L'uccellino azzurro
Quest'opera in cui ritroviamo come autore colui che ha dato vita al grande Capitan Harlock e colui che ha dato vita al Time Bokan in cui essi uniscono le loro forze artistiche dando origine ad un prodotto di ottima fattura, ma che non pareggia i conti col più famoso Fantastico Mondo di Paul, perché ha dei toni leggermente più bassi sotto il profilo delle emozioni che questo anime riesce a trasmettere.
Quindi anche la narrazione ne risente di questo "abbassamento di toni", anche per dare un profilo più fiabesco e più lontano dal manga nello stesso tempo, e il risultato delude un po', pur essendo stata concepita abbastanza bene.
Ci sono all'interno della serie, anche riferimenti ad altre opere realizzate in precedenza dal duo artistico in questione, che trovano spazio in alcuni episodi, ma sono dettagli, quello che conta in quest'opera è che è composta da bei disegni e da un buon lavoro di sceneggiatura, il resto è tutto in mano ai protagonisti di questa serie, che hanno il compito di entrare in un magico mondo per tentare di salvare la madre tanto malata, il loro compito è trovare questo fantastico volatile, in grado di restituire la perduta gioia e felicità, un particolare canovaccio simile lo ritroviamo in Calendar Man, dove i protagonisti sono alla ricerca del Cosmopavone, qui invece a camuffarsi sotto altre spoglie è l'uccellino da cui prende il nome l'anime.
Gli autori con quest'opera vogliono farci capire quanto sia importante la maturazione per un ragazzino, riuscire a vincere tutte le avversità che la vita gli riserva e senza l'aiuto di nessuno, per poter raggiungere gli obiettivi importanti, laddove non ci saranno sempre i genitori a sostenerlo, può capitare infatti che essi si ammalino o muoiano prima del tempo, nessuno fa patti con la morte come nessuno può sapere per quanto tempo avremo la fortuna di avere il loro sostegno fin quando sono in vita, loro ci vogliono tutto il bene del mondo e mai vorrebbero separarsi da noi, ma prima o poi arriva per tutti un momento simile, e in quel momento bisogna farsi trovare pronti e maturi al punto di farcela nella vita con le proprie forze, la storia qui ha un lieto fine, perché è destinata ai ragazzini e un simil tema andava edulcorato, ma a mio avviso il messaggio che ne viene trasmesso a noi è proprio questo.
Un'opera dalla chiave di lettura molto particolare e che merita un'accurata attenzione nella visione, pertanto ve la consiglio, un consiglio che voglio dare soprattutto ai ragazzini che credono che i genitori siano eterni. Ed invece, non è così.
Quindi anche la narrazione ne risente di questo "abbassamento di toni", anche per dare un profilo più fiabesco e più lontano dal manga nello stesso tempo, e il risultato delude un po', pur essendo stata concepita abbastanza bene.
Ci sono all'interno della serie, anche riferimenti ad altre opere realizzate in precedenza dal duo artistico in questione, che trovano spazio in alcuni episodi, ma sono dettagli, quello che conta in quest'opera è che è composta da bei disegni e da un buon lavoro di sceneggiatura, il resto è tutto in mano ai protagonisti di questa serie, che hanno il compito di entrare in un magico mondo per tentare di salvare la madre tanto malata, il loro compito è trovare questo fantastico volatile, in grado di restituire la perduta gioia e felicità, un particolare canovaccio simile lo ritroviamo in Calendar Man, dove i protagonisti sono alla ricerca del Cosmopavone, qui invece a camuffarsi sotto altre spoglie è l'uccellino da cui prende il nome l'anime.
Gli autori con quest'opera vogliono farci capire quanto sia importante la maturazione per un ragazzino, riuscire a vincere tutte le avversità che la vita gli riserva e senza l'aiuto di nessuno, per poter raggiungere gli obiettivi importanti, laddove non ci saranno sempre i genitori a sostenerlo, può capitare infatti che essi si ammalino o muoiano prima del tempo, nessuno fa patti con la morte come nessuno può sapere per quanto tempo avremo la fortuna di avere il loro sostegno fin quando sono in vita, loro ci vogliono tutto il bene del mondo e mai vorrebbero separarsi da noi, ma prima o poi arriva per tutti un momento simile, e in quel momento bisogna farsi trovare pronti e maturi al punto di farcela nella vita con le proprie forze, la storia qui ha un lieto fine, perché è destinata ai ragazzini e un simil tema andava edulcorato, ma a mio avviso il messaggio che ne viene trasmesso a noi è proprio questo.
Un'opera dalla chiave di lettura molto particolare e che merita un'accurata attenzione nella visione, pertanto ve la consiglio, un consiglio che voglio dare soprattutto ai ragazzini che credono che i genitori siano eterni. Ed invece, non è così.
Attenzione: la recensione contiene spoiler
L'ho visto di recente su Deakids. Godibile, ma niente di eccezionale a mio avviso. Alcuni episodi belli, altri meno.
Non ho capito poi perché continuano a portarsi appresso il gatto se va sempre o quasi per i cavoli suoi e non combina nulla di utile (togliendo il fatto che complotta alle loro spalle, ma questo i due bambini e il cane non lo sanno). E poi non capisco, nella puntata in cui Tyltyl e Myltyl diventano due maiali, come i due riescano a tornare al loro aspetto originale.
Come già è stato scritto, la serie è tratta da un romanzo. C'è anche un film con Shirley Temple intitolato "Alla ricerca della felicità" che hovisto per caso alcune notti fa su Rete 4.
L'ho visto di recente su Deakids. Godibile, ma niente di eccezionale a mio avviso. Alcuni episodi belli, altri meno.
Non ho capito poi perché continuano a portarsi appresso il gatto se va sempre o quasi per i cavoli suoi e non combina nulla di utile (togliendo il fatto che complotta alle loro spalle, ma questo i due bambini e il cane non lo sanno). E poi non capisco, nella puntata in cui Tyltyl e Myltyl diventano due maiali, come i due riescano a tornare al loro aspetto originale.
Come già è stato scritto, la serie è tratta da un romanzo. C'è anche un film con Shirley Temple intitolato "Alla ricerca della felicità" che hovisto per caso alcune notti fa su Rete 4.
Ricordo questa favola avventurosa, ma nello stesso tempo triste, che narra le avventure di due fratelli impegnati in un compito difficile che mette in risalto i sentimenti che essi provano. Tutto ciò per far sì che arrivino a crescere ed aiutarsi tra di loro, capendo alla fine come grazie alla loro forza d'animo, riusciranno a superare qualsiasi difficoltà. Il character design è quello del grande Matsumoto ed il suo tratto si avverte non solo nello stile dei personaggi, ma anche in alcune situazioni ed oggetti. Molto bello!
Meisaku andato in onda negli anni '80 in Italia, in pieno boom degli anime e che vanta anche un passaggio su Italia 1, se la memoria non mi inganna.
Ispirato al racconto di Materlinck ( che non ho letto, dunque non posso dirvi nulla sulla sua aderenza al soggetto originale ^^ ), vantava comunque una opening molto orecchiabile, anche se un po' leziosa e un chara design dai toni delicati e piacevoli.
Diluvio di lacrime e buone intenzioni in pieno orfanelli-style alla Candy Candy per intenderci, ma tutto sommato poteva essere considerato un prodotto artigianale più che dignitoso, con dei personaggi psicologicamente sfaccettati e verosimili e alcune situazioni crude e realistiche che potrebbero suscitare anche l'interesse di un pubblico maturo.
Una produzione del passato, insomma, che, per quanto risenta dei cliché dell'epoca in cui è stata creata, andrebbe assolutamente rivalutata: e la recente riedizione della Yamato ce ne darà ora la possibilità. ;)
Ispirato al racconto di Materlinck ( che non ho letto, dunque non posso dirvi nulla sulla sua aderenza al soggetto originale ^^ ), vantava comunque una opening molto orecchiabile, anche se un po' leziosa e un chara design dai toni delicati e piacevoli.
Diluvio di lacrime e buone intenzioni in pieno orfanelli-style alla Candy Candy per intenderci, ma tutto sommato poteva essere considerato un prodotto artigianale più che dignitoso, con dei personaggi psicologicamente sfaccettati e verosimili e alcune situazioni crude e realistiche che potrebbero suscitare anche l'interesse di un pubblico maturo.
Una produzione del passato, insomma, che, per quanto risenta dei cliché dell'epoca in cui è stata creata, andrebbe assolutamente rivalutata: e la recente riedizione della Yamato ce ne darà ora la possibilità. ;)