Golgo 13: Queen Bee
Dopo circa 15 anni Osamu Dezaki torna a dirigere una nuova storia di Golgo 13, dopo il film del 1983. Questa volta si tratta di un OAV di un'oretta scarsa, che esplora, come se non fossero passati tanti anni, il mondo in cui il killer professionista migliore in assoluto si muove. Questa volta a Golgo 13 viene affidata la missione di uccidere la famigerata Queen Bee, l'ape regina, che ha minacciato di uccidere un candidato alla presidenza americana. Una missione troppo semplice per il nostro "eroe". Ironia della sorte la stessa Queen Bee lo contatta per eliminare il candidato presidente, ma Golgo le risponde che non può accettare altri lavori mentre ne ha già in ballo uno. E Queen Bee scopre, suo malgrado, che il prossimo obbiettivo del killer più implacabile del mondo è proprio lei. Inizia così la caccia all'uomo, anzi alla donna, da parte di Golgo 13, e nel frattempo si scoprono tutti i segreti e gli intrighi che circondano il candidato presidente. Inutile dire che, essendo questo un prodotto animato legato alla serie di Golgo 13 non ci sarà alcun lieto fine, il "bene" non trionfa in Golgo 13. Al massimo anche i cattivi vengono puniti, che sia dall'angelo nero della morte Golgo o in altre maniere. Nessuno è davvero innocente in questa storia: la stessa Queen Bee è coinvolta in loschi traffici di droga, eppure è lei la vittima principale di questo dramma. Se lo spettatore può provare pietà per lei, per Golgo però si tratta solo di un altro lavoro.
"Golgo 13 - Queen Bee" è un OAV superbo: sembra di vedere quasi un episodio degli stupendi OAV di Black Jack, che venivano realizzati proprio in quegli anni dallo stesso regista e dallo stesso character designer. Ad un certo punto credevo quasi che spuntasse fuori lo stesso Black Jack! In compenso c'è un personaggio molto simile (fisicamente) al dottor Kiriko. Storia a parte, iperviolenta come al solito, questo è senz'altro un anime da vedere, anche se non si è fan del personaggio di Golgo, se non altro per apprezzare la qualità delle animazioni e disegni, nonché la sempre ottima regia di Dezaki.
"Golgo 13 - Queen Bee" è un OAV superbo: sembra di vedere quasi un episodio degli stupendi OAV di Black Jack, che venivano realizzati proprio in quegli anni dallo stesso regista e dallo stesso character designer. Ad un certo punto credevo quasi che spuntasse fuori lo stesso Black Jack! In compenso c'è un personaggio molto simile (fisicamente) al dottor Kiriko. Storia a parte, iperviolenta come al solito, questo è senz'altro un anime da vedere, anche se non si è fan del personaggio di Golgo, se non altro per apprezzare la qualità delle animazioni e disegni, nonché la sempre ottima regia di Dezaki.
Il regista Osamu Dezaki e il chara designer/animatore Akio Sugino sono una coppia celebre dell'animazione giapponese. Si tratta di due autori che hanno lavorato insieme in molte opere nell'arco di quarant'anni, opere caratterizzate da uno stile personale riconoscibilissimo che ha lasciato il segno. Da loro fan(boy), seguo tutti i loro lavori, anche quando sono di un genere a me non congeniale, come è il caso dell'hard boiled di "Queen Bee", tratto da una storia di Golgo 13 di Takao Saito.
Non sono stato deluso: la regia di Dezaki è perfetta come sempre - naturalmente non manca l'"effetto cartolina", suo trademark che ha spopolato negli anni Settanta - e il chara design di Sugino è sempre eccellente, specialmente per quanto riguarda i personaggi femminili. Tutto questo senza tradire il chara originale, ma anzi migliorandolo: mi riferisco nella fattispecie al chara di Golgo 13. La storia è come ci si potrebbe aspettare dal genere: sesso, violenza, cinismo, politici corrotti, cartelli della droga e un inevitabile finale tragico. Ci sono forti somiglianze con gli OAV di Black Jack realizzati da Dezaki e Sugino negli stessi anni; è ovvio che ci siano a livello tecnico, ma ce ne sono anche a livello di storia e ambientazione: "Queen Bee" non può non ricordare l'episodio di Black Jack "Le medaglie di Maria", ambientato in un non precisato paese del centro America in piena rivoluzione e con una protagonista femminile.
Personalmente non sono un fan del genere "killer professionista virilissimo e di poche parole che porta sempre a termine i suoi incarichi" e quindi ho preferito gli OAV di Black Jack a questo; tuttavia è solo una questione di gusti personali e i fan dell'hard boiled non troveranno nulla di criticabile in "Queen Bee". Da vedere.
Non sono stato deluso: la regia di Dezaki è perfetta come sempre - naturalmente non manca l'"effetto cartolina", suo trademark che ha spopolato negli anni Settanta - e il chara design di Sugino è sempre eccellente, specialmente per quanto riguarda i personaggi femminili. Tutto questo senza tradire il chara originale, ma anzi migliorandolo: mi riferisco nella fattispecie al chara di Golgo 13. La storia è come ci si potrebbe aspettare dal genere: sesso, violenza, cinismo, politici corrotti, cartelli della droga e un inevitabile finale tragico. Ci sono forti somiglianze con gli OAV di Black Jack realizzati da Dezaki e Sugino negli stessi anni; è ovvio che ci siano a livello tecnico, ma ce ne sono anche a livello di storia e ambientazione: "Queen Bee" non può non ricordare l'episodio di Black Jack "Le medaglie di Maria", ambientato in un non precisato paese del centro America in piena rivoluzione e con una protagonista femminile.
Personalmente non sono un fan del genere "killer professionista virilissimo e di poche parole che porta sempre a termine i suoi incarichi" e quindi ho preferito gli OAV di Black Jack a questo; tuttavia è solo una questione di gusti personali e i fan dell'hard boiled non troveranno nulla di criticabile in "Queen Bee". Da vedere.