Fate/stay night - Unlimited Blade Works
“Fate/stay night - Unlimited Blade Works” è un film del 2010 prodotto dallo Studio Deen e diretto da Yuji Yamaguchi. Se l’anime del 2006 adattava la route “Fate” della visual novel originale (aggiungendo comunque elementi degli altri due scenari), il lungometraggio traspone invece la route “Unlimited Blade Works”, incentrata principalmente su Rin Tohsaka e il suo Servant Archer.
Proprio il fatto di adattare una storia che avrebbe dovuto svilupparsi nell’arco di una serie di ventiquattro episodi circa costituisce il più grande punto a sfavore del film: il suo essere tale, infatti, incide profondamente sul prodotto finale. Per quanto riguarda il soggetto, esso presenta molti più lati positivi rispetto al suo predecessore: sono assenti, ad esempio, scene di fanservice o di ambientazione scolastica, sostituiti da maggiori combattimenti, colpi di scena e sviluppi interessanti. Purtroppo, come dicevo prima, si fa sentire la risicata gestione dei tempi: i vari fatti si susseguono troppo velocemente, dando l’impressione che la vicenda copra un asse temporale di pochi giorni. I molti tagli effettuati, dunque, vanno a svantaggio di alcune scene che avrebbero avuto bisogno di più attenzione e maggior spazio a disposizione (l’evocazione di Saber, ad esempio).
Ma coloro che più hanno risentito di tale situazione sono di certo i personaggi. Il folto cast di “Fate/Stay night”, che nella serie precedente non era stato fatto risplendere al massimo, in questo film ottiene un trattamento ancora peggiore: Master come Illya, Kirei o Kuzuki appaiono sì e no in qualche frame, assieme a Servant come Berserker, Rider o Caster. Un peccato, poi, che la figura che più mi aveva affascinato, ovvero Saber, sia stata relegata a personaggio secondario. Nonostante ciò, Lancer, Rin e Archer hanno acquisito notevole spessore. In particolare, verremo a conoscenza della misteriosa identità del Servant protagonista di questo film, rimasta finora celata; gli scontri fisici e psicologi con Shirou, poi, costituiscono uno degli elementi più interessanti del prodotto.
Notevole miglioramento sul fronte visivo: character design sempre perfetto, animazioni molto fluide, sfondi ben realizzati e effetti speciali di grande impatto. Le ottime musiche di Kenji Kawai che ci avevano deliziato nella serie del 2006 sono presenti, purtroppo, in quantità piuttosto esigue.
In conclusione, “Fate/stay night - Unlimited Blade Works” avrebbe dato molto di più se fosse stato realizzato come una serie TV. I tempi cinematografici, infatti, incidono profondamente sulla gran parte dei personaggi e sullo svolgersi dei fatti. La storia alla base del prodotto e il comparto visivo costituiscono invece i suoi principali punti di forza. Voto: 6 e mezzo.
Proprio il fatto di adattare una storia che avrebbe dovuto svilupparsi nell’arco di una serie di ventiquattro episodi circa costituisce il più grande punto a sfavore del film: il suo essere tale, infatti, incide profondamente sul prodotto finale. Per quanto riguarda il soggetto, esso presenta molti più lati positivi rispetto al suo predecessore: sono assenti, ad esempio, scene di fanservice o di ambientazione scolastica, sostituiti da maggiori combattimenti, colpi di scena e sviluppi interessanti. Purtroppo, come dicevo prima, si fa sentire la risicata gestione dei tempi: i vari fatti si susseguono troppo velocemente, dando l’impressione che la vicenda copra un asse temporale di pochi giorni. I molti tagli effettuati, dunque, vanno a svantaggio di alcune scene che avrebbero avuto bisogno di più attenzione e maggior spazio a disposizione (l’evocazione di Saber, ad esempio).
Ma coloro che più hanno risentito di tale situazione sono di certo i personaggi. Il folto cast di “Fate/Stay night”, che nella serie precedente non era stato fatto risplendere al massimo, in questo film ottiene un trattamento ancora peggiore: Master come Illya, Kirei o Kuzuki appaiono sì e no in qualche frame, assieme a Servant come Berserker, Rider o Caster. Un peccato, poi, che la figura che più mi aveva affascinato, ovvero Saber, sia stata relegata a personaggio secondario. Nonostante ciò, Lancer, Rin e Archer hanno acquisito notevole spessore. In particolare, verremo a conoscenza della misteriosa identità del Servant protagonista di questo film, rimasta finora celata; gli scontri fisici e psicologi con Shirou, poi, costituiscono uno degli elementi più interessanti del prodotto.
Notevole miglioramento sul fronte visivo: character design sempre perfetto, animazioni molto fluide, sfondi ben realizzati e effetti speciali di grande impatto. Le ottime musiche di Kenji Kawai che ci avevano deliziato nella serie del 2006 sono presenti, purtroppo, in quantità piuttosto esigue.
In conclusione, “Fate/stay night - Unlimited Blade Works” avrebbe dato molto di più se fosse stato realizzato come una serie TV. I tempi cinematografici, infatti, incidono profondamente sulla gran parte dei personaggi e sullo svolgersi dei fatti. La storia alla base del prodotto e il comparto visivo costituiscono invece i suoi principali punti di forza. Voto: 6 e mezzo.
"Fate/stay night - Unlimited Blade Works" è un lungometraggio riguardante la celebre visual novel, ma stavolta gli eventi prendono una piega diversa da quella osservata nella prima serie, denominata semplicemente "Fate/Stay night". Qui la figura di Archer sostituisce quella di Saber nel ruolo di servant protagonista e ciò fa piacere, almeno perché la storia cambia e non si assiste a un replay della scorsa serie, oltre a far luce su uno dei personaggi più interessanti della serie TV, ma che purtroppo non aveva partecipato attivamente e da protagonista, scomparendo troppo presto.
La trama scorre a tratti identica ma a grandi linee divergente dalla serie TV, puntando poco o niente sui rapporti tra personaggi (vedi Saber-Shirou che sembrano due sconosciuti) e moltissimo sull'azione frenetica e combattimenti animati perfettamente, con un salto qualitativo, sotto quest'aspetto, imbarazzante rispetto alla serie TV. Peccato che il personaggio di Saber qui venga quasi del tutto snobbato e per niente approfondito, non conoscendo il suo passato e la sua relazione con Shirou, forse a causa dei tempi cinematografici o forse perché in questa seconda "route" ,imboccata da Fate, si svolge in questo modo, sacrificando l'eroina cavalleresca a vantaggio del fiero e misterioso Archer. Inoltre molti personaggi non sono presentati e scompaiono in pochi secondi, senza spiegazione o nell'anonimato più totale (vedi Ilya, il suo servant e Rider). Anche questa scelta presumo sia stata fatta per tutelare uno scorrimento della trama e per giungere al suo termine nel giro di meno di due ore, impossibile da raggiungere senza operare tagli drastici. Un altro problema riscontrabile nella trama è l'assenza a qualsiasi riferimento alla guerra passata, importante per comprendere il percorso di ogni personaggio, ad esempio il protagonista. Invece non viene mostrato quasi niente e tutto procede con la presunzione, probabilmente, che lo spettatore avesse dapprima già visto la serie TV originale. Quantomeno sarebbe stato carino spiegare brevemente come stavano le cose e non prendere in giro tutti, senza contare che anche i poteri del protagonista-qui in versione più pompata che mai- nascono e crescono in lui da una scena all'altra. Restando al protagonista, sembra proprio che Shirou non abbia bisogno di nessuno nelle sue battaglie e non abbia nessun tipo di problema a uccidere e affrontare battaglie all'ultimo sangue. Impossibile? Forse per chi ha guardato prima Fate Stay Night, mentre qui accade l'impossibile improvvisamente, condito da una folta melma di superficialità che aleggia intorno a questo anime.
Un'altra differenza qui è la violenza gratuita , assente, invece, nella serie Fate/Stay night, ma il risultato è scarso perché queste scene non donano un tocco più maturo alla serie, piuttosto rendono alcuni personaggi ridicoli e raccapriccianti, più del dovuto.
Il comparto tecnico è la nota positiva, essendo assolutamente perfetto a livello di disegni e animazioni. Le musiche sono buone, sfortunatamente registro un calo se paragonate a quelle della serie TV.
In conclusione reputo questo lungometraggio un'occasione persa perché non riesce ad appassionare, a parte la componente dei combattimenti, quindi non ci si affeziona a praticamente nessun personaggio, eccetto Archer, la cui identità misteriosa rappresenta lo spunto più gradevole del film. Un passo indietro rispetto alla prima route, rappresentata nella serie TV del 2006, che tuttavia credo abbia potenzialità buone se dilazionata in un maggiore quantitativo di minuti(ed episodi). Scritto ciò, il 5 è sacrosanto, per i motivi descritti ampiamente in questa recensione!
La trama scorre a tratti identica ma a grandi linee divergente dalla serie TV, puntando poco o niente sui rapporti tra personaggi (vedi Saber-Shirou che sembrano due sconosciuti) e moltissimo sull'azione frenetica e combattimenti animati perfettamente, con un salto qualitativo, sotto quest'aspetto, imbarazzante rispetto alla serie TV. Peccato che il personaggio di Saber qui venga quasi del tutto snobbato e per niente approfondito, non conoscendo il suo passato e la sua relazione con Shirou, forse a causa dei tempi cinematografici o forse perché in questa seconda "route" ,imboccata da Fate, si svolge in questo modo, sacrificando l'eroina cavalleresca a vantaggio del fiero e misterioso Archer. Inoltre molti personaggi non sono presentati e scompaiono in pochi secondi, senza spiegazione o nell'anonimato più totale (vedi Ilya, il suo servant e Rider). Anche questa scelta presumo sia stata fatta per tutelare uno scorrimento della trama e per giungere al suo termine nel giro di meno di due ore, impossibile da raggiungere senza operare tagli drastici. Un altro problema riscontrabile nella trama è l'assenza a qualsiasi riferimento alla guerra passata, importante per comprendere il percorso di ogni personaggio, ad esempio il protagonista. Invece non viene mostrato quasi niente e tutto procede con la presunzione, probabilmente, che lo spettatore avesse dapprima già visto la serie TV originale. Quantomeno sarebbe stato carino spiegare brevemente come stavano le cose e non prendere in giro tutti, senza contare che anche i poteri del protagonista-qui in versione più pompata che mai- nascono e crescono in lui da una scena all'altra. Restando al protagonista, sembra proprio che Shirou non abbia bisogno di nessuno nelle sue battaglie e non abbia nessun tipo di problema a uccidere e affrontare battaglie all'ultimo sangue. Impossibile? Forse per chi ha guardato prima Fate Stay Night, mentre qui accade l'impossibile improvvisamente, condito da una folta melma di superficialità che aleggia intorno a questo anime.
Un'altra differenza qui è la violenza gratuita , assente, invece, nella serie Fate/Stay night, ma il risultato è scarso perché queste scene non donano un tocco più maturo alla serie, piuttosto rendono alcuni personaggi ridicoli e raccapriccianti, più del dovuto.
Il comparto tecnico è la nota positiva, essendo assolutamente perfetto a livello di disegni e animazioni. Le musiche sono buone, sfortunatamente registro un calo se paragonate a quelle della serie TV.
In conclusione reputo questo lungometraggio un'occasione persa perché non riesce ad appassionare, a parte la componente dei combattimenti, quindi non ci si affeziona a praticamente nessun personaggio, eccetto Archer, la cui identità misteriosa rappresenta lo spunto più gradevole del film. Un passo indietro rispetto alla prima route, rappresentata nella serie TV del 2006, che tuttavia credo abbia potenzialità buone se dilazionata in un maggiore quantitativo di minuti(ed episodi). Scritto ciò, il 5 è sacrosanto, per i motivi descritti ampiamente in questa recensione!
La visual novel di Fate è composta da tre route: nella serie televisiva abbiamo visto la prima, con Saber come protagonista. Unlimited è la seconda route, con Saber che cede a Rin il passo per il cuore di Shiro e Shiro che cede ad Archer il ruolo di protagonista. Anche i dubbi psicologici di Shiro passano in secondo piano. Anche il tema dell'amore cede il passo a maggiori combattimenti e violenza Può sembrare una sfida impossibile descrivere la lunga trama in appena cento minuti, eppure il risultato finale è ottimo. Fondandosi su ciò che si è visto nella serie televisiva si è potuto sorvolare su molti elementi, pur descrivendoli in maniera abbastanza chiara anche per chi fosse al suo primo incontro con Fate. E anche se, su molte cose, si è dovuto sorvolare, il risultato finale è comunque ottimo, per quanto mi sia impossibile descrivere la trama per non spoilerare. Il cinema del resto, è un ottimo mezzo per convogliare la violenza dei combattimenti, dato che, tra le tre route, questa è la più ricca d'azione, con tradimenti e colpi di scena. I personaggi sono tratteggiati benissimo, sia graficamente che psicologicamente ed il ritratto psicologico di Archer, il vero protagonista della serie, è davvero ottimo. Ottima la colonna sonora mentre può sembrare discutibile la scelta di inserire molto splatter, molto sangue che scorre e violenze varie, ma il peccato è sicuramente veniale. Un prodotto davvero sontuoso, che tiene incollati alla poltrona, che usa il cinema al 100 per cento .Personalmente, poi, trovo molto migliore l'aspetto dei personaggi di questo film rispetto a quello della serie animata del 2014. Naturalmente è stato possibile dare solo uno dei due finali e trovo che si sia scelto quello migliore, solo che lo si è gestito un po' troppo in fretta, forse.
Un grande film cui non posso dare che nove
Un grande film cui non posso dare che nove
Fate/Stay Night - Unlimited Blade Works è un film anime del 2010, diretto da Yuji Yamaguchi (già regista della serie del 2006) e prodotto dallo Studio Deen. Basato sull'omonima visual novel, Unlimited Blade Works segue la storia del secondo scenario (chi conosce la visual novel sa che ce ne sono tre e la serie del 2006 seguiva la prima, quella di Saber). In questo caso l'azione si concentrerà di più su Rin Tosaka e Archer, che su Shiro e Saber.
La trama di base è sempre quella della Quinta Guerra per il Santo Graal, ma appunto, cambiano le situazioni.
In questo film scopriremo la verà identità si Archer (fatto rimasto in sospeso sulla serie) e capiremo anche il perché di questo odio verso Shiro (nel film mostrato molto bene). La psicologia dei personaggi è molto ben sviluppata soprattutto verso Rin, Archer e Shiro (possiamo dire che Saber e altri personaggi sono stati "sacrificati" per via della lunghezza del film). Chi non conosce il mondo di Fate, avrà un po' di difficoltà a capire certe situazioni. Possiamo dire infatti che questo sia un film più per i fan in quanto capiranno appieno tutto lo svolgimento della trama e altre citazioni (basta anche aver visto Fate/Stay Night e Fate/Zero).
La realizzazione tecnica del film è davvero fantastica. I disegni sono ben realizzati e i movimenti dei personaggi risultano essere molto fluidi (cosa che vedremo soprattutto nei combattimenti), i colori un po' oscuri mi sono piaciuti molto, in quanto danno un aria un po' più seria rispetto a Fate/Stay Night. I combattimenti sono ben realizzati, specialmente quello tra Shiro e Archer.
Le musiche di Kenji Kawai sono molto belle, alcune riprese direttamente dalla serie originale, mentre altre nuove. Il doppiaggio è uno dei punti forti del film poiché riesce a rendere ben i sentimenti del personaggio e riesce anche a delinearne il comportamento.
La sceneggiatura è molto migliorata rispetto alla serie; infatti non ci sono più scene "inutili" cioè quelle scene di vita quotidiana che non dicevano niente e sembravano messe lì come riempitivo.
Ottima scelta quella di mettere "True Ending" per il finale del film: è stato reso molto bene ed è visivamente ed emotivamente forte.
Posso dire che Fate/Stay Night - Unlimited Blade Works risulti migliore delle serie, nonostante qualche piccolo difetto e risulta essere molto gradevole, soprattutto per un fan del mondo di Fate.
La trama di base è sempre quella della Quinta Guerra per il Santo Graal, ma appunto, cambiano le situazioni.
In questo film scopriremo la verà identità si Archer (fatto rimasto in sospeso sulla serie) e capiremo anche il perché di questo odio verso Shiro (nel film mostrato molto bene). La psicologia dei personaggi è molto ben sviluppata soprattutto verso Rin, Archer e Shiro (possiamo dire che Saber e altri personaggi sono stati "sacrificati" per via della lunghezza del film). Chi non conosce il mondo di Fate, avrà un po' di difficoltà a capire certe situazioni. Possiamo dire infatti che questo sia un film più per i fan in quanto capiranno appieno tutto lo svolgimento della trama e altre citazioni (basta anche aver visto Fate/Stay Night e Fate/Zero).
La realizzazione tecnica del film è davvero fantastica. I disegni sono ben realizzati e i movimenti dei personaggi risultano essere molto fluidi (cosa che vedremo soprattutto nei combattimenti), i colori un po' oscuri mi sono piaciuti molto, in quanto danno un aria un po' più seria rispetto a Fate/Stay Night. I combattimenti sono ben realizzati, specialmente quello tra Shiro e Archer.
Le musiche di Kenji Kawai sono molto belle, alcune riprese direttamente dalla serie originale, mentre altre nuove. Il doppiaggio è uno dei punti forti del film poiché riesce a rendere ben i sentimenti del personaggio e riesce anche a delinearne il comportamento.
La sceneggiatura è molto migliorata rispetto alla serie; infatti non ci sono più scene "inutili" cioè quelle scene di vita quotidiana che non dicevano niente e sembravano messe lì come riempitivo.
Ottima scelta quella di mettere "True Ending" per il finale del film: è stato reso molto bene ed è visivamente ed emotivamente forte.
Posso dire che Fate/Stay Night - Unlimited Blade Works risulti migliore delle serie, nonostante qualche piccolo difetto e risulta essere molto gradevole, soprattutto per un fan del mondo di Fate.
"Fate/Stay Night - Unlimited Blade Works" è un lungometraggio animato targato "Studio Deen" e licenziato "Type Moon". L'argomento trattato è la seconda route dell'omonima visual novel, nella quale l'eroina di turno è Rin Tohsaka mentre i due protagonisti, alla pari, risultano Shirou Emiya ed il servant Archer.
A livello di trama le divergenze dalla prima route "Fate", trattata nella serie sempre targata "Studio Deen", ci sono e sono consitenti. L'idea di fondo permane la conquista del Graal ma lo svolgimento e le situazioni generate, nonchè l'intreccio stesso del titolo in esame, sono mutate. Rin Tohsaka si allea con Shirou dopo che esso ordina alla sua servant Saber, tramite una magia di comando, di non attaccarla, destando forti perplessità nel suo servant Archer. Punto focale del film è proprio il rapporto tra Archer e Shirou, nel quale il primo tratta il secondo come un ingenuo e folle sognatore, aggrappato ad un ideale strampalato e fuori portata di eroismo; il secondo invece accusa il primo di cinismo esasperato, viltà e disonore. Da tutto questo deriveranno scontri su qualsiasi campo, dal fisico allo psicologico, dapprima quasi forzosi ed esagerati ma che tuttavia acquisiranno ragion d'essere e notevole spessore nel proseguo della vicenda. Dall'altra parte troviamo una Rin combattuta tra l'affetto di Shirou e il rispetto/amicizia/attrazione per Archer, ed una Saber relegata al ruolo di comprimaria alla vicenda ma che svolge perfettamente il suo ruolo di servant.
La psicologia dei personaggi è migliore, rispetto alla serie, poichè migliori sono le situazioni dove è possibile agli stessi mostrarla. L'atmosfera è più cupa, la tensione è più palpabile, le battaglie più violente, sanguinose ed intelligentemente strutturate.
Tecnicamente parlando siamo su livelli notevoli: ottimi filtri, splendida colonna sonora ed effetti audio, ma veramente mirabili sono le animazioni, splendidamente fluide e naturali.
Giudizio Complessivo: Un miglioramento netto, in parte dovuto all'aumento di Budget, in parte alla possibilità, forse, di concentrarsi su un progetto unico e non serializzato, rendono "Unlimited Blade Works" una trasposizione migliore della serie madre. Una psicologia più accurata, una situazione più tesa ed un ritmo non interrotto da eccessive scene di vita quotidiana, permettono allo "Studio Deen" il salto di qualità relativamente al franchise "Fate". Tecnicamente ben fatto e coinvolgente, l'unico neo del film risulta la necessità di vedere la serie "Fate/Stay Night" prima dello stesso per poterlo comprendere e cogliere appieno.( Si suppone, tuttavia, che chi sia venuto a conoscenza di questo film abbia almeno sentito parlare della serie originale ).
Questo punto non mi permette di dare un voto pieno all'opera che comunque merita una valutazione altissima. Nove.
A livello di trama le divergenze dalla prima route "Fate", trattata nella serie sempre targata "Studio Deen", ci sono e sono consitenti. L'idea di fondo permane la conquista del Graal ma lo svolgimento e le situazioni generate, nonchè l'intreccio stesso del titolo in esame, sono mutate. Rin Tohsaka si allea con Shirou dopo che esso ordina alla sua servant Saber, tramite una magia di comando, di non attaccarla, destando forti perplessità nel suo servant Archer. Punto focale del film è proprio il rapporto tra Archer e Shirou, nel quale il primo tratta il secondo come un ingenuo e folle sognatore, aggrappato ad un ideale strampalato e fuori portata di eroismo; il secondo invece accusa il primo di cinismo esasperato, viltà e disonore. Da tutto questo deriveranno scontri su qualsiasi campo, dal fisico allo psicologico, dapprima quasi forzosi ed esagerati ma che tuttavia acquisiranno ragion d'essere e notevole spessore nel proseguo della vicenda. Dall'altra parte troviamo una Rin combattuta tra l'affetto di Shirou e il rispetto/amicizia/attrazione per Archer, ed una Saber relegata al ruolo di comprimaria alla vicenda ma che svolge perfettamente il suo ruolo di servant.
La psicologia dei personaggi è migliore, rispetto alla serie, poichè migliori sono le situazioni dove è possibile agli stessi mostrarla. L'atmosfera è più cupa, la tensione è più palpabile, le battaglie più violente, sanguinose ed intelligentemente strutturate.
Tecnicamente parlando siamo su livelli notevoli: ottimi filtri, splendida colonna sonora ed effetti audio, ma veramente mirabili sono le animazioni, splendidamente fluide e naturali.
Giudizio Complessivo: Un miglioramento netto, in parte dovuto all'aumento di Budget, in parte alla possibilità, forse, di concentrarsi su un progetto unico e non serializzato, rendono "Unlimited Blade Works" una trasposizione migliore della serie madre. Una psicologia più accurata, una situazione più tesa ed un ritmo non interrotto da eccessive scene di vita quotidiana, permettono allo "Studio Deen" il salto di qualità relativamente al franchise "Fate". Tecnicamente ben fatto e coinvolgente, l'unico neo del film risulta la necessità di vedere la serie "Fate/Stay Night" prima dello stesso per poterlo comprendere e cogliere appieno.( Si suppone, tuttavia, che chi sia venuto a conoscenza di questo film abbia almeno sentito parlare della serie originale ).
Questo punto non mi permette di dare un voto pieno all'opera che comunque merita una valutazione altissima. Nove.
Fate/Stay Night - Unlimited Blade Works è l'adattamento a film del secondo scenario dell' ormai famosissima visual novel Fate/Stay Night prodotto dallo studio Deen. Il film è uscito nelle sale giapponesi nel 23 gennaio 2010 ed è basato sulla linea narrativa del videogioco Unlimited Blade Works.
Da quel che si può capire dai dati generali dell'opera, il film ha la stessa trama e lo stesso incipit di Fate Stay Night ma ha uno scenario e degli sviluppi diversi. Questo scenario è dato dalla possibile scelta di Shirou nella visual novel di comandare, con una magia di comando, Saber nel non attaccare Rin.
Un film adattato davvero bene; grazie ai "pochi minuti" dell'opera vengono tagliate le parti inutili e ci viene mostrata soltanto azione che si trasforma in epicità allo stato puro. Per fortuna è stato adattato in film, perché, secondo il mio parere, una seconda serie su Fate/Stay Night, ma con sviluppi diversi, avrebbe "stancato" anche i più grandi fan della serie, invece adattando questo scenario in film, si è mostrato soltanto l'essenziale. Reputo il film migliore sotto alcuni aspetti rispetto alla serie principale. Questo scenario, infatti, riesce a donarci scene più crude e sviluppi migliori di quel che si è visto in Fate/Stay Night. Oltre a ciò, il film riserverà per noi un'importantissima rivelazione che, diciamo, sarà alla base della storia, mentre nella serie principale non viene nemmeno accennato. Credete di ritrovarvi lo stesso inutile e fastidioso quanto scemo Shirou della serie principale? Anche qui sono rimasto sorpreso. Shirou è come se in questo secondo scenario subisce un cambiamento e uno sviluppo psicologico molto importante e ben fatto.
L'animazione si mantiene sempre su un livello ottimo e riesce a farci godere appieno tutte le battaglie e gli sconti. Il sonoro invece a volte è un po' anonimo, ma si riscatta con le poche musiche buone messe a disposizione.
Concludo dicendo che reputo questo scenario migliore rispetto alla serie principale. Un film da godersi appieno per quanta epicità e azione venga messa nel calderone. Lo consiglio, ovviamente, dopo la visione di Fate Stay Night, seppur abbiano sviluppi diversi.
Da quel che si può capire dai dati generali dell'opera, il film ha la stessa trama e lo stesso incipit di Fate Stay Night ma ha uno scenario e degli sviluppi diversi. Questo scenario è dato dalla possibile scelta di Shirou nella visual novel di comandare, con una magia di comando, Saber nel non attaccare Rin.
Un film adattato davvero bene; grazie ai "pochi minuti" dell'opera vengono tagliate le parti inutili e ci viene mostrata soltanto azione che si trasforma in epicità allo stato puro. Per fortuna è stato adattato in film, perché, secondo il mio parere, una seconda serie su Fate/Stay Night, ma con sviluppi diversi, avrebbe "stancato" anche i più grandi fan della serie, invece adattando questo scenario in film, si è mostrato soltanto l'essenziale. Reputo il film migliore sotto alcuni aspetti rispetto alla serie principale. Questo scenario, infatti, riesce a donarci scene più crude e sviluppi migliori di quel che si è visto in Fate/Stay Night. Oltre a ciò, il film riserverà per noi un'importantissima rivelazione che, diciamo, sarà alla base della storia, mentre nella serie principale non viene nemmeno accennato. Credete di ritrovarvi lo stesso inutile e fastidioso quanto scemo Shirou della serie principale? Anche qui sono rimasto sorpreso. Shirou è come se in questo secondo scenario subisce un cambiamento e uno sviluppo psicologico molto importante e ben fatto.
L'animazione si mantiene sempre su un livello ottimo e riesce a farci godere appieno tutte le battaglie e gli sconti. Il sonoro invece a volte è un po' anonimo, ma si riscatta con le poche musiche buone messe a disposizione.
Concludo dicendo che reputo questo scenario migliore rispetto alla serie principale. Un film da godersi appieno per quanta epicità e azione venga messa nel calderone. Lo consiglio, ovviamente, dopo la visione di Fate Stay Night, seppur abbiano sviluppi diversi.
Il grande successo di uno dei prodotti più famosi della Type Moon non poteva limitarsi alla produzione in serie televisiva dello scenario più semplice ed introduttivo. Per tale ragione si è ben pensato di voler narrare le vicende del secondo scenario della visual novel di Fate/stay night, scenario in cui si comincia a fare un po' più "sul serio" e in cui s'intravedono le prime rivelazioni riguardanti la natura della guerra del Santo Graal e sulle anime eroiche.
Unlimited Blade Works è un film della stagione invernale 2010 della durata di 105 minuti. L'opera è derivata dalla visual novel di Fate/stay night del 2004.
Trama: questo film prende in considerazione il secondo scenario della visual novel, denominato "Unlimited Blade Works", scenario che vede come protagonisti Rin Tohsaka ed il suo servant Archer. Lo scenario Unlimited Blade Works ha origine nella visual novel dalla scelta di Shirō di consumare una delle 3 magie di comando a disposizione per ordinare a Saber di non attaccare Rin, e da qui, spinta dal senso del dovere, Rin si alleerà con Shirō per aiutarlo nella guerra per il Santo Graal. Il suo servant Archer tuttavia, mostra aperta ostilità nei confronti di Shirō, soprattutto quando manifesta le sue idee di voler diventare un eroe e di voler salvare a tutti i costi tutte le persone che incontra. Archer non tollera l'immaturità e l'ingenuità di Shirō e spesso lo accusa d'ipocrisia e di non voler rendersi conto della realtà dei fatti, poiché in passato, egli stesso nutriva simili ideali e si condannò all'eterna dannazione dal momento che per quante vite potesse salvare, c'era sempre qualcuno che periva nell'angoscia. Nonostante questi ammonimenti Shirō sembra non voler sentir ragione e si ostina a voler perseguire i suoi ideali. Ne scaturiscono scontri violenti contro lo stesso Archer, il quale intende ucciderlo "affinché non ripeta lo stesso errore in futuro". Nonostante i suoi intenti omicidi, Archer continua ad insegnare a Shiro l'arte del combattimento, oltre ad utilizzare al meglio le proprie abilità magiche in battaglia, riuscendo così a sviluppare il proprio Unlimited Blade Works, ossia la creazione di un "Reality Marble" (in altre parole, una sorta di "mondo interiore" creato artificialmente dal Servant o dal fruitore magico, in cui s'imprigiona il nemico e non può uscire fintantoché uno dei due non è stato sconfitto), ove ha l'accesso ad un numero illimitato di armi, siano esse delle copie create dalla magia, oppure appartenute ad antichi compagni caduti. Ma chi è in realtà Archer? Perché parla degli errori del futuro commessi da Shirō? Qual è il legame tra i due? Quale sarà il compito di Rin nei confronti di Shirō?
Grafica: sono trascorsi 4 anni rispetto al primo Fate/stay night e le differenze si notano immediatamente. Tutto è molto più bello, nitido, curato e dettagliato. Le ambientazioni ne hanno giovato enormemente, così come le animazioni, più dinamiche, fluide e coinvolgenti. Lo stesso character design risulta più dettagliato ed abbellito.
Sonoro: esattamente come nella serie TV di Stay night il comparto sonoro non presenta alcuna pecca. Ottime le musiche a livello globale, splendide le OST, ottimi effetti sonori e un signor doppiaggio incoronano la serie.
Personaggi: uno dei principali difetti nello scenario Stay night è stato corretto, molti personaggi risultano meno sgradevoli ed irritanti, inoltre emergono delle sfaccettature caratteriali non rivelate in precedenza. La caratterizzazione risulta notevolmente migliorata così il fattore introspettivo ed evolutivo. L'interazione è migliorata.
Sceneggiatura: sembra che questi 4 anni abbiano giovato allo Studio DEEN a comprendere gli errori della precedente trasposizione animata. Le scene di vita quotidiana inutili ai fini della trama in senso stretto sono state in gran parte eliminate, questo ha giovato alla fruibilità dell'opera pur mantenendo un alto grado di fedeltà degli eventi della visual novel. La gestione temporale è quindi sensibilmente migliorata, più fluida e scorrevole. Il ritmo è molto più veloce e ben si adatta alle tempistiche cinematografiche. Il fanservice è assente mentre le scene di combattimento sono maggiormente enfatizzate, la violenza è maggiormente accentuata da scene di spiccata crudeltà. I dialoghi sono sensibilmente migliorati.
Finale: splendido. Per la trasposizione cinematografica è stato scelto il "true ending" della visual novel, in cui Saber si sacrifica per la distruzione di Angra Mainyu e si scopre la verità sul passato di Archer. Il tutto è stato reso magistralmente.
In sintesi: Unlimited Blade Works è al momento la migliore produzione animata della saga di Fate/stay night, splendidamente ben realizzata e coinvolgente su tutti gli aspetti. La visione di quest'opera è consigliata unicamente dopo aver visto per intero Fate/Zero e Fate/stay night, diversamente risulterebbe nebuloso e carente in alcuni aspetti. La scelta del formato cinematografico influenza il mio voto poiché, se si fosse realizzata una serie in formato canonico, probabilmente sarebbe stata più fruibile al grande pubblico anziché alla cerchia degli appassionati della serie.
Unlimited Blade Works è un film della stagione invernale 2010 della durata di 105 minuti. L'opera è derivata dalla visual novel di Fate/stay night del 2004.
Trama: questo film prende in considerazione il secondo scenario della visual novel, denominato "Unlimited Blade Works", scenario che vede come protagonisti Rin Tohsaka ed il suo servant Archer. Lo scenario Unlimited Blade Works ha origine nella visual novel dalla scelta di Shirō di consumare una delle 3 magie di comando a disposizione per ordinare a Saber di non attaccare Rin, e da qui, spinta dal senso del dovere, Rin si alleerà con Shirō per aiutarlo nella guerra per il Santo Graal. Il suo servant Archer tuttavia, mostra aperta ostilità nei confronti di Shirō, soprattutto quando manifesta le sue idee di voler diventare un eroe e di voler salvare a tutti i costi tutte le persone che incontra. Archer non tollera l'immaturità e l'ingenuità di Shirō e spesso lo accusa d'ipocrisia e di non voler rendersi conto della realtà dei fatti, poiché in passato, egli stesso nutriva simili ideali e si condannò all'eterna dannazione dal momento che per quante vite potesse salvare, c'era sempre qualcuno che periva nell'angoscia. Nonostante questi ammonimenti Shirō sembra non voler sentir ragione e si ostina a voler perseguire i suoi ideali. Ne scaturiscono scontri violenti contro lo stesso Archer, il quale intende ucciderlo "affinché non ripeta lo stesso errore in futuro". Nonostante i suoi intenti omicidi, Archer continua ad insegnare a Shiro l'arte del combattimento, oltre ad utilizzare al meglio le proprie abilità magiche in battaglia, riuscendo così a sviluppare il proprio Unlimited Blade Works, ossia la creazione di un "Reality Marble" (in altre parole, una sorta di "mondo interiore" creato artificialmente dal Servant o dal fruitore magico, in cui s'imprigiona il nemico e non può uscire fintantoché uno dei due non è stato sconfitto), ove ha l'accesso ad un numero illimitato di armi, siano esse delle copie create dalla magia, oppure appartenute ad antichi compagni caduti. Ma chi è in realtà Archer? Perché parla degli errori del futuro commessi da Shirō? Qual è il legame tra i due? Quale sarà il compito di Rin nei confronti di Shirō?
Grafica: sono trascorsi 4 anni rispetto al primo Fate/stay night e le differenze si notano immediatamente. Tutto è molto più bello, nitido, curato e dettagliato. Le ambientazioni ne hanno giovato enormemente, così come le animazioni, più dinamiche, fluide e coinvolgenti. Lo stesso character design risulta più dettagliato ed abbellito.
Sonoro: esattamente come nella serie TV di Stay night il comparto sonoro non presenta alcuna pecca. Ottime le musiche a livello globale, splendide le OST, ottimi effetti sonori e un signor doppiaggio incoronano la serie.
Personaggi: uno dei principali difetti nello scenario Stay night è stato corretto, molti personaggi risultano meno sgradevoli ed irritanti, inoltre emergono delle sfaccettature caratteriali non rivelate in precedenza. La caratterizzazione risulta notevolmente migliorata così il fattore introspettivo ed evolutivo. L'interazione è migliorata.
Sceneggiatura: sembra che questi 4 anni abbiano giovato allo Studio DEEN a comprendere gli errori della precedente trasposizione animata. Le scene di vita quotidiana inutili ai fini della trama in senso stretto sono state in gran parte eliminate, questo ha giovato alla fruibilità dell'opera pur mantenendo un alto grado di fedeltà degli eventi della visual novel. La gestione temporale è quindi sensibilmente migliorata, più fluida e scorrevole. Il ritmo è molto più veloce e ben si adatta alle tempistiche cinematografiche. Il fanservice è assente mentre le scene di combattimento sono maggiormente enfatizzate, la violenza è maggiormente accentuata da scene di spiccata crudeltà. I dialoghi sono sensibilmente migliorati.
Finale: splendido. Per la trasposizione cinematografica è stato scelto il "true ending" della visual novel, in cui Saber si sacrifica per la distruzione di Angra Mainyu e si scopre la verità sul passato di Archer. Il tutto è stato reso magistralmente.
In sintesi: Unlimited Blade Works è al momento la migliore produzione animata della saga di Fate/stay night, splendidamente ben realizzata e coinvolgente su tutti gli aspetti. La visione di quest'opera è consigliata unicamente dopo aver visto per intero Fate/Zero e Fate/stay night, diversamente risulterebbe nebuloso e carente in alcuni aspetti. La scelta del formato cinematografico influenza il mio voto poiché, se si fosse realizzata una serie in formato canonico, probabilmente sarebbe stata più fruibile al grande pubblico anziché alla cerchia degli appassionati della serie.
"Fate Stay Night - Unlimited Blade Works" tratta il secondo arco narrativo della visual novel originaria. Sono dell'idea che esso non possa essere visto/capito senza prima aver visionato la serie di "Fate Stay Night": troppe spiegazioni tralasciate e situazioni non chiarite che portano a una narrazione veloce e adrenalinica dei fatti, parecchi per essere trattati tutti in un solo film.
Tralasciando la trama, che ormai tutti conosciamo, questo film sorprende, a differenza della serie originale, per la coerenza con la visual novel e per il chiarimento di parecchi punti lasciati in sospeso che avevano fatto storcere il naso a tanti, anche ai meno scettici.
Un'altra cosa degna di nota è che, per quasi l'intero minutaggio del film, viene abbandonata la "relazione" tra Saber e Shirou a fronte di una maggiore dose di violenza, azione e combattimenti, molto più dettagliati e spettacolari della serie principale, anche se spesso e volentieri ho notato un'esagerazione della violenza che ha portato a scene quasi "splatter" che personalmente non mi aspettavo, essendo abituato agli standard della serie.
Peccato per le OST, veramente deludenti (la serie ci aveva abituati a ben altro) e presenti troppo saltuariamente.
Ottime invece sono le animazioni, il colore, la fluidità delle scene e le ambientazioni, veramente ben fatte.
In conclusione consiglio questo film, ma consiglio ancor di più di visionare prima la serie, altrimenti ci capirete ben poco.
Tralasciando la trama, che ormai tutti conosciamo, questo film sorprende, a differenza della serie originale, per la coerenza con la visual novel e per il chiarimento di parecchi punti lasciati in sospeso che avevano fatto storcere il naso a tanti, anche ai meno scettici.
Un'altra cosa degna di nota è che, per quasi l'intero minutaggio del film, viene abbandonata la "relazione" tra Saber e Shirou a fronte di una maggiore dose di violenza, azione e combattimenti, molto più dettagliati e spettacolari della serie principale, anche se spesso e volentieri ho notato un'esagerazione della violenza che ha portato a scene quasi "splatter" che personalmente non mi aspettavo, essendo abituato agli standard della serie.
Peccato per le OST, veramente deludenti (la serie ci aveva abituati a ben altro) e presenti troppo saltuariamente.
Ottime invece sono le animazioni, il colore, la fluidità delle scene e le ambientazioni, veramente ben fatte.
In conclusione consiglio questo film, ma consiglio ancor di più di visionare prima la serie, altrimenti ci capirete ben poco.
"Unlimited Blade Works" è un cortometraggio che segue il filone di "Fate/Stay Night". In pratica la storia della guerra è ovviamente sempre la stessa: sette master, sette servant, "ne rimarrà soltanto uno!" [cit.], e quello potrà esprimere un proprio desiderio al Santo Graal.
La storia risulta completamente stravolta rispetto alla saga principale, ma questo non necessariamente è un punto a sfavore: difatti, a eccezione di qualche nonsense, è molto meglio strutturata e spiega anche meglio certi dettagli che vengono completamente trascurati in "Fate/Stay Nihgt". Ciononostante il finale resta più o meno lo stesso, e questa è ovviamente una nota negativa.
I personaggi sono gli stessi, ma alcuni vengono trascurati ancora di più (Ilya, Medusa, ecc.), mentre altri vengono presentati meglio (Archer) spiegando anche la loro identità che non era stata rivelata nella serie.
La grafica è sensibilmente migliorata rispetto a prima, molto più fluida e godibile e con colori più belli. Le scene di battaglia anche, sono più scorrevoli e maggiormente definite.
La colonna sonora è la stessa, dunque è carina, ma nulla di più.
Commento personale: è molto più apprezzabile della serie stessa è graficamente migliorato; le cavolate non mancano nemmeno qui, ma oramai dopo aver visto "Fate/Stay Night" non mi stupisco più. Anche questo è puramente shounen senza seinen e soliti discorsi di pace, amicizia e bla bla bla. Do un 5 solamente per qualche appunto alla storia e la grafica, sennò era anche questo un 4.
La storia risulta completamente stravolta rispetto alla saga principale, ma questo non necessariamente è un punto a sfavore: difatti, a eccezione di qualche nonsense, è molto meglio strutturata e spiega anche meglio certi dettagli che vengono completamente trascurati in "Fate/Stay Nihgt". Ciononostante il finale resta più o meno lo stesso, e questa è ovviamente una nota negativa.
I personaggi sono gli stessi, ma alcuni vengono trascurati ancora di più (Ilya, Medusa, ecc.), mentre altri vengono presentati meglio (Archer) spiegando anche la loro identità che non era stata rivelata nella serie.
La grafica è sensibilmente migliorata rispetto a prima, molto più fluida e godibile e con colori più belli. Le scene di battaglia anche, sono più scorrevoli e maggiormente definite.
La colonna sonora è la stessa, dunque è carina, ma nulla di più.
Commento personale: è molto più apprezzabile della serie stessa è graficamente migliorato; le cavolate non mancano nemmeno qui, ma oramai dopo aver visto "Fate/Stay Night" non mi stupisco più. Anche questo è puramente shounen senza seinen e soliti discorsi di pace, amicizia e bla bla bla. Do un 5 solamente per qualche appunto alla storia e la grafica, sennò era anche questo un 4.
Dopo la prima apparizione sugli schermi televisivi con la serie del 2006 firmata dallo studio DEEN, la saga di Fate/Stay Night ritorna in animazione stavolta con un film cinematografico che affronta il secondo arco narrativo della Visual Novel originaria: l'Unlimited Blade Works.
Chi conosce almeno un pochino l'universo di "Fate" probabilmente intuirà qualcosa sulla storia già in base al titolo, ma per tutti quanti possiamo dire che la storia vedrà come punti centrali le figure del servant Archer e della sua master Rin Tohsaka, con anche il sempre presente Shiro Emiya, che gireranno pesantemente coinvolti intorno a questo centro di gravità (permanente? Forse, chissà, si vedrà).
Inizialmente lo svolgersi degli eventi risulterà molto in linea con quelli della serie TV, che da parte sua si concentra sull'arco relativo a Saber, ma ben presto il tutto prenderà una piega decisamente diversa e la storia proseguirà su un binario diverso, non divergente, forse euclideo, ma comunque distinto.
Il fattore che indubbiamente impatta di più in questa produzione è il passaggio al mezzo cinematografico che di suo comporta tempi diversi e più serrati. Niente a che vedere con quelli più compassati e dilatati (forse anche troppo se vogliamo) della serie TV. D'altra parte, considerate le varie parti in comune fra le due diverse storie, una scelta in favore di una nuova serie TV poteva essere poco efficiente e fin troppo ridondante nei confronti dello spettatore. Tuttavia il risultato finale fa emergere alcune perplessità, e con questo ci riferiamo a una fretta fin troppo eccessiva nel raccontare gli eventi; stacchi lampo da una locazione all'altra; personaggi, in particolare alcuni dei Servant, che appaiono e vengono velocemente liquidati senza mostrare molto del loro. E ritengo che ciò sia un elemento importante per valutare il film dal momento che, a mio avviso, molto del fascino di "Fate/Stay Night" risieda nell'atmosfera che, nell'anime televisivo, era stato possibile creare grazie a un ritmo narrativo lento ma sempre "pronto a scattare" e a scelte stilistiche ben precise. Due elementi che un po' vengono persi in questa nuova veste di lungometraggio.
Altre perplessità, sebbene più soggettive, vengono anche dal taglio stilistico e dalle pieghe che prende la storia di questo nuovo film. Premettendo che anche nella serie TV, di scene violente, non ne mancavano, ho notato che qui il tasso di violenza è sensibilmente più alto. Non che ciò sia un particolare problema, se non fosse per il fatto che quest'aggiunta pare del tutto gratuita e finalizzata a creare un certo effetto sfruttando lo splatter.
Sul fronte della storia due cose principalmente mi hanno fatto storcere bocca, naso e orecchi: la verità sulle origini di Archer (che per me lascia il tempo che trova e anzi rovina un personaggio di buon carisma: ci mancava solo che l'avessero vestito come un bonzo) e lo sviluppo di Shiro, ché alla fine vien da chiedersi del perché avesse bisogno di un servant - bah, mandatelo a raccogliere ortiche.
Ah, già. E c'è anche Gilgamesh che ora sembra la versione "dei poveri" di un incrocio fra Terry Bogard e Kyo Kusanagi.
Tecnicamente non c'è molto da dire sul presente lungometraggio. Il risultato è ineccepibile sulla grafica, sulle animazioni e sugli effetti speciali, tutto in pratica è una gioia per gli occhi. Si è però optato per una gamma cromatica più calda a dispetto dei toni freddi della serie TV: Un altro elemento che a mio avviso rovina un po' l'atmosfera della saga in questa trasposizione.
Unlimited Blade Works si rivela quindi essere un film davvero ben fatto materialmente parlando ma che viene purtroppo penalizzato da una serie di fattori che, nel sommarsi, abbassano di quota il risultato finale. Tuttavia l'abbassamento dipenderà anche dalla sensibilità personale.
Difficile comunque consigliarlo. Sarebbe anche possibile vederlo da "stand alone" senza sapere nulla di quanto vi è dietro, ma è anche vero che si richiede almeno una discreta conoscenza della storia relativa alla serie TV per capire certi passaggi, ma poi si è detto che rispetto alla serie ci perde.
Uhm, dilemma difficile: serve l'aiuto di un qualcosa che permanente lo sia davvero, per non cambiare idea sulle cose o sulla gente.
Chi conosce almeno un pochino l'universo di "Fate" probabilmente intuirà qualcosa sulla storia già in base al titolo, ma per tutti quanti possiamo dire che la storia vedrà come punti centrali le figure del servant Archer e della sua master Rin Tohsaka, con anche il sempre presente Shiro Emiya, che gireranno pesantemente coinvolti intorno a questo centro di gravità (permanente? Forse, chissà, si vedrà).
Inizialmente lo svolgersi degli eventi risulterà molto in linea con quelli della serie TV, che da parte sua si concentra sull'arco relativo a Saber, ma ben presto il tutto prenderà una piega decisamente diversa e la storia proseguirà su un binario diverso, non divergente, forse euclideo, ma comunque distinto.
Il fattore che indubbiamente impatta di più in questa produzione è il passaggio al mezzo cinematografico che di suo comporta tempi diversi e più serrati. Niente a che vedere con quelli più compassati e dilatati (forse anche troppo se vogliamo) della serie TV. D'altra parte, considerate le varie parti in comune fra le due diverse storie, una scelta in favore di una nuova serie TV poteva essere poco efficiente e fin troppo ridondante nei confronti dello spettatore. Tuttavia il risultato finale fa emergere alcune perplessità, e con questo ci riferiamo a una fretta fin troppo eccessiva nel raccontare gli eventi; stacchi lampo da una locazione all'altra; personaggi, in particolare alcuni dei Servant, che appaiono e vengono velocemente liquidati senza mostrare molto del loro. E ritengo che ciò sia un elemento importante per valutare il film dal momento che, a mio avviso, molto del fascino di "Fate/Stay Night" risieda nell'atmosfera che, nell'anime televisivo, era stato possibile creare grazie a un ritmo narrativo lento ma sempre "pronto a scattare" e a scelte stilistiche ben precise. Due elementi che un po' vengono persi in questa nuova veste di lungometraggio.
Altre perplessità, sebbene più soggettive, vengono anche dal taglio stilistico e dalle pieghe che prende la storia di questo nuovo film. Premettendo che anche nella serie TV, di scene violente, non ne mancavano, ho notato che qui il tasso di violenza è sensibilmente più alto. Non che ciò sia un particolare problema, se non fosse per il fatto che quest'aggiunta pare del tutto gratuita e finalizzata a creare un certo effetto sfruttando lo splatter.
Sul fronte della storia due cose principalmente mi hanno fatto storcere bocca, naso e orecchi: la verità sulle origini di Archer (che per me lascia il tempo che trova e anzi rovina un personaggio di buon carisma: ci mancava solo che l'avessero vestito come un bonzo) e lo sviluppo di Shiro, ché alla fine vien da chiedersi del perché avesse bisogno di un servant - bah, mandatelo a raccogliere ortiche.
Ah, già. E c'è anche Gilgamesh che ora sembra la versione "dei poveri" di un incrocio fra Terry Bogard e Kyo Kusanagi.
Tecnicamente non c'è molto da dire sul presente lungometraggio. Il risultato è ineccepibile sulla grafica, sulle animazioni e sugli effetti speciali, tutto in pratica è una gioia per gli occhi. Si è però optato per una gamma cromatica più calda a dispetto dei toni freddi della serie TV: Un altro elemento che a mio avviso rovina un po' l'atmosfera della saga in questa trasposizione.
Unlimited Blade Works si rivela quindi essere un film davvero ben fatto materialmente parlando ma che viene purtroppo penalizzato da una serie di fattori che, nel sommarsi, abbassano di quota il risultato finale. Tuttavia l'abbassamento dipenderà anche dalla sensibilità personale.
Difficile comunque consigliarlo. Sarebbe anche possibile vederlo da "stand alone" senza sapere nulla di quanto vi è dietro, ma è anche vero che si richiede almeno una discreta conoscenza della storia relativa alla serie TV per capire certi passaggi, ma poi si è detto che rispetto alla serie ci perde.
Uhm, dilemma difficile: serve l'aiuto di un qualcosa che permanente lo sia davvero, per non cambiare idea sulle cose o sulla gente.
Bello questo film, ambientato in parallelo con la storia di Fate Stay Night, rispetto alla quale propone un finale alternativo e anche una trama modificate ma che tuttavia segue la linea principale della serie.
la qualità visiva è ottima e i combattimenti sono molto ben curati e spettacolari.
Una nota positiva è il miglioramento nel combattimento del personaggio principale in quanto nella serie l'avevo trovato troppo scarso. Altre note positive sono le rivelazioni che tolgono dei dubbi lasciati dalla serie e il finale molto più felice di quello di Fate Stay Night.
Consiglio: guardatelo solo dopo avere visto la serie di Fate Stay Night, altrimenti non capireste nulla.
la qualità visiva è ottima e i combattimenti sono molto ben curati e spettacolari.
Una nota positiva è il miglioramento nel combattimento del personaggio principale in quanto nella serie l'avevo trovato troppo scarso. Altre note positive sono le rivelazioni che tolgono dei dubbi lasciati dalla serie e il finale molto più felice di quello di Fate Stay Night.
Consiglio: guardatelo solo dopo avere visto la serie di Fate Stay Night, altrimenti non capireste nulla.
Fate/Stay Night - Unlimited Blade è un film anime dello studio Deen uscito nel 2010 che narra che eventi del secondo scenario del videogioco (il primo è quello della serie televisiva), dove la protagonista femminile non è Saber ma Rin Tosaka, la master di Archer.
Ora parlo del film, davvero spettacolare, è difficile annoiarsi nei 105 minuti di questo anime incentrato sullo scontro Emiya/Archer, chi conosce i personaggi evitando spoiler sa chi è in realtà Archer, e la fine di questo film lo rileva a differenza della serie televisiva dove veniva solo accennato.
I combattimenti sono il punto forte del film, davvero più spettacolari e sanguinolenti rispetto alla serie, pero purtroppo, essendo un film, Unlimited Blade Works riduce di molto altri aspetti della storia che possono essere approfonditi al meglio in un'altra serie, no di 24 ma almeno di 12 episodi.
Parlando dei personaggi Rin viene caratterizzata al meglio, con la narrazione del suo sviluppo sentimentale nei confronti Emiya, invece chi ama Saber rimarrà deluso perché è ridotto in un personaggio secondario - infatti stiamo parlando del secondo scenario quello di Rin.
Intando Archer avrà il suolo ruolo come villain in una buona parte del film, prima del vero cattivo Glgamesh.
Quindi chi è fan della serie non può perdersi questo film, nell'attesa dell'anime in produzione di Fate/Zero o di Heaven'Feel, l'ultimo scenario con protagonista Sakura.
Ora parlo del film, davvero spettacolare, è difficile annoiarsi nei 105 minuti di questo anime incentrato sullo scontro Emiya/Archer, chi conosce i personaggi evitando spoiler sa chi è in realtà Archer, e la fine di questo film lo rileva a differenza della serie televisiva dove veniva solo accennato.
I combattimenti sono il punto forte del film, davvero più spettacolari e sanguinolenti rispetto alla serie, pero purtroppo, essendo un film, Unlimited Blade Works riduce di molto altri aspetti della storia che possono essere approfonditi al meglio in un'altra serie, no di 24 ma almeno di 12 episodi.
Parlando dei personaggi Rin viene caratterizzata al meglio, con la narrazione del suo sviluppo sentimentale nei confronti Emiya, invece chi ama Saber rimarrà deluso perché è ridotto in un personaggio secondario - infatti stiamo parlando del secondo scenario quello di Rin.
Intando Archer avrà il suolo ruolo come villain in una buona parte del film, prima del vero cattivo Glgamesh.
Quindi chi è fan della serie non può perdersi questo film, nell'attesa dell'anime in produzione di Fate/Zero o di Heaven'Feel, l'ultimo scenario con protagonista Sakura.
Mi sono vista la serie tv di cui ero rimasto entusiasta, confidando di rimanere favorevolmente colpito da questo seguito, invece mi sono ritrovato parecchio deluso. Ha una storia esagerata e sopratutto confusionaria di cui ho capito poco nulla, ovvero credo d'aver capito quel poco che c'era da capire, ma trovo il tutto molto incongruente e forzato.
Riguardo alla realizzazione, invece è ottima, anche se non trovo sia superiore alla vecchia realizzazione TV. Personalmente consiglio di vedere prima la versione TV e non viceversa, perché una delusione oggi potrebbe fare saltare la visione di un ottimo anime di qualche anno fa.
Riguardo alla realizzazione, invece è ottima, anche se non trovo sia superiore alla vecchia realizzazione TV. Personalmente consiglio di vedere prima la versione TV e non viceversa, perché una delusione oggi potrebbe fare saltare la visione di un ottimo anime di qualche anno fa.
Questo film narra gli stessi eventi dell’omonima serie del 2006, ovvero la Guerra del Santo Graal che vede contrapposti sette maghi, i Master, e i sette spiriti del passato da loro evocati, i Servant.
Stavolta l’attenzione non sarà posta sul rapporto tra Shiro e Saber, ma su Rin e Archer.
Di quest’ultimo nella serie non si sapeva assolutamente niente, si era visto proprio poco; aveva mostrato un elevato tasso di figaggine nel tremendo combattimento con Berserker grazie alla tecnica devastante e bellissima chiamata “Unlimited Blade Works”, ma a parte quello non aveva fatto altro. Un elemento alquanto sospetto si era visto in un fotogramma della seconda opening, nel quale lui e Shiro combattevano in una specie di landa desolata.
La serie aveva il difetto di ammorbare lo spettatore con molti dialoghi, lasciando i combattimenti quasi in secondo piano; nel lungometraggio essi invece saranno la parte predominante, daranno grande velocità, dinamicità e fluidità al tutto, tanto che quell’ora e 45 che dura passerà davvero in fretta perché si sarà quasi rapiti dagli eventi; non ci sono i buchi o tempi morti che, ahimè, abbondavano nella serie.
Le animazioni sono davvero ottime e i colori sono molto più accesi se paragonati a quelli della serie; in fondo sono passati ben 4 anni da allora, ed è chiaro che il livello tecnico sia molto migliorato.
Il problema, se così vogliamo chiamarlo, è che in meno di due ore gli autori hanno condensato lo stesso numero di avvenimenti che nella serie erano stati sviluppati in 24 episodi, quindi un tempo tra le quattro e le cinque volte superiore, così anno dovuto tagliare parecchio, soprattutto la parte introduttiva dove veniva spiegato che cos’era la Guerra del Santo Graal e venivano introdotti i vari personaggi. Qui tutto arriva come un lampo, senza grandi spiegazioni e paroloni, anche i personaggi sono approfonditi poco o nulla a parte Shiro, Rin e Archer.
E’ l’azione a farla da padrona: la sequenza iniziale ne è un perfetto esempio, perché nel giro di pochissimi minuti si passa dal combattimento tra Archer e Lancer a quello con Berserker.
Una persona che non abbia precedentemente visto la serie potrebbe senz’altro apprezzare il film, ma gli mancherebbero molti tasselli fondamentali per capire bene perché tutte quelle persone si ammazzano di botte dall’inizio alla fine.
Stavolta l’attenzione non sarà posta sul rapporto tra Shiro e Saber, ma su Rin e Archer.
Di quest’ultimo nella serie non si sapeva assolutamente niente, si era visto proprio poco; aveva mostrato un elevato tasso di figaggine nel tremendo combattimento con Berserker grazie alla tecnica devastante e bellissima chiamata “Unlimited Blade Works”, ma a parte quello non aveva fatto altro. Un elemento alquanto sospetto si era visto in un fotogramma della seconda opening, nel quale lui e Shiro combattevano in una specie di landa desolata.
La serie aveva il difetto di ammorbare lo spettatore con molti dialoghi, lasciando i combattimenti quasi in secondo piano; nel lungometraggio essi invece saranno la parte predominante, daranno grande velocità, dinamicità e fluidità al tutto, tanto che quell’ora e 45 che dura passerà davvero in fretta perché si sarà quasi rapiti dagli eventi; non ci sono i buchi o tempi morti che, ahimè, abbondavano nella serie.
Le animazioni sono davvero ottime e i colori sono molto più accesi se paragonati a quelli della serie; in fondo sono passati ben 4 anni da allora, ed è chiaro che il livello tecnico sia molto migliorato.
Il problema, se così vogliamo chiamarlo, è che in meno di due ore gli autori hanno condensato lo stesso numero di avvenimenti che nella serie erano stati sviluppati in 24 episodi, quindi un tempo tra le quattro e le cinque volte superiore, così anno dovuto tagliare parecchio, soprattutto la parte introduttiva dove veniva spiegato che cos’era la Guerra del Santo Graal e venivano introdotti i vari personaggi. Qui tutto arriva come un lampo, senza grandi spiegazioni e paroloni, anche i personaggi sono approfonditi poco o nulla a parte Shiro, Rin e Archer.
E’ l’azione a farla da padrona: la sequenza iniziale ne è un perfetto esempio, perché nel giro di pochissimi minuti si passa dal combattimento tra Archer e Lancer a quello con Berserker.
Una persona che non abbia precedentemente visto la serie potrebbe senz’altro apprezzare il film, ma gli mancherebbero molti tasselli fondamentali per capire bene perché tutte quelle persone si ammazzano di botte dall’inizio alla fine.
“I am the bone of my sword. Steel is my body, and fire is my blood”. Il film inizia così e un brivido di piacere corre lunga la schiena di tutti gli amanti dell’universo di Fate/stay night; sono infatti le parole di Archer, le parole che anticipano l’Unlimited Blade Works.
Di strada ne ha fatta la visual novel che nel 2004, riscuotendo un buon successo, diede inizio a tutto; da allora infatti questo titolo ha dato lo spunto per una serie anime, un OAV televisivo, un manga e una svariata serie di videogiochi per ogni tipo di consolle Sony. Mancava il titolo cinematografico e puntualmente nel gennaio 2010 lo studio DEEN, lo stesso della serie televisiva, regalava ai cinema nipponici “Unlimited blade Works”, confermando tutti i doppiatori conosciuti sia sulle piattaforme video ludiche sia nelle puntate della serie.
Il nome rendeva ben chiara quella che sarebbe stata la trama del film. Chi non è avvezzo al mondo di Fate e l’ha conosciuto solo per la serie o per il manga, infatti, non sa che la visual novel originale aveva tre diversi percorsi narrativi, di cui L’UBW era il secondo. In questo nuovo capitolo è Archer l’anima eroica protagonista, mentre Saber viene messa in secondo piano sia dal punto di vista dell’azione vera e propria sia dal punto di vista della trama romantica, che in questo caso spetta a Rin; insomma la storia pur avendo un inizio simile, cambia notevolmente nello sviluppo della trama pur mantenendo sempre gli stessi personaggi
La serie animata, che comunque aveva avvicinato la maggior parte del pubblico alla storia, dato che la visual originaria era praticamente un hentai , era stata duramente criticata da chi conosceva l’universo narrativo originario con l’imputazione che, pur ispirandosi al contesto “Fate”, non ne era stata molto fedele. In questo “Unlimited Blade Works”, invece, si rende subito differente, risultando molto più vicino alla visual e chiarendo così molti dubbi che la serie aveva fatto venire allo spettatore, tra cui la vera identità di Archer.
Non sono del parere che questo film possa essere visto da chi non conosce almeno la serie animata, esso infatti parte a spron battuto con la storia e molti passaggi e spiegazioni vengono saltati a piè pari, dando per scontato che chi vede le sappia già. La storia, infatti, deve fare i conti con i tempi cinematografici, quindi quasi tutti i personaggi appaiono senza neanche la benché minima spiegazione (e alcuni come Sakura e Raider scompaiono anche molto velocemente) e a dire il vero anche le spiegazioni del perché si combatta una guerra sono appena abbozzate.
I drammi psicologici di Emyia, che pure avevano contraddistinto tutta la prima parte della serie, qui vengono appena accennati e in questo caso per me si è in errore, dato che poi non si viene ben a comprendere la contrapposizione con Archer e il desiderio di quest'ultimo di cambiare il proprio futuro.
Molto spazio viene lasciato all’azione, e anche a una maggiore violenza e a scene di sangue, per la felicità di chi ne aveva sempre cercata di più in quella che in effetti resta pur sempre una storia di battaglie; di contro la scena sentimental-erotica viene praticamente oscurata (certi legami e azioni si possono solo intuire), mentre sul finale non ho ben compreso certe scelte, che in parte si allontanano dalla visual, riguardo al protagonista Archer. C’è anche da fare presente, proprio nella parte finale, una citazione/omaggio al film Akira che mi ha sorpreso non poco.
La grafica è buona soprattutto nella fluidità delle scene d’azione, anche se il chara design non aggiunge niente di nuovo ai personaggi, mentre soltanto in certe ambientazioni si assistono a dei fondali che possono essere risaltati dall’alta definizione. La colonna sonora invece è la grande assente di questo film, mentre era stato uno dei punti di forza della serie animata; inserita com’è solo nelle scene culminanti, non può che lasciare delusi i tanti che, come me, si aspettavano una riproposizione in pompa magna delle magiche atmosfere che essa ricreava.
Il film, in conclusione, si può dire riuscito anche se, a essere sinceri, dai trailer io mi sarei aspettato di più, ma come ho detto lo sconsiglio a chi non conosce né l’anime né il manga e a chi invece si era appassionato all’anime per la storia d’amore tra Saber ed Emiyia .
Di strada ne ha fatta la visual novel che nel 2004, riscuotendo un buon successo, diede inizio a tutto; da allora infatti questo titolo ha dato lo spunto per una serie anime, un OAV televisivo, un manga e una svariata serie di videogiochi per ogni tipo di consolle Sony. Mancava il titolo cinematografico e puntualmente nel gennaio 2010 lo studio DEEN, lo stesso della serie televisiva, regalava ai cinema nipponici “Unlimited blade Works”, confermando tutti i doppiatori conosciuti sia sulle piattaforme video ludiche sia nelle puntate della serie.
Il nome rendeva ben chiara quella che sarebbe stata la trama del film. Chi non è avvezzo al mondo di Fate e l’ha conosciuto solo per la serie o per il manga, infatti, non sa che la visual novel originale aveva tre diversi percorsi narrativi, di cui L’UBW era il secondo. In questo nuovo capitolo è Archer l’anima eroica protagonista, mentre Saber viene messa in secondo piano sia dal punto di vista dell’azione vera e propria sia dal punto di vista della trama romantica, che in questo caso spetta a Rin; insomma la storia pur avendo un inizio simile, cambia notevolmente nello sviluppo della trama pur mantenendo sempre gli stessi personaggi
La serie animata, che comunque aveva avvicinato la maggior parte del pubblico alla storia, dato che la visual originaria era praticamente un hentai , era stata duramente criticata da chi conosceva l’universo narrativo originario con l’imputazione che, pur ispirandosi al contesto “Fate”, non ne era stata molto fedele. In questo “Unlimited Blade Works”, invece, si rende subito differente, risultando molto più vicino alla visual e chiarendo così molti dubbi che la serie aveva fatto venire allo spettatore, tra cui la vera identità di Archer.
Non sono del parere che questo film possa essere visto da chi non conosce almeno la serie animata, esso infatti parte a spron battuto con la storia e molti passaggi e spiegazioni vengono saltati a piè pari, dando per scontato che chi vede le sappia già. La storia, infatti, deve fare i conti con i tempi cinematografici, quindi quasi tutti i personaggi appaiono senza neanche la benché minima spiegazione (e alcuni come Sakura e Raider scompaiono anche molto velocemente) e a dire il vero anche le spiegazioni del perché si combatta una guerra sono appena abbozzate.
I drammi psicologici di Emyia, che pure avevano contraddistinto tutta la prima parte della serie, qui vengono appena accennati e in questo caso per me si è in errore, dato che poi non si viene ben a comprendere la contrapposizione con Archer e il desiderio di quest'ultimo di cambiare il proprio futuro.
Molto spazio viene lasciato all’azione, e anche a una maggiore violenza e a scene di sangue, per la felicità di chi ne aveva sempre cercata di più in quella che in effetti resta pur sempre una storia di battaglie; di contro la scena sentimental-erotica viene praticamente oscurata (certi legami e azioni si possono solo intuire), mentre sul finale non ho ben compreso certe scelte, che in parte si allontanano dalla visual, riguardo al protagonista Archer. C’è anche da fare presente, proprio nella parte finale, una citazione/omaggio al film Akira che mi ha sorpreso non poco.
La grafica è buona soprattutto nella fluidità delle scene d’azione, anche se il chara design non aggiunge niente di nuovo ai personaggi, mentre soltanto in certe ambientazioni si assistono a dei fondali che possono essere risaltati dall’alta definizione. La colonna sonora invece è la grande assente di questo film, mentre era stato uno dei punti di forza della serie animata; inserita com’è solo nelle scene culminanti, non può che lasciare delusi i tanti che, come me, si aspettavano una riproposizione in pompa magna delle magiche atmosfere che essa ricreava.
Il film, in conclusione, si può dire riuscito anche se, a essere sinceri, dai trailer io mi sarei aspettato di più, ma come ho detto lo sconsiglio a chi non conosce né l’anime né il manga e a chi invece si era appassionato all’anime per la storia d’amore tra Saber ed Emiyia .
Unlimited Blade Works è una storia alternativa, che spiega alcuni punti rimasti in sospeso nella versione anime TV. Quello che mi è piaciuto maggiormente è stata la conferma che Shirou e Archer, in realtà, sono la stessa persona - dato che lo sospettavo già.
Quello che non mi piaciuto molto sono stati i "tagli" delle varie vicende, vedi l'eliminazione di Rider,comparsa, morta e non c'è nemmeno lo scontro dove viene sconfitta. Capisco l'esigenza di realizzare un film non troppo lungo come durata, ma alcune parti della storia avrei voluto vederle meglio.
Per me comunque Unlimited Blade Works è un film bellissimo, dove c'è solo un protagonista assoluto mentre alcuni personaggi hanno guadagnato importanza e altri ne hanno persa, in rapporto alla serie TV. E' realizzato con estrema cura.
Un piccolo consiglio guardatelo dopo avere visto la serie, perché si completano a vicenda sotto alcuni aspetti, soprattutto per l'inizio di questo film. Di più posso solo dire buona visione e spero che vi piaccia quanto è piaciuto a me.
Quello che non mi piaciuto molto sono stati i "tagli" delle varie vicende, vedi l'eliminazione di Rider,comparsa, morta e non c'è nemmeno lo scontro dove viene sconfitta. Capisco l'esigenza di realizzare un film non troppo lungo come durata, ma alcune parti della storia avrei voluto vederle meglio.
Per me comunque Unlimited Blade Works è un film bellissimo, dove c'è solo un protagonista assoluto mentre alcuni personaggi hanno guadagnato importanza e altri ne hanno persa, in rapporto alla serie TV. E' realizzato con estrema cura.
Un piccolo consiglio guardatelo dopo avere visto la serie, perché si completano a vicenda sotto alcuni aspetti, soprattutto per l'inizio di questo film. Di più posso solo dire buona visione e spero che vi piaccia quanto è piaciuto a me.
Questo lungometraggio, Fate/ Stay Night - Unlimited Blade Works, segue e ricalca piuttosto fedelmente l'arco narrativo omonimo della visual novel di grande successo in madrepatria, discostandosi quindi dalle vicende della serie animata prodotta qualche anno fa.
L'inizio della storia è identico a quello che avevamo già avuto modo di vedere: il duello tra Archer e Lancer, l'uccisione di Shirou da parte di quest'ultimo, il gesto di grande misericordia di Rin e l'evocazione inaspettata di Saber, anche se andando avanti nella visione del film le differenze aumentano in maniera significativa, tenendoti incollato allo schermo fino alla fine.
I protagonisti di questo film sono Archer, Shirou e Rin, il loro rapporto e i legami che li uniscono (soprattutto per quanto riguarda i primi due), mentre Saber, che nella serie aveva un ruolo predominante, qui si riduce a poco più di un personaggio secondario, così come diminuisce la sua utilità ai fini della trama principale.
Ritroviamo anche tutti i personaggi che avevamo avuto modo di conoscere, le cui sorti risultano completamente stravolte per i già citati motivi.
La realizzazione tecnica del film è davvero impressionante, molto superiore alla serie grazie alla grafica in alta definizione. Le animazione sono molto fluide, soprattutto per quanto concerne le scene di combattimento che sono un vero e proprio spettacolo per gli occhi, grazie anche ai colori vividi che permeano l'intera opera.
La colonna sonora è molto evocativa e prende spunto da quella della serie animata, regalandoci quindi pezzi emozionanti e particolarmente adatti alle vicende narrate.
Il doppiaggio si attesta sui medesimi livelli che abbiamo già avuto modo di conoscere, concedendoci quindi una sorta di "familiarità" durante tutta la visione.
Concludo consigliando vivamente a tutti la visione di questo film, anche a chi è digiuno della serie animata, perché non avrà bisogno di guardarla per potere godere appieno della bellezza di questa storia.
Voto finale: 9.
L'inizio della storia è identico a quello che avevamo già avuto modo di vedere: il duello tra Archer e Lancer, l'uccisione di Shirou da parte di quest'ultimo, il gesto di grande misericordia di Rin e l'evocazione inaspettata di Saber, anche se andando avanti nella visione del film le differenze aumentano in maniera significativa, tenendoti incollato allo schermo fino alla fine.
I protagonisti di questo film sono Archer, Shirou e Rin, il loro rapporto e i legami che li uniscono (soprattutto per quanto riguarda i primi due), mentre Saber, che nella serie aveva un ruolo predominante, qui si riduce a poco più di un personaggio secondario, così come diminuisce la sua utilità ai fini della trama principale.
Ritroviamo anche tutti i personaggi che avevamo avuto modo di conoscere, le cui sorti risultano completamente stravolte per i già citati motivi.
La realizzazione tecnica del film è davvero impressionante, molto superiore alla serie grazie alla grafica in alta definizione. Le animazione sono molto fluide, soprattutto per quanto concerne le scene di combattimento che sono un vero e proprio spettacolo per gli occhi, grazie anche ai colori vividi che permeano l'intera opera.
La colonna sonora è molto evocativa e prende spunto da quella della serie animata, regalandoci quindi pezzi emozionanti e particolarmente adatti alle vicende narrate.
Il doppiaggio si attesta sui medesimi livelli che abbiamo già avuto modo di conoscere, concedendoci quindi una sorta di "familiarità" durante tutta la visione.
Concludo consigliando vivamente a tutti la visione di questo film, anche a chi è digiuno della serie animata, perché non avrà bisogno di guardarla per potere godere appieno della bellezza di questa storia.
Voto finale: 9.