Mahou Shoujo Sonico★Magika
Sonico Magika è una simpatica parodia di <i>Connect</i>, opening di <i>Mahou Shoujo ★ Madoka Magica</i>, uscita come pesce d'aprile a serie originale ancora in corso. La protagonista è Sonico, procace mascotte del gruppo Nitroplus, ivi impegnata a muovere i suoi primi passi da Puella Magi; tra siparietti sexy e capocciate contro lo schermo si direbbe che contrattarla non sia stato un grande affare, anche se bisogna riconoscere che la ragazza fa del suo meglio per essere all'altezza del suo nuovo compito.
Si tratta di un filmato di novanta secondi che, se avete un minimo di familiarità con <i>Madoka</i> e con i prodotti Nitroplus, non potrà non sembrarvi una vera e propria caccia al tesoro dal momento che pullula di riferimenti sia all'uno sia agli altri.
Ma è giusto considerare <i>Sonico Magica</i> un anime vero e proprio, indipendentemente dal fatto che era stato presentato al pubblico come tale? Non è ragionamento totalmente campato per aria se si considera che la struttura di <i>Connect</i> ricorda quella di una ballata, e che come tutte le ballate racconta una storia supportata da una precisa coreografia d'immagini. Se <i>Madoka</i> funziona perché reinterpreta i canoni del <i>majokko</i>, tuttavia, <i>Sonico</i>, per contro, ci riesce facendo propri quelli che caratterizzano la parodia. Questo è il motivo per cui, paradossalmente, il contrasto tra immagini e sonoro risulta molto meno stridente rispetto all'opening originale, che fa della sua ambiguità rispetto al contesto il suo punto di forza.
La computer grafica si alterna a un tratto pastoso che porta all'estremo la morbidezza del <i>character design</i> originale, soprattutto per quanto riguarda le espressioni facciali. Laddove <i>Madoka</i> si pregiava di fondali accurati e originali, poi, soprattutto per quanto riguarda i combattimenti con le streghe, <i>Sonico</i> risponde al fuoco con immagini blandamente ritoccate al computer, molto simili ai primi esperimenti che si fanno quando si comincia ad apprendere i rudimenti dei principali programmi di foto-ritocco. Il tutto, naturalmente, non fa che enfatizzare il contrasto sia contenutistico sia “spirituale” tra le due opening.
Non ci sono particolari controindicazioni nel vedere <i>Sonico</i> prima di <i>Madoka</i>, ma personalmente lo sconsiglio per il semplice fatto che senza un adeguato background il suo senso viene completamente vanificato, portando così lo spettatore a liquidarlo come uno dei tanti filmati più o meno simpatici che si possono trovare navigando in rete. D'altro canto, tuttavia, sarebbe interessante potere confrontare le impressioni da esso suscitate prima e dopo la visione dell'anime. Chi invece ha già fatto conoscenza con Madoka, Kyuubey e compagnia può considerare Sonico Magika come un'occasione per concedersi una risata liberatoria dopo 12 episodi dalle tinte deliziosamente una più fosca dell'altra.
Si tratta di un filmato di novanta secondi che, se avete un minimo di familiarità con <i>Madoka</i> e con i prodotti Nitroplus, non potrà non sembrarvi una vera e propria caccia al tesoro dal momento che pullula di riferimenti sia all'uno sia agli altri.
Ma è giusto considerare <i>Sonico Magica</i> un anime vero e proprio, indipendentemente dal fatto che era stato presentato al pubblico come tale? Non è ragionamento totalmente campato per aria se si considera che la struttura di <i>Connect</i> ricorda quella di una ballata, e che come tutte le ballate racconta una storia supportata da una precisa coreografia d'immagini. Se <i>Madoka</i> funziona perché reinterpreta i canoni del <i>majokko</i>, tuttavia, <i>Sonico</i>, per contro, ci riesce facendo propri quelli che caratterizzano la parodia. Questo è il motivo per cui, paradossalmente, il contrasto tra immagini e sonoro risulta molto meno stridente rispetto all'opening originale, che fa della sua ambiguità rispetto al contesto il suo punto di forza.
La computer grafica si alterna a un tratto pastoso che porta all'estremo la morbidezza del <i>character design</i> originale, soprattutto per quanto riguarda le espressioni facciali. Laddove <i>Madoka</i> si pregiava di fondali accurati e originali, poi, soprattutto per quanto riguarda i combattimenti con le streghe, <i>Sonico</i> risponde al fuoco con immagini blandamente ritoccate al computer, molto simili ai primi esperimenti che si fanno quando si comincia ad apprendere i rudimenti dei principali programmi di foto-ritocco. Il tutto, naturalmente, non fa che enfatizzare il contrasto sia contenutistico sia “spirituale” tra le due opening.
Non ci sono particolari controindicazioni nel vedere <i>Sonico</i> prima di <i>Madoka</i>, ma personalmente lo sconsiglio per il semplice fatto che senza un adeguato background il suo senso viene completamente vanificato, portando così lo spettatore a liquidarlo come uno dei tanti filmati più o meno simpatici che si possono trovare navigando in rete. D'altro canto, tuttavia, sarebbe interessante potere confrontare le impressioni da esso suscitate prima e dopo la visione dell'anime. Chi invece ha già fatto conoscenza con Madoka, Kyuubey e compagnia può considerare Sonico Magika come un'occasione per concedersi una risata liberatoria dopo 12 episodi dalle tinte deliziosamente una più fosca dell'altra.
Sonico Magika è una divertente quanto breve opening di stampo umoristico, che ripropone una versione "riveduta e corretta" dell'originale.
Nulla di più comunque che un semplice pesce d'aprile, apparso per un breve periodo e ormai quasi rimosso ovunque - questo video l'ho ritrovato solo cercando un po', ma forse qualcuno lo ha ri-uppato.
Per il resto c'è poco da dire, l'animazione in quanto parodia ricalca l'originale, così come i colori scelti. La voce varia rispetto a quella di Claris, che canta nella versione originale.
Nulla di più comunque che un semplice pesce d'aprile, apparso per un breve periodo e ormai quasi rimosso ovunque - questo video l'ho ritrovato solo cercando un po', ma forse qualcuno lo ha ri-uppato.
Per il resto c'è poco da dire, l'animazione in quanto parodia ricalca l'originale, così come i colori scelti. La voce varia rispetto a quella di Claris, che canta nella versione originale.
Mahou Shojo Sonico Magica è una parodia della sigla iniziale dell'anime Madoka Magica, nulla di più nulla di meno. E' stata realizzata come Pesce d'Aprile e si è presto diffusa in rete.
La protagonista è Sonico, prosperosa mascotte della casa editrice di visual novel Nitroplus, di cui fa parte Gen Urobuchi, l'ideatore della serie Madoka Magica.
Non c'è molto da dire sulla "trama". La nostra Sonico si trova nelle stesse condizioni di Madoka, ripercorrendo ogni scena dell'opening e riuscendo a combinare ancora più disastri della protagonista originale.
La grafica è una cg pastellosa che può piacere o non piacere, ma è indubbiamente ben realizzata. La canzone originale, "Connect", viene cantata da un'altra voce femminile, ma per il resto la base musicale rimane la stessa.
Concludendo, questo video è una parodia ben riuscita, che farà sorridere chi ha visto l'anime originale, ma solo chi conosce bene Nitroplus e Sonico si divertirà veramente. Chi non ha visto né l'anime originale né conosce Nitroplus, è meglio che non ci perda tempo: non ne capirebbe l'ironia.
Voto 8, perché nel suo piccolo è un video ben fatto.
La protagonista è Sonico, prosperosa mascotte della casa editrice di visual novel Nitroplus, di cui fa parte Gen Urobuchi, l'ideatore della serie Madoka Magica.
Non c'è molto da dire sulla "trama". La nostra Sonico si trova nelle stesse condizioni di Madoka, ripercorrendo ogni scena dell'opening e riuscendo a combinare ancora più disastri della protagonista originale.
La grafica è una cg pastellosa che può piacere o non piacere, ma è indubbiamente ben realizzata. La canzone originale, "Connect", viene cantata da un'altra voce femminile, ma per il resto la base musicale rimane la stessa.
Concludendo, questo video è una parodia ben riuscita, che farà sorridere chi ha visto l'anime originale, ma solo chi conosce bene Nitroplus e Sonico si divertirà veramente. Chi non ha visto né l'anime originale né conosce Nitroplus, è meglio che non ci perda tempo: non ne capirebbe l'ironia.
Voto 8, perché nel suo piccolo è un video ben fatto.
Se avete posto attenzione alla "trama" dell'anime, difficilmente sarete rimasti indifferenti. Non è cosa di tutti i giorni incappare nella visione di anime della durata totale di novanta secondi. Per quanto sia una trovata piuttosto deficiente (in senso buono!), non si può negare che l'idea attiri non poco. Del resto, basta una rapida ricerca su youtube per vedere l'episodio, che ha ben poco bisogno di essere subbata. Infatti possiamo considerarlo quasi uno spin-off di Mahoshojo Madoka Magika, o una parodia. Viene infatti rivisitata l'opening, considerabile l'unica cosa che divaghi un po' dai temi cupi e psicologici del resto dell'opera (anche se una volta visti altri episodi si iniziano a notare elementi non proprio pucciosissimi anche in quella). Al posto di Madoka, protagonista della serie, abbiamo una strana ed inadatta Sonico (andando a logica, penso sia il nome della protagonista), che sembra proprio mettercela tutta per essere al livello della Madoka originale. Invece inciampa, si fa male alla testa, rende anche più comiche le scenette assurde presenti nell'originale. Insomma, un vero disastro, che fa sfuggire a chi guarda quel sorriso che a Madoka proprio manca.
È palese che non serve a nulla vedere questo tralasciando l'opera originale, ma vista in seguito rende davvero bene come mini-gag che arricchisce il modo di vedere l'opera generale, un po' come guardare Haruhi-chan aumenta le possibilità di godersi appieno "La Malinconia di Haruhi Suzumiya".
Parlando delle animazioni, i personaggi sono rimpiazzati da controparti in grafica 3D, a volte anche un po' sbavate, ma anche questo aumenta il nonsenso dell'operetta. Ma non possiamo tralasciare il punto fondamentale dell'opera: essendo una opening, è completamente correlata da una canzone, la stessa dell'originale. La canzone è cantata dalla stessa seiyuu dell'opening di OreImo, intitolata Irony. Dal titolo "Conekuto", Conect, ha il solito mix di temi di amore e malinconia che caratterizza decine di brani simili, ma arricchito da un ottimo comparto strumentale e dalla voce con ottime potenzialità sonore.
Cosa posso dire infine? È palese la qualità dell'opera, ma solo perché è retta dall'originale. Quindi, se considerato alla stregua di un episodio extra, il voto è quello che ho dato. Se invece lo si considera un episodio singolo, mancano troppi elementi di valutazione per dare un voto coerente con quanto sopra detto. Spero che la recensione abbia spinto i fan di Madoka a vedere anche questi fantastici novanta secondi.
È palese che non serve a nulla vedere questo tralasciando l'opera originale, ma vista in seguito rende davvero bene come mini-gag che arricchisce il modo di vedere l'opera generale, un po' come guardare Haruhi-chan aumenta le possibilità di godersi appieno "La Malinconia di Haruhi Suzumiya".
Parlando delle animazioni, i personaggi sono rimpiazzati da controparti in grafica 3D, a volte anche un po' sbavate, ma anche questo aumenta il nonsenso dell'operetta. Ma non possiamo tralasciare il punto fondamentale dell'opera: essendo una opening, è completamente correlata da una canzone, la stessa dell'originale. La canzone è cantata dalla stessa seiyuu dell'opening di OreImo, intitolata Irony. Dal titolo "Conekuto", Conect, ha il solito mix di temi di amore e malinconia che caratterizza decine di brani simili, ma arricchito da un ottimo comparto strumentale e dalla voce con ottime potenzialità sonore.
Cosa posso dire infine? È palese la qualità dell'opera, ma solo perché è retta dall'originale. Quindi, se considerato alla stregua di un episodio extra, il voto è quello che ho dato. Se invece lo si considera un episodio singolo, mancano troppi elementi di valutazione per dare un voto coerente con quanto sopra detto. Spero che la recensione abbia spinto i fan di Madoka a vedere anche questi fantastici novanta secondi.