Mahou Shoujo Lyrical Nanoha the Movie 1st
Da anni ormai vado ripetendo che la nicchia una volta occupata dal genere robotico è stata occupata dal mahou shoujo sentai; "Mahou Shoujo Lyrical Nanoha" conferma ancor più questa mia opinione. Si tratta di una serie evidentemente rivolta a un pubblico maschile, con largo spazio assegnato ai combattimenti e scene di distruzione di città che non sfigurerebbero in un robotico classico: solo che i detentori di tutto questo potere non sono giganti d'acciao ma ragazzine di nove anni. Sono finiti i tempi degli eroi adulti, virili e ribelli: adesso apparentemente gli otaku giapponesi si riconoscono molto di più in dolci ragazzine desiderose di fare amicizia.
Preso atto di ciò, ho voluto dare un'occhiata al film di Nanoha, per tenermi al passo con le tendenze moderne, preferendolo alla serie, la cui visione avrebbe occupato molto più tempo. Mi sono pentito della decisione, perché un film per sua natura ha tempistiche molto contratte. Nei tempi lunghi di una serie diventa più facile affezionarsi ai personaggi e diventano più credibili le relazioni tra loro: se il tutto viene condensato in due ore, le cose si fanno difficili. In particolare nel film non si capisce perché Nanoha diventi così legata a Fate che ha conosciuto pochi minuti prima e con cui ha combattuto una sola volta; nella serie mi immagino invece che le due si scontrino molte volte e che vengano a conoscersi meglio. Inoltre lo spettatore ha il tempo di riflettere sui personaggi, tra una puntata e l'altra. In un film tutto ciò è impossibile. In aggiunta a ciò, il cast di personaggi di Nanoha è molto nutrito e in due sole ore è impossibile presentarli a dovere.
Fatte queste precisazioni, va detto che il film è buono e l'aspetto tecnico (animazioni, colori, effetti speciali) è di altissimo livello, molto superiore a quello di una serie TV di medio budget. Non mi hanno convinto varie inquadrature di tipo lolicon, per fortuna non pesante ma che avrei comunque evitato - una gonna lunga anche per Fate no, eh? Sono anche presenti alcune scene piuttosto pesanti (madre che frusta la figlia), che non ci aspetterebbe di trovare in un mahou shoujo e che francamente mi sono parse un po' eccessive. È chiaro che è in atto una tendenza a "far crescere" il mahou shoujo, proponendolo a fasce d'età più elevate. Questo si vede in Nanoha così come nel più famoso "Madoka Magica", che sicuramente ha preso varie idee dal primo, pur rimanendo una serie con atmosfere diverse e diversi intenti.
Preso atto di ciò, ho voluto dare un'occhiata al film di Nanoha, per tenermi al passo con le tendenze moderne, preferendolo alla serie, la cui visione avrebbe occupato molto più tempo. Mi sono pentito della decisione, perché un film per sua natura ha tempistiche molto contratte. Nei tempi lunghi di una serie diventa più facile affezionarsi ai personaggi e diventano più credibili le relazioni tra loro: se il tutto viene condensato in due ore, le cose si fanno difficili. In particolare nel film non si capisce perché Nanoha diventi così legata a Fate che ha conosciuto pochi minuti prima e con cui ha combattuto una sola volta; nella serie mi immagino invece che le due si scontrino molte volte e che vengano a conoscersi meglio. Inoltre lo spettatore ha il tempo di riflettere sui personaggi, tra una puntata e l'altra. In un film tutto ciò è impossibile. In aggiunta a ciò, il cast di personaggi di Nanoha è molto nutrito e in due sole ore è impossibile presentarli a dovere.
Fatte queste precisazioni, va detto che il film è buono e l'aspetto tecnico (animazioni, colori, effetti speciali) è di altissimo livello, molto superiore a quello di una serie TV di medio budget. Non mi hanno convinto varie inquadrature di tipo lolicon, per fortuna non pesante ma che avrei comunque evitato - una gonna lunga anche per Fate no, eh? Sono anche presenti alcune scene piuttosto pesanti (madre che frusta la figlia), che non ci aspetterebbe di trovare in un mahou shoujo e che francamente mi sono parse un po' eccessive. È chiaro che è in atto una tendenza a "far crescere" il mahou shoujo, proponendolo a fasce d'età più elevate. Questo si vede in Nanoha così come nel più famoso "Madoka Magica", che sicuramente ha preso varie idee dal primo, pur rimanendo una serie con atmosfere diverse e diversi intenti.
A sei anni di distanza dalla trasmissione televisiva della prima serie, la saga di Nanoha fa il suo ritorno sulla scena dell'animazione giapponese. La veste è quella di un film cinematografico che, come per altri progetti analoghi, condensa e fa un retelling della storia che in tempi passati era raccontata in una serie televisiva.
Nasce così Mahou Shoujo Lyrical Nanoha the Movie 1st, primo step di un progetto evidentemente più lungo (già infatti è di prossima uscita un secondo film già contrassegnato come the Movie 2nd) volto a riportare sulla scena le avventure della piccola "maga lirica".
Il nuovo film ripercorre sostanzialmente passo passo la storia già presentata nella prima stagione, ma sarebbe affrettato giudicare il tutto come una mera minestra riscaldata dai progressi della tecnica nell'animazione.
La storia viene infatti rivista e in parte rielaborata con il sicuro intento da parte degli autori di limarne alcuni difetti di base e di adattare il tutto alle diverse tempistiche del mezzo cinematografico. E l'impatto più evidente si ha proprio nei tempi: laddove nella serie TV i primi episodi costituivano una lunga e un po' pesante introduzione, vi è ora un inizio di pellicola organico e dinamico, che "al volo" introduce lo spettatore nel mondo di Nanoha. Fatto sta che nel giro di una mezz'ora scarsa entra in scena Fate e quindi ci si può dire già caduti nella parte più coinvolgente della storia.
Sia il "fan" già a conoscenza dei fatti sia lo spettatore novizio che delle serie conosceva poco o nulla possono entrare rapidamente e ben riscaldati nel vivo delle vicende.
Ma il diverso ritmo della narrazione non è l'unica modifica apportata: sequenze realizzate ex-novo, basate su alcuni drama CD prodotti in Giappone collateralmente alla serie, arrivano a portare linfa e aria nuova nella storia. È il caso di alcune parti focalizzate sull'avvicinamento di Nanoha all'impiego della magia e dei suoi nuovi poteri, ma soprattutto di altre che approfondiscono la storia e il passato di Fate rendendola ora, e quasi veramente rinarrandola stavolta, più chiara e toccante di prima, conferendo al personaggio stesso, già di per sé caratterizzato in modo superbo, una maggiore complessità e un maggiore fascino.
Automatico dire però che altre parti della storia vengono sacrificate, come quelle relative a Nanoha con la famiglia o, in minor misura, con le sue amiche Arisa e Suzuka. Pur trattandosi di parti che nella serie contribuivano allo stile e al clima generalmente gentile della serie, mal si mantengono nei ristretti (nonostante il film duri due ore abbondanti) tempi di un film.
Non è comunque solo il piano narrativo a essere stato rivisto. Anche quello grafico è stato doverosamente rielaborato con le tecniche d'animazione sviluppate negli anni rispetto alla prima messa in onda di Nanoha.
Cosicché, se il design dei personaggi è mantenuto stabile con al massimo qualche ritocco (ma parliamo di dettagli) su Nanoha e Fate nelle tenute da battaglia, ritroviamo d'altra parte una grafica nettamente più pulita e definita (siamo ora in era HD) per una qualità generale molto più alta che si nota specialmente negli sfondi e nelle ambientazioni. L'uso della computer grafica e una rielaborazione complessiva degli attacchi e dei relativi effetti speciali rendono ora gli scontri ancor più dinamici e spettacolari, tanto che nella battaglia decisiva tra le due protagoniste si potrebbe pensare di essere nel più accanito scontro di un Dragon Ball Z o, perché no, di un Gurren Lagann, vista la distruzione portata dalle due "maghette", piuttosto in un anime che "di base" sarebbe un evoluzione del majokko.
Dal canto loro anche le musiche subiscono un aggiornamento: nuove arie si affiancano alle vecchie e nuove canzoni sostituiscono le precedenti, tuttavia in alcuni momenti chiave è possibile per l'appassionato riconoscere con nostalgia in sottofondo delle versioni strumentali di "Innocent Starter" e "Make a Little Wish", le vecchie opening ed ending.
Nel complesso il progetto di retelling e rinnovamento si può dunque dire dunque riuscito e anche il finale, che nella serie TV aveva per un tratto un calo d'intensità rispetto al climax narrativo, pur non avendo cambiamenti è ora meglio amalgamato nell'insieme ed emozionalmente all'altezza.
Volendo quindi tirare le somme, possiamo dire che con questo Mahou Shoujo Lyrical Nanoha the Movie 1st la Seven Arcs centra i suoi obbiettivi prendendo un prodotto già di per sé molto buono, aggiornandolo nella veste tecnica, limandone i difetti e ottenendo così un'opera di fatto meglio riuscita rispetto alla "prima generazione". Ciò che ne esce è un ottimo film di animazione che saprà coinvolgere pienamente sia i fan sia gli spettatori che per la prima volta si avvicinano a questa saga.
Visto dunque il risultato ottenuto per questa pellicola, le aspettative per il secondo film, relativo all'ottima seconda serie A'S, divengono, automaticamente e doverosamente, altissime.
Nasce così Mahou Shoujo Lyrical Nanoha the Movie 1st, primo step di un progetto evidentemente più lungo (già infatti è di prossima uscita un secondo film già contrassegnato come the Movie 2nd) volto a riportare sulla scena le avventure della piccola "maga lirica".
Il nuovo film ripercorre sostanzialmente passo passo la storia già presentata nella prima stagione, ma sarebbe affrettato giudicare il tutto come una mera minestra riscaldata dai progressi della tecnica nell'animazione.
La storia viene infatti rivista e in parte rielaborata con il sicuro intento da parte degli autori di limarne alcuni difetti di base e di adattare il tutto alle diverse tempistiche del mezzo cinematografico. E l'impatto più evidente si ha proprio nei tempi: laddove nella serie TV i primi episodi costituivano una lunga e un po' pesante introduzione, vi è ora un inizio di pellicola organico e dinamico, che "al volo" introduce lo spettatore nel mondo di Nanoha. Fatto sta che nel giro di una mezz'ora scarsa entra in scena Fate e quindi ci si può dire già caduti nella parte più coinvolgente della storia.
Sia il "fan" già a conoscenza dei fatti sia lo spettatore novizio che delle serie conosceva poco o nulla possono entrare rapidamente e ben riscaldati nel vivo delle vicende.
Ma il diverso ritmo della narrazione non è l'unica modifica apportata: sequenze realizzate ex-novo, basate su alcuni drama CD prodotti in Giappone collateralmente alla serie, arrivano a portare linfa e aria nuova nella storia. È il caso di alcune parti focalizzate sull'avvicinamento di Nanoha all'impiego della magia e dei suoi nuovi poteri, ma soprattutto di altre che approfondiscono la storia e il passato di Fate rendendola ora, e quasi veramente rinarrandola stavolta, più chiara e toccante di prima, conferendo al personaggio stesso, già di per sé caratterizzato in modo superbo, una maggiore complessità e un maggiore fascino.
Automatico dire però che altre parti della storia vengono sacrificate, come quelle relative a Nanoha con la famiglia o, in minor misura, con le sue amiche Arisa e Suzuka. Pur trattandosi di parti che nella serie contribuivano allo stile e al clima generalmente gentile della serie, mal si mantengono nei ristretti (nonostante il film duri due ore abbondanti) tempi di un film.
Non è comunque solo il piano narrativo a essere stato rivisto. Anche quello grafico è stato doverosamente rielaborato con le tecniche d'animazione sviluppate negli anni rispetto alla prima messa in onda di Nanoha.
Cosicché, se il design dei personaggi è mantenuto stabile con al massimo qualche ritocco (ma parliamo di dettagli) su Nanoha e Fate nelle tenute da battaglia, ritroviamo d'altra parte una grafica nettamente più pulita e definita (siamo ora in era HD) per una qualità generale molto più alta che si nota specialmente negli sfondi e nelle ambientazioni. L'uso della computer grafica e una rielaborazione complessiva degli attacchi e dei relativi effetti speciali rendono ora gli scontri ancor più dinamici e spettacolari, tanto che nella battaglia decisiva tra le due protagoniste si potrebbe pensare di essere nel più accanito scontro di un Dragon Ball Z o, perché no, di un Gurren Lagann, vista la distruzione portata dalle due "maghette", piuttosto in un anime che "di base" sarebbe un evoluzione del majokko.
Dal canto loro anche le musiche subiscono un aggiornamento: nuove arie si affiancano alle vecchie e nuove canzoni sostituiscono le precedenti, tuttavia in alcuni momenti chiave è possibile per l'appassionato riconoscere con nostalgia in sottofondo delle versioni strumentali di "Innocent Starter" e "Make a Little Wish", le vecchie opening ed ending.
Nel complesso il progetto di retelling e rinnovamento si può dunque dire dunque riuscito e anche il finale, che nella serie TV aveva per un tratto un calo d'intensità rispetto al climax narrativo, pur non avendo cambiamenti è ora meglio amalgamato nell'insieme ed emozionalmente all'altezza.
Volendo quindi tirare le somme, possiamo dire che con questo Mahou Shoujo Lyrical Nanoha the Movie 1st la Seven Arcs centra i suoi obbiettivi prendendo un prodotto già di per sé molto buono, aggiornandolo nella veste tecnica, limandone i difetti e ottenendo così un'opera di fatto meglio riuscita rispetto alla "prima generazione". Ciò che ne esce è un ottimo film di animazione che saprà coinvolgere pienamente sia i fan sia gli spettatori che per la prima volta si avvicinano a questa saga.
Visto dunque il risultato ottenuto per questa pellicola, le aspettative per il secondo film, relativo all'ottima seconda serie A'S, divengono, automaticamente e doverosamente, altissime.
Di sicuro c'è molto da dire su questo primo film. Le cose di certo non mancano, è un'ottima pellicola. La trama è, più o meno, la stessa della prima serie di Nanoha, ma con un'aggiunta di grinta e sentimento, per due lunghe emozionanti ore di azione e malinconia.
Il film inizia velocemente, la dolce Nanoha sente una voce che la chiama in cerca di aiuto e scopre un "procione" con una strana perla al collo: Raising Heart! Essa permetterà a Nanoha di trasformarsi in una maho-shoujo, alla ricerca delle ventuno Jewel Seed, cristalli provenienti da una terra distrutta in passato. Nanoha non è l'unica con questo ruolo, in concorrenza con lei c'è Fate Testarossa, che cerca i Jewel Seed per la propria madre, corrotta dal potere: Precia Testarossa.
Questa è, sicuramente, una delle serie maho-shoujo più riuscite e si distacca completamente da tutte le altre. Infatti, la magia di Nanoha è dovuta ad un particolare uso della tecnologia, al contrario dei soliti poteri da maghetta. Anche il target a cui la serie è destinata differisce parecchio: ci troviamo infatti in una fascia che va dai ragazzi agli adulti. Infatti riusciamo a cogliere elementi particolari dell'anime, ad esempio gli abusi sui minori, cui la storia ruota particolarmente attorno, e l'alienazione sociale. Fate è il personaggio più complesso e ottimamente strutturato, la storia ruota attorno al suo passato (tragici i momenti in cui ricorda di non essere "vera") e all'essere sfruttata per poi essere abbandonata. Inoltre, viene dato un ruolo importante anche all'amicizia, tema dominante di ogni serie majokko che si rispetti. Fino alla fine, Nanoha cerca di condurre un ottimo rapporto con Fate, che inizialmente rifiuta.
Io darei un bel 10 a questo filmone. Non ho visto nessuna delle serie ma questo film mi ha fatto "riassumere" un bel po' di cose. Alla realizzazione tecnica si aggiunge anche un'ottima grafica dei personaggi e degli scenari. Le battaglie infuriano alla grande, con elementi magici tipici del genere uniti all'azione più sfrenata. Consiglio la visione di questo film a tutti i ragazzi/ragazze che vogliono cambiare un po' il solito stile "maghette per bene" e cercano qualcosa di più duro/drammatico. Adesso, aspettiamo con ansia il secondo film, annunciato per il 2012.
Il film inizia velocemente, la dolce Nanoha sente una voce che la chiama in cerca di aiuto e scopre un "procione" con una strana perla al collo: Raising Heart! Essa permetterà a Nanoha di trasformarsi in una maho-shoujo, alla ricerca delle ventuno Jewel Seed, cristalli provenienti da una terra distrutta in passato. Nanoha non è l'unica con questo ruolo, in concorrenza con lei c'è Fate Testarossa, che cerca i Jewel Seed per la propria madre, corrotta dal potere: Precia Testarossa.
Questa è, sicuramente, una delle serie maho-shoujo più riuscite e si distacca completamente da tutte le altre. Infatti, la magia di Nanoha è dovuta ad un particolare uso della tecnologia, al contrario dei soliti poteri da maghetta. Anche il target a cui la serie è destinata differisce parecchio: ci troviamo infatti in una fascia che va dai ragazzi agli adulti. Infatti riusciamo a cogliere elementi particolari dell'anime, ad esempio gli abusi sui minori, cui la storia ruota particolarmente attorno, e l'alienazione sociale. Fate è il personaggio più complesso e ottimamente strutturato, la storia ruota attorno al suo passato (tragici i momenti in cui ricorda di non essere "vera") e all'essere sfruttata per poi essere abbandonata. Inoltre, viene dato un ruolo importante anche all'amicizia, tema dominante di ogni serie majokko che si rispetti. Fino alla fine, Nanoha cerca di condurre un ottimo rapporto con Fate, che inizialmente rifiuta.
Io darei un bel 10 a questo filmone. Non ho visto nessuna delle serie ma questo film mi ha fatto "riassumere" un bel po' di cose. Alla realizzazione tecnica si aggiunge anche un'ottima grafica dei personaggi e degli scenari. Le battaglie infuriano alla grande, con elementi magici tipici del genere uniti all'azione più sfrenata. Consiglio la visione di questo film a tutti i ragazzi/ragazze che vogliono cambiare un po' il solito stile "maghette per bene" e cercano qualcosa di più duro/drammatico. Adesso, aspettiamo con ansia il secondo film, annunciato per il 2012.