Digimon Adventure - Gekijouban
Possiamo suddividere il film in 3 parti dove le animazioni seppur ormai vecchie danno tutt'ora emozioni e sensazioni che si potevano provare all'epoca dell'uscita.
Il film presenta una trama abbastanza lineare con dettagli che ti fanno veramente immergere negli anni 2000 del Giappone come ad esempio nomi di località e il livello tecnologico presenti all'epoca, per non parlare dei dettagli culturali.
Unica nota negativa è che questo film è consigliabile vederlo soltanto dopo aver visto la prima e la seconda serie di Digimon, in alternativa guardare:
la prima parte prima di vedere Digimon 01;
la seconda sempre dopo la prima serie;
la terza parte a metà della prima stagione di Digimon 02.
Mi sento di dare 8 non solo per i motivi già sopra citati ma anche perché gli spolier fatti dal suddetto film sulle serie originali sono veramente minimi
Il film presenta una trama abbastanza lineare con dettagli che ti fanno veramente immergere negli anni 2000 del Giappone come ad esempio nomi di località e il livello tecnologico presenti all'epoca, per non parlare dei dettagli culturali.
Unica nota negativa è che questo film è consigliabile vederlo soltanto dopo aver visto la prima e la seconda serie di Digimon, in alternativa guardare:
la prima parte prima di vedere Digimon 01;
la seconda sempre dopo la prima serie;
la terza parte a metà della prima stagione di Digimon 02.
Mi sento di dare 8 non solo per i motivi già sopra citati ma anche perché gli spolier fatti dal suddetto film sulle serie originali sono veramente minimi
Ho sempre trovato quella di "Digimon" un'idea geniale, oltretutto concretizzata molto bene. Solitamente i lungometraggi tratti da serie TV perdono ogni aspetto positivo di cui erano originariamente provvisti, o almeno la maggior parte; non è questo il caso, anzi, qui il film chiarisce e rende più interessante la serie televisiva.
Il doppiaggio italiano è ottimo e rende bene ogni personaggio (non conosco quello originale e quindi giudico il nostro); la colorazione è migliore rispetto a quella della serie TV (colori più accesi e nitidi) e i disegni risultano anch'essi migliorati; la colonna sonora accompagna il film senza coprire troppi spazi vuoti, scatenandosi in particolare nelle scene dedicate alla battaglia (unica pecca è la canzone introduttiva, troppo ripetitiva per accompagnare la lunga presentazione iniziale del film); è adatto al target di pubblico per cui è stato pensato, cioè i bambini, ed è pensando proprio al pubblico ideale e principale della pellicola che la valutazione deve necessariamente alzarsi fino a raggiungere un bell'8 pieno pieno.
La vena comica accompagna con leggerezza la trama per l'intera durata del lungometraggio, presentandosi piacevole e molto naturale e realistica, per essere però abbandonata momentaneamente allorché gli accadimenti più "drammatici" per i Digimon e i 'Digieroi' si presentano dopo interruzioni più leggere, mai troppo lunghe o trascinate a riempimento.
Anche la regia merita un encomio particolare: il modo di sciogliere l'intreccio narrativo risulta scorrevole e aumenta l'interesse man mano che si va avanti con la storia. Si tratta ovviamente di una specie di lungo collage, di quelli che avrebbero potuto tranquillamente essere episodi brevi canonici della serie, ma il tutto riesce senza annoiare e senza errori grossolani (cui ci hanno abituati parecchi film tratti da anime originariamente di format televisivo).
Lo consiglio in particolar modo ai più giovani.
Il doppiaggio italiano è ottimo e rende bene ogni personaggio (non conosco quello originale e quindi giudico il nostro); la colorazione è migliore rispetto a quella della serie TV (colori più accesi e nitidi) e i disegni risultano anch'essi migliorati; la colonna sonora accompagna il film senza coprire troppi spazi vuoti, scatenandosi in particolare nelle scene dedicate alla battaglia (unica pecca è la canzone introduttiva, troppo ripetitiva per accompagnare la lunga presentazione iniziale del film); è adatto al target di pubblico per cui è stato pensato, cioè i bambini, ed è pensando proprio al pubblico ideale e principale della pellicola che la valutazione deve necessariamente alzarsi fino a raggiungere un bell'8 pieno pieno.
La vena comica accompagna con leggerezza la trama per l'intera durata del lungometraggio, presentandosi piacevole e molto naturale e realistica, per essere però abbandonata momentaneamente allorché gli accadimenti più "drammatici" per i Digimon e i 'Digieroi' si presentano dopo interruzioni più leggere, mai troppo lunghe o trascinate a riempimento.
Anche la regia merita un encomio particolare: il modo di sciogliere l'intreccio narrativo risulta scorrevole e aumenta l'interesse man mano che si va avanti con la storia. Si tratta ovviamente di una specie di lungo collage, di quelli che avrebbero potuto tranquillamente essere episodi brevi canonici della serie, ma il tutto riesce senza annoiare e senza errori grossolani (cui ci hanno abituati parecchi film tratti da anime originariamente di format televisivo).
Lo consiglio in particolar modo ai più giovani.
Cosa succederebbe se due bambini giapponesi improvvisamente trovassero uno strano animaletto (prima uovo) dentro la loro casa? Come reagirebbero?
Queste sono le domande a cui il primo film (mediometraggio) dell'anime "Digimon adventure" risponde. Diretto da Mamoru Hosoda ("The girl who leapt through time", "Summer wars") funge da prequel (episodio 0) della prima serie tv dei Digimon.
La storia, estremamente semplice, delinea, rapidamente ma efficacemente, il primo incontro tra i fratelli Taichi e Kari (digi-prescelti nella serie principale) e un digimon (Botamon), dalla scoperta dell'uovo, la sua schiusa, passando per le varie digi-evoluzioni intermedie (Koromon, Agumon, Greymon), fino allo scontro con un digimon ostile (Parrotmon). Il tono, dapprima leggero, si fa via via più serio man mano che ci si avvicina alla battagliam, di gran lunga più intensa e violenta, seppure breve, di qualsiasi scontro presente nell'anime. Il punto di forza del film, ciò che lo rende di molto superiore a qualsiasi episodio della serie, è la delicatezza con cui l'interazione tra i fratelli e Koromon viene rappresentata. Si ha veramente l'impressione di trovarsi in una casa giapponese, con due bambini veri che, ancora ignoranti del mondo, non hanno paura dell'animaletto e ne rimangono affezionati anche quando si trasforma diventando mostruoso. Da sottolineare la dolcezza di alcune scene, in primis il "dialogo" tra Kari e Koromon. Lei, ancora incapace di parlare, utilizza un fischietto per comunicare, il digimon le risponde con delle bolle.
Consigliatissimo dunque per la sua sensibilità e delicatezza ai vecchi (e nuovi) fan dei Digimon, forse ora troppo cresciuti per gradire la serie tv, ma che come me potrebbero essere incantati da questo breve racconto d'amicizia (circa 20 minuti di durata). Consigliato, inoltre, ai fan di Hosoda interessati a conoscere uno dei suoi primi lavori da regista.
Queste sono le domande a cui il primo film (mediometraggio) dell'anime "Digimon adventure" risponde. Diretto da Mamoru Hosoda ("The girl who leapt through time", "Summer wars") funge da prequel (episodio 0) della prima serie tv dei Digimon.
La storia, estremamente semplice, delinea, rapidamente ma efficacemente, il primo incontro tra i fratelli Taichi e Kari (digi-prescelti nella serie principale) e un digimon (Botamon), dalla scoperta dell'uovo, la sua schiusa, passando per le varie digi-evoluzioni intermedie (Koromon, Agumon, Greymon), fino allo scontro con un digimon ostile (Parrotmon). Il tono, dapprima leggero, si fa via via più serio man mano che ci si avvicina alla battagliam, di gran lunga più intensa e violenta, seppure breve, di qualsiasi scontro presente nell'anime. Il punto di forza del film, ciò che lo rende di molto superiore a qualsiasi episodio della serie, è la delicatezza con cui l'interazione tra i fratelli e Koromon viene rappresentata. Si ha veramente l'impressione di trovarsi in una casa giapponese, con due bambini veri che, ancora ignoranti del mondo, non hanno paura dell'animaletto e ne rimangono affezionati anche quando si trasforma diventando mostruoso. Da sottolineare la dolcezza di alcune scene, in primis il "dialogo" tra Kari e Koromon. Lei, ancora incapace di parlare, utilizza un fischietto per comunicare, il digimon le risponde con delle bolle.
Consigliatissimo dunque per la sua sensibilità e delicatezza ai vecchi (e nuovi) fan dei Digimon, forse ora troppo cresciuti per gradire la serie tv, ma che come me potrebbero essere incantati da questo breve racconto d'amicizia (circa 20 minuti di durata). Consigliato, inoltre, ai fan di Hosoda interessati a conoscere uno dei suoi primi lavori da regista.
Trasmesso in Italia e negli USA come parte di un unica pellicola dal titolo "Digimon The Movie", "Digimon Adventure - Genkijouban" è invece il primo film giapponese dedicato ai mostri digitali.
L'opera mostra il primo incontro dei digi-prescelti con i digimon (accennato durante la serie "Digimon Adventure"), visto dalla prospettiva di Kari e Tai. I due si troveranno con il loro botamon che, compiute le varie digi-evoluzioni, se la vedrà con Parrotmon e salverà il mondo - o almeno il quartiere di Hikarigaoka.
La storia è semplice. Non vi aspettate colpi di scena, mistero, suspense, sorprese o roba varia. In fondo, il film altro non è se non un approfondimento di quanto in parte già introdotto nell'anime. Ciò nonostante, la sua visione è molto piacevole.
In primo luogo viene approfondito il rapporto tra Kari e TK da piccoli, il che non può che fare piacere agli appassionati dei mostri digitali. Secondariamente, il ritmo riesce a essere coinvolgente: all'inizio perché leggero e comico, più avanti perché effettivamente incalzante.
Ottima la scelta di porre Kari come narratore: aiuta a coinvolgere lo spettatore nelle vicende narrate.
Molto azzeccate sono anche le musiche, certamente inaspettate considerando che si tratta di un episodio dei digimon. Va tenuto presente, infatti, che il film è di produzione americana: ciò spiega l'opening che è una versione rock della sigla americana e l'utilizzo di vere canzoni perlopiù statunitensi durante tutta la durata del film.
Capitolo a parte è il character design: decisamente meno elaborato rispetto a quello della serie animata, più grezzo e meno ricco di sfumature, risulta tuttavia piacevole. Anche la grafica risulta "antica", ma ciò nonostante non si rende affatto spiacevole.
In conclusione do un otto. E' un film ben realizzato, ma la trama è piuttosto scarna. Mi sentirei di consigliarlo solo agli appassionati della serie - o a bambini molto piccolo.
L'opera mostra il primo incontro dei digi-prescelti con i digimon (accennato durante la serie "Digimon Adventure"), visto dalla prospettiva di Kari e Tai. I due si troveranno con il loro botamon che, compiute le varie digi-evoluzioni, se la vedrà con Parrotmon e salverà il mondo - o almeno il quartiere di Hikarigaoka.
La storia è semplice. Non vi aspettate colpi di scena, mistero, suspense, sorprese o roba varia. In fondo, il film altro non è se non un approfondimento di quanto in parte già introdotto nell'anime. Ciò nonostante, la sua visione è molto piacevole.
In primo luogo viene approfondito il rapporto tra Kari e TK da piccoli, il che non può che fare piacere agli appassionati dei mostri digitali. Secondariamente, il ritmo riesce a essere coinvolgente: all'inizio perché leggero e comico, più avanti perché effettivamente incalzante.
Ottima la scelta di porre Kari come narratore: aiuta a coinvolgere lo spettatore nelle vicende narrate.
Molto azzeccate sono anche le musiche, certamente inaspettate considerando che si tratta di un episodio dei digimon. Va tenuto presente, infatti, che il film è di produzione americana: ciò spiega l'opening che è una versione rock della sigla americana e l'utilizzo di vere canzoni perlopiù statunitensi durante tutta la durata del film.
Capitolo a parte è il character design: decisamente meno elaborato rispetto a quello della serie animata, più grezzo e meno ricco di sfumature, risulta tuttavia piacevole. Anche la grafica risulta "antica", ma ciò nonostante non si rende affatto spiacevole.
In conclusione do un otto. E' un film ben realizzato, ma la trama è piuttosto scarna. Mi sentirei di consigliarlo solo agli appassionati della serie - o a bambini molto piccolo.
"Perché sono qui?"
Questa è la domanda che si pone un ragazzo di 11 anni, mentre si trova in un luogo sperduto, pieno di fiori, con la brezza che soffia e accarezza i suoi capelli, mentre il giovane guarda verso l'alto, cercando di trovare, insieme allo spettatore, una risposta alla sua domanda, che nella sua semplicità nasconde un ricordo decisamente particolare, che lo spinge a interrogarsi riguardo al suo "io" attuale.
"Digimon Adventure" è un mediometraggio, che racconta in prima persona l'infanzia di Tai e del suo primo contatto con le creature chiamate Digimon, che saranno di fondamentale importanza in un futuro non molto lontano, dove si svolgeranno gli eventi della serie TV.
Insieme a Tai troviamo sua sorella minore Kari; insieme i due bambini verranno a contatto con un uovo, che si materializza, per motivi a loro sconosciuti, dal computer di casa. L'innocenza dei bambini li spingerà a prendere l'uovo sotto la loro protezione, senza porsi particolari domande sulla sua provenienza e sulla sua natura. Tuttavia con il passare del tempo si assisterà alla nascita di un Digimon e da qui si verifica la prima interazione tra l'essere umano e le creature provenienti dal mondo digitale.
Il film ospiterà delle scene metaforiche, come il litigio tra Tai e Botamon, oppure la leggera quanto allegra "comunicazione" tra Kari e Botamon stesso, per mezzo del fischietto e delle bolle che emette la creatura.
Con l'avanzare del tempo si assisterà a un legame affettivo sempre più forte, che porterà i bambini a stringere una forte amicizia con la creatura, il tutto ovviamente verrà affrontato con l'innocenza dei protagonisti e non con le grida di spavento degli adulti, che commentano la visione di una creatura dall'aspetto poco umano. Insomma anche se il film mira sostanzialmente a proporre un effetto flashback, s'intravede anche un leggero accenno alla bellezza dell'infanzia e del comportamento dei bambini che percorrono tale fase. "Digimon Adventure" può essere descritto come una vera e propria "favola moderna" data la sua forte componente fantascientifica.
La colonna sonora propone un brano di particolare importanza, ovvero "Bolero" di Ravel, in una versione riadattata per tale mediometraggio, che riesce a mantenere ugualmente la sua epicità e la grande emozione di quello che è un ricordo che ha segnato profondamente il passato di un essere umano. Nonostante la presenza di tale brano, bisogna far notare che viene abusato in un modo eccessivo, infatti si comincia ad avvertire il peso di tale presenza verso le scene finali, dove si verificano per appunto gli eventi più importanti di tale mediometraggio.
I disegni e le animazioni sono fortemente minimalisti e stilizzati rispetto a quelli della serie TV, inoltre i colori sono decisamente più caldi e meno intensi che in quest'ultima, tale scelta cerca d'incrementare l'aspetto innocente e giovane dei personaggi. Per quanto possa adorare questa scelta, ritengo giusto dovere sottolineare la mancanza delle ombreggiature che delineano le articolazioni di Tai, infatti i suoi piedi risultano eccessivamente sminuiti per identificarne i movimenti.
Lo stile grafico è un elemento particolarmente caro all'uomo che ha diretto questo mediometraggio, l'autore che applica questa tecnica è Mamoru Hosoda, particolarmente noto per i suoi film "La ragazza che saltava nel tempo" e "Summer Wars", il quale offre il suo contributo nello staff della serie TV e nell'epilogo di quest'ultima: "Bokura no War Game".
"Digimon Adventure" ha fatto il suo debutto prima della serie TV, per offrire una sorta di prologo nei confronti di quest'ultima; a differenza della madrepatria, il resto del mondo ha avuto la possibilità di vederlo attraverso la versione alternativa e ridotta degli americani, per questo mi sento di consigliare caldamente la visione con la lingua originale, poiché molte scene sono state tagliate e le musiche sono state rimpiazzate, il tutto per avvicinare il più possibile il film alla versione americana. Anche se è stato concepito come prequel, ritengo che la visione risulti più comprensibile dopo la serie TV, al fine di comprendere a fondo alcuni dettagli che vengono proposti nell'arco finale di quest'ultima.
Nonostante la sua durata, "Digimon Adventure" si rivela un mediometraggio decisamente godibile, a patto che si rispettino alcuni dettagli per favorirne la visione. Il mio voto è 8.
Questa è la domanda che si pone un ragazzo di 11 anni, mentre si trova in un luogo sperduto, pieno di fiori, con la brezza che soffia e accarezza i suoi capelli, mentre il giovane guarda verso l'alto, cercando di trovare, insieme allo spettatore, una risposta alla sua domanda, che nella sua semplicità nasconde un ricordo decisamente particolare, che lo spinge a interrogarsi riguardo al suo "io" attuale.
"Digimon Adventure" è un mediometraggio, che racconta in prima persona l'infanzia di Tai e del suo primo contatto con le creature chiamate Digimon, che saranno di fondamentale importanza in un futuro non molto lontano, dove si svolgeranno gli eventi della serie TV.
Insieme a Tai troviamo sua sorella minore Kari; insieme i due bambini verranno a contatto con un uovo, che si materializza, per motivi a loro sconosciuti, dal computer di casa. L'innocenza dei bambini li spingerà a prendere l'uovo sotto la loro protezione, senza porsi particolari domande sulla sua provenienza e sulla sua natura. Tuttavia con il passare del tempo si assisterà alla nascita di un Digimon e da qui si verifica la prima interazione tra l'essere umano e le creature provenienti dal mondo digitale.
Il film ospiterà delle scene metaforiche, come il litigio tra Tai e Botamon, oppure la leggera quanto allegra "comunicazione" tra Kari e Botamon stesso, per mezzo del fischietto e delle bolle che emette la creatura.
Con l'avanzare del tempo si assisterà a un legame affettivo sempre più forte, che porterà i bambini a stringere una forte amicizia con la creatura, il tutto ovviamente verrà affrontato con l'innocenza dei protagonisti e non con le grida di spavento degli adulti, che commentano la visione di una creatura dall'aspetto poco umano. Insomma anche se il film mira sostanzialmente a proporre un effetto flashback, s'intravede anche un leggero accenno alla bellezza dell'infanzia e del comportamento dei bambini che percorrono tale fase. "Digimon Adventure" può essere descritto come una vera e propria "favola moderna" data la sua forte componente fantascientifica.
La colonna sonora propone un brano di particolare importanza, ovvero "Bolero" di Ravel, in una versione riadattata per tale mediometraggio, che riesce a mantenere ugualmente la sua epicità e la grande emozione di quello che è un ricordo che ha segnato profondamente il passato di un essere umano. Nonostante la presenza di tale brano, bisogna far notare che viene abusato in un modo eccessivo, infatti si comincia ad avvertire il peso di tale presenza verso le scene finali, dove si verificano per appunto gli eventi più importanti di tale mediometraggio.
I disegni e le animazioni sono fortemente minimalisti e stilizzati rispetto a quelli della serie TV, inoltre i colori sono decisamente più caldi e meno intensi che in quest'ultima, tale scelta cerca d'incrementare l'aspetto innocente e giovane dei personaggi. Per quanto possa adorare questa scelta, ritengo giusto dovere sottolineare la mancanza delle ombreggiature che delineano le articolazioni di Tai, infatti i suoi piedi risultano eccessivamente sminuiti per identificarne i movimenti.
Lo stile grafico è un elemento particolarmente caro all'uomo che ha diretto questo mediometraggio, l'autore che applica questa tecnica è Mamoru Hosoda, particolarmente noto per i suoi film "La ragazza che saltava nel tempo" e "Summer Wars", il quale offre il suo contributo nello staff della serie TV e nell'epilogo di quest'ultima: "Bokura no War Game".
"Digimon Adventure" ha fatto il suo debutto prima della serie TV, per offrire una sorta di prologo nei confronti di quest'ultima; a differenza della madrepatria, il resto del mondo ha avuto la possibilità di vederlo attraverso la versione alternativa e ridotta degli americani, per questo mi sento di consigliare caldamente la visione con la lingua originale, poiché molte scene sono state tagliate e le musiche sono state rimpiazzate, il tutto per avvicinare il più possibile il film alla versione americana. Anche se è stato concepito come prequel, ritengo che la visione risulti più comprensibile dopo la serie TV, al fine di comprendere a fondo alcuni dettagli che vengono proposti nell'arco finale di quest'ultima.
Nonostante la sua durata, "Digimon Adventure" si rivela un mediometraggio decisamente godibile, a patto che si rispettino alcuni dettagli per favorirne la visione. Il mio voto è 8.
"Digimon Adventure - Gekijouban" è il primo film, che, insieme ai seguenti due "Digimon Adventure - Our War Game" e "Digimon Adventure 02 - Digimon Hurricane and Supreme Evolutions" forma l'adattamento americano e canadese di "Digimon - The Movie". Prodotto dallo studio Saban Entertainment e Alliance Atlantis, nel 2001, questo film narra della prima delle tre storie, che comunque rimangono collegate tra loro; sarebbe, per così dire, la "genesi" dei Digimon.
Il cortometraggio narra del protagonista, Tai, e della sorellina Kari, quattro anni prima dell'avventura a Digiworld, ovvero la prima serie TV. Essi avranno il loro primo contatto con un digi-uovo, che nascerà dal loro computer di casa. Quando l'uovo si schiude apparirà Botamon, che, dopo poco tempo, si digi-evolverà in Koromon, lasciando i giovani stupefatti.
Durante la notte però, inaspettatamente, il digimon si evolverà nel ben più famoso Agumon, distruggendo parte della casa di Tai e di sua sorella, e la parte del quartiere a loro più vicina. Molto presto si scatenerà una lotta tra digimon nella città, ovvero tra il già citato Agumon e un digimon malvagio di ben altro livello "giunto" dal cielo, dove precedentemente si era schiuso un digi-uovo, di nome Parrotmon.
La storia si concluderà al termine di questa battaglia, nella quale non mancheranno colpi di scena.
Il film a mio avviso è avvincente, emozionante e allo stesso tempo divertente, viste le gag del protagonista Tai, e soprattutto concentrato, mai lento e con uno svolgimento fluido. Ritengo la regia perfetta, davvero ben curata; anche il doppiaggio italiano è ben fatto.
Ottime trovo le animazioni, con disegni molto belli, anche se diversi da quelli della serie televisiva ben più conosciuta. Del lato tecnico ho apprezzato specialmente le colonne sonore e le sigle, sempre presenti nei momenti di battaglia e in quelli più entusiasmanti.
Quindi, concludendo, dico che "Digimon Adventure - Gekijouban" è un film davvero bello, che vale la pena di vedere, che potrebbe benissimo piacere anche alle persone che non apprezzano la famosa serie.
Il cortometraggio narra del protagonista, Tai, e della sorellina Kari, quattro anni prima dell'avventura a Digiworld, ovvero la prima serie TV. Essi avranno il loro primo contatto con un digi-uovo, che nascerà dal loro computer di casa. Quando l'uovo si schiude apparirà Botamon, che, dopo poco tempo, si digi-evolverà in Koromon, lasciando i giovani stupefatti.
Durante la notte però, inaspettatamente, il digimon si evolverà nel ben più famoso Agumon, distruggendo parte della casa di Tai e di sua sorella, e la parte del quartiere a loro più vicina. Molto presto si scatenerà una lotta tra digimon nella città, ovvero tra il già citato Agumon e un digimon malvagio di ben altro livello "giunto" dal cielo, dove precedentemente si era schiuso un digi-uovo, di nome Parrotmon.
La storia si concluderà al termine di questa battaglia, nella quale non mancheranno colpi di scena.
Il film a mio avviso è avvincente, emozionante e allo stesso tempo divertente, viste le gag del protagonista Tai, e soprattutto concentrato, mai lento e con uno svolgimento fluido. Ritengo la regia perfetta, davvero ben curata; anche il doppiaggio italiano è ben fatto.
Ottime trovo le animazioni, con disegni molto belli, anche se diversi da quelli della serie televisiva ben più conosciuta. Del lato tecnico ho apprezzato specialmente le colonne sonore e le sigle, sempre presenti nei momenti di battaglia e in quelli più entusiasmanti.
Quindi, concludendo, dico che "Digimon Adventure - Gekijouban" è un film davvero bello, che vale la pena di vedere, che potrebbe benissimo piacere anche alle persone che non apprezzano la famosa serie.
Io con questo film ho semplicemente adorato la serie di Digimon, ma mai vista, poiché per me troppo lunga.
Trama
Ho ricevuto la VHS del film a 6 anni, e ricordo ancora che a mezzanotte mi vidi il film di filato: la trama tratta della storia dei Digimon in una sintesi enorme, raccogliendo la storia del primo digimon-hacker, e la seconda con l'apparizione del personaggio di Willis con i due digimon gemelli. La trama è davvero ben strutturata sebbene in un'ora e mezza o meno ci sono due storie diverse, e devo dire che nessun personaggio pare mai inutile ai fini della trama. Tutti i personaggi hanno un loro perché e un loro per come.
Lato tecnico
Tecnicamente il titolo si presenta leggermente meno elaborato rispetto alla serie animata, ma mantiene comunque il suo stile di sempre. Ottimi filtri grafici, ottimo stile, e soprattutto, ottima OST: ho adorato questo film, lo dirò sempre.
Commento finale
Possiamo definirlo come un recap? io direi proprio di sì, perché non raccoglie momenti esterni o che altro, rimane quindi molto legato alla trama. "Digimon Adventure - Gekijouban" è un film da vedere a cuor leggero, e che cattura fin dalle prime battute.
Voto finale: 8.
Trama
Ho ricevuto la VHS del film a 6 anni, e ricordo ancora che a mezzanotte mi vidi il film di filato: la trama tratta della storia dei Digimon in una sintesi enorme, raccogliendo la storia del primo digimon-hacker, e la seconda con l'apparizione del personaggio di Willis con i due digimon gemelli. La trama è davvero ben strutturata sebbene in un'ora e mezza o meno ci sono due storie diverse, e devo dire che nessun personaggio pare mai inutile ai fini della trama. Tutti i personaggi hanno un loro perché e un loro per come.
Lato tecnico
Tecnicamente il titolo si presenta leggermente meno elaborato rispetto alla serie animata, ma mantiene comunque il suo stile di sempre. Ottimi filtri grafici, ottimo stile, e soprattutto, ottima OST: ho adorato questo film, lo dirò sempre.
Commento finale
Possiamo definirlo come un recap? io direi proprio di sì, perché non raccoglie momenti esterni o che altro, rimane quindi molto legato alla trama. "Digimon Adventure - Gekijouban" è un film da vedere a cuor leggero, e che cattura fin dalle prime battute.
Voto finale: 8.
Non guardo più da anni i digimon, e ricordo a stento la prima serie, l'unica che ho seguito, anche se mi piaceva. Dato il fatto che prima del film appaiono i loghi della 20th Century Fox e della 4Kids, presumo che questo film sia frutto della collaborazione tra americani e giapponesi. La storia stessa sembra uno di quei film americani in cui i ragazzi trovano un animale insolito e lo nascondono dai genitori, come Waterhorse, o i film natalizi con la renna sperduta di Babbo Natale. C'è anche una vivace voce narrante femminile, come appunto in alcuni film americani. Inoltre la sigla di apertura è un rap in lingua inglese, che mi è capitato di sentire in passato durante la pubblicità dei gadget dei digimon - i giappi di solito hanno una pessima pronuncia inglese e una pessima conoscenza della sua grammatica, quel rapper era sicuramente americano.
La ragazza che fa da voce narrante è la sorella minore di uno dei protagonisti della serie animata. La storia va in modo leggermente diverso rispetto all'anime: un uovo di Digimon esce dallo schermo del computer dei ragazzi protagonisti. Lo stile del disegno sembra quasi quello di un anime degli anni '80, ma con animazioni più fluide, mentre le inquadrature durante la battaglia sembrano molto cinematografiche, più che da anime. Ho apprezzato il fatto che i realizzatori rendano più realistici i computer mostrando schermate simili a quelle di Windows, a differenza di molti anime che coinvolgono computer che sembra utilizzino software inesistenti e incomprensibili.
La trama non mi sembra simile a quella dell'anime. Nulla di esaltante ma carino. Ci sarebbe anche una sorta di introduzione in grafica 3D in cui alcune ragazze si trovano fuori dal cinema e cercano di entrare a vedere il film dei digimon, ma non so se l'ho vista solo io. Il film ricorda un po' South Park con la differenza che non fa affatto ridere, anche se ci prova, mi ha solo annoiato.
La ragazza che fa da voce narrante è la sorella minore di uno dei protagonisti della serie animata. La storia va in modo leggermente diverso rispetto all'anime: un uovo di Digimon esce dallo schermo del computer dei ragazzi protagonisti. Lo stile del disegno sembra quasi quello di un anime degli anni '80, ma con animazioni più fluide, mentre le inquadrature durante la battaglia sembrano molto cinematografiche, più che da anime. Ho apprezzato il fatto che i realizzatori rendano più realistici i computer mostrando schermate simili a quelle di Windows, a differenza di molti anime che coinvolgono computer che sembra utilizzino software inesistenti e incomprensibili.
La trama non mi sembra simile a quella dell'anime. Nulla di esaltante ma carino. Ci sarebbe anche una sorta di introduzione in grafica 3D in cui alcune ragazze si trovano fuori dal cinema e cercano di entrare a vedere il film dei digimon, ma non so se l'ho vista solo io. Il film ricorda un po' South Park con la differenza che non fa affatto ridere, anche se ci prova, mi ha solo annoiato.
"Gekijouban" è il primo mediometraggio dedicato al mondo dei mostri digitali, e indubbiamente si tratta di un lavoro particolarmente riuscito, in grado di accontentare tutti i fan della serie. E' bene notare qualche piccola differenza che corre tra quest'ultima e il film, differenze che a mio avviso rendono Gekijouban ancora più interessante della seppur piacevole saga televisiva.
La trama si colloca molto tempo prima della prima avventura di Tai e i suoi amici, e descrive l' incontro del ragazzino e della sorella Kari con un Koromon, fuoriuscito sotto forma di uovo dal loro computer. Allo stesso modo i due bambini assisteranno, assieme ai compagni con cui condivideranno le avventure a Digiworld, anche al loro primo, drammatico scontro tra mostri digitali.
Ritmo e sceneggiatura sono di buon livello, perfettamente in grado di catalizzare l'attenzione dello spettatore tra gag e qualche momento più drammatico, meno infantile rispetto alla serie TV. I disegni potrebbero non piacere, in quanto sono assai diversi rispetto a quelli della versione televisiva, colorati e scintillanti: un po' grezzi, piatti e bidimensionali, ma vi assicuro che non mancano certo di espressività e dinamismo, anzi le animazioni sono molto fluide e gradevoli.
Interessante notare come, nella scena della battaglia tra Greymon e il digimon pappagallo, sia stato inserito qualche riferimento piuttosto evidente allo stile di Hideaki Anno. Quello che sto dicendo non è un azzardo: molto spesso gli autori dei Digimon hanno omaggiato nelle varie serie e soprattutto nei film il regista di Evangelion. Se siete ancora dubbiosi, guardate il punto in cui Greymon riprende i sensi dopo che Tai ha suonato il fischietto, e ditemi se non sembra il risveglio di un Evangelion in modalità berserk.
Per il resto, nient'altro da segnalare. Consiglio la visione anche a chi di solito si tiene lontano dall'universo Digimon, anche in virtù del carattere autoconclusivo dell'opera.
La trama si colloca molto tempo prima della prima avventura di Tai e i suoi amici, e descrive l' incontro del ragazzino e della sorella Kari con un Koromon, fuoriuscito sotto forma di uovo dal loro computer. Allo stesso modo i due bambini assisteranno, assieme ai compagni con cui condivideranno le avventure a Digiworld, anche al loro primo, drammatico scontro tra mostri digitali.
Ritmo e sceneggiatura sono di buon livello, perfettamente in grado di catalizzare l'attenzione dello spettatore tra gag e qualche momento più drammatico, meno infantile rispetto alla serie TV. I disegni potrebbero non piacere, in quanto sono assai diversi rispetto a quelli della versione televisiva, colorati e scintillanti: un po' grezzi, piatti e bidimensionali, ma vi assicuro che non mancano certo di espressività e dinamismo, anzi le animazioni sono molto fluide e gradevoli.
Interessante notare come, nella scena della battaglia tra Greymon e il digimon pappagallo, sia stato inserito qualche riferimento piuttosto evidente allo stile di Hideaki Anno. Quello che sto dicendo non è un azzardo: molto spesso gli autori dei Digimon hanno omaggiato nelle varie serie e soprattutto nei film il regista di Evangelion. Se siete ancora dubbiosi, guardate il punto in cui Greymon riprende i sensi dopo che Tai ha suonato il fischietto, e ditemi se non sembra il risveglio di un Evangelion in modalità berserk.
Per il resto, nient'altro da segnalare. Consiglio la visione anche a chi di solito si tiene lontano dall'universo Digimon, anche in virtù del carattere autoconclusivo dell'opera.
Al contrario di ciò che tanti asseriscono, questo film dei Digimon, il primo in assoluto ad essere stato trasmesso in Giappone e nel mondo in seguito, può essere gradevolmente seguito anche se non si conosce la saga dei mostri digitali.
In Italia e in tutto l'Occidente, la Saban, ora acquisita dalla Disney, ha maneggiato questo movie aggiungendolo agli altri due, realizzati dopo, e cambiando completamente il sonoro.
Essendo una società semi-americana, le musiche lo sono anche loro, e, alla prima vista di questo episodio extra dei Digimon, immediatamente si può pensare che sia proprio un opera americanizzata dei Digimon, e infatti un po' lo è.
La grafica è molto più semplice, meno complessa di quella della serie dai regolari episodi, dai tratti più complessi e colorati.
La colonna sonora è proprio l'aspetto diverso che divide questo film, fra Occidente e Oriente, dal momento che in quest'ultima parte, vengono usate le melodie della serie normale, un po' in versione rockeggiata. In Europa e negli U.S.A., la colonna sonora, realizzata proprio in un posto diverso dal normale luogo di realizzazione dei Digimon, alla "Tel Aviv Simpony Orchestra Music", rimanda a tonalità più rock-pop, che si sente prioprio che non appartengano minimamente a questo target.
La trama non è proprio diversa per questo episodio. Si parla e si approfondisce la questione del primo incontro di Taichi e Hikari (sua sorella), con Agumon e le sue trasformazioni Koromon e Greymon, che combatte contro Parrotmon, digi-uccello apparso durante la notte per portare scompiglio a Odaiba. A Odaiba, "casualmente", vivono tutti gli otto predestinati che nella prima serie Digimon Adventure, ne sono i protagonisti, e si dice che lo siano diventati essendo stati gli unici ragazzini ad aver assistito allo scontro fra Greymon e Parrotmon.
La scena iniziale si apre con lo sguardo perso nel vuoto di Tai, già grandicello, il quale ricorda nostalgicamente lo scontro avvenuto tempo fa, quand'era bambino. Poi, durante i riconoscimenti iniziali, si vede Tai, che, andato in bagno nella notte, incontra sua sorella neonata che assiste alla nascita del primo digiuovo della loro vita, nel Personal Computer di casa. Il film si sviluppa con la nascita del digimon dall'uovo, e con le sue ulteriori digievoluzioni. Prima Poromon, poi Koromon, nella notte successiva all'incontro, in Agumon e infine, nello scontro, in Greymon.
Nella versione occidentale del film, vengono tagliati molti pezzi, fra cui la parte in cui il padre dei bambini torna di notte ubriaco e tenta di svegliare i figli, che intanto stanno nascondendo il mostriciattolo che nel frattempo si è digievoluto in Agumon e diviene un problema nasconderlo.
La scena finale si presenta come un saluto, un sempice " A presto ci rivedremo", dal momento che la voce di Kari ragazza spiega la situazione, mentre la telecamera inquadra il cielo all'alba, emblema di speranza e pace.
Nel vedere questo primo film, in versione giapponese, ci si sente come aver appena bevuto un bicchiere d'acqua limpida e tiepida;
invece, nella versione americana, questo film, troppo manipolato e semi-censurato, dona emozioni da acqua fredda, cioè che appena finita, dà qualche fastidio, e in questo caso delusione. Adatto più ai bambini che agli appassionati ('più consigliata la versione originale in giapponese'), che però ritrovano in esso segni di nostalgia.
In Italia e in tutto l'Occidente, la Saban, ora acquisita dalla Disney, ha maneggiato questo movie aggiungendolo agli altri due, realizzati dopo, e cambiando completamente il sonoro.
Essendo una società semi-americana, le musiche lo sono anche loro, e, alla prima vista di questo episodio extra dei Digimon, immediatamente si può pensare che sia proprio un opera americanizzata dei Digimon, e infatti un po' lo è.
La grafica è molto più semplice, meno complessa di quella della serie dai regolari episodi, dai tratti più complessi e colorati.
La colonna sonora è proprio l'aspetto diverso che divide questo film, fra Occidente e Oriente, dal momento che in quest'ultima parte, vengono usate le melodie della serie normale, un po' in versione rockeggiata. In Europa e negli U.S.A., la colonna sonora, realizzata proprio in un posto diverso dal normale luogo di realizzazione dei Digimon, alla "Tel Aviv Simpony Orchestra Music", rimanda a tonalità più rock-pop, che si sente prioprio che non appartengano minimamente a questo target.
La trama non è proprio diversa per questo episodio. Si parla e si approfondisce la questione del primo incontro di Taichi e Hikari (sua sorella), con Agumon e le sue trasformazioni Koromon e Greymon, che combatte contro Parrotmon, digi-uccello apparso durante la notte per portare scompiglio a Odaiba. A Odaiba, "casualmente", vivono tutti gli otto predestinati che nella prima serie Digimon Adventure, ne sono i protagonisti, e si dice che lo siano diventati essendo stati gli unici ragazzini ad aver assistito allo scontro fra Greymon e Parrotmon.
La scena iniziale si apre con lo sguardo perso nel vuoto di Tai, già grandicello, il quale ricorda nostalgicamente lo scontro avvenuto tempo fa, quand'era bambino. Poi, durante i riconoscimenti iniziali, si vede Tai, che, andato in bagno nella notte, incontra sua sorella neonata che assiste alla nascita del primo digiuovo della loro vita, nel Personal Computer di casa. Il film si sviluppa con la nascita del digimon dall'uovo, e con le sue ulteriori digievoluzioni. Prima Poromon, poi Koromon, nella notte successiva all'incontro, in Agumon e infine, nello scontro, in Greymon.
Nella versione occidentale del film, vengono tagliati molti pezzi, fra cui la parte in cui il padre dei bambini torna di notte ubriaco e tenta di svegliare i figli, che intanto stanno nascondendo il mostriciattolo che nel frattempo si è digievoluto in Agumon e diviene un problema nasconderlo.
La scena finale si presenta come un saluto, un sempice " A presto ci rivedremo", dal momento che la voce di Kari ragazza spiega la situazione, mentre la telecamera inquadra il cielo all'alba, emblema di speranza e pace.
Nel vedere questo primo film, in versione giapponese, ci si sente come aver appena bevuto un bicchiere d'acqua limpida e tiepida;
invece, nella versione americana, questo film, troppo manipolato e semi-censurato, dona emozioni da acqua fredda, cioè che appena finita, dà qualche fastidio, e in questo caso delusione. Adatto più ai bambini che agli appassionati ('più consigliata la versione originale in giapponese'), che però ritrovano in esso segni di nostalgia.
E' diviso in tre film diversi, quello che vidi tempo fa, che era stato denominato digimon the movie, parliamo del primo.
In realtà nel primo, non c'è una vera è propria trama specifica, dato che in pratica si tratta di un riassunto specifico di uno dei momenti più importanti della storia della prima serie, ovvero, il momento in cui Tai e Kari incontrano per la prima volta Koromon che poi digievolverà fino a divenire greymon per confrontarsi con un altro digimon. Devo dire che a parte i disegni, che per me sono veramente brutti, tutto il resto mi è sembrato positivo, sia l'idea della storia in se, sia come sono presentati i personaggi; tutto sommato buona come storia
In realtà nel primo, non c'è una vera è propria trama specifica, dato che in pratica si tratta di un riassunto specifico di uno dei momenti più importanti della storia della prima serie, ovvero, il momento in cui Tai e Kari incontrano per la prima volta Koromon che poi digievolverà fino a divenire greymon per confrontarsi con un altro digimon. Devo dire che a parte i disegni, che per me sono veramente brutti, tutto il resto mi è sembrato positivo, sia l'idea della storia in se, sia come sono presentati i personaggi; tutto sommato buona come storia