Bleach - the Sealed Sword Frenzy
QBleach: the sealed sword frenzy" è un OVA presentato nel 2005 all’interno della Bleach Jump Festa Anime Tour.
Da amante di Bleach non potevo perdermi questo breve episodio e ,infatti, eccomi qui per dirvi la mia a riguardo.
Premetto che mi aspettavo molto meglio - anche se in questo periodo Bleach non era ancora “esploso” come vera serie di punta -, ma grafica, storia, disegni… tutto è alquanto mediocre e impalpabile.
La storia è da collocarsi, rispetto alla serie TV, storicamente poco dopo la saga della Soul Society: l’allegra combriccola di Ichigo e compagni sembra appena tornata a casa che subito spunta il “solito cattivone” di turno. Quest’ultimo prende le sembianze di Baishin, shinigami sigillato 400 anni prima a causa della sua pazzia e dei suoi crimini, che improvvisamente, guarda caso, riesce a rompere il sigillo e a ritornare in libertà. Toccherà al nostro eroe dai capelli arancioni liberare la città di Karakura da questa ennesima minaccia.
La trama è abbastanza banale, di cui gli unici spunti interessanti sono rappresentati dal primo incontro fra Ichigo e il capitano della decima divisione Toshiro Hitsugaya e dai continui siparietti fra il protagonista e Renji. Vi faccio un esempio della scarsità di idee che avevano i produttori portandovi come prova il fatto che riusino le stesse gags della serie: classico e risaputo la scarso senso della direzione del capitano Zaraki (XI divisione); ma riportare specularmente la stessa scena della Soul Society non me la dovevano fare.
Sembra quasi che questo special sia fatto più con l’intenzione di fare sorridere lo spettatore che altro.
La cosa grave, secondo me, non è rappresentata da nessuna di queste cose (sebbene anch’esse non racchiudano giudizi positivi), bensì dalla grafica. Essa è una parte basilare di un OVA, 30 minuti di animazioni sono pochi e il design deve essere obbligatoriamente di livello, ma qui ci troviamo di fronte a una vera storpiatura dell’anime. Mi ha colpito tantissimo rivedere Ichigo con il chara delle primissime puntate della serie - viso più squadrato e occhi molto oblunghi - e i vari personaggi caratterizzati da uno stile approssimativo. Vi dico solo che appena le inquadrature spaziavano lontano da essi erano chiaramente visibili l’assoluta mancanza delle proporzioni e dei tratti somatici.
Pessimi gli sfondi molte volte perfino assenti.
Solo la mia passione per uno dei capolavori del genere shounen dell’ultimo decennio m'impedisce di dare un’insufficienza piena, però ciò non mi esime dallo sconsigliare questo corto, il quale non rende giustizia a un bellissimo anime.
Da amante di Bleach non potevo perdermi questo breve episodio e ,infatti, eccomi qui per dirvi la mia a riguardo.
Premetto che mi aspettavo molto meglio - anche se in questo periodo Bleach non era ancora “esploso” come vera serie di punta -, ma grafica, storia, disegni… tutto è alquanto mediocre e impalpabile.
La storia è da collocarsi, rispetto alla serie TV, storicamente poco dopo la saga della Soul Society: l’allegra combriccola di Ichigo e compagni sembra appena tornata a casa che subito spunta il “solito cattivone” di turno. Quest’ultimo prende le sembianze di Baishin, shinigami sigillato 400 anni prima a causa della sua pazzia e dei suoi crimini, che improvvisamente, guarda caso, riesce a rompere il sigillo e a ritornare in libertà. Toccherà al nostro eroe dai capelli arancioni liberare la città di Karakura da questa ennesima minaccia.
La trama è abbastanza banale, di cui gli unici spunti interessanti sono rappresentati dal primo incontro fra Ichigo e il capitano della decima divisione Toshiro Hitsugaya e dai continui siparietti fra il protagonista e Renji. Vi faccio un esempio della scarsità di idee che avevano i produttori portandovi come prova il fatto che riusino le stesse gags della serie: classico e risaputo la scarso senso della direzione del capitano Zaraki (XI divisione); ma riportare specularmente la stessa scena della Soul Society non me la dovevano fare.
Sembra quasi che questo special sia fatto più con l’intenzione di fare sorridere lo spettatore che altro.
La cosa grave, secondo me, non è rappresentata da nessuna di queste cose (sebbene anch’esse non racchiudano giudizi positivi), bensì dalla grafica. Essa è una parte basilare di un OVA, 30 minuti di animazioni sono pochi e il design deve essere obbligatoriamente di livello, ma qui ci troviamo di fronte a una vera storpiatura dell’anime. Mi ha colpito tantissimo rivedere Ichigo con il chara delle primissime puntate della serie - viso più squadrato e occhi molto oblunghi - e i vari personaggi caratterizzati da uno stile approssimativo. Vi dico solo che appena le inquadrature spaziavano lontano da essi erano chiaramente visibili l’assoluta mancanza delle proporzioni e dei tratti somatici.
Pessimi gli sfondi molte volte perfino assenti.
Solo la mia passione per uno dei capolavori del genere shounen dell’ultimo decennio m'impedisce di dare un’insufficienza piena, però ciò non mi esime dallo sconsigliare questo corto, il quale non rende giustizia a un bellissimo anime.
Dopo lo speciale di presentazione nel Jump Anime Tour del 2004, Bleach torna un anno dopo con una storia originale, ma i risultati sono pressoché deludenti ed è un peccato, dato che le carte per fare un buon prodotto c’erano davvero. Già il titolo ci indurrà a capire il finale - tradotto suonerebbe come “la frenetica spada sigillata” - e iniziando a vedere l’anime si capirà benissimo cosa intende.
Si presenta subito interessante questo prodotto; avremo un filmato d’apertura davvero singolare e apprezzabile, dove vedremo i vari personaggi apprezzati nella saga della Soul Society nel “nostro” mondo, in abiti che vanno a sottolineare le varie personalità in modi inaspettatamente adeguati, e in alcuni casi decisamente esilaranti, ma sempre consoni al personaggio. Peccato per la musica, una semplice traccia della serie riciclata che verrà a noia presto; una canzone nuova avrebbe donato più personalità al tutto. Nel finale questo filmato verrà ritrasmesso con i crediti, ma difficilmente lo spettatore lo visionerà nuovamente.
La storia inizia in un tempio in cui dei buddhisti, circondati da shinigami, pregano di fronte a una statua-sigillo che, dopo breve tempo, si distruggerà e lascerà libero un apparente shinigami. Cambio di scena, verremo trasportati a casa Kurosaki, dove si sta svolgendo un classico litigio tra Ichigo e Rukia, appoggiata dal sempre presente Kon, quando arriva un “Ispettore” vestito da Sceriffo che pretende che gli sia portato Ichigo Kurosaki mentre punta un fucile al padre di famiglia! Impiegheremo pochissimo a capire di chi si tratta, ma sarà comunque una scena divertente. Poi vedremo un altro personaggio in panni inaspettati, ma avremo poco tempo per ammirarlo.
Finalmente inizia l’azione e la parte corposa dello speciale: colui che si fa chiamare “La Lama” attaccherà Ichigo e compagnia, colti impreparati, ma sarà interrotto dall’arrivo di un capitano che obligherà il nemico alla fuga.
Ci verrà spiegato cosa sta succedendo e la trama non avrà punti oscuri e procederà linearmente, e in breve giungeremo alla fine senza troppi problemi, ma il tutto sarà farcito da molte contraddizioni. La più grossa è anche la più semplice da formulare: se il nemico è una grossa minaccia perché non vengono mobilitate molte più forze ma solo alcuni capitani?
I disegni sono di buona fattura, anche se poco curati, e le animazioni non sono nulla di eccezionale. Uno dei punti forti sarà l’aspetto del nemico, come sempre elaborato da Kubo, ma nel Bankai perderà di mordente proprio per via della scarsa attenzione posta nei disegni, soprattutto nelle ombreggiature, la qual cosa lo trasformerà così in un’accozzaglia di forme; un vero peccato.
Le scene d’azione avrebbero potuto essere peggio, ci saranno alcune scene statiche dettate probabilmente da fattori economici, vista la natura del prodotto, ma nel complesso risultano godibili.
La colonna sonora presenterà alcune tracce della serie, come ormai fatto altre volte, ma saranno usate poco e spesso passeranno in sordina.
Bleach - the Sealed Sword Frenzy è un prodotto che poteva dare veramente molto, ma che nel finale va perdendo qualità, sia a livello estetico sia a livello di trama. Si chiuderà infatti troppo in fretta la vicenda e sarà semplice capire l’andamento dei fatti in anticipo, senza contare le varie contraddizioni.
L’unico modo per godersi appieno questo speciale è chiudere un occhio sulla trama e godersi i vari intramezzi comici, formati dai classici diverbi della serie e anche dagli shinigami, che non conoscono il mondo terreno e i suoi costumi. Consigliato solo a chi di Bleach adora sopratutto questo lato.
Si presenta subito interessante questo prodotto; avremo un filmato d’apertura davvero singolare e apprezzabile, dove vedremo i vari personaggi apprezzati nella saga della Soul Society nel “nostro” mondo, in abiti che vanno a sottolineare le varie personalità in modi inaspettatamente adeguati, e in alcuni casi decisamente esilaranti, ma sempre consoni al personaggio. Peccato per la musica, una semplice traccia della serie riciclata che verrà a noia presto; una canzone nuova avrebbe donato più personalità al tutto. Nel finale questo filmato verrà ritrasmesso con i crediti, ma difficilmente lo spettatore lo visionerà nuovamente.
La storia inizia in un tempio in cui dei buddhisti, circondati da shinigami, pregano di fronte a una statua-sigillo che, dopo breve tempo, si distruggerà e lascerà libero un apparente shinigami. Cambio di scena, verremo trasportati a casa Kurosaki, dove si sta svolgendo un classico litigio tra Ichigo e Rukia, appoggiata dal sempre presente Kon, quando arriva un “Ispettore” vestito da Sceriffo che pretende che gli sia portato Ichigo Kurosaki mentre punta un fucile al padre di famiglia! Impiegheremo pochissimo a capire di chi si tratta, ma sarà comunque una scena divertente. Poi vedremo un altro personaggio in panni inaspettati, ma avremo poco tempo per ammirarlo.
Finalmente inizia l’azione e la parte corposa dello speciale: colui che si fa chiamare “La Lama” attaccherà Ichigo e compagnia, colti impreparati, ma sarà interrotto dall’arrivo di un capitano che obligherà il nemico alla fuga.
Ci verrà spiegato cosa sta succedendo e la trama non avrà punti oscuri e procederà linearmente, e in breve giungeremo alla fine senza troppi problemi, ma il tutto sarà farcito da molte contraddizioni. La più grossa è anche la più semplice da formulare: se il nemico è una grossa minaccia perché non vengono mobilitate molte più forze ma solo alcuni capitani?
I disegni sono di buona fattura, anche se poco curati, e le animazioni non sono nulla di eccezionale. Uno dei punti forti sarà l’aspetto del nemico, come sempre elaborato da Kubo, ma nel Bankai perderà di mordente proprio per via della scarsa attenzione posta nei disegni, soprattutto nelle ombreggiature, la qual cosa lo trasformerà così in un’accozzaglia di forme; un vero peccato.
Le scene d’azione avrebbero potuto essere peggio, ci saranno alcune scene statiche dettate probabilmente da fattori economici, vista la natura del prodotto, ma nel complesso risultano godibili.
La colonna sonora presenterà alcune tracce della serie, come ormai fatto altre volte, ma saranno usate poco e spesso passeranno in sordina.
Bleach - the Sealed Sword Frenzy è un prodotto che poteva dare veramente molto, ma che nel finale va perdendo qualità, sia a livello estetico sia a livello di trama. Si chiuderà infatti troppo in fretta la vicenda e sarà semplice capire l’andamento dei fatti in anticipo, senza contare le varie contraddizioni.
L’unico modo per godersi appieno questo speciale è chiudere un occhio sulla trama e godersi i vari intramezzi comici, formati dai classici diverbi della serie e anche dagli shinigami, che non conoscono il mondo terreno e i suoi costumi. Consigliato solo a chi di Bleach adora sopratutto questo lato.