Hunter x Hunter (2011)
Prima di decidere di valutare e recensire una serie sono sempre solito aspettare la parola 'fine' da parte dell’autore. Tuttavia viste le difficoltà (ahimè di salute) del maestro Togashi nel proseguimento della propria opera e giunto alla conclusione che, con una grossa probabilità, non vedremo mai la conclusione di questo lavoro, mi sento di dare il mio giudizio per ciò che è stato pubblicato.
Premetto che per quanto mi riguarda, questa valutazione “in medias res” considerando il punto d’arrivo dell’anime contestualizzandolo nell’arco del manga è un’eccezione: gli anime che mollo senza concluderli non li recensisco nemmeno perché a mio parere non lo meritano, e se sono brutti ma avevano del potenziale da meritare la recensione, arrivo a concluderli prima di mettermi a scrivere, quindi il problema non sussiste.
"Hunter X hunter" (HXH) narra la storia di Gon Freecss, giovane ragazzo che sogna di divenire “Hunter”, figura accostabile all’eroe in altre serie televisive, ovvero un'entità di rilievo che ricopre un ruolo di protezione della civiltà grazie alle proprie qualità, innate o meno. Ed è quindi il suo travagliato percorso che viene ad essere messo sotto una lente di ingrandimento che, tuttavia, abilmente viene concessa anche a molti altri personaggi all’interno della serie.
Fin da subito ci si può rendere conto che il prodotto possiede diversi cavalli di battaglia: un’animazione mozzafiato sia per il tempo in cui venne prodotto (1999), che poi nella rivisitazione del 2011, e molte altre caratteristiche non meno riconoscibili che la rendono un’opera a tutto tondo; per citarne alcune: la versatilità identificabile nella capacità di spaziare tra diversi ambiti, generi e intrecci narrativi sempre perseguendo la costante shonen, una moltitudine di personaggi ben differenziabili e una trama che coinvolge proporzionalmente con l’avanzamento nella visione. Ma i veri assi che possiede HxH possono essere compresi solo nelle battute finali: un’intrigante introspezione psicologica che prende piede soprattutto in un determinato arco narrativo e una conseguente crescita/ maturazione/ metamorfosi della psiche di diversi personaggi.
Tutto permeato da combattimenti da 10 e lode.
Onestamente non mi stupisco di fronte a commenti come “l’apice del mondo shonen” o a paragoni per alcuni “sconsiderati” con le opere, ormai taboo, "Naruto", "One Piece" e "Dragonball".
Devo essere onesto? io preferisco HunterxHunter e nemmeno di poco.
La notorietà che gli manca dipende solo dal fatto che è rimasto meno sul mercato, perché in quanto a serie, a mio parere, è superiore.
Premetto che per quanto mi riguarda, questa valutazione “in medias res” considerando il punto d’arrivo dell’anime contestualizzandolo nell’arco del manga è un’eccezione: gli anime che mollo senza concluderli non li recensisco nemmeno perché a mio parere non lo meritano, e se sono brutti ma avevano del potenziale da meritare la recensione, arrivo a concluderli prima di mettermi a scrivere, quindi il problema non sussiste.
"Hunter X hunter" (HXH) narra la storia di Gon Freecss, giovane ragazzo che sogna di divenire “Hunter”, figura accostabile all’eroe in altre serie televisive, ovvero un'entità di rilievo che ricopre un ruolo di protezione della civiltà grazie alle proprie qualità, innate o meno. Ed è quindi il suo travagliato percorso che viene ad essere messo sotto una lente di ingrandimento che, tuttavia, abilmente viene concessa anche a molti altri personaggi all’interno della serie.
Fin da subito ci si può rendere conto che il prodotto possiede diversi cavalli di battaglia: un’animazione mozzafiato sia per il tempo in cui venne prodotto (1999), che poi nella rivisitazione del 2011, e molte altre caratteristiche non meno riconoscibili che la rendono un’opera a tutto tondo; per citarne alcune: la versatilità identificabile nella capacità di spaziare tra diversi ambiti, generi e intrecci narrativi sempre perseguendo la costante shonen, una moltitudine di personaggi ben differenziabili e una trama che coinvolge proporzionalmente con l’avanzamento nella visione. Ma i veri assi che possiede HxH possono essere compresi solo nelle battute finali: un’intrigante introspezione psicologica che prende piede soprattutto in un determinato arco narrativo e una conseguente crescita/ maturazione/ metamorfosi della psiche di diversi personaggi.
Tutto permeato da combattimenti da 10 e lode.
Onestamente non mi stupisco di fronte a commenti come “l’apice del mondo shonen” o a paragoni per alcuni “sconsiderati” con le opere, ormai taboo, "Naruto", "One Piece" e "Dragonball".
Devo essere onesto? io preferisco HunterxHunter e nemmeno di poco.
La notorietà che gli manca dipende solo dal fatto che è rimasto meno sul mercato, perché in quanto a serie, a mio parere, è superiore.
Avevo iniziato a leggere il manga appena uscito, credo ormai siano passati quasi vent'anni, ma l'avevo poi abbandonato.
In questi mesi sto recuperando una serie di battle shonen che attendevano, in alcuni casi, da anni... e "Hunter x Hunter" è forse quella che attendeva da più tempo.
Ho deciso di lasciar perdere il manga e mi sono sparato l'intera serie animata.
Cominciamo col dire che a distanza di quindici anni cambiano tantissime cose, si fanno tantissime esperienze, si cresce, si scoprono cose nuove e, in particolare, cambiano i gusti, che non sono più quelli della fascia di età del pubblico che fa da target per queste serie.
Comparto tecnico... piuttosto bene mi sento di dire. C'è un po' di computer graphic mediocre qua e là, e in alcune fasi disegni e animazioni lasciano un po' a desiderare... ma nel complesso ho visto serie davvero molto molto peggiori.
Il problema, per me, nasce con la qualità della trama.
Lo spunto iniziale è interessante, ma si perde anche troppo presto e la serie deraglia per poi perdere contatto con le origini (e l'autore con la realtà, ma ne parliamo dopo).
Molto bene le prime saghe: l'esame da Hunter, il recupero di Killua e l'Arena Celeste. Ottime sia per le trovate varie e interessanti, sia per la crescita misurata, motivata e costante. I personaggi, quanto a profondità e sfaccettature, non escono certo da un libro di Proust, ma d'altro canto non è ciò che si chiede a un prodotto di questo tipo.
Poi, con la saga di York Shin City, inizia il declino. Trama che lascia un po' a desiderare, qualche esagerazione e qualche buco qua e là superati da trovate un po' #meh e un po' #stacce, e un power creep troppo veloce. E il protagonista (Gon) che in troppi episodi ha un ruolo secondario o del tutto inutile.
La saga di Greed Island in un certo senso migliora la situazione. Presa a sé stante è molto godibile, anche se la richiesta allo spettatore di accettare che nessuno sia riuscito nel corso di anni a completare il gioco è grossa, per quella che è poi la difficoltà del gioco stesso. Apprezzabile però il lavoro fatto sulla crescita di Gon e Killua, cui viene data una maestra e dove viene motivato adeguatamente ogni miglioramento.
E veniamo al momento in cui il giudizio diventato negativo. La saga delle formichimere è troppo troppo lunga. Troppo. Lunga. Prolissa. Noiosa. Gon ha una parte importante, ma la verità è che per metà delle puntate non si vede neppure. E il power creep questa volta è davvero eccessivo. Come se l'autore volesse scusarsi del brodo allungato aggiungendo colpi irreali ed effetti speciali.
Attenzione: questa parte contiene spoiler
E quando vedi qualcuno saltare in aria con una pseudo-atomica e sopravvivere, per me, è sinonimo che qualcosa è andato terribilmente storto. E infatti, guarda un po', il nemico finale non lo sconfigge nessuno, perché quando si esagera è difficile rimediare, e quindi l'espediente è farlo crepare avvelenato.
Poi sì, per carità, il combattimento finale di Gon con Pitou è anche figo, ma dura praticamente meno di un episodio. Praticamente è buttato via.
Fine parte contenente spoiler
Ah... e l'ultima saga nel suo complesso di episodi ne occupa la bellezza di 60, ovvero circa il 40% del totale, quindi influenza in modo importante il mio voto finale.
Infine c'è l'ultima parte, l'elezione del nuovo presidente... saga carina, ma abbastanza trascurabile e insignificante.
Peccato. Ora speriamo che prima o poi si vada avanti, magari Togashi si riprende dai problemi alla schiena e torna a disegnare... ma non è che io ci speri troppo... e forse non me ne frega neppure poi molto.
Concludo dicendo che... io solo una cosa voglio sapere... ma i giapponesi che problemi hanno a creare un battle shonen in cui il protagonista è davvero il protagonista anche se è un bambino o un teenager? In cui il protagonista vince contro il nemico principale/finale grazie alle proprie capacità. Una serie in cui il protagonista vince in un combattimento "pulito", anziché essere un semplice spettatore, anziché vincere attraverso mezzucci ed espedienti narrativi, anziché vincere attraverso milioni di aiuti. O, come in questo caso, senza addirittura interagire con il nemico principale nello scontro finale? Una bella serie in cui al protagonista viene riconosciuto il giusto merito pubblico per una vittoria importante? Una serie che non vada a sfociare in qualcosa di oscuro e deprimente, ma che rimanga positiva e luminosa? Questa era una bella occasione, con un protagonista positivissimo, in tanti aspetti erede del Goku bambino dei primi episodi di Dragonball. Un'occasione decisamente buttata alle ortiche.
In questi mesi sto recuperando una serie di battle shonen che attendevano, in alcuni casi, da anni... e "Hunter x Hunter" è forse quella che attendeva da più tempo.
Ho deciso di lasciar perdere il manga e mi sono sparato l'intera serie animata.
Cominciamo col dire che a distanza di quindici anni cambiano tantissime cose, si fanno tantissime esperienze, si cresce, si scoprono cose nuove e, in particolare, cambiano i gusti, che non sono più quelli della fascia di età del pubblico che fa da target per queste serie.
Comparto tecnico... piuttosto bene mi sento di dire. C'è un po' di computer graphic mediocre qua e là, e in alcune fasi disegni e animazioni lasciano un po' a desiderare... ma nel complesso ho visto serie davvero molto molto peggiori.
Il problema, per me, nasce con la qualità della trama.
Lo spunto iniziale è interessante, ma si perde anche troppo presto e la serie deraglia per poi perdere contatto con le origini (e l'autore con la realtà, ma ne parliamo dopo).
Molto bene le prime saghe: l'esame da Hunter, il recupero di Killua e l'Arena Celeste. Ottime sia per le trovate varie e interessanti, sia per la crescita misurata, motivata e costante. I personaggi, quanto a profondità e sfaccettature, non escono certo da un libro di Proust, ma d'altro canto non è ciò che si chiede a un prodotto di questo tipo.
Poi, con la saga di York Shin City, inizia il declino. Trama che lascia un po' a desiderare, qualche esagerazione e qualche buco qua e là superati da trovate un po' #meh e un po' #stacce, e un power creep troppo veloce. E il protagonista (Gon) che in troppi episodi ha un ruolo secondario o del tutto inutile.
La saga di Greed Island in un certo senso migliora la situazione. Presa a sé stante è molto godibile, anche se la richiesta allo spettatore di accettare che nessuno sia riuscito nel corso di anni a completare il gioco è grossa, per quella che è poi la difficoltà del gioco stesso. Apprezzabile però il lavoro fatto sulla crescita di Gon e Killua, cui viene data una maestra e dove viene motivato adeguatamente ogni miglioramento.
E veniamo al momento in cui il giudizio diventato negativo. La saga delle formichimere è troppo troppo lunga. Troppo. Lunga. Prolissa. Noiosa. Gon ha una parte importante, ma la verità è che per metà delle puntate non si vede neppure. E il power creep questa volta è davvero eccessivo. Come se l'autore volesse scusarsi del brodo allungato aggiungendo colpi irreali ed effetti speciali.
Attenzione: questa parte contiene spoiler
E quando vedi qualcuno saltare in aria con una pseudo-atomica e sopravvivere, per me, è sinonimo che qualcosa è andato terribilmente storto. E infatti, guarda un po', il nemico finale non lo sconfigge nessuno, perché quando si esagera è difficile rimediare, e quindi l'espediente è farlo crepare avvelenato.
Poi sì, per carità, il combattimento finale di Gon con Pitou è anche figo, ma dura praticamente meno di un episodio. Praticamente è buttato via.
Fine parte contenente spoiler
Ah... e l'ultima saga nel suo complesso di episodi ne occupa la bellezza di 60, ovvero circa il 40% del totale, quindi influenza in modo importante il mio voto finale.
Infine c'è l'ultima parte, l'elezione del nuovo presidente... saga carina, ma abbastanza trascurabile e insignificante.
Peccato. Ora speriamo che prima o poi si vada avanti, magari Togashi si riprende dai problemi alla schiena e torna a disegnare... ma non è che io ci speri troppo... e forse non me ne frega neppure poi molto.
Concludo dicendo che... io solo una cosa voglio sapere... ma i giapponesi che problemi hanno a creare un battle shonen in cui il protagonista è davvero il protagonista anche se è un bambino o un teenager? In cui il protagonista vince contro il nemico principale/finale grazie alle proprie capacità. Una serie in cui il protagonista vince in un combattimento "pulito", anziché essere un semplice spettatore, anziché vincere attraverso mezzucci ed espedienti narrativi, anziché vincere attraverso milioni di aiuti. O, come in questo caso, senza addirittura interagire con il nemico principale nello scontro finale? Una bella serie in cui al protagonista viene riconosciuto il giusto merito pubblico per una vittoria importante? Una serie che non vada a sfociare in qualcosa di oscuro e deprimente, ma che rimanga positiva e luminosa? Questa era una bella occasione, con un protagonista positivissimo, in tanti aspetti erede del Goku bambino dei primi episodi di Dragonball. Un'occasione decisamente buttata alle ortiche.
"Hunter x Hunter" è un anime d'azione e avventura basato sul manga omonimo di Yoshihiro Togashi. La serie segue le avventure di un giovane ragazzo di nome Gon Freecss, che decide di diventare un Hunter, una figura rispettata e ricercata in tutto il mondo per le sue abilità e conoscenze.
Gon è un personaggio affascinante e simpatico, che affronta le sfide con coraggio e determinazione, ma anche con un senso di giustizia e compassione che lo rendono unico nel suo genere.
Uno dei punti di forza dell'anime è la sua trama ben sviluppata e appassionante, che si sviluppa in modo coerente e logico. La serie è ricca di avventure, sfide e scontri emozionanti, mantenendo sempre alta la tensione e l'interesse degli spettatori. La serie affronta anche temi maturi come la morte, la violenza e la guerra, dando alla narrazione un senso di profondità e serietà.
Praticamente tutti i personaggi di "Hunter x Hunter", sia quelli principali che quelli secondari, sono ben sviluppati e distintivi, con storie di vita interessanti e motivazioni chiare. Ogni personaggio è altrettanto interessante, con un passato oscuro e una personalità unica che li rendono unici nel loro genere. Inoltre, il protagonista non è sempre al centro dell'attenzione, molti personaggi hanno delle saghe o mini-saghe incentrate su di loro. Questo è uno dei punti di forza della serie, in cui ogni personaggio ha un ruolo importante e contribuisce alla trama in modo significativo, sia quelli primari che quelli secondari.
Disegni e animazione hanno uno stile visivo pulito e accattivante, con un'attenzione ai dettagli e un'animazione fluida che lo rendono uno spettacolo visivamente ottimo.
La colonna sonora dell'anime "ti resta in testa", con musiche che si adattano perfettamente alle situazioni e alle emozioni presentate dai personaggi coinvolti in ogni momento.
Ovviamente ci sono alcune note negative da considerare che molti spettatori potrebbero ritenere importanti: nonostante l'anime abbia un buon ritmo generale, ci sono alcune parti della storia che sembrano tirarsi un po' troppo e ci sono anche episodi riempitivi che potrebbero essere evitati. Inoltre, l'assenza di personaggi femminili significativi potrebbe essere un punto negativo per chi cerca anime con personaggi femminili forti e complessi, oppure in generale un bel mix di personaggi.
Infine, nonostante la serie affronti una vasta gamma di temi e problemi, ci sono due temi che vengono ripetuti più volte (come se il pubblico non riuscisse a capire). Ovviamente questo è stato fatto per gli spettatori più giovani, per evitare di perdere il focus sulle cose importanti, ma questo potrebbe essere un problema per alcuni spettatori più esigenti o comunque più adulti.
In generale, sebbene ci siano alcune note negative, queste non hanno un impatto significativo sulla qualità dell'anime. "Hunter x Hunter" rimane comunque una serie di grande impatto emotivo e una scelta eccellente per gli appassionati di anime d'azione e avventura. La serie è adatta a persone di tutte le età, la consiglio vivamente a chiunque.
Gon è un personaggio affascinante e simpatico, che affronta le sfide con coraggio e determinazione, ma anche con un senso di giustizia e compassione che lo rendono unico nel suo genere.
Uno dei punti di forza dell'anime è la sua trama ben sviluppata e appassionante, che si sviluppa in modo coerente e logico. La serie è ricca di avventure, sfide e scontri emozionanti, mantenendo sempre alta la tensione e l'interesse degli spettatori. La serie affronta anche temi maturi come la morte, la violenza e la guerra, dando alla narrazione un senso di profondità e serietà.
Praticamente tutti i personaggi di "Hunter x Hunter", sia quelli principali che quelli secondari, sono ben sviluppati e distintivi, con storie di vita interessanti e motivazioni chiare. Ogni personaggio è altrettanto interessante, con un passato oscuro e una personalità unica che li rendono unici nel loro genere. Inoltre, il protagonista non è sempre al centro dell'attenzione, molti personaggi hanno delle saghe o mini-saghe incentrate su di loro. Questo è uno dei punti di forza della serie, in cui ogni personaggio ha un ruolo importante e contribuisce alla trama in modo significativo, sia quelli primari che quelli secondari.
Disegni e animazione hanno uno stile visivo pulito e accattivante, con un'attenzione ai dettagli e un'animazione fluida che lo rendono uno spettacolo visivamente ottimo.
La colonna sonora dell'anime "ti resta in testa", con musiche che si adattano perfettamente alle situazioni e alle emozioni presentate dai personaggi coinvolti in ogni momento.
Ovviamente ci sono alcune note negative da considerare che molti spettatori potrebbero ritenere importanti: nonostante l'anime abbia un buon ritmo generale, ci sono alcune parti della storia che sembrano tirarsi un po' troppo e ci sono anche episodi riempitivi che potrebbero essere evitati. Inoltre, l'assenza di personaggi femminili significativi potrebbe essere un punto negativo per chi cerca anime con personaggi femminili forti e complessi, oppure in generale un bel mix di personaggi.
Infine, nonostante la serie affronti una vasta gamma di temi e problemi, ci sono due temi che vengono ripetuti più volte (come se il pubblico non riuscisse a capire). Ovviamente questo è stato fatto per gli spettatori più giovani, per evitare di perdere il focus sulle cose importanti, ma questo potrebbe essere un problema per alcuni spettatori più esigenti o comunque più adulti.
In generale, sebbene ci siano alcune note negative, queste non hanno un impatto significativo sulla qualità dell'anime. "Hunter x Hunter" rimane comunque una serie di grande impatto emotivo e una scelta eccellente per gli appassionati di anime d'azione e avventura. La serie è adatta a persone di tutte le età, la consiglio vivamente a chiunque.
Hunter x Hunter (2011) è la seconda serie televisiva tratta dell’opera omonima di Yoshihiro Togashi dopo quella del 1999, nonché reboot della storia che arriva ad adattare i primi 32 volumi del manga. Realizzata dallo studio Madhouse e diretta da Hiroshi Kōjina, si è rivelata una trasposizione piuttosto valida, ma non priva di qualche limite che a mio avviso potrebbe far storcere il naso a coloro che, viste le recensioni abbondantemente positive, potrebbero aspettarsi un prodotto esemplare per serie di questo tipo.
L’aspetto più convincente della serie è che riesce a valorizzare a pieno una trama già molto interessante ed emozionante di suo, caratteristica mai banale quando si tratta di una trasposizione. Esattamente come nel manga, anche qui le vicende di Gon e compagni sono uno spettacolo da seguire, tra personaggi memorabili, grandi battaglie e una costruzione della narrazione ben riuscita. A sorprendere però è soprattutto il lato tecnico. Le animazioni sono molto buone e nell’arco di 148 episodi mantengono un livello medio più che soddisfacente. Riuscita anche la colonna sonora e in particolare la sigla di apertura che personalmente non mi ha mai stancato malgrado sia sempre la stessa con una sola variante che viene proposta a fasi alterne. Discreto, ma non memorabile il doppiaggio giapponese, cosi come quello italiano che a mio avviso non va oltre la sufficienza a causa di troppe voci anonime e ben poco riconoscibili.
Ci sono solo due aspetti che non mi hanno convinto a pieno di questa trasposizione e ahimè non si tratta di fattori marginali. In primo luogo, lo stile grafico. Se è vero che tecnicamente la serie è buona, sul piano dell’estetica generale mi è sembrato un po’ troppo sovraccarico, con colori fin troppo accesi. È naturalmente una pura preferenza personale, ma questa scelta stilistica non mi ha fatto impazzire e la situazione col passare delle puntate non è migliorata molto. Più problematico il secondo punto che non ho gradito, ovvero il ritmo della serie. L’inizio è veramente troppo rapido e finisce per sacrificare le prime battute di una storia che a mio avviso è interessante fin da subito, offrendo quindi una prima impressione al di sotto delle potenzialità della trama. Comunque, già dopo una decina di puntate la situazione migliora, ma nella saga delle formichimere ho notato il problema opposto, dove il ritmo scende bruscamente e gli sviluppi di trama si fanno attendere maggiormente lasciando perlopiù spazio a un narratore che a volte sembra raccontare delle puntate che vanno al rallentatore. La serie poteva avvantaggiarsi del fatto che la maggior parte di queste vicende erano state disegnate anni prima, e in parte è stato cosi visto che non ci sono seri momenti di fiacca o vere e proprie puntate filler, nondimeno andava calcolato meglio il contenuto da assegnare a certi episodi, in particolare come già detto all’inizio e verso la fine.
Hunter x Hunter (2011) è una valida trasposizione, ma non differentemente da altre simili per manga dello stesso genere presenta una relativa discontinuità che non si manifesta tanto sotto il profilo tecnico che si mantiene di buona fattura, quanto sul ritmo della narrazione. Insomma, la serie mi è piaciuta abbastanza e la consiglio, ma personalmente non la vedo come un adattamento epocale e anzi, come spesso capita con queste trasposizioni, mi fanno riflettere su come certi sviluppi e colpi di scena mi fossero piaciuti di più nell’opera originale.
L’aspetto più convincente della serie è che riesce a valorizzare a pieno una trama già molto interessante ed emozionante di suo, caratteristica mai banale quando si tratta di una trasposizione. Esattamente come nel manga, anche qui le vicende di Gon e compagni sono uno spettacolo da seguire, tra personaggi memorabili, grandi battaglie e una costruzione della narrazione ben riuscita. A sorprendere però è soprattutto il lato tecnico. Le animazioni sono molto buone e nell’arco di 148 episodi mantengono un livello medio più che soddisfacente. Riuscita anche la colonna sonora e in particolare la sigla di apertura che personalmente non mi ha mai stancato malgrado sia sempre la stessa con una sola variante che viene proposta a fasi alterne. Discreto, ma non memorabile il doppiaggio giapponese, cosi come quello italiano che a mio avviso non va oltre la sufficienza a causa di troppe voci anonime e ben poco riconoscibili.
Ci sono solo due aspetti che non mi hanno convinto a pieno di questa trasposizione e ahimè non si tratta di fattori marginali. In primo luogo, lo stile grafico. Se è vero che tecnicamente la serie è buona, sul piano dell’estetica generale mi è sembrato un po’ troppo sovraccarico, con colori fin troppo accesi. È naturalmente una pura preferenza personale, ma questa scelta stilistica non mi ha fatto impazzire e la situazione col passare delle puntate non è migliorata molto. Più problematico il secondo punto che non ho gradito, ovvero il ritmo della serie. L’inizio è veramente troppo rapido e finisce per sacrificare le prime battute di una storia che a mio avviso è interessante fin da subito, offrendo quindi una prima impressione al di sotto delle potenzialità della trama. Comunque, già dopo una decina di puntate la situazione migliora, ma nella saga delle formichimere ho notato il problema opposto, dove il ritmo scende bruscamente e gli sviluppi di trama si fanno attendere maggiormente lasciando perlopiù spazio a un narratore che a volte sembra raccontare delle puntate che vanno al rallentatore. La serie poteva avvantaggiarsi del fatto che la maggior parte di queste vicende erano state disegnate anni prima, e in parte è stato cosi visto che non ci sono seri momenti di fiacca o vere e proprie puntate filler, nondimeno andava calcolato meglio il contenuto da assegnare a certi episodi, in particolare come già detto all’inizio e verso la fine.
Hunter x Hunter (2011) è una valida trasposizione, ma non differentemente da altre simili per manga dello stesso genere presenta una relativa discontinuità che non si manifesta tanto sotto il profilo tecnico che si mantiene di buona fattura, quanto sul ritmo della narrazione. Insomma, la serie mi è piaciuta abbastanza e la consiglio, ma personalmente non la vedo come un adattamento epocale e anzi, come spesso capita con queste trasposizioni, mi fanno riflettere su come certi sviluppi e colpi di scena mi fossero piaciuti di più nell’opera originale.
Premessa: la mia valutazione si riferisce a tutta l'opera e non solamente a questo specifico adattamento.
Nonostante "Hunter x Hunter" sia un'opera degli anni '90 e che venga sempre associata ai grandi capolavori della stessa epoca come "One Piece", "Naruto" e "Full Metal Alchemist", non mi ha mai interessato. La svolta è arrivata l'anno scorso con la distribuzione di VVVVID ed è arrivata al momento giusto, ora che posso guardarlo con un occhio maturo. Sì perché la prima cosa importante che mi sento di dire su quest'opera è che non è un cartone per bimbini. O meglio, proprio come i capolavori sopra citati, è adatta sia ad un pubblico molto giovane, per il carattere ludico e il tema avventuroso, che per quelli più grandi, magari in cerca di dialoghi di livello e di contenuti profondi. Complessivamente sono rimasto molto soddisfatto, tanto da vedere come unico difetto quello di non essere mai finito, altrimenti può tranquillamente essere acclamato come uno dei più grandi shounen di avventura di tutti i tempi, nulla da invidiare a "One Piece" o al mio preferito "Naruto".
Scendendo un po' più nello specifico, l'opera è costituita da sei archi narrativi. Sono tutti tra loro ben legati, i protagonisti seguiranno una crescita lineare al loro interno e ognuno sarà migliore del precedente. Questo crescendo fa sì che lo spettatore sia sempre più coinvolto e avido di conoscere il continuo.
I personaggi sono tantissimi e ognuno ha una sua distintiva caratterizzazione, niente commercialate. A partire dal protagonsita Gon e dall'indimenticabile Killua, neanche i personaggi secondari vengono trascurati, uno su tutti Hisoka. Non mi dilungo oltre, questo lato è sicuramente uno dei punti forti.
Dal punto di vista tecnico, l'anime gode di una buona animazione e riesce a donarci, grazie anche alla regia e al comparto sonoro, delle scene memorabili, a volte da brividi, talvolta emozionanti. Volete degli esempi di scene studiate nel minimo dettaglio o magari volete capire la differenza fra un anime mediocre e uno di serie A? Beh, vedete Hunter x Hunter e sarà come una scuola.
Vedendo qualche scena qua e là della vecchia edizione (1999), c'è da dire che nonostante i minori mezzi (dovuti dalla diversa epoca) anche lei sapeva il fatto suo, forse la regia era persino migliore.
Non credo di voler aggiungere altro, questo è un anime che va visto, punto. Ripeto: non essere concluso lo rende difficilmente valutabile ma per quanto visto fino ad ora è un capolavoro.
Nonostante "Hunter x Hunter" sia un'opera degli anni '90 e che venga sempre associata ai grandi capolavori della stessa epoca come "One Piece", "Naruto" e "Full Metal Alchemist", non mi ha mai interessato. La svolta è arrivata l'anno scorso con la distribuzione di VVVVID ed è arrivata al momento giusto, ora che posso guardarlo con un occhio maturo. Sì perché la prima cosa importante che mi sento di dire su quest'opera è che non è un cartone per bimbini. O meglio, proprio come i capolavori sopra citati, è adatta sia ad un pubblico molto giovane, per il carattere ludico e il tema avventuroso, che per quelli più grandi, magari in cerca di dialoghi di livello e di contenuti profondi. Complessivamente sono rimasto molto soddisfatto, tanto da vedere come unico difetto quello di non essere mai finito, altrimenti può tranquillamente essere acclamato come uno dei più grandi shounen di avventura di tutti i tempi, nulla da invidiare a "One Piece" o al mio preferito "Naruto".
Scendendo un po' più nello specifico, l'opera è costituita da sei archi narrativi. Sono tutti tra loro ben legati, i protagonisti seguiranno una crescita lineare al loro interno e ognuno sarà migliore del precedente. Questo crescendo fa sì che lo spettatore sia sempre più coinvolto e avido di conoscere il continuo.
I personaggi sono tantissimi e ognuno ha una sua distintiva caratterizzazione, niente commercialate. A partire dal protagonsita Gon e dall'indimenticabile Killua, neanche i personaggi secondari vengono trascurati, uno su tutti Hisoka. Non mi dilungo oltre, questo lato è sicuramente uno dei punti forti.
Dal punto di vista tecnico, l'anime gode di una buona animazione e riesce a donarci, grazie anche alla regia e al comparto sonoro, delle scene memorabili, a volte da brividi, talvolta emozionanti. Volete degli esempi di scene studiate nel minimo dettaglio o magari volete capire la differenza fra un anime mediocre e uno di serie A? Beh, vedete Hunter x Hunter e sarà come una scuola.
Vedendo qualche scena qua e là della vecchia edizione (1999), c'è da dire che nonostante i minori mezzi (dovuti dalla diversa epoca) anche lei sapeva il fatto suo, forse la regia era persino migliore.
Non credo di voler aggiungere altro, questo è un anime che va visto, punto. Ripeto: non essere concluso lo rende difficilmente valutabile ma per quanto visto fino ad ora è un capolavoro.
La prima stagione è indubbiamente una serie interessante, con dinamiche inaspettate, disegni sempre eccezionali e ambientazioni abbastanza variegate. La seconda stagione parte abbastanza bene e, se pensavamo di aver visto troppa crudeltà in questa dovremmo ricrederci, anche se non mancano situazioni inspiegabili come appunto le ultime dinamiche che apriranno le porte alla terza stagione. Dopo aver iniziato la terza stagione ho notato una certa ripetitività nelle dinamiche dei personaggi principali e secondari. Dire che il mio interesse sia crollato è un eufemismo.
Distribuzione : sto seguendo la serie su Amazon Prime nella versione con doppiaggio italiano, che non ha mai deluso le mie aspettative.
Distribuzione : sto seguendo la serie su Amazon Prime nella versione con doppiaggio italiano, che non ha mai deluso le mie aspettative.
Tempo fa vidi il primo adattamento, ora ho visto questo e devo dire che hanno fatto davvero un buon lavoro!
Pro
-La storia è alquanto avvincente, non sempre scontata e con colpi di scena inaspettati.
-Le musiche non sono eccezionali, ma sicuramente sono azzeccate
-Il doppiaggio è buono
-I disegni a me sono piaciuti, e anche parecchio
Mi piace che la saga spesso si concentri su protagonisti diversi da Gon, che non appare in molte puntate. In generale ho trovato la caratterizzazione dei personaggi molto interessante, anche se in alcuni casi questi sono poco sviluppati.
Contro
Quello che proprio non sono riuscito a digerire è la presenza di personaggi che sembrano in un primo momento centrali ma poi spariscono nel nulla, come Kurapika (che mi stava un po' antipatico, in verità) o la brigata illusoria e altri ancora. Alcune decisioni dei personaggi mi sembrano poco realistiche o troppo laboriose (come la scelta delle carte scelte da Gon).
Riassumendo: consiglio la visione, per appassionati del genere, ma senza pretese eccessive. Sicuramente non sarete delusi.
Pro
-La storia è alquanto avvincente, non sempre scontata e con colpi di scena inaspettati.
-Le musiche non sono eccezionali, ma sicuramente sono azzeccate
-Il doppiaggio è buono
-I disegni a me sono piaciuti, e anche parecchio
Mi piace che la saga spesso si concentri su protagonisti diversi da Gon, che non appare in molte puntate. In generale ho trovato la caratterizzazione dei personaggi molto interessante, anche se in alcuni casi questi sono poco sviluppati.
Contro
Quello che proprio non sono riuscito a digerire è la presenza di personaggi che sembrano in un primo momento centrali ma poi spariscono nel nulla, come Kurapika (che mi stava un po' antipatico, in verità) o la brigata illusoria e altri ancora. Alcune decisioni dei personaggi mi sembrano poco realistiche o troppo laboriose (come la scelta delle carte scelte da Gon).
Riassumendo: consiglio la visione, per appassionati del genere, ma senza pretese eccessive. Sicuramente non sarete delusi.
Tantissimo tempo fa avevo visto la prima trasposizione del fumetto di Togashi su Italia 1, ora a distanza di molti anni vedo questo rifacimento: non so se era necessario o se non sarebbe stato più interessante riproporre la prima serie con il rilascio di nuovi episodi fino al raggiungimento del manga. Manga che ricordo è ancora in corso, sia pur bloccato da anni per motivi di salute del mangaka.
Cosa dire dell’anime? È composto da 148 episodi alcuni dei quali emozionano o comunque piacciono altri che nono sono all’altezza.
Ci sono svariate saghe e minisaghe a me sono piaciute soprattutto le prime: quella dell’esame da hunter dove facciamo conoscenza con i nostri eroi, in primis Gon e Killua, ma anche Kurapika, Leorio ed Hisoka (bellissima la voce del suo personaggio, che gli conferisce subito un aurea di subdolo); la saga dell’arena celeste dove viene introdotto il concetto di Nen; la saga di Shin York City dove brilla la figura di Kurapika e dove faremo conoscenza con i tipi pericolosi della banda illusoria; e infine fra le saghe belle metto anche quella delle Formichimere. Ho trovato mediocre invece la saga di Green Island e brutta (e aggiungo proprio brutta) la saga finale delle elezioni o dei dodici dello zodiaco. Questa saga vede apparire il padre di Gon (Ging), il quale però non mi sembra molto interessante.
Una critica a parte potrebbe essere che spesso i personaggi parlano delle loro strategie: ciò serve per farle capire allo spettatore ma purtroppo spesso sono illogiche, si perdono così minuti per seguire delle trovate senza senso.
Voto finale 8 (meno meno) e il consigli di guardarsi in alternativa "Yu Yu Hakusho" tratto da un fumetto dello stesso Togashi: sì è molto più vecchio, ma merita almeno un 8 ½ per come è strutturato. Della serie non tutto quello che viene dopo è progresso.
Cosa dire dell’anime? È composto da 148 episodi alcuni dei quali emozionano o comunque piacciono altri che nono sono all’altezza.
Ci sono svariate saghe e minisaghe a me sono piaciute soprattutto le prime: quella dell’esame da hunter dove facciamo conoscenza con i nostri eroi, in primis Gon e Killua, ma anche Kurapika, Leorio ed Hisoka (bellissima la voce del suo personaggio, che gli conferisce subito un aurea di subdolo); la saga dell’arena celeste dove viene introdotto il concetto di Nen; la saga di Shin York City dove brilla la figura di Kurapika e dove faremo conoscenza con i tipi pericolosi della banda illusoria; e infine fra le saghe belle metto anche quella delle Formichimere. Ho trovato mediocre invece la saga di Green Island e brutta (e aggiungo proprio brutta) la saga finale delle elezioni o dei dodici dello zodiaco. Questa saga vede apparire il padre di Gon (Ging), il quale però non mi sembra molto interessante.
Una critica a parte potrebbe essere che spesso i personaggi parlano delle loro strategie: ciò serve per farle capire allo spettatore ma purtroppo spesso sono illogiche, si perdono così minuti per seguire delle trovate senza senso.
Voto finale 8 (meno meno) e il consigli di guardarsi in alternativa "Yu Yu Hakusho" tratto da un fumetto dello stesso Togashi: sì è molto più vecchio, ma merita almeno un 8 ½ per come è strutturato. Della serie non tutto quello che viene dopo è progresso.
Attenzione: la recensione contiene spoiler!
Premetto che questa recensione, e il voto correlato, terrà esclusivamente conto dell'opera in quanto adattamento, escludendo quindi completamente aspetti quali trama, world-building o personaggi, salvo ci siano differenze sostanziali rispetto al manga.
Detto questo, l'adattamento anime del 2011 di Hunter x Hunter è tecnicamente un ottimo prodotto, con ottime animazioni e un buon comparto sonoro, il problema è tutto il resto. Partendo dall'aspetto grafico, ci troviamo davanti a un anime dai colori decisamente sgargianti e dai disegni puliti, tutto è molto più patinato, non rendendo affatto le atmosfere sporche e crude che Togashi delinea sfruttando anche il suo tratto così particolare, a volte minimale e a volte caotico e intricato, privilegiando la piacevolezza alla vista, per evidenti scopi di mercato, sia rispetto alla fedeltà al manga (ma questo è volendo un fatto trascurabile) sia rispetto al dare un'atmosfera adeguata alla storia che si racconta. Anche alcuni personaggi, come per esempio Killua, subiscono lo stesso adattamento, venendo resi più "carucci" e dall'aspetto più infantile rispetto al manga, nel quale si nota da subito anche esteriormente la differenza tra la sua infanzia e quella più tranquilla di Gon. Inutile dire che neanche la caratterizzazione psicologica è stata risparmiata, in tutta la parte prima dell'incontro con il fratello vediamo molto meno il suo lato "serial killer" e anche quando ci viene mostrato, come dopo l'incontro con Netero, l'espressione non rende un decimo di quella presente nel manga. E ripeto, non credo si tratti di limiti dello studio d'animazione in quanto a capacità, quanto di una precisa scelta per rendere il personaggio di Killua da subito più relazionabile per lo spettatore medio e togliendo quindi molta importanza alla sua futura evoluzione.
La prima parte, fino a Greed Island, è di gran lunga la peggiore; oltre a scene filler inutili è piena di censure e fatte nel peggiore possibile dei modi: nella prima apparizione Hisoka nel manga fa "sparire" le braccia a un concorrente (cosa facilmente spiegabile sulla base di quelli che apprenderemo in seguito essere i suoi poteri), nell'anime per non mostrare l'uomo con le braccia tranciate Hisoka fa "smaterializzare" (credo? Non so come altro interpretarlo) le braccia del tipo in vari semi di carte da gioco (cosa che al contrario non ha alcun senso sulla base dei suoi poteri); sempre nella scena post partita a palla con Netero citata sopra, in cui oltre a cannare lo sguardo di Killua (per la cronaca anche gran parte degli sguardi terrificanti di Hisoka subiscono la stessa sorte) viene censurata la scena di smembramento dei tizi random; nello scontro tra Killua e Jones lo squartatore, in cui il primo strappa il cuore al secondo, viene mostrato avvolto in un pezzo di maglia preso non si sa da dove visto che la maglietta di Jones non è strappata così tanto (e devo dire che la prima volta che ho visto quel coso penzolante il mio primo pensiero è stato un altro), tra l'altro ciccando anche qui non solo lo sguardo, ma anche il comportamento di Killua, che invece di fare l'"infame", come nel manga, poggia rispettosamente il cuore sul corpo dell'avversario; Hisoka che porta il corpo del tipo che dava la caccia a Gon durante la prova dei contrassegni, invece di portarne la testa e così via. Nella seconda parte, in seguito al cambio di fascia oraria della serie, la situazione migliora ma la bussola rimane sempre quella di tamponare con una grafica il meno disturbante possibile le scene più pesanti del manga, anche in piccole scelte come la differenza nel Gon "innaturalmente cresciuto", a cui nel manga per la natura della sua crescita rimangono un volto e tratti da bambino che fanno da contrasto con un corpo enorme e muscoloso, ma a sua volta dalle proporzioni leggermente deformate, mentre nell'anime è letteralmente un normale adulto muscoloso (assomiglia pure un pochino a Razor tra l'altro). Insomma ho continuato a vedere la serie perché tutti mi dicevano che l'adattamento degli ultimi due archi era ottimo e "a tratti meglio del manga" (cosa su cui ero già molto scettico visto quanto è sottovalutato Togashi come disegnatore) e non era vero manco per sbaglio.
Quindi il mio voto è:
Comparto tecnico: 8
Adattamento: 1
Totale: 4,5
Premetto che questa recensione, e il voto correlato, terrà esclusivamente conto dell'opera in quanto adattamento, escludendo quindi completamente aspetti quali trama, world-building o personaggi, salvo ci siano differenze sostanziali rispetto al manga.
Detto questo, l'adattamento anime del 2011 di Hunter x Hunter è tecnicamente un ottimo prodotto, con ottime animazioni e un buon comparto sonoro, il problema è tutto il resto. Partendo dall'aspetto grafico, ci troviamo davanti a un anime dai colori decisamente sgargianti e dai disegni puliti, tutto è molto più patinato, non rendendo affatto le atmosfere sporche e crude che Togashi delinea sfruttando anche il suo tratto così particolare, a volte minimale e a volte caotico e intricato, privilegiando la piacevolezza alla vista, per evidenti scopi di mercato, sia rispetto alla fedeltà al manga (ma questo è volendo un fatto trascurabile) sia rispetto al dare un'atmosfera adeguata alla storia che si racconta. Anche alcuni personaggi, come per esempio Killua, subiscono lo stesso adattamento, venendo resi più "carucci" e dall'aspetto più infantile rispetto al manga, nel quale si nota da subito anche esteriormente la differenza tra la sua infanzia e quella più tranquilla di Gon. Inutile dire che neanche la caratterizzazione psicologica è stata risparmiata, in tutta la parte prima dell'incontro con il fratello vediamo molto meno il suo lato "serial killer" e anche quando ci viene mostrato, come dopo l'incontro con Netero, l'espressione non rende un decimo di quella presente nel manga. E ripeto, non credo si tratti di limiti dello studio d'animazione in quanto a capacità, quanto di una precisa scelta per rendere il personaggio di Killua da subito più relazionabile per lo spettatore medio e togliendo quindi molta importanza alla sua futura evoluzione.
La prima parte, fino a Greed Island, è di gran lunga la peggiore; oltre a scene filler inutili è piena di censure e fatte nel peggiore possibile dei modi: nella prima apparizione Hisoka nel manga fa "sparire" le braccia a un concorrente (cosa facilmente spiegabile sulla base di quelli che apprenderemo in seguito essere i suoi poteri), nell'anime per non mostrare l'uomo con le braccia tranciate Hisoka fa "smaterializzare" (credo? Non so come altro interpretarlo) le braccia del tipo in vari semi di carte da gioco (cosa che al contrario non ha alcun senso sulla base dei suoi poteri); sempre nella scena post partita a palla con Netero citata sopra, in cui oltre a cannare lo sguardo di Killua (per la cronaca anche gran parte degli sguardi terrificanti di Hisoka subiscono la stessa sorte) viene censurata la scena di smembramento dei tizi random; nello scontro tra Killua e Jones lo squartatore, in cui il primo strappa il cuore al secondo, viene mostrato avvolto in un pezzo di maglia preso non si sa da dove visto che la maglietta di Jones non è strappata così tanto (e devo dire che la prima volta che ho visto quel coso penzolante il mio primo pensiero è stato un altro), tra l'altro ciccando anche qui non solo lo sguardo, ma anche il comportamento di Killua, che invece di fare l'"infame", come nel manga, poggia rispettosamente il cuore sul corpo dell'avversario; Hisoka che porta il corpo del tipo che dava la caccia a Gon durante la prova dei contrassegni, invece di portarne la testa e così via. Nella seconda parte, in seguito al cambio di fascia oraria della serie, la situazione migliora ma la bussola rimane sempre quella di tamponare con una grafica il meno disturbante possibile le scene più pesanti del manga, anche in piccole scelte come la differenza nel Gon "innaturalmente cresciuto", a cui nel manga per la natura della sua crescita rimangono un volto e tratti da bambino che fanno da contrasto con un corpo enorme e muscoloso, ma a sua volta dalle proporzioni leggermente deformate, mentre nell'anime è letteralmente un normale adulto muscoloso (assomiglia pure un pochino a Razor tra l'altro). Insomma ho continuato a vedere la serie perché tutti mi dicevano che l'adattamento degli ultimi due archi era ottimo e "a tratti meglio del manga" (cosa su cui ero già molto scettico visto quanto è sottovalutato Togashi come disegnatore) e non era vero manco per sbaglio.
Quindi il mio voto è:
Comparto tecnico: 8
Adattamento: 1
Totale: 4,5
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Partiamo dal presupposto che non ho visto la versione del 1999, non ho letto il manga e quindi la mia valutazione si basa su un riadattamento ma come per esempio Fullmetal alcheimist brotherlood ha fatto più successo dell'originale e si può valutare più parzialmente di un semplice riadattamento, però rimane sempre tale.
"Hunter x Hunter" è uno dei migliori Shonen di tutti tempi, la trama non ha intoppi, i personaggi hanno una caratterizzazione che è adatta a ognuno nel ruolo che assume nell'anime, le animazioni sono buone, ma non delle migliori, personalmente non ho trovato nessun personaggio troppo sopravalutato o troppo forte, magari si può pensare che Kurapika sia troppo forte (dato che quando gli diventano gli occhi rossi è al massimo di tutte le categorie di hatsu), però dobbiamo pensare che non è solo lui a poter fare questa cosa, ma (come dice Uvogin senza specificarlo direttamente, dicendo "Si ora ricordo, quella gente era davvero molto forte") sembrerebbe che tutto il clan Kurata fosse capace di farlo. Forse un piccolo intoppo nella trama è anche il fatto che tutta la famiglia Zoldyck sapesse usare il nen, compreso Kalluto, tranne Killua, pur essendo addirittura più grande di Kalluto e pur essendo considerato il figlio più promettente della famiglia.
Non so dire quale saga sia la migliore dato che non ho visto quella delle formichiere (e ho sentito dire che è la più bella) però posso dare una valutazione ad ognuna di esse.
Esame da Hunter: questa è la saga introduttiva dell'anime non che la prima, inizia con Gon che partirà per l'esame da hunter e conoscerà tanti nuovi amici. Non è molto semplice dare un voto perché essendo la saga introduttiva può annoiare un po'. Voto 9.
La casa di Killua: per chi non lo sapesse, Killua è il miglior amico di Gon (il protagonista ), in questa saga si conoscerà meglio la famiglia di Killua, e si legheranno di più Killua e Gon. Voto 8,5.
L'arena celeste: L'arena celeste è una saga molto "figa" con un principio di battle royale con premi, davvero bello, chi vince uno scontro riceve un premio in denaro e aumenta di piano, poi dal piano 200 non si vincono più soldi. Voto 9,5.
Saga York Shin City: personalmente, dato che come personaggio mi piace molto Kurapika mi è piaciuta abbastanza questa saga perché approfondisce la sua backstory, comunque non do un voto molto alto perché il protagonista rimane sempre il protagonista e non può scomparire per metà saga apparendo due minuti a episodio per la prima metà della saga, ma senza questa pecca gli avrei dato 9,5, è vero che York Shin nasce proprio per approfondire Kurapika (ma allora perché non fare un OVA dato che già ne hanno fatto uno che parte da lui (Phantom rouge).Voto 8,5.
Greed island: Probabilmente la seconda saga più bella di tutto l'anime, questa saga ha di tutto: un buon antagonista, non manca la solita caratteristica di Hunter x Hunter, cioè un upgrader, ovvero una persona più forte di Killua e Gon che li aiuterà a crescere, sia spiritualmente che fisicamente, non manca un obbiettivo da raggiungere, quando avrò finito anche le formichimere potrò valutare se è la più bella; però rimane sempre una delle migliori. Voto 10.
Saga delle Formichimere: ho visto solo 27 episodi, quindi non darò un voto ma posso dire con certezza che è una saga veramente bella.
Saga delle elezioni: non ho visto nemmeno un episodio quindi non dirò nulla al riguardo.
Il mio personaggio preferito è senza dubbio Killua, e infine spero davvero che Togashi finisca l'opera.
Voto finale:10
Partiamo dal presupposto che non ho visto la versione del 1999, non ho letto il manga e quindi la mia valutazione si basa su un riadattamento ma come per esempio Fullmetal alcheimist brotherlood ha fatto più successo dell'originale e si può valutare più parzialmente di un semplice riadattamento, però rimane sempre tale.
"Hunter x Hunter" è uno dei migliori Shonen di tutti tempi, la trama non ha intoppi, i personaggi hanno una caratterizzazione che è adatta a ognuno nel ruolo che assume nell'anime, le animazioni sono buone, ma non delle migliori, personalmente non ho trovato nessun personaggio troppo sopravalutato o troppo forte, magari si può pensare che Kurapika sia troppo forte (dato che quando gli diventano gli occhi rossi è al massimo di tutte le categorie di hatsu), però dobbiamo pensare che non è solo lui a poter fare questa cosa, ma (come dice Uvogin senza specificarlo direttamente, dicendo "Si ora ricordo, quella gente era davvero molto forte") sembrerebbe che tutto il clan Kurata fosse capace di farlo. Forse un piccolo intoppo nella trama è anche il fatto che tutta la famiglia Zoldyck sapesse usare il nen, compreso Kalluto, tranne Killua, pur essendo addirittura più grande di Kalluto e pur essendo considerato il figlio più promettente della famiglia.
Non so dire quale saga sia la migliore dato che non ho visto quella delle formichiere (e ho sentito dire che è la più bella) però posso dare una valutazione ad ognuna di esse.
Esame da Hunter: questa è la saga introduttiva dell'anime non che la prima, inizia con Gon che partirà per l'esame da hunter e conoscerà tanti nuovi amici. Non è molto semplice dare un voto perché essendo la saga introduttiva può annoiare un po'. Voto 9.
La casa di Killua: per chi non lo sapesse, Killua è il miglior amico di Gon (il protagonista ), in questa saga si conoscerà meglio la famiglia di Killua, e si legheranno di più Killua e Gon. Voto 8,5.
L'arena celeste: L'arena celeste è una saga molto "figa" con un principio di battle royale con premi, davvero bello, chi vince uno scontro riceve un premio in denaro e aumenta di piano, poi dal piano 200 non si vincono più soldi. Voto 9,5.
Saga York Shin City: personalmente, dato che come personaggio mi piace molto Kurapika mi è piaciuta abbastanza questa saga perché approfondisce la sua backstory, comunque non do un voto molto alto perché il protagonista rimane sempre il protagonista e non può scomparire per metà saga apparendo due minuti a episodio per la prima metà della saga, ma senza questa pecca gli avrei dato 9,5, è vero che York Shin nasce proprio per approfondire Kurapika (ma allora perché non fare un OVA dato che già ne hanno fatto uno che parte da lui (Phantom rouge).Voto 8,5.
Greed island: Probabilmente la seconda saga più bella di tutto l'anime, questa saga ha di tutto: un buon antagonista, non manca la solita caratteristica di Hunter x Hunter, cioè un upgrader, ovvero una persona più forte di Killua e Gon che li aiuterà a crescere, sia spiritualmente che fisicamente, non manca un obbiettivo da raggiungere, quando avrò finito anche le formichimere potrò valutare se è la più bella; però rimane sempre una delle migliori. Voto 10.
Saga delle Formichimere: ho visto solo 27 episodi, quindi non darò un voto ma posso dire con certezza che è una saga veramente bella.
Saga delle elezioni: non ho visto nemmeno un episodio quindi non dirò nulla al riguardo.
Il mio personaggio preferito è senza dubbio Killua, e infine spero davvero che Togashi finisca l'opera.
Voto finale:10
Recentemente ho finito di vedere «Hunter x Hunter», ovvero uno dei migliori shōnen che io abbia mai visto.
Attenzione: questa parte contiene spoiler
Ma nonostante mi sia piaciuto tantissimo ammetto di non aver capito perché la famiglia Zoldyck abbia deciso di non insegnare al talentuosissimo Killua il nen. A parer mio sarebbe stato molto più giusto e decisamente più realistico se il ragazzo avesse già acquisito alcune conoscenze a riguardo, in modo da non potersi trovare in difficoltà di fronte ad abili utilizzatori di nen, ma credo anche solo a dei principianti. Avrei quindi preferito che Killua avesse già appreso almeno le cose principali ed essenziali, quindi ciò che c'è alla base di questa tecnica tanto importante che la famiglia conosceva ed usava già.
Magari durante l'anime le sue capacità avrebbero intrapreso una crescita, ma non una nascita.
Attenzione: Fine parte contiene spoiler
Tuttavia, il difetto non mi ha disturbata poi così tanto e sono riuscita a vedere l'anime come qualcosa di molto vicino alla perfezione.
Storia: 9
Secondo me, davvero ben strutturata e molto interessante. È riuscita a rapirmi in modo impressionante e inaspettato, non avrei mai immaginato di poter piangerci e "sclerarci" su.
Animazione: 8,5
L'ho trovata buona, non è tra le migliori di tutte, ma mi è piaciuta abbastanza.
Personaggi: 10
Qui credo di non poter dare meno di un 9,5, avendo trovato ogni personaggio perfetto. Basandomi su retroscena e carattere ho adorato soprattutto Killua, Kurapika e Meruem, ma anche gli altri li ho trovati davvero ottimi.
Concentrandomi invece sul modo in cui appaiono ho adorato un po' tutti perché mi sono sembrati azzeccatissimi ma il modo in cui Killua abbia cambiato più e più volte il suo stile, dando un tocco di realtà all'anime, mi porta a preferirlo ad altri.
Generale: 9,5
Credo che un voto così sia più che giusto per ciò che ho visto.
L'ho amato e penso di esserne entrata in fissa! Lo consiglierei certamente.
Attenzione: questa parte contiene spoiler
Ma nonostante mi sia piaciuto tantissimo ammetto di non aver capito perché la famiglia Zoldyck abbia deciso di non insegnare al talentuosissimo Killua il nen. A parer mio sarebbe stato molto più giusto e decisamente più realistico se il ragazzo avesse già acquisito alcune conoscenze a riguardo, in modo da non potersi trovare in difficoltà di fronte ad abili utilizzatori di nen, ma credo anche solo a dei principianti. Avrei quindi preferito che Killua avesse già appreso almeno le cose principali ed essenziali, quindi ciò che c'è alla base di questa tecnica tanto importante che la famiglia conosceva ed usava già.
Magari durante l'anime le sue capacità avrebbero intrapreso una crescita, ma non una nascita.
Attenzione: Fine parte contiene spoiler
Tuttavia, il difetto non mi ha disturbata poi così tanto e sono riuscita a vedere l'anime come qualcosa di molto vicino alla perfezione.
Storia: 9
Secondo me, davvero ben strutturata e molto interessante. È riuscita a rapirmi in modo impressionante e inaspettato, non avrei mai immaginato di poter piangerci e "sclerarci" su.
Animazione: 8,5
L'ho trovata buona, non è tra le migliori di tutte, ma mi è piaciuta abbastanza.
Personaggi: 10
Qui credo di non poter dare meno di un 9,5, avendo trovato ogni personaggio perfetto. Basandomi su retroscena e carattere ho adorato soprattutto Killua, Kurapika e Meruem, ma anche gli altri li ho trovati davvero ottimi.
Concentrandomi invece sul modo in cui appaiono ho adorato un po' tutti perché mi sono sembrati azzeccatissimi ma il modo in cui Killua abbia cambiato più e più volte il suo stile, dando un tocco di realtà all'anime, mi porta a preferirlo ad altri.
Generale: 9,5
Credo che un voto così sia più che giusto per ciò che ho visto.
L'ho amato e penso di esserne entrata in fissa! Lo consiglierei certamente.
Attenzione: la recensione contiene spoiler!
Una buona recensione per considerarsi tale non dovrebbe contenere una grande quantità di spoiler, è vero, ma questa volta mi vedo costretta a mettere in discussione questa mia convinzione. Quindi sì: questa recensione contiene spoiler, continuate a vostro rischio e pericolo. Solitamente non scrivo molte recensioni, poiché mantengo quasi sempre un parere neutrale sulla maggior parte degli anime che guardo. Dunque mi dispiaccio che una delle poche che scrivo non sia completamente positiva. Secondo il mio punto di vista, l'anime di "Hunter x Hunter" non può considerarsi un capolavoro, forse il migliore tra le opere di Togashi ma non il migliore tra tutti gli shonen. Parlo da persona che ha visto entrambe le versioni animate ma non ha letto il manga: "Hunter x Hunter" è un anime divertente e molto apprezzabile, ma non molto diverso da tanti altri. Ora vi spiegherò anche le ragioni per cui, nonostante i bei personaggi, la bella trama e la ottima grafica, "Hunter x Hunter", dal mio punto di vista, non è nulla di particolarmente eclatante.
Ci sono molte cose che mi hanno fatto storcere il naso, la prima è il nen. Non so come spiegarlo ma, come dire, mi è sembrato un qualcosa pensato solo in un secondo momento che qualcosa che l'autore avesse in mente fin da subito. Per carità, farsi venire in mente sempre nuove idee è completamente giusto ma nel momento in cui si crea una trama così articolata bisognerebbe mettere delle basi fin da subito. Forse questo è solo una mia sensazione eppure mi sento obbligata ad escludere questa ipotesi. Soprattutto per la saga a casa Zoldyck. Allora, come mostrato nell'esame per diventare Hunter e successivamente nell'Arena Celeste, possiamo intuire che Killua ignorasse totalmente l'esistenza del nen. E da qui partono tutti i miei dubbi... perché al più talentuoso della famiglia non hanno né insegnato né tanto meno spiegato il nen? Ok, sappiamo che gli Zoldyck considerano Killua il più promettente, quindi perché? Kalluto che è più piccolo di Killua sembra aver imparato il nen prima di lui, anche se questo non è certo. In ogni caso, prendiamo Alluka. Non è sicuramente un problema di età, in quanto persino lei è stata in grado di utilizzare il nen fin da piccolissima e su questo non ci piove. Infatti, è stata rinchiusa proprio per il suo nen. Nei ricordi dei due bambini, si vede che Killua non è minimamente sorpreso né spaventato dai poteri della sorella. Come può essere possibile considerando che lui non era a conoscenza del nen? Non so, cosa ha pensato in merito? Non si è chiesto il motivo per cui sua sorella potesse fare delle cose che non rientravano nel normale? Tutto questo mi fa pensare che anche Alluka non fosse un elemento presente nella sceneggiatura ma aggiunto in seguito solo per guarire Gon. Ripeto, anche con il rischio di diventare ripetitiva, Killua viene dipinto come il più dotato degli Zoldyck a cui però non viene degnato minimamente di spiegare cosa sia il nen. Se a Killua fosse capitato di dover uccidere un utilizzatore esperto, cosa sarebbe successo? Se si tratta di resistenza e forza fisica, Killua è superiore a molti ma non avrebbe potuto fare molto con chi esercitava il nen. Vediamo come nell'Arena Celeste non riesce nemmeno a mettere al tappetto Zushi che è giusto un principiante. Killua ovviamente riesce a colpirlo e atterrarlo più volte, tuttavia non è in grado di dargli il "colpo finale", quindi immagino che in uno scontro tra un Killua inesperto e un utilizzatore di nen andrebbe più o meno nello stesso modo. Vabbé, comunque, torniamo alla famiglia Zoldyck. Killua sapeva molte più regole di tutti gli altri membri sui poteri di Alluka eppure non si è mai chiesto da dove questi derivassero, perché se lo avesse fatto avrebbe esercitato il nen molto prima, o perlomeno avrebbe dovuto sapere di cosa si trattasse, eppure non è così. Anche qui, un enorme vabbé. Poi continuiamo con Canary. Nella versione più recente, mostrano come lei abbia sconfitto da sola una miriade di Hunter professionisti, senza mostrare l'utilizzo di nen. Ripeto... professionisti. Molto probabilmente Canary era già in grado di usarlo (dubito che gli Zoldick assumessero una non-utilizzatrice di nen per difendere la casa) ma nell'anime sembra proprio che non l'abbia fatto. Inoltre, possibile che degli Hunter professionisti si fossero fatti battere così facilmente? Sembrava che quegli Hunter non sapessero minimamente usare il nen, eppure questo mi sembra impensabile, in quanto nessuno dotato di buon senso entrerebbe in massa dentro una casa di assassini professionisti senza essere "pronto". Dunque, escludendo l'ipotesi che quei tizi non sapessero usare il nen, l'unica possibilità rimasta è che anche Canary l'abbia utilizzato, in quanto anche il più forte contro un utilizzatore di nen non è comunque avvantaggiato. Lei li ha sconfitti e uccisi in meno di un attimo quindi se i suoi avversari hanno utilizzato il nen, si evince che lei abbia fatto altrettanto. Ma nel farlo Killua, che la stava osservando combattere, non si è accorto di nulla? Ok, non sono certa di quale sia l'abilità di Canary ma ricordiamoci che lui è un assassino professionista e il nen è qualcosa talmente anomalo che non sfuggirebbe nemmeno agli occhi di chi non è in grado di usarlo. Allora, possiamo immaginare che, se Killua non ha notato nulla, probabilmente Canary ha usato solo le sue capacità fisiche, ma questo non può essere possibile se ha combattuto con avversari in grado di utilizzare il nen. Non so se sono stata in grado di spiegarmi, forse mi sto sbagliando e tutto questo è solo un'impressione. Forse la spiegazione a tutti questi buchi è all'ago che Illumi ha messo nella testa di Killua, sebbene dubito fortemente che sia così poiché questo aveva solo la funzione di costringerlo ad allontanarsi da uno scontro che non era certo di poter vincere. Inoltre, non vedo perché gli Zoldyck dovessero nascondere a Killua l'esistenza del nen, anzi, in quanto famiglia di assassini mi aspettavo che insegnassero già dalla tenera età le proprietà di esso.
Come ho detto, penso che ci siano molte cose aggiunte male solo per far andare bene la storia. Da questo punto di vista, "Hunter x Hunter" pecca tantissimo, con degli enormi buchi di trama e incoerenze facilmente evitabili. D'altro canto, i personaggi sono ben fatti, anzi sono la cosa che mi è piaciuta maggiormente. "Hunter x Hunter" è un bell'anime, si salva per certi versi e delude per altri, ma tutto sommato riesce a prenderti fin dal primo minuto. Perde molto se si guardano i particolari ed talvolta è fastidioso vedere errori che con un minimo di attenzione sarebbero potuti essere facilmente evitati. In ogni caso, per chi vuole semplicemente godersi un bello shonen, questo è l'anime giusto.
Una buona recensione per considerarsi tale non dovrebbe contenere una grande quantità di spoiler, è vero, ma questa volta mi vedo costretta a mettere in discussione questa mia convinzione. Quindi sì: questa recensione contiene spoiler, continuate a vostro rischio e pericolo. Solitamente non scrivo molte recensioni, poiché mantengo quasi sempre un parere neutrale sulla maggior parte degli anime che guardo. Dunque mi dispiaccio che una delle poche che scrivo non sia completamente positiva. Secondo il mio punto di vista, l'anime di "Hunter x Hunter" non può considerarsi un capolavoro, forse il migliore tra le opere di Togashi ma non il migliore tra tutti gli shonen. Parlo da persona che ha visto entrambe le versioni animate ma non ha letto il manga: "Hunter x Hunter" è un anime divertente e molto apprezzabile, ma non molto diverso da tanti altri. Ora vi spiegherò anche le ragioni per cui, nonostante i bei personaggi, la bella trama e la ottima grafica, "Hunter x Hunter", dal mio punto di vista, non è nulla di particolarmente eclatante.
Ci sono molte cose che mi hanno fatto storcere il naso, la prima è il nen. Non so come spiegarlo ma, come dire, mi è sembrato un qualcosa pensato solo in un secondo momento che qualcosa che l'autore avesse in mente fin da subito. Per carità, farsi venire in mente sempre nuove idee è completamente giusto ma nel momento in cui si crea una trama così articolata bisognerebbe mettere delle basi fin da subito. Forse questo è solo una mia sensazione eppure mi sento obbligata ad escludere questa ipotesi. Soprattutto per la saga a casa Zoldyck. Allora, come mostrato nell'esame per diventare Hunter e successivamente nell'Arena Celeste, possiamo intuire che Killua ignorasse totalmente l'esistenza del nen. E da qui partono tutti i miei dubbi... perché al più talentuoso della famiglia non hanno né insegnato né tanto meno spiegato il nen? Ok, sappiamo che gli Zoldyck considerano Killua il più promettente, quindi perché? Kalluto che è più piccolo di Killua sembra aver imparato il nen prima di lui, anche se questo non è certo. In ogni caso, prendiamo Alluka. Non è sicuramente un problema di età, in quanto persino lei è stata in grado di utilizzare il nen fin da piccolissima e su questo non ci piove. Infatti, è stata rinchiusa proprio per il suo nen. Nei ricordi dei due bambini, si vede che Killua non è minimamente sorpreso né spaventato dai poteri della sorella. Come può essere possibile considerando che lui non era a conoscenza del nen? Non so, cosa ha pensato in merito? Non si è chiesto il motivo per cui sua sorella potesse fare delle cose che non rientravano nel normale? Tutto questo mi fa pensare che anche Alluka non fosse un elemento presente nella sceneggiatura ma aggiunto in seguito solo per guarire Gon. Ripeto, anche con il rischio di diventare ripetitiva, Killua viene dipinto come il più dotato degli Zoldyck a cui però non viene degnato minimamente di spiegare cosa sia il nen. Se a Killua fosse capitato di dover uccidere un utilizzatore esperto, cosa sarebbe successo? Se si tratta di resistenza e forza fisica, Killua è superiore a molti ma non avrebbe potuto fare molto con chi esercitava il nen. Vediamo come nell'Arena Celeste non riesce nemmeno a mettere al tappetto Zushi che è giusto un principiante. Killua ovviamente riesce a colpirlo e atterrarlo più volte, tuttavia non è in grado di dargli il "colpo finale", quindi immagino che in uno scontro tra un Killua inesperto e un utilizzatore di nen andrebbe più o meno nello stesso modo. Vabbé, comunque, torniamo alla famiglia Zoldyck. Killua sapeva molte più regole di tutti gli altri membri sui poteri di Alluka eppure non si è mai chiesto da dove questi derivassero, perché se lo avesse fatto avrebbe esercitato il nen molto prima, o perlomeno avrebbe dovuto sapere di cosa si trattasse, eppure non è così. Anche qui, un enorme vabbé. Poi continuiamo con Canary. Nella versione più recente, mostrano come lei abbia sconfitto da sola una miriade di Hunter professionisti, senza mostrare l'utilizzo di nen. Ripeto... professionisti. Molto probabilmente Canary era già in grado di usarlo (dubito che gli Zoldick assumessero una non-utilizzatrice di nen per difendere la casa) ma nell'anime sembra proprio che non l'abbia fatto. Inoltre, possibile che degli Hunter professionisti si fossero fatti battere così facilmente? Sembrava che quegli Hunter non sapessero minimamente usare il nen, eppure questo mi sembra impensabile, in quanto nessuno dotato di buon senso entrerebbe in massa dentro una casa di assassini professionisti senza essere "pronto". Dunque, escludendo l'ipotesi che quei tizi non sapessero usare il nen, l'unica possibilità rimasta è che anche Canary l'abbia utilizzato, in quanto anche il più forte contro un utilizzatore di nen non è comunque avvantaggiato. Lei li ha sconfitti e uccisi in meno di un attimo quindi se i suoi avversari hanno utilizzato il nen, si evince che lei abbia fatto altrettanto. Ma nel farlo Killua, che la stava osservando combattere, non si è accorto di nulla? Ok, non sono certa di quale sia l'abilità di Canary ma ricordiamoci che lui è un assassino professionista e il nen è qualcosa talmente anomalo che non sfuggirebbe nemmeno agli occhi di chi non è in grado di usarlo. Allora, possiamo immaginare che, se Killua non ha notato nulla, probabilmente Canary ha usato solo le sue capacità fisiche, ma questo non può essere possibile se ha combattuto con avversari in grado di utilizzare il nen. Non so se sono stata in grado di spiegarmi, forse mi sto sbagliando e tutto questo è solo un'impressione. Forse la spiegazione a tutti questi buchi è all'ago che Illumi ha messo nella testa di Killua, sebbene dubito fortemente che sia così poiché questo aveva solo la funzione di costringerlo ad allontanarsi da uno scontro che non era certo di poter vincere. Inoltre, non vedo perché gli Zoldyck dovessero nascondere a Killua l'esistenza del nen, anzi, in quanto famiglia di assassini mi aspettavo che insegnassero già dalla tenera età le proprietà di esso.
Come ho detto, penso che ci siano molte cose aggiunte male solo per far andare bene la storia. Da questo punto di vista, "Hunter x Hunter" pecca tantissimo, con degli enormi buchi di trama e incoerenze facilmente evitabili. D'altro canto, i personaggi sono ben fatti, anzi sono la cosa che mi è piaciuta maggiormente. "Hunter x Hunter" è un bell'anime, si salva per certi versi e delude per altri, ma tutto sommato riesce a prenderti fin dal primo minuto. Perde molto se si guardano i particolari ed talvolta è fastidioso vedere errori che con un minimo di attenzione sarebbero potuti essere facilmente evitati. In ogni caso, per chi vuole semplicemente godersi un bello shonen, questo è l'anime giusto.
Ho iniziato a guardare «Hunter x Hunter» perché reputato da molti il miglior anime shonen, quindi partendo da questa premessa ho deciso di iniziarlo.
Partiamo dalla trama: Gon, un ragazzo dalle mille risorse è deciso a diventare hunter per seguire le orme del padre e poter, allo stesso tempo, comprendere meglio il genitore che lo ha abbandonato. Partito per la prova d'esame da hunter, a bordo di una nave fa la conoscenza di altri due aspiranti hunter, Leorio e Kurapika, mentre incontra Killua e Hisoka proprio nella prima prova dell'esame per diventare hunter.
Devo dire che l'anime non mi è piaciuto molto, anzi mi sarei aspettato di più contando la premessa; in primo luogo il protagonista non mi è piaciuto per niente (certe volte sembrava un bambino che faceva i capricci finché non aveva ciò che voleva), e le saghe non mi hanno stimolato più di tanto; infatti ho pensato più di una volta a smettere di guardarlo ma ho resistito.
Attenzione: questa parte contiene spoiler!
L'unico lato positivo è stata la saga delle formichimere, in particolar modo come si evolve il personaggio di Meruem grazie a Komugi e lo scontro tra Netero e Meruem (per non parlare della morte di Meruem e Komui mano nella mano), però anche in questa saga ho trovato un difetto ed è il fatto che è stato inutilmente allungata, certe scene potevano evitarle oppure accorciarle come la scommessa di Meruem e le sue due guardie, ma ci sono altre cose, che adesso non mi metto ad elencare.
La mia valutazione finale è 6 solo perché si salva la saga delle formichimere altrimenti sarebbe stato più basso.
Partiamo dalla trama: Gon, un ragazzo dalle mille risorse è deciso a diventare hunter per seguire le orme del padre e poter, allo stesso tempo, comprendere meglio il genitore che lo ha abbandonato. Partito per la prova d'esame da hunter, a bordo di una nave fa la conoscenza di altri due aspiranti hunter, Leorio e Kurapika, mentre incontra Killua e Hisoka proprio nella prima prova dell'esame per diventare hunter.
Devo dire che l'anime non mi è piaciuto molto, anzi mi sarei aspettato di più contando la premessa; in primo luogo il protagonista non mi è piaciuto per niente (certe volte sembrava un bambino che faceva i capricci finché non aveva ciò che voleva), e le saghe non mi hanno stimolato più di tanto; infatti ho pensato più di una volta a smettere di guardarlo ma ho resistito.
Attenzione: questa parte contiene spoiler!
L'unico lato positivo è stata la saga delle formichimere, in particolar modo come si evolve il personaggio di Meruem grazie a Komugi e lo scontro tra Netero e Meruem (per non parlare della morte di Meruem e Komui mano nella mano), però anche in questa saga ho trovato un difetto ed è il fatto che è stato inutilmente allungata, certe scene potevano evitarle oppure accorciarle come la scommessa di Meruem e le sue due guardie, ma ci sono altre cose, che adesso non mi metto ad elencare.
La mia valutazione finale è 6 solo perché si salva la saga delle formichimere altrimenti sarebbe stato più basso.
Parto subito dicendo che non sono abituato e non mi piace recensire anime con così tanti episodi... per l'appunto perché costituiti da tanti episodi è difficile dissezionarli, analizzarli e dare una valutazione consona per l'intero anime. Per fortuna molti possono essere suddivisi divisi per saghe e questo facilità analizzare.
"Hunter x Hunter" (2011) è un anime tratto dall'omonimo manga di Togashi. Beh che dire? Il nome dice tutto, si tratta di un'opera che continua ad avere un rilievo abbastanza possente nel mercato degli anime, a differenza di molte opere conosciute perché sono commerciali: Hunter x Hunter oltre ad essere un marchio si differenzia per la sua qualità indiscutibile. Peccato che non sia concluso visto che l'autore del manga deve prendersi tante pause per problemi di salute.
Quasi tutto di questo anime ha un che di spettacolare... La storia è qualcosa di unico che supera le aspettative, personaggi quasi tutti ben rifiniti e con un background concreto. Le sigle sono tutte eccezionali, le OST invece, in alcune scene non sono del tutto adatte, ma tralasciando questo l'anime è ben curato in ogni dettaglio: più la storia progredisce più abbiamo modo di vedere come i personaggi maturano. Ogni cosa è spiegata con molta cura e dettagli, iniziando dai poteri che vengono spiegati per bene così da dare un senso logico a tutta la trama e non farci porre domande del tipo: "Ehi ma quello è troppo forte! Come mai?". L'anime si può suddividere in tante saghe, sei per l'esattezza. La prima saga può annoiare abbastanza e pure la sesta, ma dal punto di vista di trama esse sono indispensabili. Ogni saga si ricollega con le altre con un filo connettore abbastanza solido. La quinta saga "La saga delle Formichimere" è la migliore saga dell'anime. Beh sono andato troppo per le lunghe quindi per farla breve... Trovare, Cacciare e Sopravvivere! Questo è Hunter x Hunter!
Pro:
-Personaggi curati eccezionalmente.
-Trama semplicemente splendida.
-Tutte le saghe collegate con un filo logico.
-Sigle magnifiche, specialmente "Just Awake" che la reputo la migliore in assoluto.
Contro:
-Non è concluso.
-Togashi... (Dovrei aprire una parentesi sul manga ma qui scrivo dell'anime)
Voto: 10/10
Adoro Hunter x Hunter...anzi lo amo! Lo reputo uno dei migliori anime/manga mai esistiti! La saga delle formichimere è magnifica, la migliore in assoluto! Peccato che non ci sia una fine, ancora spero in un continuo. Anime must a mio parere, lo consiglio assolutamente! Mi ha aiutato molto a capire e distinguere i capolavori.
"Hunter x Hunter" (2011) è un anime tratto dall'omonimo manga di Togashi. Beh che dire? Il nome dice tutto, si tratta di un'opera che continua ad avere un rilievo abbastanza possente nel mercato degli anime, a differenza di molte opere conosciute perché sono commerciali: Hunter x Hunter oltre ad essere un marchio si differenzia per la sua qualità indiscutibile. Peccato che non sia concluso visto che l'autore del manga deve prendersi tante pause per problemi di salute.
Quasi tutto di questo anime ha un che di spettacolare... La storia è qualcosa di unico che supera le aspettative, personaggi quasi tutti ben rifiniti e con un background concreto. Le sigle sono tutte eccezionali, le OST invece, in alcune scene non sono del tutto adatte, ma tralasciando questo l'anime è ben curato in ogni dettaglio: più la storia progredisce più abbiamo modo di vedere come i personaggi maturano. Ogni cosa è spiegata con molta cura e dettagli, iniziando dai poteri che vengono spiegati per bene così da dare un senso logico a tutta la trama e non farci porre domande del tipo: "Ehi ma quello è troppo forte! Come mai?". L'anime si può suddividere in tante saghe, sei per l'esattezza. La prima saga può annoiare abbastanza e pure la sesta, ma dal punto di vista di trama esse sono indispensabili. Ogni saga si ricollega con le altre con un filo connettore abbastanza solido. La quinta saga "La saga delle Formichimere" è la migliore saga dell'anime. Beh sono andato troppo per le lunghe quindi per farla breve... Trovare, Cacciare e Sopravvivere! Questo è Hunter x Hunter!
Pro:
-Personaggi curati eccezionalmente.
-Trama semplicemente splendida.
-Tutte le saghe collegate con un filo logico.
-Sigle magnifiche, specialmente "Just Awake" che la reputo la migliore in assoluto.
Contro:
-Non è concluso.
-Togashi... (Dovrei aprire una parentesi sul manga ma qui scrivo dell'anime)
Voto: 10/10
Adoro Hunter x Hunter...anzi lo amo! Lo reputo uno dei migliori anime/manga mai esistiti! La saga delle formichimere è magnifica, la migliore in assoluto! Peccato che non ci sia una fine, ancora spero in un continuo. Anime must a mio parere, lo consiglio assolutamente! Mi ha aiutato molto a capire e distinguere i capolavori.
Attenzione: la recensione contiene spoiler!
"Hunter x hunter" (2011), secondo adattamento della storia tratta dall'omonimo manga di Yoshihiro Togashi, vede Gon, ragazzo con grande talento fin dall'infanzia, percorrere la strada che decise, molto tempo prima, di percorrere anche suo padre. Diventare un hunter e passare l'esame sarà solo la prima e più facile prova per questo ragazzo.
Parlando intanto di "Hunter": sono veramente soddisfatto di come è stato molto ben spiegato questo concetto e come sono stati introdotti i poteri essenziali che servono per diventarlo definitivamente. Molte classi, tipologie e tutte con caratteristiche molto particolari. I personaggi, soprattutto i principali, sono molto ben curati. Mi ha stupito soprattutto come Gon e Killua riescano a trasmettere le proprie emozioni, come se fossero reali.
La storia, nonostante sia veramente lunga, dal momento della partenza al ritrovo del padre, fila liscia proponendo veramente poche puntate inutili e nodi durante il suo percorso. Le animazioni sono di una qualità molto buona e molto particolari, fin da subito potrete notare come anche scene di poco valore siano ben curate. Le musiche, per sfortuna, non tutte sono state di mio gradimento, anzi nei momenti adrenalinici spesso mi hanno veramente deluso.
Dialoghi che filano veramente bene, a tratti durante le spiegazioni sono un po' più difficili da seguire, ma se guardato con attenzione niente di troppo difficoltoso.
Mi è dispiaciuto per Kurapika che, a un certo punto della storia, scompare e non si rivede più.
I momenti comici ci sono anche se non li troveremo in grandissima quantità.
Sconsiglio visto alcune scene, di guardarlo durante i pasti, vista la brutalità di alcune animazioni che a me hanno fatto passare l'appetito.
I punti deboli invece sono la qualità dei combattimenti, che eccettuato qualcuno non mi hanno fatto impazzire e come finisce, incompleto e in maniera dal mio punto di visita troppo semplificata, mi aspettavo qualcosa di più per rivedere il padre insomma. La storia invece è da 10 e lode, inclusa la narrazione.
Saró breve: "Hunter x Hunter" è, per me, davvero qualcosa di eccezionale.
Già dal primo episodio si parte con la classica "ricerca"tipica delle serie animate, tuttavia questa ricerca è solo il fine ultimo di tutta la trama.
I personaggi sono impeccabili, ad incominciare da Killua che probabilmente è quello che preferisco. Le animazioni sono qualcosa di eccezionale, specialmente nei duelli. Il duello della penultima saga poi sembra una vera e propria partita a scacchi. Quel duello credo che, almeno al momento, sia il mio preferito per quanto riguarda tutte le serie animate. Le musiche e la sigla sono qualcosa di incredibile, anche queste le metto fra i primi posti di tutte le serie che io abbia visto.
Un altro complimento lo devo fare per la trama che è fitta e ricca di suspense, ma mai eccessivamente difficile e ancora meglio, non si perde mai in spiegazioni eccessive: anzi direi che invece di assistere a delle spiegazioni, lo spettatore assiste allo svolgersi degli eventi, come si svolgono per i personaggi, e può di conseguenza cogliere i significati e capirli.
Già dal primo episodio si parte con la classica "ricerca"tipica delle serie animate, tuttavia questa ricerca è solo il fine ultimo di tutta la trama.
I personaggi sono impeccabili, ad incominciare da Killua che probabilmente è quello che preferisco. Le animazioni sono qualcosa di eccezionale, specialmente nei duelli. Il duello della penultima saga poi sembra una vera e propria partita a scacchi. Quel duello credo che, almeno al momento, sia il mio preferito per quanto riguarda tutte le serie animate. Le musiche e la sigla sono qualcosa di incredibile, anche queste le metto fra i primi posti di tutte le serie che io abbia visto.
Un altro complimento lo devo fare per la trama che è fitta e ricca di suspense, ma mai eccessivamente difficile e ancora meglio, non si perde mai in spiegazioni eccessive: anzi direi che invece di assistere a delle spiegazioni, lo spettatore assiste allo svolgersi degli eventi, come si svolgono per i personaggi, e può di conseguenza cogliere i significati e capirli.
Le mie recensioni sono molto brevi. Questo anime è qualcosa di ineguagliato al momento. (Per me...ovvio)
Rappresenta tutto ciò che per me è adesso il "gold standard" degli shonen.
Se "Fairy Tail" è il peggiore inarrivabile... questo è il migliore in assoluto.
Personaggi? Ben caratterizzati, mai banali e mai buoni o cattivi, ma solo veri e fedeli a se stessi.
Storia? La più grande genialata è nel titolo... la storia è la ricerca, la caccia di qualcosa o qualcuno, ogni arco narrativo narra una storia diversa ma sempre coerente. Si va sempre migliorando fino alla saga delle formichimere che per me è la cosa più bella che abbia mai anche solo immaginato.
Diverte? Sì decisamente sì, ho visto tutti gli episodi praticamente di seguito... se proprio vogliamo dire qualcosa di negativo, boh, potrebbe non piacere a bambini che vogliono solo vedere scintille e booom sullo schermo. Per il resto è il top.
Difetti? L’autore si prende delle pause e al momento è fermo...
Vi avviso però io da quando l’ho visto vivo in un perenne stato di tristezza poiché ha alzato tanto l’asticella delle mie aspettative per uno shonen che non riesco più a trovare niente di stimolante...
A vostro rischio e pericolo
Rappresenta tutto ciò che per me è adesso il "gold standard" degli shonen.
Se "Fairy Tail" è il peggiore inarrivabile... questo è il migliore in assoluto.
Personaggi? Ben caratterizzati, mai banali e mai buoni o cattivi, ma solo veri e fedeli a se stessi.
Storia? La più grande genialata è nel titolo... la storia è la ricerca, la caccia di qualcosa o qualcuno, ogni arco narrativo narra una storia diversa ma sempre coerente. Si va sempre migliorando fino alla saga delle formichimere che per me è la cosa più bella che abbia mai anche solo immaginato.
Diverte? Sì decisamente sì, ho visto tutti gli episodi praticamente di seguito... se proprio vogliamo dire qualcosa di negativo, boh, potrebbe non piacere a bambini che vogliono solo vedere scintille e booom sullo schermo. Per il resto è il top.
Difetti? L’autore si prende delle pause e al momento è fermo...
Vi avviso però io da quando l’ho visto vivo in un perenne stato di tristezza poiché ha alzato tanto l’asticella delle mie aspettative per uno shonen che non riesco più a trovare niente di stimolante...
A vostro rischio e pericolo
Una grande storia, ambientata in un mondo ben costruito e ricco di dettagli. Personaggi davvero ben approfonditi e caratterizzati, che crescono e mutano di arco in arco grazie alle loro esperienze.
Combattimenti e situazioni entusiasmanti, ricche di ragionamenti, e tattiche che li rendono sempre avvincenti e diversificati. Un'opera ben realizzata graficamente, che riesce perfettamente non solo grazie alla trama e alla costruzione maniacale del mondo in cui si svolge, ma anche grazie al mix perfetto di efferatezza e leggerezza dei dialoghi e dei combattimenti. Molti i temi trattati: da i più evidenti come l'amicizia, la vendetta, la crescita personale e la ricerca di sé stessi a quelli come la critica alla società, l'emarginazione, il cameratismo, lo sfruttamento, il crimine organizzato e la politica (nonché il legame tra i due).
Un anime che ha come unica pecca (che però a mio avviso nulla toglie all'opera) il fatto di essere solo "l'introduzione" di una storia ancora più grande, che spero un giorno di poter vedere o leggere.
9,5 solo perché la perfezione non esiste.
Combattimenti e situazioni entusiasmanti, ricche di ragionamenti, e tattiche che li rendono sempre avvincenti e diversificati. Un'opera ben realizzata graficamente, che riesce perfettamente non solo grazie alla trama e alla costruzione maniacale del mondo in cui si svolge, ma anche grazie al mix perfetto di efferatezza e leggerezza dei dialoghi e dei combattimenti. Molti i temi trattati: da i più evidenti come l'amicizia, la vendetta, la crescita personale e la ricerca di sé stessi a quelli come la critica alla società, l'emarginazione, il cameratismo, lo sfruttamento, il crimine organizzato e la politica (nonché il legame tra i due).
Un anime che ha come unica pecca (che però a mio avviso nulla toglie all'opera) il fatto di essere solo "l'introduzione" di una storia ancora più grande, che spero un giorno di poter vedere o leggere.
9,5 solo perché la perfezione non esiste.
Quando iniziai "Hunter X Hunter" mi fermai quattro minuti di episodio... Dopo un po' lo ripresi, e iniziò a piacermi. Poi arrivai alla Saga di York Shin City e iniziai ad adorarlo. Poi alla saga delle Formichimere iniziai ad amarlo e a piangere. Infine con l'ultima saga continuai a piangere. In poche parole è diventato il mio battle shonen preferito, per tre motivi.
Primo, il comparto tecnico:
Diversamente dalla serie del '99, questa ha avuto delle colonne sonore, dei disegni e delle animazioni migliori, ed è senza filler (con qualche "modifica" ad alcuni scontri per renderli più "family friendly"). In poche parole è stato animato dalla MADHOUSE.
Secondo, i personaggi:
Yoshihiro Togashi, l'autore, forse è uno dei pochi che esplora la psicologia dei propri personaggi così Bene. Ogni personaggio, che sia un protagonista o soprattutto un antagonista è esplorato (appare Hisoka su cui si sa poco e niente) . Spesso, invece, i personaggi secondari sono molto approfonditi, rendendo interi episodi noiosi, ma lo stile di Togashi è questo. E a me piace.
Terzo, la trama: "Hunter x Hunter" all'inizio sembra mostrare una trama shonen classica: Gon è un ragazzino di 12 anni il cui sogno è dibenare un Hunter, un cacciatore, il cui lavoro è inteso come la ricerca di qualcuno o qualcosa, nel caso di Gon, suo padre Gin. Sulla sua strada Gon incontrerà dei compagni che lo accompagneranno come Killua, in particolare, poi Kurapika e Leorio.
Dopo diversi avvenimenti Gon e compagni si separeranno per poi rincontrarsi più avanti, ed è proprio nella saga di York Shin City, nella quale, poi emergerà quello che è "Hunter X Hunter".
Per concludere ho amato Hunter X Hunter perché nonostante abbia un grande messaggio, è semplice. Perché ti viene tutto spiegato. E mi ha aiutato a superare certi momenti della mia adolescenza, ed ad andare avanti senza rimpianti. "Hunter X Hunter" non ti lascerà mai con dei dubbi su cosa stia succedendo.
Quindi il mio voto finale per "Hunter X Hunter" è un 10 su 10.
Primo, il comparto tecnico:
Diversamente dalla serie del '99, questa ha avuto delle colonne sonore, dei disegni e delle animazioni migliori, ed è senza filler (con qualche "modifica" ad alcuni scontri per renderli più "family friendly"). In poche parole è stato animato dalla MADHOUSE.
Secondo, i personaggi:
Yoshihiro Togashi, l'autore, forse è uno dei pochi che esplora la psicologia dei propri personaggi così Bene. Ogni personaggio, che sia un protagonista o soprattutto un antagonista è esplorato (appare Hisoka su cui si sa poco e niente) . Spesso, invece, i personaggi secondari sono molto approfonditi, rendendo interi episodi noiosi, ma lo stile di Togashi è questo. E a me piace.
Terzo, la trama: "Hunter x Hunter" all'inizio sembra mostrare una trama shonen classica: Gon è un ragazzino di 12 anni il cui sogno è dibenare un Hunter, un cacciatore, il cui lavoro è inteso come la ricerca di qualcuno o qualcosa, nel caso di Gon, suo padre Gin. Sulla sua strada Gon incontrerà dei compagni che lo accompagneranno come Killua, in particolare, poi Kurapika e Leorio.
Dopo diversi avvenimenti Gon e compagni si separeranno per poi rincontrarsi più avanti, ed è proprio nella saga di York Shin City, nella quale, poi emergerà quello che è "Hunter X Hunter".
Per concludere ho amato Hunter X Hunter perché nonostante abbia un grande messaggio, è semplice. Perché ti viene tutto spiegato. E mi ha aiutato a superare certi momenti della mia adolescenza, ed ad andare avanti senza rimpianti. "Hunter X Hunter" non ti lascerà mai con dei dubbi su cosa stia succedendo.
Quindi il mio voto finale per "Hunter X Hunter" è un 10 su 10.
Non capisco come questa versione di HxH abbia avuto questo enorme successo. Ogni cosa è sbagliata, faccio immensa fatica a trovare dei pregi a questo remake.
- Non è fedele al manga come afferma di essere. È vero, ha rimosso i pochi filler della vecchia versione (che a me piacevano, ma è solo gusto personale), ma alcuni capitoli sono "spostati", incompleti o modificati: che senso ha?
- Lo stile è sbagliatissimo. Lo stile grafico non ha nulla a che vedere con la "perenne oscurità" e tensione presente nel manga, errore accentuato da un'inutile "spam" di OST belle ma poste in momenti inadatti. Più in là si riprende, ma nelle prime saghe sembra di vedere tutt'altra opera se come me avete iniziato a seguirlo dal manga.
- I tempi di narrazione sono quasi sempre sbagliati, questo anime è un'accozzaglia di parti lunghe nel manga sintetizzate all'osso e parti brevi inutilmente allungate. Non pensavo che un anime senza filler potesse raggiungere un livello così alto di incongruenza con i tempi originali.
- Tutto è "addolcito", anche per colpa dello stile errato, e ci sono scene censurate: meno male che doveva essere fedele, da questo punto di vista la vecchia versione è mille volte meglio (anche se in italiano alcune censure le ha subite, almeno in originale non ne ha).
Il mio voto raggiunge la sufficienza perché è HxH e penso mi piacerebbe seguirlo anche in bianco e nero con dei pupazzetti disegnati di carta, ma se dovessi valutare solo ciò che è stato "aggiunto" rispetto al manga, il mio voto sarebbe molto più basso.
Giudizio Finale? Guardate la vecchia versione o, meglio ancora, leggete il manga: perdereste almeno il 60% del capolavoro originale con questo remake.
- Non è fedele al manga come afferma di essere. È vero, ha rimosso i pochi filler della vecchia versione (che a me piacevano, ma è solo gusto personale), ma alcuni capitoli sono "spostati", incompleti o modificati: che senso ha?
- Lo stile è sbagliatissimo. Lo stile grafico non ha nulla a che vedere con la "perenne oscurità" e tensione presente nel manga, errore accentuato da un'inutile "spam" di OST belle ma poste in momenti inadatti. Più in là si riprende, ma nelle prime saghe sembra di vedere tutt'altra opera se come me avete iniziato a seguirlo dal manga.
- I tempi di narrazione sono quasi sempre sbagliati, questo anime è un'accozzaglia di parti lunghe nel manga sintetizzate all'osso e parti brevi inutilmente allungate. Non pensavo che un anime senza filler potesse raggiungere un livello così alto di incongruenza con i tempi originali.
- Tutto è "addolcito", anche per colpa dello stile errato, e ci sono scene censurate: meno male che doveva essere fedele, da questo punto di vista la vecchia versione è mille volte meglio (anche se in italiano alcune censure le ha subite, almeno in originale non ne ha).
Il mio voto raggiunge la sufficienza perché è HxH e penso mi piacerebbe seguirlo anche in bianco e nero con dei pupazzetti disegnati di carta, ma se dovessi valutare solo ciò che è stato "aggiunto" rispetto al manga, il mio voto sarebbe molto più basso.
Giudizio Finale? Guardate la vecchia versione o, meglio ancora, leggete il manga: perdereste almeno il 60% del capolavoro originale con questo remake.
"Hunter x Hunter" è un'opera che non ha bisogno di presentazioni, partorita come manga nel 1998 dall'abile e sagace Yoshihiro Togashi e già trasposta in un eccellente anime nel 1999, purtroppo rimasto incompiuto a causa della lentezza con cui l'autore originale ha fatto uscire i capitoli, bloccati in numerose pause.
Anziché riprendere la storia da dove si era interrotta dopo così tanti anni (un decennio), si è deciso (giustamente) di far ripartire il brand da capo, in modo da dare anche la possibilità a nuovi fan di affezionarsi, creando un prodotto omogeneo.
Lo Staff è Madhouse, il regista è Hiroshi Koujina, attivo principalmente come supervisore delle animazioni in numerose serie (quella che spicca di più è "City Hunter").
Sicuramente il problema principale di questo prodotto è proprio la regia, che ha il merito di fare anche scelte molto audaci soprattutto sul piano grafico, ma che non regge lontanamente il paragone né con il manga originale né con l'ottima serie diretta da Kazuhiro Furuhashi.
Sul piano grafico si è mantenuto uno stile molto peculiare e caratteristico, immediatamente riconoscibile, fatto di figure slanciate e squadrate, maggiormente in linea con il tratto del manga originale, in cui sentimenti, emozioni e pathos vengono di volta in volta accentuati manipolando l'enfasi della linea, talvolta rimanendo attinenti alle tavole originali di Togashi (a differenza dell'!nime del 1999 che "normalizzava" tutto rendendolo, se volete, un po' più impersonale). La color palette è quantomai bizzarra, anch'essa sicuramente molto peculiarizzata, con un tono generale sempre virante verso il blu, l'azzurro, il violetto (colori freddi) e ponendo un alto contrasto tra colori comprimari decisamente pungenti e aggressivi, con saturazione della gamma sgargiantissima, netta e drastica. Non per tutti i gusti, questo poco ma sicuro, spesso e volentieri il grado di "aggressività" dei contrasti è talmente forte da risultare fastidioso, ma non si può negare che accentui il carattere bizzarro e leggermente kitsch di "Hunter x Hunter".
In particolar modo se si è abituati alla color palette del vecchio anime, qui si rimarrà un po' spiazzati (molte delle capigliature, anche le più normali, cambiano, diventando verde acido o rosa fluo o giallo canarino); la scelta dei colori dei personaggi non è quasi mai generica o realistica.
Graficamente è realizzato benissimo, ma non credete a chi vi dice che le animazioni del 1999 erano peggiori, non sanno quel che dicono e si lasciano annebbiare il giudizio da due fattori: 1- l'anime del 1999 era altalenante, c'erano animazioni realizzate da dio a fianco di robaccia al risparmio; c'erano episodi ottimi e altri mediocri. 2 - l'anime del 1999 era vecchio, semplice, non aveva tutto ciò che il post-effetto digitale può fare per rinvigorire l'immagine o aggiungere dinamicità al pc, mancava praticamente del tutto di effetti speciali.
Ma i picchi nell'abilità e nell'esperienza con cui erano realizzate molte delle animazioni tradizionali del 1999 non sono sfiorate nemmeno per sbaglio in quest'anime, che dal canto suo si mantiene però più equilibrato, omogeneo, senza ricadute e con un'intelligente gestione dei post-effetti (p.s. decisamente invasivi) come motion blur, messe a fuoco, ombre dinamiche, vibrati, gradienti, fumi ed esplosioni, effetti particellari ecc. risultando avere un impatto visivo più "spettacolare".
E in effetti "spettacolare" è la parola chiave di quest'anime, ragione che mi porta a dire che il regista non abbia capito un cavolo.
Questa versione di "Hunter x Hunter" è altisonante. Piena, roboante, pretenziosa.
Non metto in dubbio che (specialmente nella saga delle Formichimere) anche il manga acquisti una sorta di grandiosità che era completamente assente agli inizi, ma quest'anime la incanala fin da subito e la pompa a mille. Risultato: una pretestuosa e smargiassa spacconata ultra-enfatica. Quella che piace tanto ai ragazzini dalla facile presa.
È tutto reso in modo "importante", laddove Togashi "butta via" tutta la sua carne al fuoco, usando come personalissimo stratagemma stilistico proprio la leggerezza e la nonchalance degli eventi e dei suoi personaggi.
Il ritmo questo regista non sa nemmeno cosa sia: se nella prima parte (già esistente nell'anime del 1999) ha voluto andare veloce proprio per evitare (giustamente) una cosa già elaborata e approfondita in passato, persino nell'accelerazione è riuscito a essere inutilmente lento dove non ce n'era alcun bisogno: gli è stato sufficiente seguire il ritmo del manga (che già in soli 100 capitoli fa quello che nell'anime era fatto in 62 puntate) e trascinare fino allo sfinimento tutte le sequenze in cui voleva conferire un pathos. Azioni che possono avvenire in cinque secondi stiracchiate su due o tre minuti di sequenze fossilizzate ed echeggianti, fatte di fermi immagine, pensieri fuori-campo aggiunti, e temi della colonna sonora intenti a raggiungere il climax di una pièce d'orchestra degna della più epica composizione di Carl Orff dedito in un'autoesaltazione delle proprie doti in un'improbabile ensemble con Richard Wagner. Insostenibile. La colonna sonora, fatta di pezzi orchestrati (il compositore è quello di "Death Note" e lo stile è quello; è anche presente il Requiem di Mozart) avrebbe anche dei validi pezzi presi a sé stanti, ma sono la cosa più fuori-tema che si possa concepire, assordanti e insistenti riempiono TUTTI i vuoti del cartone in un continum esasperato senza interruzioni, appesantendolo e contribuendolo a rendere altisonante in un modo che va oltre ogni immaginazione possibile, come se non fosse già eccessivo.
Koujina ha anche scelto di mantenere il narratore del manga, che didascalizza e narra ciò che avviene contribuendo ancora di più a rendere il tutto (inopportunatamente) epico. "Il Signore degli Anelli" non è nulla in confronto.
Molti altri aspetti funzionano, ma veramente, non esagero nel dire che questa dilatazione del ritmo e quest'enfasi inutile ovunque lo rendano a tutti gli effetti inguardabile, distruggendo completamente la validità del prodotto.
Dimenticatelo, non guardatelo: leggete il manga, oppure guardate l'ottima vecchia serie del 1999 (esclusi gli oav di Greed Island). Non abbassatevi a questa tamarrata.
Anziché riprendere la storia da dove si era interrotta dopo così tanti anni (un decennio), si è deciso (giustamente) di far ripartire il brand da capo, in modo da dare anche la possibilità a nuovi fan di affezionarsi, creando un prodotto omogeneo.
Lo Staff è Madhouse, il regista è Hiroshi Koujina, attivo principalmente come supervisore delle animazioni in numerose serie (quella che spicca di più è "City Hunter").
Sicuramente il problema principale di questo prodotto è proprio la regia, che ha il merito di fare anche scelte molto audaci soprattutto sul piano grafico, ma che non regge lontanamente il paragone né con il manga originale né con l'ottima serie diretta da Kazuhiro Furuhashi.
Sul piano grafico si è mantenuto uno stile molto peculiare e caratteristico, immediatamente riconoscibile, fatto di figure slanciate e squadrate, maggiormente in linea con il tratto del manga originale, in cui sentimenti, emozioni e pathos vengono di volta in volta accentuati manipolando l'enfasi della linea, talvolta rimanendo attinenti alle tavole originali di Togashi (a differenza dell'!nime del 1999 che "normalizzava" tutto rendendolo, se volete, un po' più impersonale). La color palette è quantomai bizzarra, anch'essa sicuramente molto peculiarizzata, con un tono generale sempre virante verso il blu, l'azzurro, il violetto (colori freddi) e ponendo un alto contrasto tra colori comprimari decisamente pungenti e aggressivi, con saturazione della gamma sgargiantissima, netta e drastica. Non per tutti i gusti, questo poco ma sicuro, spesso e volentieri il grado di "aggressività" dei contrasti è talmente forte da risultare fastidioso, ma non si può negare che accentui il carattere bizzarro e leggermente kitsch di "Hunter x Hunter".
In particolar modo se si è abituati alla color palette del vecchio anime, qui si rimarrà un po' spiazzati (molte delle capigliature, anche le più normali, cambiano, diventando verde acido o rosa fluo o giallo canarino); la scelta dei colori dei personaggi non è quasi mai generica o realistica.
Graficamente è realizzato benissimo, ma non credete a chi vi dice che le animazioni del 1999 erano peggiori, non sanno quel che dicono e si lasciano annebbiare il giudizio da due fattori: 1- l'anime del 1999 era altalenante, c'erano animazioni realizzate da dio a fianco di robaccia al risparmio; c'erano episodi ottimi e altri mediocri. 2 - l'anime del 1999 era vecchio, semplice, non aveva tutto ciò che il post-effetto digitale può fare per rinvigorire l'immagine o aggiungere dinamicità al pc, mancava praticamente del tutto di effetti speciali.
Ma i picchi nell'abilità e nell'esperienza con cui erano realizzate molte delle animazioni tradizionali del 1999 non sono sfiorate nemmeno per sbaglio in quest'anime, che dal canto suo si mantiene però più equilibrato, omogeneo, senza ricadute e con un'intelligente gestione dei post-effetti (p.s. decisamente invasivi) come motion blur, messe a fuoco, ombre dinamiche, vibrati, gradienti, fumi ed esplosioni, effetti particellari ecc. risultando avere un impatto visivo più "spettacolare".
E in effetti "spettacolare" è la parola chiave di quest'anime, ragione che mi porta a dire che il regista non abbia capito un cavolo.
Questa versione di "Hunter x Hunter" è altisonante. Piena, roboante, pretenziosa.
Non metto in dubbio che (specialmente nella saga delle Formichimere) anche il manga acquisti una sorta di grandiosità che era completamente assente agli inizi, ma quest'anime la incanala fin da subito e la pompa a mille. Risultato: una pretestuosa e smargiassa spacconata ultra-enfatica. Quella che piace tanto ai ragazzini dalla facile presa.
È tutto reso in modo "importante", laddove Togashi "butta via" tutta la sua carne al fuoco, usando come personalissimo stratagemma stilistico proprio la leggerezza e la nonchalance degli eventi e dei suoi personaggi.
Il ritmo questo regista non sa nemmeno cosa sia: se nella prima parte (già esistente nell'anime del 1999) ha voluto andare veloce proprio per evitare (giustamente) una cosa già elaborata e approfondita in passato, persino nell'accelerazione è riuscito a essere inutilmente lento dove non ce n'era alcun bisogno: gli è stato sufficiente seguire il ritmo del manga (che già in soli 100 capitoli fa quello che nell'anime era fatto in 62 puntate) e trascinare fino allo sfinimento tutte le sequenze in cui voleva conferire un pathos. Azioni che possono avvenire in cinque secondi stiracchiate su due o tre minuti di sequenze fossilizzate ed echeggianti, fatte di fermi immagine, pensieri fuori-campo aggiunti, e temi della colonna sonora intenti a raggiungere il climax di una pièce d'orchestra degna della più epica composizione di Carl Orff dedito in un'autoesaltazione delle proprie doti in un'improbabile ensemble con Richard Wagner. Insostenibile. La colonna sonora, fatta di pezzi orchestrati (il compositore è quello di "Death Note" e lo stile è quello; è anche presente il Requiem di Mozart) avrebbe anche dei validi pezzi presi a sé stanti, ma sono la cosa più fuori-tema che si possa concepire, assordanti e insistenti riempiono TUTTI i vuoti del cartone in un continum esasperato senza interruzioni, appesantendolo e contribuendolo a rendere altisonante in un modo che va oltre ogni immaginazione possibile, come se non fosse già eccessivo.
Koujina ha anche scelto di mantenere il narratore del manga, che didascalizza e narra ciò che avviene contribuendo ancora di più a rendere il tutto (inopportunatamente) epico. "Il Signore degli Anelli" non è nulla in confronto.
Molti altri aspetti funzionano, ma veramente, non esagero nel dire che questa dilatazione del ritmo e quest'enfasi inutile ovunque lo rendano a tutti gli effetti inguardabile, distruggendo completamente la validità del prodotto.
Dimenticatelo, non guardatelo: leggete il manga, oppure guardate l'ottima vecchia serie del 1999 (esclusi gli oav di Greed Island). Non abbassatevi a questa tamarrata.
Attenzione: la recensione contiene spoiler
"Hunter × Hunter" ("Hantā × Hantā") è un manga creato nel 1998 da Yoshihiro Togashi conosciuto da tutti come il Re delle pause e come il creatore del manga "Yu degli spettri".
La storia segue le avventure di Gon Frecss, un bambino in cerca del padre Ging del quale non ha mai avuto notizie, decidendo così di superare l'esame per diventare Hunter, con la speranza di ritrovare tracce del padre.
Durante l'esame incontrerà vari aspiranti hunter come lui, che in seguito diventeranno migliori amici:
Leorio che desidera diventare hunter per avere grandi somme di denaro per seguire il suo sogno, ossia diventare un medico,
Kurapika che come unico scopo della sua vita è di vendicarsi della Brigata Fantasma (una banda di criminali che 4 anni fa uccise il suo clan per impadronirsi degli occhi scarlatti).
Ed infine Killua, un ragazzino di 12 anni che proviene dalla famosa famiglia di mercenari Zoldyck, fin da piccolo venne sottoposto ad atroci torture per aumentare la sua forza .
Nel giro di un anno tutti e quattro riescono a superare l'esame ricevendo la rispettiva licenza, che conferisce al suo possessore vantaggi incredibili, come la possibilità di viaggiare in determinate zone del mondo inaccessibili.
Le saghe si dividono in:
-L'esame per diventare Hunter (21 episodi)
-A casa di Killua (5 episodi)
-L'Arena Celeste (10 episodi)
-York Shin City (22episodi)
-Greed Island (17 episodi)
-Le Formichimere (61 episodi, saltate questa saga se soffrite di depressione, grazie...)
-L'elezione del tredicesimo presidente Hunter. (12 episodi)
Una delle parti più toccanti di "Hunter x Hunter" è stata la morte di Meruem e Komugi, dove il maestro Togashi in primo piano fa apparire Meruem un demone, un essere brutale, pronto ad uccidere chiunque, ma la sua natura cambia profondamente, passando da quella della più violenta formichimera, all’umano più dolce, grazie alla piccola Kogumi. Ed egli non vuole altro che finire la sua vita a giocando a gungi, con l’unica persona in grado di renderlo felice.
La grafica ovviamente è molto migliorata rispetto alla serie del 1999, il chara design è ottimo, le colonne sonore sposano perfettamente le scene, il doppiaggio è perfetto dove troviamo: Megumi Han nel ruolo di Gon, Mariya Ise nel ruolo di Killua Zoldyck, Miyuki Sawashiro nel ruolo di Kurapika e Keiji Fujiwara nel ruolo di Leorio Paladiknight.
Conclusione: i colpi di scena, i momenti di suspense, i combattimenti e le scene drammatiche che troviamo in "Hunter x Hunter", rendono quest'anime unico nel suo genere, consiglio vivamente la visione.
Voto finale 10
"Hunter × Hunter" ("Hantā × Hantā") è un manga creato nel 1998 da Yoshihiro Togashi conosciuto da tutti come il Re delle pause e come il creatore del manga "Yu degli spettri".
La storia segue le avventure di Gon Frecss, un bambino in cerca del padre Ging del quale non ha mai avuto notizie, decidendo così di superare l'esame per diventare Hunter, con la speranza di ritrovare tracce del padre.
Durante l'esame incontrerà vari aspiranti hunter come lui, che in seguito diventeranno migliori amici:
Leorio che desidera diventare hunter per avere grandi somme di denaro per seguire il suo sogno, ossia diventare un medico,
Kurapika che come unico scopo della sua vita è di vendicarsi della Brigata Fantasma (una banda di criminali che 4 anni fa uccise il suo clan per impadronirsi degli occhi scarlatti).
Ed infine Killua, un ragazzino di 12 anni che proviene dalla famosa famiglia di mercenari Zoldyck, fin da piccolo venne sottoposto ad atroci torture per aumentare la sua forza .
Nel giro di un anno tutti e quattro riescono a superare l'esame ricevendo la rispettiva licenza, che conferisce al suo possessore vantaggi incredibili, come la possibilità di viaggiare in determinate zone del mondo inaccessibili.
Le saghe si dividono in:
-L'esame per diventare Hunter (21 episodi)
-A casa di Killua (5 episodi)
-L'Arena Celeste (10 episodi)
-York Shin City (22episodi)
-Greed Island (17 episodi)
-Le Formichimere (61 episodi, saltate questa saga se soffrite di depressione, grazie...)
-L'elezione del tredicesimo presidente Hunter. (12 episodi)
Una delle parti più toccanti di "Hunter x Hunter" è stata la morte di Meruem e Komugi, dove il maestro Togashi in primo piano fa apparire Meruem un demone, un essere brutale, pronto ad uccidere chiunque, ma la sua natura cambia profondamente, passando da quella della più violenta formichimera, all’umano più dolce, grazie alla piccola Kogumi. Ed egli non vuole altro che finire la sua vita a giocando a gungi, con l’unica persona in grado di renderlo felice.
La grafica ovviamente è molto migliorata rispetto alla serie del 1999, il chara design è ottimo, le colonne sonore sposano perfettamente le scene, il doppiaggio è perfetto dove troviamo: Megumi Han nel ruolo di Gon, Mariya Ise nel ruolo di Killua Zoldyck, Miyuki Sawashiro nel ruolo di Kurapika e Keiji Fujiwara nel ruolo di Leorio Paladiknight.
Conclusione: i colpi di scena, i momenti di suspense, i combattimenti e le scene drammatiche che troviamo in "Hunter x Hunter", rendono quest'anime unico nel suo genere, consiglio vivamente la visione.
Voto finale 10
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Unico, originale, geniale, ben congegnato.
Non mi soffermo sulla trama né su personaggi, perché risulterei solo ripetitivo. Leggete questa mia recensione/commento magari dopo averne guardata qualcun'altra.
Ambientazione, personaggi, fighting style, trama: tutto perfetto!
Visto che in questo shounen stiamo toccando livelli stratosferici, divertiamoci a fare i cinici e a trovare seriamente il pelo nell’uovo: cosa funziona peggio in "Hunter x Hunter"? (in ogni caso il voto è 10)
Andiamo con ordine.
Saga di Yorkshire City: capisco che la storia sia incentrata sulla ricerca del padre di Gon prima di tutto, ma terminare la storia della Phantom Troupe sarebbe stato il top (non commentate che nei nuovi episodi del manga si continua, perché lo so, grazie), invece di interrompere la cosa a metà e arrivare subito a Greed Island, e poi scusarsi con i fan pubblicando un film sul famoso membro 4.
Saga delle Formichimere: bellissima (a molti nostalgici che videro "Hunter x Hunter" per la prima volta nel 1999 o addirittura nel manga non piace), ma lunga. Non di tanto, però seriamente alcune cose andavano accorciate, altrimenti si rischia di perdere l’attenzione che "Hunter x Hunter" crea negli spettatori. A volte spaventa pure la meticolosità con cui gli eventi vengono narrati (vedi Ikalgo e Brovada nei sotterranei del palazzo).
Incompletezza: leggendo i capitoli nuovi del manga, mi è venuto il mal di testa, troppe informazioni in poco spazio. Spero quindi che l’anime riprenda il prima possibile, in quanto abbiamo lasciato troppe faccende in sospeso che non riporto, altrimenti il primo che deve ancora guardare "Hunter x Hunter" mi denuncia per spoiler!
Per concludere, vorrei dare una particolare nota di merito alla saga dell’elezione del presidente Hunter: fantastica la famiglia Zoeldick e la piccola sorellina di Killua, Alluka. Non aggiungo altro.
Unico, originale, geniale, ben congegnato.
Non mi soffermo sulla trama né su personaggi, perché risulterei solo ripetitivo. Leggete questa mia recensione/commento magari dopo averne guardata qualcun'altra.
Ambientazione, personaggi, fighting style, trama: tutto perfetto!
Visto che in questo shounen stiamo toccando livelli stratosferici, divertiamoci a fare i cinici e a trovare seriamente il pelo nell’uovo: cosa funziona peggio in "Hunter x Hunter"? (in ogni caso il voto è 10)
Andiamo con ordine.
Saga di Yorkshire City: capisco che la storia sia incentrata sulla ricerca del padre di Gon prima di tutto, ma terminare la storia della Phantom Troupe sarebbe stato il top (non commentate che nei nuovi episodi del manga si continua, perché lo so, grazie), invece di interrompere la cosa a metà e arrivare subito a Greed Island, e poi scusarsi con i fan pubblicando un film sul famoso membro 4.
Saga delle Formichimere: bellissima (a molti nostalgici che videro "Hunter x Hunter" per la prima volta nel 1999 o addirittura nel manga non piace), ma lunga. Non di tanto, però seriamente alcune cose andavano accorciate, altrimenti si rischia di perdere l’attenzione che "Hunter x Hunter" crea negli spettatori. A volte spaventa pure la meticolosità con cui gli eventi vengono narrati (vedi Ikalgo e Brovada nei sotterranei del palazzo).
Incompletezza: leggendo i capitoli nuovi del manga, mi è venuto il mal di testa, troppe informazioni in poco spazio. Spero quindi che l’anime riprenda il prima possibile, in quanto abbiamo lasciato troppe faccende in sospeso che non riporto, altrimenti il primo che deve ancora guardare "Hunter x Hunter" mi denuncia per spoiler!
Per concludere, vorrei dare una particolare nota di merito alla saga dell’elezione del presidente Hunter: fantastica la famiglia Zoeldick e la piccola sorellina di Killua, Alluka. Non aggiungo altro.
"Hunter x Hunter (2011)" è uno shonen incredibile: la trama è coinvolgente e ben dettagliata e, anche se parte come un classico anime per ragazzi, con l'andare avanti l'opera diventa sempre più profonda e intensa, fino a raggiungere livelli degni di un anime psicologico. I personaggi sono caratterizzati molto bene e le relazioni tra i vari personaggi arricchiscono la trama e li rendono ancora più profondi; anche i cattivi sono approfonditi tanto quanto i protagonisti e ciò mi ha colpiti molto. Le varie saghe sono piene di azione e colpi di scena e i vari combattimenti sono tra i migliori che abbia mai visto in uno shounen. Ho deciso di dare 10 perché ha superato di molto le mie aspettative, non deludendomi mai; lo consiglio a fan di shounen e non.
"Hunter x Hunter" è ormai un titolo molto conosciuto per via della propria unicità e purtroppo anche per la negatività cresciuta dopo il blocco del manga, e di conseguenza dell'anime. HxH è ispirato all'omonimo manga realizzato da "Yoshihiro Togashi", prodotto nel 2011 come seconda produzione anime del manga con ben 148 episodi, dopo la prima serie realizzata nel 1999 con 62 episodi.
Questa serie anime è amata da molti e presenta davvero molti lati positivi in grado di renderlo uno dei migliori anime mai realizzati, arrivando al livello dei famosi titoli come ad esempio Dragon Ball o One Piece, e addirittura superandoli su certi versi. L'unico lato negativo che si può proprio odiare, è purtroppo la chiusura della serie dovuta a quella del manga, ma oltre a questo non vi sono particolari gravi da definirsi punti deboli.
Dunque adesso veniamo all'ambientazione e trama:
L'anime si svolge in un mondo molto simile al nostro ma anche molto immaginario, creato dallo stesso mangaka. La Terra è costituita da continenti che sono sotto il comando di uomini potenti e ciò che gli accomuna è "L'Associazione Hunter", appunto un'associazione che attraverso degli esami promuove Hunter (cacciatori). Il titolo di Hunter è considerato come una posizione di prestigio nella società, con cui si può accedere a vari posti ed avere accesso a molte informazioni, ma chi lo diventa può scegliere se stare sotto i comandi di qualcuno o partire all'avventura con il tuo gruppo alla ricerca di posti inesplorati. Oltre la Terra vi è un mondo esterno ancora avvolto nel mistero, di cui purtroppo non si saprà nulla per via del blocco del manga.
La trama dunque vede protagonista Gon Freecss, un ragazzo di 12 anni cresciuto dalla zia Mito dopo che il padre Jin lo ha affidato a lei dalla nascita. Gon non sembra provare odio per il padre, anzi lo ammira ed è incuriosito da lui, visto che è un Hunter; per tale motivo, Gon sogna di seguire le orme del padre e cercarlo lungo la sua strada, così da capire cosa lo ha spinto a lasciare perfino il proprio figlio per poter diventare un Hunter. Iniziando l'esame per poter diventare un Hunter, Gon fa amicizia con Leorio, Kurapika e Killua, quest'ultimo diventerà una persona speciale per lui. Inizia quindi l'avventura.
Lo sviluppo della trama è davvero ben realizzata, in maniera fluida e davvero crescente e sin dal primo episodio l'anime sarà molto interessante e verremo coinvolti nella storia con tanta facilità. Ciò che sorprende di questa storia è come gli eventi si collegano tra di loro dando vita a delle vicende che andranno ad influenzare moltissimo i nostri protagonisti, che individualmente hanno i propri obiettivi da svolgere; la schematica degli eventi comporta sempre un avanzamento improvviso della storia, tale da coinvolgerci direttamente ed appassionarci in modo davvero insolito, senza omettere i colpi di scena che sono all'ordine del giorno, infatti un episodio di basso tono può essere stravolto all'improvviso da un colpo di scena inaspettato. La storia avanza sempre più fino ad arrivare ad un punto davvero interessante che però viene fermato e bloccato, lasciandoci un amaro in bocca davvero orribile; purtroppo il lato negativo dell'anime è questo.
I personaggi sono molto caratteristici e presentano ognuno di loro uno stile diverso dal solito, come ad esempio il protagonista, un bambino con la canna da pesca, affiancare un assassino, o vedere ad esempio un personaggio davvero insolito come Hisoka, un mago per così dire che ha degli obiettivi davvero strani quanto meravigliosi. Molti personaggi presentano quindi uno stile diverso dal solito, che andrà a completare una trama meravigliosa su ogni punto di vista. Trovo molto bello il rapporto d'amicizia che si costruirà tra Gon e Killua, andando a rendere questa storia di pura azione fantascienza, anche un po' drammatica, ma non saranno gli unici a trasformare questo genere in qualcosa i meraviglioso. Non vi resta che seguire la trama e scoprire da voi come una semplice persona possa cambiare le carte in tavola con il solo "affezionandosi" a qualcuno.
Prima di concludere questa recensione vi parlo del comparto tecnico:
La grafica è davvero una delle migliori, con dei buoni disegni che sono rifatti e migliorati di molto rispetto ai disegni originali del manga; le animazioni sono davvero ottime grazie ad una fluidità che non disturba l'occhio impegnatosi nel visualizzare le immagini, infatti vi è sempre chiara l'immagine durante i combattimenti senza sporcare la grafica molto colorata.
Il comparto sonoro è anch'esso ben realizzato, con un buon doppiaggio originale che come sempre danno caratteristiche in più ai personaggi, mentre non delude neanche la colonna sonora con delle piacevoli sigle e OST molto carine.
Dunque chiudo qui la recensione, ma prima c'è il dubbio nel consigliare o meno questa serie. Il perchè? Semplice, secondo il mio parere quest'anime vi conquisterà fin da subito e quindi chiudere l'anime senza un finale sarà davvero un brutto colpo, quindi tanto vale evitare di rimanere delusi e afflitti; d'altro canto consiglierei con tutto me stesso un anime che secondo me è uno dei migliori.
Voto finale: 9 pieno.
Questa serie anime è amata da molti e presenta davvero molti lati positivi in grado di renderlo uno dei migliori anime mai realizzati, arrivando al livello dei famosi titoli come ad esempio Dragon Ball o One Piece, e addirittura superandoli su certi versi. L'unico lato negativo che si può proprio odiare, è purtroppo la chiusura della serie dovuta a quella del manga, ma oltre a questo non vi sono particolari gravi da definirsi punti deboli.
Dunque adesso veniamo all'ambientazione e trama:
L'anime si svolge in un mondo molto simile al nostro ma anche molto immaginario, creato dallo stesso mangaka. La Terra è costituita da continenti che sono sotto il comando di uomini potenti e ciò che gli accomuna è "L'Associazione Hunter", appunto un'associazione che attraverso degli esami promuove Hunter (cacciatori). Il titolo di Hunter è considerato come una posizione di prestigio nella società, con cui si può accedere a vari posti ed avere accesso a molte informazioni, ma chi lo diventa può scegliere se stare sotto i comandi di qualcuno o partire all'avventura con il tuo gruppo alla ricerca di posti inesplorati. Oltre la Terra vi è un mondo esterno ancora avvolto nel mistero, di cui purtroppo non si saprà nulla per via del blocco del manga.
La trama dunque vede protagonista Gon Freecss, un ragazzo di 12 anni cresciuto dalla zia Mito dopo che il padre Jin lo ha affidato a lei dalla nascita. Gon non sembra provare odio per il padre, anzi lo ammira ed è incuriosito da lui, visto che è un Hunter; per tale motivo, Gon sogna di seguire le orme del padre e cercarlo lungo la sua strada, così da capire cosa lo ha spinto a lasciare perfino il proprio figlio per poter diventare un Hunter. Iniziando l'esame per poter diventare un Hunter, Gon fa amicizia con Leorio, Kurapika e Killua, quest'ultimo diventerà una persona speciale per lui. Inizia quindi l'avventura.
Lo sviluppo della trama è davvero ben realizzata, in maniera fluida e davvero crescente e sin dal primo episodio l'anime sarà molto interessante e verremo coinvolti nella storia con tanta facilità. Ciò che sorprende di questa storia è come gli eventi si collegano tra di loro dando vita a delle vicende che andranno ad influenzare moltissimo i nostri protagonisti, che individualmente hanno i propri obiettivi da svolgere; la schematica degli eventi comporta sempre un avanzamento improvviso della storia, tale da coinvolgerci direttamente ed appassionarci in modo davvero insolito, senza omettere i colpi di scena che sono all'ordine del giorno, infatti un episodio di basso tono può essere stravolto all'improvviso da un colpo di scena inaspettato. La storia avanza sempre più fino ad arrivare ad un punto davvero interessante che però viene fermato e bloccato, lasciandoci un amaro in bocca davvero orribile; purtroppo il lato negativo dell'anime è questo.
I personaggi sono molto caratteristici e presentano ognuno di loro uno stile diverso dal solito, come ad esempio il protagonista, un bambino con la canna da pesca, affiancare un assassino, o vedere ad esempio un personaggio davvero insolito come Hisoka, un mago per così dire che ha degli obiettivi davvero strani quanto meravigliosi. Molti personaggi presentano quindi uno stile diverso dal solito, che andrà a completare una trama meravigliosa su ogni punto di vista. Trovo molto bello il rapporto d'amicizia che si costruirà tra Gon e Killua, andando a rendere questa storia di pura azione fantascienza, anche un po' drammatica, ma non saranno gli unici a trasformare questo genere in qualcosa i meraviglioso. Non vi resta che seguire la trama e scoprire da voi come una semplice persona possa cambiare le carte in tavola con il solo "affezionandosi" a qualcuno.
Prima di concludere questa recensione vi parlo del comparto tecnico:
La grafica è davvero una delle migliori, con dei buoni disegni che sono rifatti e migliorati di molto rispetto ai disegni originali del manga; le animazioni sono davvero ottime grazie ad una fluidità che non disturba l'occhio impegnatosi nel visualizzare le immagini, infatti vi è sempre chiara l'immagine durante i combattimenti senza sporcare la grafica molto colorata.
Il comparto sonoro è anch'esso ben realizzato, con un buon doppiaggio originale che come sempre danno caratteristiche in più ai personaggi, mentre non delude neanche la colonna sonora con delle piacevoli sigle e OST molto carine.
Dunque chiudo qui la recensione, ma prima c'è il dubbio nel consigliare o meno questa serie. Il perchè? Semplice, secondo il mio parere quest'anime vi conquisterà fin da subito e quindi chiudere l'anime senza un finale sarà davvero un brutto colpo, quindi tanto vale evitare di rimanere delusi e afflitti; d'altro canto consiglierei con tutto me stesso un anime che secondo me è uno dei migliori.
Voto finale: 9 pieno.
Hunter x Hunter è uno shonen purosangue molto avvincente sin dall'inizio. Dai primi episodi si capisce subito se può piacere o non piacere, ed i personaggi principali vengono presentati nel giro di pochi episodi. L'anime ricalca in maniera abbastanza fedele il manga, il quale dopo 32 tankobon e qualche cliffhanger, non sembra voler continuare ... sono tuttora misteriosi i motivi per cui l'autore, Togashi, non stia riprendendo la serie nonostante i tanti spunti irrisolti. Tornando all'anime, che invece si ferma prima, evitando in maniera saggia degli spunti tuttora irrisolti nel manga, gli episodi sono densi e non ci sono noiosi filler (come nel caso di Naruto).
A chi piacciono gli shonen ben curati, ricchi di fantasia e non troppo pesanti, Hunter x Hunter credo sia uno dei migliori manga/anime in circolazione. La fantasia di Togashi rende l'anime ricchissimo di spunti brillanti e trame avvincenti che non possono che mettere di buon umore chi lo guarda.
Da vedere!
A chi piacciono gli shonen ben curati, ricchi di fantasia e non troppo pesanti, Hunter x Hunter credo sia uno dei migliori manga/anime in circolazione. La fantasia di Togashi rende l'anime ricchissimo di spunti brillanti e trame avvincenti che non possono che mettere di buon umore chi lo guarda.
Da vedere!
"Hunter X hunter (2011)" è il remake dell'anime "hunter X hunter" del '99, tratto dal manga di yoshihiro togashi, è una versione graficamente migliore della vecchia e più fedele al manga data la mancanza di filler e il più fedele design dei personaggi.
Per me questo è uno degli shounen, ma si può anche dire che è un seinen visto che considerato così da molti per la crudeltà e freddezza di molte scene e il profondo approfondimento psicologico dei personaggi.
Storia(no spoiler):
La storia inizia mente sembra molto banale, il tipico ragazzo di 12 anni che parte per un viaggio alla ricerca di qualcosa (in questo caso, suo padre) e nel mentre incontra molti nemici e con quelli matura...non si può certo dire un inizio convincente ma è l'evolversi delle situazioni a dare il meglio; dopo pochi episodi già si inizia a capire che non si avrà a che fare con il solito battle shonen, tutto sarà condito da grandissimi personaggi, tutti approfonditi molto bene, e tanti colpi di scena, con anche qualche combattimento.
Disegni e tecnica:
Essendo stato fatto tra il 2011 e il 2014 non posso dire che sia una grafica bellissima, dato il paragone con serie come Clannad del 2007 o madoka magica del 2013, ma è comunque una grafica gradevole e i personaggi hanno tutti un ottimo character design (merito del mangaka, ma comunque un punto a favore).
Il comparto sonoro si tiene su buoni livelli per quanto riguarda le colonne sonore, quasi sempre adatte alla situazione, molto deludenti lo opening e le ending, la opening è molto bella però mi ha dato fastidio che sia solo 1 per un'anime di 148 episodi, le ending anche non sono molte (5, se non erro), l'unica che mi è piaciuta è la terza "reason", ma questi sono dati molto soggettivi.
Combattimenti:
Chiunque cerchi una storia di soli combattimenti, si tenga lontano chilometri da qui.
I combattimenti in "hunter x hunter(2011)" sono molto rari, la maggior parte neanche la considererei "combattimento" perché durano quasi sempre pochi secondi ed enfatizzano maggiormente le abilità tattiche rispetto alla forza bruta, in alternativa ci sono combattimenti che (da come la vedo) servono quasi solo per mostrare i personaggi, far capire allo spettatore la loro forza e, diciamocelo, farli apparire come dei gran fighi!
I motivi principali per cui mi sento di consigliare questa serie a TUTTI, sono questi 3:
Personaggi:
I personaggi di hunter x hunter possono essere definiti in un solo modo, FANTASTICI.
Nessun personaggio è lasciato al caso, tutti hanno una bellissima caratterizzazione, che sia un personaggio principale, secondario o che appare solo per pochi episodi non fa differenza, avrà un profilo psicologico e, in molti casi (soprattutto gli antagonisti), avranno un ottimo background che spiega nei dettagli il motivo per cui quel personaggio agisce in quel determinato modo.
Succede spesso che un personaggio a cui si ci è affezionati (anche se in pochi episodi) scompaia temporaneamente, ma appunto è una cosa quasi sempre temporanea, di sono molte probabilità che quel personaggio dopo 20,30 o anche 40 episodi torni e interferisca nella storia, nessun personaggio verrà dimenticato.
Debolezza dei protagonisti:
Avevo già accennato all'originalità di questo shounen, e questo è uno dei motivi.
Di solito nei battle shounen quando arriva un nemico molto potente è il protagonista a sconfiggerlo, in questo modo aumenta la sua potenza, a volte anche imparando nuove tecniche, qui NO, succede molto spesso che dei nemici vengano sconfitti da personaggi arrivati quasi dal nulla o visti pochissimo nella serie o che hanno influito pochissimo, se i protagonisti vincono è perché hanno usato l'astuzia.
Questo non vuol dire che i protagonisti siano degli incompetenti, anzi, viene fatto vedere spesso che sono delle bestie...ma solo se paragonati a un numero ristretto di persone; ogni tanto viene ricordato che in confronto a molti nemici principali e alla maggior parte dell'associazione degli hunter valgono meno di 0.
L'ultimo punto da molti potrebbe essere considerato spoiler, quindi avverto prima.
ATTENZIONE PRESENZA DI LIEVI SPOILER
Nen:
E bene sì, questo è uno dei motivi per cui consiglierei hunter X hunter.
Il nen è l'elemento magico di questo anime, quello che ad un certo punto della storia stravolge tutto, trasformando un anime che di irrealistico aveva solo la smisurata agilità e forza dei personaggi in un vero e proprio fantasy.
È un potere molto originale rispetto a quello dei soliti shounen, ha delle regole fisse, ogni uomo appartiene ad una delle 8 categorie e può creare tecniche adatte a quella sua precisa categoria (non entrerò troppo nei dettagli per evitare il più possibile spoiler), viene usata in molti modi possibili e, grazie anche ai dialoghi ben scritti, tutto quello che viene spiegato sembra come avere un vero senso con proprie leggi fisiche.
FINE SPOILER
Consiglio:
Prima di iniziare a vedere la versione del 2011, guardate il primo episodio della vecchia edizione o leggete il primo capitolo del manga, mostra delle parti tagliate nel remake
Commento finale:
Penso si sia capito ma questo anime lo considero praticamente perfetto, sono convinto che poteva essere fatto più sul comparto tecnico che comunque non è male.
L'unica cosa che definirei davvero un difetto è...l'autore, togashi si è preso molte pause per motivi di salute, tutte molto lunghe e con poca distanza l'una dall'altra.
Per me questo è uno degli shounen, ma si può anche dire che è un seinen visto che considerato così da molti per la crudeltà e freddezza di molte scene e il profondo approfondimento psicologico dei personaggi.
Storia(no spoiler):
La storia inizia mente sembra molto banale, il tipico ragazzo di 12 anni che parte per un viaggio alla ricerca di qualcosa (in questo caso, suo padre) e nel mentre incontra molti nemici e con quelli matura...non si può certo dire un inizio convincente ma è l'evolversi delle situazioni a dare il meglio; dopo pochi episodi già si inizia a capire che non si avrà a che fare con il solito battle shonen, tutto sarà condito da grandissimi personaggi, tutti approfonditi molto bene, e tanti colpi di scena, con anche qualche combattimento.
Disegni e tecnica:
Essendo stato fatto tra il 2011 e il 2014 non posso dire che sia una grafica bellissima, dato il paragone con serie come Clannad del 2007 o madoka magica del 2013, ma è comunque una grafica gradevole e i personaggi hanno tutti un ottimo character design (merito del mangaka, ma comunque un punto a favore).
Il comparto sonoro si tiene su buoni livelli per quanto riguarda le colonne sonore, quasi sempre adatte alla situazione, molto deludenti lo opening e le ending, la opening è molto bella però mi ha dato fastidio che sia solo 1 per un'anime di 148 episodi, le ending anche non sono molte (5, se non erro), l'unica che mi è piaciuta è la terza "reason", ma questi sono dati molto soggettivi.
Combattimenti:
Chiunque cerchi una storia di soli combattimenti, si tenga lontano chilometri da qui.
I combattimenti in "hunter x hunter(2011)" sono molto rari, la maggior parte neanche la considererei "combattimento" perché durano quasi sempre pochi secondi ed enfatizzano maggiormente le abilità tattiche rispetto alla forza bruta, in alternativa ci sono combattimenti che (da come la vedo) servono quasi solo per mostrare i personaggi, far capire allo spettatore la loro forza e, diciamocelo, farli apparire come dei gran fighi!
I motivi principali per cui mi sento di consigliare questa serie a TUTTI, sono questi 3:
Personaggi:
I personaggi di hunter x hunter possono essere definiti in un solo modo, FANTASTICI.
Nessun personaggio è lasciato al caso, tutti hanno una bellissima caratterizzazione, che sia un personaggio principale, secondario o che appare solo per pochi episodi non fa differenza, avrà un profilo psicologico e, in molti casi (soprattutto gli antagonisti), avranno un ottimo background che spiega nei dettagli il motivo per cui quel personaggio agisce in quel determinato modo.
Succede spesso che un personaggio a cui si ci è affezionati (anche se in pochi episodi) scompaia temporaneamente, ma appunto è una cosa quasi sempre temporanea, di sono molte probabilità che quel personaggio dopo 20,30 o anche 40 episodi torni e interferisca nella storia, nessun personaggio verrà dimenticato.
Debolezza dei protagonisti:
Avevo già accennato all'originalità di questo shounen, e questo è uno dei motivi.
Di solito nei battle shounen quando arriva un nemico molto potente è il protagonista a sconfiggerlo, in questo modo aumenta la sua potenza, a volte anche imparando nuove tecniche, qui NO, succede molto spesso che dei nemici vengano sconfitti da personaggi arrivati quasi dal nulla o visti pochissimo nella serie o che hanno influito pochissimo, se i protagonisti vincono è perché hanno usato l'astuzia.
Questo non vuol dire che i protagonisti siano degli incompetenti, anzi, viene fatto vedere spesso che sono delle bestie...ma solo se paragonati a un numero ristretto di persone; ogni tanto viene ricordato che in confronto a molti nemici principali e alla maggior parte dell'associazione degli hunter valgono meno di 0.
L'ultimo punto da molti potrebbe essere considerato spoiler, quindi avverto prima.
ATTENZIONE PRESENZA DI LIEVI SPOILER
Nen:
E bene sì, questo è uno dei motivi per cui consiglierei hunter X hunter.
Il nen è l'elemento magico di questo anime, quello che ad un certo punto della storia stravolge tutto, trasformando un anime che di irrealistico aveva solo la smisurata agilità e forza dei personaggi in un vero e proprio fantasy.
È un potere molto originale rispetto a quello dei soliti shounen, ha delle regole fisse, ogni uomo appartiene ad una delle 8 categorie e può creare tecniche adatte a quella sua precisa categoria (non entrerò troppo nei dettagli per evitare il più possibile spoiler), viene usata in molti modi possibili e, grazie anche ai dialoghi ben scritti, tutto quello che viene spiegato sembra come avere un vero senso con proprie leggi fisiche.
FINE SPOILER
Consiglio:
Prima di iniziare a vedere la versione del 2011, guardate il primo episodio della vecchia edizione o leggete il primo capitolo del manga, mostra delle parti tagliate nel remake
Commento finale:
Penso si sia capito ma questo anime lo considero praticamente perfetto, sono convinto che poteva essere fatto più sul comparto tecnico che comunque non è male.
L'unica cosa che definirei davvero un difetto è...l'autore, togashi si è preso molte pause per motivi di salute, tutte molto lunghe e con poca distanza l'una dall'altra.
"Hunter x Hunter (2011)" è uno shonen nato dal manga del malefico Yoshihiro Togashi (autore di "Yu degli spettri") e prodotto dalla Madhouse. Trattasi di un remake del precedente adattamento del 1999, interrotto alla saga di Greed Island. La storia parte da un pretesto abbastanza semplice: il protagonista, Gon Freecs, parte dalla sua piccola isola dove viveva con la zia per andare a sostenere l'esame per diventare "Hunter", cercando di seguire le orme di suo padre, nella speranza di poterlo incontrare e di capire cosa l'avesse spinto ad andarsene.
Altri protagonisti si uniranno man mano a Gon durante il suo viaggio: Leorio, aspirante medico dal pessimo carattere, Kurapika, unico superstite di una tribù sterminata in oscure circostanze, e Killua, membro di una famosa e potente famiglia di assassini.
E' un titolo che a prima vista può sembrare banale , ma che racchiude in sé moltissimi aspetti, anche piuttosto atipici per la sua categoria di appartenenza. A livello qualitativo, quest'opera si tiene molto alta, le animazioni sono fluide e ben curate e le OST sono davvero suggestive. Generalmente gli anime tendono a perdere qualità col tempo e al netto di tanti episodi, ma per HxH questo principio non sembra valere, storia e animazioni sono andate migliorando ogni episodio che passava, regalando momenti unici ed emozionanti come pochi, riuscendo sempre ad appassionare e sorprendere. Ogni personaggio riesce ad avere una propria evoluzione interiore, una propria introspezione che lo porta a volte al di fuori della sua stessa caratterizzazione, perfino gli antagonisti riescono ad avere una caratterizzazione magnifica. Ogni personaggio riesce a farsi amare, tanto da farti stringere il cuore nel momento in cui esce di scena. Credo che questo titolo rasenti la perfezione, per quanto si odi Togashi, è riuscito a creare un capolavoro assoluto nel suo genere. Pochi altri anime riuscirebbero ad arricchire la propria narrazione in modo così sublime e inaspettato, per cui il mio voto per questo titolo è 10/10, assolutamente da vedere per i fan del genere e non.
Altri protagonisti si uniranno man mano a Gon durante il suo viaggio: Leorio, aspirante medico dal pessimo carattere, Kurapika, unico superstite di una tribù sterminata in oscure circostanze, e Killua, membro di una famosa e potente famiglia di assassini.
E' un titolo che a prima vista può sembrare banale , ma che racchiude in sé moltissimi aspetti, anche piuttosto atipici per la sua categoria di appartenenza. A livello qualitativo, quest'opera si tiene molto alta, le animazioni sono fluide e ben curate e le OST sono davvero suggestive. Generalmente gli anime tendono a perdere qualità col tempo e al netto di tanti episodi, ma per HxH questo principio non sembra valere, storia e animazioni sono andate migliorando ogni episodio che passava, regalando momenti unici ed emozionanti come pochi, riuscendo sempre ad appassionare e sorprendere. Ogni personaggio riesce ad avere una propria evoluzione interiore, una propria introspezione che lo porta a volte al di fuori della sua stessa caratterizzazione, perfino gli antagonisti riescono ad avere una caratterizzazione magnifica. Ogni personaggio riesce a farsi amare, tanto da farti stringere il cuore nel momento in cui esce di scena. Credo che questo titolo rasenti la perfezione, per quanto si odi Togashi, è riuscito a creare un capolavoro assoluto nel suo genere. Pochi altri anime riuscirebbero ad arricchire la propria narrazione in modo così sublime e inaspettato, per cui il mio voto per questo titolo è 10/10, assolutamente da vedere per i fan del genere e non.
Attenzione: la recensione contiene spoiler
"Hunter x Hunter" 2011 è, a mio avviso, la migliore opera mai realizzata. Apparentemente può sembrare il solito shonen ma in realtà non è affatto così. Esso narra le vicende di Gon, ragazzino di 12 anni che è stato abbandonato da padre che ha preferito dedicarsi alla carriera di hunter piuttosto di crescere il figlio. Gon, incuriosito dalla scelta del padre, decide di lasciare l'isola Balena, dove è stato cresciuto dalla zia, per diventare un hunter e trovare il padre. Durante il suo viaggio Gon incontrerà coloro che sono destinati a diventare i suoi migliori amici e compagni di avventure. I personaggi sono tutti ben caratterizzati, con uno spessore psicologico e una crescita che non ha eguali. Ognuno di essi ha una storia alle spalle che determina il loro comportamento e il loro obbiettivo. I combattimenti sono il massimo, ogni cosa è spiegata nei dettagli e non sono mai ripetitivi. Anche la forza spirituale in "Hunter x Hunter" chiamata "nen" è spiegata molto bene. I poteri che ne scaturiscono sono molto belli e alcuni anche bizzarri (basti pensare alla crazy slot di Kite). La serie raggiunge il culmine con la Saga delle Formichimere che io ho trovato a dir poco spettacolare. Le tematiche trattate sono molto profonde e il re delle formichimere Meruem è un personaggio originale con una crescita caratteriale magnifica. Le musiche sono anche esse favolose e adatte alle situazioni proposte. Il design va sempre migliorando e i colori vivaci utilizzati mi sono piaciuti molto. Anche le opening e specialmente le ending mi sono molto piaciute. Solo due cose di questo anime non mi sono piaciute:
1) La discontinuità dell'autore che purtroppo influenza la visione di "Hunter x Hunter";
2) Il fatto che l'autore faccia uscire di scena spesso e volentieri personaggi importanti come Kurapika o Killua (per me la separazione di Gon con quest'ultimo è stata un vero trauma).
In conclusione consiglio "Hunter x Hunter" a chiunque sia alla ricerca di qualcosa di mai visto e che sia comunque disposto a impegnarsi un minimo durante la sua visione (diciamo che è un anime in cui bisogna riflettere se si vogliono capire alcuni concetti).
"Hunter x Hunter" 2011 è, a mio avviso, la migliore opera mai realizzata. Apparentemente può sembrare il solito shonen ma in realtà non è affatto così. Esso narra le vicende di Gon, ragazzino di 12 anni che è stato abbandonato da padre che ha preferito dedicarsi alla carriera di hunter piuttosto di crescere il figlio. Gon, incuriosito dalla scelta del padre, decide di lasciare l'isola Balena, dove è stato cresciuto dalla zia, per diventare un hunter e trovare il padre. Durante il suo viaggio Gon incontrerà coloro che sono destinati a diventare i suoi migliori amici e compagni di avventure. I personaggi sono tutti ben caratterizzati, con uno spessore psicologico e una crescita che non ha eguali. Ognuno di essi ha una storia alle spalle che determina il loro comportamento e il loro obbiettivo. I combattimenti sono il massimo, ogni cosa è spiegata nei dettagli e non sono mai ripetitivi. Anche la forza spirituale in "Hunter x Hunter" chiamata "nen" è spiegata molto bene. I poteri che ne scaturiscono sono molto belli e alcuni anche bizzarri (basti pensare alla crazy slot di Kite). La serie raggiunge il culmine con la Saga delle Formichimere che io ho trovato a dir poco spettacolare. Le tematiche trattate sono molto profonde e il re delle formichimere Meruem è un personaggio originale con una crescita caratteriale magnifica. Le musiche sono anche esse favolose e adatte alle situazioni proposte. Il design va sempre migliorando e i colori vivaci utilizzati mi sono piaciuti molto. Anche le opening e specialmente le ending mi sono molto piaciute. Solo due cose di questo anime non mi sono piaciute:
1) La discontinuità dell'autore che purtroppo influenza la visione di "Hunter x Hunter";
2) Il fatto che l'autore faccia uscire di scena spesso e volentieri personaggi importanti come Kurapika o Killua (per me la separazione di Gon con quest'ultimo è stata un vero trauma).
In conclusione consiglio "Hunter x Hunter" a chiunque sia alla ricerca di qualcosa di mai visto e che sia comunque disposto a impegnarsi un minimo durante la sua visione (diciamo che è un anime in cui bisogna riflettere se si vogliono capire alcuni concetti).
"Hunter x Hunter (2011)" è un'opera molto fedele al manga. Durante tutta la serie si possono provare diverse emozioni: si può ridere come si può "piangere". Il comparto tecnico è di ottimo livello, la caratterizzazione dei personaggi altrettanto. Ciò che a fine serie vi rimarrà sicuramente dentro saranno le OST: ne sono diverse ed usate magistralmente a seconda del momento o delle situazioni in cui ci si trova. Se a prima vista può sembrare una serie per bambini con protagonisti bambini allora si è totalmente fuori strada. Nel corso dell'opera sono affrontati tantissimi temi e mai banali, naturalmente sempre con la componente fantasy alla base di tutto: famiglia e amicizia su tutti. In questo viaggio lungo 148 episodi, che non saranno mai pesanti o lenti, si incontreranno tantissimi personaggi che, come scritto ad inizio recensione, saranno ben caratterizzati: basti pensare ad Hisoka o Kurapika. Analizzando meglio l'azione si può facilmente evincere che i combattimenti sono ben realizzati ma soprattutto che il "potere" principale dei vari persoonaggi è spiegato perfettamente e non si troveranno mai sbavature o eventi inspiegabili. Il voto 10 viene da sè: è un must da vedere perchè trama, personaggi e musica sono intrecciati meravigliosamente.
"Hunter x Hunter (2011)" è il remake del precedente anime iniziato nel 1999.
Saltano subito all'occhio le differenze grafiche, piccole diversità nel character design e i colori ben più accesi che danno quel tocco di modernità, il tutto contornato da coinvolgenti OST. Tratto dal celebre manga di Yoshihiro Togashi, "Hunter x Hunter" è uno shonen che io reputo diverso dai soliti che noi tutti siamo abituati a vedere, nonostante ne abbia tutti gli elementi. In questa serie infatti non vedremo mai dei power-up con poco senso, come non vedremo mai trionfare uno dei personaggi grazie al "potere dell'amicizia" o a qualsivoglia motivazione futile inerente ai buoni sentimenti dei nostri protagonisti. Qui non vincono i muscoli, bensì la mente. Non è colui che possiede un potere più grande a vincere, ma chi riesce, con l'ingegno, a impiegarlo meglio. Le battaglie sono tutte quindi ben ragionate, e niente viene lasciato al caso, tutto ha una sua logica: il potere dei personaggi, il NEN, è strutturato benissimo, con delle rigide regole, ha varie fasi di apprendimento e durante gli allenamenti viene sempre spiegato a cosa serva il determinato esercizio e che ripercussioni avrà sulle tecniche dei protagonisti.
Unica pecca che non mi ha fatto mettere il 10 è che ogni tanto la storia ha leggeri cali, almeno durante la prima metà dell'anime, anche se la visione è comunque fluidissima e spinge sempre a cercare il prossimo episodio. Questo problema scompare del tutto nella seconda metà, dove la trama diventa un susseguirsi di suspense e colpi di scena con ottime battaglie.
In sintesi, "Hunter x Hunter" è il battle shonen perfetto, dalle tinte un po' più mature, consigliato a chi non cerca sempre il solito manga per ragazzi pieno di poteri senza tante spiegazioni.
Saltano subito all'occhio le differenze grafiche, piccole diversità nel character design e i colori ben più accesi che danno quel tocco di modernità, il tutto contornato da coinvolgenti OST. Tratto dal celebre manga di Yoshihiro Togashi, "Hunter x Hunter" è uno shonen che io reputo diverso dai soliti che noi tutti siamo abituati a vedere, nonostante ne abbia tutti gli elementi. In questa serie infatti non vedremo mai dei power-up con poco senso, come non vedremo mai trionfare uno dei personaggi grazie al "potere dell'amicizia" o a qualsivoglia motivazione futile inerente ai buoni sentimenti dei nostri protagonisti. Qui non vincono i muscoli, bensì la mente. Non è colui che possiede un potere più grande a vincere, ma chi riesce, con l'ingegno, a impiegarlo meglio. Le battaglie sono tutte quindi ben ragionate, e niente viene lasciato al caso, tutto ha una sua logica: il potere dei personaggi, il NEN, è strutturato benissimo, con delle rigide regole, ha varie fasi di apprendimento e durante gli allenamenti viene sempre spiegato a cosa serva il determinato esercizio e che ripercussioni avrà sulle tecniche dei protagonisti.
Unica pecca che non mi ha fatto mettere il 10 è che ogni tanto la storia ha leggeri cali, almeno durante la prima metà dell'anime, anche se la visione è comunque fluidissima e spinge sempre a cercare il prossimo episodio. Questo problema scompare del tutto nella seconda metà, dove la trama diventa un susseguirsi di suspense e colpi di scena con ottime battaglie.
In sintesi, "Hunter x Hunter" è il battle shonen perfetto, dalle tinte un po' più mature, consigliato a chi non cerca sempre il solito manga per ragazzi pieno di poteri senza tante spiegazioni.
"In un mondo, pieno di tesori, di misteri e di mostri tutto da scoprire, vi sono gli Hunters, dei cacciatori professionisti attirati dalla voglia di conoscere uno dei tanti misteri del mondo.
Il protagonista Gon, un giovane ragazzo di 12, abbandonato dal padre fin da piccolo, decide di diventare Hunter per ritrovare il padre, divenuto a sua volta un Hunter molto famoso in tutto il mondo."
La semplicità della trama, a mio avviso, è uno dei punti di forza di questo anime, infatti, la storia risulta lineare e appassionante, senza che vi siano degli intrecci stra-complicati e difficili da ricordare. Oltre alla trama, anche l'ambientazione è molto bella, infatti, vi sono creature particolari e ogni tipo di mistero da risolvere, senza che il tutto risulti troppo eccessivo e fuori luogo.
Un'altra caratteristica fondamentale di questo anime, sono i personaggi:
partendo da Gon, a prima vista può sembrare che sia fin troppo piccolo per essere il protagonista di questo anime( all'inizio ha solo 12 anni), ma, nel susseguirsi degli avvenimenti, trovo che la sua giovane età sia azzeccatissima e rispecchi molto il suo carattere. Le caratteristiche principali di Gon sono: l'ingenuità, la bontà d'animo e il non sopportare nessun tipo di ingiustizia, non vi sembrano un po' le tipiche caratteristiche di un bambino/quasi adolescente?
Oltre a Gon(che pur essendo ben caratterizzato non mi piace molto come personaggio), tutti gli altri personaggi hanno un carattere che li contraddistingue in modo univoco(pensano anche! cosa assai rara in altri anime/manga); vorrei ricordare maggiormente Kurapika e Killua(che sono i miei preferiti), due personaggi con un passato/presente molto particolare. A completare il quadro, vi è anche Hisoka, personaggio molto ambiguo ma molto interessante! Ovviamente anche i nemici, non sono dei tipici gusci vuoti che uccido o agiscono senza una motivazione ben precisa e ragionata.
Anche i combattimenti risultano molto belli e si distinguono in due categorie principali: quelli senza nen, e quelli con nen, i secondi son molto più ragionati e accurati,
Parlando dell'anime in generale, la trama segue molto fedelmente il manga, anzi, per quanto riguarda il disegno risulta migliore del manga, in quanto lo stile risulta sempre lineare (nel manga, alcune scene, sono semplicemente abbozzate o son degli schizzi poco curati).
Concludendo:
Ciò che mi ha maggiormente colpito in HxH è l'importanza dell'amicizia, che può essere racchiusa in una delle frasi presente nell'anime, cioè:
"Ciò che era veramente importante mi è arrivato ancora prima di ciò che volessi" e cioè. quanto gli amici siano importanti nel percorso della propria vita, quanto molte volte ci saremmo persi senza il supporto dei nostri amici, e qui Togashi, è riuscito a racchiudere il significato dell'amicizia come sottofondo e filoconduttore di tutto quest'anime.
Il protagonista Gon, un giovane ragazzo di 12, abbandonato dal padre fin da piccolo, decide di diventare Hunter per ritrovare il padre, divenuto a sua volta un Hunter molto famoso in tutto il mondo."
La semplicità della trama, a mio avviso, è uno dei punti di forza di questo anime, infatti, la storia risulta lineare e appassionante, senza che vi siano degli intrecci stra-complicati e difficili da ricordare. Oltre alla trama, anche l'ambientazione è molto bella, infatti, vi sono creature particolari e ogni tipo di mistero da risolvere, senza che il tutto risulti troppo eccessivo e fuori luogo.
Un'altra caratteristica fondamentale di questo anime, sono i personaggi:
partendo da Gon, a prima vista può sembrare che sia fin troppo piccolo per essere il protagonista di questo anime( all'inizio ha solo 12 anni), ma, nel susseguirsi degli avvenimenti, trovo che la sua giovane età sia azzeccatissima e rispecchi molto il suo carattere. Le caratteristiche principali di Gon sono: l'ingenuità, la bontà d'animo e il non sopportare nessun tipo di ingiustizia, non vi sembrano un po' le tipiche caratteristiche di un bambino/quasi adolescente?
Oltre a Gon(che pur essendo ben caratterizzato non mi piace molto come personaggio), tutti gli altri personaggi hanno un carattere che li contraddistingue in modo univoco(pensano anche! cosa assai rara in altri anime/manga); vorrei ricordare maggiormente Kurapika e Killua(che sono i miei preferiti), due personaggi con un passato/presente molto particolare. A completare il quadro, vi è anche Hisoka, personaggio molto ambiguo ma molto interessante! Ovviamente anche i nemici, non sono dei tipici gusci vuoti che uccido o agiscono senza una motivazione ben precisa e ragionata.
Anche i combattimenti risultano molto belli e si distinguono in due categorie principali: quelli senza nen, e quelli con nen, i secondi son molto più ragionati e accurati,
Parlando dell'anime in generale, la trama segue molto fedelmente il manga, anzi, per quanto riguarda il disegno risulta migliore del manga, in quanto lo stile risulta sempre lineare (nel manga, alcune scene, sono semplicemente abbozzate o son degli schizzi poco curati).
Concludendo:
Ciò che mi ha maggiormente colpito in HxH è l'importanza dell'amicizia, che può essere racchiusa in una delle frasi presente nell'anime, cioè:
"Ciò che era veramente importante mi è arrivato ancora prima di ciò che volessi" e cioè. quanto gli amici siano importanti nel percorso della propria vita, quanto molte volte ci saremmo persi senza il supporto dei nostri amici, e qui Togashi, è riuscito a racchiudere il significato dell'amicizia come sottofondo e filoconduttore di tutto quest'anime.
Hunter x Hunter, l'ottimo manga di Yoshihiro Togashi ormai è conosciuto per i suoi problemi di serializzazione. La prima serie ispirata al manga era quasi del tutto fedele e aveva un'atmosfera decisamente azzeccata, purtroppo però, dopo gli O.A.V di Greed Island venne stoppata in attesa che finisse la saga delle Formichimere nel manga. Nel 2011 esce però il rifacimento della serie per opera di Madhouse, che avrebbe compreso la storia dall'inizio sino a tutta la saga delle Formichimere e si spera oltre.
Trama: non mi dilungherò perché è inutile riassumere l'incipit che trovate ovunque su internet, sappiate solo che in ogni saga è differente dall'altra e le saghe principali sono la Saga dell'Esame (per diventate Hunter), la saga di Yorkshin City (asta e scontri in contesto mafioso), la saga di Greed Island (un vero e proprio gioco di ruolo dove si rischia la vita) e la saga delle Formichimere (scontro tra umani e mostri orrendi), il resto delle mini saghe farà da transizione per queste saghe, pur essendo tutte di ottima qualità narrativa.
Ecco i cinque punti in cui valuterò l'anime, tenendo costantemente conto della fedeltà (essendo io un fan accanito del manga), un fattore importante per una trasposizione:
<b>Disegni</b>: i disegni inizialmente li trovai troppo tondeggianti rispetto al vecchio anime, ma vedendoli bene si nota che non solo si avvicinano di più allo stile in continuo cambiamento di Togashi, prendendone le caratteristiche stilistiche fondamentali, ma migliorano man mano che l'anime va avanti, arrivando a soddisfarmi addirittura già verso le fasi finali dell'esame. Le espressioni vengono migliorate sempre di più rispetto all'inizio (a me sono care quelle di Killua assassino ma anche quelle degli altri protagonisti), i colori sgargianti che di differenziano de quelli spenti della vecchia serie potrebbero far storcesse il naso, ma sono sempre azzeccati e sfruttati bene, donando vitalità e spessore ai disegni, con un sapiente uso di luci e ombre. Ovviamente non è semplici mimare lo stile di Togashi, che passa dallo stile abbozzato a quello realistico di alcune tavole per toccare quello stilizzato e cool (reso ottimamente da Togashi) della maggior parte dei capitoli , per cui qui si è deciso di mantenere uno stile unico con qualche leggerissima (anche troppo poco rispetto al manga) variazione realistica in alcune scene. In quanto a fedeltà siamo quasi alla perfezione e il tutto migliora notevolmente addirittura molti disegni del pigro mangaka. Gli sfondi sono sempre ben fatti e vivi quando lo richiede il contesto, e tutto sembra essere parte dello stesso mondo, cosa che non succede negli anime di qualità mediocre. Voto: 9.0
<b>Tecnica e regia</b>: poche storie, questo anime ha delle animazioni e un comprato tecnico generale di ottima fattura, è quasi il massimo (c'è ovviamente di molto meglio, per cui non metterò il voto più alto) che si può raggiungere in una serie animata. La regia non è sempre perfetta e azzeccata ma ci sono tantissime scene davvero sbalorditive e inquadrate nel giusto istante e con la corretta enfasi, donandoci scorci davvero belli. I corpi in azione dei personaggi si muovono con una fluidità impressionante e ogni singolo movimento dinamico è enfatizzato dalle inquadrature e dalla leggera distorsione dei corpi. L'aura nen è proposta in maniera fedele e bella da vedere in movimento, con una colorazione trasparente che ben si sposa con i corpi vivi dei personaggi. L'atmosfera viene resa sempre meglio man mano che si va avanti, migliorando quella non proprio adatta dei primi episodi, troppo scanzonati e leggeri. Il comparto tecnico era già di alto livello dall'inizio dell'anime, e pur non essendoci grosse migliorie troviamo dei picchi mozzafiato più in là che ci renderanno soddisfatti della visione. La Madhouse non delude neanche questa volta, e la tecnica si prende un bel 9.5 come Voto.
<b>Sceneggiatura/storia</b>: questa è ovviamente merito del mangaka, ma l'anime si prende la briga di cambiare l'ordine tante scene, perché essendo una trasposizione animata ha bisogno di un ritmo differente che non annoi mai. Non so perché ma a volte ho la certezza che certe scene e dialoghi siano stati aggiunti semplificati e rimossi, non vorrei fare il purista ma non concordo pienamente (non significa che disprezzi totalmente questa scelta, anzi) anche se a volte rendono più chiare e unite tante scene che nel manga sono a volte abbozzate. Essendo i dialoghi e gli avvenimenti presi dal manga, non posso che dargli un voto altissimo, perché Togashi con il fattore psicologico e dialettico ben reso mangia la pasta asciutta su molti autori shonen, dimostrando molta maturità e realismo nell'espressione, dando al mondo di Hunter x Hunter grandissima coerenza e credibilità. Voto: 9.5
<b>Comparto sonoro</b>: Andiamo con ordine... l'opening, che ha subito circa 3-4 variazioni è davvero bella, soprattutto le ultime 2 versioni ( Greed Island e Formichimere), è un peccato che non si sposi sempre alla perfezione con il manga e che rimanga fondamentalmente la stessa, ma imparerete ad apprezzarla e forse a ricordare nostalgicamente almeno ogni singola sigla del vecchio anime. Sulle ending invece... beh allora la prima (troppo truzza) e quella di inizio formichimere (troppo smielata) mi fanno un po' cagare, ma le altre sono davvero davvero davvero DAVVERO magnifiche e consiglio sempre l'ascolto delle versioni complete. Le ost inizialmente non azzecavano sempre l'atmosfera ed erano poche e ripetute troppe volte, ma con l'andare avanti delle saghe si moltiplicano a dismisura e donano pathos, allegria o gravità in maniera molto soddisfacente (a volte è stato scelto di togliere l'audio per pochi secondi, e questo lo apprezzo, perché spezza il fiato dello spettatore) e sempre nei giusti momenti, arrivando a piena maturità nelle ultime saghe. Anche il doppiaggio migliora complessivamente durante la prima saga, dando lo spessore e le giuste emozioni ai personaggi quando serve. Voto: 9.0
<b>Fedeltà generale</b>: Arriviamo alle note mezzo dolenti e mezzo entusiaste, perché è vero che si abbandonano i troppi filler delle vecchie serie, ma è anche vero che ci sono troppe censure di sangue e violenza nelle saghe prima di Yorkshin, nella quale si decise di cambiare orario di trasmissione. Potete rendermi la scena del cuore con Killua (è famosa, di sicuro la conoscete) sadica quanto volete, ma non sarà mai cruenta quanto il manga se me la censurate…menzioni negative anche alle braccia staccate di e da Hisoka durante alcune scene, in cui il sangue è stato reso polvere lucente, ridicolizzando scene importanti per la caratterizzazione cruda del manga. MENO MALE che la rotta è stata corretta in tempo…ah, dimenticavo Kaito, vi consiglio caldamente il primo OAV del 1998 se siete neofiti della serie, perché hanno fatto un casino veramente inutile che rovina il pathos verso un certo punto dell'anime, quando il protagonista rincontra il suo mentore (anche se lo è stato per pochi giorni) d'infanzia.
VOTO 8.5 (Peccato! Senza censure e cavolate inutili poteva essere un 9.5)
<b>Voto e commento finale</b>: con una media di 9.1 non posso che consigliare questo anime, che è decisamente il più fedele e nel complesso il migliore fra i due, ed praticamente un capolavoro come anche la prima serie. Fatevelo dire da un grande fan di Hunter x Hunter, guardatelo assolutamente perché a lungo andare sono certo che deluderà pochissime persone tra vecchi e nuovi fan. Non possiamo che sperare che si continui su questa strada e che si ripercorra tutto il manga (sempre se Togashi non poltrisce) nell'ormai prossimo continuo migliorandosi dov'è possibile.
Trama: non mi dilungherò perché è inutile riassumere l'incipit che trovate ovunque su internet, sappiate solo che in ogni saga è differente dall'altra e le saghe principali sono la Saga dell'Esame (per diventate Hunter), la saga di Yorkshin City (asta e scontri in contesto mafioso), la saga di Greed Island (un vero e proprio gioco di ruolo dove si rischia la vita) e la saga delle Formichimere (scontro tra umani e mostri orrendi), il resto delle mini saghe farà da transizione per queste saghe, pur essendo tutte di ottima qualità narrativa.
Ecco i cinque punti in cui valuterò l'anime, tenendo costantemente conto della fedeltà (essendo io un fan accanito del manga), un fattore importante per una trasposizione:
<b>Disegni</b>: i disegni inizialmente li trovai troppo tondeggianti rispetto al vecchio anime, ma vedendoli bene si nota che non solo si avvicinano di più allo stile in continuo cambiamento di Togashi, prendendone le caratteristiche stilistiche fondamentali, ma migliorano man mano che l'anime va avanti, arrivando a soddisfarmi addirittura già verso le fasi finali dell'esame. Le espressioni vengono migliorate sempre di più rispetto all'inizio (a me sono care quelle di Killua assassino ma anche quelle degli altri protagonisti), i colori sgargianti che di differenziano de quelli spenti della vecchia serie potrebbero far storcesse il naso, ma sono sempre azzeccati e sfruttati bene, donando vitalità e spessore ai disegni, con un sapiente uso di luci e ombre. Ovviamente non è semplici mimare lo stile di Togashi, che passa dallo stile abbozzato a quello realistico di alcune tavole per toccare quello stilizzato e cool (reso ottimamente da Togashi) della maggior parte dei capitoli , per cui qui si è deciso di mantenere uno stile unico con qualche leggerissima (anche troppo poco rispetto al manga) variazione realistica in alcune scene. In quanto a fedeltà siamo quasi alla perfezione e il tutto migliora notevolmente addirittura molti disegni del pigro mangaka. Gli sfondi sono sempre ben fatti e vivi quando lo richiede il contesto, e tutto sembra essere parte dello stesso mondo, cosa che non succede negli anime di qualità mediocre. Voto: 9.0
<b>Tecnica e regia</b>: poche storie, questo anime ha delle animazioni e un comprato tecnico generale di ottima fattura, è quasi il massimo (c'è ovviamente di molto meglio, per cui non metterò il voto più alto) che si può raggiungere in una serie animata. La regia non è sempre perfetta e azzeccata ma ci sono tantissime scene davvero sbalorditive e inquadrate nel giusto istante e con la corretta enfasi, donandoci scorci davvero belli. I corpi in azione dei personaggi si muovono con una fluidità impressionante e ogni singolo movimento dinamico è enfatizzato dalle inquadrature e dalla leggera distorsione dei corpi. L'aura nen è proposta in maniera fedele e bella da vedere in movimento, con una colorazione trasparente che ben si sposa con i corpi vivi dei personaggi. L'atmosfera viene resa sempre meglio man mano che si va avanti, migliorando quella non proprio adatta dei primi episodi, troppo scanzonati e leggeri. Il comparto tecnico era già di alto livello dall'inizio dell'anime, e pur non essendoci grosse migliorie troviamo dei picchi mozzafiato più in là che ci renderanno soddisfatti della visione. La Madhouse non delude neanche questa volta, e la tecnica si prende un bel 9.5 come Voto.
<b>Sceneggiatura/storia</b>: questa è ovviamente merito del mangaka, ma l'anime si prende la briga di cambiare l'ordine tante scene, perché essendo una trasposizione animata ha bisogno di un ritmo differente che non annoi mai. Non so perché ma a volte ho la certezza che certe scene e dialoghi siano stati aggiunti semplificati e rimossi, non vorrei fare il purista ma non concordo pienamente (non significa che disprezzi totalmente questa scelta, anzi) anche se a volte rendono più chiare e unite tante scene che nel manga sono a volte abbozzate. Essendo i dialoghi e gli avvenimenti presi dal manga, non posso che dargli un voto altissimo, perché Togashi con il fattore psicologico e dialettico ben reso mangia la pasta asciutta su molti autori shonen, dimostrando molta maturità e realismo nell'espressione, dando al mondo di Hunter x Hunter grandissima coerenza e credibilità. Voto: 9.5
<b>Comparto sonoro</b>: Andiamo con ordine... l'opening, che ha subito circa 3-4 variazioni è davvero bella, soprattutto le ultime 2 versioni ( Greed Island e Formichimere), è un peccato che non si sposi sempre alla perfezione con il manga e che rimanga fondamentalmente la stessa, ma imparerete ad apprezzarla e forse a ricordare nostalgicamente almeno ogni singola sigla del vecchio anime. Sulle ending invece... beh allora la prima (troppo truzza) e quella di inizio formichimere (troppo smielata) mi fanno un po' cagare, ma le altre sono davvero davvero davvero DAVVERO magnifiche e consiglio sempre l'ascolto delle versioni complete. Le ost inizialmente non azzecavano sempre l'atmosfera ed erano poche e ripetute troppe volte, ma con l'andare avanti delle saghe si moltiplicano a dismisura e donano pathos, allegria o gravità in maniera molto soddisfacente (a volte è stato scelto di togliere l'audio per pochi secondi, e questo lo apprezzo, perché spezza il fiato dello spettatore) e sempre nei giusti momenti, arrivando a piena maturità nelle ultime saghe. Anche il doppiaggio migliora complessivamente durante la prima saga, dando lo spessore e le giuste emozioni ai personaggi quando serve. Voto: 9.0
<b>Fedeltà generale</b>: Arriviamo alle note mezzo dolenti e mezzo entusiaste, perché è vero che si abbandonano i troppi filler delle vecchie serie, ma è anche vero che ci sono troppe censure di sangue e violenza nelle saghe prima di Yorkshin, nella quale si decise di cambiare orario di trasmissione. Potete rendermi la scena del cuore con Killua (è famosa, di sicuro la conoscete) sadica quanto volete, ma non sarà mai cruenta quanto il manga se me la censurate…menzioni negative anche alle braccia staccate di e da Hisoka durante alcune scene, in cui il sangue è stato reso polvere lucente, ridicolizzando scene importanti per la caratterizzazione cruda del manga. MENO MALE che la rotta è stata corretta in tempo…ah, dimenticavo Kaito, vi consiglio caldamente il primo OAV del 1998 se siete neofiti della serie, perché hanno fatto un casino veramente inutile che rovina il pathos verso un certo punto dell'anime, quando il protagonista rincontra il suo mentore (anche se lo è stato per pochi giorni) d'infanzia.
VOTO 8.5 (Peccato! Senza censure e cavolate inutili poteva essere un 9.5)
<b>Voto e commento finale</b>: con una media di 9.1 non posso che consigliare questo anime, che è decisamente il più fedele e nel complesso il migliore fra i due, ed praticamente un capolavoro come anche la prima serie. Fatevelo dire da un grande fan di Hunter x Hunter, guardatelo assolutamente perché a lungo andare sono certo che deluderà pochissime persone tra vecchi e nuovi fan. Non possiamo che sperare che si continui su questa strada e che si ripercorra tutto il manga (sempre se Togashi non poltrisce) nell'ormai prossimo continuo migliorandosi dov'è possibile.
Hunter x Hunter é da sempre stato uno dei miei anime/manga preferiti, quindi come fan ho visto anche la versione moderna. Che posso dire, la trama é sempre la stessa così come la trama degli episodi, anche se ne cambia solo la grafica. Gon é un ragazzino di 12 anni che decide di andare in viaggio per incontrare il padre e diventare un'Hunter come lui. Assieme al protagonista si uniranno anche Leorio, Kurapika e Killua. Questa versione però a differenza della vecchia sarà un pò più intrecciata sul manga, senza aggiungere all'improvviso nuovi personaggi. Questa versione posso dire che é carina, solo che la grafica la trovo troppo "bambinesca" e secondo me si inadatta un pò troppo da alcuni contenuti (visto e considerando che se deve essere tratta interamente dal manga deve avere anche delle scene violente abbastanza forti). Dunque, il mio voto é 6, non perché non mi piace, ma perché la grafica in alcuni dettagli ci azzeca pochissimo al vero Hunter x Hunter, ma comunque non é malvagio farne la versione moderna.
Un ottimo anime, nonostante il protagonista sia il solito tipo "puro di cuore con poco cervello", fin troppo abusato di questi tempi, Hunter x Hunter è un opera di rara qualità, con buoni protagonisti e soprattutto antagonisti, personaggi come Hisoka non si trovano in giro.
Inizialmente potrebbe sembrare un opera per bambini, ma dopo averlo iniziato a guardare si cambia completamente parere e si viene catapultati in un mondo pieno di creature selvagge e gente spietata... il mondo degli Hunter.
Nella storia il protagonista Gon Freecs decide di lasciare casa per andare in cerca di suo padre Ging, un Hunter professionista, e decide anche lui di diventarlo, ma non sarà affatto facile per il piccolo riuscire nell'impresa, in cui scoprirà un mondo di competizione sfrenata, dove il più forte cerca di approfittare del più debole e dello sprovveduto, spesso a costo della vita. Fortunatamente Gon incontrerà persone in grado di aiutarlo e di dargli indizi su dove sia lo scellerato padre, che non vuole farsi trovare dal figlioletto.
In HunterxHunter non mancano colpi di scena e dettagli che sembrano inutili ma poi tornano nella storia, per non parlare delle citazioni a Le Bizzarre Avventure di Jojo, davvero numerose per chi lo conosce. Non per niente Togashi è stato allievo di Araki, e fortunatamente ha ereditato parte della sua bravura.
Negher Wryyy
Inizialmente potrebbe sembrare un opera per bambini, ma dopo averlo iniziato a guardare si cambia completamente parere e si viene catapultati in un mondo pieno di creature selvagge e gente spietata... il mondo degli Hunter.
Nella storia il protagonista Gon Freecs decide di lasciare casa per andare in cerca di suo padre Ging, un Hunter professionista, e decide anche lui di diventarlo, ma non sarà affatto facile per il piccolo riuscire nell'impresa, in cui scoprirà un mondo di competizione sfrenata, dove il più forte cerca di approfittare del più debole e dello sprovveduto, spesso a costo della vita. Fortunatamente Gon incontrerà persone in grado di aiutarlo e di dargli indizi su dove sia lo scellerato padre, che non vuole farsi trovare dal figlioletto.
In HunterxHunter non mancano colpi di scena e dettagli che sembrano inutili ma poi tornano nella storia, per non parlare delle citazioni a Le Bizzarre Avventure di Jojo, davvero numerose per chi lo conosce. Non per niente Togashi è stato allievo di Araki, e fortunatamente ha ereditato parte della sua bravura.
Negher Wryyy
Questo nuovo adattamento anime è di sicuro migliore rispetto alla serie precedente per vari aspetti. In primo luogo i disegni sono migliori e più "moderni" visto che sono passati più di dieci anni dalla prima serie e quindi possono utilizzare migliori tecniche d'animazione. Inoltre la trama è molto più fedele a quella del manga e quindi più veloce, infatti la prima serie si fermava alla saga di Greed Island con 92 episodi mentre questa serie conclude Greed Island con soli 75 episodi e continuano con la saga delle Formichimere che si poteva conoscere solo leggendo il manga.
La trama di HunterxHunter è abbastanza lineare e facile da seguire iniziando nel più banale dei modi: Gon Freecs un bambino di dodici anni vuole diventare Hunter perchè ha scoperto che suo padre (che lo ha abbandonato da piccolo) è un Hunter molto famoso. Da qui inizieranno una serie di prove per raggiungere il luogo dove si terrà l'esame, facendo amicizia con altre persone che come lui vogliono diventare Hunter. Da qui in poi la trama diventa sempre più coinvolgente e sarà difficile smettere di seguire questo anime fantastico.
Ritengo che quest'opera sia la migliore tra tutti gli shonen del momento perchè presenta un "sistema di aura", chiamato Nen, estremamente complesso che sembra quasi "scientifico" per quanto l'autore va nel dettaglio quando spiega il Nen. I personaggi che usano il Nen avranno poteri assolutamente originali e mai visti prima. Inoltre ogni personaggio ha un potere diverso poichè sono poteri personali e quindi non esistono persone con poteri identici, questo rende ancora più interessante il combattimento.
Da quando i protagonisti della serie scoprono il Nen, le battaglie diventeranno molto "tecniche" dato che l'autore dovrà continuamente spiegare i vari punti di forza o di debolezza della varie tecniche Nen, poichè non sempre è facile capire cosa avviene in un combattimento. I personaggi riusciranno a vincere la battaglia soltanto se hanno ideato strategia migliore di quella dell'avversario e non in base alla forza fisica o "spirituale".
La caratterizzazione dei personaggi è molto piacevole ed efficace, nessun personaggio risulta essere banale o non degno di attenzione da parte dello spettatore.
Per concludere consiglio a tutti di seguire Hunter x Hunter sia se vi piacciono gli shonen sia che non vi piacciano.
La trama di HunterxHunter è abbastanza lineare e facile da seguire iniziando nel più banale dei modi: Gon Freecs un bambino di dodici anni vuole diventare Hunter perchè ha scoperto che suo padre (che lo ha abbandonato da piccolo) è un Hunter molto famoso. Da qui inizieranno una serie di prove per raggiungere il luogo dove si terrà l'esame, facendo amicizia con altre persone che come lui vogliono diventare Hunter. Da qui in poi la trama diventa sempre più coinvolgente e sarà difficile smettere di seguire questo anime fantastico.
Ritengo che quest'opera sia la migliore tra tutti gli shonen del momento perchè presenta un "sistema di aura", chiamato Nen, estremamente complesso che sembra quasi "scientifico" per quanto l'autore va nel dettaglio quando spiega il Nen. I personaggi che usano il Nen avranno poteri assolutamente originali e mai visti prima. Inoltre ogni personaggio ha un potere diverso poichè sono poteri personali e quindi non esistono persone con poteri identici, questo rende ancora più interessante il combattimento.
Da quando i protagonisti della serie scoprono il Nen, le battaglie diventeranno molto "tecniche" dato che l'autore dovrà continuamente spiegare i vari punti di forza o di debolezza della varie tecniche Nen, poichè non sempre è facile capire cosa avviene in un combattimento. I personaggi riusciranno a vincere la battaglia soltanto se hanno ideato strategia migliore di quella dell'avversario e non in base alla forza fisica o "spirituale".
La caratterizzazione dei personaggi è molto piacevole ed efficace, nessun personaggio risulta essere banale o non degno di attenzione da parte dello spettatore.
Per concludere consiglio a tutti di seguire Hunter x Hunter sia se vi piacciono gli shonen sia che non vi piacciano.
Dopo aver recensito il manga, adesso mi cimento nel remake animato di "Hunter x Hunter", a mio avviso il miglior shonen mai creato (e adesso rispiegherò i motivi per i quali lo considero tale).
Innanzitutto vorrei partire con una premessa: questo remake è stato purtroppo (e ingiustamente) sottovalutato da molti. Questo perché molti fan che avevano visto la precedente versione hanno additato il remake come "bambinesco" e troppo censurato.
Ora, iniziamo a parlare della censura: questo è un problema che affligge la prima parte dell'anime. Nella prima ventina di episodi ci sarà una censura abbastanza marcata, che però scompare progressivamente con l'avanzare degli episodi. Infatti, a partire dalla saga di Yorkshin, il remake diventa molto più fedele al manga e molto più brutale di quanto non lo fosse la serie "originale". Per quanto riguarda il "bambinesco", beh, i fan della vecchia serie sostengono che il remake pecchi dal punto di vista della grafica, perché non presenta lo stile "dark" della serie originale. Ma, ragazzi miei, quello non è lo stile di Togashi. Lo stile di Togashi è questo: volti e personaggi rappresentati in maniera infantile, che da un momento all'altro mostrano tratti talmente dettagliati da sembrare usciti da un seinen. Per cui, non lasciatevi ingannare dalle apparenze... "Hunter x Hunter" è quanto di più maturo possiate trovare in uno shonen. I temi trattati, la violenza a volte anche eccessiva e l'originalità della trama creano una linea di demarcazione enorme tra "Hunter x Hunter" e gran parte degli shonen mainstream.
In "Hunter x Hunter" i cliché si conteranno sulle dita di una mano: non ci sono protagonisti che trionfano sempre e comunque, i personaggi deceduti non resuscitano, e possono morire brutalmente persino personaggi che non avevano ancora mostrato le loro abilità.
Un altro punto di forza è rappresentato dalle ambientazioni: ogni saga ne avrà una nuova, completamente differente dalla precedente. Per farvi un esempio (cercando di non fare spoiler), la prima saga trasmette un senso di "avventura" alla "One Piece", mentre più avanti ci sarà una saga con un'atmosfera degna dei migliori gangster e noir movie.
Le animazioni sono qualcosa di eccelso, ma d'altronde non c'è da stupirsi, visto che lo studio che ha realizzato questo remake è la celebre Madhouse.
Questo remake inoltre sta continuando con la saga successiva a quella in cui si era interrotta la vecchia serie, per cui consiglierei di seguire la nuova serie piuttosto che l'originale, anche per una sensazione di "completezza".
In definitiva, diffidate da chi dice che questa serie non possa competere con la prima, perché molto probabilmente viene detto per nostalgia. Nostalgia... lo stesso sentimento che ancora oggi porta a credere che il miglior anime shonen mai ideato sia "Dragonball", quando invece esistono capolavori con trame eccezionali e mai ripetitive come "Fullmetal Alchemist" ed "Hunter x Hunter".
Innanzitutto vorrei partire con una premessa: questo remake è stato purtroppo (e ingiustamente) sottovalutato da molti. Questo perché molti fan che avevano visto la precedente versione hanno additato il remake come "bambinesco" e troppo censurato.
Ora, iniziamo a parlare della censura: questo è un problema che affligge la prima parte dell'anime. Nella prima ventina di episodi ci sarà una censura abbastanza marcata, che però scompare progressivamente con l'avanzare degli episodi. Infatti, a partire dalla saga di Yorkshin, il remake diventa molto più fedele al manga e molto più brutale di quanto non lo fosse la serie "originale". Per quanto riguarda il "bambinesco", beh, i fan della vecchia serie sostengono che il remake pecchi dal punto di vista della grafica, perché non presenta lo stile "dark" della serie originale. Ma, ragazzi miei, quello non è lo stile di Togashi. Lo stile di Togashi è questo: volti e personaggi rappresentati in maniera infantile, che da un momento all'altro mostrano tratti talmente dettagliati da sembrare usciti da un seinen. Per cui, non lasciatevi ingannare dalle apparenze... "Hunter x Hunter" è quanto di più maturo possiate trovare in uno shonen. I temi trattati, la violenza a volte anche eccessiva e l'originalità della trama creano una linea di demarcazione enorme tra "Hunter x Hunter" e gran parte degli shonen mainstream.
In "Hunter x Hunter" i cliché si conteranno sulle dita di una mano: non ci sono protagonisti che trionfano sempre e comunque, i personaggi deceduti non resuscitano, e possono morire brutalmente persino personaggi che non avevano ancora mostrato le loro abilità.
Un altro punto di forza è rappresentato dalle ambientazioni: ogni saga ne avrà una nuova, completamente differente dalla precedente. Per farvi un esempio (cercando di non fare spoiler), la prima saga trasmette un senso di "avventura" alla "One Piece", mentre più avanti ci sarà una saga con un'atmosfera degna dei migliori gangster e noir movie.
Le animazioni sono qualcosa di eccelso, ma d'altronde non c'è da stupirsi, visto che lo studio che ha realizzato questo remake è la celebre Madhouse.
Questo remake inoltre sta continuando con la saga successiva a quella in cui si era interrotta la vecchia serie, per cui consiglierei di seguire la nuova serie piuttosto che l'originale, anche per una sensazione di "completezza".
In definitiva, diffidate da chi dice che questa serie non possa competere con la prima, perché molto probabilmente viene detto per nostalgia. Nostalgia... lo stesso sentimento che ancora oggi porta a credere che il miglior anime shonen mai ideato sia "Dragonball", quando invece esistono capolavori con trame eccezionali e mai ripetitive come "Fullmetal Alchemist" ed "Hunter x Hunter".
"Hunter x Hunter"... Chi non lo conosce? Nato nel 1998 dalla brillante mente di Yoshihiro Togashi, narra la storia di Gon, un ragazzino di 12 anni il cui sogno è diventare "Hunter", lo stesso mestiere del padre che lo ha abbandonato ancora in fasce.
Questa versione animata rispetto a quella del 1999, oltre ad arrivare più avanti con la storia (rimuovendo anche tantissime scene filler), ha una veste grafica migliorata, che seppure potrebbe far storcere il naso a chi era abituato allo stile "dark" della precedente resta comunque molto valida, ed è anche accompagnata da una buona colonna sonora il cui unico punto dolente, se proprio dobbiamo essere pignoli, è forse il fatto che tutte e cinque le opening abbiano la stessa canzone.
Le varie saghe da cui l'anime è composto sono tutte bellissime, specialmente quella della brigata dell'illusione, che grazie a una trama ben articolata e a dei personaggi originalissimi rasenta la perfezione; invece quella che ho trovato un po' sottotono rispetto alle altre è quella di Green Island.
In conclusione "Hunter x Hunter" è un anime che consiglio a tutti quelli che cercano un buono shounen che riesca a tenerli attaccati allo schermo.
Questa versione animata rispetto a quella del 1999, oltre ad arrivare più avanti con la storia (rimuovendo anche tantissime scene filler), ha una veste grafica migliorata, che seppure potrebbe far storcere il naso a chi era abituato allo stile "dark" della precedente resta comunque molto valida, ed è anche accompagnata da una buona colonna sonora il cui unico punto dolente, se proprio dobbiamo essere pignoli, è forse il fatto che tutte e cinque le opening abbiano la stessa canzone.
Le varie saghe da cui l'anime è composto sono tutte bellissime, specialmente quella della brigata dell'illusione, che grazie a una trama ben articolata e a dei personaggi originalissimi rasenta la perfezione; invece quella che ho trovato un po' sottotono rispetto alle altre è quella di Green Island.
In conclusione "Hunter x Hunter" è un anime che consiglio a tutti quelli che cercano un buono shounen che riesca a tenerli attaccati allo schermo.
Nel 1998 Yoshihiro Togashi, già famoso per aver realizzato il manga 'Yu Yu Hakusho' e poi 'Level E' iniziò a realizzare la sua opera massima: 'Hunter X Hunter'. Tale opera, tuttora in corso in Giappone, ha ricevuto un primo adattamento in 92 episodi tra il 1999 al 2004, fino a stopparsi per mancanza di materiale. Seppur godibile come serie, aveva molte pecche, come ad esempio una certa lentezza in certe parti, oppure l'inserimento di episodi filler in altre. Tutto ciò non accade in questa nuova serie, iniziata dal 2011, prodotta dallo studio Mad House, tra l'altro studio già famoso di suo per aver realizzato il pluripremiato "Death Note".
L'anime inizia più o meno come iniziava la serie precedente, con un Gon Freecs che decide di diventare un hunter come suo padre per scoprire il motivo del perché questo lavoro sia tanto amato, e poi per ritrovare suo padre. Durante le selezioni per divenire hunter conoscerà i suoi compagni, Killua Zoaldick, membro di una prestigiosa famiglia di assassini, Kurapika della tribù dei Kuruta, che trama vendetta contro i membri della Brigata Fantasma, artefici della distruzione del suo clan, e infine con Leorio, un ragazzo che vuole divenire hunter per fare soldi, ma poi in realtà vuole diventarlo per un motivo ben più nobile.
La serie si destreggia fedelmente nei meandri della storia tessuta dallo stesso creatore, e ci riesce abilmente. Le animazioni sono fluide e non presentano sbavature, e il doppiaggio è perfetto. La colonna sonora si accompagna a tutte le scene con maestria e riesce a trascinarti all'interno della storia con forza e passione.
Questo è l'adattamento ideale della storia creata da Togashi, ed è un capolavoro che non mi stancherei mai di guardare e riguardare, un anime che ha tutto: azione, umorismo, dramma, intrigo, psicologia, ragionamenti e fantasy. E il tutto viene mischiato alla perfezione, creando un mondo credibile e meraviglioso al tempo stesso.
L'anime inizia più o meno come iniziava la serie precedente, con un Gon Freecs che decide di diventare un hunter come suo padre per scoprire il motivo del perché questo lavoro sia tanto amato, e poi per ritrovare suo padre. Durante le selezioni per divenire hunter conoscerà i suoi compagni, Killua Zoaldick, membro di una prestigiosa famiglia di assassini, Kurapika della tribù dei Kuruta, che trama vendetta contro i membri della Brigata Fantasma, artefici della distruzione del suo clan, e infine con Leorio, un ragazzo che vuole divenire hunter per fare soldi, ma poi in realtà vuole diventarlo per un motivo ben più nobile.
La serie si destreggia fedelmente nei meandri della storia tessuta dallo stesso creatore, e ci riesce abilmente. Le animazioni sono fluide e non presentano sbavature, e il doppiaggio è perfetto. La colonna sonora si accompagna a tutte le scene con maestria e riesce a trascinarti all'interno della storia con forza e passione.
Questo è l'adattamento ideale della storia creata da Togashi, ed è un capolavoro che non mi stancherei mai di guardare e riguardare, un anime che ha tutto: azione, umorismo, dramma, intrigo, psicologia, ragionamenti e fantasy. E il tutto viene mischiato alla perfezione, creando un mondo credibile e meraviglioso al tempo stesso.
Se avete amato "Yu Yu Hakusho" e in generale il mangaka Yoshihiro Togashi, non potete non vedere quest'anime, riadattamento della prima serie del 1999, migliorato nella grafica e nei dialoghi. La storia narra le avventure degli hunter, delle persone con dei poteri particolari legate al proprio "nen", ovvero la forza spirituale. Il protagonista, Gon, è il tipico ragazzino da shounen (stile Goku, Naruto, Luffy) che adora combattere e con la sua testardaggine si fa apprezzare da tutti; il suo sogno è trovare un padre che non ha mai conosciuto. Questo gli lascia dei segnali e delle prove da superare per potere incontrarlo.
Il quartetto vincente creato in Yu yu viene riproposto: Gon somiglia lontanamente a Yusuke, Kurapika a Kurama, Killua a Hiei e Leorio a Kuwabara. Tuttavia, nonostante si noti la mano del creatore, "Hunter x Hunter" non assomiglia troppo a "Yu yu hakusho".
La nuova grafica è molto curata, la lucentezza e i riflessi rendono gratificante la visione di ogni episodio. La differenza con gli altri shounen sta nella capacità di Togashi di sorprendere sempre gli spettatori, quindi per chi è alla ricerca di qualcosa di nuovo, questo potrebbe essere l'anime adatto. Nel complesso l'ho davvero apprezzato molto.
Il quartetto vincente creato in Yu yu viene riproposto: Gon somiglia lontanamente a Yusuke, Kurapika a Kurama, Killua a Hiei e Leorio a Kuwabara. Tuttavia, nonostante si noti la mano del creatore, "Hunter x Hunter" non assomiglia troppo a "Yu yu hakusho".
La nuova grafica è molto curata, la lucentezza e i riflessi rendono gratificante la visione di ogni episodio. La differenza con gli altri shounen sta nella capacità di Togashi di sorprendere sempre gli spettatori, quindi per chi è alla ricerca di qualcosa di nuovo, questo potrebbe essere l'anime adatto. Nel complesso l'ho davvero apprezzato molto.
Era necessario un remake di "Hunter x Hunter"?
Beh, no. Però è innegabile che questa nuova serie sia degna di nota. La qualità dei disegni è altissima e le colonne sonore sono strepitose, inoltre la trama è esposta in meno episodi, ma segue il manga ed è molto chiara. Sicuramente merita di essere guardato da amanti della serie e non, in attesa che arrivino gli episodi mai visti prima della vecchia serie. Un plauso speciale alle battaglie, che non si limitano solo a raffiche di pugni, ma vanno oltre. Il mio voto è un 9 abbondante.
Beh, no. Però è innegabile che questa nuova serie sia degna di nota. La qualità dei disegni è altissima e le colonne sonore sono strepitose, inoltre la trama è esposta in meno episodi, ma segue il manga ed è molto chiara. Sicuramente merita di essere guardato da amanti della serie e non, in attesa che arrivino gli episodi mai visti prima della vecchia serie. Un plauso speciale alle battaglie, che non si limitano solo a raffiche di pugni, ma vanno oltre. Il mio voto è un 9 abbondante.
"Hunter x Hunter" il remake del 2011 mi ha fatto rivivere sin dalla prima puntata la voglia di rivedermelo. E' un anime che parla di un ragazzino di 12 anni chiamato Gon, un ragazzino fuori dal normale, cresciuto in montagna, quindi amico degli animali e molto sensibile, che vuole diventare un hunter perché è il lavoro che fa suo padre. Quindi egli pensa che sia il lavoro più bello al mondo se spinge un padre a lasciare il proprio figlio. Non voglio fare altri spoiler, quindi parlerò dell'anime in generale.
Mi sono accorto subito che a questo remake erano state tolte le parti noiose del primo "Hunter x Hunter", e la grafica è migliorata di parecchio. E' un anime abbastanza veloce e ti coinvolge in maniera impressionante, quasi subito si incontrano nemici fortissimi come Hisoka (personaggio fantastico), che mette alla prova Gon e i suoi amici. Do il voto massimo non solo per la grafica e per trama, ma pure perché i personaggi e i mostri sono davvero azzeccati: non si direbbe, ma nel lavoro di hunter si devono ricercare o addirittura proteggere diverse specie di mostri (alcuni in via d'estinzione), e i personaggi sono davvero interessanti perché ce n'è di tutti i tipi: ingenui come il protagonista, spensierati come Killua e un po' pazzi come Hisoka. Quindi questo è un anime che coinvolge sia adolescenti sia un pubblico più maturo, un anime fantastico con la "f" maiuscola. Consiglio vivamente di vederlo e rivederlo.
Mi sono accorto subito che a questo remake erano state tolte le parti noiose del primo "Hunter x Hunter", e la grafica è migliorata di parecchio. E' un anime abbastanza veloce e ti coinvolge in maniera impressionante, quasi subito si incontrano nemici fortissimi come Hisoka (personaggio fantastico), che mette alla prova Gon e i suoi amici. Do il voto massimo non solo per la grafica e per trama, ma pure perché i personaggi e i mostri sono davvero azzeccati: non si direbbe, ma nel lavoro di hunter si devono ricercare o addirittura proteggere diverse specie di mostri (alcuni in via d'estinzione), e i personaggi sono davvero interessanti perché ce n'è di tutti i tipi: ingenui come il protagonista, spensierati come Killua e un po' pazzi come Hisoka. Quindi questo è un anime che coinvolge sia adolescenti sia un pubblico più maturo, un anime fantastico con la "f" maiuscola. Consiglio vivamente di vederlo e rivederlo.
Rivedere il mitico "Hunter x Hunter" con grafica migliorata è qualcosa di fantastico. La storia la conosciamo quasi tutti: Gon decide di diventare Hunter per seguire le orme del padre Jin; nel suo viaggio incontra Killua, Kurapika e Leorio, che lo aiuteranno in questa avventura/ricerca. Contro di loro lo spietato gruppo d'assassini chiamato "Brigata Fantasma" o "dell'Illusione" e tanti altri avversari.
Troviamo personaggi azzeccati, ben caratterizzati e carismatici, come Hisoka, Chrollo e Illumi; ci sono musiche d'eccezione e alcuni brani storici come il Requiem di Mozart. La storia è coinvolgente e appassionante, dall'inizio alla fine, sperando nel proseguimento della trama sino alla guerra contro le Formichimere. Per i circa 60 episodi visti mi sento di promuovere assolutamente il ritorno sullo schermo dell'opera maestra di Yoshihiro Togashi.
Troviamo personaggi azzeccati, ben caratterizzati e carismatici, come Hisoka, Chrollo e Illumi; ci sono musiche d'eccezione e alcuni brani storici come il Requiem di Mozart. La storia è coinvolgente e appassionante, dall'inizio alla fine, sperando nel proseguimento della trama sino alla guerra contro le Formichimere. Per i circa 60 episodi visti mi sento di promuovere assolutamente il ritorno sullo schermo dell'opera maestra di Yoshihiro Togashi.
A mio parere questo manga è il più bello shounen del mondo. La trama è davvero interessante, appassionante, e i personaggi variano molto, dal protagonista, ingenuo e sincero, all'adulto attaccabrighe, che sostiene di essere un adolescente, per arrivare all'assassino ribellatosi alla sua famiglia e a un ragazzo che, la famiglia, non ce l'ha più.
Il remake di 'Hunterxhunter' è da vedere, perché è molto più fedele al manga rispetto all'edizione precedente. Un esempio è quando Gon incontra Killua. Nel manga e nel remake Killua dice subito il suo nome a Gon, mentre nella prima edizione scopriamo il nome di Killua la puntata dopo che Gon gliel'ha chiesto.
I disegni sono molto più allegri con colori vivaci, anche se, a mio parere, si allontanano un po' di più dalla realtà rispetto alla prima edizione. Ci sono state dei cambiamenti dei personaggi e quello che mi ha colpita di più è che nel remake Kurapika ha gli occhi grigi, mentre nell' "edizione originale" ha gli occhi azzurri - ma la cosa più stupefacente è che nel manga ce li ha marroni.
C'è da dire inoltre che ogni puntata del remake contiene due puntate dell'edizione precedente.
Nel complesso è un anime da vedere, consigliabile per tutte le età con una trama che non annoia, perché non è per niente ripetitiva, anzi, avvincente.
Il remake di 'Hunterxhunter' è da vedere, perché è molto più fedele al manga rispetto all'edizione precedente. Un esempio è quando Gon incontra Killua. Nel manga e nel remake Killua dice subito il suo nome a Gon, mentre nella prima edizione scopriamo il nome di Killua la puntata dopo che Gon gliel'ha chiesto.
I disegni sono molto più allegri con colori vivaci, anche se, a mio parere, si allontanano un po' di più dalla realtà rispetto alla prima edizione. Ci sono state dei cambiamenti dei personaggi e quello che mi ha colpita di più è che nel remake Kurapika ha gli occhi grigi, mentre nell' "edizione originale" ha gli occhi azzurri - ma la cosa più stupefacente è che nel manga ce li ha marroni.
C'è da dire inoltre che ogni puntata del remake contiene due puntate dell'edizione precedente.
Nel complesso è un anime da vedere, consigliabile per tutte le età con una trama che non annoia, perché non è per niente ripetitiva, anzi, avvincente.
Pensavo di aspettare di avere visto almeno cinque puntate per dare la mia impressione, ma forse non ce ne sarà bisogno.
Il riassunto della trama può essere reperito facilmente, quindi andrò subito al sodo. Premetto che rivelerò in parte la trama e gli eventi di questi primi tre episodi.
Da quello che mi è giunto alle orecchie, quest'anime si proponeva di riaccendere l'interesse in 'Hunter X Hunter', di cui sono fervido lettore e il cui primo adattamento animato si è dovuto interrompere a causa delle lunghe pause che si è preso l'autore, Yoshihiro Togashi. Avendo già diversi archi davanti a sé, questo nuovo adattamento può risparmiarsi le numerose puntate riempitive che il primo aveva dovuto inserire per non superare l'opera originale.
Dal punto di vista della grafica, questo adattamento fa un discreto lavoro: senza indulgere troppo nel ritocco digitale, l'anime presenta piacevoli sfondi acquerellati e ricchi di colore. Le animazioni sono solitamente abbastanza buone, non particolarmente fluide ma neanche esageratamente meccaniche e ripetitive. Di quando in quando è possibile notare una certa incuria nell'espressione dei personaggi, che arriva a sembrare completamente ebete e artificiale.
Il doppiaggio è nella media. Alcuni doppiatori spiccano per quanto poco siano azzeccati, in particolare la doppiatrice di Mito - che suona decisamente vecchia - e quella di Kurapica - che dovrebbe essere un maschio.
Le musiche di sottofondo sono discrete, ma spesso inopportune e marcano esageratamente scene di interesse marginale.
Arriviamo dunque alla parte che reputo più importante, l'adattamento della trama e la fedeltà. Mi duole dire che in questo l'anime fa un pessimo lavoro, a cominciare dal protagonista.
Se c'è una cosa che ho amato in Gon leggendo il manga, è come questi mostri un certo spessore che lo fa emergere dai soliti personaggi di serie shounen. I sensi di colpa che mostra nei confronti di Mito, l'acume nel capire la verità dietro ai suoi genitori, la calma e così via gli donano personalità.
Nell'anime, tutto questo non c'è. Gon è semplicemente esagitato, e mostra a mala pena sentimenti diversi dalla pura e perenne eccitazione. Mentre nel manga Gon dava l'impressione di essere un ragazzino emozionato ma abbastanza consapevole e maturo, nell'anime sembra un bambino che si lascia prendere da qualsiasi cosa stia capitando lì per lì.
Quest'aria infantile si estende anche al resto della vicenda. Ogni cosa sembra affrettata ed esposta in modo molto banale e piatto. Svariati personaggi sono stati modificati per essere immediatamente riconoscibili e per farli emergere: un esempio è il marinaio che viene salvato durante la traversata in mare.
Mentre nel manga costui è un tizio qualsiasi che viene notato solo nel momento in cui sta per cadere dalla nave, nell'anime viene introdotto fin dall'arrivo in porto come un giovane marinaio impacciato, che viene punzecchiato dalla ciurma ma risulta più risoluto e capace. Naturalmente Gon lo prende subito in simpatia.
Questa sorta di micro-arco della nave è completamente superfluo ai fini della trama, e finisce per aggiungere dettagli inutili e alterare alcuni personaggi: il capitano della nave sembra un matto esaltato che si diverte a rischiare la pelle, la ciurma sembra composta da piantagrane e incompetenti (quelli che soffrono il mal di mare), e tutto solo per fare emergere un personaggio che resta fondamentalmente marginale e irrilevante.
In molti casi il ritmo va semplicemente a farsi benedire. Dialoghi che dovrebbero essere semplici botta-e-risposta vengono marcati eccessivamente da inquadrature, musiche di sottofondo ed espressioni esagerate dei personaggi.
Esempio lampante di scarsa tempistica è il momento del quiz: Leolio a un certo punto dovrebbe afferrare una stecca, saggiarne la robustezza e provare ad attaccare una certa persona, mentre questa sta facendo un conto alla rovescia. Nell'anime l'azione di Leolio dura talmente tanto che è semplicemente ridicolo: mentre il personaggio conta a una lentezza esasperante, Leolio rimane per svariati secondi ad agitare la stecca in aria, dato che non può attaccare il personaggio in questione prima che il conto alla rovescia sia quasi finito. Un'azione semplice, rapida e significativa perde così senso, diventando una sorta di recita.
Per finire, arriviamo alla censura. Purtroppo quest'anime è censurato, ed è quasi una pena parlarne.
Finora ci sono stati due episodi di censura: il primo riguarda il concorrente che risponde per primo al quiz nel secondo episodio, che nel manga dovrebbe venire attaccato e molto probabilmente ucciso da dei mostri. Non viene effettivamente mai mostrato niente, ma solo per così dire raccontato, mentre nell'anime semplicemente non viene detto niente di questo personaggio dopo che è uscito di scena.
Il secondo caso, oltre a essere ben più evidente, pone anche un problema a livello di trama.
Nel terzo episodio, il "mago" Hisoka dovrebbe tagliare le braccia a un concorrente che, stando a quanto dice Hisoka (nel manga)/quanto si vede (anime) l'ha urtato e non ha chiesto scusa. Mentre nel manga si sentiva l'urlo del malcapitato che poi veniva mostrato senza braccia, nell'anime possiamo vedere le sue braccia... dissolversi in fiorellini arancioni fatti di CG.
Oltre a essere completamente inutile, dato che sarebbe bastato fare vedere il personaggio senza braccia senza mostrare sangue (che non è presente neanche nel manga) né niente, crea anche il problema di come Hisoka abbia fatto a fare una cosa del genere, dato che le sue capacità sono ben note e non hanno niente a che fare con cose simili.
In conclusione, questo adattamento si rivela insufficiente, a partire dalla resa dei personaggi fino alla semplice rappresentazione delle scene del manga. La superficialità, che da sola potrebbe essere interpretata come desiderio di arrivare al vivo della storia sorvolando sulla parte iniziale, viene accompagnata dall'alterazione di parti già funzionati e sufficientemente brevi e leggere, senza altro apparente motivo se non quello di rendere una visione già facile semplicemente banale.
Il manga è noto per la qualità della scrittura e della caratterizzazione dei personaggi, tanto da essere considerato da alcuni un seinen: questa trasposizione risulta dunque particolarmente poco azzeccata.
Il riassunto della trama può essere reperito facilmente, quindi andrò subito al sodo. Premetto che rivelerò in parte la trama e gli eventi di questi primi tre episodi.
Da quello che mi è giunto alle orecchie, quest'anime si proponeva di riaccendere l'interesse in 'Hunter X Hunter', di cui sono fervido lettore e il cui primo adattamento animato si è dovuto interrompere a causa delle lunghe pause che si è preso l'autore, Yoshihiro Togashi. Avendo già diversi archi davanti a sé, questo nuovo adattamento può risparmiarsi le numerose puntate riempitive che il primo aveva dovuto inserire per non superare l'opera originale.
Dal punto di vista della grafica, questo adattamento fa un discreto lavoro: senza indulgere troppo nel ritocco digitale, l'anime presenta piacevoli sfondi acquerellati e ricchi di colore. Le animazioni sono solitamente abbastanza buone, non particolarmente fluide ma neanche esageratamente meccaniche e ripetitive. Di quando in quando è possibile notare una certa incuria nell'espressione dei personaggi, che arriva a sembrare completamente ebete e artificiale.
Il doppiaggio è nella media. Alcuni doppiatori spiccano per quanto poco siano azzeccati, in particolare la doppiatrice di Mito - che suona decisamente vecchia - e quella di Kurapica - che dovrebbe essere un maschio.
Le musiche di sottofondo sono discrete, ma spesso inopportune e marcano esageratamente scene di interesse marginale.
Arriviamo dunque alla parte che reputo più importante, l'adattamento della trama e la fedeltà. Mi duole dire che in questo l'anime fa un pessimo lavoro, a cominciare dal protagonista.
Se c'è una cosa che ho amato in Gon leggendo il manga, è come questi mostri un certo spessore che lo fa emergere dai soliti personaggi di serie shounen. I sensi di colpa che mostra nei confronti di Mito, l'acume nel capire la verità dietro ai suoi genitori, la calma e così via gli donano personalità.
Nell'anime, tutto questo non c'è. Gon è semplicemente esagitato, e mostra a mala pena sentimenti diversi dalla pura e perenne eccitazione. Mentre nel manga Gon dava l'impressione di essere un ragazzino emozionato ma abbastanza consapevole e maturo, nell'anime sembra un bambino che si lascia prendere da qualsiasi cosa stia capitando lì per lì.
Quest'aria infantile si estende anche al resto della vicenda. Ogni cosa sembra affrettata ed esposta in modo molto banale e piatto. Svariati personaggi sono stati modificati per essere immediatamente riconoscibili e per farli emergere: un esempio è il marinaio che viene salvato durante la traversata in mare.
Mentre nel manga costui è un tizio qualsiasi che viene notato solo nel momento in cui sta per cadere dalla nave, nell'anime viene introdotto fin dall'arrivo in porto come un giovane marinaio impacciato, che viene punzecchiato dalla ciurma ma risulta più risoluto e capace. Naturalmente Gon lo prende subito in simpatia.
Questa sorta di micro-arco della nave è completamente superfluo ai fini della trama, e finisce per aggiungere dettagli inutili e alterare alcuni personaggi: il capitano della nave sembra un matto esaltato che si diverte a rischiare la pelle, la ciurma sembra composta da piantagrane e incompetenti (quelli che soffrono il mal di mare), e tutto solo per fare emergere un personaggio che resta fondamentalmente marginale e irrilevante.
In molti casi il ritmo va semplicemente a farsi benedire. Dialoghi che dovrebbero essere semplici botta-e-risposta vengono marcati eccessivamente da inquadrature, musiche di sottofondo ed espressioni esagerate dei personaggi.
Esempio lampante di scarsa tempistica è il momento del quiz: Leolio a un certo punto dovrebbe afferrare una stecca, saggiarne la robustezza e provare ad attaccare una certa persona, mentre questa sta facendo un conto alla rovescia. Nell'anime l'azione di Leolio dura talmente tanto che è semplicemente ridicolo: mentre il personaggio conta a una lentezza esasperante, Leolio rimane per svariati secondi ad agitare la stecca in aria, dato che non può attaccare il personaggio in questione prima che il conto alla rovescia sia quasi finito. Un'azione semplice, rapida e significativa perde così senso, diventando una sorta di recita.
Per finire, arriviamo alla censura. Purtroppo quest'anime è censurato, ed è quasi una pena parlarne.
Finora ci sono stati due episodi di censura: il primo riguarda il concorrente che risponde per primo al quiz nel secondo episodio, che nel manga dovrebbe venire attaccato e molto probabilmente ucciso da dei mostri. Non viene effettivamente mai mostrato niente, ma solo per così dire raccontato, mentre nell'anime semplicemente non viene detto niente di questo personaggio dopo che è uscito di scena.
Il secondo caso, oltre a essere ben più evidente, pone anche un problema a livello di trama.
Nel terzo episodio, il "mago" Hisoka dovrebbe tagliare le braccia a un concorrente che, stando a quanto dice Hisoka (nel manga)/quanto si vede (anime) l'ha urtato e non ha chiesto scusa. Mentre nel manga si sentiva l'urlo del malcapitato che poi veniva mostrato senza braccia, nell'anime possiamo vedere le sue braccia... dissolversi in fiorellini arancioni fatti di CG.
Oltre a essere completamente inutile, dato che sarebbe bastato fare vedere il personaggio senza braccia senza mostrare sangue (che non è presente neanche nel manga) né niente, crea anche il problema di come Hisoka abbia fatto a fare una cosa del genere, dato che le sue capacità sono ben note e non hanno niente a che fare con cose simili.
In conclusione, questo adattamento si rivela insufficiente, a partire dalla resa dei personaggi fino alla semplice rappresentazione delle scene del manga. La superficialità, che da sola potrebbe essere interpretata come desiderio di arrivare al vivo della storia sorvolando sulla parte iniziale, viene accompagnata dall'alterazione di parti già funzionati e sufficientemente brevi e leggere, senza altro apparente motivo se non quello di rendere una visione già facile semplicemente banale.
Il manga è noto per la qualità della scrittura e della caratterizzazione dei personaggi, tanto da essere considerato da alcuni un seinen: questa trasposizione risulta dunque particolarmente poco azzeccata.