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Renton79

Episodi visti: 12/12 --- Voto 5,5
"ID-0" narra di come nel futuro si possa separare la propria coscienza legandola per il tempo voluto a quella di un robot (I-machine) senza alcun rischio per il corpo fisico in quanto viene effettuato un backup della coscienza prima del trasferimento. Il contesto è decisamente spaziale, tutto gira intorno ad un minerale prezioso, l'Orichalt, di cui i protagonisti sono in continua ricerca essendo parte di una compagnia di scavatori non proprio convenzionale. All'inizio si fa fatica a capire questo mondo e le tecnologie presenti, vedi la linea Miguel ed altro... Una volta che si è capito il contesto ecco che si potrebbe già concludere la visione dell'anime ma ho resistito fino alla fine dato che erano solo 12 episodi, perchè? Intanto, pur con qualche idea innovativa, ci sono evidenti scopiazzature ad altre serie anime del passato di livello decisamente superiore a questa serie. La storia è molto scontata, a tratti ridicola, in diverse fasi ci dobbiamo sorbire l'autocompiacimento dei personaggi come se avessero bisogno in continuazione di autopresentarsi, nel caso ciò fosse stato fatto per portare ironia o comicità riuscendoci sarebbe stato apprezzabile ma nel corso della serie non si ride mai proprio perchè le battute sono ridicole e scontate. Non aiuta nemmeno il doppiaggio in italiano decisamente scadente. I vari personaggi rimangono molto stereotipati, con poco carisma aridi insomma. Per quanto riguarda il comparto tecnico i disegni e le animazioni sono nella media, la colonna sonora non è nulla che possa essere ricordato anche il giorno dopo. "ID-0" è una serie che non riesce a catturare l'attenzione risultando un opera mediocre priva di una propria identità che si differenzi dal resto delle serie anime che ha tentato di imitare.


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Etherchild

Episodi visti: 12/12 --- Voto 10
"ID-0" arriva come una ventata fresca nel panorama dell'animazione, e in quel mare che è Netflix. Se mi fossi fermato allo stile dei volti e dei colori un po' "kawaii" mi sarei perso quella che ritengo un'opera davvero ben realizzata. Quando vidi il trailer la prima volta mi aveva subito abbastazanza accattivato la grafica ma mi ero detto che lo avrei visto magari più in là. Poi dopo aver rivisto il trailer la seconda volta, ho iniziato il primo episodio, e ho sentito da subito che sarei arrivato fino in fondo. L'ambientazione futuristica di questa serie mi ha coinvolto immediatamente, grazie alla creazione di un Universo che attraverso elementi fantastici ci riporta del tutto a tematiche presenti anche nel nostro, sebbene non si manifestino allo stesso modo.

Invenzioni come la Linea Miguel che, interessante, ha un nome spagnolo nell'originale che deriva dallo scenziato Miguel Alcubierre (che ha ideato un motore ipotetico che vada oltre la luce) ha richiamato per tutta la durata dell'anime alla mia fantasia la figura dell'arcangelo Michele (una coincidenza magari, ma senz'altro affascinante) e il minerale Orichalt che se pensiamo a trasformare la l giapponese in r diventa qualcosa come Ori-chart, la mappa dell'oro, che permette appunto di viaggiare nello spazio (coincidenza anche questa che si richiami l'oro?). In ogni caso tanto per vedere se le cose sono poi così casuali vi cito Wikipedia riguardo l'arcangelo Michele:

"Il nome Michele deriva dall'espressione Mi-ka-El che significa "chi è come Dio?". L'arcangelo Michele è ricordato per aver difeso la fede in Dio contro le orde di Satana. Michele, comandante delle milizie celesti, dapprima accanto a Lucifero (Satana) nel rappresentare la coppia angelica, si separa poi da Satana e dagli angeli che operano la scissione da Dio, rimanendo invece fedele a Lui, mentre Satana e le sue schiere precipitano negli Inferi."

Michele comandante delle milizie celesti. La linea Miguel collega attraverso l'Orichalt lo spazio celeste. Solo dopo i primi due episodi già ci domandiamo cosa sia tutto ciò. Che diamine stiamo guardando? Stiamo vedendo le fantasie di un bambino che immagina avventure spaziali? Troppo naïf anche se al primo impatto potremmo pensare qualcosa del genere, ma qualcosa ce lo impedisce. C'è una struttura narrativa, che richiama il passato dei personaggi già dal primo episodio. Le vicende apparentemente senza senso che osserviamo riescono a destarci insieme ad un certo sbigottimento un interesse sempre maggiore verso i personaggi che, a volte, anche solo grazie a poche battutte ben piazzate richiamano un passato che li caratterizza e che da senso a tutta la vicenda.

Altra cosa importante da chiarire è un'altra. "ID-0" già in base a queste premesse, senza volutamente spoilerare niente che esca dagli elementi già visibili nel primo episodio, risulta parecchio denso di argomenti. E in tutto il suo sviluppo tira in ballo anche altre cose. Ma c'è di più, cosa che per me risulta un punto a favore per questa serie diretta da Goro Taniguchi, che già aveva dato modo di mostrare un talento non indifferente, nella trasposizione di un'altra saga spaziale: "Planetes". Cosa c'è di più?

Beh, che riesce a narrare questo genere di storia in uno stile che può avvincere un adulto come me (ormai devo ammettere questa verità a me stesso) come un bambino. Credo che questo cartone animato possa essere visto tranquillamente dagli otto anni in su, e anche apprezzato.

L'età forse più adatta è dai dodici in su, ma bambini abbastanza curiosi e appassionati di spazio potrebbero apprezzare moltissimo quest'opera.

Tanto di cappello. Ci sono film, cartoni animati, o serie, che per l'essere fruiti da tutte le età diventano degli ibridi senza personalità, invece in questo caso il fatto di rivolgersi a più fasce d'età è una conseguenza del fatto che la trama e lo stile visivo scelto sono di per sè' un cocktail che risulta fruibile a tutti, e magari non era nemmeno un'intenzione voluta a tavolino! Ma solo una conseguenza della natura dell'opera stessa.

Vedremo una seconda stagione?

Il filone narrativo di questa stagione si è esaurito eppure è evidente che i personaggi che abbiamo conosciuto sono volti a chissà quale altra avventura lo staff possa aver immaginato. Perchè sono pronto a sostenere che (come minimo) un altro filone narrativo sia stato già pensato.

Speriamo che il loro lavoro sia apprezzato di modo da poter vedere una seconda stagione! Io me la immagino ancora più volta all'avventura e al fantastico. Ma chissà. Staremo a vedere.