Usagi to Kame
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Introduzione e sinossi
È un cortometraggio semplice, geniale per l'epoca in cui è stato realizzato. Tratto e ispirato dalla fiaba/favola de "La lepre e la tartaruga" di Esopo", "Usagi to Kame" rappresenta l'omonima vicenda dello scrittore greco e ne fa una rappresentazione geniale in stile film muto, con tanto di sottotitoli e di canto che conquistano fin da subito il pubblico per la semplicità dei disegni e dei movimenti. La trama è divisa in tre fasi principali che richiamano l'ordine della favola stessa. Nella prima abbiamo la lepre che è intenta a riposare. All'improvviso, dal laghetto non molto distante sbuca la tartaruga, la quale sembra soffrire per il peso del guscio che si porta. La lepre si sveglia e, vedendola, la deride. La tartaruga allora lancia una sfida alla lepre: chi arriva prima all'albero sulla collina vince. La lepre, credendo di essere in vantaggio per via della sua incredibile velocità, accetta. E qui si entra nella seconda fase: la lepre e la tartaruga partono; la lepre assapora già la vittoria e, dopo aver distanziato la tartaruga, si concede il suo riposo. Purtroppo, però, cade in un sonno profondo e la tartaruga lentamente ma con costanza si avvia verso il traguardo senza che la lepre se ne accorga, e vince. Nella terza fase la tartaruga domanda alla lepre cos'è n'è stato della sua tracotanza riguardo alla sua velocità, e la lepre, in preda alla tristezza e/o alla rabbia per la sconfitta, se ne saltella tra i cespugli, mentre la tartaruga esulta.
Grafica
La grafica è in bianco e nero, poiché questo cortometraggio è stato realizzato nel lontano 1924. Ciononostante, dimostra di avere già una buona impostazione nonostante qualche leggero difetto.
I movimenti dei disegni sono molto meccanici, ma ricordiamoci che per l'epoca questo rappresentava lo standard dei disegni animati, quindi non ci si può aspettare di trovare una grafica iper-fluida e iper-dinamica come quella di cui disponiamo oggi tramite l'IA.
Colonna sonora
La colonna sonora è bellissima, con le voci dei bambini che recitano il copione e quindi le battute dei due personaggi principali. Il motivetto cattura l'attenzione fin da subito e dimostra di essere orecchiabile come non mai, conferendo anche una certa vivacità di altri tempi alla vicenda rappresentata.
Personaggi e morale
I personaggi sono semplici, ma proprio nella loro semplicità essi racchiudono uno spessore psicologico di enorme importanza. La lepre simboleggia, allude alle persone dal carattere pimpante e dai pensieri veloci, rapidi, che puntano molto sull'efficacia e l'efficienza per ottenere grandi risultati nel minor tempo possibile. Al contrario, la tartaruga rappresenta la contemplazione, la costanza, la dedizione, l'impegno, il duro lavoro, il sacrifico e i pensieri lenti che richiedono maggior tempo, ma che insegnano a conoscere e scoprire cose di sé che prima non si sapevano. Quindi, i due personaggi rappresentano ciascuno un modo di pensare, essere e d'agire opposto ma anche complementare all'altro, due facce della stessa medaglia, le quali creano l'equilibrio interno ed esterno. Il fatto che la tartaruga vinca contro la lepre insegna che nella vita il duro lavoro batte quasi sempre il talento. Quindi, questo ci porta a capire un altro concetto fondamentale, ovvero che anche il talento necessita di duro lavoro, e quindi non si può e non si deve abusarne per il proprio vanto personale.
Un piccolo-grande capolavoro dell'animazione di tutti i tempi, iscritto nel libro della natura e della vita.
Voto: 10 e lode
Introduzione e sinossi
È un cortometraggio semplice, geniale per l'epoca in cui è stato realizzato. Tratto e ispirato dalla fiaba/favola de "La lepre e la tartaruga" di Esopo", "Usagi to Kame" rappresenta l'omonima vicenda dello scrittore greco e ne fa una rappresentazione geniale in stile film muto, con tanto di sottotitoli e di canto che conquistano fin da subito il pubblico per la semplicità dei disegni e dei movimenti. La trama è divisa in tre fasi principali che richiamano l'ordine della favola stessa. Nella prima abbiamo la lepre che è intenta a riposare. All'improvviso, dal laghetto non molto distante sbuca la tartaruga, la quale sembra soffrire per il peso del guscio che si porta. La lepre si sveglia e, vedendola, la deride. La tartaruga allora lancia una sfida alla lepre: chi arriva prima all'albero sulla collina vince. La lepre, credendo di essere in vantaggio per via della sua incredibile velocità, accetta. E qui si entra nella seconda fase: la lepre e la tartaruga partono; la lepre assapora già la vittoria e, dopo aver distanziato la tartaruga, si concede il suo riposo. Purtroppo, però, cade in un sonno profondo e la tartaruga lentamente ma con costanza si avvia verso il traguardo senza che la lepre se ne accorga, e vince. Nella terza fase la tartaruga domanda alla lepre cos'è n'è stato della sua tracotanza riguardo alla sua velocità, e la lepre, in preda alla tristezza e/o alla rabbia per la sconfitta, se ne saltella tra i cespugli, mentre la tartaruga esulta.
Grafica
La grafica è in bianco e nero, poiché questo cortometraggio è stato realizzato nel lontano 1924. Ciononostante, dimostra di avere già una buona impostazione nonostante qualche leggero difetto.
I movimenti dei disegni sono molto meccanici, ma ricordiamoci che per l'epoca questo rappresentava lo standard dei disegni animati, quindi non ci si può aspettare di trovare una grafica iper-fluida e iper-dinamica come quella di cui disponiamo oggi tramite l'IA.
Colonna sonora
La colonna sonora è bellissima, con le voci dei bambini che recitano il copione e quindi le battute dei due personaggi principali. Il motivetto cattura l'attenzione fin da subito e dimostra di essere orecchiabile come non mai, conferendo anche una certa vivacità di altri tempi alla vicenda rappresentata.
Personaggi e morale
I personaggi sono semplici, ma proprio nella loro semplicità essi racchiudono uno spessore psicologico di enorme importanza. La lepre simboleggia, allude alle persone dal carattere pimpante e dai pensieri veloci, rapidi, che puntano molto sull'efficacia e l'efficienza per ottenere grandi risultati nel minor tempo possibile. Al contrario, la tartaruga rappresenta la contemplazione, la costanza, la dedizione, l'impegno, il duro lavoro, il sacrifico e i pensieri lenti che richiedono maggior tempo, ma che insegnano a conoscere e scoprire cose di sé che prima non si sapevano. Quindi, i due personaggi rappresentano ciascuno un modo di pensare, essere e d'agire opposto ma anche complementare all'altro, due facce della stessa medaglia, le quali creano l'equilibrio interno ed esterno. Il fatto che la tartaruga vinca contro la lepre insegna che nella vita il duro lavoro batte quasi sempre il talento. Quindi, questo ci porta a capire un altro concetto fondamentale, ovvero che anche il talento necessita di duro lavoro, e quindi non si può e non si deve abusarne per il proprio vanto personale.
Un piccolo-grande capolavoro dell'animazione di tutti i tempi, iscritto nel libro della natura e della vita.
Voto: 10 e lode
“Usagi to Kame” è un cortometraggio di Sanae Yamamoto tratto dalla classica favola di Esopo (“La lepre e la tartaruga”), di circa dieci minuti. Si tratta di un corto fondamentale per la storia dell’animazione giapponese, in quanto l’unico esempio attualmente accertato di opera animata del 1924 giunta fino a noi. Quell’annata fu particolarmente importante, in quanto segnò la ripresa decisiva delle sorti di un settore ancora fortemente sperimentale, messo a dura prova dal terremoto del Kanto dell’anno prima. Proprio a causa di questo terremoto, non ci sono giunte opere d’animazione per tutto il periodo 1919-23.
Dare un giudizio critico verso questo corto credo sia francamente impossibile, rimane invece l’indiscutibile importanza storica di essere il solo e unico superstite in una stagione di produzioni animate che, con quest’unica eccezione, sono andate totalmente perdute o disperse.
Dare un giudizio critico verso questo corto credo sia francamente impossibile, rimane invece l’indiscutibile importanza storica di essere il solo e unico superstite in una stagione di produzioni animate che, con quest’unica eccezione, sono andate totalmente perdute o disperse.