Amagami SS
"Cosa ci si aspetta realmente quando si comincia a guardare un'anime dopo aver letto la trama?"; Questa domanda rispecchia perfettamente quella che è stata la mia prima impressione dopo aver letto la trama di "Amagami SS", ma, cominciamo subito e diamoci da fare che qui le cose da trattare sono parecchie e non tutte così scontate.
"Amagami SS" è un anime tratto da una Visual Novel, sappiamo tutti cos'è una Visual Novel, giusto!? Magari già qui potrebbe esserci il primo, chiamiamolo, "intoppo" per un'eventuale spettatore che si appresti alla visione, forse per la paura di non riscontrare una trama coinvolgente, forse per paura che la trama sia della serie "vista e rivista", i motivi possono essere svariati... Be' in questo caso mai pregiudizio fu più sbagliato, ma andiamo avanti...
"Amagami SS" è un'opera del 2010-2011 composta da 2 stagioni (recensione della seconda stagione presente sulla scheda) composte rispettivamente da 25 e 13 episodi più 6 oav.
L'opera ci racconta di come, dopo una delusione d'amore durante il periodo natalizio, il nostro protagonista, Junichi Tachibana studente al secondo anno del liceo, proprio durante il periodo natalizio seguente avrà l'occasione di rimuovere questo brutto ricordo... Come? Cercando di far colpo su alcune ragazze della propria scuola... Avete letto bene "alcune", sì perché l'opera è strutturata in 6 archi narrativi, ognuno dedicato ad una ragazza, non correlati gli uni agli altri ma trattasi semplicemente di una "variante" della vita del nostro protagonista a seconda di quale ragazza avesse deciso di frequentare.
Un po' "atipica" come struttura, ma tranquilli basta farci un attimo l'abitudine e poi l'opera fila tranquillamente... Ma, su questo argomento ci torneremo sicuramente più avanti, procediamo...
La time-line, diversa per ogni ragazza, ma ambientata nello stesso periodo per tutte, il Natale, è strutturata molto bene e a grandi linee durante la prima serie ruota intorno alla confessione ed ai primi passi che ogni buon scolastico - sentimentale ci propone da sempre... Ma il fattore decisivo che ti fa dire "Ehi! questa storia merita!" è dato da come l'intero sviluppo di tutte le storie avviene durante l'arco narrativo dedicato, praticamente in 4 episodi si avrà quello che, solitamente, offre un'opera intera, dalla conoscenza, alla confessione, al primo appuntamento e così via, naturalmente un dettaglio importante è dato dallo scenario dove si svolgono tutti gli archi, che è comunque lo stesso per tutti, ma vista la natura "alternativa", si dovranno rimettere ogni volta in discussione tutti i rapporti dei vari personaggi che lo compongono.
Come anticipato prima ogni quattro episodi ci sarà un arco dedicato ad una specifica ragazza, quindi possiamo passare alla presentazione delle vere protagoniste della storia:
- Hauka Morishima, Morishima senpai, la studentessa più popolare della scuola, frequentante l'ultimo anno;
- Kaoru Tanamachi, amica d'infanzia del protagonista, imprevedibile e sempre pronta a scambiare Junichi per un punchball;
- Sae Nakata, Sae-chan, compagna di classe di Miya (sorella minore di Junichi, solita chiamarlo Nii-Nii), avendo frequentato solo scuole femminili, molto timida;
- Ai Nanasaki, altra compagna di Miya, impegnata nel club di nuoto;
- Rihoko Sakurai, altra amica d'infanzia e membro del club del tè;
- Tsukasa Ayatsuji, rappresentante di classe, con un bel "caratterino" ma... Mai personaggio fu più imprevedibile;
In più avremo altri personaggi con storie altrettanto interessanti che arricchiscono di non poco la trama dell'anime (soprattutto gli ultimi episodi, "speciali").
Dopo aver presentato le protagoniste principali è doveroso spendere qualche riga rispetto alla caratterizzazione delle stesse, perché secondo me (come potrebbe accadere, ma fortunatamente non è questo il caso) il rischio di cadere nello stereotipo è sempre dietro l'angolo; Effettivamente ritroviamo, l'amica/amiche d'infanzia, la ragazza più popolare della scuola, la ragazza timida, ma (sottolineo tre, quattro o cinque volte), a parte queste piccole caratterizzazioni, che alla fine sono plausibilissimi, facilmente riscontrabili e non forzate, per il resto avremo uno sviluppo dei personaggi che presenterà particolarità che non sfociano assolutamente nel "solito", ogni ragazza ha la propria personalità e la propria storia, ognuna diversa dall'altra, che alla fine riuscirà a rendere il proprio arco facilmente ricordabile in ogni singolo dettaglio; Situazioni che, episodio dopo episodio, permetteranno di conoscere le nostre protagoniste una ad una, sia dal punto di vista della commedia-romantica, sia dal punto di vista dello slice of life, molte volte con l'aiuto di gag sempre divertenti.
Fatto questo breve appunto possiamo andare avanti e continuare con la nostra analisi...
Come anticipato all'inizio torniamo a parlare per un'attimo della struttura dell'anime che ad un primo sguardo potrebbe risultare un po' "strano"; Finito il primo arco con il proprio sviluppo e la sua conclusione, per un attimo sono rimasto leggermente "spiazzato", ebbene sì, mi spiego meglio...
Durante il secondo arco, naturalmente, riparte tutto da dove era, appunto, iniziato l'altro, come una "variante" di quello che si era visto appena prima, quindi, rivedere la ragazza precedente magari passare e non battere ciglio nel vedere Junichi con la ragazza "attuale" be', nei primi episodi spiazza o quantomeno disorienta un attimo... E più si va avanti con il decorso della storia e, naturalmente toccando a tutte, le situazioni di questo tipo e i dialoghi risultano alquanto singolari, ma nessun problema basta resettare tutto quello visto nei quattro episodi precedenti, ripartire da capo e il gioco è fatto, dopotutto sono varianti e le giornate sono le stesse seppur con delle modifiche, interessanti e mai ripetitive, dopotutto ogni volta parliamo di un vero e proprio loop temporale... Piccolo appunto neanche poi così importante da intaccare in alcuno modo il giudizio finale.
Sfondi e background ben fatti e nonostante siano passati ormai vent'anni reggono il confronto con i colleghi più recenti, godibili senza dubbio.
OAV interessanti e divertenti che introducono la seconda stagione con luoghi e situazioni.
Siamo arrivati al momento delle opening e delle ending e con 2 Opening e ben 8 Ending (una per ogni ragazza più "Extra") l'anime si aggiudica sicuramente il comparto audio: Opening e Ending indimenticabili e senza dubbio degne di nota, aprono e chiudono molto bene ogni episodio.
In conclusione "Amagami SS" è un'anime strutturalmente un po' atipico ma che comunque riesce a lasciare il segno, una volta iniziato non rimane che godersi queste brevi storie e vedere chi riuscirà a cavarsela meglio, da vedere, consigliato sicuramente.
"Amagami SS" è un anime tratto da una Visual Novel, sappiamo tutti cos'è una Visual Novel, giusto!? Magari già qui potrebbe esserci il primo, chiamiamolo, "intoppo" per un'eventuale spettatore che si appresti alla visione, forse per la paura di non riscontrare una trama coinvolgente, forse per paura che la trama sia della serie "vista e rivista", i motivi possono essere svariati... Be' in questo caso mai pregiudizio fu più sbagliato, ma andiamo avanti...
"Amagami SS" è un'opera del 2010-2011 composta da 2 stagioni (recensione della seconda stagione presente sulla scheda) composte rispettivamente da 25 e 13 episodi più 6 oav.
L'opera ci racconta di come, dopo una delusione d'amore durante il periodo natalizio, il nostro protagonista, Junichi Tachibana studente al secondo anno del liceo, proprio durante il periodo natalizio seguente avrà l'occasione di rimuovere questo brutto ricordo... Come? Cercando di far colpo su alcune ragazze della propria scuola... Avete letto bene "alcune", sì perché l'opera è strutturata in 6 archi narrativi, ognuno dedicato ad una ragazza, non correlati gli uni agli altri ma trattasi semplicemente di una "variante" della vita del nostro protagonista a seconda di quale ragazza avesse deciso di frequentare.
Un po' "atipica" come struttura, ma tranquilli basta farci un attimo l'abitudine e poi l'opera fila tranquillamente... Ma, su questo argomento ci torneremo sicuramente più avanti, procediamo...
La time-line, diversa per ogni ragazza, ma ambientata nello stesso periodo per tutte, il Natale, è strutturata molto bene e a grandi linee durante la prima serie ruota intorno alla confessione ed ai primi passi che ogni buon scolastico - sentimentale ci propone da sempre... Ma il fattore decisivo che ti fa dire "Ehi! questa storia merita!" è dato da come l'intero sviluppo di tutte le storie avviene durante l'arco narrativo dedicato, praticamente in 4 episodi si avrà quello che, solitamente, offre un'opera intera, dalla conoscenza, alla confessione, al primo appuntamento e così via, naturalmente un dettaglio importante è dato dallo scenario dove si svolgono tutti gli archi, che è comunque lo stesso per tutti, ma vista la natura "alternativa", si dovranno rimettere ogni volta in discussione tutti i rapporti dei vari personaggi che lo compongono.
Come anticipato prima ogni quattro episodi ci sarà un arco dedicato ad una specifica ragazza, quindi possiamo passare alla presentazione delle vere protagoniste della storia:
- Hauka Morishima, Morishima senpai, la studentessa più popolare della scuola, frequentante l'ultimo anno;
- Kaoru Tanamachi, amica d'infanzia del protagonista, imprevedibile e sempre pronta a scambiare Junichi per un punchball;
- Sae Nakata, Sae-chan, compagna di classe di Miya (sorella minore di Junichi, solita chiamarlo Nii-Nii), avendo frequentato solo scuole femminili, molto timida;
- Ai Nanasaki, altra compagna di Miya, impegnata nel club di nuoto;
- Rihoko Sakurai, altra amica d'infanzia e membro del club del tè;
- Tsukasa Ayatsuji, rappresentante di classe, con un bel "caratterino" ma... Mai personaggio fu più imprevedibile;
In più avremo altri personaggi con storie altrettanto interessanti che arricchiscono di non poco la trama dell'anime (soprattutto gli ultimi episodi, "speciali").
Dopo aver presentato le protagoniste principali è doveroso spendere qualche riga rispetto alla caratterizzazione delle stesse, perché secondo me (come potrebbe accadere, ma fortunatamente non è questo il caso) il rischio di cadere nello stereotipo è sempre dietro l'angolo; Effettivamente ritroviamo, l'amica/amiche d'infanzia, la ragazza più popolare della scuola, la ragazza timida, ma (sottolineo tre, quattro o cinque volte), a parte queste piccole caratterizzazioni, che alla fine sono plausibilissimi, facilmente riscontrabili e non forzate, per il resto avremo uno sviluppo dei personaggi che presenterà particolarità che non sfociano assolutamente nel "solito", ogni ragazza ha la propria personalità e la propria storia, ognuna diversa dall'altra, che alla fine riuscirà a rendere il proprio arco facilmente ricordabile in ogni singolo dettaglio; Situazioni che, episodio dopo episodio, permetteranno di conoscere le nostre protagoniste una ad una, sia dal punto di vista della commedia-romantica, sia dal punto di vista dello slice of life, molte volte con l'aiuto di gag sempre divertenti.
Fatto questo breve appunto possiamo andare avanti e continuare con la nostra analisi...
Come anticipato all'inizio torniamo a parlare per un'attimo della struttura dell'anime che ad un primo sguardo potrebbe risultare un po' "strano"; Finito il primo arco con il proprio sviluppo e la sua conclusione, per un attimo sono rimasto leggermente "spiazzato", ebbene sì, mi spiego meglio...
Durante il secondo arco, naturalmente, riparte tutto da dove era, appunto, iniziato l'altro, come una "variante" di quello che si era visto appena prima, quindi, rivedere la ragazza precedente magari passare e non battere ciglio nel vedere Junichi con la ragazza "attuale" be', nei primi episodi spiazza o quantomeno disorienta un attimo... E più si va avanti con il decorso della storia e, naturalmente toccando a tutte, le situazioni di questo tipo e i dialoghi risultano alquanto singolari, ma nessun problema basta resettare tutto quello visto nei quattro episodi precedenti, ripartire da capo e il gioco è fatto, dopotutto sono varianti e le giornate sono le stesse seppur con delle modifiche, interessanti e mai ripetitive, dopotutto ogni volta parliamo di un vero e proprio loop temporale... Piccolo appunto neanche poi così importante da intaccare in alcuno modo il giudizio finale.
Sfondi e background ben fatti e nonostante siano passati ormai vent'anni reggono il confronto con i colleghi più recenti, godibili senza dubbio.
OAV interessanti e divertenti che introducono la seconda stagione con luoghi e situazioni.
Siamo arrivati al momento delle opening e delle ending e con 2 Opening e ben 8 Ending (una per ogni ragazza più "Extra") l'anime si aggiudica sicuramente il comparto audio: Opening e Ending indimenticabili e senza dubbio degne di nota, aprono e chiudono molto bene ogni episodio.
In conclusione "Amagami SS" è un'anime strutturalmente un po' atipico ma che comunque riesce a lasciare il segno, una volta iniziato non rimane che godersi queste brevi storie e vedere chi riuscirà a cavarsela meglio, da vedere, consigliato sicuramente.
Amagami SS è stato sicuramente il primo anime del suo genere (Gioco di simulazione d'appuntamenti) che ho visto, onestamente prima di vedere questo prodotto non davo particolare nota ai dating game o meglio sapevo che esistevano ma non li consideravo proprio.
Amagami è un prodotto molto particolare (oppure troppo scontato come lo si voglia vedere), a mio avviso và visto come un "what's if" (tipo slinding doors), Junichi a seconda delle situazioni più o meno fortunate percorrerà varie strade per cui si troverà ad aver a che fare una delle sei ragazze che ruotano intorno ad esso. Di fatti la storia è composta da 6 archi narrativi (uno per ogni ragazza), ognuno dei quali con una sua trama propria, quello che tiene unito la summa di questi archi narrativi sono proprio il protagonista Junichidi la sua piccola ma devastante delusione amorosa e il romanticismo latente ma sempre presente della trama.
L'anime in effetti ci presenta le storie a se stante, dove cambiando le relazioni interpersonali tra gli "stessi" protagonisti, si fanno collimare le situazioni in maniera univoca, dove ogni alchimia è propria della stessa circostanza, quindi in ogni arco narrativo è interessante guardare come i personaggi non primari si muovano pur avendo il proprio spazio.
L'idea di commedia romantica si ha fin da subito con protagonista fedele a se stesso nell'essere inutilmente mediocre, anche se è bello vederlo dimenarsi come un pesce fuor d'acqua tra le varie route.
I colori e le animazioni sono ben fatte, quindi per il lato tecnico in realtà non ci sono ne pecche ne particolari lodi.
Considerando il tutto l'anime mi è piaciuto, non lo considero un prodotto originale ma non è brutto anzi pur essendo scontato mi è piaciuto, sicuramente è importante fare una pausa di visione tra un arco narrativo e l'altro così che si possa gustare senza annoiarsi le peculiarità di ognuno.
Amagami è un prodotto molto particolare (oppure troppo scontato come lo si voglia vedere), a mio avviso và visto come un "what's if" (tipo slinding doors), Junichi a seconda delle situazioni più o meno fortunate percorrerà varie strade per cui si troverà ad aver a che fare una delle sei ragazze che ruotano intorno ad esso. Di fatti la storia è composta da 6 archi narrativi (uno per ogni ragazza), ognuno dei quali con una sua trama propria, quello che tiene unito la summa di questi archi narrativi sono proprio il protagonista Junichidi la sua piccola ma devastante delusione amorosa e il romanticismo latente ma sempre presente della trama.
L'anime in effetti ci presenta le storie a se stante, dove cambiando le relazioni interpersonali tra gli "stessi" protagonisti, si fanno collimare le situazioni in maniera univoca, dove ogni alchimia è propria della stessa circostanza, quindi in ogni arco narrativo è interessante guardare come i personaggi non primari si muovano pur avendo il proprio spazio.
L'idea di commedia romantica si ha fin da subito con protagonista fedele a se stesso nell'essere inutilmente mediocre, anche se è bello vederlo dimenarsi come un pesce fuor d'acqua tra le varie route.
I colori e le animazioni sono ben fatte, quindi per il lato tecnico in realtà non ci sono ne pecche ne particolari lodi.
Considerando il tutto l'anime mi è piaciuto, non lo considero un prodotto originale ma non è brutto anzi pur essendo scontato mi è piaciuto, sicuramente è importante fare una pausa di visione tra un arco narrativo e l'altro così che si possa gustare senza annoiarsi le peculiarità di ognuno.
La recensione sarà breve ma non perchè io non abbia molto da dire sulla serie. Semplicemente non saprei come esprimermi a parole.
Amagami SS è un anime di 25 episodi che non segue una trama lineare ma che ha diversi archi narrativi che scollegano la storia in 6 ministorie che coinvolgono gli stessi personaggi.
La trama è semplice, Junichi Tachibana si ritroverà ad avere relazioni con sei ragazze, una ogni arco narrativo. E quindi non mancheranno situazioni piccanti e strappalacrime.
La mia valutazione per il lato visivo dell'anime è si 7,5 anche perchè per un anime uscito nel 2010 ha delle buone animazioni e dei disegni molto belli. Il lato audio anch'esso fatto molto bene sia per le Opening che cambiano ad ogni arco narrativo e anche per le Ending che cambiano a loro volta per ogni arco narrativo. Le colonne sonore sono orecchiabili. Il mio voto al comparto audio è di 8.
Come voto complessivo gli assegno un 8, è una serie che va vista se si vuole la giusta dose di sentimentalismo in diverse occasioni.
Amagami SS è un anime di 25 episodi che non segue una trama lineare ma che ha diversi archi narrativi che scollegano la storia in 6 ministorie che coinvolgono gli stessi personaggi.
La trama è semplice, Junichi Tachibana si ritroverà ad avere relazioni con sei ragazze, una ogni arco narrativo. E quindi non mancheranno situazioni piccanti e strappalacrime.
La mia valutazione per il lato visivo dell'anime è si 7,5 anche perchè per un anime uscito nel 2010 ha delle buone animazioni e dei disegni molto belli. Il lato audio anch'esso fatto molto bene sia per le Opening che cambiano ad ogni arco narrativo e anche per le Ending che cambiano a loro volta per ogni arco narrativo. Le colonne sonore sono orecchiabili. Il mio voto al comparto audio è di 8.
Come voto complessivo gli assegno un 8, è una serie che va vista se si vuole la giusta dose di sentimentalismo in diverse occasioni.
"Amagami SS" è una serie composta da venticinque episodi di durata canonica, tratta da un omonimo videogame prodotto da Enterbrain per play station 2.
Junichi Tachibana è un ragazzo rimasto deluso e sconfortato dopo che il suo primo amore gli ha dato buca al primo appuntamento il giorno di natale. Da quel momento sono trascorsi due anni, e Junichi sembra finalmente pronto a voltare pagina e a cominciare una nuova storia, ma quale sarà la ragazza più adatta per soddisfarlo?
"Amagami" è un'opera indubbiamente innovativa, per lo meno per quanto riguarda la sua struttura. La trama è suddivisa in vari archi narrativi a sé stanti, ognuno dei quali vede il protagonista innamorarsi e conseguentemente conquistare una ragazza differente, lasciando in questo modo che sia lo spettatore stesso a decidere quale sia la sua preferita.
Sostanzialmente è come guardare sei serie completamente differenti l'una dall'altra, di fatto in ognuna di esse il rapporto fra i personaggi viene completamente resettato e la storia riparte continuamente dall'inizio. Questa scelta, seppur coraggiosa, comporta delle conseguenze non indifferenti, quali una superficiale e approssimata caratterizzazione dei personaggi, e soprattutto una trama un po' spenta e a tratti poco coinvolgente.
Tecnicamente l'opera si difende bene sotto ogni aspetto. Il design dei personaggi è molto variegato, le animazioni sono fluide, e i fondali sufficientemente dettagliati. Superiore al comparto grafico troviamo indubbiamente quello sonoro, che propone continuamente delle ottime OST in grado di creare sempre la giusta atmosfera, delle opening dolci e melodiose, e un doppiaggio più che adeguato, ad eccezione di qualche voce particolarmente fastidiosa.
Un finale vero e proprio non esiste, in quanto ogni arco è autoconclusivo e completamente separato dagli altri. E' stata comunque prodotta una seconda stagione di tredici episodi che si occupa di continuare le vicende delle varie ragazze.
In conclusione, "Amagami SS" è un'opera interessante e piacevole da visionare; inutile aggiungere che ogni arco narrativo è un discorso a sé stante, alcuni sono indubbiamente riusciti meglio di altri, al di là della valutazione soggettiva. Nella media un prodotto più che discreto, sotto ogni punto di vista.
Junichi Tachibana è un ragazzo rimasto deluso e sconfortato dopo che il suo primo amore gli ha dato buca al primo appuntamento il giorno di natale. Da quel momento sono trascorsi due anni, e Junichi sembra finalmente pronto a voltare pagina e a cominciare una nuova storia, ma quale sarà la ragazza più adatta per soddisfarlo?
"Amagami" è un'opera indubbiamente innovativa, per lo meno per quanto riguarda la sua struttura. La trama è suddivisa in vari archi narrativi a sé stanti, ognuno dei quali vede il protagonista innamorarsi e conseguentemente conquistare una ragazza differente, lasciando in questo modo che sia lo spettatore stesso a decidere quale sia la sua preferita.
Sostanzialmente è come guardare sei serie completamente differenti l'una dall'altra, di fatto in ognuna di esse il rapporto fra i personaggi viene completamente resettato e la storia riparte continuamente dall'inizio. Questa scelta, seppur coraggiosa, comporta delle conseguenze non indifferenti, quali una superficiale e approssimata caratterizzazione dei personaggi, e soprattutto una trama un po' spenta e a tratti poco coinvolgente.
Tecnicamente l'opera si difende bene sotto ogni aspetto. Il design dei personaggi è molto variegato, le animazioni sono fluide, e i fondali sufficientemente dettagliati. Superiore al comparto grafico troviamo indubbiamente quello sonoro, che propone continuamente delle ottime OST in grado di creare sempre la giusta atmosfera, delle opening dolci e melodiose, e un doppiaggio più che adeguato, ad eccezione di qualche voce particolarmente fastidiosa.
Un finale vero e proprio non esiste, in quanto ogni arco è autoconclusivo e completamente separato dagli altri. E' stata comunque prodotta una seconda stagione di tredici episodi che si occupa di continuare le vicende delle varie ragazze.
In conclusione, "Amagami SS" è un'opera interessante e piacevole da visionare; inutile aggiungere che ogni arco narrativo è un discorso a sé stante, alcuni sono indubbiamente riusciti meglio di altri, al di là della valutazione soggettiva. Nella media un prodotto più che discreto, sotto ogni punto di vista.
"Amagami SS" è una serie anime composta da due stagioni, "Amagami SS" di venticinque episodi e "Amagami SS +" di tredici episodi la quale approfondisce le storie dei nostri protagonisti. Adattamento animato del noto dating sim "Amagami".
Trama: Junichi è un normale liceale e lo vedremo alle prese con la conquista della ragazza di turno, rendendo la storia uno commedia sentimentale piuttosto lineare
Il problema più comune degli adattamenti da visual novel ad anime sta nel prediligere un'eroina rispetto ad un'altra, portando malcontento tra i fan delle ragazze non protagoniste, per ovviare a questo problema e per dare una visione più ampia su quello che è la visual novel, l'anime si divide in archi, quindi vedremo Junichi conquistare una diversa ragazza in un po' di puntate per poi ripartire dal principio della storia.
Arrivando da una novel, "Amagami SS" presenta personaggi ben caratterizzati e mantiene discretamente l'ottimo stile grafico dell'originale, nonostante ci troveremo ad avere archi piuttosto brevi l'insieme delle due stagioni riesce a dare un'ottima sensazione rendendo molto bene ogni singola storia riuscendo a far apprezzare le diversità delle varie eroine.
Senza dubbio siamo davanti ad un buon anime sentimentale con una componente emotiva molto apprezzabile.
Consigliato a chi cerca buoni sentimenti con storie amorose che spaziano dall'amicizia, al romanticismo, alla relazione più carnale... identificatele voi; la suddivisione ad archi rende anche facile la visione che è comunque un punto a favore.
Quindi se il genere vi interessa dategli una possibilità guardando almeno il primo arco narrativo!
Voto personale: 8
Voto oggettivo (per quanto possibile) nel genere: 8
Trama: Junichi è un normale liceale e lo vedremo alle prese con la conquista della ragazza di turno, rendendo la storia uno commedia sentimentale piuttosto lineare
Il problema più comune degli adattamenti da visual novel ad anime sta nel prediligere un'eroina rispetto ad un'altra, portando malcontento tra i fan delle ragazze non protagoniste, per ovviare a questo problema e per dare una visione più ampia su quello che è la visual novel, l'anime si divide in archi, quindi vedremo Junichi conquistare una diversa ragazza in un po' di puntate per poi ripartire dal principio della storia.
Arrivando da una novel, "Amagami SS" presenta personaggi ben caratterizzati e mantiene discretamente l'ottimo stile grafico dell'originale, nonostante ci troveremo ad avere archi piuttosto brevi l'insieme delle due stagioni riesce a dare un'ottima sensazione rendendo molto bene ogni singola storia riuscendo a far apprezzare le diversità delle varie eroine.
Senza dubbio siamo davanti ad un buon anime sentimentale con una componente emotiva molto apprezzabile.
Consigliato a chi cerca buoni sentimenti con storie amorose che spaziano dall'amicizia, al romanticismo, alla relazione più carnale... identificatele voi; la suddivisione ad archi rende anche facile la visione che è comunque un punto a favore.
Quindi se il genere vi interessa dategli una possibilità guardando almeno il primo arco narrativo!
Voto personale: 8
Voto oggettivo (per quanto possibile) nel genere: 8
Ad essere onesti, non mi sarei mai aspettato un manga strutturato in questa maniera. Dalla copertina mi sono subito immaginato il classico harem scolastico, ma, subito dopo le prime quattro puntate, ho scoperto, con enorme piacere, che "Amagami SS" non era affatto un opera di tal genere.
Uscito nel 2010 e composto da ben venticinque puntate, rappresenta piuttosto un esempio di anime sentimentale /romantico, ambientato comunque a scuola.
Ma allora come viene strutturato? O meglio, cosa ha di così particolare da differenziarlo da molte altre serie? Semplice: non si tratta di una singola storia, bensì da sei mini-storie, che vedono Junichi come protagonista, ma ogni volta coinvolto in una storia d'amore con una ragazza differente.
Insomma, un donnaiolo? Non proprio. Mi sono semplicemente dimenticato di riferire che, ogni volta, il tempo si resetta e Junichi è costretto (ovviamente non è a conoscenza di nulla) ad affrontare da capo la storia. Le ragazze sono sei in tutto e ognuna di loro prova qualcosa per il nostro caro protagonista. Ma non si può considerare harem proprio per il fatto che, in ogni mini-storia, Junichi si fidanza con una fanciulla differente, lasciando in disparte le altre, che comunque non sembrano in quel momento interessate a lui.
Il punto nevralgico è la vigilia di Natale, in quanto Junichi, come ricorderà spesso, ha dovuto sopportare un "trauma" la vigilia di due anni prima. Fissato un appuntamento con una ragazza, infatti, questa gli dà buca, lasciandolo da solo a lungo. Ce la farà a superare questa difficile situazione sentimentale? Chissà, forse con l'aiuto della ragazza di turno sarà possibile.
Incominciamo la nostra analisi proprio dai vari protagonisti, anche perché, di fatto, una vera e propria trama non esiste. Quattro puntate a donna, niente di più. Comunque sufficienti a creare ogni volta una storia sentimentale appassionante, coinvolgente e, soprattutto, originale.
Le fanciulle che si alterneranno sono: la bellissima ed energica Haruka Morishima, la manesca compagna di classe Kaoru, la timida Sae Nakata, la sensuale nuotatrice Ai Nanasaki, l'amica d'infanzia Rihoko Sakurai e la rappresentante di classe Tsukasa Ayatsuji. Eccole qui, elencate dalla prima all'ultima.
Ognuna di esse mostra un carattere particolare, assolutamente originale, che le porterà ovviamente a un rapporto diverso con Junichi. Personalmente, le mie preferite sono Morishima, in quanto riesce a colpire fin da subito con il suo caratterino energico, peperino e anche accattivante. L'altra è Ai Nanasaki che, nonostante non mi avesse colpito nei precedenti scenari, riesce a rifarsi quando arriva il proprio turno. Un carattere deciso e sensuale, che conquista fin dal primo momento.
Stesso discorso anche per Ayatsuji. Se all'inizio può sembrare la classica perfettina, ci si accorgerà che, in realtà, nasconde un segreto molto particolare. forse è stato proprio per questo che l'hanno messa per ultima, in modo tale da creare una certa aspettativa e, subito dopo, ribaltarla con abile maestria. Molto bella anche la storia tra Kaouru e Junichi.
Per quanto riguarda la scelta di organizzare l'anime in questo modo, devo dire di averla trovata azzeccatissima. Non solo ci si stacca dalle classiche commedie harem, ma, in qualche modo, si approfondiscono un po' tutti gli scenari possibili, selezionando ovviamente quelli che si reputano migliori.
La grafica è buona, anche se non eccellente. Mantiene la classica impostazione delle commedia, senza però calcare troppo sui colori. I toni sono piuttosto calmi, fatta eccezione per alcuni momenti particolari, in cui l'atmosfera diventa carica di pathos e, allora, risulta necessario mostrare un piglio maggiormente deciso.
Buono il doppiaggio e ottima la scelta delle varie doppiatrici. A mio avviso questo non era affatto un punto da sottovalutare, in quanto era essenziale accordare la voce giusta al rispettivo carattere delle fanciulle. E, lo ammetto, il risultato finale è più che discreto.
Molto interessante la regia, anche perché non era facile mantenere alta l'attenzione in questo genere di commedia. Le varie mini-serie potevano, alla lunga, stancare. Per fortuna sono stati capaci di proporre storie molto diverse tra loro che, in un modo o nell'altro, spaziavano in tutti i campi.
In conclusione, "Amagami SS" è un'opera degna di rispetto, che cerca di staccarsi dalla solita immagine di commedia harem, riuscendo così a creare qualcosa di nuovo e originale. In questa serie, escono fuori le varie preferenze dello spettatore, senza scontrarsi però contro la classica protagonista acchiappatutto. In quest'anime, ogni ragazza può avverare il proprio desiderio di incontrare l'anima gemella; nessun triangolo amoroso e nessun rifiuto. Insomma, tutti felici e contenti.
Voto finale: 8 meno
Uscito nel 2010 e composto da ben venticinque puntate, rappresenta piuttosto un esempio di anime sentimentale /romantico, ambientato comunque a scuola.
Ma allora come viene strutturato? O meglio, cosa ha di così particolare da differenziarlo da molte altre serie? Semplice: non si tratta di una singola storia, bensì da sei mini-storie, che vedono Junichi come protagonista, ma ogni volta coinvolto in una storia d'amore con una ragazza differente.
Insomma, un donnaiolo? Non proprio. Mi sono semplicemente dimenticato di riferire che, ogni volta, il tempo si resetta e Junichi è costretto (ovviamente non è a conoscenza di nulla) ad affrontare da capo la storia. Le ragazze sono sei in tutto e ognuna di loro prova qualcosa per il nostro caro protagonista. Ma non si può considerare harem proprio per il fatto che, in ogni mini-storia, Junichi si fidanza con una fanciulla differente, lasciando in disparte le altre, che comunque non sembrano in quel momento interessate a lui.
Il punto nevralgico è la vigilia di Natale, in quanto Junichi, come ricorderà spesso, ha dovuto sopportare un "trauma" la vigilia di due anni prima. Fissato un appuntamento con una ragazza, infatti, questa gli dà buca, lasciandolo da solo a lungo. Ce la farà a superare questa difficile situazione sentimentale? Chissà, forse con l'aiuto della ragazza di turno sarà possibile.
Incominciamo la nostra analisi proprio dai vari protagonisti, anche perché, di fatto, una vera e propria trama non esiste. Quattro puntate a donna, niente di più. Comunque sufficienti a creare ogni volta una storia sentimentale appassionante, coinvolgente e, soprattutto, originale.
Le fanciulle che si alterneranno sono: la bellissima ed energica Haruka Morishima, la manesca compagna di classe Kaoru, la timida Sae Nakata, la sensuale nuotatrice Ai Nanasaki, l'amica d'infanzia Rihoko Sakurai e la rappresentante di classe Tsukasa Ayatsuji. Eccole qui, elencate dalla prima all'ultima.
Ognuna di esse mostra un carattere particolare, assolutamente originale, che le porterà ovviamente a un rapporto diverso con Junichi. Personalmente, le mie preferite sono Morishima, in quanto riesce a colpire fin da subito con il suo caratterino energico, peperino e anche accattivante. L'altra è Ai Nanasaki che, nonostante non mi avesse colpito nei precedenti scenari, riesce a rifarsi quando arriva il proprio turno. Un carattere deciso e sensuale, che conquista fin dal primo momento.
Stesso discorso anche per Ayatsuji. Se all'inizio può sembrare la classica perfettina, ci si accorgerà che, in realtà, nasconde un segreto molto particolare. forse è stato proprio per questo che l'hanno messa per ultima, in modo tale da creare una certa aspettativa e, subito dopo, ribaltarla con abile maestria. Molto bella anche la storia tra Kaouru e Junichi.
Per quanto riguarda la scelta di organizzare l'anime in questo modo, devo dire di averla trovata azzeccatissima. Non solo ci si stacca dalle classiche commedie harem, ma, in qualche modo, si approfondiscono un po' tutti gli scenari possibili, selezionando ovviamente quelli che si reputano migliori.
La grafica è buona, anche se non eccellente. Mantiene la classica impostazione delle commedia, senza però calcare troppo sui colori. I toni sono piuttosto calmi, fatta eccezione per alcuni momenti particolari, in cui l'atmosfera diventa carica di pathos e, allora, risulta necessario mostrare un piglio maggiormente deciso.
Buono il doppiaggio e ottima la scelta delle varie doppiatrici. A mio avviso questo non era affatto un punto da sottovalutare, in quanto era essenziale accordare la voce giusta al rispettivo carattere delle fanciulle. E, lo ammetto, il risultato finale è più che discreto.
Molto interessante la regia, anche perché non era facile mantenere alta l'attenzione in questo genere di commedia. Le varie mini-serie potevano, alla lunga, stancare. Per fortuna sono stati capaci di proporre storie molto diverse tra loro che, in un modo o nell'altro, spaziavano in tutti i campi.
In conclusione, "Amagami SS" è un'opera degna di rispetto, che cerca di staccarsi dalla solita immagine di commedia harem, riuscendo così a creare qualcosa di nuovo e originale. In questa serie, escono fuori le varie preferenze dello spettatore, senza scontrarsi però contro la classica protagonista acchiappatutto. In quest'anime, ogni ragazza può avverare il proprio desiderio di incontrare l'anima gemella; nessun triangolo amoroso e nessun rifiuto. Insomma, tutti felici e contenti.
Voto finale: 8 meno
I giapponesi sono fissati con i videogiochi. E' una cosa risaputa, se non lo sapevate...beh adesso lo sapete. Creano giochi, avventure di ruolo e simulazioni su qualsiasi cosa possibile e immaginabile. Sto parlando ad esempio degli eroge, totalmente incentrati sul sesso. Ma un tipo di giochi che ultimamente sta prendendo molto piede in terra nipponica, tanto da venire esportato nel resto del mondo è sicuramente il dating game. Si tratta sostanzialmente di un simulatore di incontri virtuali. L'avventura grafica è solitamente divisa in archi, in ciascuno di questi il protagonista deve riuscire a far innamorare una ragazza diversa.
Amagami SS è un anime del 2010 composto da 25 episodi, tratto dall'omonimo gioco per Playstation 2 sviluppato dalla Enterbrain. L'adattamento animato risulta essere fedele a quest'ultimo ricalcandone la struttura. Diviso sostanzialmente in archi, il protagonista della storia Junichi Tachibana è alla ricerca dell'amore, per questo si trova a corteggiare ragazze diverse. Ogni arco è dedicato ad una ragazza, per la durata in media di 4 puntate, in cui maturerà il sentimento amoroso e il corteggiamento il generale.
Il character design, così come le animazioni i colori sono più che discreti, rivelando un comparto tecnico sicuramente all'altezza. Qualche arco risulta essere interessante, ma nulla più. Non essendo un'amante dei dating game il mio giudizio risulta essere falsato. La narrazione mi appare molto frammentata, così come lo sviluppo della storia. Secondo me sono davvero troppo poche puntate per mettere in scena una relazione. Qualche arco fa davvero il suo dovere, presentandosi sono una frizzante commedia scolastica amorosa. Ma la maggior parte degli episodi gli ho trovati piatti, e non invogliano lo spettatore al prosieguo della visione.
Volendo tirare le somme Amagami SS è un'anime che mi sento di consigliare, ma solo se siete a corto di materiale. Qualche parte risulta essere gradevole, nulla di più, un prodotto che raggiunge la sufficienza, ma che sicuramente non impressiona. Se avete qualcosa di meglio da guardare o da fare, andate tranquilli e droppate senza rimpianti.
Amagami SS è un anime del 2010 composto da 25 episodi, tratto dall'omonimo gioco per Playstation 2 sviluppato dalla Enterbrain. L'adattamento animato risulta essere fedele a quest'ultimo ricalcandone la struttura. Diviso sostanzialmente in archi, il protagonista della storia Junichi Tachibana è alla ricerca dell'amore, per questo si trova a corteggiare ragazze diverse. Ogni arco è dedicato ad una ragazza, per la durata in media di 4 puntate, in cui maturerà il sentimento amoroso e il corteggiamento il generale.
Il character design, così come le animazioni i colori sono più che discreti, rivelando un comparto tecnico sicuramente all'altezza. Qualche arco risulta essere interessante, ma nulla più. Non essendo un'amante dei dating game il mio giudizio risulta essere falsato. La narrazione mi appare molto frammentata, così come lo sviluppo della storia. Secondo me sono davvero troppo poche puntate per mettere in scena una relazione. Qualche arco fa davvero il suo dovere, presentandosi sono una frizzante commedia scolastica amorosa. Ma la maggior parte degli episodi gli ho trovati piatti, e non invogliano lo spettatore al prosieguo della visione.
Volendo tirare le somme Amagami SS è un'anime che mi sento di consigliare, ma solo se siete a corto di materiale. Qualche parte risulta essere gradevole, nulla di più, un prodotto che raggiunge la sufficienza, ma che sicuramente non impressiona. Se avete qualcosa di meglio da guardare o da fare, andate tranquilli e droppate senza rimpianti.
"Amagami SS" è un anime scolastico/sentimentale che con davvero poche pretese, a mio parere, riesce efficacemente a intrattenere.
Le ventisei puntate si suddividono in sei storie da quattro puntate l'una più due extra alla fine della serie; in ognuna delle parti il protagonista, Junichi, conquista una diversa ragazza e a storia conclusa, con l'iniziare della successiva, si resetta tutto. La storia di per sé è abbastanza banale e semplice, ma come ho detto prima, questo è un anime che ti si presenta senza pretese di significati profondi o grandi riflessioni, ma con l'unico scopo di farti passare una ventina di minuti sorridendo, e in questo è davvero valido.
Ovviamente l'anime non è esente da difetti: il protagonista è quasi totalmente privo di personalità (penso che sia dovuto alla provenienza dell'anime, tratto da un game) che aiuta l'immedesimazione dello spettatore, ma rende la storia molto più debole; inoltre spesso è eccessivamente banale nel susseguirsi degli eventi e nelle reazioni dei personaggi. Inoltre, una cosa che mi ha personalmente infastidito (e immagino non solo, basta essere anche solo vagamente romantici) è che cambiando sempre protagonista della storia, si rimane un po' delusi per le precedenti.
Il disegno è a mio parere superlativo, da solo basta per rendere l'anime "da vedere".
Per concludere, tra le sei storie c'è una differenza di scrittura notevole; infatti ho trovato vagamente noiose la terza (Sae) e la quinta (Rihoko) mentre le altre quattro mi sono piaciute moltissimo, in particolare la quarta (Ai).
Le ventisei puntate si suddividono in sei storie da quattro puntate l'una più due extra alla fine della serie; in ognuna delle parti il protagonista, Junichi, conquista una diversa ragazza e a storia conclusa, con l'iniziare della successiva, si resetta tutto. La storia di per sé è abbastanza banale e semplice, ma come ho detto prima, questo è un anime che ti si presenta senza pretese di significati profondi o grandi riflessioni, ma con l'unico scopo di farti passare una ventina di minuti sorridendo, e in questo è davvero valido.
Ovviamente l'anime non è esente da difetti: il protagonista è quasi totalmente privo di personalità (penso che sia dovuto alla provenienza dell'anime, tratto da un game) che aiuta l'immedesimazione dello spettatore, ma rende la storia molto più debole; inoltre spesso è eccessivamente banale nel susseguirsi degli eventi e nelle reazioni dei personaggi. Inoltre, una cosa che mi ha personalmente infastidito (e immagino non solo, basta essere anche solo vagamente romantici) è che cambiando sempre protagonista della storia, si rimane un po' delusi per le precedenti.
Il disegno è a mio parere superlativo, da solo basta per rendere l'anime "da vedere".
Per concludere, tra le sei storie c'è una differenza di scrittura notevole; infatti ho trovato vagamente noiose la terza (Sae) e la quinta (Rihoko) mentre le altre quattro mi sono piaciute moltissimo, in particolare la quarta (Ai).
Amagami SS è un anime leggero, senza troppe pretese, che convince solo a metà. E' diviso in 8 parti, più o meno indipendenti tra loro, dove nelle prime 6 (formate ognuna da 4 episodi) il nostro protagonista rimorchia una ragazza, mentre le ultime due puntate sono leggermente diverse.
Che dire... Partiamo dalla grafica, la quale fa decisamente la sua bella figura e si può considerare un valore aggiunto.
Le storielle in sé non sono tutte coinvolgenti, tanto che alcune, specialmente la terza e la quinta le ho terminate tra gli sbadigli, mentre devo dire che la seconda è stata quella che mi ha emozionato di più in assoluto. Ogni storia anche se a sé stante ci permettere di scoprire cose nuove sui vari personaggi, che siano essi protagonisti o meno in quel determinato momento, purtroppo però il tutto non è ben approfondito, ci si limita solamente alle informazioni base. Fortuna che il nostro protagonista non è solito idiota e incapace, ma in un modo o nell'altro dimostra di avere gli attributi rendendo il tutto meno infantile di altre opere.
Un'altra cosa che voglio sottileare, ma che mi ha lasciato un po' l'amaro in bocca è la pessima caratterizzazione del migliore amico di Junichi, che a volte è molto presente (come nella sesta storia) e a volte molto meno, rivelandosi però sempre molto affidabile e simpatico speravo venisse sviluppato meglio e tenuto maggiormente in considerazione.
Le musiche sono le classiche da scolastico/sentimentale, dove ogni ending è dedicata alla ragazza presa in consiederazine in quel determinato episodio, niente di memorabile comunque sia le ending che l'opening.
Nutro speranze per la buona riuscita della seconda stagione che a breve inizierò, per questo ho deciso per un 7 di incoraggiamento, dato che alla fine tra alti e bassi sono rimasto più soddisfatto che deluso.
Che dire... Partiamo dalla grafica, la quale fa decisamente la sua bella figura e si può considerare un valore aggiunto.
Le storielle in sé non sono tutte coinvolgenti, tanto che alcune, specialmente la terza e la quinta le ho terminate tra gli sbadigli, mentre devo dire che la seconda è stata quella che mi ha emozionato di più in assoluto. Ogni storia anche se a sé stante ci permettere di scoprire cose nuove sui vari personaggi, che siano essi protagonisti o meno in quel determinato momento, purtroppo però il tutto non è ben approfondito, ci si limita solamente alle informazioni base. Fortuna che il nostro protagonista non è solito idiota e incapace, ma in un modo o nell'altro dimostra di avere gli attributi rendendo il tutto meno infantile di altre opere.
Un'altra cosa che voglio sottileare, ma che mi ha lasciato un po' l'amaro in bocca è la pessima caratterizzazione del migliore amico di Junichi, che a volte è molto presente (come nella sesta storia) e a volte molto meno, rivelandosi però sempre molto affidabile e simpatico speravo venisse sviluppato meglio e tenuto maggiormente in considerazione.
Le musiche sono le classiche da scolastico/sentimentale, dove ogni ending è dedicata alla ragazza presa in consiederazine in quel determinato episodio, niente di memorabile comunque sia le ending che l'opening.
Nutro speranze per la buona riuscita della seconda stagione che a breve inizierò, per questo ho deciso per un 7 di incoraggiamento, dato che alla fine tra alti e bassi sono rimasto più soddisfatto che deluso.
Amagami SS e' un anime con cui si possono passare delle belle mezz'orette. Perche? Perche' questa non e' la solita storia sentimentale tra degli studenti, ma bensi', il racconto di tutte le diverse relazioni che il protagonista, Tachibana Junichi, potrebbe avere con varie ragazze diverse, tutte sue compagne di scuola. Ma parliamo della trama:
Tachibana Junichi e' uno studente delle superiori, reduce da una relazione sentimentale fallita 2 anni prima. L'episodio segnerà drammaticamente il ragazzo che inizierà ad odiare il Natale ed a disinteressarsi all'amore. Tuttavia alcune compagne di scuola potrebbero riuscire a fargli cambiare idea. Da questo momento in poi la storia racconterà' le varie relazioni con le sue compagne di scuola, coetanee o di diversa eta', e dei suoi possibili futuri con ognuna di esse.
La particolarità' di qest'anime e', come per il suo videogioco, che la storia si divide in sei spezzoni, ognuno dedicato ad una delle sei protagoniste dell'anime (Haruka Morishima, Kaoru Tanamachi, Sae Nakata, Ai Nanasaki, Rihoko Sakurai e Tsukasa Ayatsuji). Ogni arco racconta una versione alternativa della storia di Junichi, in cui il ragazzo finisce per innamorarsi di una fra le sei ragazze. Dopo ogni spezzone, la storia si resetta, per poi riiniziare raccontando la relazione con un' altra ragazza. Cio' ci permette di approfondire meglio la storia e i caratteri di ogni singola compagna, anche se potrebbe risultare un po spiacevole vedere sbocciare tutta una relazione per poi ripartire da capo, tanto che il tutto potrebbe risultare alquanto surreale, d' altro canto e proprio questo che rende quest'anime speciale. Le varie relazioni si alternano tra alcune molto emozionanti e particolari', ad altre forse piu' banali e scontate, ma in fondo, cosi e la vita! La serie si conclude con una specie di episodio speciale, che vede come protagonista una ragazza diversa dalle sei della serie, che svelera' alcuni misteri della trama.
Vedendola da altri punti di vista, il sottofondo musicale non mi dispiaceva, le grafiche sono ottime, e se proprio non ti va giu' la storia con una ragazza, puoi' sempre passare alla prossima.
Il mio voto finale e' un 8, ma a mio parere, la seconda serie e piu' emozionante. Nonostante cio', rimane un ottimo anime, che consiglio agli amanti del genere.
Ciao a tutti!
Tachibana Junichi e' uno studente delle superiori, reduce da una relazione sentimentale fallita 2 anni prima. L'episodio segnerà drammaticamente il ragazzo che inizierà ad odiare il Natale ed a disinteressarsi all'amore. Tuttavia alcune compagne di scuola potrebbero riuscire a fargli cambiare idea. Da questo momento in poi la storia racconterà' le varie relazioni con le sue compagne di scuola, coetanee o di diversa eta', e dei suoi possibili futuri con ognuna di esse.
La particolarità' di qest'anime e', come per il suo videogioco, che la storia si divide in sei spezzoni, ognuno dedicato ad una delle sei protagoniste dell'anime (Haruka Morishima, Kaoru Tanamachi, Sae Nakata, Ai Nanasaki, Rihoko Sakurai e Tsukasa Ayatsuji). Ogni arco racconta una versione alternativa della storia di Junichi, in cui il ragazzo finisce per innamorarsi di una fra le sei ragazze. Dopo ogni spezzone, la storia si resetta, per poi riiniziare raccontando la relazione con un' altra ragazza. Cio' ci permette di approfondire meglio la storia e i caratteri di ogni singola compagna, anche se potrebbe risultare un po spiacevole vedere sbocciare tutta una relazione per poi ripartire da capo, tanto che il tutto potrebbe risultare alquanto surreale, d' altro canto e proprio questo che rende quest'anime speciale. Le varie relazioni si alternano tra alcune molto emozionanti e particolari', ad altre forse piu' banali e scontate, ma in fondo, cosi e la vita! La serie si conclude con una specie di episodio speciale, che vede come protagonista una ragazza diversa dalle sei della serie, che svelera' alcuni misteri della trama.
Vedendola da altri punti di vista, il sottofondo musicale non mi dispiaceva, le grafiche sono ottime, e se proprio non ti va giu' la storia con una ragazza, puoi' sempre passare alla prossima.
Il mio voto finale e' un 8, ma a mio parere, la seconda serie e piu' emozionante. Nonostante cio', rimane un ottimo anime, che consiglio agli amanti del genere.
Ciao a tutti!
PARERE FEMMINILE.
Nato da un dating game, ripropone le diverse storie elaborandole in una particolare struttura narrativa ad archi, cercando di accentuare in ogni "love story" soprattutto l'aspetto del flirt etc.
Ciò che nel dating sim era stato trascurato dalla grafica 2D e dallo scorrimento a fotogrammi (come definirla, la tipica grafica dei dating), viene abilmente recuperato ed accentuato per la vostra gioia. Difatti, questo Harem (come ci si aspetterebbe) è caratterizzato da una natura oserei definire "ecchi": non a livelli particolarmente alti, ma concedetemi il termine.
Uso tale termine per la figura femminile, che pur trattata nella sua pluralità di personalità (pollice all'insù) presenta atteggiamenti che sembrano rispecchiare unicamente le aspettative maschili, ben lontani dall'essere definiti verosimili.
<b>*SPOILER*</b> su, quale ragazza permetterebbe mai ad uno che conosce da poco di baciarla dietro le ginocchia o sul ventre?? </b>*FINE SPOILER*.</b>
Ma sopratutto, lo definisco ecchi per lo sviluppo della storia, che ricorda vagamente la fantasia di un adolescente sulle possibilità che ha con le proprie amiche. Una fantasia che arriva fino alla fine. Un film mentale. Non so se rendo. Tutta la serie è tormentata da un falso romanticismo, quasi buttato alla rinfusa quasi per dare un contentino, che tende a creare una particolare atmosfera. Fintissima anch'essa.
La grafica da shojo e le ost non basteranno a raddolcirmi.
Nato da un dating game, ripropone le diverse storie elaborandole in una particolare struttura narrativa ad archi, cercando di accentuare in ogni "love story" soprattutto l'aspetto del flirt etc.
Ciò che nel dating sim era stato trascurato dalla grafica 2D e dallo scorrimento a fotogrammi (come definirla, la tipica grafica dei dating), viene abilmente recuperato ed accentuato per la vostra gioia. Difatti, questo Harem (come ci si aspetterebbe) è caratterizzato da una natura oserei definire "ecchi": non a livelli particolarmente alti, ma concedetemi il termine.
Uso tale termine per la figura femminile, che pur trattata nella sua pluralità di personalità (pollice all'insù) presenta atteggiamenti che sembrano rispecchiare unicamente le aspettative maschili, ben lontani dall'essere definiti verosimili.
<b>*SPOILER*</b> su, quale ragazza permetterebbe mai ad uno che conosce da poco di baciarla dietro le ginocchia o sul ventre?? </b>*FINE SPOILER*.</b>
Ma sopratutto, lo definisco ecchi per lo sviluppo della storia, che ricorda vagamente la fantasia di un adolescente sulle possibilità che ha con le proprie amiche. Una fantasia che arriva fino alla fine. Un film mentale. Non so se rendo. Tutta la serie è tormentata da un falso romanticismo, quasi buttato alla rinfusa quasi per dare un contentino, che tende a creare una particolare atmosfera. Fintissima anch'essa.
La grafica da shojo e le ost non basteranno a raddolcirmi.
A volte mi chiedo come sia possibile che a nessuno venga in mente di prendere le caratteristiche migliori da diversi anime, metterle assieme e farne il più grande anime della storia. Se questo accadesse, ci sarebbero ben pochi dubbi sull'anime da cui "prelevare" il chara design. Quest'anime risponde al nome di "Amagami SS". Ma procediamo con ordine, iniziando dalla trama.
"Amagami SS" è suddiviso in sei archi da 4 puntate ciascuno completamente indipendenti l'uno dall'altro; in ognuno di essi viene raccontata la storia d'amore tra Junichi Tachibana e una ragazza della sua stessa scuola. Seguendo l'ordine degli archi, le sei ragazze sono rispettivamente: Morishima L. Haruka-senpai, la più bella della scuola; Kaoru Tanamachi, la migliore amica del protagonista; Sae, timida e migliore amica della sorella minore di Junichi; Ai Nanasaki, matricola dal carattere forte e deciso; Rihoko Sakurai, amica d'infanzia a cui piace mangiare e fare finte diete; Tsukasa Ajatsuji, capoclasse tuttofare dalla doppia personalità. Inevitabile risulta alla fine affezionarsi a una delle sei, la cui scelta dipende ovviamente dal proprio gusto personale (la mia è Ai).
Tuttavia, ci sono due archi che oggettivamente sono una spanna sopra gli altri, cioè il secondo e l'ultimo, gli unici due a offrire un qualche spunto differente in termini di storia. Per il resto, le storie raccontate sono piuttosto simili, senza mai scadere nella noia.
Veniamo alle varie caratteristiche tecniche.
Storia: ovviamente si dovrebbe descrivere la trama raccontata in ciascuno dei sei archi. Comunque, al fine di evitare ripetizioni, possiamo dire che vengono raccontate sei storie semplici e realistiche.
Scorrevolezza: ogni arco risulta piacevole da seguire, senza diventare mai noioso. La struttura dell'anime si presta alla visione discontinua: una sera non sapete cosa fare? Scegliete una delle sei ragazze e passatevi un'oretta e mezza in sua compagnia.
Musiche: le due opening non sono niente di che, così come le sei ending (una per ciascuna ragazza). Durante l'episodio non vi è traccia di alcuna musichetta, escluso forse per 30 secondi nel quarto arco. Il che è davvero triste: molte scene avrebbero avuto tutt'altro spessore con una bella colonna sonora di sottofondo.
Personaggi: ed eccoci giunti al grande tasto dolente di questa serie, che risponde al nome di Junichi Tachibana. Ma io mi chiedo: quest'anime descrive sei storie d'amore e sei ragazze. E il maschio è uno! Ma dare un minimo di carattere a questo benedetto ragazzo, visto che è protagonista per 24 episodi, non 4. O meglio, il carattere ci sarebbe pure, ma non si capisce come possa puntare a sei ragazze del genere con quello: pervertito, poco sveglio, depresso cronico, senza interessi, e pure bruttino. E' irritante!
Di contro, i caratteri delle sei ragazze sono sicuramente ben sviluppati e tengono da soli in piedi l'anime.
Chara design: da questo punto di vista, "Amagami SS" è ineccepibile. Da questo punto di vista, la tentazione di assegnare un 10 a quest'anime è davvero forte. I vari vestiti indossati dalle ragazze sono davvero splendidi. Vogliamo parlare di Sae al cinema? Di Kaoru vestita da cameriera? Oppure vogliamo parlare degli occhi di Morishima? Questi, per citarne solo alcuni, sono momenti che rimarranno impressi nella mia mente per molto, molto tempo. E il merito è tutto dei disegni (qui lo dico e lo smentisco: secondo me le ragazze sono vere). Perfect!
Commento finale: il voto finale è facile da calcolare. Prendete il 10 dei disegni, togliete un punto per le musiche e tre punti per il personaggio maschile (impossibile da ignorare, è troppo presente): ottenete un 6. E' un vero peccato perché poteva essere molto di più. Comunque si tratta di un anime molto piacevole, che si fa riguardare (l'arco preferito almeno). Restano i disegni: per questi esso verrà ricordato per sempre. Niente male direi. Voto: 6.
"Amagami SS" è suddiviso in sei archi da 4 puntate ciascuno completamente indipendenti l'uno dall'altro; in ognuno di essi viene raccontata la storia d'amore tra Junichi Tachibana e una ragazza della sua stessa scuola. Seguendo l'ordine degli archi, le sei ragazze sono rispettivamente: Morishima L. Haruka-senpai, la più bella della scuola; Kaoru Tanamachi, la migliore amica del protagonista; Sae, timida e migliore amica della sorella minore di Junichi; Ai Nanasaki, matricola dal carattere forte e deciso; Rihoko Sakurai, amica d'infanzia a cui piace mangiare e fare finte diete; Tsukasa Ajatsuji, capoclasse tuttofare dalla doppia personalità. Inevitabile risulta alla fine affezionarsi a una delle sei, la cui scelta dipende ovviamente dal proprio gusto personale (la mia è Ai).
Tuttavia, ci sono due archi che oggettivamente sono una spanna sopra gli altri, cioè il secondo e l'ultimo, gli unici due a offrire un qualche spunto differente in termini di storia. Per il resto, le storie raccontate sono piuttosto simili, senza mai scadere nella noia.
Veniamo alle varie caratteristiche tecniche.
Storia: ovviamente si dovrebbe descrivere la trama raccontata in ciascuno dei sei archi. Comunque, al fine di evitare ripetizioni, possiamo dire che vengono raccontate sei storie semplici e realistiche.
Scorrevolezza: ogni arco risulta piacevole da seguire, senza diventare mai noioso. La struttura dell'anime si presta alla visione discontinua: una sera non sapete cosa fare? Scegliete una delle sei ragazze e passatevi un'oretta e mezza in sua compagnia.
Musiche: le due opening non sono niente di che, così come le sei ending (una per ciascuna ragazza). Durante l'episodio non vi è traccia di alcuna musichetta, escluso forse per 30 secondi nel quarto arco. Il che è davvero triste: molte scene avrebbero avuto tutt'altro spessore con una bella colonna sonora di sottofondo.
Personaggi: ed eccoci giunti al grande tasto dolente di questa serie, che risponde al nome di Junichi Tachibana. Ma io mi chiedo: quest'anime descrive sei storie d'amore e sei ragazze. E il maschio è uno! Ma dare un minimo di carattere a questo benedetto ragazzo, visto che è protagonista per 24 episodi, non 4. O meglio, il carattere ci sarebbe pure, ma non si capisce come possa puntare a sei ragazze del genere con quello: pervertito, poco sveglio, depresso cronico, senza interessi, e pure bruttino. E' irritante!
Di contro, i caratteri delle sei ragazze sono sicuramente ben sviluppati e tengono da soli in piedi l'anime.
Chara design: da questo punto di vista, "Amagami SS" è ineccepibile. Da questo punto di vista, la tentazione di assegnare un 10 a quest'anime è davvero forte. I vari vestiti indossati dalle ragazze sono davvero splendidi. Vogliamo parlare di Sae al cinema? Di Kaoru vestita da cameriera? Oppure vogliamo parlare degli occhi di Morishima? Questi, per citarne solo alcuni, sono momenti che rimarranno impressi nella mia mente per molto, molto tempo. E il merito è tutto dei disegni (qui lo dico e lo smentisco: secondo me le ragazze sono vere). Perfect!
Commento finale: il voto finale è facile da calcolare. Prendete il 10 dei disegni, togliete un punto per le musiche e tre punti per il personaggio maschile (impossibile da ignorare, è troppo presente): ottenete un 6. E' un vero peccato perché poteva essere molto di più. Comunque si tratta di un anime molto piacevole, che si fa riguardare (l'arco preferito almeno). Restano i disegni: per questi esso verrà ricordato per sempre. Niente male direi. Voto: 6.
"Amagami SS" è un anime tratto da un galge che ha riscosso moltissimo successo. Proprio per le sue origini, l'anime è suddiviso in 6 archi narrativi, ognuno dei quali è dedicato a una delle sei eroine del gioco, in quanto i produttori non hanno voluto decidere sulla ragazza che avrebbe conquistato Tachibana Junichi (il protagonista maschile della serie), ma hanno voluto lasciare decidere allo spettatore quella che secondo lui sarebbe stata la scelta migliore - e già per questo l'anime è quantomeno apprezzabile. Per valutare l'anime valuterò i singoli archi narrativi per poi fare la media.
Arco di Haruka Morishima: voto 9,5
In questi primi 4 episodi Junichi si cimenta con la sua bella senpai Morishima Haruka; anche se il tutto sembra venga stroncato già in partenza non bisogna mai arrendersi e riprovare e riprovare, questo insegna l'arco narrativo, un arco molto bello che alterna momenti assai divertenti - con Haruka non ci si annoia mai - a momenti molto intensi e commoventi, per concludersi con un finale buono e divertente. Haruka è uno dei migliori personaggi dell'anime, complessa, all'apparenza frivola e spensierata, ma anche lei ha i suoi problemi e le sue paure. Junichi d'altronde si mostra anch'esso come un bel personaggio, con le sue fantasie e il suo passato doloroso, nonché con le sue perversioni - ma chi non ne ha? Le altre ragazze vengono solo accennate, come negli altri archi.
Commento personale: il secondo arco più bello della serie, piazzato subito all'inizio per attirare gli spettatori.
Arco di Kaoru Tanamachi: voto 9.
Negli episodi dal 5 all'8 Junichi è impegnato nella conquista della sua amica Tanamachi Kaoru, all'apparenza un maschiaccio e abbastanza violenta, ma che si mostra subito essere anche assai femminile, dedita al lavoro part-time per aiutare la madre. In quest'arco il "problema" si manifesta al terzo episodio e riguarda la famiglia di Kaoru. I momenti commoventi sono molto meno rispetto al precedente arco; questo è basato soprattutto sul divertimento e sulla tenerezza.
Commento personale: arco molto tenero e divertente, la ragazza d'altra parte è molto carina pure lei, anche se il finale resta un po' stretto.
Arco di Nakata Sae: voto 6.
Diciamo che questo è abbastanza banale e l'unico "problema" è la timidezza della Kohai Sae Nakata, amica della sorella Miya, che Junichi, su consiglio della sorella, cerca di far sparire. Le perversioni in quest'arco sono l'attrazione principale e passa in secondo piano tutto il resto, sfociando nell'ovvietà e nella piattezza. Sae stessa d'altronde è un personaggio molto piatto (come psicologia dico), però la sua voce è troppo tenera.
Commento personale: non molto valido come arco, in più la voce del narratore è abbastanza fastidiosa e rovina tutte le situazioni.
Arco di Ai Nanasaki: voto: 7,5
In quest'arco si parla dell'altra kohai e amica di Miya, Nanasaki Ai, una ragazza che pratica nuoto e fa anche parte del club di nuoto della scuola. La ragazza è molto schietta e con un buon senso dell'umorismo, presenta tuttavia una psicologia non molto ben definita e sviluppata; inoltre alcune situazioni che vengono a crearsi nel corso della storia sono molto, forse troppo, strane e rendono difficile l'immedesimazione nei personaggi. Il "problema" è una cavolata e si risolve in circa due secondi (tempo record). Il finale è carino ma non troppo.
Commento personale: anche quest'arco è abbastanza piatto e non molto soddisfacente ma sicuramente migliore di quello di Sae.
Arco di Sakurai Rihoko: voto 5
E' l'arco più brutto, sconclusionato e inutile di tutti: tratta dell'amica d'infanzia del protagonista, un po' rotondetta e sempre pronta a mangiare dei dolci, rimandando sempre le diete. È il più lungo temporalmente, andando molto oltre la festa del fondatore della scuola (che di solito se non è l'evento finale poco ci manca). Tuttavia è troppo vuoto e lascia un senso di insoddisfazione e anche una lieve rabbia: finale altrettanto vuoto.
Commento personale: no comment.
Arco di Ayatsuji Tsukasa: voto 10
Senza dubbio è l'arco migliore della serie: la protagonista femminile del caso è la migliore e anche la più complessa e articolata. Non tutti sono così perfetti come sembrano; essere sempre se stessi in amore: questo ci insegna. L'arco è molto denso di eventi e anche il più denso di emozioni: situazioni divertenti, tenere, dolci e commoventi. Il finale è molto bello e degno coronamento dell'arco.
Commento personale: aspettavo quest'arco sin dalla prima volta che vidi Ayatsuji nel primo episodio del primo arco e non mi ha deluso. Ayatsugi è una delle migliori eroine di sempre.
Ci sono poi due episodi aggiuntivi, uno dedicato a una nuova ragazza, Risa Kamizaki, che ci racconta la verità sul trauma di Jinuchi e che è molto valido e tenero; quello dedicato alla sorella Miya invece è molto sconclusionato e inutile, una perdita di tempo, insomma.
Per quel che riguarda l'animazione devo dire che è molto buona, anche se non è nulla di speciale, apprezzabile ma c'è di meglio.
Le colonne sonore sono invece ottime e azzeccate; le due opening sono molto significative e stupende.
Commento personale: consiglio a quelli che non sono abituati a cambiamenti radicali della storia senza spiegazione alcuna di prendersi delle pause tra un arco narrativo e l'altro. Per il resto devo dire che "Amagami SS" mi ha molto colpito come anime, sia in positivo sia in negativo, riuscendo a farmi commuovere (non succedeva dai lontani "Toradora!" e "Angel Beats").
Il voto finale risulta dunque 7,8, arrotondando do dunque un bel 8, comunque assai meritato.
Arco di Haruka Morishima: voto 9,5
In questi primi 4 episodi Junichi si cimenta con la sua bella senpai Morishima Haruka; anche se il tutto sembra venga stroncato già in partenza non bisogna mai arrendersi e riprovare e riprovare, questo insegna l'arco narrativo, un arco molto bello che alterna momenti assai divertenti - con Haruka non ci si annoia mai - a momenti molto intensi e commoventi, per concludersi con un finale buono e divertente. Haruka è uno dei migliori personaggi dell'anime, complessa, all'apparenza frivola e spensierata, ma anche lei ha i suoi problemi e le sue paure. Junichi d'altronde si mostra anch'esso come un bel personaggio, con le sue fantasie e il suo passato doloroso, nonché con le sue perversioni - ma chi non ne ha? Le altre ragazze vengono solo accennate, come negli altri archi.
Commento personale: il secondo arco più bello della serie, piazzato subito all'inizio per attirare gli spettatori.
Arco di Kaoru Tanamachi: voto 9.
Negli episodi dal 5 all'8 Junichi è impegnato nella conquista della sua amica Tanamachi Kaoru, all'apparenza un maschiaccio e abbastanza violenta, ma che si mostra subito essere anche assai femminile, dedita al lavoro part-time per aiutare la madre. In quest'arco il "problema" si manifesta al terzo episodio e riguarda la famiglia di Kaoru. I momenti commoventi sono molto meno rispetto al precedente arco; questo è basato soprattutto sul divertimento e sulla tenerezza.
Commento personale: arco molto tenero e divertente, la ragazza d'altra parte è molto carina pure lei, anche se il finale resta un po' stretto.
Arco di Nakata Sae: voto 6.
Diciamo che questo è abbastanza banale e l'unico "problema" è la timidezza della Kohai Sae Nakata, amica della sorella Miya, che Junichi, su consiglio della sorella, cerca di far sparire. Le perversioni in quest'arco sono l'attrazione principale e passa in secondo piano tutto il resto, sfociando nell'ovvietà e nella piattezza. Sae stessa d'altronde è un personaggio molto piatto (come psicologia dico), però la sua voce è troppo tenera.
Commento personale: non molto valido come arco, in più la voce del narratore è abbastanza fastidiosa e rovina tutte le situazioni.
Arco di Ai Nanasaki: voto: 7,5
In quest'arco si parla dell'altra kohai e amica di Miya, Nanasaki Ai, una ragazza che pratica nuoto e fa anche parte del club di nuoto della scuola. La ragazza è molto schietta e con un buon senso dell'umorismo, presenta tuttavia una psicologia non molto ben definita e sviluppata; inoltre alcune situazioni che vengono a crearsi nel corso della storia sono molto, forse troppo, strane e rendono difficile l'immedesimazione nei personaggi. Il "problema" è una cavolata e si risolve in circa due secondi (tempo record). Il finale è carino ma non troppo.
Commento personale: anche quest'arco è abbastanza piatto e non molto soddisfacente ma sicuramente migliore di quello di Sae.
Arco di Sakurai Rihoko: voto 5
E' l'arco più brutto, sconclusionato e inutile di tutti: tratta dell'amica d'infanzia del protagonista, un po' rotondetta e sempre pronta a mangiare dei dolci, rimandando sempre le diete. È il più lungo temporalmente, andando molto oltre la festa del fondatore della scuola (che di solito se non è l'evento finale poco ci manca). Tuttavia è troppo vuoto e lascia un senso di insoddisfazione e anche una lieve rabbia: finale altrettanto vuoto.
Commento personale: no comment.
Arco di Ayatsuji Tsukasa: voto 10
Senza dubbio è l'arco migliore della serie: la protagonista femminile del caso è la migliore e anche la più complessa e articolata. Non tutti sono così perfetti come sembrano; essere sempre se stessi in amore: questo ci insegna. L'arco è molto denso di eventi e anche il più denso di emozioni: situazioni divertenti, tenere, dolci e commoventi. Il finale è molto bello e degno coronamento dell'arco.
Commento personale: aspettavo quest'arco sin dalla prima volta che vidi Ayatsuji nel primo episodio del primo arco e non mi ha deluso. Ayatsugi è una delle migliori eroine di sempre.
Ci sono poi due episodi aggiuntivi, uno dedicato a una nuova ragazza, Risa Kamizaki, che ci racconta la verità sul trauma di Jinuchi e che è molto valido e tenero; quello dedicato alla sorella Miya invece è molto sconclusionato e inutile, una perdita di tempo, insomma.
Per quel che riguarda l'animazione devo dire che è molto buona, anche se non è nulla di speciale, apprezzabile ma c'è di meglio.
Le colonne sonore sono invece ottime e azzeccate; le due opening sono molto significative e stupende.
Commento personale: consiglio a quelli che non sono abituati a cambiamenti radicali della storia senza spiegazione alcuna di prendersi delle pause tra un arco narrativo e l'altro. Per il resto devo dire che "Amagami SS" mi ha molto colpito come anime, sia in positivo sia in negativo, riuscendo a farmi commuovere (non succedeva dai lontani "Toradora!" e "Angel Beats").
Il voto finale risulta dunque 7,8, arrotondando do dunque un bel 8, comunque assai meritato.
<b>[Attenzione, possibili Spoiler]</b>
Devo dire che quest'anime mi ha piacevolmente sorpresa, perché, a differenza di altri harem che ho visto, il protagonista non è il classico ragazzo sfigato che all'improvviso si trova venti strafighe che stravedono per lui; il nostro Junichi avrà delle storie diciamo "parallele" l'una all'altra, nel senso che lui non sta contemporaneamente con le nostre sei protagoniste - l'ultima preferisco non contarla nemmeno -, ma la serie è un continuo: "Se stesse con questa?"; "Se si innamorasse di quest'altra?", è tutto un "if", insomma.
Perciò, da una parte questo è un fattore a favore, dall'altra no, soprattutto per un'amante degli shoujo come me, è inammissibile che alla fine lui non stia effettivamente con nessuna delle ragazze.
Io sono stata per la durata di tutta la serie a domandarmi "ma alla fine con chi si metterà? Morishima-sempai? Kaoru? Ayatsuji-san?".
E invece sono rimasta un po' delusa dal finale, perché alla fine è come se non stesse con nessuna.
Comunque, il mio voto è un 8, perché in fin dei conti "Amagami SS" mi è piaciuto molto, è un anime che ho guardato piacevolmente, e che allo stesso tempo mi ha tenuta incollata allo schermo fino alla fine di ogni arco.
Le storie sono ognuna diversa dall'altra, ed essendo brevi scorrono molto velocemente, ma nonostante questo i caratteri dei personaggi sono ben definiti, anche perché comunque rimangono per la durata di tutta la serie.
Perciò consiglio quest'anime a tutti, magari anche guardando i vari archi senza un ordine preciso (dato che sono a cicli di quattro puntate autoconclusivi), soprattutto se volete guardare un anime che vi prenda, ma senza creare troppa dipendenza.
Devo dire che quest'anime mi ha piacevolmente sorpresa, perché, a differenza di altri harem che ho visto, il protagonista non è il classico ragazzo sfigato che all'improvviso si trova venti strafighe che stravedono per lui; il nostro Junichi avrà delle storie diciamo "parallele" l'una all'altra, nel senso che lui non sta contemporaneamente con le nostre sei protagoniste - l'ultima preferisco non contarla nemmeno -, ma la serie è un continuo: "Se stesse con questa?"; "Se si innamorasse di quest'altra?", è tutto un "if", insomma.
Perciò, da una parte questo è un fattore a favore, dall'altra no, soprattutto per un'amante degli shoujo come me, è inammissibile che alla fine lui non stia effettivamente con nessuna delle ragazze.
Io sono stata per la durata di tutta la serie a domandarmi "ma alla fine con chi si metterà? Morishima-sempai? Kaoru? Ayatsuji-san?".
E invece sono rimasta un po' delusa dal finale, perché alla fine è come se non stesse con nessuna.
Comunque, il mio voto è un 8, perché in fin dei conti "Amagami SS" mi è piaciuto molto, è un anime che ho guardato piacevolmente, e che allo stesso tempo mi ha tenuta incollata allo schermo fino alla fine di ogni arco.
Le storie sono ognuna diversa dall'altra, ed essendo brevi scorrono molto velocemente, ma nonostante questo i caratteri dei personaggi sono ben definiti, anche perché comunque rimangono per la durata di tutta la serie.
Perciò consiglio quest'anime a tutti, magari anche guardando i vari archi senza un ordine preciso (dato che sono a cicli di quattro puntate autoconclusivi), soprattutto se volete guardare un anime che vi prenda, ma senza creare troppa dipendenza.
Tante volte inizio a vedere una serie mosso più che altro da una personale "ispirazione", che può essere del momento o portata avanti anche per molto tempo, e anche per Amagami è stato così. Quale sia stata la cosa che abbia fatto scoccare la scintilla onestamente non ricordo, probabilmente qualche immagine vista in giro (eh sì perché se ne beccavano di "attraenti") o forse qualche chiacchiera da web seguita nella rete unita alle sue origini da videogame di successo.
Non mi era quindi ignota la principale peculiarità di Amagami, vale a dire la sua struttura narrativa impostata ad archi distinti ma aventi la stessa base temporale. In parole povere vedremo svolgersi per sei volte lo stesso periodo di tempo avendo come punto fermo il protagonista maschile Junichi Tachibana, studente reduce da una delusione amorosa beccata in una vigilia di Natale, impegnato in una "avventura sentimentale" con una ragazza di volta in volta diversa.
Ecco dunque che conosceremo nell'ordine: Haruka Morishima, la bellissima ed "estrosa idol" della scuola; Kaoru Tanamachi, amica di Junichi, orgogliosa ma dal lato sensibile; Sae Nakata, ragazza carina quanto timida; Ai Nanasaki, ruvida all'apparenza ma in realtà piuttosto dolce (la tsundere del gruppo diremmo); Rihoko Sakurai, formosa ma goffa e golosa amica d'infanzia di Junichi; Tsukasa Ayatsuji, la capoclasse nonché "miss perfezione" almeno nei suoi ideali. Un sestetto, senza volere considerare i vari comprimari, ben nutrito di interessanti personalità con cui Junichi avrà a che fare e di cui lo spettatore osserverà varie sfaccettature ed evoluzioni.
Il tutto avviene al meglio proprio grazie alla particolare struttura narrativa che contraddistingue Amagami.
Da un lato potrebbe sembrare ridondante e ripetitivo il ripercorrere ogni volta lo stesso arco di tempo passando per le stesse ambientazioni, ma dall'altro è proprio grazie a questo meccanismo che è possibile approfondire e sviluppare al meglio ciascuno dei personaggi, in particolare quelli femminili. Ciascuna delle ragazze che forma il gruppo delle sei "eroine" dimostra quindi una personalità unica e originale che molto di più ha da dire rispetto a una prima impressione che lo spettatore potrebbe avere di ognuna di loro. Facile quindi che ogni spettatore (specialmente se maschile suppongo) possa trovare la sua eroina preferita, quella con cui ha la maggiore "affinità", ma difficile che gli possano piacere tutte quante indistintamente, proprio perché la varietà di caratteri e personalità porterà necessariamente a diversi gradi di empatia verso i personaggi.
Ma non ci sono solo le varie "eroine" ovviamente: ingiusto sarebbe dimenticare il buon Junichi, protagonista principale, che "conquista" (nel vero e proprio senso della parola, lo possino) con la sua semplicità da ragazzo normale e con la sua simpatica goffaggine. A conti fatti risulta parecchio migliore e credibile come personaggio di tanti protagonisti mollaccioni e babbei di vari anime del genere harem.
E non si possono neanche non spendere due parole per i vari comprimari che popolano l'anime come Miya, la simpatica sorella minore di Junichi, o il suo casinista compare Umehara, o ancora Hibiki, la fidata amica di Haruka, e l'elenco continuerebbe. Figure minori ma neanche tanto dal momento che contribuiscono allo svolgersi delle situazioni e danno più brio anche a diversi momenti che li vedono in scena. Miya ha anche un episodio speciale dedicato a lei tra l'altro. Anche altri avrebbero meritato lo stesso ma non è che si possa avere tutto, diciamolo.
Detto che la ciclicità narrativa permette di focalizzare al meglio l'attenzione e sviluppare in modo ottimale i personaggi di volta in volta al centro della scena, non possiamo non rilevare che questo meccanismo narrativo raggiunge l'apice una volta considerato nella sua globalità. Non solo la coppia Junichi + Eroina di turno dunque, ma ad ogni ciclo l'intero cast risulta parte attiva, come se al fianco della storia principale ci fossero sempre altre sotto-trame che vanno avanti.
Ecco quindi che grazie ora alle imprevedibili sortite della senpai Morishima (una tipa davvero singolare che saprà regalarci dei bei momenti) o con l'aiuto del buon Umehara che una ne pensa e cento ne fa, riusciremo non solo a scoprire il carattere dei personaggi a 360 gradi ma anche a scoprire tutte le sfaccettature e a vedere da ogni punto di vista tutti gli eventi principali che compongono la storia. Non secondariamente anche l'esplorazione di tutti i luoghi risulterà pressoché completa.
C'è da vedere insomma in Amagami SS. Da fare un giro per la città e i luoghi che fanno da sfondo alle varie storie. Si nota una particolare cura nei dettagli di una sobria cittadina posta tra il mare e la montagna - una locazione molto simile a quella di un altro bel titolo, ma di tutt'altro genere, quale Pretty Cure Splash Star -, costellata qua e là da parecchie pale eoliche, nonostante per evidenti motivi di sicurezza sia sconsigliabile piazzare quegli impianti in un centro abitato. Ancor più curato risulta essere l'edificio scolastico, principale location dell'anime. Anche qui nessuna architettura particolarmente ardita (non mi pare neanche sia ispirata a un edificio realmente esistente), ma comunque è rifinito in ogni ambiente e quindi tutto da esplorare.
Ma, siccome non stiamo mica facendo un giro turistico, uno sguardo all'ambiente, lo si può dare dopo avere ammirato le bellezze femminili che sono presenti in quest'anime. Merito indubbio del character design che riesce a creare dei personaggi attraenti, e a volte anche piuttosto sensuali, senza abusare di particolari fanservice o mettendo facilmente in bella mostra seni, cosce o anche di più. I fan delle produzioni non troppo moderne saranno poi contenti di sapere che non si avvicinano quasi per nulla agli attuali design tendenti al moe, anzi, in questa occasione abbiamo delle ragazza che dimostrano nell'aspetto l'età che dovrebbero avere ovvero, quella delle studentesse delle superiori. Non si tende neanche all'altro estremo, cioè ragazze anche più giovani che dall'aspetto paiono ben più adulte.
È stato detto praticamente tutto. Amagami SS mi ha sorpreso e mi è piaciuto molto. È un anime che riesce a intrattenere bene lo spettatore, a coinvolgerlo nelle scene più sentimentali ma senza mai cedere a facili mezzucci da strappalacrime, a divertirlo con momenti leggeri o simpatici siparietti oppure a tenerlo "sul chi va là" con momenti intrisi di una palpabile tensione erotica che mai però sfocia nel volgare.
Pensavo di attribuirgli anche il punteggio massimo, ma non sono stato molto convinto dall'arco narrativo dedicato alla Tsukasa Ayatsuji, ma non perché sia brutto in sé ma probabilmente perché mi aspettavo delle grandi cose, e le premesse c'erano anche.
A proposito, ho glorificato in precedenza la senpai Morishima, ma alla fine la protagonista che mi ha conquistato è stata la dolce Ai. Gusti o affinità personali a parte, con Amagami è andata alla grande. Un anime notevole.
Non mi era quindi ignota la principale peculiarità di Amagami, vale a dire la sua struttura narrativa impostata ad archi distinti ma aventi la stessa base temporale. In parole povere vedremo svolgersi per sei volte lo stesso periodo di tempo avendo come punto fermo il protagonista maschile Junichi Tachibana, studente reduce da una delusione amorosa beccata in una vigilia di Natale, impegnato in una "avventura sentimentale" con una ragazza di volta in volta diversa.
Ecco dunque che conosceremo nell'ordine: Haruka Morishima, la bellissima ed "estrosa idol" della scuola; Kaoru Tanamachi, amica di Junichi, orgogliosa ma dal lato sensibile; Sae Nakata, ragazza carina quanto timida; Ai Nanasaki, ruvida all'apparenza ma in realtà piuttosto dolce (la tsundere del gruppo diremmo); Rihoko Sakurai, formosa ma goffa e golosa amica d'infanzia di Junichi; Tsukasa Ayatsuji, la capoclasse nonché "miss perfezione" almeno nei suoi ideali. Un sestetto, senza volere considerare i vari comprimari, ben nutrito di interessanti personalità con cui Junichi avrà a che fare e di cui lo spettatore osserverà varie sfaccettature ed evoluzioni.
Il tutto avviene al meglio proprio grazie alla particolare struttura narrativa che contraddistingue Amagami.
Da un lato potrebbe sembrare ridondante e ripetitivo il ripercorrere ogni volta lo stesso arco di tempo passando per le stesse ambientazioni, ma dall'altro è proprio grazie a questo meccanismo che è possibile approfondire e sviluppare al meglio ciascuno dei personaggi, in particolare quelli femminili. Ciascuna delle ragazze che forma il gruppo delle sei "eroine" dimostra quindi una personalità unica e originale che molto di più ha da dire rispetto a una prima impressione che lo spettatore potrebbe avere di ognuna di loro. Facile quindi che ogni spettatore (specialmente se maschile suppongo) possa trovare la sua eroina preferita, quella con cui ha la maggiore "affinità", ma difficile che gli possano piacere tutte quante indistintamente, proprio perché la varietà di caratteri e personalità porterà necessariamente a diversi gradi di empatia verso i personaggi.
Ma non ci sono solo le varie "eroine" ovviamente: ingiusto sarebbe dimenticare il buon Junichi, protagonista principale, che "conquista" (nel vero e proprio senso della parola, lo possino) con la sua semplicità da ragazzo normale e con la sua simpatica goffaggine. A conti fatti risulta parecchio migliore e credibile come personaggio di tanti protagonisti mollaccioni e babbei di vari anime del genere harem.
E non si possono neanche non spendere due parole per i vari comprimari che popolano l'anime come Miya, la simpatica sorella minore di Junichi, o il suo casinista compare Umehara, o ancora Hibiki, la fidata amica di Haruka, e l'elenco continuerebbe. Figure minori ma neanche tanto dal momento che contribuiscono allo svolgersi delle situazioni e danno più brio anche a diversi momenti che li vedono in scena. Miya ha anche un episodio speciale dedicato a lei tra l'altro. Anche altri avrebbero meritato lo stesso ma non è che si possa avere tutto, diciamolo.
Detto che la ciclicità narrativa permette di focalizzare al meglio l'attenzione e sviluppare in modo ottimale i personaggi di volta in volta al centro della scena, non possiamo non rilevare che questo meccanismo narrativo raggiunge l'apice una volta considerato nella sua globalità. Non solo la coppia Junichi + Eroina di turno dunque, ma ad ogni ciclo l'intero cast risulta parte attiva, come se al fianco della storia principale ci fossero sempre altre sotto-trame che vanno avanti.
Ecco quindi che grazie ora alle imprevedibili sortite della senpai Morishima (una tipa davvero singolare che saprà regalarci dei bei momenti) o con l'aiuto del buon Umehara che una ne pensa e cento ne fa, riusciremo non solo a scoprire il carattere dei personaggi a 360 gradi ma anche a scoprire tutte le sfaccettature e a vedere da ogni punto di vista tutti gli eventi principali che compongono la storia. Non secondariamente anche l'esplorazione di tutti i luoghi risulterà pressoché completa.
C'è da vedere insomma in Amagami SS. Da fare un giro per la città e i luoghi che fanno da sfondo alle varie storie. Si nota una particolare cura nei dettagli di una sobria cittadina posta tra il mare e la montagna - una locazione molto simile a quella di un altro bel titolo, ma di tutt'altro genere, quale Pretty Cure Splash Star -, costellata qua e là da parecchie pale eoliche, nonostante per evidenti motivi di sicurezza sia sconsigliabile piazzare quegli impianti in un centro abitato. Ancor più curato risulta essere l'edificio scolastico, principale location dell'anime. Anche qui nessuna architettura particolarmente ardita (non mi pare neanche sia ispirata a un edificio realmente esistente), ma comunque è rifinito in ogni ambiente e quindi tutto da esplorare.
Ma, siccome non stiamo mica facendo un giro turistico, uno sguardo all'ambiente, lo si può dare dopo avere ammirato le bellezze femminili che sono presenti in quest'anime. Merito indubbio del character design che riesce a creare dei personaggi attraenti, e a volte anche piuttosto sensuali, senza abusare di particolari fanservice o mettendo facilmente in bella mostra seni, cosce o anche di più. I fan delle produzioni non troppo moderne saranno poi contenti di sapere che non si avvicinano quasi per nulla agli attuali design tendenti al moe, anzi, in questa occasione abbiamo delle ragazza che dimostrano nell'aspetto l'età che dovrebbero avere ovvero, quella delle studentesse delle superiori. Non si tende neanche all'altro estremo, cioè ragazze anche più giovani che dall'aspetto paiono ben più adulte.
È stato detto praticamente tutto. Amagami SS mi ha sorpreso e mi è piaciuto molto. È un anime che riesce a intrattenere bene lo spettatore, a coinvolgerlo nelle scene più sentimentali ma senza mai cedere a facili mezzucci da strappalacrime, a divertirlo con momenti leggeri o simpatici siparietti oppure a tenerlo "sul chi va là" con momenti intrisi di una palpabile tensione erotica che mai però sfocia nel volgare.
Pensavo di attribuirgli anche il punteggio massimo, ma non sono stato molto convinto dall'arco narrativo dedicato alla Tsukasa Ayatsuji, ma non perché sia brutto in sé ma probabilmente perché mi aspettavo delle grandi cose, e le premesse c'erano anche.
A proposito, ho glorificato in precedenza la senpai Morishima, ma alla fine la protagonista che mi ha conquistato è stata la dolce Ai. Gusti o affinità personali a parte, con Amagami è andata alla grande. Un anime notevole.
Trama & commento: 6,5 - "Amagami SS" è una serie romantica, adattamento anime di un videogame. La storia racconta le vicende scolastiche e di cuore del giovane Junichi, un normalissimo ragazzo che, tuttavia, ha dentro di sé una terribile esperienza: infatti due anni prima delle vicende narrate, alla vigilia di Natale, gli è stato dato un bidone a un appuntamento galante. A causa di ciò il poveraccio è caduto in depressione, manifestando questo sua disturbo dormendo dentro un armadio con le pareti, da lui decorate, con disegni e adesivi di stelline e dal quale la povera sorellina è costretta a toglierlo con la forza ogni mattina per fargli frequentare la scuola.
Forse si è un po' esagerato. Anche perché in realtà Junichi non ha poi tutti questi problemi, avendo degli amici simpatici che lo hanno aiutato a superare i momenti duri rimarginando lentamente quella che, più che una ferita, è ormai una cicatrice nel suo cuore.
Per non tediarvi troppo arriviamo al succo della questione: la trama è divisa in "parti" più o meno riuscite, o meglio ogni quattro puntate la storia ricomincia da zero, proponendoci però uno svolgimento e un finale differenti ogni volta, dove Junichi vive una storia d'amore sempre con una ragazza diversa, rimanendo però presenti anche gli altri personaggi. La serie ha sei archi narrativi; se il primo può sembrare un po' banale è solo perché è l'apripista: infatti i successivi vanno sempre più intricandosi e intrecciandosi con problemi scolastici e famigliari dei protagonisti di turno rendendosi abbastanza interessanti anche se, in quest'anime, non sono presenti "colpi di scena" palpabili.
Ogni storia inoltre ha un suo ritmo e un suo modo di essere: se l'ultima è molto seriosa, abbiamo una terza e una quinta veramente molto divertenti; insomma storie romantiche più o meno commedie si susseguono tra loro in questa serie. A mio parere i migliori archi temporali sono il secondo, il terzo e il sesto (ultimo), mentre il quarto è in assoluto il più noioso e gli altri restano nella media.
Quindi si sceglie una via piuttosto anomala e facile per quanto concerne la trama, anche se è da riconoscere una certa originalità nelle storie trattate, che sono sempre interessati e si reggono bene in piedi; probabilmente una serie non spezzata in questo modo, dati i bellissimi personaggi, sarebbe risultata più congeniale anche se è da riconoscerle il vanto di non avere intrapreso la ben più facile strada dell'ecchi.
Personaggi: 8 - L'anime è piuttosto romantico e molto dolce: infatti ogni arco narrativo ha come compito principale quello di rappresentare una storia d'amore, e quindi un rapporto speciale tra due persone. Ogni storia è ben costruita, il sentimento è descritto bene nella sua nascita ed evoluzione, tuttavia, anche in questo caso, abbiamo archi costruiti meglio di altri.
La caratterizzazione dei personaggi è buona, ogni ragazza protagonista della storia ha una sua personalità che si mostra non solo nel proprio arco narrativo, ma si arricchisce anche in quelli delle altre. Abbiamo dunque Haruka Morishima, ragazza più grande di Junichi, dolce e amante dei cuccioli di cane; Kaoru Tanamachi, compagna fin dalle medie di Junichi, con una personalità forte ed esuberante; Sae Nakata, compagna di classe della sorellina di Junichi, timidissima ma molto dolce; Ai Nanasaki , coetanea di Sae e della sorellina di Junichi, ragazza che fa la dura ma in realtà si rivela molto dolce; Rihoko Sakurai, amica d'infanzia, golosa e un po' tonta; e infine Tsukasa Ayatsuji, compagna di classe di Junichi, dalla doppia personalità.
Inoltre anche i personaggi secondari hanno un loro spessore e risultano riusciti, come l'amicone Umehara o Hibiki, che dirige il club di nuoto.
Unica pecca, dovuta all'artificio usato per la trama, è la coerenza dei personaggi che spesso non può essere verificata e un po' si perde resettando le scelte che essi fanno: questo si nota soprattutto nel protagonista Junichi che talvolta strige forti amicizie con alcuni personaggi che poi, nell'arco successivo, non considera nemmeno.
Grafica: 8 - La grafica è molto curata nei disegni: gli sfondi sono sempre impeccabili e precisi così come i personaggi. Il design è infatti molto curato e funziona pur non essendo particolarmente innovativo, probabilmente perché rispecchia un po' l'anima di ogni personaggio: abbiamo un tratto molto netto nel delineare i personaggi, i loro occhi e i loro capelli. Buona è la cura anche nei particolari come pieghe dei vestiti, ombre e simili. Ben riuscita anche la luce, soprattutto al tramonto e nelle scene notturne.
Una nota positiva va alla realizzazione dell'acqua nell'anime. Mi è piaciuto molto il modo in cui è stata realizzata nelle piscine e simili.
Musiche: 8 - Le musiche di sottofondo sono di buon livello e vengono utilizzate bene facendosi anche notare. Le due opening sono nel genere dell'anime: molto dolci e carine. Originale l'idea delle ending: una per ogni arco narrativo che rispecchia un po' i sentimenti della protagonista di turno: tutte differenti e orecchiabili
Animazione: 7,5 - L'animazione non è particolarmente ricca, solo a volte arriva a grandi livelli di fluidità, ma è dignitosa. C'è la quasi totale assenza di oggetti animati in 3D, che ormai sembrano essere un must.
Tot: 7,5
"Amagami SS" è un anime che consiglio ai romanticoni di entrambi i sessi.
Forse si è un po' esagerato. Anche perché in realtà Junichi non ha poi tutti questi problemi, avendo degli amici simpatici che lo hanno aiutato a superare i momenti duri rimarginando lentamente quella che, più che una ferita, è ormai una cicatrice nel suo cuore.
Per non tediarvi troppo arriviamo al succo della questione: la trama è divisa in "parti" più o meno riuscite, o meglio ogni quattro puntate la storia ricomincia da zero, proponendoci però uno svolgimento e un finale differenti ogni volta, dove Junichi vive una storia d'amore sempre con una ragazza diversa, rimanendo però presenti anche gli altri personaggi. La serie ha sei archi narrativi; se il primo può sembrare un po' banale è solo perché è l'apripista: infatti i successivi vanno sempre più intricandosi e intrecciandosi con problemi scolastici e famigliari dei protagonisti di turno rendendosi abbastanza interessanti anche se, in quest'anime, non sono presenti "colpi di scena" palpabili.
Ogni storia inoltre ha un suo ritmo e un suo modo di essere: se l'ultima è molto seriosa, abbiamo una terza e una quinta veramente molto divertenti; insomma storie romantiche più o meno commedie si susseguono tra loro in questa serie. A mio parere i migliori archi temporali sono il secondo, il terzo e il sesto (ultimo), mentre il quarto è in assoluto il più noioso e gli altri restano nella media.
Quindi si sceglie una via piuttosto anomala e facile per quanto concerne la trama, anche se è da riconoscere una certa originalità nelle storie trattate, che sono sempre interessati e si reggono bene in piedi; probabilmente una serie non spezzata in questo modo, dati i bellissimi personaggi, sarebbe risultata più congeniale anche se è da riconoscerle il vanto di non avere intrapreso la ben più facile strada dell'ecchi.
Personaggi: 8 - L'anime è piuttosto romantico e molto dolce: infatti ogni arco narrativo ha come compito principale quello di rappresentare una storia d'amore, e quindi un rapporto speciale tra due persone. Ogni storia è ben costruita, il sentimento è descritto bene nella sua nascita ed evoluzione, tuttavia, anche in questo caso, abbiamo archi costruiti meglio di altri.
La caratterizzazione dei personaggi è buona, ogni ragazza protagonista della storia ha una sua personalità che si mostra non solo nel proprio arco narrativo, ma si arricchisce anche in quelli delle altre. Abbiamo dunque Haruka Morishima, ragazza più grande di Junichi, dolce e amante dei cuccioli di cane; Kaoru Tanamachi, compagna fin dalle medie di Junichi, con una personalità forte ed esuberante; Sae Nakata, compagna di classe della sorellina di Junichi, timidissima ma molto dolce; Ai Nanasaki , coetanea di Sae e della sorellina di Junichi, ragazza che fa la dura ma in realtà si rivela molto dolce; Rihoko Sakurai, amica d'infanzia, golosa e un po' tonta; e infine Tsukasa Ayatsuji, compagna di classe di Junichi, dalla doppia personalità.
Inoltre anche i personaggi secondari hanno un loro spessore e risultano riusciti, come l'amicone Umehara o Hibiki, che dirige il club di nuoto.
Unica pecca, dovuta all'artificio usato per la trama, è la coerenza dei personaggi che spesso non può essere verificata e un po' si perde resettando le scelte che essi fanno: questo si nota soprattutto nel protagonista Junichi che talvolta strige forti amicizie con alcuni personaggi che poi, nell'arco successivo, non considera nemmeno.
Grafica: 8 - La grafica è molto curata nei disegni: gli sfondi sono sempre impeccabili e precisi così come i personaggi. Il design è infatti molto curato e funziona pur non essendo particolarmente innovativo, probabilmente perché rispecchia un po' l'anima di ogni personaggio: abbiamo un tratto molto netto nel delineare i personaggi, i loro occhi e i loro capelli. Buona è la cura anche nei particolari come pieghe dei vestiti, ombre e simili. Ben riuscita anche la luce, soprattutto al tramonto e nelle scene notturne.
Una nota positiva va alla realizzazione dell'acqua nell'anime. Mi è piaciuto molto il modo in cui è stata realizzata nelle piscine e simili.
Musiche: 8 - Le musiche di sottofondo sono di buon livello e vengono utilizzate bene facendosi anche notare. Le due opening sono nel genere dell'anime: molto dolci e carine. Originale l'idea delle ending: una per ogni arco narrativo che rispecchia un po' i sentimenti della protagonista di turno: tutte differenti e orecchiabili
Animazione: 7,5 - L'animazione non è particolarmente ricca, solo a volte arriva a grandi livelli di fluidità, ma è dignitosa. C'è la quasi totale assenza di oggetti animati in 3D, che ormai sembrano essere un must.
Tot: 7,5
"Amagami SS" è un anime che consiglio ai romanticoni di entrambi i sessi.
Non sono un amante di questi anime strutturati ad "archi", ma questo mi è davvero piaciuto. I personaggi femminili, nella loro diversità, sono davvero ben caratterizzati, sia dal punto di vista fisico sia da quello della personalità, e vanno a creare 7 storie una più bella dell'altra. Ognuno di noi troverà sicuramente la propria ragazza ideale in questo gruppetto, e non potrà che invidiare un protagonista davvero molto popolare.
Tecnicamente ben realizzato, con ottime sigle (l'ending è cantata dalla ragazza protagonista di ogni arco, molto carina questa cosa!), l'anime va via veloce, e non si vede l'ora di vedere come va a finire ogni storia: infatti consiglio, dato che un arco dura 4 episodi, di vederlo appunto "ragazza per ragazza". Da vedere assolutamente.
Tecnicamente ben realizzato, con ottime sigle (l'ending è cantata dalla ragazza protagonista di ogni arco, molto carina questa cosa!), l'anime va via veloce, e non si vede l'ora di vedere come va a finire ogni storia: infatti consiglio, dato che un arco dura 4 episodi, di vederlo appunto "ragazza per ragazza". Da vedere assolutamente.
Leggendo qualche trama e commento ero piuttosto scettico a vedere quest'anime, poi a tempo perso ho deciso di dargli un'opportunità e sono stato ampiamente ripagato.
Spieghiamo quest'anime così: una serie di storie, tutte con lo stesso protagonista, stessa scuola, stesso periodo dell'anno e stessi personaggi di contorno, quindi stesso tutto. Ciò che cambia e che attira davvero è il fatto che il nostro protagonista parte sempre dallo stesso punto, sia a livello psicologico sia su quello temporale, e per quattro episodi ogni volta esce con una ragazza diversa e affronta un periodo di tempo più o meno lungo interessandosi e adattandosi alle molteplici abitudini, personalità, ritmi e interessi della ragazza di turno. E ciò rende quest'opera molto intrigante anche da un punto di vista più psicologico, poiché vedremo il nostro Don Giovanni cambiare sostanzialmente atteggiamento, prospettive e personalità a seconda della ragazza che ha accanto. Il tutto in maniera molto fluida e naturale e ogni storia avrà per coprotagoniste le altre ragazze che non sono "in gioco" in quella mini serie, così da farci notare quanto realmente cambia la vita di ogni personaggio a seconda delle situazioni che vive. Il tutto è possibile grazie a un'accurata caratterizzazione dei vari personaggi, a età differenti, vite differenti e personalità spesso agli antipodi che creano un mix di interesse e confronto con le altre storie. Alcune lasciano un po' di amaro in bocca per la brevità, ma in fin dei conti è proprio l'attrazione verso il cosa sarebbe potuto succedere dopo che fa rimanere indelebile il ricordo di quest'opera.
Per quanto riguarda la resa grafica, la sceneggiature e le musiche non c'è molto da dire, essendo un anime di recentissima produzione la grafica è ottimale e rientrando nella categoria scolastico-sentimentale c'è ben poco spazio di assoluto rilievo per musiche intraprendenti e scenografie particolarmente coinvolgenti, ma sicuramente tutto è al posto giusto, niente di esagerato o pacchiano come molte volte capita di vedere in serie affini.
Uniche pecche a mio giudizio sono il profilo a volte un po' mollo del protagonista, che non ha di per sé un impatto forte sullo spettatore, ma che nel contesto si presta ottimamente per lo sviluppo della storia in toto, e la brevità delle miniserie, a volte troppo coinvolgenti per terminare dopo sole 4 puntate, ma che, tornando al discorso di prima, attraggono proprio per l'amaro in bocca che lasciano.
In conclusione quest'anime è imperdibile per i fan di questo genere e largamente consigliato a chi ne è reticente.
Spieghiamo quest'anime così: una serie di storie, tutte con lo stesso protagonista, stessa scuola, stesso periodo dell'anno e stessi personaggi di contorno, quindi stesso tutto. Ciò che cambia e che attira davvero è il fatto che il nostro protagonista parte sempre dallo stesso punto, sia a livello psicologico sia su quello temporale, e per quattro episodi ogni volta esce con una ragazza diversa e affronta un periodo di tempo più o meno lungo interessandosi e adattandosi alle molteplici abitudini, personalità, ritmi e interessi della ragazza di turno. E ciò rende quest'opera molto intrigante anche da un punto di vista più psicologico, poiché vedremo il nostro Don Giovanni cambiare sostanzialmente atteggiamento, prospettive e personalità a seconda della ragazza che ha accanto. Il tutto in maniera molto fluida e naturale e ogni storia avrà per coprotagoniste le altre ragazze che non sono "in gioco" in quella mini serie, così da farci notare quanto realmente cambia la vita di ogni personaggio a seconda delle situazioni che vive. Il tutto è possibile grazie a un'accurata caratterizzazione dei vari personaggi, a età differenti, vite differenti e personalità spesso agli antipodi che creano un mix di interesse e confronto con le altre storie. Alcune lasciano un po' di amaro in bocca per la brevità, ma in fin dei conti è proprio l'attrazione verso il cosa sarebbe potuto succedere dopo che fa rimanere indelebile il ricordo di quest'opera.
Per quanto riguarda la resa grafica, la sceneggiature e le musiche non c'è molto da dire, essendo un anime di recentissima produzione la grafica è ottimale e rientrando nella categoria scolastico-sentimentale c'è ben poco spazio di assoluto rilievo per musiche intraprendenti e scenografie particolarmente coinvolgenti, ma sicuramente tutto è al posto giusto, niente di esagerato o pacchiano come molte volte capita di vedere in serie affini.
Uniche pecche a mio giudizio sono il profilo a volte un po' mollo del protagonista, che non ha di per sé un impatto forte sullo spettatore, ma che nel contesto si presta ottimamente per lo sviluppo della storia in toto, e la brevità delle miniserie, a volte troppo coinvolgenti per terminare dopo sole 4 puntate, ma che, tornando al discorso di prima, attraggono proprio per l'amaro in bocca che lasciano.
In conclusione quest'anime è imperdibile per i fan di questo genere e largamente consigliato a chi ne è reticente.
Particolare, è così che lo descriverei. 'Amagami SS' è un anime tratto da un dating game e tratta di Junichi Tachibana che, avendo subito una delusione d'amore, cerca disperatamente di fare colpo sulle sue diverse compagne di scuola in differenti filoni di storia.
Lo trovo particolare, perché è davvero particolare e non è il solito ecchi che punta sulle scene spinte, ma vede la "perversione" in modi completamente differenti che possono anche risultare abbastanza comici.
I personaggi hanno tutti un loro differente carattere e sicuramente le parti comiche sono uno dei punti forti della trama. Solo che, dopo i primi filoni, la serie ha iniziato ad annoiarmi per la monotonia delle situazioni che diventano sempre dello stesso tipo anche se diverse, quindi ciò la rende davvero molto prevedibile e affatto sorprendente sulla metà della storia. Per questo il voto che do è un misero 6, non mi piacciono gli anime che si ripetono in ogni filone e succede più o meno la stessa cosa vista da un punto di vista differente, fatta con particolari differenti, ma che va a parare sempre lì.
Lo trovo particolare, perché è davvero particolare e non è il solito ecchi che punta sulle scene spinte, ma vede la "perversione" in modi completamente differenti che possono anche risultare abbastanza comici.
I personaggi hanno tutti un loro differente carattere e sicuramente le parti comiche sono uno dei punti forti della trama. Solo che, dopo i primi filoni, la serie ha iniziato ad annoiarmi per la monotonia delle situazioni che diventano sempre dello stesso tipo anche se diverse, quindi ciò la rende davvero molto prevedibile e affatto sorprendente sulla metà della storia. Per questo il voto che do è un misero 6, non mi piacciono gli anime che si ripetono in ogni filone e succede più o meno la stessa cosa vista da un punto di vista differente, fatta con particolari differenti, ma che va a parare sempre lì.
<b>Attenzione! Può contenere spoiler.</b>
Do 10 a quest'anime, che mi è piaciuto veramente tantissimo. Inizialmente sono rimasta attratta molto dai disegni e ho iniziato a guardarlo: nella prima parte mi era sembrato un po' palloso, poi andando avanti mi è interessato molto, anche perché adoro le storie d'amore. Lui non è uno di quei soliti figaccioni (li odio, in particolare se sono stronzi), ma poi la cosa particolare è stato il fatto che vi sono sei storie parallele e ciò vuol dire che non esiste solo una lei, ma ce ne sono ben sei, ognuna con un carattere differente e con una differente storia. Mi è piaciuta molto questa cosa anche se all'inizio ci ero rimasta un po' male, perché mi ero già affezionata alla prima ragazza, Morishima. E mi domandavo infatti com'era possibile che lei e il protagonista si fossero messi insieme nel 4° episodio, che si conclude con un "10 anni dopo", ed ecco quindi che scopro che ci sono storie parallele, sono rimasta piuttosto sorpresa. Il genere dei disegni poi è il mio preferito - abbasso gli occhioni extra grandi.
Do 10 a quest'anime, che mi è piaciuto veramente tantissimo. Inizialmente sono rimasta attratta molto dai disegni e ho iniziato a guardarlo: nella prima parte mi era sembrato un po' palloso, poi andando avanti mi è interessato molto, anche perché adoro le storie d'amore. Lui non è uno di quei soliti figaccioni (li odio, in particolare se sono stronzi), ma poi la cosa particolare è stato il fatto che vi sono sei storie parallele e ciò vuol dire che non esiste solo una lei, ma ce ne sono ben sei, ognuna con un carattere differente e con una differente storia. Mi è piaciuta molto questa cosa anche se all'inizio ci ero rimasta un po' male, perché mi ero già affezionata alla prima ragazza, Morishima. E mi domandavo infatti com'era possibile che lei e il protagonista si fossero messi insieme nel 4° episodio, che si conclude con un "10 anni dopo", ed ecco quindi che scopro che ci sono storie parallele, sono rimasta piuttosto sorpresa. Il genere dei disegni poi è il mio preferito - abbasso gli occhioni extra grandi.
Di episodi, ne ho visti 26 (2 sono OAV).
Questa serie per me vanta un'ottima realizzazione, grande grafica, ottime le musiche, le ragazze sono una più bella dell'altra - magari proprio per questo si discosta troppo dalla realtà -, con buona caratterizzazione.
La grande pecca è che non ci si è concentrati sulla sola ragazza principale come era stato fatto fatto per "Kimikiss", "Toradora", "Clannad", "D.C.S.S.", "Shuffle!" ecc., di cui poi gli autori hanno fatto i finali alternativi, ad esempio "DC if" e il finale di Clannad per Kyou rivisti moltissime volte. Qui ci si è concentrati solo su una ragazza ogni quattro puntate. Il tutto per me è realizzato ottimamente perché, nonostante siano solo quattro puntate, vieni spiazzato da colpi di scena e da altre cose più sexy che attirano e colpiscono. Ma quattro puntate sono poche, per chi cerca solo il lieto fine vanno bene, ma chi cerca la vera storia d'amore con una vera storia, più che ritenere l'anime esauriente, ne rimarrà deluso e lo vedrà come anime da vedere senza impegno. Se gli autori avessero fatto come per "Kimikiss" ad esempio ne sarebbe venuta un'opera migliore.
Voto 6 al 7.
Questa serie per me vanta un'ottima realizzazione, grande grafica, ottime le musiche, le ragazze sono una più bella dell'altra - magari proprio per questo si discosta troppo dalla realtà -, con buona caratterizzazione.
La grande pecca è che non ci si è concentrati sulla sola ragazza principale come era stato fatto fatto per "Kimikiss", "Toradora", "Clannad", "D.C.S.S.", "Shuffle!" ecc., di cui poi gli autori hanno fatto i finali alternativi, ad esempio "DC if" e il finale di Clannad per Kyou rivisti moltissime volte. Qui ci si è concentrati solo su una ragazza ogni quattro puntate. Il tutto per me è realizzato ottimamente perché, nonostante siano solo quattro puntate, vieni spiazzato da colpi di scena e da altre cose più sexy che attirano e colpiscono. Ma quattro puntate sono poche, per chi cerca solo il lieto fine vanno bene, ma chi cerca la vera storia d'amore con una vera storia, più che ritenere l'anime esauriente, ne rimarrà deluso e lo vedrà come anime da vedere senza impegno. Se gli autori avessero fatto come per "Kimikiss" ad esempio ne sarebbe venuta un'opera migliore.
Voto 6 al 7.
Amagami inizia la sua storia come gioco erotico per Play Station nel 2009, sulla stessa impronta di Kimikiss, per poi essere adattato come serie animata dalla AIC grazie alla regia di Yoshimasa Hiraike, regista di lavori del calibro di "SaiKano", "Working!" e "Solty Rei".
La versione animata ha una pregevole qualità che la distingue dalla maggior parte dei suoi consimili: la struttura narrativa infatti si divide in diversi archi autoconclusivi ognuno incentrato su una ragazza diversa e sul rapporto che si viene a creare tra lei e il protagonista. Un aspetto positivo è quello di ripresentare tutti i personaggi in tutti gli archi, sebbene il peso dato loro sia ovviamente diverso. Unica eccezione a questa struttura è l'ultimo episodio, che si concentra tutto sulla storia di Risa Kamizaki e che svela diversi retroscena molto spassosi.
Ogni arco narrativo è separato dall'altro e quindi ogni volta si ricomincia dal medesimo inizio, quando, una notte di natale, lo sventurato protagonista riceve la sua prima delusione amorosa, poiché la ragazza con cui aveva appuntamento non si presenta.
Da qui nasce la sua paura di potere soffrire di nuovo d'amore, che lo porta a un inconscio rifuggire altre esperienze romantiche ma, in ogni arco, gli capiterà una "inaspettata" occasione per credere di nuovo nell'amore.
Risulta evidente come la trama sia estremamente semplice e lineare. Nonostante ciò, riesce a essere per certi versi interessante e quindi ad attirare l'attenzione di chi guarda. I personaggi femminili sono uno più affascinante dell'altro, sia formalmente sia sostanzialmente, e la caratterizzazione è simpatica, tanto che ho apprezzato tutti gli archi senza mai provare noia, nemmeno per un secondo.
Le diverse storie, che contribuiscono a delineare i caratteri e il background dei personaggi, non brillano certo per originalità e, anzi, sono affette dai tipici stereotipi del genere sentimentale, elevati in ciascuna ragazza all'ennesima potenza. Ma incredibilmente tutto questo non pesa, forse perché la regia riesce a confezionare molto bene le vicende esponendole in modo tale che risultino piacevoli nonostante la mancanza evidente di originalità.
Dal punto di vista tecnico Amagami è molto buono. Il chara desing è squisito, uno dei miei preferiti in assoluto per quanto riguarda il tema ragazze liceali. Il pregio del disegno è quello di realizzare la fisionomia di ogni ragazza seguendo canoni estetici realistici, ma in modo tale da dare a ognuna un aspetto caratterizzante, così da renderla subito riconoscibile, senza l'ausilio di capelli colorati e quant'altro. La regia è ottima così come l'animazione, Amagami presenta una struttura tecnica convincente insomma, con davvero poche pecche.
Consiglio questo anime a chi sente il bisogno di vedere qualcosa di romantico e dolce; riuscirà senz'altro a coinvolgere lo spettatore. Voto: 6.
La versione animata ha una pregevole qualità che la distingue dalla maggior parte dei suoi consimili: la struttura narrativa infatti si divide in diversi archi autoconclusivi ognuno incentrato su una ragazza diversa e sul rapporto che si viene a creare tra lei e il protagonista. Un aspetto positivo è quello di ripresentare tutti i personaggi in tutti gli archi, sebbene il peso dato loro sia ovviamente diverso. Unica eccezione a questa struttura è l'ultimo episodio, che si concentra tutto sulla storia di Risa Kamizaki e che svela diversi retroscena molto spassosi.
Ogni arco narrativo è separato dall'altro e quindi ogni volta si ricomincia dal medesimo inizio, quando, una notte di natale, lo sventurato protagonista riceve la sua prima delusione amorosa, poiché la ragazza con cui aveva appuntamento non si presenta.
Da qui nasce la sua paura di potere soffrire di nuovo d'amore, che lo porta a un inconscio rifuggire altre esperienze romantiche ma, in ogni arco, gli capiterà una "inaspettata" occasione per credere di nuovo nell'amore.
Risulta evidente come la trama sia estremamente semplice e lineare. Nonostante ciò, riesce a essere per certi versi interessante e quindi ad attirare l'attenzione di chi guarda. I personaggi femminili sono uno più affascinante dell'altro, sia formalmente sia sostanzialmente, e la caratterizzazione è simpatica, tanto che ho apprezzato tutti gli archi senza mai provare noia, nemmeno per un secondo.
Le diverse storie, che contribuiscono a delineare i caratteri e il background dei personaggi, non brillano certo per originalità e, anzi, sono affette dai tipici stereotipi del genere sentimentale, elevati in ciascuna ragazza all'ennesima potenza. Ma incredibilmente tutto questo non pesa, forse perché la regia riesce a confezionare molto bene le vicende esponendole in modo tale che risultino piacevoli nonostante la mancanza evidente di originalità.
Dal punto di vista tecnico Amagami è molto buono. Il chara desing è squisito, uno dei miei preferiti in assoluto per quanto riguarda il tema ragazze liceali. Il pregio del disegno è quello di realizzare la fisionomia di ogni ragazza seguendo canoni estetici realistici, ma in modo tale da dare a ognuna un aspetto caratterizzante, così da renderla subito riconoscibile, senza l'ausilio di capelli colorati e quant'altro. La regia è ottima così come l'animazione, Amagami presenta una struttura tecnica convincente insomma, con davvero poche pecche.
Consiglio questo anime a chi sente il bisogno di vedere qualcosa di romantico e dolce; riuscirà senz'altro a coinvolgere lo spettatore. Voto: 6.
Riproponendo la stessa struttura del videogioco a cui è ispirato, Amagami propone un modello narrativo che lascia molti dubbi sul suo reale spessore. Molti anime, infatti, sono stati tratti da videogiochi di successo in cui il protagonista di turno è circondato da un folto numero di ragazze che, per un motivo o per l'altro, sono potenzialmente conquistabili dallo stesso. A differenza di Amagami, però, negli altri lo sceneggiatore sceglieva una "vincitrice" e impostava la storia sulla relazione tra i due.
Per quest'anime, invece, è stata scelta una soluzione che non scontentasse nessuno dei "sostenitori" delle varie ragazze, raccogliendo in 6+1 archi narrativi tutte le possibili scelte del protagonista al fine, immagino, di lasciare decidere allo spettatore quale delle sette ragazze sia la più adatta al ruolo di partner di Yunichi. Per capirci ognuno degli archi narrativi rappresenta un "if", e l'intero anime può essere descritto come una serie di racconti alla "Sliding Doors".
Ritengo questa scelta abbastanza opinabile, in quanto, volendo associare il protagonista a tutte le ragazze, alla fine resta viva la sensazione che in realtà non sia riuscito a conquistarne veramente nessuna e per quel tipo di spettatore che possiede un animo più romantico rispetto alla media questa è decisamente una pecca non da poco.
Questo difetto strutturale, tuttavia, viene ben compensato dalla bellezza di questi sei, o sette, racconti brevi, intrisi di un romanticismo che ben si allinea a quello delle più apprezzate serie di questo genere.Sebbene continui a pensare che l'operazione di resettaggio che avviene all'inizio di ogni arco sia abbastanza frustrante, non posso negare che, con qualche eccezione, queste mini-storie sono tutte piuttosto coinvolgenti e capaci di mantenere viva l'attenzione della spettatore fino alla fine.
In definitiva non posso che dare una buona valutazione a questo Amagami, consigliando a chi ne fosse interessato di prendersi delle pause fra un arco narrativo e l'altro al fine di attenuare la sensazione di quasi imbarazzante innaturalità che inevitabilmente si avverte quando Yunichi incontra le altre ragazze nel corso degli altri archi.
Se siete degli integralisti evitate quest'anime; se invece avete visto Clannad (che tra l'altro comprende due "If") o Kanon e vi è rimasto l'amaro in bocca perché anche le altre possibili scelte del protagonista sarebbero state in grado di "intrigarvi", beh, allora questo è proprio l'anime che fa per voi.
Per quest'anime, invece, è stata scelta una soluzione che non scontentasse nessuno dei "sostenitori" delle varie ragazze, raccogliendo in 6+1 archi narrativi tutte le possibili scelte del protagonista al fine, immagino, di lasciare decidere allo spettatore quale delle sette ragazze sia la più adatta al ruolo di partner di Yunichi. Per capirci ognuno degli archi narrativi rappresenta un "if", e l'intero anime può essere descritto come una serie di racconti alla "Sliding Doors".
Ritengo questa scelta abbastanza opinabile, in quanto, volendo associare il protagonista a tutte le ragazze, alla fine resta viva la sensazione che in realtà non sia riuscito a conquistarne veramente nessuna e per quel tipo di spettatore che possiede un animo più romantico rispetto alla media questa è decisamente una pecca non da poco.
Questo difetto strutturale, tuttavia, viene ben compensato dalla bellezza di questi sei, o sette, racconti brevi, intrisi di un romanticismo che ben si allinea a quello delle più apprezzate serie di questo genere.Sebbene continui a pensare che l'operazione di resettaggio che avviene all'inizio di ogni arco sia abbastanza frustrante, non posso negare che, con qualche eccezione, queste mini-storie sono tutte piuttosto coinvolgenti e capaci di mantenere viva l'attenzione della spettatore fino alla fine.
In definitiva non posso che dare una buona valutazione a questo Amagami, consigliando a chi ne fosse interessato di prendersi delle pause fra un arco narrativo e l'altro al fine di attenuare la sensazione di quasi imbarazzante innaturalità che inevitabilmente si avverte quando Yunichi incontra le altre ragazze nel corso degli altri archi.
Se siete degli integralisti evitate quest'anime; se invece avete visto Clannad (che tra l'altro comprende due "If") o Kanon e vi è rimasto l'amaro in bocca perché anche le altre possibili scelte del protagonista sarebbero state in grado di "intrigarvi", beh, allora questo è proprio l'anime che fa per voi.
Mi è piaciuto molto anche se ho visto solo i primi 4 episodi con la prima ragazza, in quanto è la storia che mi interessava di più.
Il punto forte di quest'anime sono sicuramente i disegni fatti benissimo. La trama non ha nulla di speciale ma è piacevole da seguire e molto scorrevole.
La pecca è che avrei preferito che non ci fossero state così tante ragazze, anche se è un harem, ma che si fosse concentrato di più su una o al massimo due.
Comunque Amagami è un buon anime consigliato a chi ama gli shoujo, in quanto non penso abbia un potenziale che possa fare prendere persone che amano altri generi, ma comunque do un 7 meritato.
Il punto forte di quest'anime sono sicuramente i disegni fatti benissimo. La trama non ha nulla di speciale ma è piacevole da seguire e molto scorrevole.
La pecca è che avrei preferito che non ci fossero state così tante ragazze, anche se è un harem, ma che si fosse concentrato di più su una o al massimo due.
Comunque Amagami è un buon anime consigliato a chi ama gli shoujo, in quanto non penso abbia un potenziale che possa fare prendere persone che amano altri generi, ma comunque do un 7 meritato.
Questo prodotto adatta l’omonimo dating simulation game prodotto dalla Enterbrain nel 2009 per PlayStation 2, ma rompe ogni schema rispetto ai precedenti anime del genere, non scegliendo la via dell’harem, ma piuttosto trattando ciascuna eroina in una storia separata: a ogni personaggio femminile vengono dedicate 4 puntate, in cui si evolve una sempre nuova edindipendente storia d’amore; 6 eroine per 24 puntate, che saranno rilasciate in 12 DVD.
Il protagonista Junichi Tachibana, ferito da una precedente esperienza, ha a che fare con una sempai bella e capricciosa, l'idolo della scuola; con l’amica d’infanzia irruenta; con la ragazza più giovane e timidissima; con una nuotatrice tsundere; con la compagna di classe con la testa tra le nuvole, golosa, ma sempre a dieta; e con la perfetta capoclasse, diligente, disponibile all’apparenza, ma scostante e aggressiva - penso che KareKano sia l’esempio più calzante.
Sono presenti anche due puntate extra in OVA. Una su Miya Tachibana, che già appare durante tutta la serie come la sorellina irritante e palesemente gelosa delle relazioni del fratello, la quale chiama il fratello con il fastidioso nomignolo di "Nii-nii", quindi il tema del “brother complex” tende a sfociare nell’incesto; l'altra su Risa Kamizaki, manipolativa innamorata, che sabota tutta la concorrenza alle spalle dell’ignaro Junichi, Kurumi di Kimi ni todoke ha fatto scuola…
Per ognuna delle nuove storie è sta realizzato un'apposita ending, una sigla per ogni ragazza, cantata da interpreti diverse, ovvero le doppiatrici della fidanzatina di turno, una più lagnosa dell’altra al pari delle opening, mi sanguinano ancora le orecchie.
Questo è un anime, senza infamia né gloria, si lascia guardare, scorre divertente e leggero, regala molteplici versioni di storie romantiche, tutte ovviamente a lieto fine e per la maggior parte al culmine nel periodo natalizio, importante festa romantica in Giappone, seconda per sdolcinatezza solo a San Valentino.
Di conseguenza la serie è sconsigliata a chi sta attraversando un periodo no a livello sentimentale, potrebbe non reggere la dose di zucchero, al pari di un diabetico.
Il protagonista Junichi Tachibana, ferito da una precedente esperienza, ha a che fare con una sempai bella e capricciosa, l'idolo della scuola; con l’amica d’infanzia irruenta; con la ragazza più giovane e timidissima; con una nuotatrice tsundere; con la compagna di classe con la testa tra le nuvole, golosa, ma sempre a dieta; e con la perfetta capoclasse, diligente, disponibile all’apparenza, ma scostante e aggressiva - penso che KareKano sia l’esempio più calzante.
Sono presenti anche due puntate extra in OVA. Una su Miya Tachibana, che già appare durante tutta la serie come la sorellina irritante e palesemente gelosa delle relazioni del fratello, la quale chiama il fratello con il fastidioso nomignolo di "Nii-nii", quindi il tema del “brother complex” tende a sfociare nell’incesto; l'altra su Risa Kamizaki, manipolativa innamorata, che sabota tutta la concorrenza alle spalle dell’ignaro Junichi, Kurumi di Kimi ni todoke ha fatto scuola…
Per ognuna delle nuove storie è sta realizzato un'apposita ending, una sigla per ogni ragazza, cantata da interpreti diverse, ovvero le doppiatrici della fidanzatina di turno, una più lagnosa dell’altra al pari delle opening, mi sanguinano ancora le orecchie.
Questo è un anime, senza infamia né gloria, si lascia guardare, scorre divertente e leggero, regala molteplici versioni di storie romantiche, tutte ovviamente a lieto fine e per la maggior parte al culmine nel periodo natalizio, importante festa romantica in Giappone, seconda per sdolcinatezza solo a San Valentino.
Di conseguenza la serie è sconsigliata a chi sta attraversando un periodo no a livello sentimentale, potrebbe non reggere la dose di zucchero, al pari di un diabetico.
Finito il quarto arco narrativo (su sei), penso di potere dare il mio modesto giudizio a questa serie animata che iniziai tempo fa a guardare per pura curiosità. Amagami SS nasce da un videogioco della Playstation 2 uscito nel 2009: trattasi, infatti, di quel tipo d'intrattenimento video-ludico che tanto successo riscuote in terra nipponica e che consiste nella simulazione di appuntamenti tra ragazzi adolescenti.
Si potrebbe parlare a lungo sulle ragioni che spingono un giovane giapponese maschio a ricreare virtualmente il rapporto con l'altro sesso, ma non è questa la sede adatta, fatto sta che questo gioco ha riscosso davvero un buon successo e, come accade in questi casi, ne sono stati tratti immediatamente delle serie manga e un anime di 24 puntate per sfruttarne appieno il successo commerciale. Con queste premesse sarebbe logico attendersi un prodotto privo di anima e dalla trama banale e invece ne è uscito fuori un titolo fresco e simpatico, non privo di sorprese.
La struttura della storia è ad archi narrativi, che è il modo migliore per adattarsi a quella che è la trama variegata di un videogioco che cambia a seconda della ragazza scelta dal giocatore per la simulazione. In Amagami SS ci sono infatti ben sei archi, composto ciascuno da quattro episodi, incentrati su sei diverse compagne di scuola dell'unico protagonista maschile, Jun'ichi Tachibana. Tutte le storie sono ambientate nello stesso periodo, quello di Natale, che per i giapponesi è uno dei momenti fondamentali dell'anno per farsi avanti con la persona amata. Due anni prima però Jun'ichi aveva subito una grande delusione, perché fu rifiutato proprio la notte del 25 dicembre e da quel momento in poi la paura che la sofferenza di quel giorno si ripetesse l'aveva fatta da padrona.
E' questo il plot di base da cui parte ogni arco, successivamente sarà l'incontro con ciascuna delle sei ragazze a fargli riscoprire di nuovo le gioie dell'amore. Badate bene, non si tratta del solito harem, perché il ragazzo non è concupito da tutte le ragazze insieme, bensì esiste una storia per ogni ragazza, storia auto conclusiva; l'originalità sta proprio in questo, una volta terminata la narrazione che vede protagonista una delle sei fanciulle tutto viene resettato all'inizio come se nulla fosse successo.
Pensavo che questa soluzione non mi sarebbe piaciuta molto e invece, dopo un iniziale disorientamento, il tutto ha cominciato a risultare intrigante. Le sei ragazze infatti non compaiono dal nulla nel momento in cui assurgono al ruolo principale, ma sono presenti in ciascuna storia come personaggi di contorno e alcune volte con piccoli siparietti a loro dedicati e staccati dalla storia principale. Con l'eccezione di Haruka Morishima, la prima della serie, ciascuna ragazza che avrà una sua storia risulterà già conosciuta allo spettatore per quelle che sono le sue caratteristiche esteriori (ad esempio la timidezza di Sae o la goffaggine di Rihoko) generando una certa curiosità.
Come in tutte le storie di questo tipo ovviamente ogni ragazza è diversa e rappresenta una tipologia femminile ben precisa: Haruka è la idol e il sogno di tutti i ragazzi, Kaorou è l'amica d'infanzia, Sae è la bella e timida amica della sorella e cosi via.
L'unico a non cambiare mai, ma d'altronde sarebbe una forzatura inutile dato che le vere protagoniste sono le ragazze, è Jun'ichi, forse il personaggio caratterialmente più piatto e prevedibile, che non esce dal quadro classico del teenager un po' imbranato e carico di paure e desideri adolescenziali.
La storia quindi, pur cambiando coppia ogni volta, risulta sempre interessante con una sola pecca: i finali sembrano troppo da 'videogioco', con uno stacco evidente con l'intensità della trama che si è avuta fino a quel momento.
Molto buono, con mia piacevole sorpresa, è poi il comparto tecnico. Gli sfondi e i giochi di luce sono davvero discreti in ogni scena, dalla camera dei ragazzi fino alle scene esterne come la caduta della neve. Una nota di merito la voglio dare inoltre al character design delle fanciulle. Non sono il primo che lo dice, ma voglio aggiungermi anche io al coro di chi loda questa serie per il tratto realistico delle corporature; in un periodo in cui il moe sembra dominare quasi incontrastato, vedere ragazze di 17 anni disegnate non come bambine di 13, con capigliature realistiche (niente assurdi blu o verde marino) e con tratti somatici in ognuna differenti dalle altre mi rinfranca parecchio .
La colonna sonora è discreta con la simpatica idea di fare cantare l'ending dalla voce della doppiatrice di ciascuna eroina della serie durante il suo rispettivo arco.
Amagami SS offre, a mio giudizio, un simpatico intrattenimento e sarà sicuramente una buona visione per gli amanti delle storie d'amore: niente di complicato o drammatico, ma sicuramente una piacevole pausa al termine di una giornata stressante o faticosa.
Si potrebbe parlare a lungo sulle ragioni che spingono un giovane giapponese maschio a ricreare virtualmente il rapporto con l'altro sesso, ma non è questa la sede adatta, fatto sta che questo gioco ha riscosso davvero un buon successo e, come accade in questi casi, ne sono stati tratti immediatamente delle serie manga e un anime di 24 puntate per sfruttarne appieno il successo commerciale. Con queste premesse sarebbe logico attendersi un prodotto privo di anima e dalla trama banale e invece ne è uscito fuori un titolo fresco e simpatico, non privo di sorprese.
La struttura della storia è ad archi narrativi, che è il modo migliore per adattarsi a quella che è la trama variegata di un videogioco che cambia a seconda della ragazza scelta dal giocatore per la simulazione. In Amagami SS ci sono infatti ben sei archi, composto ciascuno da quattro episodi, incentrati su sei diverse compagne di scuola dell'unico protagonista maschile, Jun'ichi Tachibana. Tutte le storie sono ambientate nello stesso periodo, quello di Natale, che per i giapponesi è uno dei momenti fondamentali dell'anno per farsi avanti con la persona amata. Due anni prima però Jun'ichi aveva subito una grande delusione, perché fu rifiutato proprio la notte del 25 dicembre e da quel momento in poi la paura che la sofferenza di quel giorno si ripetesse l'aveva fatta da padrona.
E' questo il plot di base da cui parte ogni arco, successivamente sarà l'incontro con ciascuna delle sei ragazze a fargli riscoprire di nuovo le gioie dell'amore. Badate bene, non si tratta del solito harem, perché il ragazzo non è concupito da tutte le ragazze insieme, bensì esiste una storia per ogni ragazza, storia auto conclusiva; l'originalità sta proprio in questo, una volta terminata la narrazione che vede protagonista una delle sei fanciulle tutto viene resettato all'inizio come se nulla fosse successo.
Pensavo che questa soluzione non mi sarebbe piaciuta molto e invece, dopo un iniziale disorientamento, il tutto ha cominciato a risultare intrigante. Le sei ragazze infatti non compaiono dal nulla nel momento in cui assurgono al ruolo principale, ma sono presenti in ciascuna storia come personaggi di contorno e alcune volte con piccoli siparietti a loro dedicati e staccati dalla storia principale. Con l'eccezione di Haruka Morishima, la prima della serie, ciascuna ragazza che avrà una sua storia risulterà già conosciuta allo spettatore per quelle che sono le sue caratteristiche esteriori (ad esempio la timidezza di Sae o la goffaggine di Rihoko) generando una certa curiosità.
Come in tutte le storie di questo tipo ovviamente ogni ragazza è diversa e rappresenta una tipologia femminile ben precisa: Haruka è la idol e il sogno di tutti i ragazzi, Kaorou è l'amica d'infanzia, Sae è la bella e timida amica della sorella e cosi via.
L'unico a non cambiare mai, ma d'altronde sarebbe una forzatura inutile dato che le vere protagoniste sono le ragazze, è Jun'ichi, forse il personaggio caratterialmente più piatto e prevedibile, che non esce dal quadro classico del teenager un po' imbranato e carico di paure e desideri adolescenziali.
La storia quindi, pur cambiando coppia ogni volta, risulta sempre interessante con una sola pecca: i finali sembrano troppo da 'videogioco', con uno stacco evidente con l'intensità della trama che si è avuta fino a quel momento.
Molto buono, con mia piacevole sorpresa, è poi il comparto tecnico. Gli sfondi e i giochi di luce sono davvero discreti in ogni scena, dalla camera dei ragazzi fino alle scene esterne come la caduta della neve. Una nota di merito la voglio dare inoltre al character design delle fanciulle. Non sono il primo che lo dice, ma voglio aggiungermi anche io al coro di chi loda questa serie per il tratto realistico delle corporature; in un periodo in cui il moe sembra dominare quasi incontrastato, vedere ragazze di 17 anni disegnate non come bambine di 13, con capigliature realistiche (niente assurdi blu o verde marino) e con tratti somatici in ognuna differenti dalle altre mi rinfranca parecchio .
La colonna sonora è discreta con la simpatica idea di fare cantare l'ending dalla voce della doppiatrice di ciascuna eroina della serie durante il suo rispettivo arco.
Amagami SS offre, a mio giudizio, un simpatico intrattenimento e sarà sicuramente una buona visione per gli amanti delle storie d'amore: niente di complicato o drammatico, ma sicuramente una piacevole pausa al termine di una giornata stressante o faticosa.
Amagami SS non è il solito anime harem sentimentale, e lo si nota subito dalla suddivisione dei vari episodi. Ogni 4 episodi l'eroina da conquistare, diciamo, cambia per un complesso di 6 archi narrativi diversi. Ogni arco inizia il giorno di natale, e termina il giorno di natale dell'anno dopo. Questa suddivisione in archi l'ho molto apprezzata; è vero che così non c'è un filo continuo della storia, dato che ogni 4 puntate essa ricomincia, ma personalmente la preferisco a 24 puntate di ragazze che si picchiano per stare con il protagonista di turno. Grazie a questo metodo, più simile ai veri e propri giochi, si ha la possibilità di conoscere ogni ragazza in ogni suo aspetto e quindi in maniera approfondita; anche se alla fine si sa con chi va a finire il protagonista, il modo a cui ci si arriva è ciò che cattura l'attenzione di colui che lo guarda.
Il protagonista di Amagami è Junichi Tachibana, uno studente di seconda superiore. Ogni arco inizia con lui che viene scaricato dalla sua ragazza, che non si presenta all'appuntamento la notte di natale. Il ragazzo scosso se ne torna a casa e decide di non volere più avere a che fare con le ragazze - ultime parole famose. Ogni arco vede una ragazza diversa, la quale o deve essere conquistata da Junichi o s'innamora di lui; il tempo limite è la notte di natale dell'anno dopo. Di conseguenza in ogni puntata, più o meno corrispondente a una stagione diversa, i due si avvicinano per poi arrivare all'ending.
Tempo fa ho letto una notizia riguardante 2 OAV aggiuntivi previsti per la versione DVD. Fin qui nulla di strano, se non fosse che una delle eroine è la sorella minore. Qui riappare il solito complesso nipponico per la sorella minore che odio tanto e che speravo di avere evitato almeno per questa serie.
Nel complesso l'anime non è nulla di nuovo, se non fosse per la nuova concezione in cui è suddiviso. Lo suggerisco agli amanti del genere, ma non dico che è un anime trascurabile.
Il protagonista di Amagami è Junichi Tachibana, uno studente di seconda superiore. Ogni arco inizia con lui che viene scaricato dalla sua ragazza, che non si presenta all'appuntamento la notte di natale. Il ragazzo scosso se ne torna a casa e decide di non volere più avere a che fare con le ragazze - ultime parole famose. Ogni arco vede una ragazza diversa, la quale o deve essere conquistata da Junichi o s'innamora di lui; il tempo limite è la notte di natale dell'anno dopo. Di conseguenza in ogni puntata, più o meno corrispondente a una stagione diversa, i due si avvicinano per poi arrivare all'ending.
Tempo fa ho letto una notizia riguardante 2 OAV aggiuntivi previsti per la versione DVD. Fin qui nulla di strano, se non fosse che una delle eroine è la sorella minore. Qui riappare il solito complesso nipponico per la sorella minore che odio tanto e che speravo di avere evitato almeno per questa serie.
Nel complesso l'anime non è nulla di nuovo, se non fosse per la nuova concezione in cui è suddiviso. Lo suggerisco agli amanti del genere, ma non dico che è un anime trascurabile.
Sinceramente non sono una persona a cui piacciono gli harem, poiché li trovo molto ripetitivi e banali, ma questo Amagami SS è riuscito a stupirmi fin dalla prima puntata. E' molto leggero e divertente ed è molto interessante il fatto che cambi prospettiva per ogni protagonista dell'anime; inoltre secondo me il punto forte dell'anime sono senza dubbio la grafica, molto curata, e il character design delle ragazze, che si differenzia parecchio rispetto a molti altri anime dove le protagoniste sono delle stereotipate da paura.
Per quanto riguarda le musiche, invece, sono piacevoli, ma nulla di eccezionale.
Quindi concludo consigliando questo splendido anime a tutti coloro che vogliano vedere un animazione piacevole e leggermente fuori dai canoni.
Per quanto riguarda le musiche, invece, sono piacevoli, ma nulla di eccezionale.
Quindi concludo consigliando questo splendido anime a tutti coloro che vogliano vedere un animazione piacevole e leggermente fuori dai canoni.
Amagami SS è un anime tratto dall'omonimo videogioco pubblicato in Giappone per PlayStation 2. Avendo fatto, il videogame, parecchio successo, si è deciso di adattarlo in un anime.
Amagami SS sarà (perché siamo ancora praticamente all'inizio) strutturato in archi, come ci si può aspettare da un harem. Ogni arco sarà incentrato totalmente su una delle sei ragazze protagoniste. Il formato di ogni arco è di 4 puntate e, dopo queste 4, si "riavvolgerà" tutto (in perfetto stile Higurashi) come se nulla fosse, per ripartire con una nuova protagonista.
Il personaggio principale maschile è Junichi, un liceale alle prese con i problemi di cuore tipici della sua età. Junichi fu piantato, il giorno della vigilia di Natale, che è un giorno magico per tutte le coppie giapponesi, dalla sua ragazza e, da quel momento, vive ogni vigilia con una certa malinconia. Ma è proprio due anni dopo questo - se non ricordo male - che Junichi decide ti trovarsi una ragazza per passare la viglia di Natale che ha sempre sperato.
La trama non è nulla di che, solo un pretesto per porre di fronte ad un ragazzo molteplici ragazze tra cui poi il nostro baldo protagonista dovrà scegliere.
Ho deciso di recensire l'anime proprio alla fine del 1° arco per dare anche un giudizio al formato di 4 episodi. Il 1° arco si è lasciato molto guardare, un soft romance con poche pretese, tra momenti comici e momenti un po' più seri (non possiamo ancora arrivare al "drammatico"), dipingendo una storia leggera e godibile. Il vero difetto di questo format è il phasing. Formalmente la storia inizia nei primi di Novembre per finire il giorno della vigilia. Il punto è che non si percepisce affatto tutto questo tempo che passa e questo rende alcune situazioni non facili da digerire. Per esempio dal dal rifiuto di Haruka del 1° episodio all'accondiscendenza dell'episodio successivo. Ma questo dopotutto c'era da aspettarselo: non è facile condensare tutto in soli 4 episodi e alla fine il risultato è discreto.
Passando alla parte tecnica c'è da dire che la grafica per adesso è la parte che brilla di più nell'anime. Il character design è davvero molto bello, le protagoniste non sembrano l'una la copia dell'altra solo con capelli diversi, ma hanno una corporatura differenziata e, se posso usare un pizzico di soggettività, sono molto meglio degli anime moe-moe tanto in voga ultimamente. Anche gli sfondi sono ben realizzati, molto luminosi e con tinte azzeccate. Le animazioni sono nella media, dato che c'è poco da animare, e la regia è discreta con, raramente, qualche sprizzo di originalità.
Il sonoro è sulla linea piacevole con una opening davvero leggera, molto adatta all'anime, ed ending variabili a seconda della protagonista. Per ora è disponibile solo quella di Haruka, comunque molto carina e simpatica. Anche il doppiaggio secondo me è davvero ottimo, e ho trovato molto bello quello di Haruka.
Amagami SS per ora fa quello che deve fare ovvero proporsi come un anime leggero, che si lascia vedere e per questo molto adatto al periodo estivo. Darei come voto 7, ma lo aumento di un punto per la grafica davvero ottima e per il chara design.
Grafica: 8 e 1/2
Sonoro: 7
Trama: 6
Regia: 7
Personaggi: 8 (c'è una bella varietà, ma per ora mi fermo qui)
Phasing: 6
Totale: 8
Lo consiglio.
Amagami SS sarà (perché siamo ancora praticamente all'inizio) strutturato in archi, come ci si può aspettare da un harem. Ogni arco sarà incentrato totalmente su una delle sei ragazze protagoniste. Il formato di ogni arco è di 4 puntate e, dopo queste 4, si "riavvolgerà" tutto (in perfetto stile Higurashi) come se nulla fosse, per ripartire con una nuova protagonista.
Il personaggio principale maschile è Junichi, un liceale alle prese con i problemi di cuore tipici della sua età. Junichi fu piantato, il giorno della vigilia di Natale, che è un giorno magico per tutte le coppie giapponesi, dalla sua ragazza e, da quel momento, vive ogni vigilia con una certa malinconia. Ma è proprio due anni dopo questo - se non ricordo male - che Junichi decide ti trovarsi una ragazza per passare la viglia di Natale che ha sempre sperato.
La trama non è nulla di che, solo un pretesto per porre di fronte ad un ragazzo molteplici ragazze tra cui poi il nostro baldo protagonista dovrà scegliere.
Ho deciso di recensire l'anime proprio alla fine del 1° arco per dare anche un giudizio al formato di 4 episodi. Il 1° arco si è lasciato molto guardare, un soft romance con poche pretese, tra momenti comici e momenti un po' più seri (non possiamo ancora arrivare al "drammatico"), dipingendo una storia leggera e godibile. Il vero difetto di questo format è il phasing. Formalmente la storia inizia nei primi di Novembre per finire il giorno della vigilia. Il punto è che non si percepisce affatto tutto questo tempo che passa e questo rende alcune situazioni non facili da digerire. Per esempio dal dal rifiuto di Haruka del 1° episodio all'accondiscendenza dell'episodio successivo. Ma questo dopotutto c'era da aspettarselo: non è facile condensare tutto in soli 4 episodi e alla fine il risultato è discreto.
Passando alla parte tecnica c'è da dire che la grafica per adesso è la parte che brilla di più nell'anime. Il character design è davvero molto bello, le protagoniste non sembrano l'una la copia dell'altra solo con capelli diversi, ma hanno una corporatura differenziata e, se posso usare un pizzico di soggettività, sono molto meglio degli anime moe-moe tanto in voga ultimamente. Anche gli sfondi sono ben realizzati, molto luminosi e con tinte azzeccate. Le animazioni sono nella media, dato che c'è poco da animare, e la regia è discreta con, raramente, qualche sprizzo di originalità.
Il sonoro è sulla linea piacevole con una opening davvero leggera, molto adatta all'anime, ed ending variabili a seconda della protagonista. Per ora è disponibile solo quella di Haruka, comunque molto carina e simpatica. Anche il doppiaggio secondo me è davvero ottimo, e ho trovato molto bello quello di Haruka.
Amagami SS per ora fa quello che deve fare ovvero proporsi come un anime leggero, che si lascia vedere e per questo molto adatto al periodo estivo. Darei come voto 7, ma lo aumento di un punto per la grafica davvero ottima e per il chara design.
Grafica: 8 e 1/2
Sonoro: 7
Trama: 6
Regia: 7
Personaggi: 8 (c'è una bella varietà, ma per ora mi fermo qui)
Phasing: 6
Totale: 8
Lo consiglio.
Trama
Junichi, un ragazzo che è stato piantato al suo primo appuntamento due anni prima per determinati motivi, ora si rifarà coraggio per dichiararsi alla sua senpai. Vedremo questa relazione e non solo, perché come ogni harem altre ragazze entreranno in "gioco".
Per i primi due episodi che ho visto posso dire che quella di Amagami SS non è proprio originale come trama: "Il solito ragazzo un po' pervertito che ama la solita idol della scuola". Spero in nuove sorprese, e che Amagami SS non diventi quella solita storia d'amore molto stereotipata. Dunque per adesso non promette bene, lo consiglio a coloro cui, come a me, piacciono le solite storie sentimentali-scolastiche.
Junichi, un ragazzo che è stato piantato al suo primo appuntamento due anni prima per determinati motivi, ora si rifarà coraggio per dichiararsi alla sua senpai. Vedremo questa relazione e non solo, perché come ogni harem altre ragazze entreranno in "gioco".
Per i primi due episodi che ho visto posso dire che quella di Amagami SS non è proprio originale come trama: "Il solito ragazzo un po' pervertito che ama la solita idol della scuola". Spero in nuove sorprese, e che Amagami SS non diventi quella solita storia d'amore molto stereotipata. Dunque per adesso non promette bene, lo consiglio a coloro cui, come a me, piacciono le solite storie sentimentali-scolastiche.