Letter Bee
"Letter Bee" è un anime molto carino, tenero, fondato sui buoni sentimenti.
I disegni sono belli, i personaggi abbastanza ben caratterizzati, seppur quelli meno importanti possano apparire privi di anima propria o comunque tipici. La trama non è particolarmente complessa e sono presenti cose che poco hanno a che fare con la credibilità, create però per il fine ultimo di "sensibilizzare". Il tutto risulta comunque molto gradevole.
Inoltre ci son personaggi molto simpatici e carini e storie molto commoventi che fanno quasi piangere. Lo consiglio vivamente. Non essendoci i mezzi voti ho messo un 7, ma gli avrei dato un buon 7 e mezzo.
I disegni sono belli, i personaggi abbastanza ben caratterizzati, seppur quelli meno importanti possano apparire privi di anima propria o comunque tipici. La trama non è particolarmente complessa e sono presenti cose che poco hanno a che fare con la credibilità, create però per il fine ultimo di "sensibilizzare". Il tutto risulta comunque molto gradevole.
Inoltre ci son personaggi molto simpatici e carini e storie molto commoventi che fanno quasi piangere. Lo consiglio vivamente. Non essendoci i mezzi voti ho messo un 7, ma gli avrei dato un buon 7 e mezzo.
E' onestamente difficile iniziare la recensione di questo anime senza prima cominciare da una pur sommaria descrizione del mondo in cui si svolge la storia.
Letter Bee è ambientato ad Amberground (un continente? un intero pianeta?), un luogo del tutto immerso in una notte che pare essere eterna. Unica cosa che può avvicinarsi a quello che noi chiamiamo Sole è una stella artificiale che trionfa nel cielo della capitale Akatsuki e che illumina anche le altre parti di Amberground in modo sempre più tenue man mano che i luoghi divengono più distanti dalla capitale.
Privi di mezzi di comunicazione a distanza, agli abitanti di Amberground non resta che affidarsi a delle lettere portate a mano o con piccioni viaggiatori o similari. Tuttavia le lande desolate fra una città e l'altra sono infestate dai Gaichuu, degli enormi insetti rivestiti da una resistentissima corazza metallica che attaccano indiscriminatamente chiunque gli capiti a tiro rendendo molto rischiosi gran parte degli spostamenti fra le città.
Unici in grado di assicurare un servizio di consegna efficiente, nonché gli unici a poter affrontare i Gaichuu, senza rimetterci le penne sono i “Letter Bee” portalettere del governo che vagano solitari da un luogo all'altro per consegnare le lettere dei cittadini e, all'occorrenza, affrontando i Gaichuu grazie a speciali armi.
Proprio nella resa e nelle caratteristiche del mondo di Amberground risiede la principale peculiarità di Letter Bee. Un mondo dai colori freddi e più ricco di rocciose lande desolate che non di pulsanti città o di oasi naturali e in cui l'oscurità non è aggravata solo dalla distanza dalla capitale ma pare quasi farsi più buia a causa dell'afflizione degli abitanti che, persa la fiducia in se e nel mondo per un motivo o per l'altro, lasciano spazio nei loro cuori ai sentimenti più negativi.
E così sembra che i portalettere, che trasportando missive in cui le persone ripongono i loro i sentimenti e il loro cuore, siano in missione anche per riaccendere qua e la la speranza e la luce ponendosi in guerra con in Gaichuu impegnati invece a spegnerla.
Protagonista di Letter Bee è l'appena dodicenne Lag Seeing, desideroso di diventare un portalettere per poter ritrovare la madre scomparsa anni prima, portata via da un gruppo di uomini misteriosi, e per ammirazione del portalettere, tale Gauche Suede, che rischiando la vita lo aveva portato (come una lettera) da dei parenti a cui era stato affidato.
Entrato a far parte della squadra dei “Letter Bee” scopre però che Gauche è scomparso in circostanze misteriose e decide così di cercare anche lui...
Ahi noi però, Lag non è certo il protagonista che passerà alla storia per la forza del carattere. Sentimentale fino allo sfinimento, si lascia andare a pianti dirotti quasi ad ogni situazione che sia lievemente toccante e, specialmente nella prima parte dell'anime, questo suo lato appare molto fastidioso facendo temere per il proseguio. Per fortuna almeno sotto questo aspetto la sua personalità fa dei progressi con l'andare avanti della storia, complice anche una parte centrale con episodi auto conclusivi ben più leggeri, a volte anche quasi umoristici, rispetto all'inizio.
Il resto del cast si completa bene, tra conoscenze di Lag, aiutanti e colleghi portalettere, con una serie di personaggi non scontatissimi e anzi dotati anche di un certo carisma.
Meritevole di menzione è anche la colonna sonora in cui trovano posto molti brani, anche famosi, di musica classica assieme ad altre melodie delicate e rilassanti.
Buone anche le sigle d'apertura e di chiusura, in particolare risultano da segnalare la seconda coppia di opening e ending, <i>“Love Letter no Kawari ni Konoshi wo”</i> e <i>“Hikari no Kioku”</i> due canzoni molto gradevoli accompagnate da una buona sincronia di immagini.
Letter Bee ci lascia quindi delle impressioni finali più che buone a fronte soprattutto di un inizio in cui faceva un po' di fatica. Il finale rimanderà comunque a una seconda stagione prossima ventura essendo il manga da cui è tratto ancora in corso di pubblicazione.
Un giudizio finale provvisorio ma comunque largamente più che sufficiente che ci lascia con una curiosa attesa verso i futuri sviluppi.
Letter Bee è ambientato ad Amberground (un continente? un intero pianeta?), un luogo del tutto immerso in una notte che pare essere eterna. Unica cosa che può avvicinarsi a quello che noi chiamiamo Sole è una stella artificiale che trionfa nel cielo della capitale Akatsuki e che illumina anche le altre parti di Amberground in modo sempre più tenue man mano che i luoghi divengono più distanti dalla capitale.
Privi di mezzi di comunicazione a distanza, agli abitanti di Amberground non resta che affidarsi a delle lettere portate a mano o con piccioni viaggiatori o similari. Tuttavia le lande desolate fra una città e l'altra sono infestate dai Gaichuu, degli enormi insetti rivestiti da una resistentissima corazza metallica che attaccano indiscriminatamente chiunque gli capiti a tiro rendendo molto rischiosi gran parte degli spostamenti fra le città.
Unici in grado di assicurare un servizio di consegna efficiente, nonché gli unici a poter affrontare i Gaichuu, senza rimetterci le penne sono i “Letter Bee” portalettere del governo che vagano solitari da un luogo all'altro per consegnare le lettere dei cittadini e, all'occorrenza, affrontando i Gaichuu grazie a speciali armi.
Proprio nella resa e nelle caratteristiche del mondo di Amberground risiede la principale peculiarità di Letter Bee. Un mondo dai colori freddi e più ricco di rocciose lande desolate che non di pulsanti città o di oasi naturali e in cui l'oscurità non è aggravata solo dalla distanza dalla capitale ma pare quasi farsi più buia a causa dell'afflizione degli abitanti che, persa la fiducia in se e nel mondo per un motivo o per l'altro, lasciano spazio nei loro cuori ai sentimenti più negativi.
E così sembra che i portalettere, che trasportando missive in cui le persone ripongono i loro i sentimenti e il loro cuore, siano in missione anche per riaccendere qua e la la speranza e la luce ponendosi in guerra con in Gaichuu impegnati invece a spegnerla.
Protagonista di Letter Bee è l'appena dodicenne Lag Seeing, desideroso di diventare un portalettere per poter ritrovare la madre scomparsa anni prima, portata via da un gruppo di uomini misteriosi, e per ammirazione del portalettere, tale Gauche Suede, che rischiando la vita lo aveva portato (come una lettera) da dei parenti a cui era stato affidato.
Entrato a far parte della squadra dei “Letter Bee” scopre però che Gauche è scomparso in circostanze misteriose e decide così di cercare anche lui...
Ahi noi però, Lag non è certo il protagonista che passerà alla storia per la forza del carattere. Sentimentale fino allo sfinimento, si lascia andare a pianti dirotti quasi ad ogni situazione che sia lievemente toccante e, specialmente nella prima parte dell'anime, questo suo lato appare molto fastidioso facendo temere per il proseguio. Per fortuna almeno sotto questo aspetto la sua personalità fa dei progressi con l'andare avanti della storia, complice anche una parte centrale con episodi auto conclusivi ben più leggeri, a volte anche quasi umoristici, rispetto all'inizio.
Il resto del cast si completa bene, tra conoscenze di Lag, aiutanti e colleghi portalettere, con una serie di personaggi non scontatissimi e anzi dotati anche di un certo carisma.
Meritevole di menzione è anche la colonna sonora in cui trovano posto molti brani, anche famosi, di musica classica assieme ad altre melodie delicate e rilassanti.
Buone anche le sigle d'apertura e di chiusura, in particolare risultano da segnalare la seconda coppia di opening e ending, <i>“Love Letter no Kawari ni Konoshi wo”</i> e <i>“Hikari no Kioku”</i> due canzoni molto gradevoli accompagnate da una buona sincronia di immagini.
Letter Bee ci lascia quindi delle impressioni finali più che buone a fronte soprattutto di un inizio in cui faceva un po' di fatica. Il finale rimanderà comunque a una seconda stagione prossima ventura essendo il manga da cui è tratto ancora in corso di pubblicazione.
Un giudizio finale provvisorio ma comunque largamente più che sufficiente che ci lascia con una curiosa attesa verso i futuri sviluppi.
I Tegami Bachi o Letter Bee sono, letteralmente, dei postini e si occupano di portare, appunto, le lettere delle persone da una parte all'altra del Paese, Amberground, perennemente al buio e illuminato da un sole artificiale, che illumina solo la capitale Akatsuki.
Il compito dei Bee, tuttavia, non è semplice come si può pensare, perché i centri sono dislocati in zone distanti tra loro e, tra uno e l'altro, imperversano delle creature, i Gaichu, che si nutrono del "cuore delle persone", ossia dei sentimenti che vengono trasmessi tramite le lettere.
Lag Seeing, il protagonista della vicenda, poiché non ha più la madre, trasportata di forza ad Akatsuki non si sa per quale motivo, è stato consegnato come una lettera agli zii tramite il Tegami Bachi Goos. Nonostante la brevità del viaggio, tra i due nasce una certa amicizia e Lag decide, una volta diventato adulto, di diventare anche lui un Bee.
Quando tuttavia riesce a superare l'esame di ammissione e trova finalmente un dingo - un aiutante, diciamo, per lo più animale, ma anche umano - e si reca all'Alveare, la "Posta Centrale", la sede dei Bee, un'amara sorpresa lo attende: Goos non è più un Bee, in quanto è sparito da alcuni anni senza lasciare traccia...
Chiariamo subito un punto: se pensate di avere davanti una serie con un finale, beh, lasciate perdere prima di rimanere delusi. <i>Letter Bee</i> non finisce, per un semplice motivo: il manga è ancora in prosecuzione in Giappone. Per chi invece teme in un finale aperto, pensando che non ci saranno altre serie future, potete mettervi il cuore in pace: non solo l'anime non finisce (termina esattamente come il quinto volume del manga), ma è già stata annunciata una seconda serie (che, se il manga continua così, proseguirà anche con una terza, secondo me).
Sicuramente qualcuno starà già storcendo il naso: 25 episodi per solo 5 volumi: quanti riempitivi ci saranno? Beh, per chi odia i filler, sappia che questa serie ne contiene alcuni - direi una decina, anche se autoconclusivi -; diciamo pure che si collocano tutti tra la prima parte e gli ultimi episodi, quelli cioè in cui iniziamo a scoprire qualche indizio su dove possa essere finito Goos. Benché odi anch'io i filler, devo ammettere che, in questa serie, non solo non li ho trovati pesanti e noiosi, ma mi sono addirittura piaciuti. Infatti, pecca del manga è, secondo me, il fatto che dopo alcune missioni in cui conosciamo gli altri protagonisti - la sorella di Goos e alcuni Bee - si parte direttamente con la parte riguardante Goos. Invece, ho trovato molto carina l'idea d'inserire delle missioni "classiche", nelle quali scopriamo come lavora un Bee, le missioni che deve compiere, i pericoli che deve affrontare. Queste inoltre sono state un ottimo mezzo per conoscere anche meglio i personaggi principali della vicenda, e farci delle idee precise sul loro carattere e sulle loro peculiarità.
<i>Letter Bee</i> è uno shounen che secondo me non ha ancora detto niente di quello che potrebbe dire. Nonostante i protagonisti sembrino molto bambini, e le missioni finora trattate siano abbastanza semplici, i motivi veri che si nascondono dietro certe scelte e certe situazioni sono ancora lontani dall'essersi esplicati (al di là della scomparsa di Goos: perché la madre di Lag è stata portata via? Perché la sorella di Goos non può camminare? Come mai un giorno il sole di Akatsuki si spense e, alla sua riaccensione, accaddero cose strane? Che cos'è quest'organizzazione che lotta contro il governo?), e sospetto che possano essere molto più complesse e intricate di quel che in un primo tempo possa sembrare.
In queste 25 puntate, infatti, assistiamo solo alla presentazione dei personaggi, con il loro passato e le loro storie. Si tratta tuttavia di presentazioni un po' superficiali, alle quali non è stato dato ancora troppo peso, forse proprio per la mancanza di materiale su cui basarsi.
Forse questo è un anime che andrebbe visto completo, alla fine della trasmissione totale degli episodi, per potere comprendere in toto l'evoluzione dei personaggi e della trama stessa.
Per quanto riguarda il character, devo dire che a me piace: l'atmosfera mi ricorda davvero quella che si respira vedendo la copertina del manga, con quel cielo blu cobalto a tratti violetto, quando viene raramente illuminato dal sole; e anche se mi ha un po' infastidita quella visione "da cinema" dei ricordi, essa è stata compensata comunque dalla presenza dei fiocchi bianchi, che nel manga, secondo me, forse hanno minore incisività proprio per la mancanza di colore e movimento. Probabilmente, l'elemento che più può far storcere il naso a chi come me ama il disegno classico è il fatto che per realizzare i gaichu sia stato usato il tridimensionale, effetto che stona con il resto del disegno, almeno secondo me; tuttavia, dopo un po' si finisce per non farci più caso, o meglio per accettarlo semplicemente come un piccolo fastidio che nulla toglie a tutto il resto.
Anche le sigle mi sono piaciute molto: ho adorato la prima iniziale (forse soprattutto perché adoro Suga Shikao, che interpreta anche le opening di <i>xxxHolic</i>), nonostante, quella che meglio rende l'idea di quello che è il lavoro di un letter bee è la seconda opening, soprattutto per la scelta delle immagini, legate alle musiche.
Insomma, un anime in generale ben fatto, ma che comunque non può essere giudicato nella sua interezza (trama, personaggi e loro evoluzione sono alcuni dei punti in questione) proprio perché lungi dall'essere arrivato a una conclusione.
Il compito dei Bee, tuttavia, non è semplice come si può pensare, perché i centri sono dislocati in zone distanti tra loro e, tra uno e l'altro, imperversano delle creature, i Gaichu, che si nutrono del "cuore delle persone", ossia dei sentimenti che vengono trasmessi tramite le lettere.
Lag Seeing, il protagonista della vicenda, poiché non ha più la madre, trasportata di forza ad Akatsuki non si sa per quale motivo, è stato consegnato come una lettera agli zii tramite il Tegami Bachi Goos. Nonostante la brevità del viaggio, tra i due nasce una certa amicizia e Lag decide, una volta diventato adulto, di diventare anche lui un Bee.
Quando tuttavia riesce a superare l'esame di ammissione e trova finalmente un dingo - un aiutante, diciamo, per lo più animale, ma anche umano - e si reca all'Alveare, la "Posta Centrale", la sede dei Bee, un'amara sorpresa lo attende: Goos non è più un Bee, in quanto è sparito da alcuni anni senza lasciare traccia...
Chiariamo subito un punto: se pensate di avere davanti una serie con un finale, beh, lasciate perdere prima di rimanere delusi. <i>Letter Bee</i> non finisce, per un semplice motivo: il manga è ancora in prosecuzione in Giappone. Per chi invece teme in un finale aperto, pensando che non ci saranno altre serie future, potete mettervi il cuore in pace: non solo l'anime non finisce (termina esattamente come il quinto volume del manga), ma è già stata annunciata una seconda serie (che, se il manga continua così, proseguirà anche con una terza, secondo me).
Sicuramente qualcuno starà già storcendo il naso: 25 episodi per solo 5 volumi: quanti riempitivi ci saranno? Beh, per chi odia i filler, sappia che questa serie ne contiene alcuni - direi una decina, anche se autoconclusivi -; diciamo pure che si collocano tutti tra la prima parte e gli ultimi episodi, quelli cioè in cui iniziamo a scoprire qualche indizio su dove possa essere finito Goos. Benché odi anch'io i filler, devo ammettere che, in questa serie, non solo non li ho trovati pesanti e noiosi, ma mi sono addirittura piaciuti. Infatti, pecca del manga è, secondo me, il fatto che dopo alcune missioni in cui conosciamo gli altri protagonisti - la sorella di Goos e alcuni Bee - si parte direttamente con la parte riguardante Goos. Invece, ho trovato molto carina l'idea d'inserire delle missioni "classiche", nelle quali scopriamo come lavora un Bee, le missioni che deve compiere, i pericoli che deve affrontare. Queste inoltre sono state un ottimo mezzo per conoscere anche meglio i personaggi principali della vicenda, e farci delle idee precise sul loro carattere e sulle loro peculiarità.
<i>Letter Bee</i> è uno shounen che secondo me non ha ancora detto niente di quello che potrebbe dire. Nonostante i protagonisti sembrino molto bambini, e le missioni finora trattate siano abbastanza semplici, i motivi veri che si nascondono dietro certe scelte e certe situazioni sono ancora lontani dall'essersi esplicati (al di là della scomparsa di Goos: perché la madre di Lag è stata portata via? Perché la sorella di Goos non può camminare? Come mai un giorno il sole di Akatsuki si spense e, alla sua riaccensione, accaddero cose strane? Che cos'è quest'organizzazione che lotta contro il governo?), e sospetto che possano essere molto più complesse e intricate di quel che in un primo tempo possa sembrare.
In queste 25 puntate, infatti, assistiamo solo alla presentazione dei personaggi, con il loro passato e le loro storie. Si tratta tuttavia di presentazioni un po' superficiali, alle quali non è stato dato ancora troppo peso, forse proprio per la mancanza di materiale su cui basarsi.
Forse questo è un anime che andrebbe visto completo, alla fine della trasmissione totale degli episodi, per potere comprendere in toto l'evoluzione dei personaggi e della trama stessa.
Per quanto riguarda il character, devo dire che a me piace: l'atmosfera mi ricorda davvero quella che si respira vedendo la copertina del manga, con quel cielo blu cobalto a tratti violetto, quando viene raramente illuminato dal sole; e anche se mi ha un po' infastidita quella visione "da cinema" dei ricordi, essa è stata compensata comunque dalla presenza dei fiocchi bianchi, che nel manga, secondo me, forse hanno minore incisività proprio per la mancanza di colore e movimento. Probabilmente, l'elemento che più può far storcere il naso a chi come me ama il disegno classico è il fatto che per realizzare i gaichu sia stato usato il tridimensionale, effetto che stona con il resto del disegno, almeno secondo me; tuttavia, dopo un po' si finisce per non farci più caso, o meglio per accettarlo semplicemente come un piccolo fastidio che nulla toglie a tutto il resto.
Anche le sigle mi sono piaciute molto: ho adorato la prima iniziale (forse soprattutto perché adoro Suga Shikao, che interpreta anche le opening di <i>xxxHolic</i>), nonostante, quella che meglio rende l'idea di quello che è il lavoro di un letter bee è la seconda opening, soprattutto per la scelta delle immagini, legate alle musiche.
Insomma, un anime in generale ben fatto, ma che comunque non può essere giudicato nella sua interezza (trama, personaggi e loro evoluzione sono alcuni dei punti in questione) proprio perché lungi dall'essere arrivato a una conclusione.
L'anime, pur non cogliendo appieno il senso magico e fiabesco che esprime il manga, trasmette quel fascino innaturale tipico di una storia d'autore. Le varie storie colpiscono il cuore delle persone come una lettera che arriva tranquilla, ma inaspettata. A rendere leggera la visione dElle varie puntate interviene la simpatia dei vari personaggi come il protagonista, Lag Seeing, bambino piagnucolone ma dal cuore tenero e sincero e la sua dingo, Niche, terribile peste dai capelli indistruttibili. Le loro vicende li porteranno a viaggiare per una terra misteriosa e piena di pericoli, per arrivare a realizzare il loro desiderio più grande.
Ho dato subito fiducia a questo anime poiché dalle poche anteprime incontrate mi avevano subito colpita i disegni. Purtroppo però dopo aver visto 6 episodi ho la sensazione di non essermi affatto appassionata e che, soprattutto, continuerò a non appassionarmi! Semplicemente la storia non ingrana... anche se i disegni continuano a non deludermi: molto belli i panorami e i cieli stellati, ad esempio. Non si capisce per quale motivo i Gaichu o insetti corazzati siano stati riprodotti in 3D, quando la cosa altro non fa che andare a stonare del tutto con il resto dello scenario.
Ad ogni modo, seppure mi abbiano demotivata, queste prime 6 puntate visionate rimangono poche per poter giudicare come si deve; continuerò a seguirlo con la sempre presente speranza in un miglioramento; nel frattempo non posso che regalargli un sei di 'incoraggiamento'.
Ad ogni modo, seppure mi abbiano demotivata, queste prime 6 puntate visionate rimangono poche per poter giudicare come si deve; continuerò a seguirlo con la sempre presente speranza in un miglioramento; nel frattempo non posso che regalargli un sei di 'incoraggiamento'.
Devo dire che quest'anime sino ad ora non mi ha colpito particolarmente... La storia non la trovo così interessante al punto di aspettare con ansia il prossimo episodio! Spero con il tempo di ricredermi! Non mi sento di dare un'insufficienza perchè 3 episodi sono pochi per dare un giudizio definitivo!
La storia si svolge in un paese, Amberground, perennemente al buio, dove il sole artificiale illumina solo la capitale Akatsuki. I postini hanno l'arduo compito di consegnare le lettere in cui è contenuto il "cuore" delle persone, attraverso le zone più pericolose del paese dove vivono i Gaichu (insetti corazzati) difendendosi usando il proprio "cuore". Il protagonista è Lag Seeing che dopo essere stato consegnato come un pacco dal Letter Bee Gauche, decide di diventare anch'egli uno di loro.
Visti i primi due episodi. L'unica pecca che ho trovato è che non sono riusciti a riprodurre l'atmosfera fiabesca tipica del manga che sinceramente amo. Per il resto ho trovato la grafica molto buona. Buona scelta anche dei doppiatori; cito solo Jun Fukuyama (per intenderci Lelouch in Code Geass) nei panni di Gauche che ho trovato molto azzeccato.
Sperando che non si discosti molto dal manga, lo consiglio vivamente (soprattutto per quelli che pensano che anche per un "maschietto" sia giusto piangere, se le lacrime sono versato per qualcosa di importante - come dice l'autore del manga).
Visti i primi due episodi. L'unica pecca che ho trovato è che non sono riusciti a riprodurre l'atmosfera fiabesca tipica del manga che sinceramente amo. Per il resto ho trovato la grafica molto buona. Buona scelta anche dei doppiatori; cito solo Jun Fukuyama (per intenderci Lelouch in Code Geass) nei panni di Gauche che ho trovato molto azzeccato.
Sperando che non si discosti molto dal manga, lo consiglio vivamente (soprattutto per quelli che pensano che anche per un "maschietto" sia giusto piangere, se le lacrime sono versato per qualcosa di importante - come dice l'autore del manga).