Tantei Opera Milky Holmes
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Il 1800 fu uno dei più prosperi periodi della narrativa, grazie ad autori come Arthur Conan Doyle e Maurice Leblanc che, con i loro personaggi di Sherlock Holmes e Arsenio Lupin, hanno ideato il genere del giallo, sia dal punto di vista della legge che da quello del mondo dei furti, permettendo poi l’ispirazione di famosi manga/anime come “Detective Conan” e “Lupin III”.
Ma cosa succederebbe se si prendessero nomi famosi del genere giallo/poliziesco e li si unisse alla follia nipponica odierna, magari con dei personaggi moe e altro? Con “Tantei Opera Milky Holmes” ecco il risultato, ovvero una bizzarra serie anime di dodici episodi che prende tutti gli elementi del giallo e li manda gambe all’aria con la tipica follia nipponica.
Ci troviamo nella “Grande Era dei Detective”, in un mondo dove alcune persone sono nate in possesso dei Toys, ovvero fiori speciali nascosti all’interno di persone speciali, capaci di manifestare svariati poteri, ma “alcuni mostrano la bellezza, altri nascondono il veleno”, dal momento che molti utilizzano i Toys per compiere crimini e furti, dando quindi il via alla generazione dei “ladri gentiluomini” e alla loro guerra contro i Detective.
In questo scenario, in Giappone, si muovono le Milky Holmes, le protagoniste, ovvero quattro giovanissime detective ma dal grande potenziale, ovvero la simpatica ma goffa Sherlock “Sherly” Shellinford, la grintosa Nero Yuzurizaki, la timida Hercule “Elly” Barton e la spaventevole Cordelia Glauca, ognuna dotata di un Toys, tutte studentesse alla scuola per detective Holmes Detective Accademy, dove, grazie al contributo a molte indagini, godono di grande prestigio.
L’anime parte però male, dal momento che l’incontro/scontro contro l’abilissima ladra Arséne e i suoi scagnozzi, ovvero il samurai Stone River, l’illusionista (ma depravato ai massimi storici) Twenty e il giovane Rat non solo le fa fallire nella cattura, ma fa perdere loro i poteri dei Toys, e nel giro di poco tempo il loro prestigio all’accademia viene negato. A quel punto entra in scena la presidentessa del consiglio studentesco Henriette Mystere, che dà loro un ultimatum: se entro tre mesi non recupereranno i loro Toys, verranno espulse, dando il via a una serie di situazioni assurde quanto folli in una vera e propria corsa contro il tempo per le quattro detective per mantenere il loro nome, riavere i loro Toys e riottenere il prestigio perduto. Ce la faranno? E saranno in grado di accorgersi che la presidentessa è in realtà Arséne (i cui scagnozzi sono nell’istituto sotto copertura), la quale vuole far riottenere a loro i loro Toys perché ha trovato in loro delle degne avversarie?
Oltre a presentare personaggi molto simpatici (come le protagoniste) quanto caratterizzati (tra cui Arséne/Henriette, che farà di tutto, compreso arrivare a gesti estremi, pur di riavere indietro le sue avversarie), ma anche antipatici (mal sopporto Kokoro Akeichi, leader di un’unità investigativa, i Genius 4, i cui altri membri mi stanno simpatici, e i suoi modi da perfettina... oltre al mal sopportare le protagoniste), l’anime punta tutto non sul giallo o su investigazioni, ma sull’assurdo, proponendo situazioni a dir poco bizzarre, alternando anche un pizzico di serietà, oltre a situazioni che sapranno far ridere non poco.
Poco da dire sul comparto grafico, davvero molto brillante e pulito, unito a un ottimo doppiaggio che sa far risaltare il carattere di tutti i personaggi.
Che altro dire? Volete unirvi a questa bizzarra indagine? A voi la scelta.
Il 1800 fu uno dei più prosperi periodi della narrativa, grazie ad autori come Arthur Conan Doyle e Maurice Leblanc che, con i loro personaggi di Sherlock Holmes e Arsenio Lupin, hanno ideato il genere del giallo, sia dal punto di vista della legge che da quello del mondo dei furti, permettendo poi l’ispirazione di famosi manga/anime come “Detective Conan” e “Lupin III”.
Ma cosa succederebbe se si prendessero nomi famosi del genere giallo/poliziesco e li si unisse alla follia nipponica odierna, magari con dei personaggi moe e altro? Con “Tantei Opera Milky Holmes” ecco il risultato, ovvero una bizzarra serie anime di dodici episodi che prende tutti gli elementi del giallo e li manda gambe all’aria con la tipica follia nipponica.
Ci troviamo nella “Grande Era dei Detective”, in un mondo dove alcune persone sono nate in possesso dei Toys, ovvero fiori speciali nascosti all’interno di persone speciali, capaci di manifestare svariati poteri, ma “alcuni mostrano la bellezza, altri nascondono il veleno”, dal momento che molti utilizzano i Toys per compiere crimini e furti, dando quindi il via alla generazione dei “ladri gentiluomini” e alla loro guerra contro i Detective.
In questo scenario, in Giappone, si muovono le Milky Holmes, le protagoniste, ovvero quattro giovanissime detective ma dal grande potenziale, ovvero la simpatica ma goffa Sherlock “Sherly” Shellinford, la grintosa Nero Yuzurizaki, la timida Hercule “Elly” Barton e la spaventevole Cordelia Glauca, ognuna dotata di un Toys, tutte studentesse alla scuola per detective Holmes Detective Accademy, dove, grazie al contributo a molte indagini, godono di grande prestigio.
L’anime parte però male, dal momento che l’incontro/scontro contro l’abilissima ladra Arséne e i suoi scagnozzi, ovvero il samurai Stone River, l’illusionista (ma depravato ai massimi storici) Twenty e il giovane Rat non solo le fa fallire nella cattura, ma fa perdere loro i poteri dei Toys, e nel giro di poco tempo il loro prestigio all’accademia viene negato. A quel punto entra in scena la presidentessa del consiglio studentesco Henriette Mystere, che dà loro un ultimatum: se entro tre mesi non recupereranno i loro Toys, verranno espulse, dando il via a una serie di situazioni assurde quanto folli in una vera e propria corsa contro il tempo per le quattro detective per mantenere il loro nome, riavere i loro Toys e riottenere il prestigio perduto. Ce la faranno? E saranno in grado di accorgersi che la presidentessa è in realtà Arséne (i cui scagnozzi sono nell’istituto sotto copertura), la quale vuole far riottenere a loro i loro Toys perché ha trovato in loro delle degne avversarie?
Oltre a presentare personaggi molto simpatici (come le protagoniste) quanto caratterizzati (tra cui Arséne/Henriette, che farà di tutto, compreso arrivare a gesti estremi, pur di riavere indietro le sue avversarie), ma anche antipatici (mal sopporto Kokoro Akeichi, leader di un’unità investigativa, i Genius 4, i cui altri membri mi stanno simpatici, e i suoi modi da perfettina... oltre al mal sopportare le protagoniste), l’anime punta tutto non sul giallo o su investigazioni, ma sull’assurdo, proponendo situazioni a dir poco bizzarre, alternando anche un pizzico di serietà, oltre a situazioni che sapranno far ridere non poco.
Poco da dire sul comparto grafico, davvero molto brillante e pulito, unito a un ottimo doppiaggio che sa far risaltare il carattere di tutti i personaggi.
Che altro dire? Volete unirvi a questa bizzarra indagine? A voi la scelta.
"Tantei Opera Milky Holmes" è una serie anime di dodici episodi del 2010, ed è basata su un gioco di carte da collezione. L'opera è ispirata al genere delle detective story e dei libri gialli più in generale.
La storia è ambientata in una immaginaria "Era dei detective", una sorta di presente alternativo in cui i detective hanno una grande importanza nella società, al punto che esistono delle scuole e accademie specifiche che vengono frequentate da chi vuole aspirare a questa carriera. Ai detective si contrappongono i ladri "fantasma" (dall'inglese "Phantom Thief"), che ovviamente si dedicano ai furti. In questo mondo i detective e i ladri sono capaci di usare dei poteri particolari che hanno fin dalla nascita quali la super forza, la telecinesi o la capacità di creare illusioni. Queste capacità vengono chiamate "toys".
Protagoniste della serie sono quattro ragazzine, le Milky Holmes del titolo: Sherlock Shellingford, discendente di Sherlock Holmes, Cordelia Glauca, discendente di Cordelia Gray, Hercule Burton, discendente di Hercule Poirot, e Yurizaki Nero, discendente di Nero Wolfe.
Le quattro ragazze hanno ereditato i nomi, ma non le grandi capacità deduttive dei nonni. Le ragazze sono in lotta contro la misteriosa ladra mascherata Arsène, e la sua banda di ladri gentiluomini. La vera identità della bella ladra è però quella di Henriette Mystére, la presidentessa del consiglio studentesco dell'accademia frequentata dalle Milky Holmes.
All'inizio della serie, durante una battaglia contro la banda di Arsène, le Milky Holmes perdono la capacità di usare i propri toys, condizione necessaria per frequentare l'accademia dei detective, e perciò Henriette da loro un ultimatum: entro la fine dell'anno scolastico dovranno riottenere i propri poteri o saranno espulse. Tutta la serie dunque è incentrata su questo fatto, con le Milky Holmes che cercano di risolvere i vari casi come possono, facendo spesso più guai dei ladri che dovrebbero fermare, mentre Henriette nei panni di Arsène cerca di spronarle a diventare più forti e a recuperare i poteri persi, perché un ladro senza un detective al suo inseguimento non è in grado di provare il brivido del furto.
L'anime è un omaggio alle storie classiche, e pur nella riscrittura di personaggi iconici come Sherlock Holmes e l'introduzione di elementi fantasiosi come i poteri speciali, contiene diverse citazioni e rimandi alle opere che hanno fatto da capisaldi del genere. Ad esempio i titoli di ogni episodio sono citazioni di titoli di romanzi conosciuti nel genere, e questo si riflette anche nei contenuti dell'episodio stesso.
La serie è comunque di stampo umoristico e tutte le varie situazioni sono spesso esagerate e incredibili, mandando all'aria tutta la serietà che invece ci si aspetterebbe in qualcosa che ha il nome di Sherlock Holmes nel titolo. I casi dei vari episodi sono tutti all'acqua di rose e, come già detto, incentrati sull'umorismo e gag varie, e pertanto non si raggiungono mai dei picchi a livello narrativo, perché ogni volta che le cose stanno per farsi davvero interessanti i vari personaggi riescono a mandare tutto all’aria, e le gag non sempre funzionano. Nel complesso però, le varie puntate risultano comunque gradevoli da guardare e non annoiano.
Il chara design dei personaggi è semplice e morbido, e tutte la protagoniste sono disegnate in stile tipicamente moe. Quasi tutte le ragazze sono poi delle "loli", ovvero hanno l'aspetto di bambine delle scuola elementare, ad eccezione di Henriette/Arsène che è l'unica ad essere molto formosa, cosa che genera molte gag.
Musica e doppiaggio sono di buon livello, spiccano in particolare le sigle, con la opening cantata dalle quattro doppiatrici delle protagoniste e la bella e movimentata ending cantata dalla brava Faylan.
Se dunque cercate un anime di tipo poliziesco o "ladro vs detective" divertente e leggero da guardare senza pensieri, "Tantei Opera Milky Holmes" è l'anime che fa per voi. Non è un capolavoro, ma fa bene quello per cui è stato creato, e ogni episodio riesce a strappare più di una risata.
La storia è ambientata in una immaginaria "Era dei detective", una sorta di presente alternativo in cui i detective hanno una grande importanza nella società, al punto che esistono delle scuole e accademie specifiche che vengono frequentate da chi vuole aspirare a questa carriera. Ai detective si contrappongono i ladri "fantasma" (dall'inglese "Phantom Thief"), che ovviamente si dedicano ai furti. In questo mondo i detective e i ladri sono capaci di usare dei poteri particolari che hanno fin dalla nascita quali la super forza, la telecinesi o la capacità di creare illusioni. Queste capacità vengono chiamate "toys".
Protagoniste della serie sono quattro ragazzine, le Milky Holmes del titolo: Sherlock Shellingford, discendente di Sherlock Holmes, Cordelia Glauca, discendente di Cordelia Gray, Hercule Burton, discendente di Hercule Poirot, e Yurizaki Nero, discendente di Nero Wolfe.
Le quattro ragazze hanno ereditato i nomi, ma non le grandi capacità deduttive dei nonni. Le ragazze sono in lotta contro la misteriosa ladra mascherata Arsène, e la sua banda di ladri gentiluomini. La vera identità della bella ladra è però quella di Henriette Mystére, la presidentessa del consiglio studentesco dell'accademia frequentata dalle Milky Holmes.
All'inizio della serie, durante una battaglia contro la banda di Arsène, le Milky Holmes perdono la capacità di usare i propri toys, condizione necessaria per frequentare l'accademia dei detective, e perciò Henriette da loro un ultimatum: entro la fine dell'anno scolastico dovranno riottenere i propri poteri o saranno espulse. Tutta la serie dunque è incentrata su questo fatto, con le Milky Holmes che cercano di risolvere i vari casi come possono, facendo spesso più guai dei ladri che dovrebbero fermare, mentre Henriette nei panni di Arsène cerca di spronarle a diventare più forti e a recuperare i poteri persi, perché un ladro senza un detective al suo inseguimento non è in grado di provare il brivido del furto.
L'anime è un omaggio alle storie classiche, e pur nella riscrittura di personaggi iconici come Sherlock Holmes e l'introduzione di elementi fantasiosi come i poteri speciali, contiene diverse citazioni e rimandi alle opere che hanno fatto da capisaldi del genere. Ad esempio i titoli di ogni episodio sono citazioni di titoli di romanzi conosciuti nel genere, e questo si riflette anche nei contenuti dell'episodio stesso.
La serie è comunque di stampo umoristico e tutte le varie situazioni sono spesso esagerate e incredibili, mandando all'aria tutta la serietà che invece ci si aspetterebbe in qualcosa che ha il nome di Sherlock Holmes nel titolo. I casi dei vari episodi sono tutti all'acqua di rose e, come già detto, incentrati sull'umorismo e gag varie, e pertanto non si raggiungono mai dei picchi a livello narrativo, perché ogni volta che le cose stanno per farsi davvero interessanti i vari personaggi riescono a mandare tutto all’aria, e le gag non sempre funzionano. Nel complesso però, le varie puntate risultano comunque gradevoli da guardare e non annoiano.
Il chara design dei personaggi è semplice e morbido, e tutte la protagoniste sono disegnate in stile tipicamente moe. Quasi tutte le ragazze sono poi delle "loli", ovvero hanno l'aspetto di bambine delle scuola elementare, ad eccezione di Henriette/Arsène che è l'unica ad essere molto formosa, cosa che genera molte gag.
Musica e doppiaggio sono di buon livello, spiccano in particolare le sigle, con la opening cantata dalle quattro doppiatrici delle protagoniste e la bella e movimentata ending cantata dalla brava Faylan.
Se dunque cercate un anime di tipo poliziesco o "ladro vs detective" divertente e leggero da guardare senza pensieri, "Tantei Opera Milky Holmes" è l'anime che fa per voi. Non è un capolavoro, ma fa bene quello per cui è stato creato, e ogni episodio riesce a strappare più di una risata.
In questo periodo esistono due categorie: i detective e i ladri gentiluomini, entrambi dotati di un potere speciale che si acquisisce alla nascita, detto "toy". Le Milky Holmes non sono altro che quattro studentesse della "Holmes Detective Academy": Sherlock Shellinford, discendente di Sherlock Holmes, goffa e gentile, che ha il potere della telecinesi; Nero Yuzurizaki, discendente di Nero Wolfe, è un maschiaccio, che ha il potere di controllare la macchine; Hercule Barton, discendente di Hercule Poirot, timidissima, che ha il potere della super-forza; Cordelia Glauca, discendente di Cordelia Gray, completamente fuori di testa, che ha il potere di vedere e sentire cose escluse agli altri. Dato che discendono da storici investigatori, i loro toys sono molto potenti, tanto che nell'accademia hanno vari privilegi, come una camera personale, un posto riservato a mensa, cibo pregiato... Fin dal primo episodio le ragazze perdono i loro poteri, e vediamo che, senza di essi, non riescono a combinarne una giusta! Quindi, se non riescono a ritrovare i loro poteri, verranno cacciate dall'accademia sotto ordine del presidente del consiglio studentesco, Henriette. Quest'ultima altri non è che il capo della gang dei ladri gentiluomini, una ragazza seria, sexy, con una sesta di seno dove ci inciampano quasi tutti, che si nasconde come presidente all'interno della scuola. E qui troviamo i suoi tirapiedi: un ninja, un ragazzino un po' gasato e un narcisista pervertito. Ma neanche le agenti della polizia scherzano, dove troviamo quattro ragazze una più intelligente dell'altra...
Di certo non è l’anime "investigatori vs ladri" più bello in assoluto, ma è un anime piacevole da seguire, ricco di scene comiche, che prendono il sopravvento nel corso della storia. Trovo che i personaggi siano ben caratterizzati, l'uno diverso dall'altro. I disegni sono morbidi e graziosi, e le soundtrack orecchiabili.
L'unica cosa che mi domando è: "ma questi toys riusciranno a tenerseli?", dato che ogni volta che riescono a recuperarli succede qualcosa e sono punto a capo.
Che dire, non consiglio la visione di questo anime a chi cerca un vero scontro tra detective e ladri, ma a chi vuole farsi qualche risata.
Di certo non è l’anime "investigatori vs ladri" più bello in assoluto, ma è un anime piacevole da seguire, ricco di scene comiche, che prendono il sopravvento nel corso della storia. Trovo che i personaggi siano ben caratterizzati, l'uno diverso dall'altro. I disegni sono morbidi e graziosi, e le soundtrack orecchiabili.
L'unica cosa che mi domando è: "ma questi toys riusciranno a tenerseli?", dato che ogni volta che riescono a recuperarli succede qualcosa e sono punto a capo.
Che dire, non consiglio la visione di questo anime a chi cerca un vero scontro tra detective e ladri, ma a chi vuole farsi qualche risata.
Signore e signori, una classica fra le classiche: Guardie VS Ladri.
Da un lato le Guardie, o per meglio dire i Detective, investigatori pronti ad assicurare i malfattori alla giustizia. Dall'altro lato i Ladri ovvero... i Ladri (gentiluomini però...) pronti a rubare sempre, comunque da chiunque.
Teatro dello scontro la “nuova” città di Yokohama.
Uno scontro che nella storia della narrazione universale ci è stato proposto più e più volte, come ve lo presenterà allora questo Tantei Opera Milky Holmes, anime realizzato dal J.C. Staff (gli stessi di To aru Kagaku no Railgun e Index) su commissione della software house Bushiroad?
Diciamo subito che non ci dobbiamo aspettare grandi indagatori dalle brillanti intuizioni e neanche ladri acrobati e spericolati o trasformisti alla Lupin. Qui le due fazioni se la vedono sul campo in degli scontri corpo a corpo in cui sfruttano i “Toys” una sorta di abilità innata a metà fra le abilità oculari di Naruto e i poteri esper di Railgun.
Ma poi chi sarebbero 'sti Milky Holmes? Presto detto, sono quattro studentesse dell'accademia dei Detective, Shelly (Sherlock), Nero, Cordelia ed Ellie (discendenti di storici investigatori come Sherlock Holmes, Nero Wolfe, Poirot...) che in pratica hanno i Toys più potenti grazie ai quali ottengono grandi risultati. E meno male perché le quattro di certo non brillano per capacità deduttive, aggiungerei anzi che in una gara di strategia Usagi Tsukino (alias Sailor Moon, nota non certo per il suo intuito) avrebbe vita facile.
A contrastarli c'è “L'impero dei ladri gentiluomini”, una gang capitanata dalla super-sexy ladra Arsene dietro la cui identità si nasconde la presidente del consiglio studentesco nella scuola delle Milky Holmes. Costei però pare avere imparato la lezione da un certo Sasuke Uchiha e quindi per farsi importante si circonda si sottoposti discutibili che sono nell'ordine: un marmocchio bombarolo fastidioso, un samurai decaduto e non pervenuto, un erotomane esibizionista da abbattere a vista sul posto (fa pure il professore all'accademia).
Non un grandissimo cast insomma e neanche il team di poliziotte che dovrebbe vigilare sull'ordine costituito alza molto la media intellettiva nonostante la loro leader Kokoro millanti una laurea ad Harvard e un QI che aumenta ad ogni episodio.
Ma il bello è che, Toys de quà, Toys dellà, le Milky Holmes perdono i loro poteri nel primo episodio e devono quindi riacquisirli partendo da zero.
È evidente quindi che ci sono vari problemi a livello di personaggi e anche di sceneggiatura (perché introdurre i poteri speciali se poi già al primo episodio spariscono di fatto?). A una prima visione inoltre l'anime appare alquanto sciocchino, e irritante quando appare l'erotomane di cui sopra, ma almeno col passare delle puntate il lato buffo prende il sopravvento e un po' di divertimento c'è non si può negarlo.
Lo stile grafico ricorda in qualche modo i vecchi anime delle maghette anni '80 con un chara morbido e tondeggiante (ma non moe) e sfondi “fanciulleschi” colorati a pastello che danno un effetto un po' retrò.
Le musiche sono orecchiabili ma comunque nulla di epocale.
Fare un majokko dei detective era uno spunto quanto meno interessante ma alla fine della fiera non si può dire che Milky Holmes sia riuscito nel suo intento, il risultato finale di certo non è eccelso ma sarebbe bastata qualche correzione per migliorare sensibilmente (sopprimere il maledetto erotomane avrebbe portato “mille” punti stima in più). Se non altro Milky Holmes non si prende sul serio ma anche così riesce a sbagliare, vedasi lo scontro finale che mi stava dando buonissime impressioni (dovute a mie preferenza stilistiche personali) ma in cui si è comunque riusciti a fare la frittata.
E dunque se volete delle belle sfide fra guardie e ladri meglio rivolgersi a un Detective Conan o al sempre verde Occhi di Gatto, prodotti sicuramente superiori.
Da un lato le Guardie, o per meglio dire i Detective, investigatori pronti ad assicurare i malfattori alla giustizia. Dall'altro lato i Ladri ovvero... i Ladri (gentiluomini però...) pronti a rubare sempre, comunque da chiunque.
Teatro dello scontro la “nuova” città di Yokohama.
Uno scontro che nella storia della narrazione universale ci è stato proposto più e più volte, come ve lo presenterà allora questo Tantei Opera Milky Holmes, anime realizzato dal J.C. Staff (gli stessi di To aru Kagaku no Railgun e Index) su commissione della software house Bushiroad?
Diciamo subito che non ci dobbiamo aspettare grandi indagatori dalle brillanti intuizioni e neanche ladri acrobati e spericolati o trasformisti alla Lupin. Qui le due fazioni se la vedono sul campo in degli scontri corpo a corpo in cui sfruttano i “Toys” una sorta di abilità innata a metà fra le abilità oculari di Naruto e i poteri esper di Railgun.
Ma poi chi sarebbero 'sti Milky Holmes? Presto detto, sono quattro studentesse dell'accademia dei Detective, Shelly (Sherlock), Nero, Cordelia ed Ellie (discendenti di storici investigatori come Sherlock Holmes, Nero Wolfe, Poirot...) che in pratica hanno i Toys più potenti grazie ai quali ottengono grandi risultati. E meno male perché le quattro di certo non brillano per capacità deduttive, aggiungerei anzi che in una gara di strategia Usagi Tsukino (alias Sailor Moon, nota non certo per il suo intuito) avrebbe vita facile.
A contrastarli c'è “L'impero dei ladri gentiluomini”, una gang capitanata dalla super-sexy ladra Arsene dietro la cui identità si nasconde la presidente del consiglio studentesco nella scuola delle Milky Holmes. Costei però pare avere imparato la lezione da un certo Sasuke Uchiha e quindi per farsi importante si circonda si sottoposti discutibili che sono nell'ordine: un marmocchio bombarolo fastidioso, un samurai decaduto e non pervenuto, un erotomane esibizionista da abbattere a vista sul posto (fa pure il professore all'accademia).
Non un grandissimo cast insomma e neanche il team di poliziotte che dovrebbe vigilare sull'ordine costituito alza molto la media intellettiva nonostante la loro leader Kokoro millanti una laurea ad Harvard e un QI che aumenta ad ogni episodio.
Ma il bello è che, Toys de quà, Toys dellà, le Milky Holmes perdono i loro poteri nel primo episodio e devono quindi riacquisirli partendo da zero.
È evidente quindi che ci sono vari problemi a livello di personaggi e anche di sceneggiatura (perché introdurre i poteri speciali se poi già al primo episodio spariscono di fatto?). A una prima visione inoltre l'anime appare alquanto sciocchino, e irritante quando appare l'erotomane di cui sopra, ma almeno col passare delle puntate il lato buffo prende il sopravvento e un po' di divertimento c'è non si può negarlo.
Lo stile grafico ricorda in qualche modo i vecchi anime delle maghette anni '80 con un chara morbido e tondeggiante (ma non moe) e sfondi “fanciulleschi” colorati a pastello che danno un effetto un po' retrò.
Le musiche sono orecchiabili ma comunque nulla di epocale.
Fare un majokko dei detective era uno spunto quanto meno interessante ma alla fine della fiera non si può dire che Milky Holmes sia riuscito nel suo intento, il risultato finale di certo non è eccelso ma sarebbe bastata qualche correzione per migliorare sensibilmente (sopprimere il maledetto erotomane avrebbe portato “mille” punti stima in più). Se non altro Milky Holmes non si prende sul serio ma anche così riesce a sbagliare, vedasi lo scontro finale che mi stava dando buonissime impressioni (dovute a mie preferenza stilistiche personali) ma in cui si è comunque riusciti a fare la frittata.
E dunque se volete delle belle sfide fra guardie e ladri meglio rivolgersi a un Detective Conan o al sempre verde Occhi di Gatto, prodotti sicuramente superiori.
La storia è questa: ci sono due fazioni, i "superdetective", discendenti di celebri investigatori del passato come Sherlok Holmes, e i "ladri gentiluomini", discendenti di ladri famosi come Arsenio Lupin. Sia gli uni che gli altri sono dotati di super poteri, chiamati "gift" (doni), e si scontrano nei classici combattimenti-cliché che finiscono coi ladri che scappano con un elicottero dal tetto o altre cose del genere.
La serie gira intorno ad un gruppo di studentesse della scuola per superdetective (una svampita, una super timida, una maschiaccio e una testa vuota) che combattono contro una banda di "ladri gentiluomo" (un ninja, un pervertito esibizionista, un adolescente-delinquente e una bellezza formosa poco vestita).
Particolare: nel primo episodio le protagoniste perdono i loro poteri e passano da essere le migliori della scuola ad essere le peggiori. La ragazza a capo della banda di "ladri gentiluomini", frustrata dal declino delle sue acerrime rivali, si infiltra nella scuola con la sua banda e cerca di motivarle con la minaccia che, se non recuperano i poteri entro un periodo di tempo stabilito, verranno espulse.
Fino a qui nulla da dire: una trama non troppo originale, ma che può essere divertente se si gradiscono i generi leggeri. Perché allora merita un 2? Perché le storie proposte sono banali e inconsistenti, la comicità è scadente, le protagoniste hanno comportamenti e personalità da bambine viziate che fanno venire voglia allo spettatore di mandarle a quel paese, e le troppe gag demenziali a sfondo sessuale sono poco adatte ad una serie come questa. Ancora peggio è il finale: scialbo, banale, scontato e, peggio che peggio, inconcludente.
Unica cosa che si salva è il disegno, che per lo meno non è scadente e fa un ampio impiego di colori vivaci, ma anche questo è semplicemente ad un livello buono, non "eccezionale". Nel complesso il mio consiglio è questo: non guardatelo!Non ne vale la pena.
La serie gira intorno ad un gruppo di studentesse della scuola per superdetective (una svampita, una super timida, una maschiaccio e una testa vuota) che combattono contro una banda di "ladri gentiluomo" (un ninja, un pervertito esibizionista, un adolescente-delinquente e una bellezza formosa poco vestita).
Particolare: nel primo episodio le protagoniste perdono i loro poteri e passano da essere le migliori della scuola ad essere le peggiori. La ragazza a capo della banda di "ladri gentiluomini", frustrata dal declino delle sue acerrime rivali, si infiltra nella scuola con la sua banda e cerca di motivarle con la minaccia che, se non recuperano i poteri entro un periodo di tempo stabilito, verranno espulse.
Fino a qui nulla da dire: una trama non troppo originale, ma che può essere divertente se si gradiscono i generi leggeri. Perché allora merita un 2? Perché le storie proposte sono banali e inconsistenti, la comicità è scadente, le protagoniste hanno comportamenti e personalità da bambine viziate che fanno venire voglia allo spettatore di mandarle a quel paese, e le troppe gag demenziali a sfondo sessuale sono poco adatte ad una serie come questa. Ancora peggio è il finale: scialbo, banale, scontato e, peggio che peggio, inconcludente.
Unica cosa che si salva è il disegno, che per lo meno non è scadente e fa un ampio impiego di colori vivaci, ma anche questo è semplicemente ad un livello buono, non "eccezionale". Nel complesso il mio consiglio è questo: non guardatelo!Non ne vale la pena.