Wakfu (Stagione 1)
Per quanto il target di questa serie animata sia palesemente per bambini/ragazzi dai dieci ai quattordici anni, posso dire tranquillamente che si può godere di questo prodotto anche superati i vent'anni; ma andiamo alle motivazioni.
Trama: non è delle migliori ed è piuttosto base. Cinque eroi vanno alla ricerca delle origini e della famiglia del protagonista: onestamente nulla di nuovo, e inizialmente la tentazione di non continuare la serie era alta.
Storia: qui invece ci si riscatta. Nonostante inizi a farsi sentire dopo una decina di episodi filler, questa riesce a spremere per bene le poche potenzialità della trama, evolvendosi in modo decisamente interessante e con un'ottima chiusura di stagione.
Animazioni e disegni: entrambi ottimi! Nonostante si tenda a ripudiare l'animazione 3D nelle serie animate, questa è una delle poche serie che davvero riesce a utilizzare questa tecnica al massimo del suo potenziale, creando dei combattimenti molto accesi, un fantastico design dei personaggi e dei paesaggi, il tutto condito con delle animazioni molto fluide e ben fatte.
Colonna sonora: partiamo con una premessa, l'ho visto in inglese. Perché vederlo in inglese, nonostante in italia ci siano molti doppiatori validi? Onestamente non lo so, forse curiosità. Il doppiaggio non è male, ma neanche dei migliori. Buone le voci di gran parte dei personaggi, ma alcuni mi risultavano quasi irritanti (ma questo è un pensiero totalmente soggettivo). Consiglio la visione di questa serie in italiano, visto che, per quanto abbia visto solo pochi capitoli doppiati in italiano, sembravano piuttosto promettenti. Le OST non sono un granché e in generale il comparto audio scarseggia di qualità rispetto al resto.
In conclusione consiglio questa serie a chiunque cerchi qualcosa di qualità, diverso dall'animazione giapponese, che abbia un minimo di mente aperta; chi fosse interessato a questa serie ma non è convinto dal fattore del target, lo incoraggio a darle una possibilità, non ne rimarrà deluso!
Trama: non è delle migliori ed è piuttosto base. Cinque eroi vanno alla ricerca delle origini e della famiglia del protagonista: onestamente nulla di nuovo, e inizialmente la tentazione di non continuare la serie era alta.
Storia: qui invece ci si riscatta. Nonostante inizi a farsi sentire dopo una decina di episodi filler, questa riesce a spremere per bene le poche potenzialità della trama, evolvendosi in modo decisamente interessante e con un'ottima chiusura di stagione.
Animazioni e disegni: entrambi ottimi! Nonostante si tenda a ripudiare l'animazione 3D nelle serie animate, questa è una delle poche serie che davvero riesce a utilizzare questa tecnica al massimo del suo potenziale, creando dei combattimenti molto accesi, un fantastico design dei personaggi e dei paesaggi, il tutto condito con delle animazioni molto fluide e ben fatte.
Colonna sonora: partiamo con una premessa, l'ho visto in inglese. Perché vederlo in inglese, nonostante in italia ci siano molti doppiatori validi? Onestamente non lo so, forse curiosità. Il doppiaggio non è male, ma neanche dei migliori. Buone le voci di gran parte dei personaggi, ma alcuni mi risultavano quasi irritanti (ma questo è un pensiero totalmente soggettivo). Consiglio la visione di questa serie in italiano, visto che, per quanto abbia visto solo pochi capitoli doppiati in italiano, sembravano piuttosto promettenti. Le OST non sono un granché e in generale il comparto audio scarseggia di qualità rispetto al resto.
In conclusione consiglio questa serie a chiunque cerchi qualcosa di qualità, diverso dall'animazione giapponese, che abbia un minimo di mente aperta; chi fosse interessato a questa serie ma non è convinto dal fattore del target, lo incoraggio a darle una possibilità, non ne rimarrà deluso!
Incuriosita, ho voluto darci un'occhiata. Ebbene, non mi è piaciuto.
Sull'aspetto grafico nulla da ridire, i disegni sono bellissimi, i colori vivaci, e, pregio che per me è fondamentale, i personaggi sono tutti diversi e si possono riconoscere in silhouette (odio quando guardando un cartone animato mi ritrovo una banda di cloni con parrucco differente).
Purtroppo, la storia non coinvolge, i personaggi sono deboli e superficiali (non posso neppure dire che sono stereotipati, perché almeno i personaggi stereotipati hanno una personalità, seppur prevedibile, ma questi personaggi l'unica cosa che hanno è qualche tratto di un ipotetico carattere e un aspetto accattivante), i combattimenti sono noiosi ed estremamente tecnici, come quelli nei videogiochi (finché gioco io mi diverto, ma chi mi guarda si annoia). Provare a guardare un episodio intero è difficile. Dopo cinque minuti di episodio mi assale la noia. Secondo me si poteva fare di meglio.
Insomma, una bella confezione... vuota.
Sull'aspetto grafico nulla da ridire, i disegni sono bellissimi, i colori vivaci, e, pregio che per me è fondamentale, i personaggi sono tutti diversi e si possono riconoscere in silhouette (odio quando guardando un cartone animato mi ritrovo una banda di cloni con parrucco differente).
Purtroppo, la storia non coinvolge, i personaggi sono deboli e superficiali (non posso neppure dire che sono stereotipati, perché almeno i personaggi stereotipati hanno una personalità, seppur prevedibile, ma questi personaggi l'unica cosa che hanno è qualche tratto di un ipotetico carattere e un aspetto accattivante), i combattimenti sono noiosi ed estremamente tecnici, come quelli nei videogiochi (finché gioco io mi diverto, ma chi mi guarda si annoia). Provare a guardare un episodio intero è difficile. Dopo cinque minuti di episodio mi assale la noia. Secondo me si poteva fare di meglio.
Insomma, una bella confezione... vuota.
Trama
La storia è ambientata nell'universo del videogioco omonimo da cui è tratto e narra le vicende di Yugo, un ragazzino che un giorno scopre di avere l'abilità di aprire portali magici che gli permettono di spostarsi per brevi distanze, Amalia Sheran Sharm, principessa del popolo dei Sadida, Evangelyne, amica e guardia del corpo di Amalia, sir Tristepan Parsifal, cavaliere dell'ordine dei guardiani Shushu (demoni), e Ruel, grande amico (ricco, ma molto tirchio) del padre adottivo di Yugo, e del loro viaggio per il mondo (irto di pericoli e avventure fantastiche) alla ricerca della vera famiglia di Yugo.
Sigla
La sigla non è niente di speciale, ma è orecchiabile, e il video è piuttosto simpatico.
Disegni
Solitamente non riesco ad apprezzare una serie animata digitale, ma questa volta non ho sentito l'impulso di picchiare i creatori, devo anzi ammettere che i movimenti e i combattimenti sono venuti molto fluidi e sono stati ben curati.
Impressioni
La trama non è tra le più originali: il solito gruppetto di eroi incontratisi per caso che viaggia per il mondo cercando di sconfiggere il malvagio di turno potrebbe aver un po' stancato, tuttavia i personaggi riescono a farsi apprezzare per il loro carattere semplice e il modo un po' comico e un po' eroico in cui superano gli ostacoli crescendo e cambiando (tranne Ruel, che rimane un vecchio taccagno).
Consiglio la visione a tutti coloro che non hanno una mentalità ristretta al solo mondo degli anime nipponici.
La storia è ambientata nell'universo del videogioco omonimo da cui è tratto e narra le vicende di Yugo, un ragazzino che un giorno scopre di avere l'abilità di aprire portali magici che gli permettono di spostarsi per brevi distanze, Amalia Sheran Sharm, principessa del popolo dei Sadida, Evangelyne, amica e guardia del corpo di Amalia, sir Tristepan Parsifal, cavaliere dell'ordine dei guardiani Shushu (demoni), e Ruel, grande amico (ricco, ma molto tirchio) del padre adottivo di Yugo, e del loro viaggio per il mondo (irto di pericoli e avventure fantastiche) alla ricerca della vera famiglia di Yugo.
Sigla
La sigla non è niente di speciale, ma è orecchiabile, e il video è piuttosto simpatico.
Disegni
Solitamente non riesco ad apprezzare una serie animata digitale, ma questa volta non ho sentito l'impulso di picchiare i creatori, devo anzi ammettere che i movimenti e i combattimenti sono venuti molto fluidi e sono stati ben curati.
Impressioni
La trama non è tra le più originali: il solito gruppetto di eroi incontratisi per caso che viaggia per il mondo cercando di sconfiggere il malvagio di turno potrebbe aver un po' stancato, tuttavia i personaggi riescono a farsi apprezzare per il loro carattere semplice e il modo un po' comico e un po' eroico in cui superano gli ostacoli crescendo e cambiando (tranne Ruel, che rimane un vecchio taccagno).
Consiglio la visione a tutti coloro che non hanno una mentalità ristretta al solo mondo degli anime nipponici.
