuovi personaggi non entusiasmano, probabilmente non li vedremo più a parte Pokota, che a quanto pare continua il viaggio fino a Evolution, gli altri sono inconsistenti, banali e l'investigatore iniziale che c'entra? Interessante l'idea, ma si perde durante la serie comparendo in qualche episodio, quasi a voler solo intrattenere; però ai fine della vicenda principale rimane ai margini.
Anche alcuni vecchi personaggi sembrano essere lì per fare una bella reunion più che avere a che fare con la storia, Xellos su tutti. Poco interessanti supportati da una sceneggiatura debole. Gli episodi più divertenti sono forse quelli esterni alla storia, con gag simpatiche.
Tecnicamente non è eccelso, i disegni si sono adattati agli anni 2000 lasciando il chara invariato, ma diciamo hanno fatto il minimo.
Sul doppiaggio, quello giapponese che non ho sentito sarà senza dubbio ottimo, ma per me Lina ha la voce di Lisa Ortiz. Per curiosità ho visto un episodio doppiato in italiano, contento per il ritorno della Pacotto e del vecchio cast, ma la Merak Film ha (di nuovo) stravolto i dialoghi, cambiando letteralmente il senso delle battute. Ordini dall'alto suppongo.
Le musiche, secondo me pescate da un "bacino comune" (aka già sentite), fanno il loro compitino adattandosi alle atmosfere, solo i remix delle sigle sono di un certo livello. Sigle cantate da Megumi Hayashibara (doppiatrice di Lina), la cosa migliore di Revolution.
Sono un estimatore di Slayers, ma questo nuovo capitolo è piatto, incolore seppur con qualche momento esilarante.
Ma forse è tattica, mettere una base, dei nuovi personaggi e liquidare il tutto velocemente per entrare nel vivo della storia, una sorta di lungo prologo per approdare in Evolution-R. Allora Revolution sarebbe da rivalutare in un ottica di 26 episodi. Staremo a vedere.
Felicissimo al momento dell'annuncio, un po' meno ora, finita la visione dei primi 13 episodi. Mi aggrego dunque a quegli utenti non proprio entusiasti.
Purtroppo questa prima parte della nuova saga delude, per non dire che annoia, gli elementi ci sarebbero, quell'atmosfera fra il fantasy e l'avventura, tra l'umorismo e il demenziale, i vecchi cari personaggi esattamente come li ricordavamo, insomma bastava proprio poco per far uscire qualcosa di godibile perché nessuno penso si aspettasse stravolgimenti (a parte il "Revolution" nel titolo), ma qualcosa non è filato per me, e ho visto un lavoro amalgamato male.
Non mi voglio insignire del titolo di "esperto slayeriano", dico semplicemente che Revolution non mi è piaciuto.
La trama non è delle migliori, ma regge, una serie di eventi che partono da Lina accusata di distruggere carri armati di stato, alle vicende del regno di Taforashia fino alla resurrezione del demone Zanafar, un biscione parlante senza tanto senso a dimostrazione della poca originalità... o si può parlare di mancanza di idee?
Manca l'avventura, l'esplorazione, tutto accade molto velocemente quasi a voler far finire in fretta questa prima parte. Slayers ha sempre avuto un ritmo abbasatanza alto, quasi a sottolineare l'irascibilità di Lina, ma qui hanno esagerato, ci si vede sballonzolati qua e là per poi essere subito nella lotta finale.
I nuovi personaggi non entusiasmano, probabilmente non li vedremo più a parte Pokota, che a quanto pare continua il viaggio fino a Evolution, gli altri sono inconsistenti, banali e l'investigatore iniziale che c'entra? Interessante l'idea, ma si perde durante la serie comparendo in qualche episodio, quasi a voler solo intrattenere; però ai fine della vicenda principale rimane ai margini.
Anche alcuni vecchi personaggi sembrano essere lì per fare una bella reunion più che avere a che fare con la storia, Xellos su tutti. Poco interessanti supportati da una sceneggiatura debole. Gli episodi più divertenti sono forse quelli esterni alla storia, con gag simpatiche.
Tecnicamente non è eccelso, i disegni si sono adattati agli anni 2000 lasciando il chara invariato, ma diciamo hanno fatto il minimo.
Sul doppiaggio, quello giapponese che non ho sentito sarà senza dubbio ottimo, ma per me Lina ha la voce di Lisa Ortiz. Per curiosità ho visto un episodio doppiato in italiano, contento per il ritorno della Pacotto e del vecchio cast, ma la Merak Film ha (di nuovo) stravolto i dialoghi, cambiando letteralmente il senso delle battute. Ordini dall'alto suppongo.
Le musiche, secondo me pescate da un "bacino comune" (aka già sentite), fanno il loro compitino adattandosi alle atmosfere, solo i remix delle sigle sono di un certo livello. Sigle cantate da Megumi Hayashibara (doppiatrice di Lina), la cosa migliore di Revolution.
Sono un estimatore di Slayers, ma questo nuovo capitolo è piatto, incolore seppur con qualche momento esilarante.
Ma forse è tattica, mettere una base, dei nuovi personaggi e liquidare il tutto velocemente per entrare nel vivo della storia, una sorta di lungo prologo per approdare in Evolution-R. Allora Revolution sarebbe da rivalutare in un ottica di 26 episodi. Staremo a vedere.
Come tutti quelli che mi hanno preceduto, comincerò dicendo che adoro Slayers, e che ho fatto i salti di gioia al solo pensiero del ritorno di uno dei miei anime preferiti di sempre, tuttavia, proprio perché sono grande fan della saga, non posso dire di essere particolarmente soddisfatta di questo nuovo capitolo. Non che sia inguardabile, ma quando ci si aspetta il massimo è naturale rimanere delusi davanti a un prodotto “solo” discreto.
Revolution è una serie gradevole, riesce a strappare più di una risata, ha qualche buona scena d’azione e, soprattutto, permette di ritrovare i mitici personaggi e l’inconfondibile mix di umorismo e avventura che hanno reso questa saga un must dell’animazione giapponese, e questo è quanto.
Da parte mia si prende un onesto sette, il che già lo pone una spanna sopra a molta spazzatura che si vede in circolazione, ma se paragonato alle vecchie serie, Revolution esce dal confronto con le ossa rotte.
Innanzitutto la trama: senza dubbio la più debole delle quattro viste fino ad ora, inizia a prendere forma solo nella seconda parte dell’anime (i primi sei episodi sono praticamente dei filler, divertenti, ma inutili), si sviluppa senza riuscire a coinvolgere o ad emozionare più di tanto e si conclude con uno scontro abbastanza insignificante.
Secondo, i personaggi: Pokota, lo pseudo-digimon coprotagonista di questa nuova avventura, è antipaticissimo, spero vivamente di non vederlo più dopo questo capitolo, e anche tutte le altre “facce nuove” non sono intriganti né memorabili (anche dal punto di vista grafico), tranne forse Wizer, che almeno ogni tanto diverte.
Avrei da dire anche sui protagonisti storici. Sono rimasti gli stessi di sempre, e questo è bene, ma purtroppo, con l'ovvia eccezione di Lina, non è stato concesso loro molto spazio: qualche gag, qualche momento di gloria durante gli scontri (non molti a dire il vero, in questa serie più che altro le prendono!), ma per il resto sono quasi tappezzeria.
Infine, la realizzazione tecnica: si poteva decisamente fare di meglio per una saga tanto amata e popolare! Lo stile grafico è rimasto invariato, e anche questo è bene, ma le animazioni sono piuttosto scarse, i fondali appena passabili e la colonna sonora (sigle a parte) nemmeno la ricordo!
In definitiva: un capitolo non particolarmente esaltante di una saga leggendaria, si lascia guardare, ma probabilmente deluderà sia le aspettative dei fan, i quali non potranno che constatare che c’è un abisso tra le vecchie serie e la nuova, sia dei neofiti, che si chiederanno cosa ci sia di così meraviglioso in Slayers se la qualità è questa.
C’è però da dire che Revolution ha ancora la possibilità di riscattarsi: questi 13 episodi in realtà sono solo la prima parte di un arco narrativo composto da 26 puntate, per cui penso sia ancora presto per parlare di fallimento.
Staremo a vedere, in ogni caso la mia valutazione per ora è questa.
Revolution è una serie gradevole, riesce a strappare più di una risata, ha qualche buona scena d’azione e, soprattutto, permette di ritrovare i mitici personaggi e l’inconfondibile mix di umorismo e avventura che hanno reso questa saga un must dell’animazione giapponese, e questo è quanto.
Da parte mia si prende un onesto sette, il che già lo pone una spanna sopra a molta spazzatura che si vede in circolazione, ma se paragonato alle vecchie serie, Revolution esce dal confronto con le ossa rotte.
Innanzitutto la trama: senza dubbio la più debole delle quattro viste fino ad ora, inizia a prendere forma solo nella seconda parte dell’anime (i primi sei episodi sono praticamente dei filler, divertenti, ma inutili), si sviluppa senza riuscire a coinvolgere o ad emozionare più di tanto e si conclude con uno scontro abbastanza insignificante.
Secondo, i personaggi: Pokota, lo pseudo-digimon coprotagonista di questa nuova avventura, è antipaticissimo, spero vivamente di non vederlo più dopo questo capitolo, e anche tutte le altre “facce nuove” non sono intriganti né memorabili (anche dal punto di vista grafico), tranne forse Wizer, che almeno ogni tanto diverte.
Avrei da dire anche sui protagonisti storici. Sono rimasti gli stessi di sempre, e questo è bene, ma purtroppo, con l'ovvia eccezione di Lina, non è stato concesso loro molto spazio: qualche gag, qualche momento di gloria durante gli scontri (non molti a dire il vero, in questa serie più che altro le prendono!), ma per il resto sono quasi tappezzeria.
Infine, la realizzazione tecnica: si poteva decisamente fare di meglio per una saga tanto amata e popolare! Lo stile grafico è rimasto invariato, e anche questo è bene, ma le animazioni sono piuttosto scarse, i fondali appena passabili e la colonna sonora (sigle a parte) nemmeno la ricordo!
In definitiva: un capitolo non particolarmente esaltante di una saga leggendaria, si lascia guardare, ma probabilmente deluderà sia le aspettative dei fan, i quali non potranno che constatare che c’è un abisso tra le vecchie serie e la nuova, sia dei neofiti, che si chiederanno cosa ci sia di così meraviglioso in Slayers se la qualità è questa.
C’è però da dire che Revolution ha ancora la possibilità di riscattarsi: questi 13 episodi in realtà sono solo la prima parte di un arco narrativo composto da 26 puntate, per cui penso sia ancora presto per parlare di fallimento.
Staremo a vedere, in ogni caso la mia valutazione per ora è questa.
Che dire? Niente male... anche se qualche appunto mi sento di farlo.
Sono appassionata di Slayers dalla prima messa in onda italiana: mi ha fatto innamorare del fantasy, mi ha fatto conoscere degli amici che tutt'ora sento, mi ha fatto creare il personaggio che tutt'ora mi rappresenta... insomma, per me è sicuramente stato un anime importante ma questo non mi ha impedito di osservarlo con un occhio critico... Ho visto tutti e 13 gli episodi appassionandomici e ridendo parecchio, ma ho notato che in più di 10 anni la qualità dell'anime stesso non è migliorata di molto! A parte il tipo di comicità che può piacere o meno, mi sono ritrovata a far vedere al mio ragazzo questa nuova serie e a lui non è piaciuta perchè abituato agli odierni anime molto più curati dal punto di vista grafico - premetto che non siamo 12enni che in un anime guardano solo quanta bella grafica/fanservice/sparamenti ci sia - e non sto parlando dello stile d immagine! Credo sia saggia l'idea di lasciare inalterato lo stile grafico, con gli stessi disegni di 10 anni fa, ma ci sono rimasta male nel vedere le prime scene del primo episodio fatte in flash!
Anche nelle sigle, tutto sommato bellissime, ho notato particolari davvero poco curati come un pezzo di vestito statico, una mano disegnata in modo approssimativo o cose del genere... Peccato!
Poi, se devo togliere l'obbiettività e il mio dannato occhio critico, ne resto follemente innamorata come dalla prima messa in onda!
Ecco, diciamo che se dovessi dare un voto a gusto personale darei un 7/8 ma se dovessi essere obbiettiva, tenendo conto di quanto l'animazione sia migliorata di questi tempi, tenendo conto del pochissimo miglioramento in 10 e passa anni, tenendo conto del tipo di comicità, tenendo conto di doverlo consigliare a chi non ha mai visto le precedenti serie, purtroppo il voto cala...
Ai nuovi spettatori dico: procuratevi le prime serie, possibilmente in lingua originale sottotitolate in inglese se non siete jappolinguisti, guardatevele ricordando di avere di fronte una serie 10ennale, e se il genere vi appassiona, oltre ad essere persone estremamente intellllligggggenti e di ottimo gusto, potete guardarvi questa mini-serie gustandovela come l'ho gustata io. Se le prime serie non fanno per voi... [...] la sconsiglio...
Sono appassionata di Slayers dalla prima messa in onda italiana: mi ha fatto innamorare del fantasy, mi ha fatto conoscere degli amici che tutt'ora sento, mi ha fatto creare il personaggio che tutt'ora mi rappresenta... insomma, per me è sicuramente stato un anime importante ma questo non mi ha impedito di osservarlo con un occhio critico... Ho visto tutti e 13 gli episodi appassionandomici e ridendo parecchio, ma ho notato che in più di 10 anni la qualità dell'anime stesso non è migliorata di molto! A parte il tipo di comicità che può piacere o meno, mi sono ritrovata a far vedere al mio ragazzo questa nuova serie e a lui non è piaciuta perchè abituato agli odierni anime molto più curati dal punto di vista grafico - premetto che non siamo 12enni che in un anime guardano solo quanta bella grafica/fanservice/sparamenti ci sia - e non sto parlando dello stile d immagine! Credo sia saggia l'idea di lasciare inalterato lo stile grafico, con gli stessi disegni di 10 anni fa, ma ci sono rimasta male nel vedere le prime scene del primo episodio fatte in flash!
Anche nelle sigle, tutto sommato bellissime, ho notato particolari davvero poco curati come un pezzo di vestito statico, una mano disegnata in modo approssimativo o cose del genere... Peccato!
Poi, se devo togliere l'obbiettività e il mio dannato occhio critico, ne resto follemente innamorata come dalla prima messa in onda!
Ecco, diciamo che se dovessi dare un voto a gusto personale darei un 7/8 ma se dovessi essere obbiettiva, tenendo conto di quanto l'animazione sia migliorata di questi tempi, tenendo conto del pochissimo miglioramento in 10 e passa anni, tenendo conto del tipo di comicità, tenendo conto di doverlo consigliare a chi non ha mai visto le precedenti serie, purtroppo il voto cala...
Ai nuovi spettatori dico: procuratevi le prime serie, possibilmente in lingua originale sottotitolate in inglese se non siete jappolinguisti, guardatevele ricordando di avere di fronte una serie 10ennale, e se il genere vi appassiona, oltre ad essere persone estremamente intellllligggggenti e di ottimo gusto, potete guardarvi questa mini-serie gustandovela come l'ho gustata io. Se le prime serie non fanno per voi... [...] la sconsiglio...
Quando ho letto che ci sarebbe stata una nuova serie, non ho saputo resistere alla tentazione di vederla, per una volta, in originale, con il vero doppiaggio, senza censure, senza dialoghi storpiate, senza inutili mediasettate. Slayers è uno di quegli anime della mia adolescenza, di cui ho amato i personaggi e la storia, nonostante abbia visto la versione italiana dell'epoca - ossia, una schifezza in confronto all'originale.
Sarà perché amo Lina e tutti gli altri, sarà perché ho un ricordo troppo bello di questa serie, nonostante tutto, sarà per la nostalgia, sarà per quel che volete, ma a me questa serie è piaciuta. Loro sono sempre gli stessi: Gourry, così dannatamente idiota; Lina, egocentrica, pazza, svitata, ma in fondo buona; Amelia, fissata con la giustizia; Zel, freddo come sempre; Xellos, cn i suoi segreti... li ho ritrovati tutti sempre uguali, sempre divertenti, sempre unici. Come unici e in linea con la serie sono tutti gli altri personaggi apparsi in questa saga, dai cattivi, al buon Pokota.
La storia non ha nulla da invidiare alle altre: avventurosa, comica, con un pizzico di mistero che man mano viene scoperta: guardarla è un piacere, per gli occhi (il character è migliorato, c'è da dirlo), per la mente (leggera e piena di colpi di scena), per tutto.
Ultimo punto, le sigle: cantate ancora una volta dalla doppiatrice di Lina, sono splendide, come sempre.
Sarà perché amo Lina e tutti gli altri, sarà perché ho un ricordo troppo bello di questa serie, nonostante tutto, sarà per la nostalgia, sarà per quel che volete, ma a me questa serie è piaciuta. Loro sono sempre gli stessi: Gourry, così dannatamente idiota; Lina, egocentrica, pazza, svitata, ma in fondo buona; Amelia, fissata con la giustizia; Zel, freddo come sempre; Xellos, cn i suoi segreti... li ho ritrovati tutti sempre uguali, sempre divertenti, sempre unici. Come unici e in linea con la serie sono tutti gli altri personaggi apparsi in questa saga, dai cattivi, al buon Pokota.
La storia non ha nulla da invidiare alle altre: avventurosa, comica, con un pizzico di mistero che man mano viene scoperta: guardarla è un piacere, per gli occhi (il character è migliorato, c'è da dirlo), per la mente (leggera e piena di colpi di scena), per tutto.
Ultimo punto, le sigle: cantate ancora una volta dalla doppiatrice di Lina, sono splendide, come sempre.
Senza una delle serie più belle in assoluto - ho visto solo il primo capitolo ed è praticamente tutto perfetto (simpatia dei personaggi ritrovati, belle musiche di apertura e chiusura...). La storia deve ancora svilupparsi e quindi non posso dare giudizi al riguardo, ma certamente non sarà una delusione. Un anime da vedere assolutamente, voto 10 ma se fosse avrei dato 20.