Kaichou wa Maid-sama!
È una commedia frizzante, scoppiettante, divertente e romantica. Se vi piace il genere shojo e siete innamorati/e delle coppie "enemies to lovers", questo è l'anime che fa per voi.
Misaki è una protagonista tsundere, forte, caparbia e capace. Sicuramente poco perspicace quando si tratta di comprendere i sentimenti romantici a lei rivolti, ma è proprio questo tratto a suscitare spesso ilarità e a creare siparietti comici con il meraviglioso e affascinante protagonista, Usui.
Lui è uno dei protagonisti che più ho amato in tutti gli shojo che ho visto fino ad ora. Attraente, intrigante, all'altezza di lei e anche di più. L'anime copre solo una parte del manga, ma assicuro a chi vorrà continuare la lettura che Usui ha un passato molto particolare che avrà un enorme peso negli accadimenti futuri.
L'evoluzione del rapporto tra i due tiene incollati allo schermo e causa binge watching/reading. Il rossore sul viso di Misaki è sempre ben motivato e piacevolmente atteso dal pubblico.
Gli altri personaggi sono un po' cliché ma a loro modo carini. Soprattutto Hinata e, anche se nell'anime non ha avuto ancora molto spazio, Tora.
Trama scolastica, dal sapore molto slice of life, condita di tutti i classici elementi tipici degli shojo tra i banchi di scuola, dal festival culturale a quello sportivo. In più però qui abbiamo il maid cafè, che aggiunge quel tocco di follia inaspettata e rende il tutto più interessante.
Grafica e musica sono da premiare. Le musiche in particolare sono da inserire nella playlist grazie alla presenza di un gruppo musicale costituito da alcuni personaggi. Menzione d'onore al character design e ai primi piani di Usui e Misaki.
Consigliato? Sì. E anche il manga, la cui trama si infittisce enormemente, scavando nel passato dei personaggi e riportando molti segreti inaspettati alla luce.
Nonostante diverse recensioni negative, io l'ho adorato e divorato.
Misaki è una protagonista tsundere, forte, caparbia e capace. Sicuramente poco perspicace quando si tratta di comprendere i sentimenti romantici a lei rivolti, ma è proprio questo tratto a suscitare spesso ilarità e a creare siparietti comici con il meraviglioso e affascinante protagonista, Usui.
Lui è uno dei protagonisti che più ho amato in tutti gli shojo che ho visto fino ad ora. Attraente, intrigante, all'altezza di lei e anche di più. L'anime copre solo una parte del manga, ma assicuro a chi vorrà continuare la lettura che Usui ha un passato molto particolare che avrà un enorme peso negli accadimenti futuri.
L'evoluzione del rapporto tra i due tiene incollati allo schermo e causa binge watching/reading. Il rossore sul viso di Misaki è sempre ben motivato e piacevolmente atteso dal pubblico.
Gli altri personaggi sono un po' cliché ma a loro modo carini. Soprattutto Hinata e, anche se nell'anime non ha avuto ancora molto spazio, Tora.
Trama scolastica, dal sapore molto slice of life, condita di tutti i classici elementi tipici degli shojo tra i banchi di scuola, dal festival culturale a quello sportivo. In più però qui abbiamo il maid cafè, che aggiunge quel tocco di follia inaspettata e rende il tutto più interessante.
Grafica e musica sono da premiare. Le musiche in particolare sono da inserire nella playlist grazie alla presenza di un gruppo musicale costituito da alcuni personaggi. Menzione d'onore al character design e ai primi piani di Usui e Misaki.
Consigliato? Sì. E anche il manga, la cui trama si infittisce enormemente, scavando nel passato dei personaggi e riportando molti segreti inaspettati alla luce.
Nonostante diverse recensioni negative, io l'ho adorato e divorato.
Un anime carino, nulla da dire, ma non mi sento di dare un giudizio troppo alto, a dispetto di molti.
È un anime completo, questo è indubbio, ha un inizio e una fine. La storia prosegue linearmente e le vicende vengono spiegate bene. Tuttavia, nonostante ciò, non è riuscito a colpirmi particolarmente.
La storia dei protagonisti è abbastanza piatta. Mi sarei aspettata del romanticismo a seguito delle recensioni lette e della categoria all'interno della quale è stato inserito questo anime, eppure il romanticismo percepito è praticamente uguale a zero.
La protagonista, Misaki, continua ad essere la solita ragazza sostenuta, quasi fastidiosa, per tutta la durata degli episodi. Usui salta fuori dal nulla e della sua vita viene raccontato ben poco, si capisce solo che è il fratellastro di uno dei personaggi secondari dell'anime e che è ricco sfondato. Ma per il resto nulla. Io non sono una di quelle che si aspetta che tutti i personaggi di un anime vengano approfonditi nel dettaglio; se così fosse, l'anime si perderebbe nel nulla e si andrebbe a smarrire l'elemento fondante e centrale della storia, ma Usui è uno dei personaggi principali, motivo per cui mi sarei aspettata di conoscere qualcosa in più sul suo conto, diciamo che sarebbe stato interessante.
Dall'altro lato devo ammettere che il suo insolito modo di corteggiare Misaki mi ha particolarmente conquistata, difficile resistere a qualcuno che ti corteggia in quel modo. Probabilmente, io sarei subito caduta ai suoi piedi. Qui, in questo frangente, ho apprezzato l'atteggiamento di Misaki, che invece si è differenziata dalle altre ragazze (inclusa me, anche se esterna all'anime), resistendo al fascino criminale di Usui per diverso tempo e finendo per cedere solo verso la fine.
Di per sé, quindi, un anime che tutto sommato non è male, ma che ho trovato un po' piatto sotto alcuni punti di vista. L'unica cosa che movimenta questo anime è il carattere estremamente sostenuto di Misaki, che però col proseguire della storia arriva ad essere quasi stopposo. Ho apprezzato l'ironia che però caratterizza questa storia. Alcuni personaggi, Usui compreso, mi hanno veramente fatta ridere, rendendo la storia meno noiosa.
Un anime, a mio giudizio, da guardare se si vuole vedere qualcosa di leggero e poco impegnativo, senza farsi troppe aspettative.
È un anime completo, questo è indubbio, ha un inizio e una fine. La storia prosegue linearmente e le vicende vengono spiegate bene. Tuttavia, nonostante ciò, non è riuscito a colpirmi particolarmente.
La storia dei protagonisti è abbastanza piatta. Mi sarei aspettata del romanticismo a seguito delle recensioni lette e della categoria all'interno della quale è stato inserito questo anime, eppure il romanticismo percepito è praticamente uguale a zero.
La protagonista, Misaki, continua ad essere la solita ragazza sostenuta, quasi fastidiosa, per tutta la durata degli episodi. Usui salta fuori dal nulla e della sua vita viene raccontato ben poco, si capisce solo che è il fratellastro di uno dei personaggi secondari dell'anime e che è ricco sfondato. Ma per il resto nulla. Io non sono una di quelle che si aspetta che tutti i personaggi di un anime vengano approfonditi nel dettaglio; se così fosse, l'anime si perderebbe nel nulla e si andrebbe a smarrire l'elemento fondante e centrale della storia, ma Usui è uno dei personaggi principali, motivo per cui mi sarei aspettata di conoscere qualcosa in più sul suo conto, diciamo che sarebbe stato interessante.
Dall'altro lato devo ammettere che il suo insolito modo di corteggiare Misaki mi ha particolarmente conquistata, difficile resistere a qualcuno che ti corteggia in quel modo. Probabilmente, io sarei subito caduta ai suoi piedi. Qui, in questo frangente, ho apprezzato l'atteggiamento di Misaki, che invece si è differenziata dalle altre ragazze (inclusa me, anche se esterna all'anime), resistendo al fascino criminale di Usui per diverso tempo e finendo per cedere solo verso la fine.
Di per sé, quindi, un anime che tutto sommato non è male, ma che ho trovato un po' piatto sotto alcuni punti di vista. L'unica cosa che movimenta questo anime è il carattere estremamente sostenuto di Misaki, che però col proseguire della storia arriva ad essere quasi stopposo. Ho apprezzato l'ironia che però caratterizza questa storia. Alcuni personaggi, Usui compreso, mi hanno veramente fatta ridere, rendendo la storia meno noiosa.
Un anime, a mio giudizio, da guardare se si vuole vedere qualcosa di leggero e poco impegnativo, senza farsi troppe aspettative.
Finalmente, in una settimana di ferie, mi sono decisa a impegnarmi a guardare "Kaichou wa Maid-sama!", presente nella mia lista da mesi. Di solito sono scoraggiata dagli anime shojo con più di venti episodi, però, motivata anche dalle recensioni positive e dal periodo non molto movimentato, mi sono decisa a cominciare.
Una delusione infinita. Avrei voluto 'dropparlo' al quinto episodio, ma sono resistita stoicamente, trascinandomi fino al ventiseiesimo, per poter dare un giudizio rotondo e completo, e negativo, dell'opera.
Il concetto base su cui si sviluppa la storia è interessante: il dualismo della protagonista, presidente degli studenti in una scuola superiore e cameriera in un maid cafè. Due cose che potrebbero benissimo non essere in antitesi, se lei non vedesse il suo ruolo di presidente scolastico come un pretesto per ricevere il premio "femminista dell'anno", per poi ritrovarsi ad essere costretta a chiamare "padrone" tutti i clienti (prevalentemente uomini) del locale.
Purtroppo, a reggere la storia raccontata in ventisei episodi (di cui moltissimi, ad onore del vero, completamente inutili e noiosi), esiste solo lei. La storia ruota solo intorno alla protagonista femminile (una tsundere da manuale), relegando il protagonista maschile (il più bello e misterioso mai visto) ad essere quasi una comparsa alla stregua degli altri personaggi.
Usui piace solo in quanto bello (e comunque, lo è davvero), ma per più di venti episodi non si sa nulla di lui: spunta all'improvviso, è bravo in tutto ma senza nessun interesse, non parla quasi mai e, quando lo fa, riesce a dire niente con una tale enfasi da essere spiazzante, quasi quanto Horatio Caine di "CSI: Miami". Ma anche la sua bellezza non è poi così scontata: tutti i ragazzi biondi dell'anime sono tali e quali a lui, cosa che in alcuni momenti li rende difficilmente distinguibili. La cosa positiva di Usui è che almeno non è il solito ragazzo asessuato degli anime, ma è un normale ragazzo di sedici anni 'ormonato', che vorrebbe superare qualche base pur restando un vero gentiluomo (ho tifato veramente per lui, quando le ha alzato la gonna). Per questo motivo viene tacciato dell'appellativo "Alieno pervertito", ma cosa ti aspetti, Misaki?! C'ha sedici anni, sarebbe preoccupante non lo fosse!
Da parte sua, anche la protagonista è bella, una delle più belle protagoniste mai disegnate, a mio avviso. Occhi stupendi, fisico statuario, il taglio di capelli orrendo (peggio di quelli di “Say, «I Love You!»”, dove i tagli di capelli brutti si sprecavano) e con qualcosa che la fa quasi somigliare a "una di noi". Ma una di noi trentenni che lottiamo per fare carriera, sempre con l'acqua alla gola per far quadrare i conti, che fanno due lavori per mantenere la famiglia e che non hanno tempo per pensare alle storielle con il belloccio di turno. Il che non la rende molto vicina a "una di noi" sedicenni in preda alla tempesta ormonale che, malgrado la scuola, i soldi, il lavoro part-time, passano tutto il loro tempo a pensare al ragazzetto del momento. Davvero non capisco perché Misaki non si mette con Usui in cinque episodi, risparmiandocene ventuno. Io ci avrei messo venti minuti a farlo. L'anime sarebbe diventato un OAV di mezz'ora con un sequel altrettanto breve, dove lascio Usui per mettermi con Shirokawa, che trovo quasi simpatico. Dico quasi, perché anche i personaggi complementari (il trio di idioti, le altre maid, il vicepresidente, la sorella, Aoi, ecc.) risultano piatti e poco interessanti. Tutta l'opera si mantiene su un livello che è troppo surreale per rientrare nello slice of life, ma non riesce a creare situazioni surreali divertenti. Anche il sapore vagamente erotico di sottofondo è troppo sfuggente da cogliere. Capisco che il senso erotico nipponico non sia uguale all’occidentale, ma, per rendere più realistica l’opera e più apprezzabile, avrei preferito qualcosa di più, più simile a “Prison School”. A mio avviso, questo avrebbe dato un po’ più di verve alla storia.
La cosa positiva di questo anime è che comincia sempre con la opening e non con quell'inutile parte all'inizio. Questo mi ha permesso di capire fino a che minuto 'skippare', per passare quella lagna noiosa che è spesso una caratteristica degli anime shojo (fatta eccezione per “Paradise Kiss”, che ha la miglior opening-shojo di sempre!). 1 minuto e 42 secondi.
Tuttavia, verso il ventesimo episodio mi sono ritrovata a 'skippare' 1:50... 1:80... 2:00...
Il mio voto non poteva che essere 3.
Una delusione infinita. Avrei voluto 'dropparlo' al quinto episodio, ma sono resistita stoicamente, trascinandomi fino al ventiseiesimo, per poter dare un giudizio rotondo e completo, e negativo, dell'opera.
Il concetto base su cui si sviluppa la storia è interessante: il dualismo della protagonista, presidente degli studenti in una scuola superiore e cameriera in un maid cafè. Due cose che potrebbero benissimo non essere in antitesi, se lei non vedesse il suo ruolo di presidente scolastico come un pretesto per ricevere il premio "femminista dell'anno", per poi ritrovarsi ad essere costretta a chiamare "padrone" tutti i clienti (prevalentemente uomini) del locale.
Purtroppo, a reggere la storia raccontata in ventisei episodi (di cui moltissimi, ad onore del vero, completamente inutili e noiosi), esiste solo lei. La storia ruota solo intorno alla protagonista femminile (una tsundere da manuale), relegando il protagonista maschile (il più bello e misterioso mai visto) ad essere quasi una comparsa alla stregua degli altri personaggi.
Usui piace solo in quanto bello (e comunque, lo è davvero), ma per più di venti episodi non si sa nulla di lui: spunta all'improvviso, è bravo in tutto ma senza nessun interesse, non parla quasi mai e, quando lo fa, riesce a dire niente con una tale enfasi da essere spiazzante, quasi quanto Horatio Caine di "CSI: Miami". Ma anche la sua bellezza non è poi così scontata: tutti i ragazzi biondi dell'anime sono tali e quali a lui, cosa che in alcuni momenti li rende difficilmente distinguibili. La cosa positiva di Usui è che almeno non è il solito ragazzo asessuato degli anime, ma è un normale ragazzo di sedici anni 'ormonato', che vorrebbe superare qualche base pur restando un vero gentiluomo (ho tifato veramente per lui, quando le ha alzato la gonna). Per questo motivo viene tacciato dell'appellativo "Alieno pervertito", ma cosa ti aspetti, Misaki?! C'ha sedici anni, sarebbe preoccupante non lo fosse!
Da parte sua, anche la protagonista è bella, una delle più belle protagoniste mai disegnate, a mio avviso. Occhi stupendi, fisico statuario, il taglio di capelli orrendo (peggio di quelli di “Say, «I Love You!»”, dove i tagli di capelli brutti si sprecavano) e con qualcosa che la fa quasi somigliare a "una di noi". Ma una di noi trentenni che lottiamo per fare carriera, sempre con l'acqua alla gola per far quadrare i conti, che fanno due lavori per mantenere la famiglia e che non hanno tempo per pensare alle storielle con il belloccio di turno. Il che non la rende molto vicina a "una di noi" sedicenni in preda alla tempesta ormonale che, malgrado la scuola, i soldi, il lavoro part-time, passano tutto il loro tempo a pensare al ragazzetto del momento. Davvero non capisco perché Misaki non si mette con Usui in cinque episodi, risparmiandocene ventuno. Io ci avrei messo venti minuti a farlo. L'anime sarebbe diventato un OAV di mezz'ora con un sequel altrettanto breve, dove lascio Usui per mettermi con Shirokawa, che trovo quasi simpatico. Dico quasi, perché anche i personaggi complementari (il trio di idioti, le altre maid, il vicepresidente, la sorella, Aoi, ecc.) risultano piatti e poco interessanti. Tutta l'opera si mantiene su un livello che è troppo surreale per rientrare nello slice of life, ma non riesce a creare situazioni surreali divertenti. Anche il sapore vagamente erotico di sottofondo è troppo sfuggente da cogliere. Capisco che il senso erotico nipponico non sia uguale all’occidentale, ma, per rendere più realistica l’opera e più apprezzabile, avrei preferito qualcosa di più, più simile a “Prison School”. A mio avviso, questo avrebbe dato un po’ più di verve alla storia.
La cosa positiva di questo anime è che comincia sempre con la opening e non con quell'inutile parte all'inizio. Questo mi ha permesso di capire fino a che minuto 'skippare', per passare quella lagna noiosa che è spesso una caratteristica degli anime shojo (fatta eccezione per “Paradise Kiss”, che ha la miglior opening-shojo di sempre!). 1 minuto e 42 secondi.
Tuttavia, verso il ventesimo episodio mi sono ritrovata a 'skippare' 1:50... 1:80... 2:00...
Il mio voto non poteva che essere 3.
Trama: la storia ruota attorno a Ayuzawa Misaki, presidentessa del consiglio di una scuola superiore, solo da poco tempo aperta anche alle ragazze. Grazie a questo incarico, cercherà di proteggere le studentesse dal genere maschile (verso cui ha sviluppato un odio) grazie al suo carattere forte e severo. La ragazza, però, nasconde un segreto: vista la povertà della sua famiglia, lavora part time in un Maid Cafè. Sfortunatamente, verrà scoperta da Usui Takumi, il ragazzo più popolare e ‘figo’ dell’istituto.
Recensione: come molti, iniziai la serie a causa delle numerose recensioni positive. Ero alla ricerca di un sentimentale degno di nota, ma purtroppo ne sono rimasta delusissima. La prima puntata mi diede qualche aspettativa, e la serie per le prime quattro o cinque non mi dispiacque (anche se era comunque noiosetta). Insomma, un classico shojo, con ragazzo popolare e ragazza che non se lo fila di striscio. Le altre puntate? Uno strazio. Su ventisei episodi, quasi dieci erano inutili per la narrazione. “Che c’è di male?”, mi chiederete. Anche a me piacciono le parti fatte per alleggerire il brodo, ma solo se fatte bene. Queste, invece, erano altamente evitabili. Forse, facendo una serie di dodici o tredici episodi, avrei dato una valutazione più alta. Poi vogliamo parlare della storia d’amore tra Usui e Misaki? Noiosissima e scontata. Aggiungendo il fatto che pure i due interessati sono due personaggi piatti e sempre scontati. Misaki è una tsundere. Non pessima, per carità, ma comunque una tsundere, il tipo di personaggio più abusato in manga e anime. Poi non venite a dirmi che Usui sia migliore, perché lui è anche peggio. Tralasciando il fattore estetico (che, va beh, è fatto per essere oggettivamente un ‘figo’ madornale), lui è il solito ragazzo popolare ma molto misterioso e senza amici, amato da tutte le ragazze e un po’ (tanto) pervertito, che si prende una cotta per la nostra tsunderina di turno (da cui viene ovviamente maltrattato). Il resto dei personaggi non viene assolutamente approfondito, per puntare i riflettori sulla nostra coppietta preferita. L’unica volta che ci sarà un rivale per Usui sarà per tre o quattro puntate, verso la fine, e, devo dire che, oltre a farmi una pena assurda, è uno dei pochi personaggi che ho apprezzato. Ma, ovviamente, Misaki non se lo filerà di striscio e, all’ultima puntata, ci sarà il finale più scontato di sempre (lascio a voi immaginarlo).
Le opening e le ending mi sono sembrate un po’ così, ma non brutte, semplicemente poteva esserci di meglio. Le animazioni non sono male e il disegno pure (anche se non è il mio stile). Tra le poche cose che ho apprezzato c’è il character design di alcuni personaggi, che viene rovinato dal fatto che ci sono ben due “quasi” sosia di Usui durante la serie.
Conclusione: beh, che dire, questa è una mia personale opinione e potete accettarla oppure no. In ogni caso, non è un anime che consiglio, e il mio voto si avvicina di poco al 5, pur non raggiungendolo.
Recensione: come molti, iniziai la serie a causa delle numerose recensioni positive. Ero alla ricerca di un sentimentale degno di nota, ma purtroppo ne sono rimasta delusissima. La prima puntata mi diede qualche aspettativa, e la serie per le prime quattro o cinque non mi dispiacque (anche se era comunque noiosetta). Insomma, un classico shojo, con ragazzo popolare e ragazza che non se lo fila di striscio. Le altre puntate? Uno strazio. Su ventisei episodi, quasi dieci erano inutili per la narrazione. “Che c’è di male?”, mi chiederete. Anche a me piacciono le parti fatte per alleggerire il brodo, ma solo se fatte bene. Queste, invece, erano altamente evitabili. Forse, facendo una serie di dodici o tredici episodi, avrei dato una valutazione più alta. Poi vogliamo parlare della storia d’amore tra Usui e Misaki? Noiosissima e scontata. Aggiungendo il fatto che pure i due interessati sono due personaggi piatti e sempre scontati. Misaki è una tsundere. Non pessima, per carità, ma comunque una tsundere, il tipo di personaggio più abusato in manga e anime. Poi non venite a dirmi che Usui sia migliore, perché lui è anche peggio. Tralasciando il fattore estetico (che, va beh, è fatto per essere oggettivamente un ‘figo’ madornale), lui è il solito ragazzo popolare ma molto misterioso e senza amici, amato da tutte le ragazze e un po’ (tanto) pervertito, che si prende una cotta per la nostra tsunderina di turno (da cui viene ovviamente maltrattato). Il resto dei personaggi non viene assolutamente approfondito, per puntare i riflettori sulla nostra coppietta preferita. L’unica volta che ci sarà un rivale per Usui sarà per tre o quattro puntate, verso la fine, e, devo dire che, oltre a farmi una pena assurda, è uno dei pochi personaggi che ho apprezzato. Ma, ovviamente, Misaki non se lo filerà di striscio e, all’ultima puntata, ci sarà il finale più scontato di sempre (lascio a voi immaginarlo).
Le opening e le ending mi sono sembrate un po’ così, ma non brutte, semplicemente poteva esserci di meglio. Le animazioni non sono male e il disegno pure (anche se non è il mio stile). Tra le poche cose che ho apprezzato c’è il character design di alcuni personaggi, che viene rovinato dal fatto che ci sono ben due “quasi” sosia di Usui durante la serie.
Conclusione: beh, che dire, questa è una mia personale opinione e potete accettarla oppure no. In ogni caso, non è un anime che consiglio, e il mio voto si avvicina di poco al 5, pur non raggiungendolo.
Di quest'anime ho apprezzato soprattutto la dolcezza con cui vengono trattati i momenti più seri e la follia con cui fanno divertire i siparietti: Usui Takumi ha la sfacciataggine e la maturità necessarie a sciogliere nel tempo un animo fragile e irrigidito quale è Misaki Aiuzawa.
La colonna sonora è orecchiabile e contribuisce notevolmente all'atmosfera, mentre i personaggi secondari, appena abbozzati, non convincono abbastanza. Le ultime dieci puntate risultano un po' ripetitive, ma i due protagonisti non stancano mai.
Uno degli shojo più interessanti.
La colonna sonora è orecchiabile e contribuisce notevolmente all'atmosfera, mentre i personaggi secondari, appena abbozzati, non convincono abbastanza. Le ultime dieci puntate risultano un po' ripetitive, ma i due protagonisti non stancano mai.
Uno degli shojo più interessanti.
Attenzione: la recensione contiene spoiler
"Kaichou wa Maid-sama!" è un tipico anime shoujo-scolastico, un vero e proprio cliché, ma il migliore, a parer mio, di questo genere. Non è il tipico reverse-harem con la protagonista smidollata che si fa fare tutto ("Diabolik Lovers", per esempio).
Misaki Ayuzawa è una studentessa della ex-scuola maschile "Sekai Highschool", nonché presidentessa del consiglio di istituto. La ragazza però vive in una casa disastrosa con la madre e la sorella, abbandonate dal padre, che le ha riempite di debiti. Visto che la sorella non è maggiorenne, Misaki è costretta a lavorare part-time in un "maid-café". Nessuno lo sa nella sua scuola, altrimenti non la prenderebbero più sul serio e i ragazzi non avrebbero più rispetto per lei. Ma un bel giorno, mentre lavora, viene 'sgamata', quasi per sfortuna o per puro cliché, dal ragazzo più 'figo' e bello della scuola, nonché il più popolare, Usui Takumi. Ma, attenzione, lui non rivela niente a nessuno. Da qui cominceranno vari cliché, come ad esempio lui che la stalkera, la copre varie volte, la asseconda, la salva; ma Misaki non capisce, ovviamente! Il poveretto si butta addirittura dal tetto della scuola per recuperare una foto incriminata, senza rompersi nemmeno una gamba oltrettutto - cosa non molto credibile, ma lasciamo stare.
Il finale è molto carino, anche se si poteva già intuire: un classico bacio alla Romeo e Giulietta dopo essersi reciprocamente rivelati i propri sentimenti a modo loro.
L'opening è carina e orecchiabile, mentre la ending non mi ha colpito molto e non è niente di che.
Anche se è il più classico dei cliché e non ha una trama ben specifica, può essere molto piacevole seguirlo. Lo consiglio agli appassionati del genere.
Voto finale: 8,5
"Kaichou wa Maid-sama!" è un tipico anime shoujo-scolastico, un vero e proprio cliché, ma il migliore, a parer mio, di questo genere. Non è il tipico reverse-harem con la protagonista smidollata che si fa fare tutto ("Diabolik Lovers", per esempio).
Misaki Ayuzawa è una studentessa della ex-scuola maschile "Sekai Highschool", nonché presidentessa del consiglio di istituto. La ragazza però vive in una casa disastrosa con la madre e la sorella, abbandonate dal padre, che le ha riempite di debiti. Visto che la sorella non è maggiorenne, Misaki è costretta a lavorare part-time in un "maid-café". Nessuno lo sa nella sua scuola, altrimenti non la prenderebbero più sul serio e i ragazzi non avrebbero più rispetto per lei. Ma un bel giorno, mentre lavora, viene 'sgamata', quasi per sfortuna o per puro cliché, dal ragazzo più 'figo' e bello della scuola, nonché il più popolare, Usui Takumi. Ma, attenzione, lui non rivela niente a nessuno. Da qui cominceranno vari cliché, come ad esempio lui che la stalkera, la copre varie volte, la asseconda, la salva; ma Misaki non capisce, ovviamente! Il poveretto si butta addirittura dal tetto della scuola per recuperare una foto incriminata, senza rompersi nemmeno una gamba oltrettutto - cosa non molto credibile, ma lasciamo stare.
Il finale è molto carino, anche se si poteva già intuire: un classico bacio alla Romeo e Giulietta dopo essersi reciprocamente rivelati i propri sentimenti a modo loro.
L'opening è carina e orecchiabile, mentre la ending non mi ha colpito molto e non è niente di che.
Anche se è il più classico dei cliché e non ha una trama ben specifica, può essere molto piacevole seguirlo. Lo consiglio agli appassionati del genere.
Voto finale: 8,5
Per fortuna "Kaichou wa Maid-sama" non è il tipo di reverse-harem con la protagonista smidollata o priva di personalità che corona gran parte degli anime appartenenti a tale genere. Misaki è forte, disciplinata, severa, pure girl-crush se vogliamo... Insomma, l'opposto (e meno male, direi) della solita figura femminile contesa dal "branco". Sinceramente ho trovato l'anime equilibrato in tutte le sue sfaccettature: si ride il giusto, le vicende sono lunghe il minimo indispensabile (una puntata o due sullo stesso filone narrativo) e l'amore presente.
Attenzione: la recensione contiene spoiler
"Kaichou wa Maid-sama!" è una serie shoujo del 2010 di Hiro Fujiwara composta da ventisei episodi prodotti dalla J.C.Staff, uno studio di tutto rispetto.
L'anime è considerato da molti come uno degli shoujo più belli e originali, ma, esattamente, cosa rende questo shoujo migliore degli altri? Praticamente niente.
Innanzitutto, la storia ruota intorno a Misaki, la presidentessa del consiglio d'istituto, una ragazza con una sorta di avversione nei confronti dei maschi che reputa stupidi e infantili. Come in ogni shoujo che si rispetti, c'è anche il belloccio di turno, il ragazzo super popolare della scuola che, in questo caso, consentitemelo, è davvero un gran figo: Usui Takumi. Il ragazzo, per esigenze di copione, comincia, già al minuto due del primo episodio, a provare interesse per la riluttante presidentessa, di cui scoprirà il suo più "oscuro" segreto, ovvero che la ragazza lavora part-time in un maid-cafè per aiutare economicamente la famiglia! Beh, tanto di cappello, se non fosse che è proibito dal regolamento scolastico! Pertanto, ora che Usui ha scoperto il segreto, Misaki gli chiede di non rivelarlo a nessuno, anche se viene scoperto dopo tipo una puntata da alcuni compagni, e la questione "mantieni il segreto" cade nell'oblio; perciò, da questo momento in poi, la serie si concentra solo ed esclusivamente sul rapporto tra Usui e Misaki.
Da qui si evince la mancata originalità della serie, poiché il tema de "il-segreto-che-non-deve-essere-nominato" è stato già trattato in una serie datata 1998 nota col nome di "Karekano - Le situazioni di lui e lei". Quindi, dov'è l'originalità? Non si sa.
Inoltre, essendo la trama piuttosto sterile con un finale prevedibilmente banale, risulta difficile comprendere il motivo per cui sono stati prodotti ben ventisei episodi. La serie avrebbe fatto volentieri a meno di alcune puntate, per la precisione di almeno dieci puntate.
Un'altra questione riguarda i personaggi secondari (il trio, Aoi e le maid) che riescono ad essere dimenticati con una facilità disarmante a causa della loro mancata caratterizzazione e fungono semplicemente da decorazione alle vicende che coinvolgono i protagonisti, unica colonna portante della serie, caratterizzati solo in minima parte. Però, visto che la protagonista femminile è un'eterna indecisa, noiosa, lunatica e unico motivo per cui la serie consta di così tanti episodi, la vera e unica colonna portante è solo Usui, questa creatura mitologica, un ragazzo bello dentro e bello fuori, stereotipato al massimo!
Nel corso della serie, per ovviare a questi personaggi secondari privi di caratterizzazione, hanno deciso di introdurre un personaggio che poteva fare la differenza e che è stato veramente sfruttato male: Hinata Shintani. Poteva essere creato un triangolo strepitoso per un'amante come me dei triangoli, che invece si è spento nel giro di due episodi e che non riesce a rianimare la serie.
Sul finale non mi ci soffermo, ho già detto in precedenza quanto sia scontato e banale, per fortuna però non è aperto, precludendo l'arrivo di una seconda stagione (per fortuna!).
Dal punto di vista grafico, i disegni sono molto belli, anche i colori utilizzati sono abbastanza vivaci, non ho niente da ridire su questo punto.
La opening non è male, ma preferisco di gran lunga le due ending, specialmente la seconda.
La serie si aggiudica un voto pari a 5.
"Kaichou wa Maid-sama!" è una serie shoujo del 2010 di Hiro Fujiwara composta da ventisei episodi prodotti dalla J.C.Staff, uno studio di tutto rispetto.
L'anime è considerato da molti come uno degli shoujo più belli e originali, ma, esattamente, cosa rende questo shoujo migliore degli altri? Praticamente niente.
Innanzitutto, la storia ruota intorno a Misaki, la presidentessa del consiglio d'istituto, una ragazza con una sorta di avversione nei confronti dei maschi che reputa stupidi e infantili. Come in ogni shoujo che si rispetti, c'è anche il belloccio di turno, il ragazzo super popolare della scuola che, in questo caso, consentitemelo, è davvero un gran figo: Usui Takumi. Il ragazzo, per esigenze di copione, comincia, già al minuto due del primo episodio, a provare interesse per la riluttante presidentessa, di cui scoprirà il suo più "oscuro" segreto, ovvero che la ragazza lavora part-time in un maid-cafè per aiutare economicamente la famiglia! Beh, tanto di cappello, se non fosse che è proibito dal regolamento scolastico! Pertanto, ora che Usui ha scoperto il segreto, Misaki gli chiede di non rivelarlo a nessuno, anche se viene scoperto dopo tipo una puntata da alcuni compagni, e la questione "mantieni il segreto" cade nell'oblio; perciò, da questo momento in poi, la serie si concentra solo ed esclusivamente sul rapporto tra Usui e Misaki.
Da qui si evince la mancata originalità della serie, poiché il tema de "il-segreto-che-non-deve-essere-nominato" è stato già trattato in una serie datata 1998 nota col nome di "Karekano - Le situazioni di lui e lei". Quindi, dov'è l'originalità? Non si sa.
Inoltre, essendo la trama piuttosto sterile con un finale prevedibilmente banale, risulta difficile comprendere il motivo per cui sono stati prodotti ben ventisei episodi. La serie avrebbe fatto volentieri a meno di alcune puntate, per la precisione di almeno dieci puntate.
Un'altra questione riguarda i personaggi secondari (il trio, Aoi e le maid) che riescono ad essere dimenticati con una facilità disarmante a causa della loro mancata caratterizzazione e fungono semplicemente da decorazione alle vicende che coinvolgono i protagonisti, unica colonna portante della serie, caratterizzati solo in minima parte. Però, visto che la protagonista femminile è un'eterna indecisa, noiosa, lunatica e unico motivo per cui la serie consta di così tanti episodi, la vera e unica colonna portante è solo Usui, questa creatura mitologica, un ragazzo bello dentro e bello fuori, stereotipato al massimo!
Nel corso della serie, per ovviare a questi personaggi secondari privi di caratterizzazione, hanno deciso di introdurre un personaggio che poteva fare la differenza e che è stato veramente sfruttato male: Hinata Shintani. Poteva essere creato un triangolo strepitoso per un'amante come me dei triangoli, che invece si è spento nel giro di due episodi e che non riesce a rianimare la serie.
Sul finale non mi ci soffermo, ho già detto in precedenza quanto sia scontato e banale, per fortuna però non è aperto, precludendo l'arrivo di una seconda stagione (per fortuna!).
Dal punto di vista grafico, i disegni sono molto belli, anche i colori utilizzati sono abbastanza vivaci, non ho niente da ridire su questo punto.
La opening non è male, ma preferisco di gran lunga le due ending, specialmente la seconda.
La serie si aggiudica un voto pari a 5.
Eccoci qua, siamo dinanzi all'ennesimo shoujo in cui la protagonista senza alcun buon motivo è contesa dal ragazzo più 'figo', ricco e in gamba dell'universo, ma, ancora una volta senza motivo, non se lo fila di striscio, perché non si sa. Il finale è chiaramente l'unico possibile, e per arrivarci non ci sono nemmeno ostacoli (se non un accenno di rivale verso la fine), e allora come intrattenere il pubblico fino alla fine? Ma sì, dai, utilizziamo escamotage ridicoli e situazioni trite e ritrite per giungere al finale più prevedibile della storia. La trama è scontatissima e costantemente incentrata sui due protagonisti, Misaki e Usui, nonostante la presenza (o meglio assenza) di personaggi secondari alquanto stereotipati e poco approfonditi, persino odiosi (Aoi su tutti) che non hanno un background (e per quel poco che vediamo non ho provato alcun interesse) né una vita, visto che ruotano tutti intorno alla storia della coppia protagonista. Per fortuna, la grafica in generale bilancia la pessima trama (e poi Usui è veramente bellissimo) e anche le sigle non sono male...
Misaki Ayuzawa è una liceale che odia tutti gli uomini (eccetto i tipi gentili) da quando suo padre è scappato, lasciando lei, la madre e la sorella minore a sobbarcarsi tutti i suoi debiti.
Per questa ragione Misaki è iscritta al liceo Seika (ex istituto maschile) ed è diventata la presidentessa del consiglio studentesco per rendere la scuola un posto in cui anche le ragazze possano stare tranquille.
Oltre a studiare però, Misaki lavora part-time per aiutare la madre, e il posto con il miglior rapporto orario/stipendio che ha trovato è un Maid Café nella cittadina vicina; nonostante questo, la “doppia vita” della protagonista sembra filare liscia come l’olio, finché il ragazzo più popolare della scuola, Usui Takumi, scopre per caso il lavoro della presidentessa e userà quest’informazione per trascinarla in una catena di situazioni esilaranti che contribuirà a creare un rapporto di odio-amore tra i due personaggi.
Misaki è la classica protagonista che vuole “cambiare il mondo” e che cerca di emergere a modo suo dall’anonimato che la scuola superiore regala ai liceali.
Il fatto che sia una studentessa diligente che lavora part-time la stereotipa come la classica adolescente giapponese; andando oltre questo, però, si scopre il carattere della ragazza e il suo background, e si capisce che in realtà lei non studia tantissimo per imposizione genitoriale, ma lo fa per sé stessa e per dimostrare alle persone di che pasta è fatta e che non lavora per racimolare denaro da spendere in uscite con gli amici o per futili motivi, ma lo fa per aiutare la sua famiglia. Al di fuori delle apparenze, il personaggio di Misaki sbriciola il canone della “studentessa shoujo”.
Proseguendo con la storia, i cliché diminuiscono per lasciare spazio alla creazione del rapporto tra i due protagonisti, alternata a sporadiche apparizioni di personaggi secondari.
I personaggi di questo manga inizialmente sono solo Usui e Misaki; tutti gli altri fanno solo da contorno alle loro vicende, tant’è che non vengono minimamente approfonditi. Misaki è molto protettiva nei confronti della sua amica Sakura Hanazono, un tipo estremamente vivace incline a innamorarsi troppo facilmente, mentre si lascia consigliare da Shizuko Kaga, silenziosa e riflessiva. Usui Takumi invece è il classico personaggio creato per far innamorare le donne. Insomma, chi non è stata rapita da quegli occhi verdi e quei capelli biondi, e soprattutto da quel carattere unico e affascinante?
Del trio degli idioti e delle colleghe del Maid Latte (il locale dove lavora Misaki) non viene detto praticamente nulla.
L’unico altro personaggio che si guadagna il diritto di far parte della rosa dei personaggi principali è Hinata Shintani, amico d’infanzia di Misaki ed ennesimo cliché a una ventina di capitoli dall’inizio del manga e a sei episodi dalla fine della prima (e unica) stagione dell’anime. Dalla comparsa di Hinata tutta la situazione si complica, e Misaki viene attaccata su più fronti; Usui continua imperterrito a dichiararsi e continua a venir respinto (anche se con sempre meno convinzione, infatti pian piano Misaki si innamorerà di lui, anche se non lo ammetterà inizialmente), Hinata ha giurato da piccolo che avrebbe “sempre seguito la sua Misaki-chan” e le fa la corte spudoratamente, mentre Misaki è sempre più presa da Usui e dai “misteri” che il ragazzo le svela pian piano su di sé, che la portano a non accorgersi subito della minaccia che spunta proprio da quel passato che tanto la tormenta.
Graficamente è molto curato e ogni personaggio è stato ricreato fedelmente sia dal punto caratteriale che fisico. Le ambientazioni sono carine e semplici, quindi adatte al genere dell'anime.
Consiglio quest'anime a tutte coloro che sono in cerca di un anima gemella perfetta su tutti gli aspetti. A parte gli scherzi, quest'anime è molto bello e leggero, e lo consiglio a tutti.
Per questa ragione Misaki è iscritta al liceo Seika (ex istituto maschile) ed è diventata la presidentessa del consiglio studentesco per rendere la scuola un posto in cui anche le ragazze possano stare tranquille.
Oltre a studiare però, Misaki lavora part-time per aiutare la madre, e il posto con il miglior rapporto orario/stipendio che ha trovato è un Maid Café nella cittadina vicina; nonostante questo, la “doppia vita” della protagonista sembra filare liscia come l’olio, finché il ragazzo più popolare della scuola, Usui Takumi, scopre per caso il lavoro della presidentessa e userà quest’informazione per trascinarla in una catena di situazioni esilaranti che contribuirà a creare un rapporto di odio-amore tra i due personaggi.
Misaki è la classica protagonista che vuole “cambiare il mondo” e che cerca di emergere a modo suo dall’anonimato che la scuola superiore regala ai liceali.
Il fatto che sia una studentessa diligente che lavora part-time la stereotipa come la classica adolescente giapponese; andando oltre questo, però, si scopre il carattere della ragazza e il suo background, e si capisce che in realtà lei non studia tantissimo per imposizione genitoriale, ma lo fa per sé stessa e per dimostrare alle persone di che pasta è fatta e che non lavora per racimolare denaro da spendere in uscite con gli amici o per futili motivi, ma lo fa per aiutare la sua famiglia. Al di fuori delle apparenze, il personaggio di Misaki sbriciola il canone della “studentessa shoujo”.
Proseguendo con la storia, i cliché diminuiscono per lasciare spazio alla creazione del rapporto tra i due protagonisti, alternata a sporadiche apparizioni di personaggi secondari.
I personaggi di questo manga inizialmente sono solo Usui e Misaki; tutti gli altri fanno solo da contorno alle loro vicende, tant’è che non vengono minimamente approfonditi. Misaki è molto protettiva nei confronti della sua amica Sakura Hanazono, un tipo estremamente vivace incline a innamorarsi troppo facilmente, mentre si lascia consigliare da Shizuko Kaga, silenziosa e riflessiva. Usui Takumi invece è il classico personaggio creato per far innamorare le donne. Insomma, chi non è stata rapita da quegli occhi verdi e quei capelli biondi, e soprattutto da quel carattere unico e affascinante?
Del trio degli idioti e delle colleghe del Maid Latte (il locale dove lavora Misaki) non viene detto praticamente nulla.
L’unico altro personaggio che si guadagna il diritto di far parte della rosa dei personaggi principali è Hinata Shintani, amico d’infanzia di Misaki ed ennesimo cliché a una ventina di capitoli dall’inizio del manga e a sei episodi dalla fine della prima (e unica) stagione dell’anime. Dalla comparsa di Hinata tutta la situazione si complica, e Misaki viene attaccata su più fronti; Usui continua imperterrito a dichiararsi e continua a venir respinto (anche se con sempre meno convinzione, infatti pian piano Misaki si innamorerà di lui, anche se non lo ammetterà inizialmente), Hinata ha giurato da piccolo che avrebbe “sempre seguito la sua Misaki-chan” e le fa la corte spudoratamente, mentre Misaki è sempre più presa da Usui e dai “misteri” che il ragazzo le svela pian piano su di sé, che la portano a non accorgersi subito della minaccia che spunta proprio da quel passato che tanto la tormenta.
Graficamente è molto curato e ogni personaggio è stato ricreato fedelmente sia dal punto caratteriale che fisico. Le ambientazioni sono carine e semplici, quindi adatte al genere dell'anime.
Consiglio quest'anime a tutte coloro che sono in cerca di un anima gemella perfetta su tutti gli aspetti. A parte gli scherzi, quest'anime è molto bello e leggero, e lo consiglio a tutti.
"Kaichou wa Maid-sama!", pensato per un pubblico femminile giovane, di vena romantica e umor leggero, è un anime di ventisei episodi di sottogenere commedia.
Per quanto riguarda la trama in sé stessa, "Kaichou wa Maid-sama!" mostra molti degli elementi tipici della maggioranza degli shoujo, ma anche alcuni elementi abbastanza inusuali anche per il genere in vari episodi.
A mio avviso, è leggermente troppo lungo, se si considera la scarsezza di contenuti veramente rilevanti in qualche modo per il filone principale (appunto la storia d'amore), fra i quali contenuti ce ne sono parecchi di solo riempimento (per non rendere il tutto troppo noioso vista la lentezza?).
I disegni non sono malaccio, ma ce ne sono di molto migliori in svariati shoujo.
La caratterizzazione dei personaggi è anch'essa superficiale: non si saprà mai molto del carattere del personaggio maschile protagonista né verrà dato molto peso alla psiche di quello femminile, fino ad arrivare alla fine dell'ultimo episodio con la sensazione di aver guardato un sunto mal fatto anziché la serie vera e propria; non c'è carattere nel presentare i vari accadimenti, non viene suscitato interesse quasi mai e quando ciò avviene... si finisce poi per accorgersi che in realtà non ci sarebbe stato poi molto da attendere. Sembra quasi un continuo prologo, il che ovviamente non è un tratto che possa risultare particolarmente piacevole per lo spettatore, soprattutto nel momento in cui di fronte alla sigla finale dell'ultimo episodio si ritrova a chiedersi per quale motivo si sia lasciato rubare tutto quel tempo per una serie TV che alla fin fine non gli ha lasciato nessuna riflessione o emozione particolare (tantomeno alcun desiderio di rivedere questa o quella scena particolare, se non il tutto daccapo).
Insomma, è una serie che si perde da subito per non riprendersi mai.
Si può vedere se non si ha uno shoujo migliore da guardare, altrimenti meglio soprassedere.
Per quanto riguarda la trama in sé stessa, "Kaichou wa Maid-sama!" mostra molti degli elementi tipici della maggioranza degli shoujo, ma anche alcuni elementi abbastanza inusuali anche per il genere in vari episodi.
A mio avviso, è leggermente troppo lungo, se si considera la scarsezza di contenuti veramente rilevanti in qualche modo per il filone principale (appunto la storia d'amore), fra i quali contenuti ce ne sono parecchi di solo riempimento (per non rendere il tutto troppo noioso vista la lentezza?).
I disegni non sono malaccio, ma ce ne sono di molto migliori in svariati shoujo.
La caratterizzazione dei personaggi è anch'essa superficiale: non si saprà mai molto del carattere del personaggio maschile protagonista né verrà dato molto peso alla psiche di quello femminile, fino ad arrivare alla fine dell'ultimo episodio con la sensazione di aver guardato un sunto mal fatto anziché la serie vera e propria; non c'è carattere nel presentare i vari accadimenti, non viene suscitato interesse quasi mai e quando ciò avviene... si finisce poi per accorgersi che in realtà non ci sarebbe stato poi molto da attendere. Sembra quasi un continuo prologo, il che ovviamente non è un tratto che possa risultare particolarmente piacevole per lo spettatore, soprattutto nel momento in cui di fronte alla sigla finale dell'ultimo episodio si ritrova a chiedersi per quale motivo si sia lasciato rubare tutto quel tempo per una serie TV che alla fin fine non gli ha lasciato nessuna riflessione o emozione particolare (tantomeno alcun desiderio di rivedere questa o quella scena particolare, se non il tutto daccapo).
Insomma, è una serie che si perde da subito per non riprendersi mai.
Si può vedere se non si ha uno shoujo migliore da guardare, altrimenti meglio soprassedere.
Ho visto "Kaichou wa Maid-sama!" in pochi giorni, tutti e ventisei gli episodi più lo special, ma devo ammettere che non mi ha entusiasmata!
All'inizio prometteva bene, c'erano delle buone basi per creare un anime perfetto e originale. Ma, andando avanti, mi ha delusa per le puntate quasi sempre uguali e piatte. Pochi sono i colpi di scena e non si capisce bene su cosa è incentrato, perché la storia d'amore in realtà non c'è!
Quello che andiamo a vedere è un corteggiamento da parte di un Usui quasi spietato, che praticamente perseguita la povera Misaki. Questo amore esce fuori da quando lui per puro caso scopre il suo segreto, cioè che il lavoro part-time della presidentessa dell'istituto Seika è fare la cameriera in un maid-cafè. Misaki ha paura che la voce possa circolare a scuola e così inizia il rapporto con Usui, che non si sa di che natura sia, e non lo sa neanche lei. Nonostante lui gli dice esplicitamente che la ama, lei non capisce niente. Quindi non vediamo mai una vera scena romantica di carezze e baci, perché lei si negherà sempre. In fondo tutto gira intorno al suo lavoro da cameriera, al compito di presidentessa e ai modi diversi di porsi in base al suo ruolo. Neanche lo studente appena arrivato (amico di infanzia di Misaki) riesce a smuovere la situazione: lui è pazzamente innamorato di lei, ma è un ragazzo sempliciotto e infantile, quindi tra lui e Usui non c'è una vera "lotta" per la bella Misaki. E anche questo fattore, che poteva essere un bel colpo di scena, è sfumato via...
I personaggi non sono ben caratterizzati, sono esteticamente bellissimi, ma della loro natura e della loro vita sappiamo ben poco! Non sappiamo nulla delle amiche della protagonista né di Usui, come e perché vive da solo a sedici anni, mentre Misaki è rappresentata come la ragazza perfetta, bravissima a scuola e negli sport. E' bella, forte, anzi... fortissima! Ed è ammirata da ragazze e ragazzi. E' costretta a questo lavoro part-time per la situazione famigliare in cui si trova. Ma come è lei davvero, come è il suo carattere quando non è nel ruolo di presidentessa crudele né di accondiscendente cameriera non si capisce bene. Quindi anche la sua personalità non è ben sviluppata, purtroppo.
Sono rimasta delusa da "Kaichou wa Maid-sama!" perché mi aspettavo davvero tanto. Una storia diversa dalle altre, una ragazza un po' più matura, invece è talmente ingenua che non si accorge dell'amore di Usui neanche quando lui glielo dice! Pensa che lui la prenda in giro... anche dopo che si è buttato da un palazzo per lei!
Quindi, principalmente non mi è appunto piaciuta questa storia d'amore, non mi ha entusiasmato il finale e non mi ha emozionato più di tanto.
L'inizio della storia prometteva molto bene e ci sono alcune puntate abbastanza movimentate e divertenti che ti spingono a vederlo ancora, ma dopo diventa abbastanza piatto e un susseguirsi di classici eventi, come i festival scolastici.
All'inizio prometteva bene, c'erano delle buone basi per creare un anime perfetto e originale. Ma, andando avanti, mi ha delusa per le puntate quasi sempre uguali e piatte. Pochi sono i colpi di scena e non si capisce bene su cosa è incentrato, perché la storia d'amore in realtà non c'è!
Quello che andiamo a vedere è un corteggiamento da parte di un Usui quasi spietato, che praticamente perseguita la povera Misaki. Questo amore esce fuori da quando lui per puro caso scopre il suo segreto, cioè che il lavoro part-time della presidentessa dell'istituto Seika è fare la cameriera in un maid-cafè. Misaki ha paura che la voce possa circolare a scuola e così inizia il rapporto con Usui, che non si sa di che natura sia, e non lo sa neanche lei. Nonostante lui gli dice esplicitamente che la ama, lei non capisce niente. Quindi non vediamo mai una vera scena romantica di carezze e baci, perché lei si negherà sempre. In fondo tutto gira intorno al suo lavoro da cameriera, al compito di presidentessa e ai modi diversi di porsi in base al suo ruolo. Neanche lo studente appena arrivato (amico di infanzia di Misaki) riesce a smuovere la situazione: lui è pazzamente innamorato di lei, ma è un ragazzo sempliciotto e infantile, quindi tra lui e Usui non c'è una vera "lotta" per la bella Misaki. E anche questo fattore, che poteva essere un bel colpo di scena, è sfumato via...
I personaggi non sono ben caratterizzati, sono esteticamente bellissimi, ma della loro natura e della loro vita sappiamo ben poco! Non sappiamo nulla delle amiche della protagonista né di Usui, come e perché vive da solo a sedici anni, mentre Misaki è rappresentata come la ragazza perfetta, bravissima a scuola e negli sport. E' bella, forte, anzi... fortissima! Ed è ammirata da ragazze e ragazzi. E' costretta a questo lavoro part-time per la situazione famigliare in cui si trova. Ma come è lei davvero, come è il suo carattere quando non è nel ruolo di presidentessa crudele né di accondiscendente cameriera non si capisce bene. Quindi anche la sua personalità non è ben sviluppata, purtroppo.
Sono rimasta delusa da "Kaichou wa Maid-sama!" perché mi aspettavo davvero tanto. Una storia diversa dalle altre, una ragazza un po' più matura, invece è talmente ingenua che non si accorge dell'amore di Usui neanche quando lui glielo dice! Pensa che lui la prenda in giro... anche dopo che si è buttato da un palazzo per lei!
Quindi, principalmente non mi è appunto piaciuta questa storia d'amore, non mi ha entusiasmato il finale e non mi ha emozionato più di tanto.
L'inizio della storia prometteva molto bene e ci sono alcune puntate abbastanza movimentate e divertenti che ti spingono a vederlo ancora, ma dopo diventa abbastanza piatto e un susseguirsi di classici eventi, come i festival scolastici.
Shoujo carino per il genere, poiché riesce a risultare simpatico nonostante la trama sia prevedibile, e ciò grazie soprattutto al personaggio principale di sesso maschile e alla caratterizzazione sua e della protagonista femminile. È simpatico, e per me 7 in questo caso è un voto molto buono. Non sento il bisogno di rivederlo, in tutta sincerità, ma va bene come commedia romantica di fattura semplice. Niente di grave da sottolineare; riesce a portare avanti i suoi molti episodi (alla fine la trama non è così piena di svolte, ma anzi è un po' fotocopia di tante altre come base) senza arrancare. Per quanto concerne il campo romantico, funziona la perenne compresenza di ridicolo ed emozioni negli incontri/scontri tra i due protagonisti.
Noioso, pesante ed estremamente irritante: questi sono gli aggettivi che mi vengono in mente su "Kaichou wa Maid-sama". Dopo aver letto le numerose recensioni positive, non vedevo l'ora di vederlo. Che delusione!
La prima volta che l'ho visto, ho resistito fino al settimo episodio e l'ho mollato. Davvero di una pesantezza sconcertante. Ho trovato la trama inconsistente, vuota e a tratti surreale. Ho provato a dargli una seconda possibilità, perché, in genere, non giudico mai un anime senza aver visto tutti gli episodi. Grave errore: guardare tutti i ventisei episodi è stata una vera tortura. La storia tra Misaki e Usui non mi ha appassionato per nulla. Mi ripetevo: "Dai, può darsi che nel corso delle puntate le cose migliorino", e invece non è stato così. Personaggi vuoti, alcuni messi lì solo come semplice contorno, senza nessun ruolo, senza spessore. Scene che vogliono sembrare comiche, ma che in realtà sono al limite della demenza e non fanno assolutamente ridere, anzi. Non mi sono piaciuti i disegni e nemmeno i colori. Opening ed ending sono bruttissime. Insomma, un disastro, sotto ogni punto di vista, a mio parere non ci siamo proprio.
Dopo questo errore, per la scelta di un anime ho deciso di tenere più in considerazione le recensioni negative e non basarmi esclusivamente su quelle positive.
Per chi ama davvero gli shoujo teneri e romantici, consiglio vivamente di tenersi alla larga da "Kaichou wa Maid-sama".
La prima volta che l'ho visto, ho resistito fino al settimo episodio e l'ho mollato. Davvero di una pesantezza sconcertante. Ho trovato la trama inconsistente, vuota e a tratti surreale. Ho provato a dargli una seconda possibilità, perché, in genere, non giudico mai un anime senza aver visto tutti gli episodi. Grave errore: guardare tutti i ventisei episodi è stata una vera tortura. La storia tra Misaki e Usui non mi ha appassionato per nulla. Mi ripetevo: "Dai, può darsi che nel corso delle puntate le cose migliorino", e invece non è stato così. Personaggi vuoti, alcuni messi lì solo come semplice contorno, senza nessun ruolo, senza spessore. Scene che vogliono sembrare comiche, ma che in realtà sono al limite della demenza e non fanno assolutamente ridere, anzi. Non mi sono piaciuti i disegni e nemmeno i colori. Opening ed ending sono bruttissime. Insomma, un disastro, sotto ogni punto di vista, a mio parere non ci siamo proprio.
Dopo questo errore, per la scelta di un anime ho deciso di tenere più in considerazione le recensioni negative e non basarmi esclusivamente su quelle positive.
Per chi ama davvero gli shoujo teneri e romantici, consiglio vivamente di tenersi alla larga da "Kaichou wa Maid-sama".
Se c'è una parola adatta per definire questo anime è: romantico.
Se non vi piace il genere lasciate perdere, ma se vi piace, sappiate che è la miglior storia d'amore che sia mai stata rappresentata. Frizzante, stimolante, eccitante, mai noiosa né banale, né tantomeno smielata.
L'anime vede come protagonista Misaki, una ragazza, presidentessa del consiglio d'istituto di una scuola prevalentemente maschile. Misaki ha un carattere forte, è determinata e sa farsi valere, tanto che riesce a gestire i comportamenti terribili dei ragazzi. I suoi atteggiamenti duri nei confronti dei ragazzi sono dovuti a un odio per il genere maschile derivato dall'abbandono del padre, che ha messo la famiglia in difficoltà economiche, motivo per cui Misaki è iscritta alla scuola più economica della città e per cui... lavora in un maid-café. Ovviamente una ragazza tosta come lei non stravede per il suo lavoro tutto sorrisi e "Benvenuto padrone", ma nonostante ciò ce la mette tutta. Ah, e ovviamente tiene segreto questo fatto ai suoi compagni di scuola... ma il ragazzo più popolare lo viene a scoprire. La ricatterà? Ne approfitterà? Forse un pochino...
Personaggi: i personaggi principali sono pochi, e forse questo è ciò che indebolisce un po' "Kaichou wa Maid-sama!". La storia si incentra principalmente su Misa e Usui, che sono approfonditi molto bene a livello di psicologia e comportamenti. Si verifica anche un percorso di crescita di entrambi i personaggi, e la conclusione è spettacolare. Secondo me ciò che rende eccezionale quest'anime sono i dialoghi: emozionanti e realistici, ma anche divertenti!
Grafica piacevole, non eccezionale, ma ben fatta. Opening ed ending molto più che gradevoli.
Straconsigliato agli amanti del genere; io non sono incline a dare voti alti, ma non riuscivo a smettere di guardarlo, mi ha completamente risucchiata, tanto che adesso ho comprato il manga!
Se non vi piace il genere lasciate perdere, ma se vi piace, sappiate che è la miglior storia d'amore che sia mai stata rappresentata. Frizzante, stimolante, eccitante, mai noiosa né banale, né tantomeno smielata.
L'anime vede come protagonista Misaki, una ragazza, presidentessa del consiglio d'istituto di una scuola prevalentemente maschile. Misaki ha un carattere forte, è determinata e sa farsi valere, tanto che riesce a gestire i comportamenti terribili dei ragazzi. I suoi atteggiamenti duri nei confronti dei ragazzi sono dovuti a un odio per il genere maschile derivato dall'abbandono del padre, che ha messo la famiglia in difficoltà economiche, motivo per cui Misaki è iscritta alla scuola più economica della città e per cui... lavora in un maid-café. Ovviamente una ragazza tosta come lei non stravede per il suo lavoro tutto sorrisi e "Benvenuto padrone", ma nonostante ciò ce la mette tutta. Ah, e ovviamente tiene segreto questo fatto ai suoi compagni di scuola... ma il ragazzo più popolare lo viene a scoprire. La ricatterà? Ne approfitterà? Forse un pochino...
Personaggi: i personaggi principali sono pochi, e forse questo è ciò che indebolisce un po' "Kaichou wa Maid-sama!". La storia si incentra principalmente su Misa e Usui, che sono approfonditi molto bene a livello di psicologia e comportamenti. Si verifica anche un percorso di crescita di entrambi i personaggi, e la conclusione è spettacolare. Secondo me ciò che rende eccezionale quest'anime sono i dialoghi: emozionanti e realistici, ma anche divertenti!
Grafica piacevole, non eccezionale, ma ben fatta. Opening ed ending molto più che gradevoli.
Straconsigliato agli amanti del genere; io non sono incline a dare voti alti, ma non riuscivo a smettere di guardarlo, mi ha completamente risucchiata, tanto che adesso ho comprato il manga!
Misaki Ayuzawa, ragazza forte, intelligente, tenace e volenterosa, diventa presidentessa del consiglio studentesco della Seika, una scuola maschile da poco divenuta mista. A causa dell'abbandono del padre, Misaki è diffidente nei confronti di tutto il genere maschile e, inoltre, è costretta a un lavoro part-time in un maid café, mansione che poco si addice al suo status di ragazza modello. Riuscirà Takumi Usui, il ragazzo più ammirato e corteggiato della scuola, a vincere la diffidenza della bella protagonista e a farla innamorare di lui?
Quest'opera è semplicemente terribile, e vorrei riavere indietro i 624 minuti della mia vita scialacquati per vederla; ma, se scrivendo questa recensione salverò qualcuno dal commettere il mio stesso errore, allora, forse, il sacrificio del mio tempo non sarà stato vano. Perché questo anime è così mal riuscito? Semplice, perché è privo di qualsivoglia contenuto. Il primo e l'ultimo episodio racchiudono in loro tutta la trama, i restanti ventiquattro sono superflui, noiosi e inutili. A risentire per primi della vacuità dei contenuti sono naturalmente i dialoghi che diventano inverosimilmente ripetitivi e in alcuni passaggi anche senza alcun significato. Anche i personaggi, seppur ben fatti, sia a livello grafico che psicologico, trovandosi intrappolati in una spirale di situazioni che continuano a riproporsi, ciclicamente, immutate, non possono che perdere tutto il loro fascino e finire per tediare (per non dire irritare) il loro pubblico. Non aggiungo altro per rispetto al lavoro di chi, a prescindere dal risultato, ha sicuramente messo impegno e dedizione in questo progetto. Voto: 4, qui mancano proprio le idee.
Quest'opera è semplicemente terribile, e vorrei riavere indietro i 624 minuti della mia vita scialacquati per vederla; ma, se scrivendo questa recensione salverò qualcuno dal commettere il mio stesso errore, allora, forse, il sacrificio del mio tempo non sarà stato vano. Perché questo anime è così mal riuscito? Semplice, perché è privo di qualsivoglia contenuto. Il primo e l'ultimo episodio racchiudono in loro tutta la trama, i restanti ventiquattro sono superflui, noiosi e inutili. A risentire per primi della vacuità dei contenuti sono naturalmente i dialoghi che diventano inverosimilmente ripetitivi e in alcuni passaggi anche senza alcun significato. Anche i personaggi, seppur ben fatti, sia a livello grafico che psicologico, trovandosi intrappolati in una spirale di situazioni che continuano a riproporsi, ciclicamente, immutate, non possono che perdere tutto il loro fascino e finire per tediare (per non dire irritare) il loro pubblico. Non aggiungo altro per rispetto al lavoro di chi, a prescindere dal risultato, ha sicuramente messo impegno e dedizione in questo progetto. Voto: 4, qui mancano proprio le idee.
"Kaichou wa Maid-sama!" è una commedia scolastica che personalmente mi ha divertito parecchio, infatti ci sono molte scene divertenti, ma anche dei punti deboli che non me l'hanno fatta apprezzare a pieno.
L'opera parla della storia di Misaki, prima presidentessa del consiglio studentesco della Seika, una scuola superiore recentemente aperta anche alle ragazze e da tutti considerata un covo di delinquenti. Misaki fa di tutto per redimere la brutta fama della sua scuola, trattando con molta rigidezza i ragazzi che si comportano in maniera poco adeguata all'ambiente scolastico, ricorrendo spesso e volentieri a maniere, per così dire, poco gentili. Però la protagonista ha un segreto: uscita da scuola, per contribuire alle scarse finanze familiari, va a lavorare in un maid cafè e ha sempre timore di venire scoperta e per questo perdere tutta la sua credibilità come presidentessa inflessibile. L'incipit per la nostra storia sarà quando Usui, un ragazzo molto popolare nella sua scuola, scoprirà il suo segreto vedendola sul posto di lavoro.
Misaki è un personaggio che mi ha ispirato da subito molta simpatia, e secondo me è uno dei principali motivi del successo dell'anime; è molto carismatica, ben disegnata e trasmette una sorta di "forza" con il suo carattere deciso e la sua irrefrenabilità e voglia di fare sempre mille cose sempre meglio degli altri. Usui invece l'ho trovato piuttosto noioso, arriva sempre al momento perfetto stile supereroe, possiede tutte le qualità del mondo: sa cucinare, sa fare il cameriere, è bravo a scuola, sa fare a botte (e neanche una di queste "abilità" viene spiegata come l'abbia acquisita... intercessioni della Madonna forse?), è troppo perfetto, sembra costruito apposta per fare "innamorare" le ragazzine di lui, e io da buon spettatore maschile l'ho trovato fastidioso.
Per quanto riguarda i personaggi secondari ho trovato i tre cretini davvero divertenti, sono la cosa che ho preferito dell'anime in generale, mi hanno fatto scassare dalle risate con alcune gag. Le cameriere sono più o meno indifferenti, non mi hanno disturbato ma neanche particolarmente interessato, tranne qualche occasionale scena interessante con Honoka.
Invece uno dei personaggi che mi ha proprio dato fastidio in quasi ogni scena in cui era presente è stato Aoi: questo personaggio non c'entrava nulla con la trama e seriamente non ha senso che si volesse vestire da ragazza e che le persone non si accorgessero fosse un maschio; non viene detto perché lo fa, così perché gli piace. Boh, mi ha dato fastidio.
Il comparto tecnico è di tutto rispetto, anche se non brilla particolarmente mi sono piaciuti davvero tanto i disegni dei personaggi, soprattutto delle maid.
Lo consiglio a tutti, è davvero un buon intrattenimento e la relazione è ben costruita tra Misaki e Usui: oltre che molto tenera, mi è piaciuta molto. Peace!
L'opera parla della storia di Misaki, prima presidentessa del consiglio studentesco della Seika, una scuola superiore recentemente aperta anche alle ragazze e da tutti considerata un covo di delinquenti. Misaki fa di tutto per redimere la brutta fama della sua scuola, trattando con molta rigidezza i ragazzi che si comportano in maniera poco adeguata all'ambiente scolastico, ricorrendo spesso e volentieri a maniere, per così dire, poco gentili. Però la protagonista ha un segreto: uscita da scuola, per contribuire alle scarse finanze familiari, va a lavorare in un maid cafè e ha sempre timore di venire scoperta e per questo perdere tutta la sua credibilità come presidentessa inflessibile. L'incipit per la nostra storia sarà quando Usui, un ragazzo molto popolare nella sua scuola, scoprirà il suo segreto vedendola sul posto di lavoro.
Misaki è un personaggio che mi ha ispirato da subito molta simpatia, e secondo me è uno dei principali motivi del successo dell'anime; è molto carismatica, ben disegnata e trasmette una sorta di "forza" con il suo carattere deciso e la sua irrefrenabilità e voglia di fare sempre mille cose sempre meglio degli altri. Usui invece l'ho trovato piuttosto noioso, arriva sempre al momento perfetto stile supereroe, possiede tutte le qualità del mondo: sa cucinare, sa fare il cameriere, è bravo a scuola, sa fare a botte (e neanche una di queste "abilità" viene spiegata come l'abbia acquisita... intercessioni della Madonna forse?), è troppo perfetto, sembra costruito apposta per fare "innamorare" le ragazzine di lui, e io da buon spettatore maschile l'ho trovato fastidioso.
Per quanto riguarda i personaggi secondari ho trovato i tre cretini davvero divertenti, sono la cosa che ho preferito dell'anime in generale, mi hanno fatto scassare dalle risate con alcune gag. Le cameriere sono più o meno indifferenti, non mi hanno disturbato ma neanche particolarmente interessato, tranne qualche occasionale scena interessante con Honoka.
Invece uno dei personaggi che mi ha proprio dato fastidio in quasi ogni scena in cui era presente è stato Aoi: questo personaggio non c'entrava nulla con la trama e seriamente non ha senso che si volesse vestire da ragazza e che le persone non si accorgessero fosse un maschio; non viene detto perché lo fa, così perché gli piace. Boh, mi ha dato fastidio.
Il comparto tecnico è di tutto rispetto, anche se non brilla particolarmente mi sono piaciuti davvero tanto i disegni dei personaggi, soprattutto delle maid.
Lo consiglio a tutti, è davvero un buon intrattenimento e la relazione è ben costruita tra Misaki e Usui: oltre che molto tenera, mi è piaciuta molto. Peace!
Allora, dopo aver letto le mie meravigliosissime recensioni (citazione più che necessaria) e aver scoperto che sono una super romanticona affetta dalla sindrome dei sentimenti offesi, non vi siete aspettati una mia recensione qui? Ma che persone siete? Per punizione andrete tutti a inginocchiarvi sui ceci in quell'angolino buio là in fondo (se siete all'aperto o vivete sotto a un ponte... beh mi dispiace per voi). Direi che da buona alcolizzata di romanticherie quale sono non potevo non vedere questo anime, che ahimè non rappresenta degnamente il manga.
Lei? Beh, lei è Misaki, la nostra eroina in gonnella che odia gli uomini. Sì, sì, li odia proprio, come la peste, o forse perché puzzano e non si lavano mai (sicuramente anche per quello), più li sgrida e sfoga su di loro la sua collera da sindrome premestruale e più si sente realizzata e felice. Il suo papi infatti è scappato via di casa urlando in preda alle convulsioni epilettiche per essere stato tartassato continuamente dalla moglie e dalle due figlie che volevano mangiare in continuazione cioccolato e guardare "Beautiful" in TV. Ma forse non è neanche vero. Così, poiché aveva lasciato un sacco di debiti da pagare, probabilmente il canone in ritardo e due o tre ipoteche sulla casa per pagare tutti i dolci (fonte stimata da qualche attendibilissimo ricercatore dell'Alaska), Misaki odia tutti coloro che ruttano, si grattano il sedere e hanno la barba. No, non tu nonna, tranquilla.
Ma allora che cavolo ci vai a fare in una scuola in cui l'80% degli studenti è maschio? Per picchiarli tutti, è chiaro! Infatti la nostra Misaki ha la sindrome premestruale che le dura tre settimane. Decide così intelligentemente di farsi eleggere rappresentante degli studenti, di dominare tutti quegli zoticoni e di trasformarli tutti in bambole di porcellana. Ma non è finita qui, no, no. Lei dopo la scuola fa la sexy cameriera per pagarsi i dolci, ma ovviamente se venisse scoperta la sua credibilità andrebbe a farsi friggere come le patatine con la maionese. Non lo possiamo permettere.
Lui? Un figo della madonna. Ma perché, dico io li fate tutti fighi i co-protagonisti maschi? Ma uno cesso mai? Ci volete proprio far schiattare d'invidia, ho già capito... insomma, manco uno decente a casa mia (no, beh, forse ci sono ma a me non mi calcolano, ecco, diciamola tutta). Lui sa l'inglese, il tedesco, è ricco, suona il violino, fisico statuario da bronzo di Riace, sguardo ipnotico e ama solo lei. Ma uffa. Sì, sì, lui si innamora di lei subito e per un caso fortuito scopre il suo segreto.
E' da qui che le loro vite miserabili si incontreranno e si innamoreranno. Oh yeah.
Eh va beh. Il resto lo potete immaginare, oppure se avete poca immaginazione vi potete guardare l'anime.
Ho comprato un nuovo gatto perché sono sempre più in preda alla nera disperazione, così ho detto a mia madre che, se tra qualche anno mi vedrà allestire un gattile, cominci ad armarsi di lanciafiamme e qualche tanica di benzina per darmi fuoco.
Consiglio spassionato che do a tutti quelli che guardano l'anime è di leggere il manga, perché, se l'anime vi è piaciuto, il manga vi strizzerà il cuore (e vi convincerà ad allestire gattili anche a voi). Quindi do un 10 perché l'autrice, santa donna sia benedetta, ha creato un capolavoro.
Pace e amore. Mi ritiro. Aiò!
Lei? Beh, lei è Misaki, la nostra eroina in gonnella che odia gli uomini. Sì, sì, li odia proprio, come la peste, o forse perché puzzano e non si lavano mai (sicuramente anche per quello), più li sgrida e sfoga su di loro la sua collera da sindrome premestruale e più si sente realizzata e felice. Il suo papi infatti è scappato via di casa urlando in preda alle convulsioni epilettiche per essere stato tartassato continuamente dalla moglie e dalle due figlie che volevano mangiare in continuazione cioccolato e guardare "Beautiful" in TV. Ma forse non è neanche vero. Così, poiché aveva lasciato un sacco di debiti da pagare, probabilmente il canone in ritardo e due o tre ipoteche sulla casa per pagare tutti i dolci (fonte stimata da qualche attendibilissimo ricercatore dell'Alaska), Misaki odia tutti coloro che ruttano, si grattano il sedere e hanno la barba. No, non tu nonna, tranquilla.
Ma allora che cavolo ci vai a fare in una scuola in cui l'80% degli studenti è maschio? Per picchiarli tutti, è chiaro! Infatti la nostra Misaki ha la sindrome premestruale che le dura tre settimane. Decide così intelligentemente di farsi eleggere rappresentante degli studenti, di dominare tutti quegli zoticoni e di trasformarli tutti in bambole di porcellana. Ma non è finita qui, no, no. Lei dopo la scuola fa la sexy cameriera per pagarsi i dolci, ma ovviamente se venisse scoperta la sua credibilità andrebbe a farsi friggere come le patatine con la maionese. Non lo possiamo permettere.
Lui? Un figo della madonna. Ma perché, dico io li fate tutti fighi i co-protagonisti maschi? Ma uno cesso mai? Ci volete proprio far schiattare d'invidia, ho già capito... insomma, manco uno decente a casa mia (no, beh, forse ci sono ma a me non mi calcolano, ecco, diciamola tutta). Lui sa l'inglese, il tedesco, è ricco, suona il violino, fisico statuario da bronzo di Riace, sguardo ipnotico e ama solo lei. Ma uffa. Sì, sì, lui si innamora di lei subito e per un caso fortuito scopre il suo segreto.
E' da qui che le loro vite miserabili si incontreranno e si innamoreranno. Oh yeah.
Eh va beh. Il resto lo potete immaginare, oppure se avete poca immaginazione vi potete guardare l'anime.
Ho comprato un nuovo gatto perché sono sempre più in preda alla nera disperazione, così ho detto a mia madre che, se tra qualche anno mi vedrà allestire un gattile, cominci ad armarsi di lanciafiamme e qualche tanica di benzina per darmi fuoco.
Consiglio spassionato che do a tutti quelli che guardano l'anime è di leggere il manga, perché, se l'anime vi è piaciuto, il manga vi strizzerà il cuore (e vi convincerà ad allestire gattili anche a voi). Quindi do un 10 perché l'autrice, santa donna sia benedetta, ha creato un capolavoro.
Pace e amore. Mi ritiro. Aiò!
Kaichou wa Maid-sama, un anime che sotto alcuni aspetti è carino ma sotto altri mi ha rappresentato un incredibile senso di incompiuto, inutile e ripetitivo.
Partiamo dai pregi dell'opera, un personaggio che mi è piaciuto mediamente è la sorella della protagonista, divertente la storia delle riviste ma alla fine quello che regge la serie e che non me la fa disprezzare più di tanto è Usui Takumi, ottimo personaggio non per la sua abilità a quanto pare perfetta ma per il carisma. Un altro punto a favore è lo stile grafico bello, azzeccato e contro cui non posso ne voglio dire nulla a sfavore. Ora il problema però sono i punti negativi, la monotonia, il buonismo non contornato da eventi seri, la lentezza, un comparto sonoro che non dice nulla e una storia d'amore che si è carina ma che poteva essere velocizzata visto che a parte l'elemento commedia l'opera non ha altro da offrire. Dopo un certo numero di episodi sotto alla media e comunque non eccessivamente mediocri si è passati alla noia purtroppo.
Pessimo dall'inizio alla fine non è stato ma l'unica parte che mi ha divertito davvero è Usui che dice a una ragazza di essere Otaku (non so se alla fine lo sia veramente, da lui ci si aspetta di tutto), anche leggermente lui che gioca a scacchi ma il problema è questo, non è solo il personaggio più valido ma l'unico ad esserlo. La storia non solo ruota intorno a lui ma si regge unicamente su quello e la cosa non è positiva quando non ci sono altri elementi positivi su cui contare, ha senza dubbio aiutato l'opera ma la sufficienza non si ottiene solo con quello, anzi la avrebbe ottenuta solo con un personaggio se non si fosse rivelato noioso dal inizio della seconda metà fino a quasi alla fine. Anche se con la conclusione si è ripreso devo ammettere che non è che ci tenga a criticare male un anime ma non posso negare che la noia si è fatta sentire. A un certo punto non vedevo l'ora di finirlo (in senso negativo) per levarmelo di torno ma almeno all'ultimo episodio questo pensiero non l'ho avuto, il comportamento della protagonista spesso non mi è piaciuto e non saprei dire come sia stata caratterizzata, ma sicuramente più male che bene visto che come personaggio non mi ha detto un granché, ma c'è di peggio come ad esempio tre quasi stupratori che in un episodio diventano amiconi, se non fosse stato per quel dettaglio non sarebbero stati poi cosi male come personaggi.
In definitiva, una serie che si regge quasi solo su un personaggio che è anche molto valido ma a un certo punto l'opera non offre più stimoli ad essere continuata, come Shojo ho visto di meglio, già Special A è stato un anime carino, questo invece risulta troppo monotono, in ogni caso c'è di peggio quindi considerando la sua estrema mediocrità ve lo sconsiglio ma se adorate alla follia il genere e non potete fare a meno di questo genere allora forse potrebbe piacervi ma per me resta un 5.
Partiamo dai pregi dell'opera, un personaggio che mi è piaciuto mediamente è la sorella della protagonista, divertente la storia delle riviste ma alla fine quello che regge la serie e che non me la fa disprezzare più di tanto è Usui Takumi, ottimo personaggio non per la sua abilità a quanto pare perfetta ma per il carisma. Un altro punto a favore è lo stile grafico bello, azzeccato e contro cui non posso ne voglio dire nulla a sfavore. Ora il problema però sono i punti negativi, la monotonia, il buonismo non contornato da eventi seri, la lentezza, un comparto sonoro che non dice nulla e una storia d'amore che si è carina ma che poteva essere velocizzata visto che a parte l'elemento commedia l'opera non ha altro da offrire. Dopo un certo numero di episodi sotto alla media e comunque non eccessivamente mediocri si è passati alla noia purtroppo.
Pessimo dall'inizio alla fine non è stato ma l'unica parte che mi ha divertito davvero è Usui che dice a una ragazza di essere Otaku (non so se alla fine lo sia veramente, da lui ci si aspetta di tutto), anche leggermente lui che gioca a scacchi ma il problema è questo, non è solo il personaggio più valido ma l'unico ad esserlo. La storia non solo ruota intorno a lui ma si regge unicamente su quello e la cosa non è positiva quando non ci sono altri elementi positivi su cui contare, ha senza dubbio aiutato l'opera ma la sufficienza non si ottiene solo con quello, anzi la avrebbe ottenuta solo con un personaggio se non si fosse rivelato noioso dal inizio della seconda metà fino a quasi alla fine. Anche se con la conclusione si è ripreso devo ammettere che non è che ci tenga a criticare male un anime ma non posso negare che la noia si è fatta sentire. A un certo punto non vedevo l'ora di finirlo (in senso negativo) per levarmelo di torno ma almeno all'ultimo episodio questo pensiero non l'ho avuto, il comportamento della protagonista spesso non mi è piaciuto e non saprei dire come sia stata caratterizzata, ma sicuramente più male che bene visto che come personaggio non mi ha detto un granché, ma c'è di peggio come ad esempio tre quasi stupratori che in un episodio diventano amiconi, se non fosse stato per quel dettaglio non sarebbero stati poi cosi male come personaggi.
In definitiva, una serie che si regge quasi solo su un personaggio che è anche molto valido ma a un certo punto l'opera non offre più stimoli ad essere continuata, come Shojo ho visto di meglio, già Special A è stato un anime carino, questo invece risulta troppo monotono, in ogni caso c'è di peggio quindi considerando la sua estrema mediocrità ve lo sconsiglio ma se adorate alla follia il genere e non potete fare a meno di questo genere allora forse potrebbe piacervi ma per me resta un 5.
"Kaichou wa maid sama" rappresenta un prodotto davvero poco riuscito.
Per due volte ho visionato questo anime: la prima l'ho droppato quasi subito; la seconda volta è stata quella buona, essendo riuscita a terminarlo, ma il parere che mi sono fatta non è certamente buono.
Il principale difetto del titolo in questione è rappresentato dalla scarsità dei personaggi presentati. Non seguo la versione cartacea di "Maid sama", ma posso dedurre che la storia sia la medesima, seppure con qualche diversità. Ebbene, intavolare pochi personaggi importanti è una lama a doppio taglio. In questi casi, difatti, si deve compensare tale assenza caratterizzando al massimo i protagonisti e dando vita ad una storia che regga basandosi soltanto sulle gesta dei due innamorati di turno. La storia d'amore, in particolare, deve risultare credibile per il lettore e, se colorata di toni comici, non deve appesantire la visione. Si deve trattare di un amore coinvolgente e divertente, che sappia tener desta l'attenzione del pubblico.
In "Kaichou wa Maid sama" il risultato raggiunto non è quello sperato, anzi, è piuttosto mediocre. In sincerità, nessuno dei due protagonisti mi sembra sia capace di sopperire alla totale assenza di ulteriori personaggi cardine della storia. Da una parte abbiamo Misaki. Nonostante riconosca la esuberanza di questa ragazza, piuttosto carismatica, l'ho mal sopportata dall'inizio. La trovo, difatti, irritante nei suoi eccessivi atteggiamenti da tipica zitella acida e femminista a tutti i costi. E' snervante, dopo un po', vederla sempre nelle vesti di paladina delle donne e inquisitrice degli uomini, per via di un presunto abbandono del tetto coniugale da parte della figura paterna (o almeno credo). La sua smisurata competitività mi ha stufato ben presto e le scenette, in cui lavora travestita da maid, sono ripetitive, monotone e stancanti da guardare. Dall'altra parte, abbiamo il belloccio e affascinante Usui. Per carità, il sex appeal non gli manca ma, di fatto, appartiene a quella categoria di personaggi al maschile che io non preferisco. Usui rappresenta l'uomo che non deve chiedere mai e a cui non si può dire di no. Sa fare tutto: cucinare, servire ai tavoli, giocare a scacchi. E' campione nello sport, nello studio, è bello da morire. Adorato e adulato da maschi e femmine, senza distinzioni di sorta, si invaghisce di Misaki e continua, insistentemente, a "stalkerare" la nostra eroina in gonnella. Pare non abbia altro da fare in vita sua, sempre pronto ad intervenire per salvare la sua bella da ogni situazione pseudo-ambigua in cui la stessa viene a trovarsi. D'accordo che, in alcuni momenti, è anche romantico vederlo entrare in scena come un principe sul cavallo bianco ma, a lungo andare, non se ne può più!
Le stesse identiche scene vengono ripetute puntata dopo puntata: qualcuno importuna Misaki e lui appare dal nulla, pronto ad agire! Udito, vista, olfatto, tutto in lui è estremamente affinato e sviluppato. Un supereroe dei giorni nostri, ma con un unico interesse : preservare Misaki da non si sa quale pericolo. Da apprezzare, quantomeno, il fatto che abbia subito tentato l'approccio con la sua innamorata e che, come un marpione di gran classe, sia sempre pronto a mettere le mani addosso a Misaki che, neanche a dirlo, continua a fraintenderlo. A parte, quindi, queste ricorrenti scenette comiche in cui lui le fa le avance, più chiare del mondo, e lei non capisce, non c'è molto altro da aggiungere.
Alcuni momenti sono davvero divertenti, c'è da dirlo, ma non salvano l'opera che si presenta come una commistione di generi diversi, in cui tutto è molto caotico. Una commedia scolastica romantica in cui si propende per il lato comico, ma non si riesce fino in fondo a raggiungere il risultato agognato.
Tra puntate da buttare, in quanto totalmente inutili, e altre in cui non si progredisce più di tanto, la storia non decolla. Di fronte a questi due personaggi ben definiti, ma poco incisivi, si sente pertanto la assenza di co-protagnosti in grado di reggere la scena e che aiutino la narrazione ad avanzare decisa. Nessun'altra donna, oltre Misaki, è degna di nota. Le compagne della protagonista pendono dalle sue labbra, nessuna si distingue in nulla di particolare, se non nell'essere anonima. Tutte scialbe e senza spessore. Ecco, quindi, che tutti cercano e vogliono solo Misaki che, a quanto pare, ha un fascino che io non colgo.
Una nota di merito va alla sorella di Misaki l'unica veramente divertente di tutta la storia: apatica e particolare, regala i più bei momenti, anche se appare troppo poco. Per i personaggi maschili va un punto di merito a Tora, che però si disperde nel nulla, facendo rapide e scontate comparsate. La sua caratterizzazione risulta, tuttavia, affascinante. Una carta che si sarebbe dovuta giocare di più. Per il resto, il nulla totale.
A salvare, più o meno, il tutto c'è il disegno che risulta bello da guardare. Buona la scelta dei colori, in particolare, per le uniformi scolastiche che sono di un verdino acido interessante e diverso. La grafica è piuttosto apprezzabile e buoni anche i doppiatori.
Sono invece piuttosto insulse le opening e le ending di un prodotto che si lascia guardare, ma non lascia nulla.
Per due volte ho visionato questo anime: la prima l'ho droppato quasi subito; la seconda volta è stata quella buona, essendo riuscita a terminarlo, ma il parere che mi sono fatta non è certamente buono.
Il principale difetto del titolo in questione è rappresentato dalla scarsità dei personaggi presentati. Non seguo la versione cartacea di "Maid sama", ma posso dedurre che la storia sia la medesima, seppure con qualche diversità. Ebbene, intavolare pochi personaggi importanti è una lama a doppio taglio. In questi casi, difatti, si deve compensare tale assenza caratterizzando al massimo i protagonisti e dando vita ad una storia che regga basandosi soltanto sulle gesta dei due innamorati di turno. La storia d'amore, in particolare, deve risultare credibile per il lettore e, se colorata di toni comici, non deve appesantire la visione. Si deve trattare di un amore coinvolgente e divertente, che sappia tener desta l'attenzione del pubblico.
In "Kaichou wa Maid sama" il risultato raggiunto non è quello sperato, anzi, è piuttosto mediocre. In sincerità, nessuno dei due protagonisti mi sembra sia capace di sopperire alla totale assenza di ulteriori personaggi cardine della storia. Da una parte abbiamo Misaki. Nonostante riconosca la esuberanza di questa ragazza, piuttosto carismatica, l'ho mal sopportata dall'inizio. La trovo, difatti, irritante nei suoi eccessivi atteggiamenti da tipica zitella acida e femminista a tutti i costi. E' snervante, dopo un po', vederla sempre nelle vesti di paladina delle donne e inquisitrice degli uomini, per via di un presunto abbandono del tetto coniugale da parte della figura paterna (o almeno credo). La sua smisurata competitività mi ha stufato ben presto e le scenette, in cui lavora travestita da maid, sono ripetitive, monotone e stancanti da guardare. Dall'altra parte, abbiamo il belloccio e affascinante Usui. Per carità, il sex appeal non gli manca ma, di fatto, appartiene a quella categoria di personaggi al maschile che io non preferisco. Usui rappresenta l'uomo che non deve chiedere mai e a cui non si può dire di no. Sa fare tutto: cucinare, servire ai tavoli, giocare a scacchi. E' campione nello sport, nello studio, è bello da morire. Adorato e adulato da maschi e femmine, senza distinzioni di sorta, si invaghisce di Misaki e continua, insistentemente, a "stalkerare" la nostra eroina in gonnella. Pare non abbia altro da fare in vita sua, sempre pronto ad intervenire per salvare la sua bella da ogni situazione pseudo-ambigua in cui la stessa viene a trovarsi. D'accordo che, in alcuni momenti, è anche romantico vederlo entrare in scena come un principe sul cavallo bianco ma, a lungo andare, non se ne può più!
Le stesse identiche scene vengono ripetute puntata dopo puntata: qualcuno importuna Misaki e lui appare dal nulla, pronto ad agire! Udito, vista, olfatto, tutto in lui è estremamente affinato e sviluppato. Un supereroe dei giorni nostri, ma con un unico interesse : preservare Misaki da non si sa quale pericolo. Da apprezzare, quantomeno, il fatto che abbia subito tentato l'approccio con la sua innamorata e che, come un marpione di gran classe, sia sempre pronto a mettere le mani addosso a Misaki che, neanche a dirlo, continua a fraintenderlo. A parte, quindi, queste ricorrenti scenette comiche in cui lui le fa le avance, più chiare del mondo, e lei non capisce, non c'è molto altro da aggiungere.
Alcuni momenti sono davvero divertenti, c'è da dirlo, ma non salvano l'opera che si presenta come una commistione di generi diversi, in cui tutto è molto caotico. Una commedia scolastica romantica in cui si propende per il lato comico, ma non si riesce fino in fondo a raggiungere il risultato agognato.
Tra puntate da buttare, in quanto totalmente inutili, e altre in cui non si progredisce più di tanto, la storia non decolla. Di fronte a questi due personaggi ben definiti, ma poco incisivi, si sente pertanto la assenza di co-protagnosti in grado di reggere la scena e che aiutino la narrazione ad avanzare decisa. Nessun'altra donna, oltre Misaki, è degna di nota. Le compagne della protagonista pendono dalle sue labbra, nessuna si distingue in nulla di particolare, se non nell'essere anonima. Tutte scialbe e senza spessore. Ecco, quindi, che tutti cercano e vogliono solo Misaki che, a quanto pare, ha un fascino che io non colgo.
Una nota di merito va alla sorella di Misaki l'unica veramente divertente di tutta la storia: apatica e particolare, regala i più bei momenti, anche se appare troppo poco. Per i personaggi maschili va un punto di merito a Tora, che però si disperde nel nulla, facendo rapide e scontate comparsate. La sua caratterizzazione risulta, tuttavia, affascinante. Una carta che si sarebbe dovuta giocare di più. Per il resto, il nulla totale.
A salvare, più o meno, il tutto c'è il disegno che risulta bello da guardare. Buona la scelta dei colori, in particolare, per le uniformi scolastiche che sono di un verdino acido interessante e diverso. La grafica è piuttosto apprezzabile e buoni anche i doppiatori.
Sono invece piuttosto insulse le opening e le ending di un prodotto che si lascia guardare, ma non lascia nulla.
Ho appena finito di vedere questo splendido anime e non ho trovato alcuna pecca! A grandi linee è la storia di Misaki Ayuzawa e di Usui Takumi. La ragazza, oltre ad essere presidentessa di una scuola che prima era solo maschile, nasconde anche il suo lavoro di Maid al Maid-latte, peccato che venga scoperta proprio da Usui che è il ragazzo più popolare dell'istituto e da qui parte tutto. Come ho detto sopra di questo anime mi è piaciuto tutto! Le ambientazioni, i personaggi primari e secondari, i disegni, le sigle etc. Non c'è una pecca! Allora partirò dal personaggio che mi è piaciuto di più ovvero Usui Takumi. Sfido chiunque a non pensare "voglio anch'io uno stalker così" oppure "voglio anche io un ragazzo così". Fa sospirare quando parla e, quando si comporta da misterioso con Ayuzawa, è un personaggio di cui non si sa molto ma è meglio cosi altrimenti, secondo me, perderebbe fascino. E' sempre stato sincero con Misaki non nascondendo mai i suoi sentimenti. Inoltre è un gran figo ma anche divertente, non come i soliti cliché che di solito si danno al personaggio maschile degli shoujo scolastici, ossia del bellone che alla fine non è né carne né pesce. Misaki è adorabile, una ragazza che lavora, va a scuola, è intelligente e sportiva, non se ne vanta mai e difende a spada tratta le ragazze. Il suo carattere scontroso verso tutti i ragazzi, Usui compreso, non la fa mai odiare anzi la rende molto simpatica. Per il resto tutti i personaggi secondari partendo da Sakura e Shizuko, passando per Suzuna e arrivando alle cameriere del Maid-latte, sono tutte molto caratterizzate e mai banali. Persino il "cattivo" ossia il presidente della Miyabigaoka non è male, cattivo ma non troppo. La cosa che più colpisce di questo anime sono gli spazi comici e le scenette chibi che contornano l'anime facendoci tornare indietro agli anni novanta. Inoltre la storia non è mai banale, le ambientazioni sono stupende, la opening e le ending sono meravigliose e sembra che parlino dei personaggi stessi, il che rende la visione piacevole. Insomma ogni singolo episodio vale la pena di essere visto. Quindi per me questo anime è stra promosso perché non ha nessuna pecca.
Bello, davvero. Divertente, non troppo noioso o sentimentale, con molti colpi di scena. La trama è convincente, divertente ma purtroppo come spesso accade resta a metà, dovrebbe esserci una seconda serie che ancora non si è vista. Rimane uno shojo-commedia scolastica davvero interessante, dove divertimento e sentimenti si uniscono in un susseguirsi di episodi che, personalmente, mi facevano ridere uno dietro l'altro. La trama resta fedele al manga, cosa che io apprezzo sempre molto. L'unica cosa che inizialmente mi ha lasciata perplessa sono i protagonisti, troppo perfetti nei loro talenti, sopratutto Usui, che incarna il ragazzo perfetto ai massimi livelli. Sempre disponibile, misterioso, affascinante, acclamato da ragazze e ragazzi, che sa come comportarsi in qualsiasi occasione e per giunta con un tempismo da onnipresente! Questo però è passato in secondo piano via via che si andava delineando la storia, poiché sostanzialmente alla fine non esiste un personaggio che potrebbe essere al suo posto. Il fatto che alcuni momenti siano surreali quindi, vedi il presidente demonio, è il colpo vincente di questo anime. Non la solita commediuccia o la solita storia d'amore, è qualcosa di più complesso, oltre alla protagonista che finalmente è una sicura di se, che sa il fatto suo. In generale, davvero ben fatto. Merita un 9 pieno!
Questo è il più bell'anime che io abbia mai visto, i disegni, la trama e tutto il resto sono qualcosa di fantastico. Di solito sono quel tipo di persona che dopo aver visto una volta un film, un anime o qualsiasi altra cosa, va avanti e se ne dimentica dopo qualche giorno (menefreghismo di quel che vedo?), ma per quest'anime non è stato così! Lo vidi casualmente quando ho iniziato ad appassionarmi un po agli anime e manga e ne rimasi veramente colpita! Ho appena finito di rivederlo per la terza volta (è grave!) e, come tutte le volte, mi ha fatto ridere fino alle lacrime (i miei sentendomi ridere così di gusto senza saperne il perché mi han chiesto se volevo un bravo psicologo). Ho amato quest'anime, lo amo e lo amerò! Ho letto pure un pezzo del manga ma solo i primi capitoli trovati su internet ma se è stato licenziato in italia lo compro perché mertita!
Anime carino questo, Kaichou wa "Maid-Sama!", basato sull'omonimo manga della Fujiwara. Pur non portando tematiche nuove nel panorama dell'animazione giapponese, l'ambientazione abbastanza originale, alcune situazioni che strizzano anche l'occhio a tematiche un po' pruriginose (ma senza mai scadere nella volgarità gratuita) tirano un po' su la valutazione dell'anime, che trae giovamento da queste piccole e gradevoli sfumature.
Alla base di tutto ciò un'ambientazione, questa si, piuttosto originale, che ci fa conoscere uno spaccato del Giappone che probabilmente chi non ha avuto la fortuna di visitare il paese del Sol levante non può immaginare: i cosiddetti "maid cafè", veri e propri luoghi di culto, apprezzatissimi nel paese nipponico e che noi qui non avremmo mai potuto concepire. Questa base così particolare, soprattutto per noi, abituati a spaziare al massimo tra bar, case del popolo e pub, si rivela un terreno fertile per l'autrice del manga e, di conseguenza, per gli autori dell'anime, per fare germogliare una serie di trovate che costituiranno la base della maggior parte degli episodi.
Se la trama, come detto, a parte le sfumature più innovative cui ho accennato, non presenta particolari spunti di originalità, trattando la solita "romance" in ambito scolastico, non offre alcuno spunto in più nemmeno la caratterizzazione dei personaggi, che sono abbastanza banali, seppur non si possa negare che spesso e volentieri essi suscitino sorrisi e simpatia. Il duetto dei protagonisti Misaki-Usui, è infatti qualcosa che, a grandi linee, sa di già visto: mi viene in mente, così a bruciapelo, la coppia di protagonisti di "Special A", che hanno dinamiche di comportamento reciproco abbastanza similari. Anche i comprimari non brilleranno di luce propria, calandosi in stereotipi abbastanza comuni, ma dando comunque il loro contributo alla causa. Unica eccezione in questo campionario di personaggi abbastanza piatti è Kano, che pur non essendo un personaggio che verrà sviluppato in modo costante dagli autori, presenta delle caratteristiche interessanti, sia per le sue capacità (l'ipnotismo) sia per le sue fobie (la paura delle donne e la causa da cui questa è scaturita).
Se dal punto di vista della caratterizzazione psicologica non si può dire che sia stato fatto un lavoro particolarmente innovativo ed eccelso, devo fare, viceversa, un plauso ai grafici per il chara design e gli sfondi, caratterizzati da un bel tratto pulito e dettagliato, e da bellissimi colori.
Ottime sono le musiche, con bellissima opening ed ending dei primi episodi, e temi orecchiabili e sempre fedeli agli eventi, per quanto riguarda i motivi che accompagnano il canovaccio.
In sintesi, "Kaichou wa Maid-sama!" è un anime non eccezionale ma gradevole, e che consiglio a chi cerchi qualcosa con cui svagarsi, senza dover impegnare troppo la mente in ardite riflessioni.
Alla base di tutto ciò un'ambientazione, questa si, piuttosto originale, che ci fa conoscere uno spaccato del Giappone che probabilmente chi non ha avuto la fortuna di visitare il paese del Sol levante non può immaginare: i cosiddetti "maid cafè", veri e propri luoghi di culto, apprezzatissimi nel paese nipponico e che noi qui non avremmo mai potuto concepire. Questa base così particolare, soprattutto per noi, abituati a spaziare al massimo tra bar, case del popolo e pub, si rivela un terreno fertile per l'autrice del manga e, di conseguenza, per gli autori dell'anime, per fare germogliare una serie di trovate che costituiranno la base della maggior parte degli episodi.
Se la trama, come detto, a parte le sfumature più innovative cui ho accennato, non presenta particolari spunti di originalità, trattando la solita "romance" in ambito scolastico, non offre alcuno spunto in più nemmeno la caratterizzazione dei personaggi, che sono abbastanza banali, seppur non si possa negare che spesso e volentieri essi suscitino sorrisi e simpatia. Il duetto dei protagonisti Misaki-Usui, è infatti qualcosa che, a grandi linee, sa di già visto: mi viene in mente, così a bruciapelo, la coppia di protagonisti di "Special A", che hanno dinamiche di comportamento reciproco abbastanza similari. Anche i comprimari non brilleranno di luce propria, calandosi in stereotipi abbastanza comuni, ma dando comunque il loro contributo alla causa. Unica eccezione in questo campionario di personaggi abbastanza piatti è Kano, che pur non essendo un personaggio che verrà sviluppato in modo costante dagli autori, presenta delle caratteristiche interessanti, sia per le sue capacità (l'ipnotismo) sia per le sue fobie (la paura delle donne e la causa da cui questa è scaturita).
Se dal punto di vista della caratterizzazione psicologica non si può dire che sia stato fatto un lavoro particolarmente innovativo ed eccelso, devo fare, viceversa, un plauso ai grafici per il chara design e gli sfondi, caratterizzati da un bel tratto pulito e dettagliato, e da bellissimi colori.
Ottime sono le musiche, con bellissima opening ed ending dei primi episodi, e temi orecchiabili e sempre fedeli agli eventi, per quanto riguarda i motivi che accompagnano il canovaccio.
In sintesi, "Kaichou wa Maid-sama!" è un anime non eccezionale ma gradevole, e che consiglio a chi cerchi qualcosa con cui svagarsi, senza dover impegnare troppo la mente in ardite riflessioni.
Come si fa a non amare quest'anime?
"Kaichou wa Maid-Sama!" ha tutti i punti delle classiche storielle shoujo: il figo amato da tutta la scuola, la ragazza che odia i ragazzi, l'amore, i cuoricini, ecc.
Ma con Maid-Sama si ride alla grande. E forse si può anche piangere. Oggettivamente è sicuramente un anime comico, che poi faccia ridere tanto o poco diventa soggettivo. Io infatti ho riso tantissimo, perché ci sono scene davvero divertenti!
La scena finale, di cui non faccio spoiler, per chi ama quest'anime, fa davvero piangere. Una parte negativa potrebbe essere quella della protagonista, la classica ragazza che sta sulle scatole a tutti poiché cieca, visto che non si rende conto <b>[ATTENZIONE: INIZIO SPOILER!]</b> dell'amore che Usui prova per lei. <b>[FINE SPOILER]</b>
La grafica è ottima, i personaggi sono tutti abbastanza divertenti.
Personalmente, però, quest'anime mi ha un po' ricordato "Kodomo No Omocha" per alcuni tratti, tipo l'odio verso i ragazzi da parte della protagonista, e il ragazzo che cerca di fare capire in tutti i modi il suo amore verso la ragazza, che ovviamente non capisce.
Carina è l'idea di fare lavorare la protagonista in un Maid-Cafè.
Il mio voto sarebbe un 9,5, ma visto che mi ha fatto ridere non poche volte, gli do un 10.
"Kaichou wa Maid-Sama!" ha tutti i punti delle classiche storielle shoujo: il figo amato da tutta la scuola, la ragazza che odia i ragazzi, l'amore, i cuoricini, ecc.
Ma con Maid-Sama si ride alla grande. E forse si può anche piangere. Oggettivamente è sicuramente un anime comico, che poi faccia ridere tanto o poco diventa soggettivo. Io infatti ho riso tantissimo, perché ci sono scene davvero divertenti!
La scena finale, di cui non faccio spoiler, per chi ama quest'anime, fa davvero piangere. Una parte negativa potrebbe essere quella della protagonista, la classica ragazza che sta sulle scatole a tutti poiché cieca, visto che non si rende conto <b>[ATTENZIONE: INIZIO SPOILER!]</b> dell'amore che Usui prova per lei. <b>[FINE SPOILER]</b>
La grafica è ottima, i personaggi sono tutti abbastanza divertenti.
Personalmente, però, quest'anime mi ha un po' ricordato "Kodomo No Omocha" per alcuni tratti, tipo l'odio verso i ragazzi da parte della protagonista, e il ragazzo che cerca di fare capire in tutti i modi il suo amore verso la ragazza, che ovviamente non capisce.
Carina è l'idea di fare lavorare la protagonista in un Maid-Cafè.
Il mio voto sarebbe un 9,5, ma visto che mi ha fatto ridere non poche volte, gli do un 10.
"Kaichou wa Maid-sama!" è sicuramente uno degli shoujo più apprezzati degli ultimi anni, e di certo un'opera che sfreccia dritta tra la "lista dei preferiti" di molte ragazze; una qualche qualità positiva la deve pur avere, no? E allora, vi starete chiedendo, che ci fa questo misero sei?
Partiamo dalla trama, la quale non presenta nessuna novità o tentativo di produrne.
Misaki è una studentessa severa e impeccabile, rappresentante di classe in un istituto da breve tempo diventato aperto a tutti i sessi. Nonostante appaia perfetta è di famiglia povera e perciò costretta a lavorare in un maid caffè. Per chi non lo sapesse, si tratta di una sorta di locale dove vengono serviti per lo più pietanze come dolci, da giovani e belle ragazze vestite da cameriere, la maggior parte delle volte. E' senz'altro un lavoro abituale in terra nipponica, ma per Misaki sarebbe una disfatta se i maschiacci della sua scuola venissero a sapere che dopo le lezioni la loro rappresentante si "piega" a fare un lavoro che la obbliga a essere gentile con l'altro sesso che lei tanto snobba.
Fin qui la trama non sarebbe neanche tanto da buttare, o per lo meno mostrerebbe la solita svolta interessante nel momento in cui i nodi vengono al pettine, ma se affianchi alla protagonista un personaggio che più irreale non si può, la frittata è fatta, e da un succulento dessert godibile in maniera leggera, ti arriva un minestrone riscaldato comprato ai surgelati. Usui è probabilmente una macchina creata dai più diabolici ideatori di personaggi attira-fangirl il cui unico difetto forse è l'essere un tantino maniaco, anche se a volte questo a seconda di chi si trova a guardare quest'anime può risultare più uno sfizioso lato del carattere birbante, ma non fastidioso. Usui è il primo della scuola, egli non ha i tratti del giapponese e perciò riesce a stendere qualsiasi essere vivente con il suo fascino da sangue misto, e poco importa se ci troviamo di fronte un maschio, una femmina o un animale, puoi starne certo non riuscirà a resistere. Naturalmente egli è super muscoloso anche se sembra sempre che faccia di tutto tranne studiare o allenarsi, però anche nelle gare sportive batte chiunque, e sicuramente se ora scrivesse una recensione, la farebbe più "grammaticata" e lunga di tutte quelle del database messe insieme e frullate. Per farla breve, a meno che tu non sia facilmente adescabile dal prodotto fanservice, finirai per volere fare del male al biondino, perché assurdo. I personaggi più riusciti sono sempre quelli che si fanno apprezzare sia per i difetti sia per i pregi, ma in questo caso, per cosa si può amare un personaggio così?
Ecco perché secondo me siamo di fronte a un'opera che poteva anche dare i suoi frutti maturi, ma che è marcita subito con il concepimento di un personaggio principale maschile che verrà ricordato solo per l'aspetto e non interiormente, rovinando anche Misaki, che in fondo non era neanche un personaggio così maligno, così come i secondari, che anche se molto di contorno, non davano fastidio né arrugginivano le vicende.
Do un sei che poteva essere anche insufficiente se non fosse stato per il buon designer (per i miei gusti, naturalmente), anche se accompagnato da opening ed ending piuttosto zuccherose e benevole nei confronti delle fan di Usui.
Sconsigliato assolutamente a chi ama gli shoujo ma non per questo si fa bastare qualsiasi cosa. Insomma, se siete critiche come me, tenetevi alla larga e provate il manga che è leggermente più godibile.
Partiamo dalla trama, la quale non presenta nessuna novità o tentativo di produrne.
Misaki è una studentessa severa e impeccabile, rappresentante di classe in un istituto da breve tempo diventato aperto a tutti i sessi. Nonostante appaia perfetta è di famiglia povera e perciò costretta a lavorare in un maid caffè. Per chi non lo sapesse, si tratta di una sorta di locale dove vengono serviti per lo più pietanze come dolci, da giovani e belle ragazze vestite da cameriere, la maggior parte delle volte. E' senz'altro un lavoro abituale in terra nipponica, ma per Misaki sarebbe una disfatta se i maschiacci della sua scuola venissero a sapere che dopo le lezioni la loro rappresentante si "piega" a fare un lavoro che la obbliga a essere gentile con l'altro sesso che lei tanto snobba.
Fin qui la trama non sarebbe neanche tanto da buttare, o per lo meno mostrerebbe la solita svolta interessante nel momento in cui i nodi vengono al pettine, ma se affianchi alla protagonista un personaggio che più irreale non si può, la frittata è fatta, e da un succulento dessert godibile in maniera leggera, ti arriva un minestrone riscaldato comprato ai surgelati. Usui è probabilmente una macchina creata dai più diabolici ideatori di personaggi attira-fangirl il cui unico difetto forse è l'essere un tantino maniaco, anche se a volte questo a seconda di chi si trova a guardare quest'anime può risultare più uno sfizioso lato del carattere birbante, ma non fastidioso. Usui è il primo della scuola, egli non ha i tratti del giapponese e perciò riesce a stendere qualsiasi essere vivente con il suo fascino da sangue misto, e poco importa se ci troviamo di fronte un maschio, una femmina o un animale, puoi starne certo non riuscirà a resistere. Naturalmente egli è super muscoloso anche se sembra sempre che faccia di tutto tranne studiare o allenarsi, però anche nelle gare sportive batte chiunque, e sicuramente se ora scrivesse una recensione, la farebbe più "grammaticata" e lunga di tutte quelle del database messe insieme e frullate. Per farla breve, a meno che tu non sia facilmente adescabile dal prodotto fanservice, finirai per volere fare del male al biondino, perché assurdo. I personaggi più riusciti sono sempre quelli che si fanno apprezzare sia per i difetti sia per i pregi, ma in questo caso, per cosa si può amare un personaggio così?
Ecco perché secondo me siamo di fronte a un'opera che poteva anche dare i suoi frutti maturi, ma che è marcita subito con il concepimento di un personaggio principale maschile che verrà ricordato solo per l'aspetto e non interiormente, rovinando anche Misaki, che in fondo non era neanche un personaggio così maligno, così come i secondari, che anche se molto di contorno, non davano fastidio né arrugginivano le vicende.
Do un sei che poteva essere anche insufficiente se non fosse stato per il buon designer (per i miei gusti, naturalmente), anche se accompagnato da opening ed ending piuttosto zuccherose e benevole nei confronti delle fan di Usui.
Sconsigliato assolutamente a chi ama gli shoujo ma non per questo si fa bastare qualsiasi cosa. Insomma, se siete critiche come me, tenetevi alla larga e provate il manga che è leggermente più godibile.
"Kaichou wa Maid-sama" è un anime, molto simile a "Special A", che parla di una sedicenne, Misaki Ayuzawa, che vive divisa tra due personalità:
- quella di presidentessa del consiglio studentesco al suo liceo (Seika), aperto da poco alle ragazze, che la vede una persona sempre impegnata, severa e rigida nei confronti dei ragazzi per agevolare appunto il benessere delle ragazze;
- quella di cameriera - maid -, al Maid-Latte, che invece la vede una ragazza gentile e carina nei confronti dei clienti.
Queste due sue personalità sono fortemente in contrasto e lei le vive non facendole mai entrare in contatto. Ma quando Usui Takumi, compagno di classe di Misaki scopre per caso il suo segreto la ragazza entra completamente in crisi e la storia comincia a diventare interessante.
Per quanto riguarda la trama, è appassionante e coinvolgente, un episodio ne attira un altro, però è soltanto un po' priva di colpi di scena.
Misaki è il personaggio principale, fortemente caratterizzato e particolarizzato, infatti durante la storia si scopriranno anche altri lati nascosti della sua personalità forte e indipendente. Dopo c'è Usui di cui si sa molto meno meno della protagonista, infatti al contrario di Misaki, di cui vengono illustrati la casa, la famiglia, brevi tratti del passato, il carattere, il lavoro ecc., di Usui si viene a conoscenza solo del suo interesse verso la protagonista e brevi scene nel suo appartamento. Gli altri personaggi invece vengono illustrati brevemente in pochi episodi, anche se fra di essi spicca Hinatsa negli ultimi episodi, infatti lui è un rivale amoroso di Usui e amico di infanzia di Misaka.
Manca completamente il rivale Misaki, al contrario dei più rivali di Usui, quali Kunga (il cantante), il presidente della Miyabigaoka e infine Hinata, che a mio parere sarebbe dovuto comparire prima nella storia, poiché si intravede un certo interesse da parte di Misaka.
In fin dei conti "Kaichou wa Maid-sama!" è stato uno fra gli anime che mi è piaciuto di più e aspetto con ansia la seconda serie e consiglio a tutti di vederlo.
Il mio voto è 10 nonostante ci sia un fattore che sinceramente non mi è piaciuto molto: il personaggio di Usui, che nonostante graficamente sia perfetto, non mette in mostra il suo carattere; il suo volto mi sembra sempre uguale, al contrario degli altri personaggi è impossibile capire le sue emozioni come la gelosia o l'imbarazzo se non dal contesto. Infatti Misaka ha un volto costantemente rosso o per rabbia o per imbarazzo, mentre quello di Usui, che dovrebbe essere il centro di queste emozioni rimane sempre impassibile.
- quella di presidentessa del consiglio studentesco al suo liceo (Seika), aperto da poco alle ragazze, che la vede una persona sempre impegnata, severa e rigida nei confronti dei ragazzi per agevolare appunto il benessere delle ragazze;
- quella di cameriera - maid -, al Maid-Latte, che invece la vede una ragazza gentile e carina nei confronti dei clienti.
Queste due sue personalità sono fortemente in contrasto e lei le vive non facendole mai entrare in contatto. Ma quando Usui Takumi, compagno di classe di Misaki scopre per caso il suo segreto la ragazza entra completamente in crisi e la storia comincia a diventare interessante.
Per quanto riguarda la trama, è appassionante e coinvolgente, un episodio ne attira un altro, però è soltanto un po' priva di colpi di scena.
Misaki è il personaggio principale, fortemente caratterizzato e particolarizzato, infatti durante la storia si scopriranno anche altri lati nascosti della sua personalità forte e indipendente. Dopo c'è Usui di cui si sa molto meno meno della protagonista, infatti al contrario di Misaki, di cui vengono illustrati la casa, la famiglia, brevi tratti del passato, il carattere, il lavoro ecc., di Usui si viene a conoscenza solo del suo interesse verso la protagonista e brevi scene nel suo appartamento. Gli altri personaggi invece vengono illustrati brevemente in pochi episodi, anche se fra di essi spicca Hinatsa negli ultimi episodi, infatti lui è un rivale amoroso di Usui e amico di infanzia di Misaka.
Manca completamente il rivale Misaki, al contrario dei più rivali di Usui, quali Kunga (il cantante), il presidente della Miyabigaoka e infine Hinata, che a mio parere sarebbe dovuto comparire prima nella storia, poiché si intravede un certo interesse da parte di Misaka.
In fin dei conti "Kaichou wa Maid-sama!" è stato uno fra gli anime che mi è piaciuto di più e aspetto con ansia la seconda serie e consiglio a tutti di vederlo.
Il mio voto è 10 nonostante ci sia un fattore che sinceramente non mi è piaciuto molto: il personaggio di Usui, che nonostante graficamente sia perfetto, non mette in mostra il suo carattere; il suo volto mi sembra sempre uguale, al contrario degli altri personaggi è impossibile capire le sue emozioni come la gelosia o l'imbarazzo se non dal contesto. Infatti Misaka ha un volto costantemente rosso o per rabbia o per imbarazzo, mentre quello di Usui, che dovrebbe essere il centro di queste emozioni rimane sempre impassibile.
Maid-Sama è un anime, ispirato a un manga attualmente in corso, che narra le vicende di Misaki Ayuzawa, studentessa di 16 anni presso il Liceo Seika, scuola maschile aperta da poco anche alle ragazze. Diventata presidentessa del consiglio studentesco, decide di migliorare la situazione delle ragazze e la reputazione della scuola. Ma nessuno sa che, per dare un aiuto economico alla madre e alla sorella minore, lavora part-time in un Maid Cafè. Cosa accadrà, dunque, se il bellissimo e popolarissimo Usui Takumi scoprirà per caso il suo segreto?
Ho visto quest'anime per sentito dire, perché proprio non ne avevo mai sentito parlare. Non me ne sono pentita anche se, in effetti, ci sono due aspetti di quest'anime che bisogna considerare: il primo è l'aspetto oggettivo, il secondo è quello soggettivo.
La storia in sé è (più o meno) il classico shoujo - mi ha leggermente ricordato 'Special A' -:lei, Misaki, ragazza tuttofare che odia i ragazzi e non si accorge dei propri sentimenti; e lui, Usui, il belloccio di turno, che si innamora di Misaki. E in questo caso non si può neanche dire che lei sia all'oscuro di tutto, come si vedrà già dai primi episodi. Però ho apprezzato il fatto che ci siano due aspetti diversi della vita di Misaki che devono, per forza di cose, convivere senza incontrarsi mai; ho apprezzato il fatto che, anche se poco, si darà spazio ad altri personaggi oltre Misaki e Usui. Il finale mi è decisamente piaciuto, anche se sono la prima a riconoscere che non è dei più originali. Mi dispiace invece che la scuola Miyabigaoka sia stata sfruttata così poco, perché era davvero qualcosa di "nuovo" (ovviamente con le virgolette, difatti se non ci fosse il rivale amoroso di Usui, che shoujo sarebbe?); e che Hinata sia comparso così tardi nell'anime.
Dunque, quali sono gli aspetti negativi? Sicuramente molti: Usui è sempre lì presente per tirar fuori Misaki dai guai peggiori - il "deus ex machina" una cosa che difficilmente tollero -, dei personaggi secondari si dice qualcosina giusto in tre o quattro episodi, una novità - la scuola sopracitata - decisamente sprecata e, in alcuni punti, la prevedibilità e/o assurdità degli eventi, oltre a un finale forse un po' frettoloso, ma comunque molto bello. E allora perché otto? Semplice: l'anime mi ha appassionata. Quando finivo un episodio morivo letteralmente dalla voglia di vedere il prossimo, ogni volta che Misaki e Usui rimanevano da soli non potevo fare a meno di chiedermi "che succederà?" e via dicendo.
È questo quello che mi è piaciuto di Maid-Sama: si "entra" nella storia, ci si interessa, non ti scorre tutto addosso come acqua fresca e, se volete potete anche controllare su Wikipedia, l'obbiettivo primario di un anime è quello di intrattenere, non quello di creare il capolavoro dei capolavori. Sono perfettamente cosciente del fatto che il mio otto sia un po' soggettivo, ma voi dareste mai la sufficienza a un anime che è bello come grafica, come chara, come animazioni e tutto, ma con una storia talmente noiosa che lo lasciate a metà? Non credo. Questo è per me "Kaichou wa Maid-Sama!", un anime come tanti che mi ha appassionata come pochi hanno fatto prima di lui.
Quindi, assolutamente consigliato, specialmente alle ragazze; in fondo è uno shoujo, ma se qualche ragazzo vuole provare non vedo perché no. Spero che altri come me si appassionino così tanto, e che Maid-Sama sia per loro tanto bello quanto lo è stato per me. Poi le opinioni sono opinioni, e i gusti son gusti.
Post scriptum: ho molto apprezzato l'opening, decisamente piacevole; ed è stato molto divertente l'episodio filler sulla storia del "Guerriero delle Pesche".
Ho visto quest'anime per sentito dire, perché proprio non ne avevo mai sentito parlare. Non me ne sono pentita anche se, in effetti, ci sono due aspetti di quest'anime che bisogna considerare: il primo è l'aspetto oggettivo, il secondo è quello soggettivo.
La storia in sé è (più o meno) il classico shoujo - mi ha leggermente ricordato 'Special A' -:lei, Misaki, ragazza tuttofare che odia i ragazzi e non si accorge dei propri sentimenti; e lui, Usui, il belloccio di turno, che si innamora di Misaki. E in questo caso non si può neanche dire che lei sia all'oscuro di tutto, come si vedrà già dai primi episodi. Però ho apprezzato il fatto che ci siano due aspetti diversi della vita di Misaki che devono, per forza di cose, convivere senza incontrarsi mai; ho apprezzato il fatto che, anche se poco, si darà spazio ad altri personaggi oltre Misaki e Usui. Il finale mi è decisamente piaciuto, anche se sono la prima a riconoscere che non è dei più originali. Mi dispiace invece che la scuola Miyabigaoka sia stata sfruttata così poco, perché era davvero qualcosa di "nuovo" (ovviamente con le virgolette, difatti se non ci fosse il rivale amoroso di Usui, che shoujo sarebbe?); e che Hinata sia comparso così tardi nell'anime.
Dunque, quali sono gli aspetti negativi? Sicuramente molti: Usui è sempre lì presente per tirar fuori Misaki dai guai peggiori - il "deus ex machina" una cosa che difficilmente tollero -, dei personaggi secondari si dice qualcosina giusto in tre o quattro episodi, una novità - la scuola sopracitata - decisamente sprecata e, in alcuni punti, la prevedibilità e/o assurdità degli eventi, oltre a un finale forse un po' frettoloso, ma comunque molto bello. E allora perché otto? Semplice: l'anime mi ha appassionata. Quando finivo un episodio morivo letteralmente dalla voglia di vedere il prossimo, ogni volta che Misaki e Usui rimanevano da soli non potevo fare a meno di chiedermi "che succederà?" e via dicendo.
È questo quello che mi è piaciuto di Maid-Sama: si "entra" nella storia, ci si interessa, non ti scorre tutto addosso come acqua fresca e, se volete potete anche controllare su Wikipedia, l'obbiettivo primario di un anime è quello di intrattenere, non quello di creare il capolavoro dei capolavori. Sono perfettamente cosciente del fatto che il mio otto sia un po' soggettivo, ma voi dareste mai la sufficienza a un anime che è bello come grafica, come chara, come animazioni e tutto, ma con una storia talmente noiosa che lo lasciate a metà? Non credo. Questo è per me "Kaichou wa Maid-Sama!", un anime come tanti che mi ha appassionata come pochi hanno fatto prima di lui.
Quindi, assolutamente consigliato, specialmente alle ragazze; in fondo è uno shoujo, ma se qualche ragazzo vuole provare non vedo perché no. Spero che altri come me si appassionino così tanto, e che Maid-Sama sia per loro tanto bello quanto lo è stato per me. Poi le opinioni sono opinioni, e i gusti son gusti.
Post scriptum: ho molto apprezzato l'opening, decisamente piacevole; ed è stato molto divertente l'episodio filler sulla storia del "Guerriero delle Pesche".
Questo è uno dei miei anime preferiti, ed ecco i motivi per cui gli do 10.
Trama
La trama è bella, forse scontata da certi punti di vista, ma molto romantica, divertente, priva di colpi di scena, ma non si può avere tutto dalla vita. Forse i rari colpi di scena, se così si possono definire, sono le azioni romantiche di Usui verso Misa. Comunque l'anime è uno shoujo in piena regola, romantico come piace a me. Voto: 10.
Personaggi
I personaggi sono belli, simpatici, divertenti, in particolare il "trio idiota". Ognuno ha una propria personalità, anche se forse leggermente scontata. I personaggi prendono molto da "Special A", pur mantenendo un qualcosa di diverso legato alla trama. Voto: 9,5.
Colonna sonora
La colonna sonora è bella, attiva, fresca. Tra le mie preferite è l'opening "My Secret" e l'OST "Main Theme".
Voto: 10.
Grafica
La grafica non è adatta forse a tutti gli anime; in questo caso sembra cucita addosso ai personaggi, almeno da questa si differenzia da "Special A". Voto: 10.
Voto Finale: 10.
Consiglio a tutti la visione di quest'anime, da vedere un episodio alla volta. Prossimamente è in uscita in Italia la prima serie, in Giappone la seconda.
Trama
La trama è bella, forse scontata da certi punti di vista, ma molto romantica, divertente, priva di colpi di scena, ma non si può avere tutto dalla vita. Forse i rari colpi di scena, se così si possono definire, sono le azioni romantiche di Usui verso Misa. Comunque l'anime è uno shoujo in piena regola, romantico come piace a me. Voto: 10.
Personaggi
I personaggi sono belli, simpatici, divertenti, in particolare il "trio idiota". Ognuno ha una propria personalità, anche se forse leggermente scontata. I personaggi prendono molto da "Special A", pur mantenendo un qualcosa di diverso legato alla trama. Voto: 9,5.
Colonna sonora
La colonna sonora è bella, attiva, fresca. Tra le mie preferite è l'opening "My Secret" e l'OST "Main Theme".
Voto: 10.
Grafica
La grafica non è adatta forse a tutti gli anime; in questo caso sembra cucita addosso ai personaggi, almeno da questa si differenzia da "Special A". Voto: 10.
Voto Finale: 10.
Consiglio a tutti la visione di quest'anime, da vedere un episodio alla volta. Prossimamente è in uscita in Italia la prima serie, in Giappone la seconda.
Quando ho cominciato la visione di quest'anime non nutrivo particolari aspettative: avevo letto altrove che, come trama, ricordava tantissimo "Special A" e, dato che quest'ultimo m'era piaciuto un sacco, ho deciso di dargli una possibilità. Alla fine dei ventisei episodi (più un extra) ho dovuto darmi ragione: facevo bene a non nutrire particolari aspettative.
"Kaichou wa Maid-sama!" è un titolo come se ne sono visti a dozzine negli ultimi anni, in cui si crea un piccolo evento particolare inedito, si estraggono a sorte una serie di personaggi già visti altrove e, dopo qualche episodio in cui si cerca di mostrare qualche elemento di novità, poi tutto procede come al solito con un copione scontatissimo e una serie di situazioni che, obiettivamente, sono state già proposte e riproposte più volte.
Se questo sta diventando, purtroppo, un mal comune, è pur vero che da questi continui riadattamenti non necessariamente nasce un prodotto scadente; e se è praticamente certo che non si potrà mai parlare di capolavoro, è pur vero che ogni tanto alcuni di questi titoli risultano essere abbastanza piacevoli.
E' questo il caso di "Kaichou wa Maid-sama!"? In parte sì e in parte no. In parte sì perché molti degli episodi, considerati singolarmente, non sono così male; in parte no perché l'effetto complessivo non è molto soddisfacente.
"Kaichou wa Maid-sama!" narra le avventure di Misaki, presidentessa del consiglio studentesco della scuola e cameriera in cosplay in un locale fuori città. Facile comprendere come la prima preoccupazione di Misaki sia quella di nascondere il suo lavoro part-time ai suoi compagni per non rovinare la sua immagine scolastica. Purtroppo per lei, però, il suo segreto verrà scoperto da Usui, il solito ragazzo bello e pieno di qualità ma dai modi un po' strani. Misaki teme che costui possa approfittarsi della situazione; in realtà ciò non accadrà mai e fra i due si instaurerà un rapporto di amore-odio che avrà l'epilogo che tutti immaginano.
"Kaichou wa Maid-sama!" aveva tutti i presupposti per diventare, come detto prima, non un capolavoro ma un anime decisamente gradevole. Ciò che, francamente, non funziona è la caratterizzazione dei personaggi che, a mio modo di vedere, è totalmente irrealistica. Misaki è di un'ingenuità che sfiora il ridicolo; la sua "freddezza" sentimentale è decisamente innaturale e alla lunga indispettisce perché è facile confonderla con la stupidità. Ma chi sta messo peggio è certamente Usui: più che una specie di stalker, come lo si definisce all'interno della serie, sembra una specie di folletto capace di apparire e scomparire quando le cose si fanno più complicate. Non l'ho trovato per nulla credibile come personaggio.
Nel complesso do la sufficienza a "Kaichou wa Maid-sama!", un titolo che non convince ma che nemmeno delude completamente. Penso che a una certa fascia di pubblico possa anche piacere; a chi però si è già sorbito migliaia di feste della cultura e festival sportivi e non ne può davvero più consiglierei di scegliere altro.
"Kaichou wa Maid-sama!" è un titolo come se ne sono visti a dozzine negli ultimi anni, in cui si crea un piccolo evento particolare inedito, si estraggono a sorte una serie di personaggi già visti altrove e, dopo qualche episodio in cui si cerca di mostrare qualche elemento di novità, poi tutto procede come al solito con un copione scontatissimo e una serie di situazioni che, obiettivamente, sono state già proposte e riproposte più volte.
Se questo sta diventando, purtroppo, un mal comune, è pur vero che da questi continui riadattamenti non necessariamente nasce un prodotto scadente; e se è praticamente certo che non si potrà mai parlare di capolavoro, è pur vero che ogni tanto alcuni di questi titoli risultano essere abbastanza piacevoli.
E' questo il caso di "Kaichou wa Maid-sama!"? In parte sì e in parte no. In parte sì perché molti degli episodi, considerati singolarmente, non sono così male; in parte no perché l'effetto complessivo non è molto soddisfacente.
"Kaichou wa Maid-sama!" narra le avventure di Misaki, presidentessa del consiglio studentesco della scuola e cameriera in cosplay in un locale fuori città. Facile comprendere come la prima preoccupazione di Misaki sia quella di nascondere il suo lavoro part-time ai suoi compagni per non rovinare la sua immagine scolastica. Purtroppo per lei, però, il suo segreto verrà scoperto da Usui, il solito ragazzo bello e pieno di qualità ma dai modi un po' strani. Misaki teme che costui possa approfittarsi della situazione; in realtà ciò non accadrà mai e fra i due si instaurerà un rapporto di amore-odio che avrà l'epilogo che tutti immaginano.
"Kaichou wa Maid-sama!" aveva tutti i presupposti per diventare, come detto prima, non un capolavoro ma un anime decisamente gradevole. Ciò che, francamente, non funziona è la caratterizzazione dei personaggi che, a mio modo di vedere, è totalmente irrealistica. Misaki è di un'ingenuità che sfiora il ridicolo; la sua "freddezza" sentimentale è decisamente innaturale e alla lunga indispettisce perché è facile confonderla con la stupidità. Ma chi sta messo peggio è certamente Usui: più che una specie di stalker, come lo si definisce all'interno della serie, sembra una specie di folletto capace di apparire e scomparire quando le cose si fanno più complicate. Non l'ho trovato per nulla credibile come personaggio.
Nel complesso do la sufficienza a "Kaichou wa Maid-sama!", un titolo che non convince ma che nemmeno delude completamente. Penso che a una certa fascia di pubblico possa anche piacere; a chi però si è già sorbito migliaia di feste della cultura e festival sportivi e non ne può davvero più consiglierei di scegliere altro.
Molto, molto, molto carino, fresco, divertente, allegro: questo, in riassunto, il giudizio su quest'anime.
Vi sono bei disegni, anche se devo dire che il biondo Usui, che nelle sigle appare come una specie di modello diabolico in posa adescatrice, nelle puntate, pur essendo carino assai, non risulta all'altezza… mannaggia.
Ecco: parliamo di Usui, questo ragazzino che pare riuscire a fare al meglio qualsiasi cosa. Bravissimo a scuola, lo vediamo eccellere in qualsiasi sport, saltare da altezze inverosimili: sembra una specie di Superman. Per contro, non sappiamo nulla di lui, tranne che vive da solo in un appartamento di lusso e che ha una sbandata solenne per la nostra caposcuola, maid in incognito.
E' un peccato che per certi versi venga approfondito così poco il suo personaggio: lo vediamo compiere un sacco di imprese, è sempre attento a sorvegliare e ad aiutare Misaki, ma è difficile capire cosa stia pensando. Si capisce, fra le righe, che Usui sia una persona molto seria, quando prende una decisione non può esserne sviato.
Deciso che Misaki è la ragazza per lui, la appoggerà e ne sopporterà le angherie per 26 puntate, fin quando lei non deciderà di arrendersi al suo sentimento. Praticamente un record!
Come spesso accade in serie così lunghe, ci sono purtroppo alcune puntate piuttosto inutili, di cui non si sentirebbe la mancanza, se non ci fossero. E l'arrivo del vecchio compagno di giochi di Misaki, verso la fine della serie, lascia un po' il tempo che trova. Come: con tutto quello che ha fatto Usui per Misaki per 20 puntate, che manco una guardia del corpo innamorata lo farebbe, arriva uno fresco fresco che pretende di soffiargliela da sotto il naso? Ma pussa via e vergognati!
Però di solito le serie da 13 puntate sono un po' brevi dal punto di vista dello svolgimento della trama. Pare che non si riesca a trovare la giusta dimensione per una serie: 13 puntate normalmente sono poche, ma 26 solitamente sono troppe. Eppure, anche in queste 26, rimangono in sospeso molti interrogativi, specie su Usui. Se di Misaki conosciamo il doloroso passato - una padre fuggiasco che lascia la famiglia in ristrettezze costringendola a trovarsi un lavoro - di Usui, ripeto, arrivati all'ending della ventiseiesima puntata, non sappiamo nulla e proprio questo, secondo me, è il difetto peggiore di quest'anime.
Stiamo parlando di un lavoro del 2010, quindi si può ancora sperare che si produca una seconda serie che ci spieghi i punti oscuri. Così com'è, l'anime è terribilmente sbilanciato. Paradossalmente, vengono trattati meglio alcuni personaggi secondari. Mi riesce difficile capirlo.
Ciononostante, mi sono divertita molto a guardarlo, per cui l'ottima votazione.
Vi sono bei disegni, anche se devo dire che il biondo Usui, che nelle sigle appare come una specie di modello diabolico in posa adescatrice, nelle puntate, pur essendo carino assai, non risulta all'altezza… mannaggia.
Ecco: parliamo di Usui, questo ragazzino che pare riuscire a fare al meglio qualsiasi cosa. Bravissimo a scuola, lo vediamo eccellere in qualsiasi sport, saltare da altezze inverosimili: sembra una specie di Superman. Per contro, non sappiamo nulla di lui, tranne che vive da solo in un appartamento di lusso e che ha una sbandata solenne per la nostra caposcuola, maid in incognito.
E' un peccato che per certi versi venga approfondito così poco il suo personaggio: lo vediamo compiere un sacco di imprese, è sempre attento a sorvegliare e ad aiutare Misaki, ma è difficile capire cosa stia pensando. Si capisce, fra le righe, che Usui sia una persona molto seria, quando prende una decisione non può esserne sviato.
Deciso che Misaki è la ragazza per lui, la appoggerà e ne sopporterà le angherie per 26 puntate, fin quando lei non deciderà di arrendersi al suo sentimento. Praticamente un record!
Come spesso accade in serie così lunghe, ci sono purtroppo alcune puntate piuttosto inutili, di cui non si sentirebbe la mancanza, se non ci fossero. E l'arrivo del vecchio compagno di giochi di Misaki, verso la fine della serie, lascia un po' il tempo che trova. Come: con tutto quello che ha fatto Usui per Misaki per 20 puntate, che manco una guardia del corpo innamorata lo farebbe, arriva uno fresco fresco che pretende di soffiargliela da sotto il naso? Ma pussa via e vergognati!
Però di solito le serie da 13 puntate sono un po' brevi dal punto di vista dello svolgimento della trama. Pare che non si riesca a trovare la giusta dimensione per una serie: 13 puntate normalmente sono poche, ma 26 solitamente sono troppe. Eppure, anche in queste 26, rimangono in sospeso molti interrogativi, specie su Usui. Se di Misaki conosciamo il doloroso passato - una padre fuggiasco che lascia la famiglia in ristrettezze costringendola a trovarsi un lavoro - di Usui, ripeto, arrivati all'ending della ventiseiesima puntata, non sappiamo nulla e proprio questo, secondo me, è il difetto peggiore di quest'anime.
Stiamo parlando di un lavoro del 2010, quindi si può ancora sperare che si produca una seconda serie che ci spieghi i punti oscuri. Così com'è, l'anime è terribilmente sbilanciato. Paradossalmente, vengono trattati meglio alcuni personaggi secondari. Mi riesce difficile capirlo.
Ciononostante, mi sono divertita molto a guardarlo, per cui l'ottima votazione.
Non so e non mi interessa quale tra "Kaichou wa Maid-sama!" e "Special A" da un punto di vista cronologico sia precedente; rimane un dato di fatto che l'environment e la story-line sono paralleli se non coincidenti.
Si parla, infatti, di una ragazza molto competitiva e determinata e di un ragazzo geniale e apparentemente apatico che eccelle più o meno in tutto; chi di voi ha già visto "Special A" noterà una lieve assonanza.
Già da subito, in compenso, "Kaichou wa Maid-sama!" ha un'interpretazione più romantica, il che, a mio avviso, lo eleva di quel tantino che porta dal 6 al 7, infatti nell'altro anime citato il lato romance emerge più tardi dopo varie (ed eventuali) side-stories su altri personaggi ed episodi inutili pseudo-ilari. In ogni caso, quest'anime è troppo lungo per quello che vale, sempre a mia opinione. C'è una dinamicità dei personaggi, è vero, ma non è così graduale da richiedere i 26 episodi che l'anime possiede.
Fondamentalmente è irritante anche la lentezza della protagonista femminile. E' vero, renderla abbastanza disorientata da quel punto di vista può essere carino, ma non puoi passare 20 episodi di palese corteggiamento senza che questa riesca a capire se il nostro Romeo sia moro o biondo.
Alcuni personaggi sono fortemente stereotipati e, sempre secondo il mio modesto parere, alcune scene sono prevedibili fino alla nausea. <b></b>.
D'altra parte voto 7 perché "Kaichou wa Maid-sama!" mi ha divertito, è un buon modo per passarsi un po' di tempo e poi c'è il lato positivo dei 26 episodi, ovviamente. Dopo coacervi di anime da 12 episodi uno si rompe con storie d'amore inconcludenti che arrivano al 12° episodio con un finale che lascia in bocca non l'amaro ma il disgusto. Sinceramente ho fatto in tempo ad affezionarmi di più ai personaggi così, nonostante l'anime sia un po' (tanto) dilatato.
Riassumendo, "Kaichou wa Maid-sama!" è un buon anime: dategli un'occhiata, se vi piace il genere è sicuramente carino, non sarà mai un cult, ma è carino.
Si parla, infatti, di una ragazza molto competitiva e determinata e di un ragazzo geniale e apparentemente apatico che eccelle più o meno in tutto; chi di voi ha già visto "Special A" noterà una lieve assonanza.
Già da subito, in compenso, "Kaichou wa Maid-sama!" ha un'interpretazione più romantica, il che, a mio avviso, lo eleva di quel tantino che porta dal 6 al 7, infatti nell'altro anime citato il lato romance emerge più tardi dopo varie (ed eventuali) side-stories su altri personaggi ed episodi inutili pseudo-ilari. In ogni caso, quest'anime è troppo lungo per quello che vale, sempre a mia opinione. C'è una dinamicità dei personaggi, è vero, ma non è così graduale da richiedere i 26 episodi che l'anime possiede.
Fondamentalmente è irritante anche la lentezza della protagonista femminile. E' vero, renderla abbastanza disorientata da quel punto di vista può essere carino, ma non puoi passare 20 episodi di palese corteggiamento senza che questa riesca a capire se il nostro Romeo sia moro o biondo.
Alcuni personaggi sono fortemente stereotipati e, sempre secondo il mio modesto parere, alcune scene sono prevedibili fino alla nausea. <b>
Attenzione :: Spoiler! (clicca per visualizzarlo)
</b> Mi viene in mente l'episodio (inutile) dove Sakura, amica della protagonista, esce con un'emergente boy-band composta, ovviamente, da stronzi che al posto di innamorarsi per questa ragazza-bimba in adorazione si infatuano della protagonista: ecco, per esempio, questa puntata poteva essere risparmiata <b>D'altra parte voto 7 perché "Kaichou wa Maid-sama!" mi ha divertito, è un buon modo per passarsi un po' di tempo e poi c'è il lato positivo dei 26 episodi, ovviamente. Dopo coacervi di anime da 12 episodi uno si rompe con storie d'amore inconcludenti che arrivano al 12° episodio con un finale che lascia in bocca non l'amaro ma il disgusto. Sinceramente ho fatto in tempo ad affezionarmi di più ai personaggi così, nonostante l'anime sia un po' (tanto) dilatato.
Riassumendo, "Kaichou wa Maid-sama!" è un buon anime: dategli un'occhiata, se vi piace il genere è sicuramente carino, non sarà mai un cult, ma è carino.
Devo dire che "Kaichou wa maid sama" è un anime accettabile, semplice e chiaro, che ci fa comprendere la vita di una studentessa sedicenne che, per problemi familiari, è costretta a lavorare in un maid caffè, unico lavoro compatibile con il suo orario scolastico. Il problema è che, quando Usui Takumi e il trio ebete vengono a sapere il suo segreto, crede che la sua vita è rovinata, però questi le danno fiducia e l'aiutano. Questa è la trama principale della storia, che ci tengo a valutare nei seguenti passi.
Personaggi: ognuno ha un particolare carattere e viene risaltato ogni volta che è necessario nelle puntate. Ovviamente solo i principali sono così, e questo fatto un po' mi ha deluso perché volevo sapere qualcosina di più, ad eccezione di Aoi.
Trama: sempre la solita degli shojo, ma non è da sottovalutare per il procedimento della storia. La presenza di battute divertenti rende scorrevole e piacevole la visione dell'anime.
Ambiente: è stato disegnato molto bene, ma si poteva fare qualcosa per migliorarlo.
Grafica: ottima, con la presenza di colori vivaci che rendono la visione rilassante.
Musica: accettabile, rende i momenti di calma e quelli di romanticismo perfetti, oserei dire.
In conclusione, do a quest'anime un 8 perché ha reso quasi bene la storia a differenza del manga. Lo consiglierei a ragazzi e ragazze dai 12 anni in su.
Personaggi: ognuno ha un particolare carattere e viene risaltato ogni volta che è necessario nelle puntate. Ovviamente solo i principali sono così, e questo fatto un po' mi ha deluso perché volevo sapere qualcosina di più, ad eccezione di Aoi.
Trama: sempre la solita degli shojo, ma non è da sottovalutare per il procedimento della storia. La presenza di battute divertenti rende scorrevole e piacevole la visione dell'anime.
Ambiente: è stato disegnato molto bene, ma si poteva fare qualcosa per migliorarlo.
Grafica: ottima, con la presenza di colori vivaci che rendono la visione rilassante.
Musica: accettabile, rende i momenti di calma e quelli di romanticismo perfetti, oserei dire.
In conclusione, do a quest'anime un 8 perché ha reso quasi bene la storia a differenza del manga. Lo consiglierei a ragazzi e ragazze dai 12 anni in su.
"Kaichou wa Maid Sama!" è una divertente commedia scolastica di genere shoujo. Non è molto diverso dagli altri anime di questo genere: la ragazza forte che non s'è mai innamorata viene presa di mira dal più bel ragazzo della scuola che, guarda caso, non ha occhi per nessun'altra. In sé la storia non è molto originale, ma alcune parti la rendono proprio divertente.
La trama è banale però con un tocco personale dell'autrice: la presidentessa del comitato studentesco ha una doppia vita che la porta a lavorare in un Maid Cafè durante le ore libere della giornata. Lo fa perché, essendo povera, vuole dare aiuto alla propria famiglia e odia tutti i maschi per colpa del padre che lasciò lei e la sua famiglia. Questo però è un segreto che nessuno deve scoprire... Bene, Usui scopre subito tutto ciò, dopo aver seguito la protagonista Misaki. Gli episodi seguenti sono tutti basati sulla presidentessa forte che si fa valere e su Usui che cerca di farsi notare.
I personaggi sono banali anche loro, non hanno molto dell' "essere umano". O sono superuomini o sono persone che non sanno far niente. Qui si nota quindi la rilevanza dei due personaggi principali: la responsabile e il menefreghista. Non hanno granché spessore psicologico, né spessore.
La grafica non ha nessuna pecca. E' stupenda dall'inizio alla fine, forse è ciò che cattura di più colui che segue la serie. Tengo a precisare che i disegni sono veramente ben strutturati e non la smettono mai di impressionare colui che visiona l'opera. Finalmente un anime in cui i personaggi hanno le pettinature un po' più normali e "terrestri".
Il sonoro non è niente di particolare, non m'è rimasto impresso. La sigla è passabile.
Credo però che, nonostante gli aspetti negativi, questa serie possa meritare la sufficienza: ha certo una trama banale, ma è compensata dalle innumerevoli scenette comiche dei personaggi considerati "inutili" (il trio ebete).
Concludo quindi dicendo che: nel complesso l'opera è buona, un po' banale, ma distinta dalle altre, con una grafica eccezionale, ma con un sonoro che lascia un po' a desiderare.
Consiglio prettamente a ragazze giovani, dai 10 ai 14 anni, ma non credo che ragazze più grandi lo disdegnino perché "Kaichou wa Maid Sama!" è comunque un anime divertente, da vedere in compagnia o da soli, per farsi due risate.
La trama è banale però con un tocco personale dell'autrice: la presidentessa del comitato studentesco ha una doppia vita che la porta a lavorare in un Maid Cafè durante le ore libere della giornata. Lo fa perché, essendo povera, vuole dare aiuto alla propria famiglia e odia tutti i maschi per colpa del padre che lasciò lei e la sua famiglia. Questo però è un segreto che nessuno deve scoprire... Bene, Usui scopre subito tutto ciò, dopo aver seguito la protagonista Misaki. Gli episodi seguenti sono tutti basati sulla presidentessa forte che si fa valere e su Usui che cerca di farsi notare.
I personaggi sono banali anche loro, non hanno molto dell' "essere umano". O sono superuomini o sono persone che non sanno far niente. Qui si nota quindi la rilevanza dei due personaggi principali: la responsabile e il menefreghista. Non hanno granché spessore psicologico, né spessore.
La grafica non ha nessuna pecca. E' stupenda dall'inizio alla fine, forse è ciò che cattura di più colui che segue la serie. Tengo a precisare che i disegni sono veramente ben strutturati e non la smettono mai di impressionare colui che visiona l'opera. Finalmente un anime in cui i personaggi hanno le pettinature un po' più normali e "terrestri".
Il sonoro non è niente di particolare, non m'è rimasto impresso. La sigla è passabile.
Credo però che, nonostante gli aspetti negativi, questa serie possa meritare la sufficienza: ha certo una trama banale, ma è compensata dalle innumerevoli scenette comiche dei personaggi considerati "inutili" (il trio ebete).
Concludo quindi dicendo che: nel complesso l'opera è buona, un po' banale, ma distinta dalle altre, con una grafica eccezionale, ma con un sonoro che lascia un po' a desiderare.
Consiglio prettamente a ragazze giovani, dai 10 ai 14 anni, ma non credo che ragazze più grandi lo disdegnino perché "Kaichou wa Maid Sama!" è comunque un anime divertente, da vedere in compagnia o da soli, per farsi due risate.
"Kaichou wa Maid-sama!" è stato una piacevole sorpresa. Dopo aver visto "Toradora!", che ho trovato bellissimo, ho chiesto in giro se c'era qualcosa di simile che valeva la pena vedere, così mi è stato consigliato quest'anime, e devo dire non mi è per niente dispiaciuto. Sì, certo, non siamo ai livelli del sopracitato "Toradora!", ma nonostante l'animazione non mi paia un granché, i disegni sono ben curati e molto carini.
I due protagonisti sono caratterizzati abbastanza superficialmente, soprattutto il protagonista maschio, di cui non si sa praticamente niente, mentre della protagonista femminile sappiamo qualcosa in più. Le situazioni proposte sono al limite dell'impossibile la maggior parte delle volte, con lui che compare dal niente e la salva in qualsiasi circostanza; però, se l'anime viene visto con leggerezza, sono passabili. Le gag dei tre idioti che vanno sempre al maid café sono simpatiche nella maggior parte dei casi, anche se non sono le uniche.
Non ci si può non affezionare alla protagonista e non fare il tifo perché lui la conquisti e gli dia un po' di serenità, quindi, anche se sono presenti molti stereotipi e molte situazioni al limite, l'opera nel suo complesso è carina e godibile, forse un po' troppo lunga.
Le ultime puntate sono decisamente appassionanti, fino all'epilogo finale, scontato ma comunque apprezzabile.
I due protagonisti sono caratterizzati abbastanza superficialmente, soprattutto il protagonista maschio, di cui non si sa praticamente niente, mentre della protagonista femminile sappiamo qualcosa in più. Le situazioni proposte sono al limite dell'impossibile la maggior parte delle volte, con lui che compare dal niente e la salva in qualsiasi circostanza; però, se l'anime viene visto con leggerezza, sono passabili. Le gag dei tre idioti che vanno sempre al maid café sono simpatiche nella maggior parte dei casi, anche se non sono le uniche.
Non ci si può non affezionare alla protagonista e non fare il tifo perché lui la conquisti e gli dia un po' di serenità, quindi, anche se sono presenti molti stereotipi e molte situazioni al limite, l'opera nel suo complesso è carina e godibile, forse un po' troppo lunga.
Le ultime puntate sono decisamente appassionanti, fino all'epilogo finale, scontato ma comunque apprezzabile.
"Kaichou wa Maid-sama" per me è stato una bella scoperta, dopo tanti anime fantasy ci voleva proprio una storia non troppo impegnativa che ti appassiona e ti fa divertire parecchio. La qualità dei disegni è ottima, inoltre la trama è semplice, ma ti intriga e non annoia mai. Tutto grazie a una protagonista con un forte carattere e a un protagonista misterioso e onnipresente. Inoltre, in quest'anime si possono trovare anche combattimenti, quindi l'azione non manca. Come anime comico-romantico lo consiglio a tutti.
La seconda stagione verrà trasmessa in Giappone probabilmente nel 2012. Fino ad allora per chi non riesce ad aspettare, c'è sempre il manga.
La seconda stagione verrà trasmessa in Giappone probabilmente nel 2012. Fino ad allora per chi non riesce ad aspettare, c'è sempre il manga.
"Kaichou wa Maid-sama!" è una serie del genere commedia-romantico che ruota intorno alla storia d'amore tra Takumi Usui e Misaki Ayuzawa, bella, intelligente e decisa, a volte anche troppo, rappresentante di un istituto che da poco ha aperto alle donne che rappresentano solo il 20% degli alunni. Viene quindi messo in evidenza lo sforzo fisico e mentale che ha dovuto affrontare per ricoprire quella carica che usa per terrorizzare i ragazzi, per favorire le ragazze e per farsi rispettare ai limiti della dittatura. Usui è bello, alto, biondo e con gli occhi verdi, il classico giapponese insomma, che è riservato e schivo, idolatrato dalle ragazze e che ha occhi solo per Misaki che, almeno all'inizio lo disprezza e poi, piano piano... Nasconde signorilmente agli altri il lavoro segreto di Misaki e la supporta in tutto e per tutto salvandola in più occasioni.
La serie a mio parere è troppo lunga, si racconta in 26 episodi ciò che si poteva tranquillamente fare in 13; non vengono infatti approfonditi i passati dei due protagonisti così come mancano all'appello personaggi secondari interessanti e coinvolgenti. Fa eccezione solo la sorellina di Misaki, che ha tempi tutti suoi e mi ha fatto morire dal ridere con la sua spasmodica ricerca di sconti, bonus e raccolte punti.
I disegni sono belli ma un po' spigolosi, le sigle non sono nulla di eccezionale, mentre il doppiaggio è ben fatto, soprattutto la voce maschile di Usui è davvero ben impostata in tutte le sue sfaccettature.
Un piccolo appunto personale: la versione da me vista aveva una traduzione pessima, con errori di grammatica italiana, con errori di traduzione elementari come un personaggio che dice "buonanotte" e sotto compare la scritta "io me ne vado..."; la traduzione inglese era lasciata lì al posto di quella italiana in più passaggi e addirittura nei titoli. Tutto ciò non è certo colpa dei Giapponesi e quindi ribadisco, è una considerazione personale. Consiglio l'anime ai romanticoni, agli amanti del genere e a chi ha amato serie come "Le situazioni di Lui e Lei".
La serie a mio parere è troppo lunga, si racconta in 26 episodi ciò che si poteva tranquillamente fare in 13; non vengono infatti approfonditi i passati dei due protagonisti così come mancano all'appello personaggi secondari interessanti e coinvolgenti. Fa eccezione solo la sorellina di Misaki, che ha tempi tutti suoi e mi ha fatto morire dal ridere con la sua spasmodica ricerca di sconti, bonus e raccolte punti.
I disegni sono belli ma un po' spigolosi, le sigle non sono nulla di eccezionale, mentre il doppiaggio è ben fatto, soprattutto la voce maschile di Usui è davvero ben impostata in tutte le sue sfaccettature.
Un piccolo appunto personale: la versione da me vista aveva una traduzione pessima, con errori di grammatica italiana, con errori di traduzione elementari come un personaggio che dice "buonanotte" e sotto compare la scritta "io me ne vado..."; la traduzione inglese era lasciata lì al posto di quella italiana in più passaggi e addirittura nei titoli. Tutto ciò non è certo colpa dei Giapponesi e quindi ribadisco, è una considerazione personale. Consiglio l'anime ai romanticoni, agli amanti del genere e a chi ha amato serie come "Le situazioni di Lui e Lei".
E io che credevo di avere ormai visto i più bei shoujo in circolazione. "Kaichou wa Maid-sama" è stata per me una grande rivelazione. Ho iniziato a guardarlo un po' esitante, attratta dai disegni e dalla storia che non avevo mai sentito in vita mia. Ed ecco che invece mi sono ritrovata a dargli un bel 10, che per me poteva essere anche di più, dato che rispetto ad altri anime cui ho dato il massimo questo è decisamente migliore.
Ed ecco in breve la trama che mi ha tanto attratto fin dall'inizio. Misaki ha un segreto per lei inconfessabile, il segreto della sua doppia vita. Al maid caffé dove lavora è costretta a fare appunto la maid, e a trattare ogni cliente con l'appellativo di "padrone", cosa che va contro la sua stessa natura. A scuola invece è il temutissimo e quasi spaventoso presidente del consiglio studentesco, che odia profondamente i ragazzi da quando suo padre è scappato di casa. Misaki ha eretto intorno a sé delle difese impenetrabili, che hanno portato i ragazzi a smettere di considerarla come una ragazza, ma solo come la spaventosa presidente, ovvero il loro peggior incubo. E poi, beh, incontrerà l'unico ragazzo in grado di sgretolare quelle difese. Piuttosto originale, no?
Misaki è essenzialmente una gran testarda, abituata a essere autonoma e a non farsi aiutare né fermare da nessuno. E proprio per questo è determinata a non farsi affascinare da Usui, che con i suoi modi protettivi e provocatori tenterà in tutti i modi di farla innamorare di lui. Ma alla fine Misaki riuscirà a mantenere lo stesso rancore anche nei confronti del magnetico e affascinante Usui?
I disegni a mio avviso meritano pienamente il 10 che ho attribuito, e mi riferisco anche alle scene "chibi", che accompagnano e rafforzano le gag demenziali sparse per tutto l'anime.
I personaggi, come dire, di sfondo, sono quelli che più vi faranno spanciare dal ridere: a cominciare dai membri del consiglio studentesco, fra cui il vicepresidente, che verrà spesso scambiato per una ragazza; i tre teppisti che poi diventano fan di Misaki e la seguiranno sempre al lavoro; la sorella minore di Misaki, la cui unica preoccupazione è vincere cibo ai concorsi; le divertenti maid del caffé e Aoi, un ragazzo che si traveste da ragazza e che odia profondamente Misaki, che invece è di natura una bella ragazza, ma non mette mai in risalto la sua femminilità.
Insomma, ci sono tutti gli elementi per rendere "Kaichou wa Maid-sama" una storia assolutamente da non perdere, che non definirei leggera, ma piuttosto intensa e travolgente, e adatta anche a un pubblico maschile.
Ed ecco in breve la trama che mi ha tanto attratto fin dall'inizio. Misaki ha un segreto per lei inconfessabile, il segreto della sua doppia vita. Al maid caffé dove lavora è costretta a fare appunto la maid, e a trattare ogni cliente con l'appellativo di "padrone", cosa che va contro la sua stessa natura. A scuola invece è il temutissimo e quasi spaventoso presidente del consiglio studentesco, che odia profondamente i ragazzi da quando suo padre è scappato di casa. Misaki ha eretto intorno a sé delle difese impenetrabili, che hanno portato i ragazzi a smettere di considerarla come una ragazza, ma solo come la spaventosa presidente, ovvero il loro peggior incubo. E poi, beh, incontrerà l'unico ragazzo in grado di sgretolare quelle difese. Piuttosto originale, no?
Misaki è essenzialmente una gran testarda, abituata a essere autonoma e a non farsi aiutare né fermare da nessuno. E proprio per questo è determinata a non farsi affascinare da Usui, che con i suoi modi protettivi e provocatori tenterà in tutti i modi di farla innamorare di lui. Ma alla fine Misaki riuscirà a mantenere lo stesso rancore anche nei confronti del magnetico e affascinante Usui?
I disegni a mio avviso meritano pienamente il 10 che ho attribuito, e mi riferisco anche alle scene "chibi", che accompagnano e rafforzano le gag demenziali sparse per tutto l'anime.
I personaggi, come dire, di sfondo, sono quelli che più vi faranno spanciare dal ridere: a cominciare dai membri del consiglio studentesco, fra cui il vicepresidente, che verrà spesso scambiato per una ragazza; i tre teppisti che poi diventano fan di Misaki e la seguiranno sempre al lavoro; la sorella minore di Misaki, la cui unica preoccupazione è vincere cibo ai concorsi; le divertenti maid del caffé e Aoi, un ragazzo che si traveste da ragazza e che odia profondamente Misaki, che invece è di natura una bella ragazza, ma non mette mai in risalto la sua femminilità.
Insomma, ci sono tutti gli elementi per rendere "Kaichou wa Maid-sama" una storia assolutamente da non perdere, che non definirei leggera, ma piuttosto intensa e travolgente, e adatta anche a un pubblico maschile.
Reputo "Kaichou wa Maid-sama!" veramente meraviglioso! Mai uno shoujo mi aveva fatto appassionare così tanto come in questo caso: gag divertenti, parti amorose che non sfociano mai nel mieloso, storia originale e mai noiosa e due protagonisti a cui non puoi fare a meno di affezionarti sin dalle prime puntate, anche se molti elementi e il rapporto tra i due sono molto simili a quelli dell'anime "Special A".
Ma andiamo per gradi e analizziamo la trama: Misaki Ayuzawa è l'energico Presidente del Consiglio Studentesco del liceo Seika, una scuola che è stata a lungo un istituto maschile e solo recentemente è stata aperta anche alle ragazze. Misaki però odia i ragazzi dato che suo padre ha lasciato lei, sua madre e sua sorella con molti debiti, tanto che la ragazza è stata costretta a trovarsi un lavoro part-time, ovvero fa la cameriera in un maid-cafè, cosa vietatissima dalle regole scolastiche.
Un giorno però il suo segreto viene scoperto da Takumi Usui, il ragazzo che Misaki odia di più perché sempre in competizione con lei.
<b>Attenzione! Contiene spoiler!</b>
Veniamo ora all'analisi caratteriale e psicologica dei personaggi. C'è da dire che purtroppo essa può essere fatta solo sui due protagonisti e in parte su Shintani Hinata, l'amico di infanzia di Misaki innamorato di lei, in quanto i personaggi secondari non vengono molto approfonditi, tranne nel caso di Aoi, il nipote della proprietaria del Maid Latte, il cafè in cui lavora la nostra protagonista: Aoi è un ragazzo delle scuole medie che si traveste da donna per passione e che su internet è diventato una vera e propria idol seguitissima da tutti; compare spesso nel corso della serie e vediamo che nonostante la sua strana passione per i travestimenti sa sfoggiare un carattere virile quando ce n'è bisogno.
Per quanto riguarda Hinata, nonostante compaia solo negli ultimi episodi, possiamo tracciare, a grandi linee, il suo profilo: è un gran mangione, molto ingenuo, ed è innamorato di Misaki fin da quando erano bambini. Diventa rivale in amore di Usui e, anche se alla fine capisce di non poter vincere, non si perde d'animo.
Veniamo ora ai due protagonisti.
Misaki Ayuzawa (Misa-chan per i clienti del maid cafè in cui lavora) è l'energico e severissimo Presidente del Consiglio Studentesco dell'istituto superiore Seika. È una ragazza vivace, solare, molto dolce e quando si mette in testa un obbiettivo fa di tutto per riuscire a portarlo a termine. Quando però è con Usui le cose cambiano: nella prima metà della serie troviamo una Misaki sempre arrabbiata con il ragazzo, e che lo sgrida per qualsiasi cosa; nella seconda viene fuori la Misaki che a me piace di più: è una ragazza estremamente confusa dai sentimenti che prova per Usui e anche il solo stargli vicino la mette in imbarazzo. Tutto questo fino all'ultima, bellissima puntata, in cui farà chiarezza nella sua mente e nel suo cuore e rivelerà i suoi sentimenti a Takumi.
Takumi Usui è all'apparenza il classico ragazzo shoujo: bellissimo, eccellente sia negli studi sia in tutti i tipi di sport e che riceve una quantità esagerata di lettere e dichiarazioni da parte delle ragazze della scuola. Ma andando avanti con le puntate si scopre che non è solo questo: lui non si approfitta delle altre ragazze, anzi le respinge subito e tutte le sue capacità le usa per proteggere e aiutare Misaki, la ragazza di cui è innamorato, anche se la maggior parte delle volte la prende in giro e la fa arrabbiare, ma fa tutto parte della sua tattica per fare innamorare di lui la presidentessa poco alla volta, raggiungendo, alla fine, il suo obbiettivo.
Unico lato "negativo" è la totale assenza di riferimenti al suo passato: noi non sappiamo niente di lui se non che vive da solo in un appartamento di un grattacielo. Speriamo che nella prossima serie si saprà qualcosa di più.
Devo dire che non ho mai incontrato un personaggio così di classe come in questo caso: è uno dei pochi personaggi di anime che dice apertamente quello che pensa e mette in chiaro sin da subito i suoi sentimenti per Misaki.
Quindi, concludendo, posso dire che non ho trovato mai una coppia così perfetta come in questo caso.
<b>Fine spoiler</b>
I disegni sono molto belli, c'è molta fluidità nei movimenti: anche l'inserimento di disegni stile "chibi" è molto azzeccato e dà spessore alle numerose gag presenti.
Il finale è a mio avviso molto molto ben fatto, ma resta aperto in previsione della seconda serie (in Giappone il manga è ancora in corso).
Le musiche molto belle accompagnano lo spettatore attraverso il corso degli eventi marcando ancora di più i momenti emozionanti presenti nel corso delle puntate.
Concludo consigliando quest'anime a tutti coloro che cercano un anime scolastico fuori dal comune, un po' romantico ma allo stesso tempo leggero e divertente, che terrà ogni spettatore con gli occhi incollati allo schermo dalla prima all'ultima puntata.
Voto: 9,5.
Ma andiamo per gradi e analizziamo la trama: Misaki Ayuzawa è l'energico Presidente del Consiglio Studentesco del liceo Seika, una scuola che è stata a lungo un istituto maschile e solo recentemente è stata aperta anche alle ragazze. Misaki però odia i ragazzi dato che suo padre ha lasciato lei, sua madre e sua sorella con molti debiti, tanto che la ragazza è stata costretta a trovarsi un lavoro part-time, ovvero fa la cameriera in un maid-cafè, cosa vietatissima dalle regole scolastiche.
Un giorno però il suo segreto viene scoperto da Takumi Usui, il ragazzo che Misaki odia di più perché sempre in competizione con lei.
<b>Attenzione! Contiene spoiler!</b>
Veniamo ora all'analisi caratteriale e psicologica dei personaggi. C'è da dire che purtroppo essa può essere fatta solo sui due protagonisti e in parte su Shintani Hinata, l'amico di infanzia di Misaki innamorato di lei, in quanto i personaggi secondari non vengono molto approfonditi, tranne nel caso di Aoi, il nipote della proprietaria del Maid Latte, il cafè in cui lavora la nostra protagonista: Aoi è un ragazzo delle scuole medie che si traveste da donna per passione e che su internet è diventato una vera e propria idol seguitissima da tutti; compare spesso nel corso della serie e vediamo che nonostante la sua strana passione per i travestimenti sa sfoggiare un carattere virile quando ce n'è bisogno.
Per quanto riguarda Hinata, nonostante compaia solo negli ultimi episodi, possiamo tracciare, a grandi linee, il suo profilo: è un gran mangione, molto ingenuo, ed è innamorato di Misaki fin da quando erano bambini. Diventa rivale in amore di Usui e, anche se alla fine capisce di non poter vincere, non si perde d'animo.
Veniamo ora ai due protagonisti.
Misaki Ayuzawa (Misa-chan per i clienti del maid cafè in cui lavora) è l'energico e severissimo Presidente del Consiglio Studentesco dell'istituto superiore Seika. È una ragazza vivace, solare, molto dolce e quando si mette in testa un obbiettivo fa di tutto per riuscire a portarlo a termine. Quando però è con Usui le cose cambiano: nella prima metà della serie troviamo una Misaki sempre arrabbiata con il ragazzo, e che lo sgrida per qualsiasi cosa; nella seconda viene fuori la Misaki che a me piace di più: è una ragazza estremamente confusa dai sentimenti che prova per Usui e anche il solo stargli vicino la mette in imbarazzo. Tutto questo fino all'ultima, bellissima puntata, in cui farà chiarezza nella sua mente e nel suo cuore e rivelerà i suoi sentimenti a Takumi.
Takumi Usui è all'apparenza il classico ragazzo shoujo: bellissimo, eccellente sia negli studi sia in tutti i tipi di sport e che riceve una quantità esagerata di lettere e dichiarazioni da parte delle ragazze della scuola. Ma andando avanti con le puntate si scopre che non è solo questo: lui non si approfitta delle altre ragazze, anzi le respinge subito e tutte le sue capacità le usa per proteggere e aiutare Misaki, la ragazza di cui è innamorato, anche se la maggior parte delle volte la prende in giro e la fa arrabbiare, ma fa tutto parte della sua tattica per fare innamorare di lui la presidentessa poco alla volta, raggiungendo, alla fine, il suo obbiettivo.
Unico lato "negativo" è la totale assenza di riferimenti al suo passato: noi non sappiamo niente di lui se non che vive da solo in un appartamento di un grattacielo. Speriamo che nella prossima serie si saprà qualcosa di più.
Devo dire che non ho mai incontrato un personaggio così di classe come in questo caso: è uno dei pochi personaggi di anime che dice apertamente quello che pensa e mette in chiaro sin da subito i suoi sentimenti per Misaki.
Quindi, concludendo, posso dire che non ho trovato mai una coppia così perfetta come in questo caso.
<b>Fine spoiler</b>
I disegni sono molto belli, c'è molta fluidità nei movimenti: anche l'inserimento di disegni stile "chibi" è molto azzeccato e dà spessore alle numerose gag presenti.
Il finale è a mio avviso molto molto ben fatto, ma resta aperto in previsione della seconda serie (in Giappone il manga è ancora in corso).
Le musiche molto belle accompagnano lo spettatore attraverso il corso degli eventi marcando ancora di più i momenti emozionanti presenti nel corso delle puntate.
Concludo consigliando quest'anime a tutti coloro che cercano un anime scolastico fuori dal comune, un po' romantico ma allo stesso tempo leggero e divertente, che terrà ogni spettatore con gli occhi incollati allo schermo dalla prima all'ultima puntata.
Voto: 9,5.
"Kaichou wa Maid-sama!" significa letteralmente "Il presidente fa la maid!". E il titolo dice tutto. Questo shoujo racconta infatti la storia di Ayazawa Misaki, una liceale che è anche presidente del consiglio studentesco in una scuola che solo da poco è aperta anche alle ragazze (all'inizio era solo maschile). Dato che la popolazione scolastica risulta ancora perlopiù composta da ragazzi, Ayuzawa non può farsi sottomettere, e quindi assume un comportamento autoritario e inflessibile. Purtroppo, per i debiti della sua famiglia (lasciati dal padre), Misaki è costretta a fare un lavoro part-time, e l'unico adatto ai suoi orari è quello di maid in un cafè. Ora, per chi non lo sapesse, anche perché in Italia non esiste questo lavoro, una maid è una cameriera che serve i clienti chiamandoli "signori padroni", come se fosse sottomessa al loro volere, in più capita spesso che faccia del cosplay. Dunque è il lavoro che meno si presterebbe a una come lei, che odia i maschi, e quindi è anche per questo che non nessuno deve scoprire il suo segreto. Purtroppo questo succede e quello che la scopre è proprio Takumi Usui, il ragazzo che odia di più in assoluto, anche perché è l'unico che riesce a tenerle testa. Da qui nasceranno moltissime gag per mantenere il segreto di Misaki, che verrà inoltre tormentata continuamente da Usui.
Ora, parlando della grafica, ho apprezzato molto il fatto che il tratto dell'anime rispecchi tantissimo quello del manga, si assomigliano molto.
La sigla l'ho trovata azzeccata, rendeva bene i sentimenti di Misa-chan, come la chiamano al Maid-Latte, il cafè dove lavora.
Ora, una piccola nota alla storia. Per quanto l'abbia trovata adorabile, divertente e originale (per quanto riguarda le maid), si nota che la storia non è conclusa: si risente un pochino del fatto che il manga non sia stato ancora completato, questo soprattutto verso la fine della serie. Ciononostante, si rimane ugualmente soddisfatti dal finale.
Concludendo, "Kaichou wa Maid-sama!" è un anime divertente e appassionante, un ottimo shoujo tratto dall'opera di Hiro Fujiwara, uscito in Italia con il nome di "Maid-sama! - La doppia vita di Misaki", pubblicato dalla Panini. Mi sento di dargli 8, sperando in una seconda serie ancora più avvincente ed emozionante.
Ora, parlando della grafica, ho apprezzato molto il fatto che il tratto dell'anime rispecchi tantissimo quello del manga, si assomigliano molto.
La sigla l'ho trovata azzeccata, rendeva bene i sentimenti di Misa-chan, come la chiamano al Maid-Latte, il cafè dove lavora.
Ora, una piccola nota alla storia. Per quanto l'abbia trovata adorabile, divertente e originale (per quanto riguarda le maid), si nota che la storia non è conclusa: si risente un pochino del fatto che il manga non sia stato ancora completato, questo soprattutto verso la fine della serie. Ciononostante, si rimane ugualmente soddisfatti dal finale.
Concludendo, "Kaichou wa Maid-sama!" è un anime divertente e appassionante, un ottimo shoujo tratto dall'opera di Hiro Fujiwara, uscito in Italia con il nome di "Maid-sama! - La doppia vita di Misaki", pubblicato dalla Panini. Mi sento di dargli 8, sperando in una seconda serie ancora più avvincente ed emozionante.
<b>Contiene piccoli spoiler, comunque leggibili perché non specifici</b>
"Kaichou wa Maid-sama" era un anime che prometteva bene, ma purtroppo non è andata bene come si sperava, almeno, io la penso così.
Misaki è una semplice liceale che però, essendo a capo del consiglio studentesco, deve essere sempre perfetta e diligente, perciò il suo lavoro part-time è assolutamente il suo punto debole che per tutta la serie la metterà in difficoltà.
Misaki è una maid, un lavoro che noi non abbiamo e, per chi non lo sapesse, è come una cameriera, ma in una maniera un po' più "appariscente" e dai modi forse più sottomessi.
Vi chiederete, perché fa proprio questo lavoro? Beh, viene da una famiglia povera e dopo l'abbandono del padre, vivendo sola con madre e sorella minore probabilmente ha assunto una mentalità da "uomo di casa", un particolare che negli anime mi piace sempre.
Quando uno studente della sua scuola verrà a a scoprire il suo segreto... Ecco, è questo il punto per cui la serie delude, perché, cosa succede? Nulla!
Una puntata dove la protagonista rischia, ma nulla, non si evolve mai, se non dal lato emotivo verso l'ormai cliente-compagno di scuola-alieno-pervertito.
E' un continuo ciclo insensato, che purtroppo delude perché i personaggi potevano crescere di più, insieme ai loro problemi - alla fine di questo Usui, si sa solo che ha un gatto e che porta gli occhiali in segreto? Mah!
Il manga è ancora in corso, perciò non mi stupisco se mai ci sarà una seconda serie, e spero che finalmente movimenti un po' quest'anime che ha tutte le carte per essere un ottimo shoujo. Comunque esso resta godibile, con musiche adatte, con doppiatori fantastici e con animazioni/disegni molto curati e realistici; niente maschi troppo anoressici né donne super dotate. "Kaichou wa Maid-sama" è un anime con personaggi che tutti possono sentire un po' "propri".
Consigliato per farsi due risate. Il mio voto sarebbe stato un 6,5, ma dato che non c'è, preferisco un 7.
"Kaichou wa Maid-sama" era un anime che prometteva bene, ma purtroppo non è andata bene come si sperava, almeno, io la penso così.
Misaki è una semplice liceale che però, essendo a capo del consiglio studentesco, deve essere sempre perfetta e diligente, perciò il suo lavoro part-time è assolutamente il suo punto debole che per tutta la serie la metterà in difficoltà.
Misaki è una maid, un lavoro che noi non abbiamo e, per chi non lo sapesse, è come una cameriera, ma in una maniera un po' più "appariscente" e dai modi forse più sottomessi.
Vi chiederete, perché fa proprio questo lavoro? Beh, viene da una famiglia povera e dopo l'abbandono del padre, vivendo sola con madre e sorella minore probabilmente ha assunto una mentalità da "uomo di casa", un particolare che negli anime mi piace sempre.
Quando uno studente della sua scuola verrà a a scoprire il suo segreto... Ecco, è questo il punto per cui la serie delude, perché, cosa succede? Nulla!
Una puntata dove la protagonista rischia, ma nulla, non si evolve mai, se non dal lato emotivo verso l'ormai cliente-compagno di scuola-alieno-pervertito.
E' un continuo ciclo insensato, che purtroppo delude perché i personaggi potevano crescere di più, insieme ai loro problemi - alla fine di questo Usui, si sa solo che ha un gatto e che porta gli occhiali in segreto? Mah!
Il manga è ancora in corso, perciò non mi stupisco se mai ci sarà una seconda serie, e spero che finalmente movimenti un po' quest'anime che ha tutte le carte per essere un ottimo shoujo. Comunque esso resta godibile, con musiche adatte, con doppiatori fantastici e con animazioni/disegni molto curati e realistici; niente maschi troppo anoressici né donne super dotate. "Kaichou wa Maid-sama" è un anime con personaggi che tutti possono sentire un po' "propri".
Consigliato per farsi due risate. Il mio voto sarebbe stato un 6,5, ma dato che non c'è, preferisco un 7.
Beh, che dire su quest'anime, forse dalla trama non si capisce neanche che alla fin fine è un cortometraggio così avvincente che quasi te ne innamori. Io, avendolo visto tutto, dico che ovviamente sembra uno dei classici: lei odia lui, lui odia lei, ma poi alla fine si piacciono e sboccia l'amore.
Tuttavia la serie è un continuo susseguirsi di nuovi eventi: prima conosciamo lei, rigida, decisa e determinata. Poi conosciamo lui, un figo pazzesco, che è il solito che "se la tira di brutto", e che non sembra affezionato a nessuno. Poi ovviamente ci sono le varie comparse, fra le quali una piuttosto interessante verso la fine dell'anime, che metterà un pochino in crisi la nostra bella coppia, ma solo un pochino, eh. Ammettiamo che la storia possa sembrare scopiazzata: è uno shoujo, le trame sono sempre romantiche, ma questa è veramente comica oltre che romantica. E' una storia che ti prende, che ti fa dire "cavolo, devo vedere cosa succede nel prossimo episodio perché non posso aspettare!". Certo, sarò anch'io amante degli shoujo, però lo consiglierei a coloro a cui piace il genere. Fra il farsi due risate di sana pianta e lo sperare che quei due finalmente si dichiarino, il tempo passa veramente in fretta.
L'aspetto tecnico a me sembra ben curato: l'anime procede abbastanza velocemente, anche se la storia può sembrare "tirata molto lunga". L'opening e le ending mi sono piaciute tantissimo, e i disegni sono ben fatti. Sicuramente, quando lo si finisce di vedere, si sente la nostalgia di quella storia che sembrava non avere mai fine.
Tuttavia la serie è un continuo susseguirsi di nuovi eventi: prima conosciamo lei, rigida, decisa e determinata. Poi conosciamo lui, un figo pazzesco, che è il solito che "se la tira di brutto", e che non sembra affezionato a nessuno. Poi ovviamente ci sono le varie comparse, fra le quali una piuttosto interessante verso la fine dell'anime, che metterà un pochino in crisi la nostra bella coppia, ma solo un pochino, eh. Ammettiamo che la storia possa sembrare scopiazzata: è uno shoujo, le trame sono sempre romantiche, ma questa è veramente comica oltre che romantica. E' una storia che ti prende, che ti fa dire "cavolo, devo vedere cosa succede nel prossimo episodio perché non posso aspettare!". Certo, sarò anch'io amante degli shoujo, però lo consiglierei a coloro a cui piace il genere. Fra il farsi due risate di sana pianta e lo sperare che quei due finalmente si dichiarino, il tempo passa veramente in fretta.
L'aspetto tecnico a me sembra ben curato: l'anime procede abbastanza velocemente, anche se la storia può sembrare "tirata molto lunga". L'opening e le ending mi sono piaciute tantissimo, e i disegni sono ben fatti. Sicuramente, quando lo si finisce di vedere, si sente la nostalgia di quella storia che sembrava non avere mai fine.
Cosa succede quando una ragazza che odia i maschi diventa la presidentessa del consiglio studentesco di una scuola prevalentemente maschile e per guadagnare un po' di soldi lavora in un maid cafè?
Questo è ciò che vi aspetta in "Kaichou wa Maid-sama!", un mix di divertimento, risate e romanticismo.
La protagonista della storia è Misaki, che in seguito all'abbandono da parte del padre inizia a non sopportare i maschi, così dopo essere diventata presidente del consiglio della sua scuola decide che la sua missione sarà quella di rendere quel luogo, popolato quasi esclusivamente da ragazzi, adatto anche alle ragazze, diventando così una vera e propria paladina delle ragazze del liceo Seika. Nonostante ciò non sia semplice, Misaki per vivere deve anche svolgere un lavoro part-time. L'unico lavoro che concilia con i suoi impegni è quello presso il Maid Latte, un maid cafè dove Misaki deve abbandonare i panni dell'integerrimo presidente per vestire quelli della maid Misa-chan. Questo lavoro però deve rimanere segreto per non compromettere la sua reputazione a scuola, ma ciò cambierà quando qualcuno d'inaspettato scoprirà la sua doppia identità...
Misaki è un personaggio molto interessante, a differenza delle ragazze di molti shoujo lei è una ragazza fortissima (quasi come un ragazzo) che non si perde mai d'animo e che dà il meglio di sé in qualunque cosa faccia, sia questa proteggere le ragazze del Seika oppure servire i clienti come maid. Saranno queste sue doti ad attrarre la curiosità di Usui Takumi, ragazzo più bello dell'intero istituto, che eccelle in ogni campo, dallo studio allo sport, in poche parole un ragazzo perfetto, amato da molte delle ragazze della scuola e ammirato dai ragazzi che lo reputano l'unico in grado di scontrarsi con il severo presidente.
Ad aumentare il fascino di Usui c'è il fatto che egli è un ragazzo estremamente misterioso. Del suo passato infatti nell'anime non viene svelato quasi nulla e molti suoi comportamenti sembrano privi di spiegazione. All'apparenza è freddo e distante, ma nel corso della storia si dimostrerà anche dolce e protettivo nei confronti dell'oggetto della sua curiosità, Misaki.
Sono proprio i loro rapporti di amore-odio a generare una quantità di scene super divertenti che rendono appassionante e fresca la storia e con essa la visione dell'anime. Anche i personaggi secondari, come gli altri studenti e le colleghe di Misaki, sono molto ben caratterizzati.
I disegni sono bene eseguiti e curati, così come le sigle, adatte alla storia.
Nella narrazione alcune parti non vengono molto approfondite e il finale, per quanto molto bello, sembra far presagire e sperare in una seconda serie.
Consiglio quest'anime a tutti, ma soprattutto alle ragazze che hanno voglia di una serie fresca e divertente.
Questo è ciò che vi aspetta in "Kaichou wa Maid-sama!", un mix di divertimento, risate e romanticismo.
La protagonista della storia è Misaki, che in seguito all'abbandono da parte del padre inizia a non sopportare i maschi, così dopo essere diventata presidente del consiglio della sua scuola decide che la sua missione sarà quella di rendere quel luogo, popolato quasi esclusivamente da ragazzi, adatto anche alle ragazze, diventando così una vera e propria paladina delle ragazze del liceo Seika. Nonostante ciò non sia semplice, Misaki per vivere deve anche svolgere un lavoro part-time. L'unico lavoro che concilia con i suoi impegni è quello presso il Maid Latte, un maid cafè dove Misaki deve abbandonare i panni dell'integerrimo presidente per vestire quelli della maid Misa-chan. Questo lavoro però deve rimanere segreto per non compromettere la sua reputazione a scuola, ma ciò cambierà quando qualcuno d'inaspettato scoprirà la sua doppia identità...
Misaki è un personaggio molto interessante, a differenza delle ragazze di molti shoujo lei è una ragazza fortissima (quasi come un ragazzo) che non si perde mai d'animo e che dà il meglio di sé in qualunque cosa faccia, sia questa proteggere le ragazze del Seika oppure servire i clienti come maid. Saranno queste sue doti ad attrarre la curiosità di Usui Takumi, ragazzo più bello dell'intero istituto, che eccelle in ogni campo, dallo studio allo sport, in poche parole un ragazzo perfetto, amato da molte delle ragazze della scuola e ammirato dai ragazzi che lo reputano l'unico in grado di scontrarsi con il severo presidente.
Ad aumentare il fascino di Usui c'è il fatto che egli è un ragazzo estremamente misterioso. Del suo passato infatti nell'anime non viene svelato quasi nulla e molti suoi comportamenti sembrano privi di spiegazione. All'apparenza è freddo e distante, ma nel corso della storia si dimostrerà anche dolce e protettivo nei confronti dell'oggetto della sua curiosità, Misaki.
Sono proprio i loro rapporti di amore-odio a generare una quantità di scene super divertenti che rendono appassionante e fresca la storia e con essa la visione dell'anime. Anche i personaggi secondari, come gli altri studenti e le colleghe di Misaki, sono molto ben caratterizzati.
I disegni sono bene eseguiti e curati, così come le sigle, adatte alla storia.
Nella narrazione alcune parti non vengono molto approfondite e il finale, per quanto molto bello, sembra far presagire e sperare in una seconda serie.
Consiglio quest'anime a tutti, ma soprattutto alle ragazze che hanno voglia di una serie fresca e divertente.
Personalmente, "Kaichou wa Maid-sama!" è uno degli anime più belli che abbia mai visto. Non so nemmeno come spiegarlo, è uno dei pochi che mi ha preso tantissimo, non vedevo l'ora di guardare la prossima puntata. Amo la grafica, a mio avviso è una delle migliori. Ci sono un sacco di scene davvero divertenti, è veramente intrigante e i personaggi sono tutti interessanti.
Avevo deciso di guardarlo per un personaggio in particolare, Usui, ma a differenza del solito shoujo non c'è niente di già visto. In più mi piace il modo che ha Misaki di esternare i suoi sentimenti, in un primo momento indesiderati. Le situazioni che si vengono a creare tra lei e Usui sono molto dolci, verso la fine persino emozionanti. Lo consiglio assolutamente.
Avevo deciso di guardarlo per un personaggio in particolare, Usui, ma a differenza del solito shoujo non c'è niente di già visto. In più mi piace il modo che ha Misaki di esternare i suoi sentimenti, in un primo momento indesiderati. Le situazioni che si vengono a creare tra lei e Usui sono molto dolci, verso la fine persino emozionanti. Lo consiglio assolutamente.
Dunque, iniziamo questa recensione dicendo che quest'anime, a mio più sincero parere, ricorda Lovely Complex e Itazura Na Kiss, forse per la conformazione dell'anime, forse per la storia, ma mi pare un anime che ne prende grosso spunto.
Trama
Cosa c'è di strano nel vedere una presidentessa di un consiglio studentesco fare come lavoro part-time la cameriera di un cafè? Apparentemente niente, ma è su questo che si basa l'intero minestrone di situazioni che andremo a vedere in Kaichou wa Maid-sama! Conosceremo infatti la presidentessa Misaki, che, allo scopo di non fare scoprire il suo lavoro part-time, conduce una vita molto problematica per problemi economici, ma questa è solo la punta dell'enorme iceberg: infatti vedremo che il belloccio di turno, Usui, scoprirà il lavoro della ragazza, e lo terrà segreto, in cambio però di continue prese in giro e stuzzicando la povera ragazza, che dovrà sottostare alle strambe uscite del belloccio. Detto questo, c'è da dire anche che il cast è enorme, gigantesco, ci sono davvero un numero incredibile di personaggi. Certo, la maggior parte sono davvero marginali (ricordiamo Sakura e Umemishi, e Kanou), e fungono da filler per "allungare il brodo" fino a 26 episodi, davvero una quantità colossale per un anime più odierno, ma comunque giustificata dalle varie vicende. Una cosa che però c'è da dire è che non noteremo nemmeno un passo avanti nella relazione sentimentale di Misaki e Usui, e questo a mio parere è un male, perché comunque molte situazioni sono completamente bruciate, e si passa quindi a un'altra situazione che non c'entra assolutamente nulla con la precedente. Insomma, che c'è da dire di questa serie? Gli autori hanno tentato di rendere interessante la storia con sporadici cambiamenti di scena o con momenti che dapprima si innalzano di audience, e poi calano fallendo miseramente. C'è da dirlo: è stato un mezzo fiasco, l'intreccio finale.
Lato tecnico
Tecnicamente Kaichou wa Maid-sama! è un titolo medio, piuttosto apprezzabile e oltre la sufficienza: i filtri grafici sono un sacco, ci sono migliaia di onomatopee e i personaggi sono molto espressivi e carismatici. Però musicalmente vediamo una certa carenza, soprattutto nell'opening e nella prima ending, che sono, sì, sviluppate bene, ma musicalmente non se ne salva quasi niente. I ritmi sono belli, ma c'è quel non so che di stucchevole che non va via.
Commento finale
Kaichou Wa Maid-sama! è un anime che parte con molte pretese e finisce fallendo in un modo quasi misero. Molte inquadrature tendono a rappresentare i personaggi stilizzati, e questo può essere un elemento simpatico, ma vederlo fin troppe volte alla lunga stanca. E' una serie davvero banale, ma comunque degna di nota, che supera la sufficienza di poco. Guardatelo solo se siete già preparati per una storia noiosa.
Voto finale: 7.
Trama
Cosa c'è di strano nel vedere una presidentessa di un consiglio studentesco fare come lavoro part-time la cameriera di un cafè? Apparentemente niente, ma è su questo che si basa l'intero minestrone di situazioni che andremo a vedere in Kaichou wa Maid-sama! Conosceremo infatti la presidentessa Misaki, che, allo scopo di non fare scoprire il suo lavoro part-time, conduce una vita molto problematica per problemi economici, ma questa è solo la punta dell'enorme iceberg: infatti vedremo che il belloccio di turno, Usui, scoprirà il lavoro della ragazza, e lo terrà segreto, in cambio però di continue prese in giro e stuzzicando la povera ragazza, che dovrà sottostare alle strambe uscite del belloccio. Detto questo, c'è da dire anche che il cast è enorme, gigantesco, ci sono davvero un numero incredibile di personaggi. Certo, la maggior parte sono davvero marginali (ricordiamo Sakura e Umemishi, e Kanou), e fungono da filler per "allungare il brodo" fino a 26 episodi, davvero una quantità colossale per un anime più odierno, ma comunque giustificata dalle varie vicende. Una cosa che però c'è da dire è che non noteremo nemmeno un passo avanti nella relazione sentimentale di Misaki e Usui, e questo a mio parere è un male, perché comunque molte situazioni sono completamente bruciate, e si passa quindi a un'altra situazione che non c'entra assolutamente nulla con la precedente. Insomma, che c'è da dire di questa serie? Gli autori hanno tentato di rendere interessante la storia con sporadici cambiamenti di scena o con momenti che dapprima si innalzano di audience, e poi calano fallendo miseramente. C'è da dirlo: è stato un mezzo fiasco, l'intreccio finale.
Lato tecnico
Tecnicamente Kaichou wa Maid-sama! è un titolo medio, piuttosto apprezzabile e oltre la sufficienza: i filtri grafici sono un sacco, ci sono migliaia di onomatopee e i personaggi sono molto espressivi e carismatici. Però musicalmente vediamo una certa carenza, soprattutto nell'opening e nella prima ending, che sono, sì, sviluppate bene, ma musicalmente non se ne salva quasi niente. I ritmi sono belli, ma c'è quel non so che di stucchevole che non va via.
Commento finale
Kaichou Wa Maid-sama! è un anime che parte con molte pretese e finisce fallendo in un modo quasi misero. Molte inquadrature tendono a rappresentare i personaggi stilizzati, e questo può essere un elemento simpatico, ma vederlo fin troppe volte alla lunga stanca. E' una serie davvero banale, ma comunque degna di nota, che supera la sufficienza di poco. Guardatelo solo se siete già preparati per una storia noiosa.
Voto finale: 7.
Fantastico a mio avviso vuol dire denigrare la bellezza di quest'anime. E' il mio preferito in assoluto, l'ho visto tante di quelle volte oramai. Sono letteralmente caduta ai piedi del leggendario alieno pervertito Takumi.
Il manga è, sì, bello, ma l'anime è insostituibile. Takemi ha quella voce sexy, fantastica, calda e calma, quegli occhi grandi, verdi, stupendi, con quello sguardo.
E vi sto parlando della prima serie, non vedo l'ora che esca la seconda.
La storia è abbastanza originale. Ma, in fondo, trovo che Misa sia un po' esagerata. Alla fine il suo segreto non è qualcosa di così terribile, ma evidentemente per il carattere che ha è qualcosa di inaccettabile. La comicità in questo anime schizza alle stelle, non si può non ridere guardandolo. E a mio avviso non si può non amarlo. La storia può sembrare banale. Insomma, niente combattimenti, niente fantasy, niente azione o magia: Kaichou wa Maid-sama! è il tipico shoujo scolastico ma allo stesso tempo non lo è visto che non riguarda sempre faccende scolastiche. Il carattere dei personaggi è ben delineato, i disegni inattaccabili per quanto riguarda la critica, ma la musica di sottofondo è stancante a un certo punto. Sentirla di continuo in ogni puntata a me snerva visto che nemmeno mi piace. Ma a parte questa piccolezza non c'è niente di negativo.
Potrei dire qualcosa sul carattere dei personaggi. Usui è per me perfetto, quindi non si tocca, e alla fine è lui l'importante no? Comunque trovo che Misa sia, diciamo, un po' troppo esagerata nell'arrabbiarsi e nell'agire, ma mi piace lo stesso.
Il manga è, sì, bello, ma l'anime è insostituibile. Takemi ha quella voce sexy, fantastica, calda e calma, quegli occhi grandi, verdi, stupendi, con quello sguardo.
E vi sto parlando della prima serie, non vedo l'ora che esca la seconda.
La storia è abbastanza originale. Ma, in fondo, trovo che Misa sia un po' esagerata. Alla fine il suo segreto non è qualcosa di così terribile, ma evidentemente per il carattere che ha è qualcosa di inaccettabile. La comicità in questo anime schizza alle stelle, non si può non ridere guardandolo. E a mio avviso non si può non amarlo. La storia può sembrare banale. Insomma, niente combattimenti, niente fantasy, niente azione o magia: Kaichou wa Maid-sama! è il tipico shoujo scolastico ma allo stesso tempo non lo è visto che non riguarda sempre faccende scolastiche. Il carattere dei personaggi è ben delineato, i disegni inattaccabili per quanto riguarda la critica, ma la musica di sottofondo è stancante a un certo punto. Sentirla di continuo in ogni puntata a me snerva visto che nemmeno mi piace. Ma a parte questa piccolezza non c'è niente di negativo.
Potrei dire qualcosa sul carattere dei personaggi. Usui è per me perfetto, quindi non si tocca, e alla fine è lui l'importante no? Comunque trovo che Misa sia, diciamo, un po' troppo esagerata nell'arrabbiarsi e nell'agire, ma mi piace lo stesso.
Se dovessi giudicare la trama principale, senza fronzoli, senza alcune inutili gag, e senza la perdita di tempo in episodi-clichè, Kaichou wa Maid-sama sarebbe un anime semplice e un po' banale che si lascia guardare piacevolmente.
Purtroppo però le gag del trio-idiota ci sono in abbondanza e non fanno ridere neanche un po', le personalità alquanto stereotipare dilagano in chiunque e alcuni episodi sono di una noia mortale, con temi ripresi da altri anime, che non portano a nulla ai fini della trama.
Peccato, le basi sono buone, sia nel caratteristico lavoro che la protagonista tenta di tener segreto, sia nell'affascinante protagonista maschile che porta con sé un grandioso e innato charme - è davvero una delle migliori componenti della storia.
Questa serie non è propriamente orrenda, ma mi ha portato non poca noia in non pochi episodi. I momenti migliori sono quelli in cui Usui smuove le acque alla noiosa personalità di Misaki (di cui non percepisco neanche lontanamente la bellezza), e questi momenti sono riconducibili a circa 4 o 5 episodi, di cui basta seguire questi per percepire un minimo andamento della trama.
La grafica è carina e ben definita. I lineamenti non sono tra i miei preferiti, sono un po' troppo lunghi e spigolosi, ma la bruttezza di base è data dall'aspetto della protagonista e soprattutto dalla divisa scolastica.
Purtroppo però le gag del trio-idiota ci sono in abbondanza e non fanno ridere neanche un po', le personalità alquanto stereotipare dilagano in chiunque e alcuni episodi sono di una noia mortale, con temi ripresi da altri anime, che non portano a nulla ai fini della trama.
Peccato, le basi sono buone, sia nel caratteristico lavoro che la protagonista tenta di tener segreto, sia nell'affascinante protagonista maschile che porta con sé un grandioso e innato charme - è davvero una delle migliori componenti della storia.
Questa serie non è propriamente orrenda, ma mi ha portato non poca noia in non pochi episodi. I momenti migliori sono quelli in cui Usui smuove le acque alla noiosa personalità di Misaki (di cui non percepisco neanche lontanamente la bellezza), e questi momenti sono riconducibili a circa 4 o 5 episodi, di cui basta seguire questi per percepire un minimo andamento della trama.
La grafica è carina e ben definita. I lineamenti non sono tra i miei preferiti, sono un po' troppo lunghi e spigolosi, ma la bruttezza di base è data dall'aspetto della protagonista e soprattutto dalla divisa scolastica.
Sin dal primo episodio mi sono appassionata a quest'anime, trovandolo interessante e ben curato nei disegni.
Ecco un piccolo riassunto della storia tanto per capire di cosa stiamo parlando.
Misaki, una ragazza che odia gli uomini a causa di suo padre che ha lasciato lei, sua madre e sua sorella minore sommerse dai debiti, è costretta ad andare in una scuola dove l'80% degli studenti sono ragazzi. Decide di diventare presidente del consiglio studentesco per trasformare l'istituto Seika in un luogo dove anche le ragazze possano vivere serene. Grazie alla sua dedizione, con un pizzico di testardaggine e con una cintura nera di Hokaido, Misaki riesce a diventare un kaichou (presidente) rispettato e temuto da tutti. L'unico che sembra poterle tenere testa è Usui, il ragazzo più carino e corteggiato della scuola, che però non sembra interessarsi a niente di quello che gli succede intorno, almeno fino a quando per caso scopre il segreto di Misaki.
Il segreto di Misaki è che, a causa dei problemi finanziari della famiglia, è costretta ad avere un lavoro part-time in un maid caffè. Da quel giorno Usui diventa una figura costante nella vita di Misaki, poiché tra una storia e l'altra riesce sempre a tirarla fuori dai guai e occasionalmente a sedurla. Ma Misaki non si lascia abbindolare facilmente...
Se la storia vi sembra interessante e vi piacciono gli shoujo vi consiglio di andare a vedere Kaichou wa Maid-sama! subito. Allora, siete ancora qui? Sciò! Andate via!
Attualmente sto leggendo anche il manga che è uscito da poco in italia. Personalmente penso che la grafica sia prefetta, i personaggi sono ben distinti con particolari che li caratterizzano bene, le personalità a mio avviso sono più che azzeccate, soprattutto nei due protagonisti.
Lei è una ragazza testarda, competitiva, abituata a prendersi cura degli altri piuttosto che di sé stessa e incapace di esprimere i suoi sentimenti; lui è un ragazzo intelligente, asso in tutti gli sport, con un fisico da modello, ed è uno dei pochi ragazzi che io abbia mai visto in un anime che dice quello che pensa senza tanti giri di parole.
La storia mi ha soddisfatto pienamente, rivelandosi un mix perfetto tra amore e comicità. Aspetto con ansia l'arrivo di una seconda serie, dove spero che si approfondisca la vita misteriosa di Usui e in cui magari si aggiungano nuovi personaggi per rendere la storia più intrigante.
In altre parole trovo Kaichou wa Maid-sama! un vero capolavoro. Faccio i miei complimenti a Hiro Fujiwara per la storia e il suo talento nel disegnare manga.
Ecco un piccolo riassunto della storia tanto per capire di cosa stiamo parlando.
Misaki, una ragazza che odia gli uomini a causa di suo padre che ha lasciato lei, sua madre e sua sorella minore sommerse dai debiti, è costretta ad andare in una scuola dove l'80% degli studenti sono ragazzi. Decide di diventare presidente del consiglio studentesco per trasformare l'istituto Seika in un luogo dove anche le ragazze possano vivere serene. Grazie alla sua dedizione, con un pizzico di testardaggine e con una cintura nera di Hokaido, Misaki riesce a diventare un kaichou (presidente) rispettato e temuto da tutti. L'unico che sembra poterle tenere testa è Usui, il ragazzo più carino e corteggiato della scuola, che però non sembra interessarsi a niente di quello che gli succede intorno, almeno fino a quando per caso scopre il segreto di Misaki.
Il segreto di Misaki è che, a causa dei problemi finanziari della famiglia, è costretta ad avere un lavoro part-time in un maid caffè. Da quel giorno Usui diventa una figura costante nella vita di Misaki, poiché tra una storia e l'altra riesce sempre a tirarla fuori dai guai e occasionalmente a sedurla. Ma Misaki non si lascia abbindolare facilmente...
Se la storia vi sembra interessante e vi piacciono gli shoujo vi consiglio di andare a vedere Kaichou wa Maid-sama! subito. Allora, siete ancora qui? Sciò! Andate via!
Attualmente sto leggendo anche il manga che è uscito da poco in italia. Personalmente penso che la grafica sia prefetta, i personaggi sono ben distinti con particolari che li caratterizzano bene, le personalità a mio avviso sono più che azzeccate, soprattutto nei due protagonisti.
Lei è una ragazza testarda, competitiva, abituata a prendersi cura degli altri piuttosto che di sé stessa e incapace di esprimere i suoi sentimenti; lui è un ragazzo intelligente, asso in tutti gli sport, con un fisico da modello, ed è uno dei pochi ragazzi che io abbia mai visto in un anime che dice quello che pensa senza tanti giri di parole.
La storia mi ha soddisfatto pienamente, rivelandosi un mix perfetto tra amore e comicità. Aspetto con ansia l'arrivo di una seconda serie, dove spero che si approfondisca la vita misteriosa di Usui e in cui magari si aggiungano nuovi personaggi per rendere la storia più intrigante.
In altre parole trovo Kaichou wa Maid-sama! un vero capolavoro. Faccio i miei complimenti a Hiro Fujiwara per la storia e il suo talento nel disegnare manga.
Kaichōu Wa Maid-sama! è un shoujo manga di Hiro Fujiwara.
Il liceo Seika era una scuola maschile e da poco è diventata mista. Misaki è la presidentessa del consiglio studentesco. Da quando il padre ha abbandonato lei, la madre e la sorella ha iniziato a odiare i maschi, ma per aiutare la famiglia a saldare i debiti si ritrova a lavorare in un Maid cafè. Per evitare di perdere il rispetto che ha ottenuto tiene nascosto il suo lavoro. Un giorno viene scoperta da 3 bulli/compagni, ma viene salvata da Usui, il ragazzo più bello e popolare della scuola.
Da quel giorno i 3 ragazzi, chiamati anche i 3 idioti, diventano clienti abituali del cafè mantenendo il segreto.
Usui è il classico ragazzo superfigo, bravo a scuola, negli sport, che in ogni episodio aiuta la nostra eroina e mostrando i suoi sentimenti verso di lei. Misaki è diffidente verso il biondino, ma con il passare del tempo i suoi sentimenti si fanno più forti, capendo di non potere stare senza di lui.
Kaichou wa Maid-sama! è un anime piacevole, e ha personaggi ben curati. Spero ci sia una seconda serie.
Il liceo Seika era una scuola maschile e da poco è diventata mista. Misaki è la presidentessa del consiglio studentesco. Da quando il padre ha abbandonato lei, la madre e la sorella ha iniziato a odiare i maschi, ma per aiutare la famiglia a saldare i debiti si ritrova a lavorare in un Maid cafè. Per evitare di perdere il rispetto che ha ottenuto tiene nascosto il suo lavoro. Un giorno viene scoperta da 3 bulli/compagni, ma viene salvata da Usui, il ragazzo più bello e popolare della scuola.
Da quel giorno i 3 ragazzi, chiamati anche i 3 idioti, diventano clienti abituali del cafè mantenendo il segreto.
Usui è il classico ragazzo superfigo, bravo a scuola, negli sport, che in ogni episodio aiuta la nostra eroina e mostrando i suoi sentimenti verso di lei. Misaki è diffidente verso il biondino, ma con il passare del tempo i suoi sentimenti si fanno più forti, capendo di non potere stare senza di lui.
Kaichou wa Maid-sama! è un anime piacevole, e ha personaggi ben curati. Spero ci sia una seconda serie.
Kaichou wa maid-sama, realizzato da Hiro Fujiwaka è noioso.
Per i miei gusti la trama non aveva un filo da seguire, cioè era come se non esistesse la storia.
Tutti mi avevano raccontato che era un'opera meravigliosa, romantica e piena di colpi di scena, ma man mano che seguivo le puntate non c'era niente di nuovo e infatti non veniva la voglia di vedere l'episodio seguente.
L'amore, sì, c'è, però è riguardato di sottecchi; più che altro la storia riguarda le vicende di Misaki. Sarebbe stato bello se la protagonista fosse stata più docile, debole e timida, così Usui sarebbe venuta a salvarla in caso di guai. Poi non ci sono i triangoli amorosi, almeno uno ce ne poteva stare. Alla fine ci sta, ma non se ne fa nulla.
Le sigle però erano carine. Riguardo al character design, è l'unica cosa che mi ha colpito. I disegni sono molto puliti e piacevoli da vedere anche se non molto originali.
Do un 4 come voto finale per via dell'opening, delle ending e per via dei disegni, ma riguardo alla storia non ci ho trovato niente di bello.
Per i miei gusti la trama non aveva un filo da seguire, cioè era come se non esistesse la storia.
Tutti mi avevano raccontato che era un'opera meravigliosa, romantica e piena di colpi di scena, ma man mano che seguivo le puntate non c'era niente di nuovo e infatti non veniva la voglia di vedere l'episodio seguente.
L'amore, sì, c'è, però è riguardato di sottecchi; più che altro la storia riguarda le vicende di Misaki. Sarebbe stato bello se la protagonista fosse stata più docile, debole e timida, così Usui sarebbe venuta a salvarla in caso di guai. Poi non ci sono i triangoli amorosi, almeno uno ce ne poteva stare. Alla fine ci sta, ma non se ne fa nulla.
Le sigle però erano carine. Riguardo al character design, è l'unica cosa che mi ha colpito. I disegni sono molto puliti e piacevoli da vedere anche se non molto originali.
Do un 4 come voto finale per via dell'opening, delle ending e per via dei disegni, ma riguardo alla storia non ci ho trovato niente di bello.
"Kaichou wa Maid-sama!" ha una trama un po' banale ma con uno sviluppo carino.
Ormai si è vista troppo la solita solfa del bellone che scopre il segreto della ragazza e quindi, in un qualche modo, viene ricattata in modo che lui non lo dica in giro.
Gli elementi forse di forza sono la simpatia, i disegni e il modo in cui si sviluppa la storia. Ciò che è decisamente un punto di forza della protagonista è il fatto che odia gli uomini in generale, e non soltanto Usui. Solitamente negli anime shoujo di questo tipo la protagonista odia e battibecca solamente con colui che diventerà "l'amore della sua vita".
La storia è carina ed è molto apprezzabile, i disegni sono nella media, solamente che mi aspettavo qualcosina di più dato tutto questo parlare su quest'anime.
In complesso il mio voto è 6: non so ma a me sembra un misto tra KareKano e Lovely Complex.
Ormai si è vista troppo la solita solfa del bellone che scopre il segreto della ragazza e quindi, in un qualche modo, viene ricattata in modo che lui non lo dica in giro.
Gli elementi forse di forza sono la simpatia, i disegni e il modo in cui si sviluppa la storia. Ciò che è decisamente un punto di forza della protagonista è il fatto che odia gli uomini in generale, e non soltanto Usui. Solitamente negli anime shoujo di questo tipo la protagonista odia e battibecca solamente con colui che diventerà "l'amore della sua vita".
La storia è carina ed è molto apprezzabile, i disegni sono nella media, solamente che mi aspettavo qualcosina di più dato tutto questo parlare su quest'anime.
In complesso il mio voto è 6: non so ma a me sembra un misto tra KareKano e Lovely Complex.
<b>Attenzione! Contiene possibili spoiler!</b>
Ho iniziato a vedere quest'anime sotto consiglio di un'amica, ma devo dire che mi aspettavo qualcosa di più.
La storia è sempre la stessa, una ragazza ingenua di nome Misaki, presidentessa della scuola, che fa la cameriera come lavoro extrascolastico. Un giorno viene vista da Takumi Usui, il ragazzo più popolare della scuola, e lui le dice che se non starà sotto la sua campana spiffererà a tutti del suo lavoro part-time. Ovviamente lei scoprirà poi di essersi innamorata di lui (e lui di lei) ma fino alla fine non lo ammetterà.
Senza dubbio i disegni sono stupendi e i personaggi tutti ben delineati. Se vi piacciono le solite storielle, con fighi da paura, Mad-Sama fa per voi.
Ho iniziato a vedere quest'anime sotto consiglio di un'amica, ma devo dire che mi aspettavo qualcosa di più.
La storia è sempre la stessa, una ragazza ingenua di nome Misaki, presidentessa della scuola, che fa la cameriera come lavoro extrascolastico. Un giorno viene vista da Takumi Usui, il ragazzo più popolare della scuola, e lui le dice che se non starà sotto la sua campana spiffererà a tutti del suo lavoro part-time. Ovviamente lei scoprirà poi di essersi innamorata di lui (e lui di lei) ma fino alla fine non lo ammetterà.
Senza dubbio i disegni sono stupendi e i personaggi tutti ben delineati. Se vi piacciono le solite storielle, con fighi da paura, Mad-Sama fa per voi.
Ho subito adorato quest'anime, sarà perché amo gli shoujo-commedie, ma non è facile per me trovarne di così belli. Kaichou Wa Maid-Sama! mi è piaciuto talmente tanto che ho dovuto vederlo anche una seconda volta; i disegni sono carini, la storia mai noiosa: è invece spassosa e romantica, il protagonista maschile così premuroso e protettivo ha un fascino misterioso capace di attrarre qualsiasi ragazza sognatrice come me. La protagonista femminile, invece, ha una forza davvero ammirevole, ed è molto altruista, anche se capita che gli spettatori si chiedano come mai non si sia ancora presa il bell'Usui!
Comunque la trovo una serie a dir poco perfetta, capace di catturare l'attenzione di chiunque; lo consiglio vivamente alle persone allegre e romantiche, e sì, anche un po' sognatrici.
Comunque la trovo una serie a dir poco perfetta, capace di catturare l'attenzione di chiunque; lo consiglio vivamente alle persone allegre e romantiche, e sì, anche un po' sognatrici.
A mio parere Kaichou wa Maid-sama è uno dei più belli e divertenti anime che ho visto. Fin dalla prima puntata mi ha colpito il modo di fare della protagonista, Misaki, che a differenza della "classica" ragazza da shoujo, ha modi di agire decisamente impulsivi e talvolta anche violenti! In compenso quando sta con Usui viene decisamente fuori il suo imbarazzo e pur non rendendosene conto finirà con l'affezionarsi a lui.
Che dire, potrei andare avanti per ore a parlare di quest'anime ma è meglio se mi fermo qui.
Non ho messo 10 perché, pur non avendo trovato particolari difetti, sono abbastanza pignola e il voto più alto lo assegnerò a un altro anime a mio parere più bello.
Comunque questo è uno dei migliori che abbia mai visto. Lo consiglio.
Che dire, potrei andare avanti per ore a parlare di quest'anime ma è meglio se mi fermo qui.
Non ho messo 10 perché, pur non avendo trovato particolari difetti, sono abbastanza pignola e il voto più alto lo assegnerò a un altro anime a mio parere più bello.
Comunque questo è uno dei migliori che abbia mai visto. Lo consiglio.
Misaki ha un segreto che non deve scoprire nessuno. A scuola è l’integerrimo presidente del consiglio studentesco e combatte contro i volgari e inaffidabili maschi per rimetterli in riga, ma al lavoro è costretta a trasformarsi in una dolcissima e servizievole maid, cioè in una cameriera che serve i clienti come se fossero i suoi signori e padroni.
Kaichou wa Maid-sama! è una spassosissima storia d’amore su una ragazza che detestava gli uomini finché non ha conosciuto l’unico ragazzo al mondo in grado di farle cambiare idea. Questa in generale è la trama cosi come è stata rilasciata dalla panini.
Ma parliamo dei personaggi. Iniziamo dai protagonisti.
Misaki è una ragazza combattiva, energica e pronta ad aiutare coloro che si trovano in difficoltà. Diversamente da tutte le altre protagoniste di uno shoujo scolastico, non si butta ai piedi del ragazzo che le interessa e nemmeno cerca in qualche modo di attirare verso di sé un qualche interesse da parte del ragazzo che le piace e dei ragazzi in generale; qui in quest'anime troviamo un'inversione di marcia: è lui, in questo caso il nostro protagonista maschile Usui, che fa qualcosa per potere attirare la sua attenzione.
Usui è un ragazzo molto affascinante, interessante e, come capita in molti shoujo scolastici, è dotato di capacita particolari che gli permettono di potere fare qualsiasi cosa al meglio delle proprie possibilità. Ma anche qui abbiamo un'inversione di marcia rispetto ai soliti protagonisti maschili bellocci e super dotati: a Usui non piace stare al centro dell'attenzione e non sfrutta al proprio vantaggio queste sue capacita per esempio giocando con i sentimenti delle ragazze o prendendosi gioco delle persone. Anzi è molto disponibile e dopo avere capito di avere un particolare interesse per Misaki dichiara chiaramente i propri sentimenti e si concentra unicamente su di essa per poter conquistare il suo cuore.
Gli altri personaggi in realtà sono solo di contorno non hanno un vero e proprio ruolo nella storia, difatti non si conosce molto su questi personaggi. Anche sui protagonisti principali di fatto non si sa molto a parte qualche particolare sulla vita privata di Misaki e quasi del tutto niente su Usui e questa secondo me rappresenta una pecca della storia.
Per quanto riguarda il disegno è moto bello e la narrazione scorre molto velocemente. In definitiva io mi sento di consigliare la visione di quest'anime. E' una storia leggera e frizzante, scorrevole e tuttavia abbastanza godibile.
L'uscita del manga da cui è stata tratta la storia dell'anime è ancora in corso di pubblicazione in Giappone e presto anche in Italia per la Panini uscirà il manga.
Come voto ho dato un otto perché mi sono divertita nel vederlo, forse con una seconda serie e un sviluppo delle vicende dei personaggi, la storia potrebbe prendere una piega migliore.
Kaichou wa Maid-sama! è una spassosissima storia d’amore su una ragazza che detestava gli uomini finché non ha conosciuto l’unico ragazzo al mondo in grado di farle cambiare idea. Questa in generale è la trama cosi come è stata rilasciata dalla panini.
Ma parliamo dei personaggi. Iniziamo dai protagonisti.
Misaki è una ragazza combattiva, energica e pronta ad aiutare coloro che si trovano in difficoltà. Diversamente da tutte le altre protagoniste di uno shoujo scolastico, non si butta ai piedi del ragazzo che le interessa e nemmeno cerca in qualche modo di attirare verso di sé un qualche interesse da parte del ragazzo che le piace e dei ragazzi in generale; qui in quest'anime troviamo un'inversione di marcia: è lui, in questo caso il nostro protagonista maschile Usui, che fa qualcosa per potere attirare la sua attenzione.
Usui è un ragazzo molto affascinante, interessante e, come capita in molti shoujo scolastici, è dotato di capacita particolari che gli permettono di potere fare qualsiasi cosa al meglio delle proprie possibilità. Ma anche qui abbiamo un'inversione di marcia rispetto ai soliti protagonisti maschili bellocci e super dotati: a Usui non piace stare al centro dell'attenzione e non sfrutta al proprio vantaggio queste sue capacita per esempio giocando con i sentimenti delle ragazze o prendendosi gioco delle persone. Anzi è molto disponibile e dopo avere capito di avere un particolare interesse per Misaki dichiara chiaramente i propri sentimenti e si concentra unicamente su di essa per poter conquistare il suo cuore.
Gli altri personaggi in realtà sono solo di contorno non hanno un vero e proprio ruolo nella storia, difatti non si conosce molto su questi personaggi. Anche sui protagonisti principali di fatto non si sa molto a parte qualche particolare sulla vita privata di Misaki e quasi del tutto niente su Usui e questa secondo me rappresenta una pecca della storia.
Per quanto riguarda il disegno è moto bello e la narrazione scorre molto velocemente. In definitiva io mi sento di consigliare la visione di quest'anime. E' una storia leggera e frizzante, scorrevole e tuttavia abbastanza godibile.
L'uscita del manga da cui è stata tratta la storia dell'anime è ancora in corso di pubblicazione in Giappone e presto anche in Italia per la Panini uscirà il manga.
Come voto ho dato un otto perché mi sono divertita nel vederlo, forse con una seconda serie e un sviluppo delle vicende dei personaggi, la storia potrebbe prendere una piega migliore.
Kaichou wa Maid-sama! è un anime non tanto diverso da altri del genere, ma ben fatto: ha il giusto mix di sentimento e commedia, per un risultato di qualità. Certo, i capolavori come Clannad sono lontani, ma questa serie ha alcune frecce al suo arco davvero interessanti, prima tra tutte la caratterizzazione della protagonista Misaki, bellissima, desideratissima ma che odia gli uomini a causa del padre. Altrettanto ben caratterizzato è Usui, che la baccaglia praticamente dal primo episodio, e che al di là del suo aspetto glaciale dimostra un grande senso protettivo verso Misa. Di lui, però, resteranno molti lati oscuri, che contribuiranno alla sua figura di bello e misterioso fino alla fine della serie.
Il lavoro part time che Misa vuole tenere segreto, cioè fare la maid in un caffè, ovviamente, è un po' il filo conduttore della storia, che si divide tra scuola e caffè, con tutti i vari personaggi secondari che, di volta in volta, entreranno in gioco a diverso titolo. Ognuno di loro sarà poi protagonista di almeno una storia.
Per gli amanti del genere sentimentale, consiglio di vederlo, specie per chi, come me, apprezza le storie d'amore immerse nella commedia, dove, cioè, si ride con buoni sentimenti
Il lavoro part time che Misa vuole tenere segreto, cioè fare la maid in un caffè, ovviamente, è un po' il filo conduttore della storia, che si divide tra scuola e caffè, con tutti i vari personaggi secondari che, di volta in volta, entreranno in gioco a diverso titolo. Ognuno di loro sarà poi protagonista di almeno una storia.
Per gli amanti del genere sentimentale, consiglio di vederlo, specie per chi, come me, apprezza le storie d'amore immerse nella commedia, dove, cioè, si ride con buoni sentimenti
Se cercate un buono shoujo divertente e romantico quanto basta, non vi può di certo sfuggire questo titolo.
La protagonista indiscussa è Misaki, studentessa modello, presidentessa del consiglio studentesco, forte ed esperta di arti marziali. L’obiettivo della ragazza è quello di migliorare la reputazione della scuola, ex liceo maschile, ora aperto ad ambo i sessi, che però negli anni si è fatto il brutto nome di un covo di teppisti. La realtà non si allontana tanto dalle voci e la nostra Misaki deve lottare duramente per portare l’ordine e difendere la poche ragazze spaurite che frequentano l’istituto. Quest'aria di rinnovamento non sta bene a molti, così nel corso delle serie la ragazza avrà vari antagonisti, difatti già nella prima puntata tre teppisti cercano di aizzarle contro il temutissimo Usui. Il ragazzo s'interessa alla protagonista e invece di osteggiarla ne rimane colpito e comincerà a dimostrarlo in un modo tutto suo. Pedinando la ragazza scopre, che essa cela un segreto, dietro all’alone di perfezione che si è creata intorno a sé: Misaki è una maid, lavora in un maidcafè. Ed ecco che arriva sul piatto d’argento la possibilità per Usui di ricattare e punzecchiare la malcapitata, ma non si tratta che di una scusa per passare del tempo con la determinata e cocciuta Misaki.
È l’inizio di un amore? Non proprio, perché a causa di un trauma famigliare la ragazza odia il genere maschile e proprio a causa di questo trauma e delle conseguenze economiche che ne sono derivate, è stata costretta a trovare un lavoro ben remunerativo. Quindi se pensate che la componente maid sia di fan service, vi sbagliate, non è questo il caso, il lavoro di cameriera è una scelta obbligata, imposta dal bisogno e per questo il lavoro inizialmente è disprezzato da Misaki, considerato come una cosa di cui vergognarsi e da nascondere. L’incontro tra Usui e Misaki è propizio poiché permette a entrambi d'intraprendere un percorso in cui possono sorreggersi a vicenda e migliorare lati molto spigolosi della propria personalità; l’una comincia a fidarsi del genere maschile e l’altro trova l’affetto e l’amore che gli sono sempre stati negati. In verità di Usui non sappiamo moltissimo, rimane avvolto nel mistero; questo probabilmente è dovuto al fatto che il manga, da cui è tratto l’anime, è ancora in corso, ed è plausibile pensare che certe carte verranno scoperte solo più in là nella narrazione.
Ci sono molti personaggi di contorno: i tre teppisti che poi diventano fan della maid Misa-chan, assidui frequentatori del caffè; le due compagne di classe di Misaki, una seriosa e l’altra sempre con la testa tra le nuvole, pronta sempre a innamorarsi di ragazzacci; la sorellina di Misaki con una fortuna sfacciata che vince sempre a concorsi del supermercato e a estrazioni varie; i membri del consiglio studentesco, tra cui spicca il vicepresidente, che viene sempre scambiato per una ragazza. E venendo alle altre maid e a chi gira intorno al caffè spicca il personaggio di Aoi, un ragazzino che ama travestirsi da donna, e il suo travestimento è così riuscito da procurargli/le uno stuolo di ammiratori. Aoi inizialmente non sopporta Misaki, poiché ritiene che la ragazza non metta ben in luce la sua femminilità, lei che è donna veramente, si mortifica in vestiti maschili ed è sciatta: chi ha il pane non hai denti.
Kaichou wa Maid-sama!, l’hanno visto anche dei miei amici di sesso maschile, gradendolo, non è uno di quegli shoujo adatti solo a palati femminili, difatti è un anime brillante, divertente, leggero che scorre con piacere e ci dona anche un bel finale, quindi do 8.
La protagonista indiscussa è Misaki, studentessa modello, presidentessa del consiglio studentesco, forte ed esperta di arti marziali. L’obiettivo della ragazza è quello di migliorare la reputazione della scuola, ex liceo maschile, ora aperto ad ambo i sessi, che però negli anni si è fatto il brutto nome di un covo di teppisti. La realtà non si allontana tanto dalle voci e la nostra Misaki deve lottare duramente per portare l’ordine e difendere la poche ragazze spaurite che frequentano l’istituto. Quest'aria di rinnovamento non sta bene a molti, così nel corso delle serie la ragazza avrà vari antagonisti, difatti già nella prima puntata tre teppisti cercano di aizzarle contro il temutissimo Usui. Il ragazzo s'interessa alla protagonista e invece di osteggiarla ne rimane colpito e comincerà a dimostrarlo in un modo tutto suo. Pedinando la ragazza scopre, che essa cela un segreto, dietro all’alone di perfezione che si è creata intorno a sé: Misaki è una maid, lavora in un maidcafè. Ed ecco che arriva sul piatto d’argento la possibilità per Usui di ricattare e punzecchiare la malcapitata, ma non si tratta che di una scusa per passare del tempo con la determinata e cocciuta Misaki.
È l’inizio di un amore? Non proprio, perché a causa di un trauma famigliare la ragazza odia il genere maschile e proprio a causa di questo trauma e delle conseguenze economiche che ne sono derivate, è stata costretta a trovare un lavoro ben remunerativo. Quindi se pensate che la componente maid sia di fan service, vi sbagliate, non è questo il caso, il lavoro di cameriera è una scelta obbligata, imposta dal bisogno e per questo il lavoro inizialmente è disprezzato da Misaki, considerato come una cosa di cui vergognarsi e da nascondere. L’incontro tra Usui e Misaki è propizio poiché permette a entrambi d'intraprendere un percorso in cui possono sorreggersi a vicenda e migliorare lati molto spigolosi della propria personalità; l’una comincia a fidarsi del genere maschile e l’altro trova l’affetto e l’amore che gli sono sempre stati negati. In verità di Usui non sappiamo moltissimo, rimane avvolto nel mistero; questo probabilmente è dovuto al fatto che il manga, da cui è tratto l’anime, è ancora in corso, ed è plausibile pensare che certe carte verranno scoperte solo più in là nella narrazione.
Ci sono molti personaggi di contorno: i tre teppisti che poi diventano fan della maid Misa-chan, assidui frequentatori del caffè; le due compagne di classe di Misaki, una seriosa e l’altra sempre con la testa tra le nuvole, pronta sempre a innamorarsi di ragazzacci; la sorellina di Misaki con una fortuna sfacciata che vince sempre a concorsi del supermercato e a estrazioni varie; i membri del consiglio studentesco, tra cui spicca il vicepresidente, che viene sempre scambiato per una ragazza. E venendo alle altre maid e a chi gira intorno al caffè spicca il personaggio di Aoi, un ragazzino che ama travestirsi da donna, e il suo travestimento è così riuscito da procurargli/le uno stuolo di ammiratori. Aoi inizialmente non sopporta Misaki, poiché ritiene che la ragazza non metta ben in luce la sua femminilità, lei che è donna veramente, si mortifica in vestiti maschili ed è sciatta: chi ha il pane non hai denti.
Kaichou wa Maid-sama!, l’hanno visto anche dei miei amici di sesso maschile, gradendolo, non è uno di quegli shoujo adatti solo a palati femminili, difatti è un anime brillante, divertente, leggero che scorre con piacere e ci dona anche un bel finale, quindi do 8.
Misaki Ayuzawa è la presidentessa del Consiglio Studentesco della Scuola Superiore Seika. Il suo sogno è di cambiare in meglio la sua scuola che, essendo un ex istituto maschile, conta ancora ben poche ragazze. La famiglia di Misaki è molto povera e per questo dopo la scuola la ragazza lavora part-time in un Maid Cafè. Temendo di rovinare la sua reputazione di presidente, Misa-chan vuole mantenere il segreto sul suo impiego, ma Takumi Usui, uno dei più popolari studenti della Seika viene casualmente a conoscenza del suo segreto.
Misa teme che Takumi riveli quanto ha visto, ma stranamente il ragazzo sembra divertito nel guardare la sua compagna nelle vesti di diversi cosplay e decide di mantenere il segreto per se stesso. Misaki dal canto suo cova un profondo odio verso i ragazzi e la presenza di Usui tra i piedi sembra innervosirla parecchio. Ma sarà solo odio tutto questo turbamento?
La protagonista di Kaichou wa Maid-sama non rispecchia lo stereotipo della delicata ragazza da shoujo-manga. Misaki è bella, forte, atletica, decisa ed energica. Non si lascia intimorire da nessuno e non si fa mettere i piedi in testa, tranne forse per quell'unica debolezza: Usui Takumi. Quest'ultimo, invece, è il classico ragazzo bello e tenebroso, attorno alla sua vita ruota il perfetto mistero e non si sa da dove vengano tutti i suoi talenti, né si ha la benché minima idea di che vita conduca.
Oltre alla coppia protagonista, l'universo di Kaichou wa Maid-sama si compone di diversi e divertenti personaggi, come le adorabili cameriere del Maid Latte, il trio degli idioti, il simpatico Yukimura, il tetro Kanou, l'adolescente super-moe Aoi-chan e il mangione Hinata, amico d'infanzia della protagonista. I personaggi secondari pur avendo un ruolo da sparring-partner sono molto ben caratterizzati. In particolare trovo semplicemente adorabile il capo del Maid Latte, la dolcissima trentenne Satsuki-san. Lo stesso però non si può dire per Misaki e Takumi, che essendo la coppia protagonista avrebbe sicuramente meritato un trattamento migliore.
Il problema sta nel fatto che le loro vite passate, che sembrano avere inciso molto sul loro modo di essere, vengono solamente accennate. Di Misaki sappiamo che la sua povertà deriva dal fatto che il padre è scappato di casa qualche anno prima, ma non ci è dato sapere il motivo per cui se n'è andato, né la reazione della famiglia al triste avvenimento. Per Takumi il discorso è anche peggiore. Viene naturale pensare che provenga da una famiglia ricca, in quanto vive da solo in un appartamento con vista panoramica, ma dei genitori non parla mai e oltre all'amicizia di Misaki sembra essere un ragazzo molto solo. In più, i suoi mille talenti nello sport, nella cucina e praticamente in tutto quello che fa, non si sa da dove provengano.
Questa lacuna purtroppo toglie dei punti che nel complesso la serie meriterebbe, perché la storia è piacevole, così come i disegni e a tratti si ride veramente di gusto. Mi è piaciuto davvero e lo consiglio a tutti quelli che amano le storie sentimentali, ma allo stesso tempo sono convinta che come me resteranno un po' delusi dal mancato approfondimento sulle vite dei due protagonisti. Inoltre, trovo che la comparsa in scena di Hinata avvenga troppo tardi e che sarebbe stato più giusto e interessante inserirlo quando Misaki non aveva ancora ben chiari i propri sentimenti, in questo modo il triangolo amoroso sarebbe stato molto più credibile. Il fatto poi che il manga sia ancora in corso di serializzazione induce anche a pensare che l'ipotetico finale dell'episodio 26 possa discostarsi parecchio rispetto al fumetto.
Insomma, la storia è buona, ma si poteva renderla certamente meglio, perché a guardarla si denota un senso d'incompletezza. Per questo motivo, anche se ho apprezzato molto Kaichou wa Maid-sama, non me la sento di dargli un voto superiore al 7. Se verrà realizzata una seconda serie, mi auguro possa essere di molto superiore a questa.
Misa teme che Takumi riveli quanto ha visto, ma stranamente il ragazzo sembra divertito nel guardare la sua compagna nelle vesti di diversi cosplay e decide di mantenere il segreto per se stesso. Misaki dal canto suo cova un profondo odio verso i ragazzi e la presenza di Usui tra i piedi sembra innervosirla parecchio. Ma sarà solo odio tutto questo turbamento?
La protagonista di Kaichou wa Maid-sama non rispecchia lo stereotipo della delicata ragazza da shoujo-manga. Misaki è bella, forte, atletica, decisa ed energica. Non si lascia intimorire da nessuno e non si fa mettere i piedi in testa, tranne forse per quell'unica debolezza: Usui Takumi. Quest'ultimo, invece, è il classico ragazzo bello e tenebroso, attorno alla sua vita ruota il perfetto mistero e non si sa da dove vengano tutti i suoi talenti, né si ha la benché minima idea di che vita conduca.
Oltre alla coppia protagonista, l'universo di Kaichou wa Maid-sama si compone di diversi e divertenti personaggi, come le adorabili cameriere del Maid Latte, il trio degli idioti, il simpatico Yukimura, il tetro Kanou, l'adolescente super-moe Aoi-chan e il mangione Hinata, amico d'infanzia della protagonista. I personaggi secondari pur avendo un ruolo da sparring-partner sono molto ben caratterizzati. In particolare trovo semplicemente adorabile il capo del Maid Latte, la dolcissima trentenne Satsuki-san. Lo stesso però non si può dire per Misaki e Takumi, che essendo la coppia protagonista avrebbe sicuramente meritato un trattamento migliore.
Il problema sta nel fatto che le loro vite passate, che sembrano avere inciso molto sul loro modo di essere, vengono solamente accennate. Di Misaki sappiamo che la sua povertà deriva dal fatto che il padre è scappato di casa qualche anno prima, ma non ci è dato sapere il motivo per cui se n'è andato, né la reazione della famiglia al triste avvenimento. Per Takumi il discorso è anche peggiore. Viene naturale pensare che provenga da una famiglia ricca, in quanto vive da solo in un appartamento con vista panoramica, ma dei genitori non parla mai e oltre all'amicizia di Misaki sembra essere un ragazzo molto solo. In più, i suoi mille talenti nello sport, nella cucina e praticamente in tutto quello che fa, non si sa da dove provengano.
Questa lacuna purtroppo toglie dei punti che nel complesso la serie meriterebbe, perché la storia è piacevole, così come i disegni e a tratti si ride veramente di gusto. Mi è piaciuto davvero e lo consiglio a tutti quelli che amano le storie sentimentali, ma allo stesso tempo sono convinta che come me resteranno un po' delusi dal mancato approfondimento sulle vite dei due protagonisti. Inoltre, trovo che la comparsa in scena di Hinata avvenga troppo tardi e che sarebbe stato più giusto e interessante inserirlo quando Misaki non aveva ancora ben chiari i propri sentimenti, in questo modo il triangolo amoroso sarebbe stato molto più credibile. Il fatto poi che il manga sia ancora in corso di serializzazione induce anche a pensare che l'ipotetico finale dell'episodio 26 possa discostarsi parecchio rispetto al fumetto.
Insomma, la storia è buona, ma si poteva renderla certamente meglio, perché a guardarla si denota un senso d'incompletezza. Per questo motivo, anche se ho apprezzato molto Kaichou wa Maid-sama, non me la sento di dargli un voto superiore al 7. Se verrà realizzata una seconda serie, mi auguro possa essere di molto superiore a questa.
Non so nemmeno io come ho scoperto quest'anime, ma devo dire che fin dalla prima puntata mi sono appassionata tantissimo, ho visto tutte le 26 puntate di fila, in una sola giornata, non riuscivo a smettere, era come una droga. Ma andiamo con ordine, per prima cosa la trama.
Misaki è l'eroina di Kaichou wa Maid-sama! Vive sola con sua madre e sua sorella minore Suzuna, perché il padre le ha abbandonate, lasciandole con un debito enorme. A causa delle azioni di suo padre, Misaki ha un odio profondo per la maggior parte dei ragazzi. Nonostante ciò è una ragazza piena di vitalità e sempre pronta a darsi da fare per aiutare la famiglia, oltre a essere una brava studentessa. Inoltre è la presidentessa del liceo che frequenta, il Seika High School che, scuola nota per i suoi studenti selvaggi e in generale per essere un posto terribile per le ragazze, solo recentemente è diventato un liceo misto, con la popolazione femminile ancora in minoranza.
Misaki ha lavorato duramente per diventare il presidente del consiglio degli studenti per consentire così alle ragazze di sentirsi al sicuro in tale ambiente, guadagnando però una reputazione di dittatore che odia i ragazzi. Per aiutare la famiglia a ripagare i debiti, lavora in un maid caffè, locale giapponese a tema dove le cameriere accolgono i clienti con frasi del tipo "Ben rientrato a casa, onorato padrone!" .Misaki, imbarazzata da questo lavoro, tenterà di tenerlo nascosto. Purtroppo Usui, uno dei ragazzi più popolari della scuola, scopre per caso il segreto della ragazza.
Usui che inizialmente sembra un ragazzo privo d'interessi, dimostra di possedere uno straordinario talento in numerosi settori. Egli sviluppa un interesse per Misaki dopo avere scoperto il suo segreto, ma sceglie di non rivelarlo a nessuno. Mentre lei respinge il suo comportamento come semplice molestia, lui continua a vegliare su di lei e, oltre a consigliarla, Usui è sempre pronto a proteggerla da qualsiasi imprevisto. Poco si sa del suo passato e lui è restio a parlarne.
<b>Attenzione! Contiene spoiler!</b>
Adoro il personaggio maschile molto protettivo nei confronti della ragazza: lui dichiara il suo amore quasi subito, anche se in modo un po’ ambiguo, tanto da creare imbarazzo nella protagonista, creando così delle gag esilaranti.
Nulla è scontato,in ogni episodio vi sono dei colpi di scena. L’animazione è davvero ben curata, e le musiche sono simpatiche. Il mio voto è decisamente 10. Anche se vi è un lieto fine, spero che vi sia un’altra serie, anche per capire il misterioso passato di Usui.
Misaki è l'eroina di Kaichou wa Maid-sama! Vive sola con sua madre e sua sorella minore Suzuna, perché il padre le ha abbandonate, lasciandole con un debito enorme. A causa delle azioni di suo padre, Misaki ha un odio profondo per la maggior parte dei ragazzi. Nonostante ciò è una ragazza piena di vitalità e sempre pronta a darsi da fare per aiutare la famiglia, oltre a essere una brava studentessa. Inoltre è la presidentessa del liceo che frequenta, il Seika High School che, scuola nota per i suoi studenti selvaggi e in generale per essere un posto terribile per le ragazze, solo recentemente è diventato un liceo misto, con la popolazione femminile ancora in minoranza.
Misaki ha lavorato duramente per diventare il presidente del consiglio degli studenti per consentire così alle ragazze di sentirsi al sicuro in tale ambiente, guadagnando però una reputazione di dittatore che odia i ragazzi. Per aiutare la famiglia a ripagare i debiti, lavora in un maid caffè, locale giapponese a tema dove le cameriere accolgono i clienti con frasi del tipo "Ben rientrato a casa, onorato padrone!" .Misaki, imbarazzata da questo lavoro, tenterà di tenerlo nascosto. Purtroppo Usui, uno dei ragazzi più popolari della scuola, scopre per caso il segreto della ragazza.
Usui che inizialmente sembra un ragazzo privo d'interessi, dimostra di possedere uno straordinario talento in numerosi settori. Egli sviluppa un interesse per Misaki dopo avere scoperto il suo segreto, ma sceglie di non rivelarlo a nessuno. Mentre lei respinge il suo comportamento come semplice molestia, lui continua a vegliare su di lei e, oltre a consigliarla, Usui è sempre pronto a proteggerla da qualsiasi imprevisto. Poco si sa del suo passato e lui è restio a parlarne.
<b>Attenzione! Contiene spoiler!</b>
Adoro il personaggio maschile molto protettivo nei confronti della ragazza: lui dichiara il suo amore quasi subito, anche se in modo un po’ ambiguo, tanto da creare imbarazzo nella protagonista, creando così delle gag esilaranti.
Nulla è scontato,in ogni episodio vi sono dei colpi di scena. L’animazione è davvero ben curata, e le musiche sono simpatiche. Il mio voto è decisamente 10. Anche se vi è un lieto fine, spero che vi sia un’altra serie, anche per capire il misterioso passato di Usui.
Volevo vedere un anime di questo genere, comico, sentimentale e che emozionasse. Ne ho visti diversi di questo genere e ne cercavo quindi uno che potesse distrarmi come hanno fatto altri. All'inizio Kaichou sembrava perfetto. Divertente, personaggi simpatici, la trama subito banale, ma simpatica. Continuando però a guardare le puntate, ecco che i difetti di Kaichou erano più evidenti: monotonia, troppo banale, superficiale. E sì, perché non cambia mai. Non approfondisce i personaggi, cosa grave secondo me. Mi vuoi spiegare per bene la storia di Misaki? E Usui? Che vita ha? Che fa?
E così vale anche per gli altri personaggi, persino per quelli che potrebbero intaccare il rapporto tra i due protagonisti. Addirittura nella parte centrale della serie, mi sono annoiata. E questo non è buono per un anime di questo genere, che dovrebbe seppur non emozionare, almeno divertire. Peccato. Do 6 per i disegni e per alcune scene, ma per altro meriterebbe anche 5.
E così vale anche per gli altri personaggi, persino per quelli che potrebbero intaccare il rapporto tra i due protagonisti. Addirittura nella parte centrale della serie, mi sono annoiata. E questo non è buono per un anime di questo genere, che dovrebbe seppur non emozionare, almeno divertire. Peccato. Do 6 per i disegni e per alcune scene, ma per altro meriterebbe anche 5.
Kaichou wa Maid-sama! è uno degli shoujo più belli che ho visto, forse il mio preferito. La grafica la trovo eccezionale, i disegni secondo me sono belli e accurati e i protagonisti sono dolci e carini.
Kaichou wa Maid-sama! è anche originale e diverso dagli altri shoujo, ha una bella storia, sentimentale e super divertente, allo stesso tempo.
La storia s'incentra sulla vita di una ragazzina che, oltre a fare la presidentessa della scuola, deve lavorare part time come maid in un cafè. Qui la scopre Usui, il ragazzo più bello della scuola, il quale s'innamora di lei.
aichou wa Maid-sama!, ve lo consiglio assolutamente.
Kaichou wa Maid-sama! è anche originale e diverso dagli altri shoujo, ha una bella storia, sentimentale e super divertente, allo stesso tempo.
La storia s'incentra sulla vita di una ragazzina che, oltre a fare la presidentessa della scuola, deve lavorare part time come maid in un cafè. Qui la scopre Usui, il ragazzo più bello della scuola, il quale s'innamora di lei.
aichou wa Maid-sama!, ve lo consiglio assolutamente.
Io l'ho visto tutto, Kaichou wa Maid-sama!, e per me è un anime stupendo. Devo dire che i personaggi sono molto interessanti e i disegni sono ben fatti. La storia, anche se per molti può sembrare già vista, possiede quel non so che di diverso.
Di solito poi i personaggi femminili non sono così forti come la nostra protagonista, che è anche risoluta e severa, e mentre i ragazzi di altri anime sono sempre "in cerca di..." qui, invece, Usui è un bel ragazzo, che va benissimo a scuola e anche se a volte si comporta da ombra non si spinge mai troppo oltre, protegge e corre sempre in aiuto della persona che ama trattandola con molta attenzione.
Nelle scene non c'è nulla di spinto, Kaichou wa Maid-sama! è un anime molto sobrio e simpatico, adatto a qualsiasi target.
Speriamo in una seconda serie, perché a molte persone compresa me è piaciuto tantissimo.
Non mi resta che augurarvi: buona visione!
Di solito poi i personaggi femminili non sono così forti come la nostra protagonista, che è anche risoluta e severa, e mentre i ragazzi di altri anime sono sempre "in cerca di..." qui, invece, Usui è un bel ragazzo, che va benissimo a scuola e anche se a volte si comporta da ombra non si spinge mai troppo oltre, protegge e corre sempre in aiuto della persona che ama trattandola con molta attenzione.
Nelle scene non c'è nulla di spinto, Kaichou wa Maid-sama! è un anime molto sobrio e simpatico, adatto a qualsiasi target.
Speriamo in una seconda serie, perché a molte persone compresa me è piaciuto tantissimo.
Non mi resta che augurarvi: buona visione!
Noioso, ripetitivo, banale e a tratti irritante, se non gli do un voto più basso del tre e perché voglio attribuire un piccolo merito al caracter design, che non mi dispiace. Per il resto Kaichou wa Maid-sama! è un anime che non ha alcun pregio. E' fatto da una serie di episodi visti e rivisti in un milione di altri anime, è assolutamente privo di trama e, se qualcuno spera che si riveli un tantino interessante svelando un qualche mistero sul fenomenale Usui, beh, scordatevelo. All'unico personaggio degno di un minimo d'attenzione vengono dedicati 4 o 5 episodi sulla parte finale, non sia mai che magari gli autori riuscissero a renderlo un po' interessante con un triangolo amoroso, e poi viene brutalmente liquidato come se mai fosse esistito.
In tutto ciò, persino la parte divertente che gli anime di questo tipo generalmente offrono, dato che molto altro da offrire non hanno, è pietosa. Forse e dico "forse" ho sorriso un paio di volte in tutto e più per pietà che per divertimento. Insomma, non consiglierei questo anime a nessuno, nemmeno per passare un po' di tempo, io l'ho trovato fastidioso sotto ogni punto di vista.
In tutto ciò, persino la parte divertente che gli anime di questo tipo generalmente offrono, dato che molto altro da offrire non hanno, è pietosa. Forse e dico "forse" ho sorriso un paio di volte in tutto e più per pietà che per divertimento. Insomma, non consiglierei questo anime a nessuno, nemmeno per passare un po' di tempo, io l'ho trovato fastidioso sotto ogni punto di vista.
Dunque diciamo che il voto finale è 6, ma fino a metà serie siamo a 7 e mezzo. Il crollo lo si ha perché questa serie è come il bolero di Ravel: non cambia mai e per giunta nemmeno la velocità cambia (almeno quella nel bolero varia).
L'anime parte bene con una trama già vista che però da qualche speranza per via della doppia vita della protagonista, una presidentessa d'istituto con problemi finanziari seri, la quale deve lavorare part time e ovviamente non può farlo sapere alla scuola e ai compagni, anche perché questo lavoro è la Maid, cioè una cameriera un po' particolare in uno speciale caffè, dove la proprietaria ha come regole prioritarie la dolcezza e la cortesia verso il cliente - ed ecco che Misaki qui deve essere femminile e affabile e non carismatica e autoritaria. Questo è l'incipit fuori standard unito al fatto che come protagonista non c'è una gnocca da paura ma una ragazza sportiva e atletica come un pentatleta, che ha qualcosa del maschiaccio compulsivo e ha dei comportamenti davvero poco femminili che la mettono in imbarazzo quando poi deve ricordarsi che è di fatto una ragazza.
Purtroppo la trama non ha niente di migliore oltre alla particolarità dalla protagonista; ritroviamo infatti il magefigo bello e improbabile - oltre che impossibile -, che stranamente può avere tutte, ma vuole lei, e quindi la molesta periodicamente e la tampina, forte del fatto che conosce il suo segreto e tuttavia la aiuta a mantenerlo. Ovviamente anche lui è un giovane tormentato da enne problemi famigliari, ai quali nella versione animata non si fanno che pochi cenni, sminuendo il personaggio al mero ruolo di sex simbol sensibile, geniale, ultracapace, sportivo, figo, etc., fino alla nausea.
La vita scolastica di Misaki Ayuzawa e la sua vita di presidente del consiglio non sono niente di che, e addirittura alcune situazioni di "pericolo" fanno cadere le braccia. La sua guerra alla tutela della percentuale femminile della ex scuola maschile sekai (che fatica a bilanciare le percentuali) assume a un certo punto anche dei toni ridicoli, sopratutto dopo che ha avuto l'approvazione anche del lato maschile della scuola. Insomma niente slanci e i pochi punti fuori norma naufragano nella monotonia.
Purtroppo non c'è nemmeno un finale: qui in pratica il finale è un inizio, che nel cartaceo è reso molto meglio. Suppongo ci sarà una seconda serie dove magari gli autori mostreranno il lato complessato del ragazzo, cosa che nel manga si vede. Anche se le scene e i non colpi di scena sono noti e stranoti in questo genere di anime, non c'è nessun tocco di originalità davvero reale nella serie.
I disegni sono carini, ben realizzati, anche se si abusa del deformed in modo spropositato; il comparto sonoro è decente, niente di eccelso, ma è idoneo a quella che è la serie in sé e per sé.
Si capisce come andrà a finire tra Misaki ed Usui circa al secondo episodio e si capiranno tutti i trick del ragazzo e tutti i problemi che investiranno la balda protagonista senza mai il rischio di restare sorpresi.
Non mi sento di sconsigliarlo del tutto, Kaichou wa Maid-sama!, perché ho visto che gira molto di peggio, ma dire che lo consiglio è una parola forte: ha la sufficienza, vedete voi.
L'anime parte bene con una trama già vista che però da qualche speranza per via della doppia vita della protagonista, una presidentessa d'istituto con problemi finanziari seri, la quale deve lavorare part time e ovviamente non può farlo sapere alla scuola e ai compagni, anche perché questo lavoro è la Maid, cioè una cameriera un po' particolare in uno speciale caffè, dove la proprietaria ha come regole prioritarie la dolcezza e la cortesia verso il cliente - ed ecco che Misaki qui deve essere femminile e affabile e non carismatica e autoritaria. Questo è l'incipit fuori standard unito al fatto che come protagonista non c'è una gnocca da paura ma una ragazza sportiva e atletica come un pentatleta, che ha qualcosa del maschiaccio compulsivo e ha dei comportamenti davvero poco femminili che la mettono in imbarazzo quando poi deve ricordarsi che è di fatto una ragazza.
Purtroppo la trama non ha niente di migliore oltre alla particolarità dalla protagonista; ritroviamo infatti il magefigo bello e improbabile - oltre che impossibile -, che stranamente può avere tutte, ma vuole lei, e quindi la molesta periodicamente e la tampina, forte del fatto che conosce il suo segreto e tuttavia la aiuta a mantenerlo. Ovviamente anche lui è un giovane tormentato da enne problemi famigliari, ai quali nella versione animata non si fanno che pochi cenni, sminuendo il personaggio al mero ruolo di sex simbol sensibile, geniale, ultracapace, sportivo, figo, etc., fino alla nausea.
La vita scolastica di Misaki Ayuzawa e la sua vita di presidente del consiglio non sono niente di che, e addirittura alcune situazioni di "pericolo" fanno cadere le braccia. La sua guerra alla tutela della percentuale femminile della ex scuola maschile sekai (che fatica a bilanciare le percentuali) assume a un certo punto anche dei toni ridicoli, sopratutto dopo che ha avuto l'approvazione anche del lato maschile della scuola. Insomma niente slanci e i pochi punti fuori norma naufragano nella monotonia.
Purtroppo non c'è nemmeno un finale: qui in pratica il finale è un inizio, che nel cartaceo è reso molto meglio. Suppongo ci sarà una seconda serie dove magari gli autori mostreranno il lato complessato del ragazzo, cosa che nel manga si vede. Anche se le scene e i non colpi di scena sono noti e stranoti in questo genere di anime, non c'è nessun tocco di originalità davvero reale nella serie.
I disegni sono carini, ben realizzati, anche se si abusa del deformed in modo spropositato; il comparto sonoro è decente, niente di eccelso, ma è idoneo a quella che è la serie in sé e per sé.
Si capisce come andrà a finire tra Misaki ed Usui circa al secondo episodio e si capiranno tutti i trick del ragazzo e tutti i problemi che investiranno la balda protagonista senza mai il rischio di restare sorpresi.
Non mi sento di sconsigliarlo del tutto, Kaichou wa Maid-sama!, perché ho visto che gira molto di peggio, ma dire che lo consiglio è una parola forte: ha la sufficienza, vedete voi.
"Kaichou wa maid sama" è un anime comico molto carino che consiglio a tutti di vedere, splendidi ho trovato i disegni, la storia e per me è perfetto l'alternarsi di scene comiche a scene romantiche o tristi.
<b>Attenzione! Contiene possibili spoiler!</b>
Misaki Ayuzawa è la presidentessa di un liceo, il Seika, fino a pochi anni prima solo maschile, e cerca in tutti i modi di fare rispettare dai suoi studenti le loro compagne. Ma non è un lavoro facile e come se non bastasse ci si mette anche Takumi Usui, un genio frequentante il Seika, il quale si è invaghito di Misa-chan e oltretutto ha anche scoperto il suo segreto.
Sì, Misaki ha un segreto. Essendo povera, per guadagnarsi da vivere Misa-chan lavora in un maid-caffè e guai se qualcuno a scuola lo scoprisse. Insomma tra un guaio e l'altro Usui cercherà di conquistare la sua Misaki, la quale, anche se ne è palesemente innamorata, non lo vuole ammettere.
Riuscirà Usui a far desistere MIsa-chan? Spero di scoprirlo, sono arrivata fino alla puntata 22 e non vedo l'ora di vedere la 23.
<b>Attenzione! Contiene possibili spoiler!</b>
Misaki Ayuzawa è la presidentessa di un liceo, il Seika, fino a pochi anni prima solo maschile, e cerca in tutti i modi di fare rispettare dai suoi studenti le loro compagne. Ma non è un lavoro facile e come se non bastasse ci si mette anche Takumi Usui, un genio frequentante il Seika, il quale si è invaghito di Misa-chan e oltretutto ha anche scoperto il suo segreto.
Sì, Misaki ha un segreto. Essendo povera, per guadagnarsi da vivere Misa-chan lavora in un maid-caffè e guai se qualcuno a scuola lo scoprisse. Insomma tra un guaio e l'altro Usui cercherà di conquistare la sua Misaki, la quale, anche se ne è palesemente innamorata, non lo vuole ammettere.
Riuscirà Usui a far desistere MIsa-chan? Spero di scoprirlo, sono arrivata fino alla puntata 22 e non vedo l'ora di vedere la 23.
Bello, bello, bello. Per me i disegni sono ottimi, e Kaichou wa Maid-sama! è uno degli anime più divertenti che abbia mai visto. I due protagonisti sono troppo carini, e finalmente si vede un ragazzo che va diritto al punto senza girarci più di tanto intorno.
La storia narra di Misa che, iscritta in una scuola prettamente maschile, riesce a diventare presidente del consiglio studentesco. Il suo obiettivo è quello di fare diventare questa scuola, piena di fannulloni e zoticoni, una scuola rispettabile. Lei ha un vero e proprio rifiuto/odio verso gli uomini, dovuto probabilmente all'abbandono subìto dal padre, tant'è che quando Usui palesemente le si dichiara, lei fatica molto a lasciarsi andare. Aspettiamo di vedere gli ultimi 5 episodi sperando di non ricevere la delusione all'ultimo!
Sicuramente l'anime tratta temi già visti e rivisti, però lo fa in un modo tutto proprio, con un'ironia geniale, ed è studiato nei minimi particolari. Lo consiglio assolutamente.
La storia narra di Misa che, iscritta in una scuola prettamente maschile, riesce a diventare presidente del consiglio studentesco. Il suo obiettivo è quello di fare diventare questa scuola, piena di fannulloni e zoticoni, una scuola rispettabile. Lei ha un vero e proprio rifiuto/odio verso gli uomini, dovuto probabilmente all'abbandono subìto dal padre, tant'è che quando Usui palesemente le si dichiara, lei fatica molto a lasciarsi andare. Aspettiamo di vedere gli ultimi 5 episodi sperando di non ricevere la delusione all'ultimo!
Sicuramente l'anime tratta temi già visti e rivisti, però lo fa in un modo tutto proprio, con un'ironia geniale, ed è studiato nei minimi particolari. Lo consiglio assolutamente.
Questo adattamento dello shoujo manga di Hiro Fujiwara mi è piaciuto molto, anche se non sono ancora riuscita a vedere la 23° puntata.
Innanzitutto, devo dire che la caratterizzazione dei personaggi, la grafica e l'animazione sono molto buoni. Peraltro lo stile della trasposizione, sia per i tempi comici che per il ritmo narrativo mi ricorda molto quello di Perfect Girl Evolution. Bellissima anche la sigla conclusiva (Heidi - Loop 8).
La storia dei due protagonisti è il filo che unisce tutti gli episodi che sono autoconclusivi o concentrati sugli altri personaggi. Il profilo di Misaki, ragazza povera e dalla forza di volontà inossidabile, fa sì che lo spettatore immediatamente si affezioni a lei e ne apprezzi il profondo altruismo. Ho una particolare simpatia per Misaki Ayuzawa perché, come non molto di frequente capita in questo genere di manga, è un persogaggio forte, grintoso, anche abbastanza irascibile, che incute timore negli studenti della sua scuola, a maggioranza maschile.
Ad affiancarla, anche se discretamente, è il ragazzo dal fascino erotico e misterioso Usui, che all'inizio Misaki vede come una minaccia al suo buon nome.
In una vita fredda, monotona, fatta d'impegni e di scadenze per sopravvivere, Misaki, ragazza tutta d'un pezzo e poco incline a manifestare i suoi sentimenti, viene completamente travolta da Usui, che rappresenta l'evasione, il sogno, l'eco di un'affettività negata, o di un'affettività che la protagonista non ha il tempo di vivere.
Usui è davvero un personaggio estremo, capace di mirabolanti salti e di trovarsi nel momento giusto al momento giusto. Insomma il classico principe azzurro perfetto. Usui, nonostante la sua poca credibilità, porta alla luce la debolezza di Misaki, la sua timidezza, il suo rifiuto per un legame importante, e la mette nella condizione di fare i conti con il desiderio.
I personaggi minori, per quanto ben caratterizzati e ben inseriti nel contesto, ruotano comunque e dovunque intorno ai due protagonisti, a mio parere troppo perfetti, e di conseguenza risultano essere spersonalizzati.
Nell'attesa di vedere l'episodio conclusivo, consiglio la visione di quest'anime, perché è davvero divertente.
Innanzitutto, devo dire che la caratterizzazione dei personaggi, la grafica e l'animazione sono molto buoni. Peraltro lo stile della trasposizione, sia per i tempi comici che per il ritmo narrativo mi ricorda molto quello di Perfect Girl Evolution. Bellissima anche la sigla conclusiva (Heidi - Loop 8).
La storia dei due protagonisti è il filo che unisce tutti gli episodi che sono autoconclusivi o concentrati sugli altri personaggi. Il profilo di Misaki, ragazza povera e dalla forza di volontà inossidabile, fa sì che lo spettatore immediatamente si affezioni a lei e ne apprezzi il profondo altruismo. Ho una particolare simpatia per Misaki Ayuzawa perché, come non molto di frequente capita in questo genere di manga, è un persogaggio forte, grintoso, anche abbastanza irascibile, che incute timore negli studenti della sua scuola, a maggioranza maschile.
Ad affiancarla, anche se discretamente, è il ragazzo dal fascino erotico e misterioso Usui, che all'inizio Misaki vede come una minaccia al suo buon nome.
In una vita fredda, monotona, fatta d'impegni e di scadenze per sopravvivere, Misaki, ragazza tutta d'un pezzo e poco incline a manifestare i suoi sentimenti, viene completamente travolta da Usui, che rappresenta l'evasione, il sogno, l'eco di un'affettività negata, o di un'affettività che la protagonista non ha il tempo di vivere.
Usui è davvero un personaggio estremo, capace di mirabolanti salti e di trovarsi nel momento giusto al momento giusto. Insomma il classico principe azzurro perfetto. Usui, nonostante la sua poca credibilità, porta alla luce la debolezza di Misaki, la sua timidezza, il suo rifiuto per un legame importante, e la mette nella condizione di fare i conti con il desiderio.
I personaggi minori, per quanto ben caratterizzati e ben inseriti nel contesto, ruotano comunque e dovunque intorno ai due protagonisti, a mio parere troppo perfetti, e di conseguenza risultano essere spersonalizzati.
Nell'attesa di vedere l'episodio conclusivo, consiglio la visione di quest'anime, perché è davvero divertente.
Sarà anche un cliché, ma mi sono innamorata di questo anime, ho cercato tutti gli episodi e li ho trovato fino al 15° con i sottotitoli in italiano, ma non mi sono accontentata e, cercando ancora gli episodi successivi, ho trovato il seguito con sottotitoli in spagnolo (gli spagnoli sono un bel po' avanti a noi sugli episodi, un bel po' direi) e in inglese, ché sembra che in Inghilterra l'anime abbia preso parecchio campo. Così sono riuscita ad arrivare alla 20a puntata e, non contenta, mi sono data alla ricerca del manga. Questa la dice lunga, voglio sapere come va a finire.
Comunque la storia parla di una giovane studentessa impegnata nella scuola superiore, di cui è il presidente del consiglio studentesco, molto temuta dagli studenti, specialmente maschi, a cui non perdona nulla. Questo perché vuole rendere la scuola, che da poco è diventata mista, un posto migliore dove le ragazze si sentano a proprio agio. Ma la nostra presidente ha un segreto: per sostenere la famiglia lavora in un maid caffè come cameriera, e questo è in netto contrasto con la dura figura di presidente scolastico.
La trama continua tra i vari doveri, finché un giorno un compagno di scuola la scopre. Fra tutti i possibili, lui è il peggiore, pensa lei: è il famoso e famigerato Usui. Cossì lei pensa di essere fregata e che a breve l'intera scuola verrà a sapere del suo impegno come maid. E invece il bel Usui sembra preferire un atteggiamento diverso che, da un certo punto di vista, tranquillizza l'animo della ragazza, poiché la sua attività resta celata e la sua reputazione intatta. Ma dall'altro, diventa conturbante il modo di fare del compagno che, da quel giorno in poi, sarà l'ombra della ragazza e il suo sostegno, e anche se lei lo rifiuta ci saranno situazioni in cui sarà costretta a interagire con lui e sempre più spesso si troverà a guardarlo, a ringraziarlo e a occuparsi di lui.
Il tutto è romantico piccante al punto giusto, estremamente divertenti sono le gag, e i personaggi secondari hanno un forte peso. Si potrebbe tranquillamente dare vita a storie parallele e in alcuni filler questa cosa viene evidenziata. I disegni li trovo fantastici e altrettanto i personaggi; la sigla di chiusura è splendida, specie in alcuni tagli, e le prime scene sono squisite.
La storia non è terminata e quindi non posso essere conclusiva nel mio resoconto, ma comunque la trama invita a seguirla a partecipare alle vicende di questa storia.
Comunque la storia parla di una giovane studentessa impegnata nella scuola superiore, di cui è il presidente del consiglio studentesco, molto temuta dagli studenti, specialmente maschi, a cui non perdona nulla. Questo perché vuole rendere la scuola, che da poco è diventata mista, un posto migliore dove le ragazze si sentano a proprio agio. Ma la nostra presidente ha un segreto: per sostenere la famiglia lavora in un maid caffè come cameriera, e questo è in netto contrasto con la dura figura di presidente scolastico.
La trama continua tra i vari doveri, finché un giorno un compagno di scuola la scopre. Fra tutti i possibili, lui è il peggiore, pensa lei: è il famoso e famigerato Usui. Cossì lei pensa di essere fregata e che a breve l'intera scuola verrà a sapere del suo impegno come maid. E invece il bel Usui sembra preferire un atteggiamento diverso che, da un certo punto di vista, tranquillizza l'animo della ragazza, poiché la sua attività resta celata e la sua reputazione intatta. Ma dall'altro, diventa conturbante il modo di fare del compagno che, da quel giorno in poi, sarà l'ombra della ragazza e il suo sostegno, e anche se lei lo rifiuta ci saranno situazioni in cui sarà costretta a interagire con lui e sempre più spesso si troverà a guardarlo, a ringraziarlo e a occuparsi di lui.
Il tutto è romantico piccante al punto giusto, estremamente divertenti sono le gag, e i personaggi secondari hanno un forte peso. Si potrebbe tranquillamente dare vita a storie parallele e in alcuni filler questa cosa viene evidenziata. I disegni li trovo fantastici e altrettanto i personaggi; la sigla di chiusura è splendida, specie in alcuni tagli, e le prime scene sono squisite.
La storia non è terminata e quindi non posso essere conclusiva nel mio resoconto, ma comunque la trama invita a seguirla a partecipare alle vicende di questa storia.
Kaichou wa Maid-sama! è l'ultimo anime che ho provato a guardare in ordine di tempo, ed è l'unico da parecchio in qua. Mi era sembrato abbastanza carino al primo episodio, ma i successivi sono risultati solo variazioni sul tema 'ragazza che odia i ragazzi e si ritrova al centro delle attenzioni del ragazzo più popolare della scuola'. E quindi abbiamo l'episodio sul cosplay, quello sul festival scolastico, quello sulla lolita competitiva, quello sulla rivalità con un'altra scuola, e via di questo passo, e onestamente: che noia!
Oltre a esserci un concentrato di cliché e situazioni già viste e riviste in serie decisamente migliori o altrettanto inutili e banali, presentate senza il minimo spunto o sguardo originale o almeno alternativo, di sicuro difetto del materiale di base, anche i disegni e l'animazione non mi piacciono molto, poiché li ho trovati entrambi abbastanza rozzi e approssimativi.
La sigla iniziale è zuccherosa e poco accattivante, e la sigla finale ha il fan service come unico scopo.
Oltre a esserci un concentrato di cliché e situazioni già viste e riviste in serie decisamente migliori o altrettanto inutili e banali, presentate senza il minimo spunto o sguardo originale o almeno alternativo, di sicuro difetto del materiale di base, anche i disegni e l'animazione non mi piacciono molto, poiché li ho trovati entrambi abbastanza rozzi e approssimativi.
La sigla iniziale è zuccherosa e poco accattivante, e la sigla finale ha il fan service come unico scopo.
Ho conosciuto questo anime su questo sito e devo dire che fin dalla prima puntata ne sono rimasta entusiasta! I disegni sono stupendi, soprattutto i tratti maschili. La storia ha una trama perfetta, che segue una cronologia giusta e scorrevole. Non è per niente pesante, anzi, ti fa rimanere col fiato sospeso. È uno shojo in cui si riscontra anche un po' di perversione, che però non va mai troppo oltre (almeno fino adesso non ci sono state scene spinte).
Non ho altro da dire se non che lo consiglio a tutti i ragazzi/e a cui piacciono gli shojo un po' perversi!
Non ho altro da dire se non che lo consiglio a tutti i ragazzi/e a cui piacciono gli shojo un po' perversi!
Inizialmente quando ho letto questo titolo dalla lista degli anime della stagione, l’ho inconsciamente scartato perché pensavo fosse il solito prodotto per otaku, assolutamente privo d'interesse se non per il fanservice. Invece dopo aver letto qualche recensione in giro ho deciso di dargli una possibilità, e decisamente ho fatto bene.
Innanzitutto una doverosa premessa: il “maid” del titolo non si riferisce a una qualsiasi cameriera, ma alla tipica cameriera dell’immaginario giapponese, con vestiti elaborati in stile simile ai vestiti delle cameriere inglesi del periodo vittoriano. Questa figura è così radicata che ultimamente in Giappone sono nati molti maid cafè, ovvero locali in cui le cameriere vestono elaborati costumi con le suddette fattezze.
Torniamo adesso all’anime. La storia parla delle vicende di Misaki Ayuzawa, presidente del comitato studentesco della scuola superiore Seika. Questa scuola era in origine una scuola maschile, ma recentemente è stata aperta anche al gentil sesso. Tuttavia proprio per questo la popolazione maschile è ancora in netta superiorità, e le ragazze vengono trattate come una minoranza dai rozzi maschietti. Così Misaki decide d'impegnarsi e diventare la prima presidente ragazza del consiglio studentesco, decisa a cambiare la scuola e a renderla più appetibile anche al gentil sesso. Per far questo applica una politica decisamente aggressiva contro i ragazzi, motivo per il quale non è esattamente popolare a scuola tra di essi.
Tuttavia oltre ai sui problemi scolastici la nostra protagonista ha anche dei seri problemi nella vita privata. Infatti la sua famiglia, composta dalla madre e dalla sorella minore, è estremamente povera, e per aiutare a mantenere la casa e a ripagare i debiti lasciati dal padre Misaki lavora come maid in un maid cafè, il tutto nel massimo segreto anche per gli amici più stretti.
Tutto fila liscio finché un giorno Usui Takumi, uno degli studenti più popolari della scuola, scopre il lavoretto part-time della presidentessa, gettandola nell’angoscia. Come diventerà la sua vita scolastica se il suo lavoro come maid diventasse pubblico? Ma con il passare dei giorni il segreto non trapela, anzi Takumi inizia a frequentare con regolarità il Maid Latte, ovvero il locale in cui lavora Misaki, dichiarando che questo segreto è il suo “divertimento personale”.
L’anime si sviluppa come un'interessante commedia romantica, con Misaki alle prese con i problemi spesso bizzarri che puntualmente si presentano a scuola e al lavoro, aiutata in più di un modo da Takumi, che sembra sviluppare un notevole interesse per la bella presidentessa, specie quando lei veste i panni di maid…
La storia rientra nei canoni del genere, e i personaggi principali sono caratterizzati con notevole cura e simpatia. Molto meno lo sono quelli secondari che, anche nelle puntate a loro dedicate, risultano eccessivamente stereotipati. Anche le situazioni hanno spesso un che di “già visto”, tranne qualche rara eccezione legata alla natura un po' “otaku” del lavoro al Maid Latte. Le animazioni rientrano in una fascia medio-bassa: buone nelle inquadrature ravvicinate, che rappresentano l’80% del totale, ma un po' troppo approssimativo il resto. Per esempio ho visto una scena in cui delle macchine della polizia che si allontanano in un vicolo sembrano piuttosto delle scatole di cartone semoventi. Le musiche fanno il loro dovere, anche se non sopporto quando nei momenti clou parte la tipica musichetta j-pop, che spesso trovo decisamente inopportuna.
Quello che rende quest'anime più che degno di esser visto nonostante i difetti è l’ottima regia, sopratutto l’uso abbondante delle onomatopee in stile fumetto, che riescono a ricreare delle spassosissime gag, specie quando i personaggi pronunciano le onomatopee a voce alta. Ad esempio è impagabile la scena in cui Takumi fissa Misaki dicendo “jiiiiii”, ovvero l’onomatopea giapponese usata per fissare. Anche l’uso dei fiori, così popolare nel genere shoujo, non è troppo fastidioso, anzi spesso viene usato in modo divertente, come quando la proprietaria del locale comincia a spargere fiori immaginari gridando “fiori del moe”!
Inoltre i personaggi principali possiedono un innegabile carisma, che spinge inevitabilmente lo spettatore ad affezionarsi e ad aspettare con curiosità gli sviluppi della storia. Misaki è un po' la classica “tsundere”, dura e inflessibile a scuola, ma assolutamente carina e a volte impacciata quando viene sorpresa nel suo lavoro di maid; mentre Takumi è il classico bel tenebroso perfetto in qualunque cosa, con una vita privata praticamente segreta, ma con delle fisse che non nega a nascondere. Queste lo rendono molto diverso dallo stereotipo del genere. Per dire, quando gli chiedono “cosa sei per lei?”, e lui risponde “il suo molestatore (stalker)”, con quello sorriso beffardo mi sono fatto una grassa risata.
In conclusione Kaichou wa Maid-sama! non è certo un anime che cambierà la storia, ma secondo me vale decisamente la pena di seguirlo, sperando che duri più dei canonici 12-13 episodi che caratterizzano la maggior parte delle produzioni recenti.
Innanzitutto una doverosa premessa: il “maid” del titolo non si riferisce a una qualsiasi cameriera, ma alla tipica cameriera dell’immaginario giapponese, con vestiti elaborati in stile simile ai vestiti delle cameriere inglesi del periodo vittoriano. Questa figura è così radicata che ultimamente in Giappone sono nati molti maid cafè, ovvero locali in cui le cameriere vestono elaborati costumi con le suddette fattezze.
Torniamo adesso all’anime. La storia parla delle vicende di Misaki Ayuzawa, presidente del comitato studentesco della scuola superiore Seika. Questa scuola era in origine una scuola maschile, ma recentemente è stata aperta anche al gentil sesso. Tuttavia proprio per questo la popolazione maschile è ancora in netta superiorità, e le ragazze vengono trattate come una minoranza dai rozzi maschietti. Così Misaki decide d'impegnarsi e diventare la prima presidente ragazza del consiglio studentesco, decisa a cambiare la scuola e a renderla più appetibile anche al gentil sesso. Per far questo applica una politica decisamente aggressiva contro i ragazzi, motivo per il quale non è esattamente popolare a scuola tra di essi.
Tuttavia oltre ai sui problemi scolastici la nostra protagonista ha anche dei seri problemi nella vita privata. Infatti la sua famiglia, composta dalla madre e dalla sorella minore, è estremamente povera, e per aiutare a mantenere la casa e a ripagare i debiti lasciati dal padre Misaki lavora come maid in un maid cafè, il tutto nel massimo segreto anche per gli amici più stretti.
Tutto fila liscio finché un giorno Usui Takumi, uno degli studenti più popolari della scuola, scopre il lavoretto part-time della presidentessa, gettandola nell’angoscia. Come diventerà la sua vita scolastica se il suo lavoro come maid diventasse pubblico? Ma con il passare dei giorni il segreto non trapela, anzi Takumi inizia a frequentare con regolarità il Maid Latte, ovvero il locale in cui lavora Misaki, dichiarando che questo segreto è il suo “divertimento personale”.
L’anime si sviluppa come un'interessante commedia romantica, con Misaki alle prese con i problemi spesso bizzarri che puntualmente si presentano a scuola e al lavoro, aiutata in più di un modo da Takumi, che sembra sviluppare un notevole interesse per la bella presidentessa, specie quando lei veste i panni di maid…
La storia rientra nei canoni del genere, e i personaggi principali sono caratterizzati con notevole cura e simpatia. Molto meno lo sono quelli secondari che, anche nelle puntate a loro dedicate, risultano eccessivamente stereotipati. Anche le situazioni hanno spesso un che di “già visto”, tranne qualche rara eccezione legata alla natura un po' “otaku” del lavoro al Maid Latte. Le animazioni rientrano in una fascia medio-bassa: buone nelle inquadrature ravvicinate, che rappresentano l’80% del totale, ma un po' troppo approssimativo il resto. Per esempio ho visto una scena in cui delle macchine della polizia che si allontanano in un vicolo sembrano piuttosto delle scatole di cartone semoventi. Le musiche fanno il loro dovere, anche se non sopporto quando nei momenti clou parte la tipica musichetta j-pop, che spesso trovo decisamente inopportuna.
Quello che rende quest'anime più che degno di esser visto nonostante i difetti è l’ottima regia, sopratutto l’uso abbondante delle onomatopee in stile fumetto, che riescono a ricreare delle spassosissime gag, specie quando i personaggi pronunciano le onomatopee a voce alta. Ad esempio è impagabile la scena in cui Takumi fissa Misaki dicendo “jiiiiii”, ovvero l’onomatopea giapponese usata per fissare. Anche l’uso dei fiori, così popolare nel genere shoujo, non è troppo fastidioso, anzi spesso viene usato in modo divertente, come quando la proprietaria del locale comincia a spargere fiori immaginari gridando “fiori del moe”!
Inoltre i personaggi principali possiedono un innegabile carisma, che spinge inevitabilmente lo spettatore ad affezionarsi e ad aspettare con curiosità gli sviluppi della storia. Misaki è un po' la classica “tsundere”, dura e inflessibile a scuola, ma assolutamente carina e a volte impacciata quando viene sorpresa nel suo lavoro di maid; mentre Takumi è il classico bel tenebroso perfetto in qualunque cosa, con una vita privata praticamente segreta, ma con delle fisse che non nega a nascondere. Queste lo rendono molto diverso dallo stereotipo del genere. Per dire, quando gli chiedono “cosa sei per lei?”, e lui risponde “il suo molestatore (stalker)”, con quello sorriso beffardo mi sono fatto una grassa risata.
In conclusione Kaichou wa Maid-sama! non è certo un anime che cambierà la storia, ma secondo me vale decisamente la pena di seguirlo, sperando che duri più dei canonici 12-13 episodi che caratterizzano la maggior parte delle produzioni recenti.
Non seguo molti shoujo, a volte mi capita di leggere qualcosa, ma solitamente le storie mi sembrano tutte uguali, con la protagonista bruttina che, innamorata del ragazzo più bello della scuola, riesce a farsi notare da lui in qualche caso fortuito.
Stavolta non è così: la protagonista ha un carattere molto forte ed è la presidentessa del comitato studentesco in una scuola frequentata soprattutto da maschi che maltrattano le ragazze.
Beh, viste le immagini pubblicate posso slanciarmi di più sulla trama: lei odia un ragazzo con i voti altissimi, famoso per far piangere sempre le ragazze, e lui scopre che per mantenere la sua famiglia (sono molto poveri) lei lavora in un maid cafè. Come si comporterà lui? Lei saprà gestire la situazione?
Insomma, la trama è un po' Kareshi Kanojo no Jijyo (Le Situazioni di Lui & Lei), un po' Fruits Basket, ma comunque è narrata bene e risulta interessante. I disegni sono davvero belli, ma se gli screenshot lo farebbero sembrare il solito moe insensato, vedrete come la regia renderà il tutto con i soliti stilemi tipici shoujo, quindi, se vi piacciono le scelte narrative del genere, Kaichou vi piacerà di sicuro. Le animazioni sono ben fatte, il doppiaggio è ottimo e le musiche sono nella norma.
Insomma, perfetto per il suo target, consigliatissimo se amate il genere, altrimenti un'occhiata la si può dare comunque, non essendo, la sua, una trama canonica.
Stavolta non è così: la protagonista ha un carattere molto forte ed è la presidentessa del comitato studentesco in una scuola frequentata soprattutto da maschi che maltrattano le ragazze.
Beh, viste le immagini pubblicate posso slanciarmi di più sulla trama: lei odia un ragazzo con i voti altissimi, famoso per far piangere sempre le ragazze, e lui scopre che per mantenere la sua famiglia (sono molto poveri) lei lavora in un maid cafè. Come si comporterà lui? Lei saprà gestire la situazione?
Insomma, la trama è un po' Kareshi Kanojo no Jijyo (Le Situazioni di Lui & Lei), un po' Fruits Basket, ma comunque è narrata bene e risulta interessante. I disegni sono davvero belli, ma se gli screenshot lo farebbero sembrare il solito moe insensato, vedrete come la regia renderà il tutto con i soliti stilemi tipici shoujo, quindi, se vi piacciono le scelte narrative del genere, Kaichou vi piacerà di sicuro. Le animazioni sono ben fatte, il doppiaggio è ottimo e le musiche sono nella norma.
Insomma, perfetto per il suo target, consigliatissimo se amate il genere, altrimenti un'occhiata la si può dare comunque, non essendo, la sua, una trama canonica.