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Fuspata

Episodi visti: 13/13 --- Voto 9
Dopo aver letto velocemente la trama, ho deciso di guardare questo anime, credendo di trovarmi di fronte a una commedia dai toni leggermente piccanti e tanto buon umore.
Non potevo sbagliarmi di più.

Brevemente, la storia racconta di un impiegato 26enne che dopo un rifiuto amoroso torna a casa leggermente alticcio e si imbatte in una liceale 17enne che gli chiede ospitalità in cambio di favori sessuali. Lui decide di ospitarla ma senza accettare minimamente la sua offerta, anzi, minaccia di cacciarla in caso provasse a sedurlo. Inizia così una storia molto toccante tra i due, dove entrambi faranno il bene dell'altro, maturando per affrontare nel modo migliore le rispettive paure e insicurezze.

Come scritto all'inizio, mi aspettavo una commedia divertente e piccante, invece mi son trovato di fronte una storia profonda, fatta di drammi personali ed estrema tenerezza. Un anime che non ti aspetti e che in più di un'occasione ti colpisce forte allo stomaco, ti fa affezionare ai protagonisti e ti mostra il lato più bello (e più brutto) della società.

Ultimo punto, il livello tecnico: l'anime si comporta discretamente, dando il massimo sulle fattezze femminili e sui particolari come mani, visi e pietanze.

Un'opera che consiglio davvero di cuore.


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esseci

Episodi visti: 13/13 --- Voto 7
Attenzione: la recensione contiene spoiler!

"Quello che non sta affatto bene sono io... Che sia io il vero bambino?"
La chiosa finale del protagonista maschile Yoshida nell'ultimo episodio della serie Higehiro riassume tutta la "tensione" interna del protagonista dopo aver "salvato" dall'oblio e dalla disperazione la liceale Sayu.
Molto spesso in alcuni anime ho sentito la necessità di rivedere alcuni spezzoni per meglio apprezzare immagini e dialoghi per coglierne sfumature che prima facie mi erano sembrate meno significative. E l'ultimo episodio contiene diversi "passaggi" interessanti che sembrano attribuire un tentativo di senso compiuto alla trama...
Sulla storia narrata credo che se ne sia già ampiamente scritto e discusso: si narra dell'incontro casuale tra Sayu (ragazzina di 16-17 anni scappata di casa mesi prima e vissuta nel frattempo tra "espedienti" vari fino al concedersi all'ospitante di turno) e Yoshida (uomo di 26-27 anni, impiegato come tanti, senza ragazza, e residente in un appartamento modesto, innamorato della sua responsabile lavorativa per una particolare caratteristica "anatomica" ... e respinto da lei ad un primo tentativo di dichiarazione amorosa).
Yoshida, sebbene ubriaco, accetta di ospitare la ragazzina a casa sua senza cedere alle sue esplicite avances sessuali come tentativo di pagare il debito per essere ospitata in casa di un perfetto sconosciuto.
"Disarmante" nell'anime è la naturalezza con cui Sayu si offre a Yoshida e lo è anche l'insistenza con cui continua a chiedergli il perché non voglia fare sesso con lei: anche se vagamente "comica", la scena con cui lei si presenta in intimo chiedendo a Yoshida cosa non vada in lei (inclusi i parametri di giudizio sulla sua prosperosità) e poi lo approccia nuovamente lascia solo in apparenza un po' perplessi al pari della atarassia di Yoshida e la sua capacità di resistere alle avances.

Per Yoshida si tratta solo coerenza ai grandi principi morali in cui crede o timidezza/paura e senso di inadeguatezza?
Per Sayu si tratta solo di superficialità, manifestazione di libertà e emancipazione o dell'errata percezione di sé nel farsi accettare dagli altri e la mancanza di attenzione e affetto patiti?
La storia, in un certo senso, è sovrapponibile a quella di "After the rain", ma in "Higehiro" si parte da premesse molto più dolorose e dure per la protagonista femminile. E anche l'epilogo sarebbe mutatis mutandis uguale, se non fosse per il post ending dove la protagonista mantiene fede alla promessa fatta in sede di saluto a Yoshida.
L'anime pur facendo leva su momenti drammatici (il passato di Sayu ... e non mi riferisco solo al periodo precedente alla sua "runaway" ma alla sua esistenza durante la "fuga" ... descritti in modo molto diretto e realistico) racconta di come due persone si "ritrovano" e si appoggiano l'una all'altro per sanare le proprie "ferite"...

E se per Sayu l'aver conosciuto Yoshida rappresenta in modo piuttosto evidente il punto di svolta nella sua esistenza (ragazzina introversa con zero amici e una madre molto dura nei suoi confronti, tanto da "attaccarsi" ossessivamente a coloro che dimostrano un minimo di interesse o affetto nei suoi confronti), per Yoshida il discorso è molto meno chiaro e in apparenza quasi di poco valore: sono estremamente puerili i continui tentativi di difendersi dagli "assalti" sempre più mirati di Sayu in cui le dichiarava in modo indiretto i suoi sentimenti, affermando che lui considerava solo le donne mature per una relazione anche e solo per mero sesso... sapendo di mentire più a se stesso che ad una ragazzina di 10 anni più giovane e già provata da esperienze poco piacevoli...
In realtà bisogna aspettare la fine dell'anime in cui è il fratello di Sayu ad aprire gli occhi di Yoshida sulla sua "relazione" apparente con la sorella: "... ma se il fatto che vi siete incontrati significa per lei quello che ha significato per Sayu, allora credo che sia stato un evento felice...".
E così l'anime prende anche un minimo di fatalismo tipicamente nipponico sulla "casualità non casuale" degli accadimenti dell'esistenza e in particolare sull'incontro tra i due che ha cambiato radicalmente le loro esistenze.
Ed è proprio con il post ending dell'ultimo episodio che dimostra come Sayu a distanza di due anni sia cresciuta e lui sia rimasto lo stesso di sempre in attesa di lei... la sua "speranza".

Trattati gli aspetti positivi, non posso negare che la trama ha una parte centrale un po' (tanto) inutile e anche fuorviante (quasi a mascherare la delicatezza del rapporto tra Sayu e Yoshida): sembra prendere la piega di un harem con adulti che si comportano come dei ragazzini e i personaggi secondari vengono introdotti, dipinti e caratterizzati (anche male) e poi abbandonati... a che pro? Solo per aiutare Yoshida nella sua missione ascetica? Il tutto permeato da un positivismo e buonismo eccessivamente mellifluo e stucchevole...
In più, il leit motiv sarebbe il rapporto tra un uomo e una ragazzina minorenne: e su questo aspetto l'anime, ahimè, è un po' ipocrita. Yoshida non si lascia andare ai suoi sentimenti per la disapprovazione sociale (che ammetterebbe solo la sua interazione solo come rapporto "agapico"). Da questo punto di vista è molto più coraggiosa (nella sua irresponsabilità) Sayu, che in sé sembra anche una contraddizione vivente: ragazzina molto educata e carina nei modi che tuttavia da un lato non sembra farsi troppi problemi ad offrirsi a Yoshida (ma tale atteggiamento ha un significato ben diverso tra quello dell'inizio dell'anime e quello del commiato al termine) o ad affrontare un tentativo di stupro (significativo e molto toccante come analizzi la "situazione" e si sacrifichi per Yoshida per paura che potesse accadergli qualcosa a causa sua) e, dall'altro, la fragilità che dimostra di continuo per il bisogno di ricevere affetto, attenzione e indicazioni da un adulto che rappresenti anche il suo punto di riferimento.

Ma il finale è volutamente positivo solo perché Sayu è divenuta ormai maggiorenne e diplomata (come voleva la madre)? Così diventa troppo banale e ruffiano per la mentalità e l'approvazione "sociale".
Metaforicamente Sayu rappresenta la volontà di ribellarsi ai rigidi canoni sociali della società giapponese, colei che vuole fare la "guerra" e Yoshida rappresenta la rassegnazione di coloro che arrivati alla soglia dei 30 anni senza famiglia (ma almeno ha un occupazione... altrimenti sarebbe un NEET) la guerra l'hanno persa o non hanno più voglia di combatterla per paura di perdere quel poco di dignità e consenso sociale conquistati.

Insomma, un anime che parte in modo poco convenzionale (non ambientato as usual solo a scuola e con la trattazione di temi e situazioni piuttosto scomodi e poco rappresentati negli anime) ma che oscilla molto nel fine che vorrebbe raggiungere: è ammissibile o no una storia tra persone con grosse differenze di età soprattutto se la ragazza è minorenne? In "After the rain", la risposta è no, ma in quel caso la differenza di età era molto più marcata (storia tra liceale e un uomo molto più grande e separato con figlio), in Higehiro sembra di sì, ma alle condizioni dettate dal contesto...
Una sorta di "vorrei ma non posso" che mi ha lasciato al termine della visione un senso di incompiutezza... il classico: "tiro il sasso nello stagno e nascondo la mano..."
Ma forse ai giapponesi va bene così: provocare senza cambiare nulla...


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Felpato12

Episodi visti: 13/13 --- Voto 7,5
"In confronto al cielo stellato, siamo così piccoli. Eppure ognuno di noi ha una sua storia. E un suo futuro"

Ecco, la frase che meglio di tutte riesce ad esprimere l'essenza di HigeHiro, ovvero che, nonostante se paragonati all'universo e alle stelle noi esseri umani siamo così insignificanti, ognuno di noi ha un passato fatto di momenti belli e brutti e un futuro tutto ancora da costruire, queste due componenti formano ciò che siamo e ciò che saremo, per questo per noi hanno un'importanza non da poco, per questo nonostante la sua grandezza a noi dell'universo non interessa un granché se non le cose a cui teniamo e le persone con cui ci leghiamo.

HigeHiro è la storia per lunghi tratti drammatica di Sayu e del suo incontro con il destino, o semplicemente del suo incontro con Yoshida. Lei è una adolescente scappata di casa che offre il suo corpo a chiunque le conceda un posto dove dormire per qualche notte, almeno fino al suo incontro con Yoshida, un impiegato 26enne che invece rifiuta questa condizione, ma le permette comunque di dormire da lui per una notte, o almeno questo era l'intento iniziale. Difatti la singola notte si trasformerà in un periodo di convivenza di quasi un anno e tra i due si instaurerà nel corso della storia un rapporto sincero di affetto reciproco, destinato presto a sfociare in qualcos'altro.

HigeHiro non può non colpire per la sua drammaticità, derivata quasi totalmente dal passato di Sayu, un passato di cui, almeno all'inizio, si sa poco e nulla e di cui si vengono a sapere i risvolti soltanto dopo un lungo periodo di tempo. Un passato segnato dalla perdita di una persona a lei cara e dai continui conflitti con la madre, che a quanto pare non è mai riuscita ad accettare la propria figlia. Un passato che seppur con fatica, riuscirà a superare grazie alla vicinanza di Yoshida che diventa la sua ancora di salvezza, così come Sayu diventerà per Yoshida stesso. Superato il passato dunque, non resta che guardare al futuro, fatto di progetti che per essere realizzati richiedono ovviamente grande sacrificio. Un futuro che verrà affrontato con una nuova consapevolezza acquisita grazie agli errori commessi e alle scelte che si sono fatte in passato. Un futuro che, così come il passato va affrontato a muso duro, senza paura, ma questa volta chiedendo aiuto nei momenti di difficoltà, perché nonostante tutto nell'universo che è infinito troveremo sempre qualcuno disposto a tenderci una mano, che sia un parente o un estraneo poco importa.

L'opera risulta essere nel suo complesso estremamente piacevole, seppur molto drammatica e per alcuni, forse troppi tratti banale e monotona soprattutto nei dialoghi. Distinta da un character design che ho molto apprezzato così come il comparto tecnico e le musiche dell'intero anime, tra cui l'intro veramente gradevole. Nonostante la sua banalità e il finale da e vissero tutti felici e contenti, l'opera è riuscita spesso e volentieri a farmi emozionare, cosa che non capitava da tempo.


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IgnisSphero

Episodi visti: 13/13 --- Voto 7
Abbiamo tutti un passato, nel bene o nel male, da raccontare, ma per taluni gli eventi passati sembrano così crudi e reali da sembrare surreali. Ciò di cui parlerò sarà considerabile come una semplice opera fittizia ma i fatti che introdurrò possono certamente succedere in un mondo tinto di mille sfaccettature e menti sempre più complesse.

Al giorno d'oggi il pensiero di voler scappare di casa e tagliare tutti i ponti con le persone che ci opprimono é un fenomeno che riguarda, almeno su un piano basilare, un po' tutti i noi; sia per mancanza di amore che per aspettative troppo alte e difficili da gestire. A dir la verità, in Giappone questo sentimento di voler cambiare aria ha raggiunto livelli tali da coinvolgere sia adolescenti che adulti in un modo alquanto simile. Sappiamo del fatto che nel mondo dei lavoratori le ore massacranti e gli straordinari vengono presi in carico dai dipendenti che cercano di racimolare il necessario per poter vivere indipendentemente in una stanza di dieci metri quadri, oppure che gli adolescenti sono praticamente costretti a restare a scuola la maggior parte della giornata perché gravati dal peso dello studio e di far parte di un club, e tante altre cose che comunque fanno diventare certe volte la vita al limite del sopportabile. Tutto questo, se associato a una situazione sentimentale instabile, porta di sicuro a dei cambiamenti nella propria personalità la quale incomincia col tempo a peggiorare e a degradarsi.

I protagonisti sono due ma quella che si distingue con la storia più eclatante in assoluto di questa light novel/anime é una adolescente chiamata Sayu scappata dall'Hokkaido per motivi piuttosto traumatici che riguardano la scuola e una famiglia che non é riuscita a confortarla a dovere. Nel suo viaggio senza una meta precisa finisce per sostare di casa in casa prestando il suo corpo in cambio di vitto e alloggio momentaneo. Arrivata a Tokyo viene vista riposare sotto un lampione da un uomo ventiseienne (Yoshida) che, ubriaco per una proposta d'amore non andata in porto, accetta di ospitarla nel suo appartamento senza grandi pretese. La ragazza cerca, come al solito, di sedurlo per premiarlo della sua gentilezza ma Yoshida, ripresosi dalla sbornia, si accorge di aver fatto un'azione legalmente punibile dalla legge portandola a casa sua, ma nonostante questo accetta di farla rimanere (senza chiederle di consumare atti sessuali) a patto che lei decida un giorno di ritornare dalla sua famiglia e di non fare più azioni sconsiderate e moralmente discutibili. Avanti con gli episodi il loro rapporto aumenterà e incominceranno a provare sentimenti che potrebbero andare al di là della semplice amicizia.

Higehiro é un anime dalle premesse ambigue. Da una parte ciò che succede può avere delle radici reali ma il modo in cui si susseguono gli avvenimenti e reagiscono i personaggi risulta essere come al solito fuori dal comunque e poco credibile. Inoltre ci sono altri personaggi femminili (che provano qualcosa per il protagonista) che risultano essere troppo di contorno per poter rendere veritiere le loro intenzioni, risultando inutili e di poco peso alla trama che alla fine privilegia unicamente i due protagonisti. Queste scelte rendono l'anime un po' contraddittorio e criticabile ma comunque in grado di soddisfare chi vuole emozionarsi.

Volti, fondali, prospettive in primo piano sono tutti realizzati bene e collocano l'opera in una buona posizione tra i sentimentali. Saya si crea con Yoshida un rapporto basato sulla fiducia che poco a poco si trasforma in ammirazione per colui che la protegge e si impegna a tenere fede alle sue nuove responsabilità. Lui invece, man mano che scopre maggiori dettagli sulla storia di Saya, é ancora dubbioso sul fatto che stia facendo la cosa giusta e non riesce bene a capire i cambiamenti derivati dalla presenza di un nuovo elemento femminile. Tralasciando i personaggi secondari che non hanno molto senso di esistere tranne che per allungare la trama, i sentimenti che ci vengono proposti dall'opera sono duttili e genuini, i quali si discostano dalla strana comicità di un Jaku Chara Tomozaki kun per raccontarci un modo con cui una persona può risollevarsi dalle sue debolezze recondite e incominciare a provare benessere stando a contatto con qualcuno che la fa sentire libera e presente nel suo mondo.

Il design dei volti é molto pulito e accattivante, e somiglia a quello di Wokatoi e Adachi to Shimamura. Il tipo di grafica si mantiene costante a lungo termine, diventando uno dei pregi dell'anime che a mio parere può essere visto e pensato regolarmente come tutti gli altri. I preconcetti insinuati nella storia di sicuro andrebbero rivisti ma questo non vuole dire che tutto l'anime sia spazzatura; ci sta definirlo più che sufficiente ma di certo non é orribile come molti pensano. Di questo anime comunque se ne sentirà parlare perché ciò che succede a Saya é un tabu di fronte ai nostri occhi, pieno di controversie e fallaci illusioni.


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sidvicious

Episodi visti: 13/13 --- Voto 7
HigeHiro (diminuitivo di "Hige wo Soru. Soshite Joshikousei wo Hirou") è un anime di 13 episodi andati in onda durante la stagione primaverile del 2021, serie che ha diviso non poco gli spettatori. A far sì che causasse questo effetto, è il fatto che tratta temi seri e importanti e quindi in molti la considerassero un capolavoro, ma allo stesso tempo, col passare degli episodi, questo hype è andato scemando a causa di alcune scelte non proprio ideali.

La storia ruota attorno a due personaggi: Yoshida, un impiegato 26enne, e Sayu, una liceale in fuga da casa. L'uomo, di ritorno da una serata alcolica dovuta ad una grossa delusione d'amore, trova sotto un lampione la ragazzina che è disposta a vendere il suo corpo in cambio di un posto per la notte. Ma l'uomo, sarà stata la sbronza o piuttosto la sua enorme gentilezza, rifiuta la proposta, ma fa comunque entrare in casa proprio la ragazza e la ospiterà in cambio dello svolgimento delle faccende di casa.

Proprio da questo incipit, è molto facile comprendere il motivo delle alte aspettative su questa serie: non è da tutti i giorni trovare un anime che ti sbatte in faccia temi caldi, che probabilmente in Giappone sono tabù, come il sesso, la prostituzione e la fuga da casa da parte di ragazzini. Una ventata d'aria fresca nel momento in cui nella maggior parte dei casi i protagonisti per tenersi per mano impiegano tutti gli episodi a loro disposizione.
Inizialmente queste aspettative vengono anche rispettate, infatti ci troviamo di fronte allo spiazzamento di Sayu, che non è abituata a trovarsi di fronte una persona disinteressata e che non vuole niente in cambio, rispetto ai soliti uomini che la utilizzavano per qualche notte e dopo la buttavano nuovamente per strada.
Ovviamente ci sono anche dei personaggi secondari, alcuni riusciti bene (come Asami e Mishima), altri un po' meno (Gotou in particolare, perché tutto nasce a causa sua). Questi diverse volte si intrecciano, aggiungendo un po' di brio alla storia.

Ma dopo i primi 8-9 episodi credo che alcuni nodi vengano al pettine: il motivo per cui la ragazzina fugge di casa viene spiegato di botto, ma non risulta troppo credibile. È, sì, un motivo per cui si potrebbe fare una pazzia del genere, ma in quel contesto è davvero poco verosimile. Inoltre, i vari intrecci che si stavano creando tra i colleghi non vengono spiegati fino in fondo e anzi rimangono totalmente sospesi.

Altra nota negativa è l'apparato tecnico: per una prima parte positiva, la seconda parte invece ha dei disegni totalmente abbozzati, probabilmente per carenza di budget. Il character design non fa impazzire e nemmeno le OST.
Non mi è dispiaciuto invece il finale, che è stato disprezzato da molti, perché totalmente in linea con quanto successo fino a quel momento. Se fosse stato diverso, si sarebbe usciti dalla strada intrapresa fino allora.

Quindi questa serie, nonostante le ottime premesse, ma anche nonostante i vari difetti, per me è comunque risultata godibile e la consiglio a chi è un po' stufo dei soliti anime sentimentali, ma cerca qualcosa di più adulto. Sarebbe potuta essere una serie con una valutazione superiore, ma alla fine va anche bene un 7.

Utente132926

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Utente132926

Episodi visti: 13/13 --- Voto 3
"Higehiro", a parer mio, è l'anime più mediocre e sopravvalutato della stagione primaverile, ma partiamo con ordine: il nostro protagonista, ovvero Yoshida, è un 26enne che lavora in un ufficio e, dopo aver ricevuto un "due di picche" da Gotou (sua collega di lavoro, nonché la ragazza di cui è innamorato), decide di trascorrere la serata bevendo. Mentre rincasa dal locale, sul ciglio di strada incontra una ragazza di nome Sayu, che chiederà ospitalità al nostro protagonista (che accetterà a random). Ok la storia di per sé, nonostante puzzasse di bruciato, aveva delle potenzialità per essere un opera alquanto interessante, infatti i primi episodi seppur cringe erano interessati. Peccato che man mano che si prosegue cali drasticamente di qualità, diventando così un forced drama cringe, e noioso.

Partiamo subito con il problema principale di questa serie, ovvero la sceneggiatura, che a mio avviso è scritta veramente da cani. Se avessi dato carta e penna al mio cane avrebbe fatto di meglio. La sceneggiatura di per sé è ricca di incongruenze e Deus Ex Machina, trasformando ogni cosa in un dramma forzato, e il pacing è gestito male; ci sono episodi dove corrono su alcune vicende senza nemmeno approfondirle, ed episodi così lenti che ti fanno cadere le braccia dalla noia.

Attenzione: questa parte contiene spoiler!

I personaggi (togliendo Yoshida e Sayu) sono delle inutili comparse con delle noccioline al posto del cervello, e non vengono per nulla approfonditi. Yoshida e Sayu sono i personaggi più interessanti della serie, ma al contempo stesso ridicoli e scritti male. Durante la serie ci verrà mostrata la backstory di Sayu, e di solito le backstory dovrebbero essere interessanti e commuoventi. Peccato però che la backstory di Sayu è veramente fatta male, perché non si riesce minimamente ad immedesimare nel suo personaggio, e il suicidio della sua amica penso che sia una tra le cose più ridicole che abbia mai visto.

Fine parte contenente spoiler

Le animazioni di per sé si mantengono sul mediocre medio-standard, per poi avere un calo drastico di qualità dall'episodio 6 in poi. Regia completamente assente, OST per nulla coinvolgenti, animazioni e character design pessimi, e un doppiaggio per nulla credibile.

"Higehiro" è un terribile tentativo di diventare un dramma sentimentale fallendo miseramente, con un comparto tecnico brutto e personaggi stupidi e detestabili. Consiglio la visione solo a chi vuole farsi due risate.

Voto complessivo: 3


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maxcristal1990

Episodi visti: 13/13 --- Voto 6,5
Dopo essere scappata di casa, Sayu ragazza liceale, si imbatte in Yoshida di ritorno dalla cena in cui si è dichiarato, senza fortuna, alla ragazza che sogna da diversi anni. Questo impiegato modello, nonostante abbia alzato un po' il gomito la sera dell'incontro, decide di ospitare questa povera ragazza fuggitiva. Così inizia la convivenza tra i due protagonisti.

Forse il punto interrogativo più grosso della stagione primaverile 2021! Lo starting è veramente lodevole, forse fin troppo per dove va a parare nel finale. Si presenta con una storia dalle molte possibilità e tutto fan ben sperare finché non si arriva a capire tutti i motivi di questa ragazza. Parlando della storia, con un potenziale esagerato, lascia ben sperare. Per sfortuna non mantiene l'aspettativa, finché si scopre pian piano tutto il passato di Sayu, quello che è accaduto prima dell'incontro con Yoshida lo ho giudicato veramente ben fatto. Peccato le fondamenta non stanno né in cielo né in terra, quando si passa alla parte del ritorno a casa e tutto viene spiegato, senza creare spoiler, a mio giudizio le motivazioni che hanno spinto Sayu ad andare via di casa e il comportamento della madre e il fratello sono innaturali.

Avrei capito si fosse ambientato in uno studio psichiatrico, tipo la madre è malata, le amiche sono kamikaze, ma in una storia dai lineamenti regolari così è inammissibile presentare un finale del genere. Sul piano tecnico poco da dire animazioni molto belle e ottima scelta musicale dall'inizio alla fine. Non saprei il target a cui consigliarlo, troppo illogico per un adulto e non adatto per un pubblico più giovane. Per questo nel complesso non mi sento nè di consigliarlo e nè di sconsigliarlo.


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menelito

Episodi visti: 13/13 --- Voto 7
La trama può non sembrare il massimo della novità visto che è la classica roba dove così, di botto, senza senso, il protagonista solo si ritrova a vivere con una bella pischella.

Ma sono le dinamiche del loro rapporto a rendere il tutto meno comune del solito; il fatto che il protagonista abbia uno spiccato senso morale e che tenga davvero a lei è uno dei punti forti di questa storia.
E' piuttosto verosimile la storia della ragazza che si concede per poter sopravvivere, e il fatto che una volta ogni tanto la protagonista non sia "pura" penso sia una boccata d'aria fresca, dato che ritengo quella della "donna angelo che non si tocca nemmeno con un fiore" una visione tossica per se stessi e per le donne stesse, essendo questa la base su cui molti maschi fondano la loro idealizzazione del sesso opposto.
Inoltre il concetto dell'aiuto fra sconosciuti in questo mondo difficile mi è sempre piaciuto, visto che non sempre tutto si può risolvere in famiglia, specialmente se parte di essa non è pronta a supportarvi o addirittura vi rema contro.

In sostanza, ci sono un paio di elementi che mi hanno colpito abbastanza, però è il momento di passare alle note dolenti: le animazioni e i disegni in generale non sono mai idilliaci, ma da metà serie circa in poi hanno un crollo di qualità enorme. Tagli sul budget? possibile. Comunque nulla di gravissimo, ma se a questo aggiungiamo dei personaggi secondari abbastanza impalpabili e una sceneggiatura che fa acqua in diverse scene (troppi silenzi inutili e fermi immagine discutibili), più un finale che può lasciare leggermente delusi, la mezza frittata è fatta.

Rimane abbastanza inusuale rispetto alla media per concetti espressi e temi trattati, ma ad un certo punto si perde un po' per strada. Si poteva fare di meglio, ma rimane comunque una serie valida.


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the22dragons

Episodi visti: 9/13 --- Voto 6,5
Una serie che parte da un problema che a noi pare assurdo, ma che in Giappone esiste sul serio, ovvero delle adolescenti che scappano di casa, vivendo poi alla bene e meglio facendosi ospitare qua e là...
Di per sè è un tema pruriginoso ed è chiaro l'intento di attirare l'attenzione sfruttando anche il fattore taboo della questione, in quanto in Giappone l'idea di ospitare una di queste ragazzine (spesso minorenni) ed ottenerne in cambio sesso è una fantasia con un certo seguito, tanto che esistono manga e giochi hentai che ruotano intorno a questo stesso argomento. Quest'opera non si fa problema a sbatterci in faccia la cosa platealmente, Sayu è infatti una di queste ragazzine minorenni che è scappata di casa, e che da qualche tempo girovaga facendosi ospitare da uomini e dando il suo corpo come compenso. La storia inizia quando un'impiegato 26enne la trova seduta sotto un lampione vino a casa sua, ed essa gli propone platealmente di scambiare sesso con un tetto sotto cui vivere. Qui inizierà la parte interessante dell'anime, in quanto Yoshida accetterà di ospitarla, ma essendo una persona di sani principi (e dall'invidiabile autocontrollo, visto che Sayu almeno all'inizio insisterà molto nell'offrirgli il suo corpo, provocandolo in modo estremamente diretto e plateale) non accetta di fare sesso con lei, chiedendole in cambio solo di cucinare e sbrigare le faccende domestiche. Da qui inizierà uno strano rapporto, in cui Sayu trova cerca di venire a patti con la gentilezza disinteressata di Yoshida a cui purtroppo non è abituata, essendo ormai convinta di dover sempre "dare qualcosa in cambio", mentre lui deve affrontare i problemi che derivano dall'ospitare una minorenne scappata di casa (cosa che anche in Giappone è reato). Nella storia si inseriranno poi altre donne, principalmente colleghe di Yoshida, alcune che provano sentimenti per lui, altre per cui lui prova dei sentimenti.

Nonostante questa cosa abbia apparentemente dei tratti "Harem", in realtà i rapporti si dipanano in maniera decisamente diversa dalla tipica commedia harem (che infatti non è una tag che assegnerei a questo anime), dato che i sentimenti di ogni personaggio vengono dichiarati quasi subito, ma ci sono tutta una serie di intrecci che portano le varie possibili coppie a non prendere immediatamente forma (spesso a causa di sentimenti unilaterali, ma a volte non solo). Il rapporto tra Sayu e Yoshida è una vera perla, e tutti gli argomenti più delicati vengono gestiti da un lato senza edulcorazioni (la serie molto spesso ci tirerà dei pugni nello stomaco non indifferenti, ad esempio mostrandoci un flashback di uno dei precedenti "benefattori" di Sayu e del momento in cui lei sostanzialmente si prostituisce a lui, con tutta la drammaticità della cosa), ma al contempo senza mai scadere nell'ecchi. Anzi, tra i due si instaurerà un rapporto di una tale dolcezza da scaldare il cuore (anche se sarà un rapporto quasi padre-figlia, dato che Yoshida è estremamente fedele ai suoi valori e non interessato alle minorenni).

Forse alcuni dettagli appena descritti potrebbero far pensare ad un anime di cattivo gusto, ma credetemi, è l'esatto opposto. Se guarderete i primi episodi vi renderete subito conto di quanto buon gusto sia stato usato per trattare temi drammatici come quelli descritti.
Detto questo, perché do solo un 6,5 a un'opera di cui sto tessendo molte lodi?
Bhe, perché c'è un'enorme pecca. Il motivo per cui Sayu ha lasciato la sua famiglia ed è scappata rimane un mistero per buona parte della serie, con solo alcuni indizi sparsi qua e la...
Il problema è che quando la motivazione viene infine spiegata essa è assai poco credibile. Chiaramente non vi anticipo nulla al riguardo, ma io ho trovato la motivazione estremamente irrealistica, così come forzate e tirate per i capelli sono state le motivazioni dei vari personaggi nella catena di azioni che portano al dramma che spinge la ragazzina a scappare.
Oltre a questo, non ho apprezzato un eccessivo buonismo che spunta di tanto in tanto nella serie, con alcuni personaggi che compiono atti piuttosto gravi e che vengono perdonati fin troppo facilmente.
Purtroppo questo va a rovinare molto l'atmosfera, in quanto proprio nella realisticità dei rapporti tra Sayu e Yoshida l'opera ha il suo punto di forza.

Senza questi aspetti avrei potuto tranquillamente dare un 8, e continuo comunque a considerare la serie estremamente godibile, ma queste cadute di stile sparse qua e là mi portano a consigliarla solo a chi è in cerca di una romcom dolce, matura e con elementi di dramma, ma non posso dire che sia una serie adatta a chi cerca qualcosa di realistico dall'inizio alla fine o a chi non è disposto a chiudere un occhio di tanto in tanto su qualche azione poco sensata.