Mitsudomoe
Quest'anime è uno dei miei preferiti di sempre e per sempre, alla pari con Conan o Inuyasha. Il fatto che "Mitsudomoe" sia un anime comico non dovrebbe portarci a sottovalutarne il valore artistico, sopratutto se teniamo a mente che far ridere è molto più difficile che far piangere, come diceva il principe, Totò.
Semplicemente deliranti, le avventure delle tre sorelle Mirui mi hanno risucchiato in un vortice di perversione, mutandine, cellulari, poliziotti e chi più ne ha più ne metta. Perfetti sono sopratutto i comprimari come Yabe - il povero maestro triturato dalle tre sister - e Chiba, compagno di classe alquanto scafato e sulla buona strada per diventare un hentai in piena regola. E non dimentichiamo il padre delle sorelle, Marui-san, che già nella sigla iniziale rivela allo spettatore quello che sarà il suo destino per tutta la serie: preso e portato via di peso dalla polizia.
Sui contenuti non c'è - forse - molto da dire. Questa serie vuole far ridere a crepa-pancia senza nessun obbiettivo morale o pedagogico, e per questo è tanto divertente: perché spara a zero su tutto, in modo irriverente e scanzonato. Però, tra una risata e l'altra, "Mitsudomoe" ci dipinge uno spaccato di vita giapponese che può far riflettere anche sulle cose di casa nostra. Per meglio gustare questa serie consiglio di vederla dopo aver visto "Ichigo Mashimaro", che considero il top degli anime dedicati all'infanzia "kawaii". Il contrasto vi farà meglio percepire gli aspetti satirici di "Mitsudomoe". Buona visione a tutti.
Semplicemente deliranti, le avventure delle tre sorelle Mirui mi hanno risucchiato in un vortice di perversione, mutandine, cellulari, poliziotti e chi più ne ha più ne metta. Perfetti sono sopratutto i comprimari come Yabe - il povero maestro triturato dalle tre sister - e Chiba, compagno di classe alquanto scafato e sulla buona strada per diventare un hentai in piena regola. E non dimentichiamo il padre delle sorelle, Marui-san, che già nella sigla iniziale rivela allo spettatore quello che sarà il suo destino per tutta la serie: preso e portato via di peso dalla polizia.
Sui contenuti non c'è - forse - molto da dire. Questa serie vuole far ridere a crepa-pancia senza nessun obbiettivo morale o pedagogico, e per questo è tanto divertente: perché spara a zero su tutto, in modo irriverente e scanzonato. Però, tra una risata e l'altra, "Mitsudomoe" ci dipinge uno spaccato di vita giapponese che può far riflettere anche sulle cose di casa nostra. Per meglio gustare questa serie consiglio di vederla dopo aver visto "Ichigo Mashimaro", che considero il top degli anime dedicati all'infanzia "kawaii". Il contrasto vi farà meglio percepire gli aspetti satirici di "Mitsudomoe". Buona visione a tutti.
Che meraviglia, che spettacolo questa serie! Era da tanto che non mi divertivo così. Intraprendi la visione di un anime che parla di ragazzine e ti aspetti uno slice of life relativo alla vita di un gruppo di bambine delle elementari alle prese con quella fase della crescita e con i problemi che questa comporta. Poi dopo pochi minuti, anzi, per dirla tutta già durante la sigla iniziale, capisci che forse stai assistendo a tutt'altro. Inutile girarci intorno, le tre sorelle Marui sono tre pervertite. E la parola viene usata nella sua accezione reale, senza doppisensi.
Mitsuba, la maggiore, è sadica e masochista, ama sottomettere gli altri e avrà pane per i suoi denti con la mamma di una sua compagna di classe che ama farsi fare di tutto. La "mezzana", Futaba, è una violenta che spacca tutto a colpi di karate, è completamente sbiellata e ama alla follia le tette; ne parla sempre, le disegna, le sogna di notte, le confronta e ama i giornaletti porno con le donne a seno nudo. Ciliegina sulla torta è la minore Hitoha: sembra calma e distaccata, isolata da tutti per via delle sue espressioni facciali terrificanti che la fanno assomigliare a un mostro anche quando non vuole, ma passa tutto il tempo a leggere riviste porno che colleziona.
Insomma, vi ritroverete dialoghi fatti di doppi sensi sempre a base di sesso, di perversioni, di nudità e così via. Vi sono interi minuti fatti di dialoghi in cui un personaggio parla di una cosa e il suo interlocutore di un'altra con doppi sensi e battute che si sprecano; poi i ruoli si invertono e l'uno parla di una cosa e l'altro di un'altra, e via di nuovo ai doppi sensi e alle battute velate... ma non troppo.
Inizialmente potreste rimanere interdetti sentendo delle bambine che parlano di queste cose, poi ci farete l'abitudine e vi divertirete un mondo. Il ragazzo più amato e rispettato della classe che diventa un pervertito amante delle mutandine, il maestro nuovo pieno di buona volontà che diventa un lolicon e così via: non si salva nessuno.
I disegni sono a mio avviso magnifici; il doppiaggio è meraviglioso, la parola "mistudomoe" detta a metà episodio dal personaggio che per ultimo ha parlato e con lo stesso tono di voce è fantastica. La sigla iniziale è da suoneria di cellulare, un tormentone vero e proprio e anche la finale è molto bella.
Piccole osservazioni e un po' di <b>spoiler</b>
In uno degli episodi c'è una parte in cui i personaggi parlano ma le voci non si sentono, c'è un pianoforte che suona in sottofondo e quando si odono delle voci queste sono stridule, quasi delle trombette. La citazione ai Peanuts è voluta e palese, quella parte l'ho trovata semplicemente un capolavoro. Non perdetevi anche la citazione di Holly e Benji ("Captain Tsubasa") in uno degli episodi finali.
In conclusione non do 9 perché le ultime 2 puntate non hanno la tensione e il ritmo delle prime, ma il mio voto effettivo è 8,5. Non lasciatevi assolutamente scappare questa serie e forza con le stagioni successive.
Mitsuba, la maggiore, è sadica e masochista, ama sottomettere gli altri e avrà pane per i suoi denti con la mamma di una sua compagna di classe che ama farsi fare di tutto. La "mezzana", Futaba, è una violenta che spacca tutto a colpi di karate, è completamente sbiellata e ama alla follia le tette; ne parla sempre, le disegna, le sogna di notte, le confronta e ama i giornaletti porno con le donne a seno nudo. Ciliegina sulla torta è la minore Hitoha: sembra calma e distaccata, isolata da tutti per via delle sue espressioni facciali terrificanti che la fanno assomigliare a un mostro anche quando non vuole, ma passa tutto il tempo a leggere riviste porno che colleziona.
Insomma, vi ritroverete dialoghi fatti di doppi sensi sempre a base di sesso, di perversioni, di nudità e così via. Vi sono interi minuti fatti di dialoghi in cui un personaggio parla di una cosa e il suo interlocutore di un'altra con doppi sensi e battute che si sprecano; poi i ruoli si invertono e l'uno parla di una cosa e l'altro di un'altra, e via di nuovo ai doppi sensi e alle battute velate... ma non troppo.
Inizialmente potreste rimanere interdetti sentendo delle bambine che parlano di queste cose, poi ci farete l'abitudine e vi divertirete un mondo. Il ragazzo più amato e rispettato della classe che diventa un pervertito amante delle mutandine, il maestro nuovo pieno di buona volontà che diventa un lolicon e così via: non si salva nessuno.
I disegni sono a mio avviso magnifici; il doppiaggio è meraviglioso, la parola "mistudomoe" detta a metà episodio dal personaggio che per ultimo ha parlato e con lo stesso tono di voce è fantastica. La sigla iniziale è da suoneria di cellulare, un tormentone vero e proprio e anche la finale è molto bella.
Piccole osservazioni e un po' di <b>spoiler</b>
In uno degli episodi c'è una parte in cui i personaggi parlano ma le voci non si sentono, c'è un pianoforte che suona in sottofondo e quando si odono delle voci queste sono stridule, quasi delle trombette. La citazione ai Peanuts è voluta e palese, quella parte l'ho trovata semplicemente un capolavoro. Non perdetevi anche la citazione di Holly e Benji ("Captain Tsubasa") in uno degli episodi finali.
In conclusione non do 9 perché le ultime 2 puntate non hanno la tensione e il ritmo delle prime, ma il mio voto effettivo è 8,5. Non lasciatevi assolutamente scappare questa serie e forza con le stagioni successive.
"Haters gonna Hate" è una citazione che calza a pennello con questo esilarante show. Detestanti delle loli e degli anime "lolicon", fuggite e dimenticatevi dell'esistenza di quest'opera!
Tra tutti gli anime classificabili come "lolicon", "Mitsudomoe" si piazza immediatamente all'apice, almeno per quanto riguarda il lato divertente e comico. I veri pervertiti potrebbero rimanere delusi, in quanto nonostante l'anime sia pieno di equivoci sessuali, non si vedranno mai ragazzine semi-nude o in mutande; questo permette all'anime di sopravvivere anche ai giudizi dei più maliziosi che non ammettono "porcherie" e cose sconce, nonostante i discorsi siano spesso volgari, ma neanche tanto esagerati se si pensa che al giorno d'oggi (purtroppo) ormai è diventato "normale" anche per i bambini delle elementari parlare di sesso spesso e volentieri. A livello di fatti e non di parole, l'anime è privo di reali porcherie per quanto riguarda il corpo delle ragazzine, al limite si potranno vedere un paio di tette finte.
Parliamo un attimo dei personaggi principali della serie.
Le protagoniste assolute sono le tre sorelle gemelle (ma fisicamente diverse tra loro) Mitsuba, Futaba e Hitoha. In secondo piano ci sono i compagni di classe delle tre sorelle, il maestro e il loro papà, e praticamente ogni personaggio fa sbellicare dal ridere con le proprie gag che saltano fuori unendo le loro psicologie con ogni sorta di equivoco. Mitsuba, la più grande delle tre sorelle (quella con i capelli castano chiaro), è quella con il carattere tendenzialmente più antipatico e sadico nei confronti delle altre persone, sentendosi sempre superiore agli altri e cercando di sottometterli, ma spesso rischia umiliazioni personali causate proprio dal suo comportamento. La mezzana Futaba (quella con i capelli castano scuro), è la più stupida e simpatica delle tre, nonché la più pericolosa e forte fisicamente, con la fissa per i seni grossi; è decisamente quella con le gag più divertenti. Hitoha (la morettina) è la più piccola, ma allo stesso tempo la più mentalmente matura delle tre, vorrebbe fare amicizia con i coetanei, ma fallisce quasi sempre, ottenendo l'effetto opposto a quello a cui punta e spaventando senza volere le persone con cui vorrebbe fare amicizia, a causa del suo carattere difficile e molto chiuso.
Il maestro è il personaggio meno di spicco e meno originale di tutti, ma per fortuna non avrà una parte tanto importante di quanto possa sembrare dai primi episodi. Mentre l'unico personaggio maschile davvero spiazzante è il papà delle tre sorelle! Le sue gag sono le migliori in assoluto, non per nulla egli è disegnato diversamente rispetto agli altri personaggi, per dargli un'aria più rozza e strana possibile. Difatti spesso viene scambiato per un maniaco sessuale e finisce spesso nei guai senza che abbia fatto nulla di male.
Lo scopo di "Mitsudomoe" è solamente quello di far ridere a crepapelle, intrattenendo con gag divertenti e spesso geniali. Pecca in originalità, ma sfrutta al massimo gli elementi già utilizzati in anime simili meno recenti, ottenendo un lavoro che merita di essere visto da chiunque non odi il genere basato sulle loli-gag.
Tra tutti gli anime classificabili come "lolicon", "Mitsudomoe" si piazza immediatamente all'apice, almeno per quanto riguarda il lato divertente e comico. I veri pervertiti potrebbero rimanere delusi, in quanto nonostante l'anime sia pieno di equivoci sessuali, non si vedranno mai ragazzine semi-nude o in mutande; questo permette all'anime di sopravvivere anche ai giudizi dei più maliziosi che non ammettono "porcherie" e cose sconce, nonostante i discorsi siano spesso volgari, ma neanche tanto esagerati se si pensa che al giorno d'oggi (purtroppo) ormai è diventato "normale" anche per i bambini delle elementari parlare di sesso spesso e volentieri. A livello di fatti e non di parole, l'anime è privo di reali porcherie per quanto riguarda il corpo delle ragazzine, al limite si potranno vedere un paio di tette finte.
Parliamo un attimo dei personaggi principali della serie.
Le protagoniste assolute sono le tre sorelle gemelle (ma fisicamente diverse tra loro) Mitsuba, Futaba e Hitoha. In secondo piano ci sono i compagni di classe delle tre sorelle, il maestro e il loro papà, e praticamente ogni personaggio fa sbellicare dal ridere con le proprie gag che saltano fuori unendo le loro psicologie con ogni sorta di equivoco. Mitsuba, la più grande delle tre sorelle (quella con i capelli castano chiaro), è quella con il carattere tendenzialmente più antipatico e sadico nei confronti delle altre persone, sentendosi sempre superiore agli altri e cercando di sottometterli, ma spesso rischia umiliazioni personali causate proprio dal suo comportamento. La mezzana Futaba (quella con i capelli castano scuro), è la più stupida e simpatica delle tre, nonché la più pericolosa e forte fisicamente, con la fissa per i seni grossi; è decisamente quella con le gag più divertenti. Hitoha (la morettina) è la più piccola, ma allo stesso tempo la più mentalmente matura delle tre, vorrebbe fare amicizia con i coetanei, ma fallisce quasi sempre, ottenendo l'effetto opposto a quello a cui punta e spaventando senza volere le persone con cui vorrebbe fare amicizia, a causa del suo carattere difficile e molto chiuso.
Il maestro è il personaggio meno di spicco e meno originale di tutti, ma per fortuna non avrà una parte tanto importante di quanto possa sembrare dai primi episodi. Mentre l'unico personaggio maschile davvero spiazzante è il papà delle tre sorelle! Le sue gag sono le migliori in assoluto, non per nulla egli è disegnato diversamente rispetto agli altri personaggi, per dargli un'aria più rozza e strana possibile. Difatti spesso viene scambiato per un maniaco sessuale e finisce spesso nei guai senza che abbia fatto nulla di male.
Lo scopo di "Mitsudomoe" è solamente quello di far ridere a crepapelle, intrattenendo con gag divertenti e spesso geniali. Pecca in originalità, ma sfrutta al massimo gli elementi già utilizzati in anime simili meno recenti, ottenendo un lavoro che merita di essere visto da chiunque non odi il genere basato sulle loli-gag.
Non ho gradito molto questo anime. La comicità si basa praticamente sul sesso (ma in modo volgare, stile i film "vacanze di natale") e abbondanza di equivoci. Ad esempio in una puntata un personaggio parla di un telefilm tipo Power Rangers, e continua a dire "Li ho visti sono fantastici, vorrei rivederli" e la ragazza con lui pensava parlasse delle sue mutandine, che sono rimaste scoperte a causa di una folata di vento.
E dire che sono ragazzini delle elementari. Delle tre bambine protagoniste, una è lesbica e si diverte a disegnare donne nude, ed un'altra legge sempre una rivista pornografica che tutti vogliono spiare. Dove si ride?
Ci sono continuamente queste scenette stupide oltre ogni limite, storie che parlano di mutandine perdute, reggiseni, riviste pornografiche e cose di questo genere. Non mi fa ridere per niente, tranne in rarissimi casi dove una battuta non legata al sesso sembra quasi passabile.
E dire che sono ragazzini delle elementari. Delle tre bambine protagoniste, una è lesbica e si diverte a disegnare donne nude, ed un'altra legge sempre una rivista pornografica che tutti vogliono spiare. Dove si ride?
Ci sono continuamente queste scenette stupide oltre ogni limite, storie che parlano di mutandine perdute, reggiseni, riviste pornografiche e cose di questo genere. Non mi fa ridere per niente, tranne in rarissimi casi dove una battuta non legata al sesso sembra quasi passabile.
Nonostante le prima due puntate mi abbiano spiazzato con una comicità grottesca e una certa perversione, sotto le righe ho continuato a vedere questo anime, curioso sopratutto do dove volesse andare a parare. Dalla terza puntata in poi mi sono ritrovato a terra a rotolare dalle risate. Nonostante sia una commedia degli equivoci, tutto viene estremizzato, tanto da rendere divertente un genere (la commedia degli equivoci appunto) che non mi è mai piaciuto. Se le protagoniste sono una più perversa dell'altra nello stesso tempo sembrano avere una certa innocenza data la loro giovane età, e questo contrasto fa rivalutare certi giudizi che potrebbero venire dopo una visione superficiale. In sostanza, una commedia che pochissimi potrebbero apprezzare, tuttavia a mio parere gradevole, una delle migliori serie della stagione estiva 2010 (alquanto povera in verità).