Jeanie dai lunghi capelli
"Jeanie dai lunghi capelli" è una serie anime storica di tredici episodi totali, prodotta a fine anni '70 dallo studio di animazione Dax International.
Ci troviamo negli Stati Uniti d'America, dove è in corso la guerra tra Nordisti e Sudisti; Jeanie per l'appunto è la figlia di un grosso coltivatore di cotone, il quale è interessato solo al potere e ai soldi, e in tutto questo putiferio Jeanie un giorno per puro caso ha trovato l'amore, ma purtroppo questo ragazzo, poco dopo averlo conosciuto, si unirà ai Nordisti e partirà per la guerra, e così staranno parecchio tempo senza vedersi, ma con la speranza che un giorno possano sposarsi per poi vivere insieme.
La grafica l'ho trovata molto obsoleta ma carina nel suo piccolo, le varie scene d'azione sfruttano una regia che non è delle migliori, il tutto condito però da buoni sottofondi che fanno entrare lo spettatore nel vivo delle molteplici vicissitudini; ottima la sigla iniziale italiana e altrettanto ottimo il doppiaggio.
Infine, devo dire che è stata una serie carina ma che aveva molto potenziale e non lo ha sfruttato al meglio, la storia scorre bene con eventi drammatici sempre molto dettagliati, purtroppo la grafica non mi ha preso più di tanto e il finale lascia un po' l'amaro in bocca: molte cose che mi sarei aspettato purtroppo non succedono, e quindi questo è il voto che mi sento di dare.
Consiglio la visione a chiunque cerchi una serie storica non troppo lunga da vedere.
Voto finale: 6
Ci troviamo negli Stati Uniti d'America, dove è in corso la guerra tra Nordisti e Sudisti; Jeanie per l'appunto è la figlia di un grosso coltivatore di cotone, il quale è interessato solo al potere e ai soldi, e in tutto questo putiferio Jeanie un giorno per puro caso ha trovato l'amore, ma purtroppo questo ragazzo, poco dopo averlo conosciuto, si unirà ai Nordisti e partirà per la guerra, e così staranno parecchio tempo senza vedersi, ma con la speranza che un giorno possano sposarsi per poi vivere insieme.
La grafica l'ho trovata molto obsoleta ma carina nel suo piccolo, le varie scene d'azione sfruttano una regia che non è delle migliori, il tutto condito però da buoni sottofondi che fanno entrare lo spettatore nel vivo delle molteplici vicissitudini; ottima la sigla iniziale italiana e altrettanto ottimo il doppiaggio.
Infine, devo dire che è stata una serie carina ma che aveva molto potenziale e non lo ha sfruttato al meglio, la storia scorre bene con eventi drammatici sempre molto dettagliati, purtroppo la grafica non mi ha preso più di tanto e il finale lascia un po' l'amaro in bocca: molte cose che mi sarei aspettato purtroppo non succedono, e quindi questo è il voto che mi sento di dare.
Consiglio la visione a chiunque cerchi una serie storica non troppo lunga da vedere.
Voto finale: 6
"Jeanie dai lunghi capelli" è una serie del 1979 di 13 episodi che fa il paio con "Isabelle of Paris". Condivide con questa un'animazione al risparmio e una storia piuttosto tragica: si parla in entrambi i casi di guerra, quella di secessione americana per Jeanie e quella franco-prussiana per Isabelle. Rispetto a Isabelle la storia ha meno cadute di stile, ma l'ambientazione western è un po' meno fascinosa di quella francese, almeno secondo me.
Entrambe le serie appaiono molto datate e non sono di buona qualità neppure per l'epoca in cui sono state realizzate. Il character design è poverissimo e c'è sicuramente molto di scontato e di già visto, come amori infelici, orfani stile casa di Pony, paesaggi alla Charlotte.
Ciò nonostante, voglio dare un voto discreto anche a Jeanie, perché io sono cresciuto con i cartoni drammaticissimi degli anni sessanta e settanta, e Jeanie mi fa tornare con la mente a quegli anni.
La storia dei genitori di Jeanie è più interessante di quella della protagonista. Il padre è un vero bastardo, uno dei personaggi più negativi che abbia mai visto in una serie, personaggi cosi' non si trovano più.
Vedere gli anime degli anni settanta a mio avviso è molto educativo, soprattutto per le nuove generazioni che sono cresciute a commedie scolastiche e fan service. Fateci un pensierino.
Entrambe le serie appaiono molto datate e non sono di buona qualità neppure per l'epoca in cui sono state realizzate. Il character design è poverissimo e c'è sicuramente molto di scontato e di già visto, come amori infelici, orfani stile casa di Pony, paesaggi alla Charlotte.
Ciò nonostante, voglio dare un voto discreto anche a Jeanie, perché io sono cresciuto con i cartoni drammaticissimi degli anni sessanta e settanta, e Jeanie mi fa tornare con la mente a quegli anni.
La storia dei genitori di Jeanie è più interessante di quella della protagonista. Il padre è un vero bastardo, uno dei personaggi più negativi che abbia mai visto in una serie, personaggi cosi' non si trovano più.
Vedere gli anime degli anni settanta a mio avviso è molto educativo, soprattutto per le nuove generazioni che sono cresciute a commedie scolastiche e fan service. Fateci un pensierino.
Come molti anime trasmessi solo su reti locali, Jeanie dai lunghi capelli è assai poco noto, anche a coloro che hanno avuto la fortuna di essere bambini nei favolosi anni '80. E' un vero peccato, perché questo breve anime è un gioiellino, che poco ha da invidiare a serie storiche come Candy Candy o Georgie o altri.
La protagonista Jeanie è figlia di un ricco proprietario ed è fidanzata con Robert, un bel ragazzo della sua età. Tuttavia la guerra di secessione è al suo culmine e Robert deve andare al fronte. La trama è comunque meno semplice di quanto possa sembrare e anche la famigliola di Jeanie è meno perfetta di quanto sembri, tanto che un segreto della giovinezza della madre di lei viene improvvisamente a galla, attraverso il ciondolo a forma di rosa che indossa sempre un misterioso ragazzo che aiuterà spesso la protagonista in situazioni difficili.
Complice anche il fatto che all'epoca della sua messa in onda non c'erano le abominevoli censure di oggi, la storia è molto ben sviluppata, e gli orrori della guerra sono descritti senza troppe edulcorazioni.
Purtroppo come in molti anime datati l'animazione non è delle migliori, ma il character design è piuttosto bello. Gradevole anche la sigla, in lingua originale.
In questo piccolo anime troviamo degli elementi molto importanti, laddove il contesto storico di riferimento rafforza i suoi concetti tramite la narrazione che in quest'opera ne viene presentata.
E difatti l'argomento della guerra di secessione statunitense non viene affrontato come i libri di testo a cui siamo abituati a leggerlo, ma ne viene data l'immagine di una guerra molto sentita e non dai toni solitamente confusionari a cui gli storici ne hanno parlato nelle loro trattazioni, evidentemente l'autore ha ben preso le redini della narrazione dell'opera di cui questo cartone deriva, e oltre ciò, ne ha "rinforzato gli ormeggi" studiando meglio gli elementi storici in essa presenti.
Quindi la nuova visione delle lotte tra nordisti e sudisti è presto spiegata tra queste pagine, che sono un continuo alternarsi di dolcezza e di asprezza, la dolcezza della protagonista e la crudità del contesto storico in cui la storia è ambientata.
Siamo nelle stesse situazioni soggettive descritte in altre opere come quelle di Huck Finn o Tom Sawyer, anche se in quelle trattazioni il contesto storico si sviluppa quei 2-3 secoli più tardi, il richiamo è molto forte verso le lotte di classe e la speranza di un mondo più unito che si trasforma,viste le circostanze in un'utopia politica senza uscita.
Sono anche altri i temi che muovono la trama, e li ritroviamo nel divorzio, nella famiglia disunita e nella famiglia allargata, di cui si fanno i primi cenni negli Stati Uniti proprio in quegli anni, francamente in queste cose legali sono sempre stati più avanti di noi, ma hanno alle spalle poca civiltà nell'applicazione di suddette leggi, che hanno sempre comportato delle situazioni il più delle volte molto difficili.
E difatti le ritroviamo all'interno della crudità della trama, che parla delle piantagioni di cotone, dello schiavismo a cui chi era nero o del sud delle americhe era costretto, in uno scenario che molto ricorda Via Col Vento per la sua collocazione storica, ma se lì erano personaggi adulti ad essere padroni della scena, qui lo sono dei semplici ragazzi, che si scopriranno avere un legame lontano in apparenza, ma indissolubile per un vincolo unico, il sangue.
Purtroppo la violenza e i modi non sempre civili di rapportarsi col prossimo sono sempre dietro l'angolo, e non lasciano spazio ad amore puro, al rispetto, ma solo ad un cinismo ingiustificato e continui massacri.
Però la protagonista dell'opera è un simbolo di speranza di un mondo migliore, in cui lo diventa in base alla maturità, alle circostanze, alla guerra stessa, in un mondo che sembra trascurarla e opprimerla, riesce a pensare all'amore e alla salvezza di tutto ciò che lei ama,ed è proprio a questo proposito nobile che nasce la morale dell'autore.
Molti anime del genere meisaku ci invitano solitamente a guardare verso il personaggio la morale su cui ruota l'intera opera, qui invece, a mio parere, la parte la fa il contesto storico, gli eventi che si susseguono permettono alla protagonista di maturare prima di altre ragazza, fosse stato il contrario, la sua esistenza sarebbe stata completamente diversa, ma negli ambiti storici in cui qui si ragiona c'è una costante: l'amore come occasione, ma non un amore che si compra al supermercato, ma l'amore come occasione importante per migliorare prima se stessi,e in seguito il proprio destino,che più volte cerca di soffocare questo sentimento enorme.
Da ciò si evince che dobbiamo ritenerci fortunati, se le lotte che c'erano in quel tempo oggi non esistono, se siamo davvero globalizzati, non solo politicamente o economicamente, ma anche filantropicamente, perchè possiamo regalare un futuro migliore a chi verrà dopo di noi solo se faremo albergare il cuore nel nostro animo anche in situazioni di estrema difficoltà, questo è il messaggio più importante che vuole darci quest'opera.
E difatti l'argomento della guerra di secessione statunitense non viene affrontato come i libri di testo a cui siamo abituati a leggerlo, ma ne viene data l'immagine di una guerra molto sentita e non dai toni solitamente confusionari a cui gli storici ne hanno parlato nelle loro trattazioni, evidentemente l'autore ha ben preso le redini della narrazione dell'opera di cui questo cartone deriva, e oltre ciò, ne ha "rinforzato gli ormeggi" studiando meglio gli elementi storici in essa presenti.
Quindi la nuova visione delle lotte tra nordisti e sudisti è presto spiegata tra queste pagine, che sono un continuo alternarsi di dolcezza e di asprezza, la dolcezza della protagonista e la crudità del contesto storico in cui la storia è ambientata.
Siamo nelle stesse situazioni soggettive descritte in altre opere come quelle di Huck Finn o Tom Sawyer, anche se in quelle trattazioni il contesto storico si sviluppa quei 2-3 secoli più tardi, il richiamo è molto forte verso le lotte di classe e la speranza di un mondo più unito che si trasforma,viste le circostanze in un'utopia politica senza uscita.
Sono anche altri i temi che muovono la trama, e li ritroviamo nel divorzio, nella famiglia disunita e nella famiglia allargata, di cui si fanno i primi cenni negli Stati Uniti proprio in quegli anni, francamente in queste cose legali sono sempre stati più avanti di noi, ma hanno alle spalle poca civiltà nell'applicazione di suddette leggi, che hanno sempre comportato delle situazioni il più delle volte molto difficili.
E difatti le ritroviamo all'interno della crudità della trama, che parla delle piantagioni di cotone, dello schiavismo a cui chi era nero o del sud delle americhe era costretto, in uno scenario che molto ricorda Via Col Vento per la sua collocazione storica, ma se lì erano personaggi adulti ad essere padroni della scena, qui lo sono dei semplici ragazzi, che si scopriranno avere un legame lontano in apparenza, ma indissolubile per un vincolo unico, il sangue.
Purtroppo la violenza e i modi non sempre civili di rapportarsi col prossimo sono sempre dietro l'angolo, e non lasciano spazio ad amore puro, al rispetto, ma solo ad un cinismo ingiustificato e continui massacri.
Però la protagonista dell'opera è un simbolo di speranza di un mondo migliore, in cui lo diventa in base alla maturità, alle circostanze, alla guerra stessa, in un mondo che sembra trascurarla e opprimerla, riesce a pensare all'amore e alla salvezza di tutto ciò che lei ama,ed è proprio a questo proposito nobile che nasce la morale dell'autore.
Molti anime del genere meisaku ci invitano solitamente a guardare verso il personaggio la morale su cui ruota l'intera opera, qui invece, a mio parere, la parte la fa il contesto storico, gli eventi che si susseguono permettono alla protagonista di maturare prima di altre ragazza, fosse stato il contrario, la sua esistenza sarebbe stata completamente diversa, ma negli ambiti storici in cui qui si ragiona c'è una costante: l'amore come occasione, ma non un amore che si compra al supermercato, ma l'amore come occasione importante per migliorare prima se stessi,e in seguito il proprio destino,che più volte cerca di soffocare questo sentimento enorme.
Da ciò si evince che dobbiamo ritenerci fortunati, se le lotte che c'erano in quel tempo oggi non esistono, se siamo davvero globalizzati, non solo politicamente o economicamente, ma anche filantropicamente, perchè possiamo regalare un futuro migliore a chi verrà dopo di noi solo se faremo albergare il cuore nel nostro animo anche in situazioni di estrema difficoltà, questo è il messaggio più importante che vuole darci quest'opera.
Questa serie ambientata durante la guerra di secessione vede come protagonista una giovane ragazza che dovrà combattere contro mille peripezie e angherie nella vita di tutti i giorni. Non mancano i valori importanti come quello dell'amore, dell'altruismo e del coraggio per affrontare ogni battaglia. Il character design risulta essere molto accurato così come anche la caratterizzazione e la psicologia dei personaggi. Per concludere quest'anime ci insegna a sperare sempre e a non arrenderci mai dinanzi a qualsiasi difficoltà e inoltre manda un messaggio di amore e aiuto reciproco che ogni animo dovrebbe avere. Bellissimo!
Ambientato durante la guerra di secessione, questo anime sviluppa i temi di tale battaglia e degli amori. Meravigliosa la sigla iniziale. Molto carino il character design. La storia non viene sviluppata abbastanza e non mancano sferzate di kitsch. Peccato non si trovi ancora in DVD restaurato, ma solo copie registrate dalla TV. A me è piaciuto, anche se, ripeto, non rimane dentro. Discreto.
Ciao a tutti, non sono registrata, ma spero che leggerete lo stesso la recensione (spero di scriverla bene). La sigla con il testo giapponese è la trasposizione dell'originale-jeanie with the light brown hair-di stephen c. Foster, che scrisse anche oh! Susanna e altre canzoni durante la guerra civile. L'anime mi è piaciuto tantissimo quando l'ho visto -lo davano su juniortv insieme a isabelle de paris- e racconta la storia di jeanie e robert:lui parte come ufficiale nordista,lei resta e aiuta la madre all'orfanotrofio e a lasciare il marito, che vende armi all'esercito ed è un tipo violento. La madre muore non ricordo bene come, se di malattia o per salvare i bambini dallo scoppio di una bomba. Intanto compare un cowboy misterioso (mi sembra si chiamasse joe -ma è passato troppo tempo) che ha un ciondolo a forma di rosa( la madre di jeanie ne ha un altro- lasciò il 1°marito e il bimbo perchè dovette cedere al ricatto dell'attuale marito) e che si scoprirà essere il fratellastro di jeanie e che in molte occasioni la aiuterà. Le puntate di solito si concludono con la voce di jeanie o della narratrice sul come andrà a finire la guerra e cosa riserverà loro il destino.
Purtroppo non ricordo se l'anime alla fine dei 13 episodi aveva una sua conclusione o rimaneva in sospeso,ma anche solo quei pochi episodi erano ben fatti e la storia ben raccontata.
Purtroppo non ricordo se l'anime alla fine dei 13 episodi aveva una sua conclusione o rimaneva in sospeso,ma anche solo quei pochi episodi erano ben fatti e la storia ben raccontata.