Major
"Major" è una serie anime sportiva sul baseball che racconta la storia di Goro Honda, bambino prodigio, e del suo percorso sportivo dalle elementari fino al professionismo. La prima serie di ventisei episodi è più introduttiva che altro, ci mostra il protagonista e il suo formarsi, più alcuni personaggi principali che poi rivedremo nel corso di tutte le altre stagioni.
La storia comincia male, quando Goro, ancora piccolo ma già orfano di madre, vive col padre, lanciatore professionista in declino che decide di reinventarsi battitore, scoprendosi molto talentuoso. Durante una partita contro uno dei migliori lanciatori americani, Joe Gibson, il padre di Goro subisce un incidente e poco dopo perde la vita. Gibson, molto dispiaciuto, promette di restare in Giappone per qualche anno per onorare la patria del suo rivale e promette anche a Goro che lo aspetterà nelle major per giocare contro il figlio del grande Honda.
Da qui inizia la vera storia, con Goro adottato dalla sua maestra, con la quale il padre stava per sposarsi. Goro va alle elementari e già si nota la predisposizione naturale del bambino a fare il lanciatore, con un braccio molto potente per la sua età. Dopo aver introdotto al gioco del baseball il vicino di casa Toshi, che poi sarà migliore amico e rivale, entra nella squadra del quartiere, dove conoscerà molti amici che poi saranno "regular" delle altre stagioni, nel difficile obiettivo di battere lo Yokohama Little, la squadra più forte del circondario, dove gioca proprio l'amico Toshi, che nel frattempo è diventato un bravissimo catcher.
La prima stagione vola via facilmente, si sente il clima leggero che ci si aspetta in un ambiente sportivo di bambini delle elementari, ma si intravede già quel filo di agonismo, di passione, di lotta alle avversità che caratterizzerà anche le stagioni successive. Il livello delle partite non può essere un granché, e soprattutto all'inizio il risultato viene deciso dal talento del singolo piuttosto che dal gruppo, ma la cosa ci può stare, essendo appunto in età così giovane, quando i bambini sono tutti 'mezze pippe' tranne uno, cosa che succede spesso e volentieri anche nella realtà.
La prima stagione di "Major" va vista, con l'obiettivo di guardare poi le stagioni successive, quando Goro è più grande. Saltarla significherebbe perdersi buona parte del significato che l'opera vuole comunicare.
La storia comincia male, quando Goro, ancora piccolo ma già orfano di madre, vive col padre, lanciatore professionista in declino che decide di reinventarsi battitore, scoprendosi molto talentuoso. Durante una partita contro uno dei migliori lanciatori americani, Joe Gibson, il padre di Goro subisce un incidente e poco dopo perde la vita. Gibson, molto dispiaciuto, promette di restare in Giappone per qualche anno per onorare la patria del suo rivale e promette anche a Goro che lo aspetterà nelle major per giocare contro il figlio del grande Honda.
Da qui inizia la vera storia, con Goro adottato dalla sua maestra, con la quale il padre stava per sposarsi. Goro va alle elementari e già si nota la predisposizione naturale del bambino a fare il lanciatore, con un braccio molto potente per la sua età. Dopo aver introdotto al gioco del baseball il vicino di casa Toshi, che poi sarà migliore amico e rivale, entra nella squadra del quartiere, dove conoscerà molti amici che poi saranno "regular" delle altre stagioni, nel difficile obiettivo di battere lo Yokohama Little, la squadra più forte del circondario, dove gioca proprio l'amico Toshi, che nel frattempo è diventato un bravissimo catcher.
La prima stagione vola via facilmente, si sente il clima leggero che ci si aspetta in un ambiente sportivo di bambini delle elementari, ma si intravede già quel filo di agonismo, di passione, di lotta alle avversità che caratterizzerà anche le stagioni successive. Il livello delle partite non può essere un granché, e soprattutto all'inizio il risultato viene deciso dal talento del singolo piuttosto che dal gruppo, ma la cosa ci può stare, essendo appunto in età così giovane, quando i bambini sono tutti 'mezze pippe' tranne uno, cosa che succede spesso e volentieri anche nella realtà.
La prima stagione di "Major" va vista, con l'obiettivo di guardare poi le stagioni successive, quando Goro è più grande. Saltarla significherebbe perdersi buona parte del significato che l'opera vuole comunicare.
Goro Honda ha soli 5 anni e un'innata passione per il baseball. Suo padre Shigeharu è un lanciatore professionista per la squadra degli Yokohama Blue Oceans, ma non è mai riuscito a sfondare nella Lega Maggiore. Rimasto solo con il figlio da 2 anni per la morte della sua adorata moglie, il signor Honda non vive un momento felice per la sua carriera. Reduce da una rottura del legamento del gomito è consapevole che dovrà lasciare il baseball. La delusione di Goro di fronte alla scelta del padre che lui considera un idolo, convince Shigeharu a reinventarsi battitore. Inizia allora un duro allenamento segreto per potersi presentare a un provino degli Oceans. Il provino va a buon fine e Shigeharu viene aggregato alla squadra delle riserve. Da questo momento in poi, comincia per lui la scalata verso il successo che lo porterà a scontarsi alla pari con un grande fuoriclasse della Major League, Joe Gibson. Ma un destino avverso incombe ancora una volta sulla famiglia Honda e toccherà allora al piccolo Goro prendere in consegna il sogno del padre ed iniziare il cammino che lo condurrà al baseball professionista.
Non seguivo una serie sul baseball da parecchio tempo oramai e quando ho sentito parlare di “Major” mi sono subito incuriosita. Major non è solamente una storia di sport. Seppure siamo solo all'inizio, considerando che l'anime comprende ben 6 stagioni che seguono il protagonista durante tutta la sua carriera sportiva, fin dalle prime battute si notano le vicende umane e la sofferenza che ne scaturisce. Dopo la parentesi che cambia la vita di Goro, si entra nella fase dedicata esclusivamente alla questione sportiva. Passa qualche anno e il protagonista si aggrega alla squadra giovanile della sua città e con fatica e impegno riusce a creare un gruppo solido e affiatato in grado di sfornare grandi prestazioni anche con squadre più accreditate.
La forza di Major e del bellissimo messaggio che lancia è l'unità del gruppo. La voglia di far bene e divertirsi insieme, cercando di raggiungere un obiettivo comune. Che sia la vittoria o una sconfitta non ha importanza. Quello che conta è sapere di aver dato il massimo e non avere rimpianti. Credere in sé stessi e nei propri compagni di squadra è alla base di ogni sport di gruppo e Major mira fortemente a far emergere questo concetto.
La storia si districa perfettamente tra i momenti nostalgici a quelli comici. Seppur non vengono analizzate le psicologie di tutti i componenti della squadra ognuno di essi riesce comunque a dare il suo contributo e a ritagliarsi un piccolo spazio. I protagonisti come Goro, la signorina Hoshino, Sawamura, Shimizu e Komori, sono i personaggi su cui c'è maggior approfondimento. Del resto la serie non è lunghissima (26 episodi in questa prima stagione).
Ottime le animazioni, soprattutto durante le partite dove la velocità di esecuzione è molto importante, risultano molto fluide e rendono al meglio le sensazioni di suspance durante il gioco. Belle le musiche. L'opening che accompagna tutta la stagione dal titolo “Kokoro e” dà la carica giusta, mentre le due splendide ending “Step” e “Faraway” sono orecchiabili canzoni stile pop.
Curiosità: nello stacchetto che sancisce la metà di ogni episodio viene mostrata un' illustrazione colorata ad acquerelli con diversi personaggi a seconda delle puntate, il tutto accompagnato da un gingle dal sound rock.
Major è una storia ricca di insegnamenti e di valori importanti. È la storia del piccolo Goro Honda che ci insegna a credere nei nostri sogni e a far di tutto per realizzarli, anche se questo comporta dei sacrifici. La strada per realizzarli è lunga e tortuosa, ma se c'è la volontà nulla ci è precluso. Voto 8!
Non seguivo una serie sul baseball da parecchio tempo oramai e quando ho sentito parlare di “Major” mi sono subito incuriosita. Major non è solamente una storia di sport. Seppure siamo solo all'inizio, considerando che l'anime comprende ben 6 stagioni che seguono il protagonista durante tutta la sua carriera sportiva, fin dalle prime battute si notano le vicende umane e la sofferenza che ne scaturisce. Dopo la parentesi che cambia la vita di Goro, si entra nella fase dedicata esclusivamente alla questione sportiva. Passa qualche anno e il protagonista si aggrega alla squadra giovanile della sua città e con fatica e impegno riusce a creare un gruppo solido e affiatato in grado di sfornare grandi prestazioni anche con squadre più accreditate.
La forza di Major e del bellissimo messaggio che lancia è l'unità del gruppo. La voglia di far bene e divertirsi insieme, cercando di raggiungere un obiettivo comune. Che sia la vittoria o una sconfitta non ha importanza. Quello che conta è sapere di aver dato il massimo e non avere rimpianti. Credere in sé stessi e nei propri compagni di squadra è alla base di ogni sport di gruppo e Major mira fortemente a far emergere questo concetto.
La storia si districa perfettamente tra i momenti nostalgici a quelli comici. Seppur non vengono analizzate le psicologie di tutti i componenti della squadra ognuno di essi riesce comunque a dare il suo contributo e a ritagliarsi un piccolo spazio. I protagonisti come Goro, la signorina Hoshino, Sawamura, Shimizu e Komori, sono i personaggi su cui c'è maggior approfondimento. Del resto la serie non è lunghissima (26 episodi in questa prima stagione).
Ottime le animazioni, soprattutto durante le partite dove la velocità di esecuzione è molto importante, risultano molto fluide e rendono al meglio le sensazioni di suspance durante il gioco. Belle le musiche. L'opening che accompagna tutta la stagione dal titolo “Kokoro e” dà la carica giusta, mentre le due splendide ending “Step” e “Faraway” sono orecchiabili canzoni stile pop.
Curiosità: nello stacchetto che sancisce la metà di ogni episodio viene mostrata un' illustrazione colorata ad acquerelli con diversi personaggi a seconda delle puntate, il tutto accompagnato da un gingle dal sound rock.
Major è una storia ricca di insegnamenti e di valori importanti. È la storia del piccolo Goro Honda che ci insegna a credere nei nostri sogni e a far di tutto per realizzarli, anche se questo comporta dei sacrifici. La strada per realizzarli è lunga e tortuosa, ma se c'è la volontà nulla ci è precluso. Voto 8!
Questo è solo il preludio di quello che verrà: qui viene introdotto il protagonista da bambino, ci viene spiegato come nasce il suo interesse per il baseball. E' un anime molto semplice da seguire, il classico spokon, che prosegue sempre il linea ritta senza soffermarsi mai troppo a ragionare sulla trama e a approfondire le questioni (es. è morta la madre del protagonista e in due puntate era già dimenticata), ma in questo genere d'anime cosi deve essere e cosi è sempre stato.
Belli i disegni che, nonostante abbiano un tratto adatto ai più giovani, sono molto apprezzabili, sopratutto per la pulizia.
Il sonoro anche è molto carino, alcune musiche andrebbero pure riascoltate. I personaggi sono fatti bene, sopratutto il piccolo protagonista, che poi si evolverà nelle stagioni a venire e diventerà un grandissimo personaggio, a mio avviso.
Vorrei consigliarlo a tutti, ma non posso: se vi piacciono gli spokon questo è imperdibile, se vi piacciono gli sport idem; l'unica ragione per la quale mi sento di sconsigliarlo è l'indifferenza verso il baseball.
Comunque è un anime utile anche per imparare le regole di questo sport, un po' come Eyeshiled21 per il Football americano.
Belli i disegni che, nonostante abbiano un tratto adatto ai più giovani, sono molto apprezzabili, sopratutto per la pulizia.
Il sonoro anche è molto carino, alcune musiche andrebbero pure riascoltate. I personaggi sono fatti bene, sopratutto il piccolo protagonista, che poi si evolverà nelle stagioni a venire e diventerà un grandissimo personaggio, a mio avviso.
Vorrei consigliarlo a tutti, ma non posso: se vi piacciono gli spokon questo è imperdibile, se vi piacciono gli sport idem; l'unica ragione per la quale mi sento di sconsigliarlo è l'indifferenza verso il baseball.
Comunque è un anime utile anche per imparare le regole di questo sport, un po' come Eyeshiled21 per il Football americano.