Naruto - La via dei ninja
Durante la stagione dell'anime "Naruto Shippuden" ecco che viene realizzato il nono film dedicato alla serie manga e anime "Naruto", supervisionato da Kishimoto stesso. Nel 2012 è stato presentato in Giappone per poi arrivare nelle sale italiane nel 2014 grazie alla "Lucky Red".
Partiamo con il comparto tecnico: la grafica è ben realizzata ed è la stessa dell'anime, quindi una delle migliori mai viste in questi anni, con disegni e animazioni molto curati; il comparto sonoro invece si rende molto interessante aggiungendo alla colonna sonora il singolo "Sore de wa, Mata Ashita", ma a parte questo presenta ottime OST come sempre.
La trama dunque si concentra sul villaggio di Konoha, dove l'uomo mascherato dell'Akatsuki lancia un'illusione su Naruto e Sakura, che cadono vittime di un mondo alternativo dove le loro vite sono opposte l'un l'altro e gli aspetti caratteriali dei loro amici si sono invertiti rispetto alla realtà.
A prima vista è una trama un po' stupida, ma lo sviluppo di questo film fa davvero interessare e appassionare, regalando scene davvero divertenti e non solo, anche momenti davvero emozionanti e altri ricchi di suspense, a cui poi seguirà l'azione tanto desiderata. I personaggi sono sempre gli stessi, ma vederli sotto un aspetto caratteriale opposto al proprio è davvero uno spasso, tanto che la curiosità non smetterà di crescere e, senza rendercene conto, i minuti passeranno. Verso il finale di questo film ci troveremo davanti scene emotive seguite da combattimenti che intrattengono più che bene, anche se forse con una breve durata; il finale quindi è apprezzabile, mentre nel complesso il film è una buona idea, nata per farci notare come sarebbe stata la vita del protagonista se avesse avuto una famiglia come tutti gli altri, mentre la povera Sakura capirà cosa significa vestire i panni di Naruto.
Un film molto carino e divertente che intrattiene grazie alle forti emozioni derivanti da una trama ben realizzata. Il film è consigliato a chi segue "Naruto Shippuden".
Partiamo con il comparto tecnico: la grafica è ben realizzata ed è la stessa dell'anime, quindi una delle migliori mai viste in questi anni, con disegni e animazioni molto curati; il comparto sonoro invece si rende molto interessante aggiungendo alla colonna sonora il singolo "Sore de wa, Mata Ashita", ma a parte questo presenta ottime OST come sempre.
La trama dunque si concentra sul villaggio di Konoha, dove l'uomo mascherato dell'Akatsuki lancia un'illusione su Naruto e Sakura, che cadono vittime di un mondo alternativo dove le loro vite sono opposte l'un l'altro e gli aspetti caratteriali dei loro amici si sono invertiti rispetto alla realtà.
A prima vista è una trama un po' stupida, ma lo sviluppo di questo film fa davvero interessare e appassionare, regalando scene davvero divertenti e non solo, anche momenti davvero emozionanti e altri ricchi di suspense, a cui poi seguirà l'azione tanto desiderata. I personaggi sono sempre gli stessi, ma vederli sotto un aspetto caratteriale opposto al proprio è davvero uno spasso, tanto che la curiosità non smetterà di crescere e, senza rendercene conto, i minuti passeranno. Verso il finale di questo film ci troveremo davanti scene emotive seguite da combattimenti che intrattengono più che bene, anche se forse con una breve durata; il finale quindi è apprezzabile, mentre nel complesso il film è una buona idea, nata per farci notare come sarebbe stata la vita del protagonista se avesse avuto una famiglia come tutti gli altri, mentre la povera Sakura capirà cosa significa vestire i panni di Naruto.
Un film molto carino e divertente che intrattiene grazie alle forti emozioni derivanti da una trama ben realizzata. Il film è consigliato a chi segue "Naruto Shippuden".
<b>Attenzione: la recensione contiene spoiler</b>
"Naruto - La via dei ninja", nono film dedicato all'omonima serie televisiva, essendo stato supervisionato direttamente dall'autore Masashi Kishimoto, non poteva che risultare a mio parere un ottimo lavoro. Un peccato solo che quando è stato presentato come evento speciale nei cinema italiani non abbiano distribuito anche i gadget ad esso dedicati diversamente che in Giappone. Comunque, dato che finora è stato anche l'unico lungometraggio ad esser stato trasmesso sul grande schermo qui da noi, non ci si può lamentare, dai.
Questo film è perfetto per coloro che, avendo già visto la serie o letto il manga, sono alla ricerca di una storia "alternativa" rispetto a ciò che invece si è abituati a sapere di Naruto...
Già, perché in un mondo parallelo in cui il nostro protagonista e Sakura sono stati catapultati attraverso un'illusione di Tobi, membro dell'organizzazione Alba, non tutto è proprio uguale a quel che i due amici ricordavano. Per esempio: vi siete mai chiesti come Naruto avrebbe potuto vivere la sua vita abitando con mamma e papà? E se gli amici di Naruto avessero avuto una personalità opposta rispetto a quella che conosciamo e i membri di Alba fossero delle specie di mercenari? Vorreste assistere a uno scontro tra due maestose Volpi a Nove Code? Se la risposta a queste domande è sì, allora il film è perfetto per voi!
Ovviamente non mancheranno risate e colpi di scena, ma con un finale molto dolce e allo stesso tempo tristissimo forse potrebbe scappare pure qualche lacrima alle persone più sensibili.
Le scene d'azione e i combattimenti sono veramente ben fatti: ottima grafica accompagnata da una colonna sonora molto azzeccata in grado di farti venire i brividi dall'emozione, tenendoti con il fiato sospeso per tutta la durata del film.
Forse vedere un Naruto con i capelli neri lunghi alla Minato non è che sia proprio il massimo (sembra una fusione con Sasuke...), però, insomma, credo che un 8 come voto ci sta davvero tutto, secondo me.
Per chi volesse inoltre sapere che fine ha fatto la Sakura del mondo parallelo, l'episodio 271 di "Naruto Shippuden" intitolato "La strada di Sakura" è stato realizzato apposta per dissolvere questo dubbio. Infatti si può notare in alcuni fotogrammi appeso a una parete proprio il poster del film in questione.
"Naruto - La via dei ninja", nono film dedicato all'omonima serie televisiva, essendo stato supervisionato direttamente dall'autore Masashi Kishimoto, non poteva che risultare a mio parere un ottimo lavoro. Un peccato solo che quando è stato presentato come evento speciale nei cinema italiani non abbiano distribuito anche i gadget ad esso dedicati diversamente che in Giappone. Comunque, dato che finora è stato anche l'unico lungometraggio ad esser stato trasmesso sul grande schermo qui da noi, non ci si può lamentare, dai.
Questo film è perfetto per coloro che, avendo già visto la serie o letto il manga, sono alla ricerca di una storia "alternativa" rispetto a ciò che invece si è abituati a sapere di Naruto...
Già, perché in un mondo parallelo in cui il nostro protagonista e Sakura sono stati catapultati attraverso un'illusione di Tobi, membro dell'organizzazione Alba, non tutto è proprio uguale a quel che i due amici ricordavano. Per esempio: vi siete mai chiesti come Naruto avrebbe potuto vivere la sua vita abitando con mamma e papà? E se gli amici di Naruto avessero avuto una personalità opposta rispetto a quella che conosciamo e i membri di Alba fossero delle specie di mercenari? Vorreste assistere a uno scontro tra due maestose Volpi a Nove Code? Se la risposta a queste domande è sì, allora il film è perfetto per voi!
Ovviamente non mancheranno risate e colpi di scena, ma con un finale molto dolce e allo stesso tempo tristissimo forse potrebbe scappare pure qualche lacrima alle persone più sensibili.
Le scene d'azione e i combattimenti sono veramente ben fatti: ottima grafica accompagnata da una colonna sonora molto azzeccata in grado di farti venire i brividi dall'emozione, tenendoti con il fiato sospeso per tutta la durata del film.
Forse vedere un Naruto con i capelli neri lunghi alla Minato non è che sia proprio il massimo (sembra una fusione con Sasuke...), però, insomma, credo che un 8 come voto ci sta davvero tutto, secondo me.
Per chi volesse inoltre sapere che fine ha fatto la Sakura del mondo parallelo, l'episodio 271 di "Naruto Shippuden" intitolato "La strada di Sakura" è stato realizzato apposta per dissolvere questo dubbio. Infatti si può notare in alcuni fotogrammi appeso a una parete proprio il poster del film in questione.
Scoprire che l'autore di "Naruto" ha supervisionato interamente ogni aspetto del film, scrivendo appositamente un capitolo speciale del manga per preannunciarlo (oltre all'episodio promozionale dell'anime), lascia di certo una buona dose di stupore e curiosità. Nonostante gli alti e bassi nella narrazione di "Naruto" (*coff* "Shippuden" *coff*), una così massiccia partecipazione di Kishimoto al progetto dà adito a qualche speranza negli animi di chi, l'anime di "Naruto", l'ha sempre guardato con occhio critico e probabilmente schifato. L'attesa è carica di aspettative, ma alla visione verranno tutte quante distrutte da un film creato a uso e consumo dei fan irriducibili dell'anime.
Le basi della storia sono un becero pretesto per dar vita a un fanservice raramente concesso da Kishimoto: la trama è ambientata in un momento in cui l'Akatsuki è ridotto a tre membri (Tobi, Zetsu e Kisame) e l'uomo con una padella arancione perennemente in faccia decide di utilizzare una versione dello Tsukuyomi infinito imperfetto per intrappolare Naruto e Sakura all'interno di un mondo illusorio, in cui le cose si sono svolte diversamente dal mondo reale; gli abitanti del villaggio, infatti, hanno caratteri completamente opposti alle loro controparti: Hinata è una sfrontata attaccabrighe, Shikamaru è un povero demente, Neji sfrutta il byakugan per spiare le ragazze alle terme, eccetera. Alcuni eventi capitati in passato sono anch'essi stravolti: Minato e Kushina non sono morti per proteggere il paese dall'attacco della volpe a nove code, ma si sono sacrificati invece i genitori di Sakura.
Un contesto bizzarro come questo strappa un paio di risate, date dall'osservare i cambiamenti negli atteggiamenti dei vari personaggi e le reazioni spropositate del duo del Team 7, soprattutto di fronte a Sasuke in versione inedita e mai partito per cercare la tanto agognata vendetta su Itachi. L'ilarità iniziale, però, si spegne quasi subito nel constatare gli innumerevoli difetti: se cominceranno a farsi strada i dubbi sul perché Tobi non abbia attuato il suo piano anche nei confronti di altri ninja, anche la bassissima qualità di disegni e animazioni dello stesso stampo dei filler dell'anime porteranno un indiscutibile malcontento; vedere, poi, il rispolvero di tematiche già affrontate in passato e trattate come se fossero utilizzate per la prima volta, monterà l'esasperazione più totale nello spettatore che abbia deciso di visionare il film solo per amore di completezza.
Naruto è un ragazzo dal passato triste, ha dovuto superare un'infanzia senza l'affetto dei genitori, questo punto è stato sviscerato a più non posso sia nel manga sia nell'anime: era necessario propinarlo di nuovo, con l'aiuto di una Sakura talmente svampita da non ricordarsi quanto possa essere stato difficile per lui, e talmente demente da credere che sia una pacchia essere orfana?
Senza contare la sceneggiatura e il comparto sonoro che decidono di ribadire il concetto con dialoghi insulsi e musiche strappalacrime sull'importanza di mantenere il proprio credo ninja, a costo di rinunciare ai propri desideri.
Tutto già visto e rivisto, non aiuta neppure il "cattivo" di questo mondo alternativo, che sembra fare l'occhiolino a uno "sconfitto" da Naruto nel manga. Il film è un prodotto senza pretese e mancante di tutto il necessario per essere considerato almeno una storia decente, discretamente curata a livello grafico.
Quattro per l'onestà intellettuale nel dire: "Sono un prodotto per chi ama Naruto e vuole godersi un po' di divertimento, senza stare a pensare a tutti i problemi che mi porto dietro".
Le basi della storia sono un becero pretesto per dar vita a un fanservice raramente concesso da Kishimoto: la trama è ambientata in un momento in cui l'Akatsuki è ridotto a tre membri (Tobi, Zetsu e Kisame) e l'uomo con una padella arancione perennemente in faccia decide di utilizzare una versione dello Tsukuyomi infinito imperfetto per intrappolare Naruto e Sakura all'interno di un mondo illusorio, in cui le cose si sono svolte diversamente dal mondo reale; gli abitanti del villaggio, infatti, hanno caratteri completamente opposti alle loro controparti: Hinata è una sfrontata attaccabrighe, Shikamaru è un povero demente, Neji sfrutta il byakugan per spiare le ragazze alle terme, eccetera. Alcuni eventi capitati in passato sono anch'essi stravolti: Minato e Kushina non sono morti per proteggere il paese dall'attacco della volpe a nove code, ma si sono sacrificati invece i genitori di Sakura.
Un contesto bizzarro come questo strappa un paio di risate, date dall'osservare i cambiamenti negli atteggiamenti dei vari personaggi e le reazioni spropositate del duo del Team 7, soprattutto di fronte a Sasuke in versione inedita e mai partito per cercare la tanto agognata vendetta su Itachi. L'ilarità iniziale, però, si spegne quasi subito nel constatare gli innumerevoli difetti: se cominceranno a farsi strada i dubbi sul perché Tobi non abbia attuato il suo piano anche nei confronti di altri ninja, anche la bassissima qualità di disegni e animazioni dello stesso stampo dei filler dell'anime porteranno un indiscutibile malcontento; vedere, poi, il rispolvero di tematiche già affrontate in passato e trattate come se fossero utilizzate per la prima volta, monterà l'esasperazione più totale nello spettatore che abbia deciso di visionare il film solo per amore di completezza.
Naruto è un ragazzo dal passato triste, ha dovuto superare un'infanzia senza l'affetto dei genitori, questo punto è stato sviscerato a più non posso sia nel manga sia nell'anime: era necessario propinarlo di nuovo, con l'aiuto di una Sakura talmente svampita da non ricordarsi quanto possa essere stato difficile per lui, e talmente demente da credere che sia una pacchia essere orfana?
Senza contare la sceneggiatura e il comparto sonoro che decidono di ribadire il concetto con dialoghi insulsi e musiche strappalacrime sull'importanza di mantenere il proprio credo ninja, a costo di rinunciare ai propri desideri.
Tutto già visto e rivisto, non aiuta neppure il "cattivo" di questo mondo alternativo, che sembra fare l'occhiolino a uno "sconfitto" da Naruto nel manga. Il film è un prodotto senza pretese e mancante di tutto il necessario per essere considerato almeno una storia decente, discretamente curata a livello grafico.
Quattro per l'onestà intellettuale nel dire: "Sono un prodotto per chi ama Naruto e vuole godersi un po' di divertimento, senza stare a pensare a tutti i problemi che mi porto dietro".
Dopo innumerevoli film mediocri tratti da questo manga, finalmente Naruto sforna un film godibile e al cui attribuire un buon voto. Sinceramente la trama non è il massimo dell'originalità, anzi troviamo situazioni irreali e da fan service già viste e stra-viste in altre opere, però in Naruto non le avevamo mai viste prima d'ora. E, sempre parlando della trama, alcuni dettagli fanno alzare il voto e l'intensità dell'intera opera animata, grazie a colpi di scena sorprendenti e degni di menzione.
Personaggi: bellissima l'idea di cambiare personalità alla maggior parte dei protagonisti, peccato non mi sia piaciuta la semplice comparsa del "nuovo" Sasuke. Sugli altri nulla da dire, eccetto la nemesi di Naruto, standard ma, al tempo stesso, trasudante di grande carisma e volontà. Un anti-eroe perfetto! Infine solito grande Tobi che, in quel periodo, era un vero grande antagonista.
Colonna sonora: bella bella e coinvolgente! Mi hanno colpito positivamente e, in particolare alcune ost sono splendide ed orecchiabili, perfette per il contesto del film. Composizioni da brivido che sposano alla perfezione il già ottimo comparto sonoro di Naruto.
Grafica e disegni: buoni, anzi buonissimi ma non oltre. Infatti per il tipo di film sono meravigliosi e ben caratterizzati, tuttavia altri film d'animazione, dello stesso periodo, hanno qualcosa in più.
In conclusione, il miglior film di Naruto fino ad ora, aspettando l'ultimo. Notevolmente superiore, in tutto e per tutto, rispetto ai precedenti che, lo ripeto, sono davvero mediocri secondo il mio punto di vista. Consigliatissimo a tutti i fan del ragazzo ninja e non solo, lo consiglierei anche agli amanti dei film pieni d'azione ed a coloro i quali vogliano trascorrere una serata in leggerezza e allegria.
Personaggi: bellissima l'idea di cambiare personalità alla maggior parte dei protagonisti, peccato non mi sia piaciuta la semplice comparsa del "nuovo" Sasuke. Sugli altri nulla da dire, eccetto la nemesi di Naruto, standard ma, al tempo stesso, trasudante di grande carisma e volontà. Un anti-eroe perfetto! Infine solito grande Tobi che, in quel periodo, era un vero grande antagonista.
Colonna sonora: bella bella e coinvolgente! Mi hanno colpito positivamente e, in particolare alcune ost sono splendide ed orecchiabili, perfette per il contesto del film. Composizioni da brivido che sposano alla perfezione il già ottimo comparto sonoro di Naruto.
Grafica e disegni: buoni, anzi buonissimi ma non oltre. Infatti per il tipo di film sono meravigliosi e ben caratterizzati, tuttavia altri film d'animazione, dello stesso periodo, hanno qualcosa in più.
In conclusione, il miglior film di Naruto fino ad ora, aspettando l'ultimo. Notevolmente superiore, in tutto e per tutto, rispetto ai precedenti che, lo ripeto, sono davvero mediocri secondo il mio punto di vista. Consigliatissimo a tutti i fan del ragazzo ninja e non solo, lo consiglierei anche agli amanti dei film pieni d'azione ed a coloro i quali vogliano trascorrere una serata in leggerezza e allegria.
Questo film è stato pensato e ben realizzato grazie alla collaborazione di Masashi Kishimoto.
Sakura e Naruto vengono intrappolati da Tobi in un Tsukiyomi Infinito di prova, dal quale devono cercare di uscire per tornare nel mondo reale. La parte più divertente del film consiste nel fatto che la dimensione ricreata è molto diversa dalla realtà, quindi i vari personaggi hanno caratteri quasi opposti rispetto agli originali. Ad esempio Hinata è sempre furiosa, Kiba ama i gatti, Gai è continuamente stanco e Sasuke flirta con tutte le ragazze del villaggio! Parlando proprio di quest'ultimo, bisogna dire che è stato alquanto trascurato: appare solo in appena tre o quattro scene e questo è un vero peccato considerando che è uno dei protagonisti principali dell'anime dal quale questo film è stato tratto. Inoltre il suo carattere non è molto chiaro, perché è felice e spensierato, mentre Itachi fa parte di Akatsuki anche in questa realtà parallela. Credo che sia questo l'unico aspetto non molto ben curato di Road to Ninja.
In questo mondo, Naruto (che ora si chiama Menma) vive felicemente con i suoi affettuosi genitori, mentre Sakura è orfana in quanto figlia degli eroi del villaggio. All'inizio Sakura è contenta di poter fare quello che vuole, tuttavia a poco a poco comincia a sentirsi tremendamente sola e vuole tornare a casa a tutti i costi. Naruto inizialmente, invece, non capisce che in quella realtà Minato e Kushina sono vivi e di conseguenza è determinato nel volersene andare. Finalmente li incontra, ma è combattuto tra il desiderio di passare con loro il maggior tempo possibile e la consapevolezza che loro non sono reali; alla fine cede di fronte al grande amore dei genitori e per questo sarà molto difficile per lui andarsene. Questa situazione estrema porta Sakura a comprendere appieno la solitudine e la tristezza che Naruto ha sempre provato e ad apprezzare l'atmosfera familiare. Anche in questo film come nelle due serie di Naruto, i sentimenti dei protagonisti sono stati tenuti in grande considerazione e ben analizzati in ogni loro sfumatura.
Inoltre la trama si sviluppa alternando in modo piuttosto equilibrato le varie battaglie con parti più leggere riguardanti i sentimenti di Naruto e Sakura; questo crea quindi un ritmo abbastanza sostenuto, pur dando sufficiente spazio a questi due aspetti caratterizzanti del film.
Non è nulla di assolutamente imperdibile, tuttavia è divertente e ben curato, soprattutto la parte della battaglia finale che è decisamente molto avvincente.
Tutto sommato è un bel film da vedere e mi sento di consigliarlo soprattutto a coloro che hanno già visto anche le due serie di Naruto e Naruto Shippuden per due motivi principali. Prima di tutto perché toglie alcune curiosità che sicuramente accomunano molti fans della serie, come ad esempio sapere come sarebbe stata la vita di Naruto assieme a Minato e Kushina; inoltre gli appassionati sono sicuramente abituati ai personaggi e il loro drastico cambio di personalità li farà divertire un mondo!
Sakura e Naruto vengono intrappolati da Tobi in un Tsukiyomi Infinito di prova, dal quale devono cercare di uscire per tornare nel mondo reale. La parte più divertente del film consiste nel fatto che la dimensione ricreata è molto diversa dalla realtà, quindi i vari personaggi hanno caratteri quasi opposti rispetto agli originali. Ad esempio Hinata è sempre furiosa, Kiba ama i gatti, Gai è continuamente stanco e Sasuke flirta con tutte le ragazze del villaggio! Parlando proprio di quest'ultimo, bisogna dire che è stato alquanto trascurato: appare solo in appena tre o quattro scene e questo è un vero peccato considerando che è uno dei protagonisti principali dell'anime dal quale questo film è stato tratto. Inoltre il suo carattere non è molto chiaro, perché è felice e spensierato, mentre Itachi fa parte di Akatsuki anche in questa realtà parallela. Credo che sia questo l'unico aspetto non molto ben curato di Road to Ninja.
In questo mondo, Naruto (che ora si chiama Menma) vive felicemente con i suoi affettuosi genitori, mentre Sakura è orfana in quanto figlia degli eroi del villaggio. All'inizio Sakura è contenta di poter fare quello che vuole, tuttavia a poco a poco comincia a sentirsi tremendamente sola e vuole tornare a casa a tutti i costi. Naruto inizialmente, invece, non capisce che in quella realtà Minato e Kushina sono vivi e di conseguenza è determinato nel volersene andare. Finalmente li incontra, ma è combattuto tra il desiderio di passare con loro il maggior tempo possibile e la consapevolezza che loro non sono reali; alla fine cede di fronte al grande amore dei genitori e per questo sarà molto difficile per lui andarsene. Questa situazione estrema porta Sakura a comprendere appieno la solitudine e la tristezza che Naruto ha sempre provato e ad apprezzare l'atmosfera familiare. Anche in questo film come nelle due serie di Naruto, i sentimenti dei protagonisti sono stati tenuti in grande considerazione e ben analizzati in ogni loro sfumatura.
Inoltre la trama si sviluppa alternando in modo piuttosto equilibrato le varie battaglie con parti più leggere riguardanti i sentimenti di Naruto e Sakura; questo crea quindi un ritmo abbastanza sostenuto, pur dando sufficiente spazio a questi due aspetti caratterizzanti del film.
Non è nulla di assolutamente imperdibile, tuttavia è divertente e ben curato, soprattutto la parte della battaglia finale che è decisamente molto avvincente.
Tutto sommato è un bel film da vedere e mi sento di consigliarlo soprattutto a coloro che hanno già visto anche le due serie di Naruto e Naruto Shippuden per due motivi principali. Prima di tutto perché toglie alcune curiosità che sicuramente accomunano molti fans della serie, come ad esempio sapere come sarebbe stata la vita di Naruto assieme a Minato e Kushina; inoltre gli appassionati sono sicuramente abituati ai personaggi e il loro drastico cambio di personalità li farà divertire un mondo!
"Road to Ninja: Naruto The Movie" è un film basato sul franchise della fortunata serie di Masashi Kishimoto, che si propone come storia alternativa alla serie. Che cosa sarebbe successo se i genitori di Naruto non fossero morti contro il Nove code? Scopriamolo insieme, e a proposito analizzerò l'intero film quindi farò spoiler a manetta:
La storia parte da un punto imprecisato dallo Shippuden, si presume da prima della guerra e successivamente alla battaglia di Pain. Devo dire che già la partenza del film è molto confusionaria per diversi aspetti, tra cui quella malsana idea di mostrare dei "presunti" membri dell'Akatsuki che dovrebbero essere belli che morti lottare tutti assieme con gli shinobi di Konoha, mostrare i genitori di Sakura mai visti e dal dubbio design, e infine dei comportamenti incomprensibili di Naruto e Sakura, lui che si sente solo (e fin qui...) incacchiandosi con tutti (?), e lei che vorrebbe morti i suoi genitori giusto perchè fanno qualche battuta sarcastica (bah...) e tu a quel punto ti chiedi "ah ma allora è questo il mondo alternativo di cui si farneticava nei trailer?"
Dopo questo delirio capisci che quello è il mondo normale (i membri dell'Akatsuki erano solo dei cloni di Zetsu, e questo non è nè uno spoiler nè un colpo di scena, semplicemente gli sceneggiatori che non ti fanno capire una mazza), poi durante uno scontro con Tobi (Madara per gli amici), Naruto e Sakura vengono catapultati, tramite una tecnica, in un mondo dove i genitori del protagonista, Minato e Kushina, sono vivi e vegeti, mentre quelli di Sakura che qui si vedono per la prima volta (due nullità a quanto pare) sono invece stati gli eroi che si sono sacrificati per sigillare la Volpe a nove code. E qui parte la trama del film...
Naruto (Menma all'anagrafe alternativo) e Sakura iniziano a notare le differenze caratteriali dei loro compagni, incontrano Sasuke (qui donnaiolo simpatico) normalmente al villaggio, perchè in questo mondo non è un traditore e non ha sete di vendetta, ma ai due non sembra fregare minimamente poter incontrare amichevolmente il loro vecchio amico, dopo averci ammorbato con l'intero Shippuden con Sasuke di qua, Sasuke di là... appena lo rihanno indietro "eh stì cazzi!".
Infatti il povero Sasuke compare tipo in tre scenette di pochi secondi, non ha alcun ruolo in questo film, non si sa neanche qual è stato il destino del suo clan (visto che anche nel mondo alternativo Itachi è un membro dell'Alba, mah...).
Vale lo stesso per gli altri personaggi che dopo poche apparizioni perdono il loro ruolo. Inoltre le reazioni dei due personaggi sono completamente irrealistiche, e infatti dopo oltre mezz'ora iniziava a salirmi la noia, finchè a metà film Naruto incontra i suoi genitori, e dopo un po' di titubanza il figliol prodigo inizia ad assaporare l'amore per la sua famiglia, ciò che ha sempre sognato, e devo dire che questa parte mi ha un po' emozionato.
Sakura invece scopre che non è poi tanto divertente avere i genitori morti in modo da poter fare il cacchio che vuole in casa sua (avete presente Mamma ho perso l'aereo? Uguale!). Naruto inizia quindi a pensare di voler rimanere nel mondo fittizio, mentre Sakura McCallister preferirebbe tornare nel vero mondo, e quindi sconfiggere i piani di Tobi; eh già, infatti Madara ha un piano ben preciso, e sebbene non possa controllare gli eventi di questo mondo alternativo può sempre muovere i fili del misterioso uomo mascherato che brama la distruzione del villaggio. Capire l'identità di quest'uomo è molto semplice grazie alla voce giapponese, un po' distorta al computer ma si intuisce...
Ovviamente quando lo doppieranno in italiano tutti si lamenteranno perchè riconosceranno il doppiatore dopo un nano secondo, cosa che dovrebbe accadere anche con la versione originale, io infatti l'ho capito dopo qualche minuto! Mi piacerebbe sapere in quanti lo abbiano intuito vedendolo in originale, giusto per confermare la mia teoria sulla mancanza di famigliarità con il giapponese di molti fan del "mi vedo tutto subbato perchè le voci jappe sono più fiQue, quelle italiane invece fanno schifo!"
Tornando al film, la seconda metà ci mostra come sebbene Naruto ora abbia una famiglia felice che si preoccupa sempre per lui, d'altro conto essi hanno perso qualunque spirito di sacrificio verso il villaggio.
La loro vita e soprattutto quella del figlio, è più importante di tutto il resto (tipo la vita di Sakura). Naruto a questo punto non riconosce più i suoi genitori, cioè gli eroi del suo mondo e così con il mantello del Quarto Hokage (che apparteneva a quel fesso del padre di Sakura) va ad affrontare l'uomo mascherato, egli non è niente popò di meno che... Naruto stesso, cioè il Menma di questo mondo (*) che per una ragione che non ho capito ha i capelli bruni, porta una maschera e vuole fare casino a Konoha.
I due Naruto si affrontano usando il chakra delle Volpi a Nove Code finendo in un doppio K.O, Madara fallisce nell'intento di prendersi il cercotero, così Naruto e Sakura tornano nel proprio mondo.
Beh che dire di questo film, parte con delle basi interessanti ma a mio parere non sfruttate bene sconfinando nella noia e nella più totale mancanza di plausibilità, oltre che dimenticandosi di personaggi come Sasuke, che ora non dico che volevo lui, ma voglio dire era uno degli elementi che vista la situazione sarebbe stato interessante vedere le interazioni con Naruto e Sakura, invece al biondino non gliene può fregà de meno (ma vi giuro non se lo caga di striscio proprio per niente!), mentre a Sakura gli sta a cuore solo essere corteggiata da quell'idiota e poi se lo dimentica pure lei... ma dico non era quel Sasuke per cui la vostra vita è cambiata per sempre? Quello su cui in pratica si basa parte dello Shippuden? Pronto???
Vabbè a parte questo la seconda metà del film è più coinvolgente e regala qualche emozione, soprattutto il rapporto tra Naruto e i suoi genitori. Il mio voto è 6, non mi sento di dargli una stroncatura.
(*) ma allora doveva esserci anche un'altra Sakura o sbaglio? Ma tanto a nessuno importa...
La storia parte da un punto imprecisato dallo Shippuden, si presume da prima della guerra e successivamente alla battaglia di Pain. Devo dire che già la partenza del film è molto confusionaria per diversi aspetti, tra cui quella malsana idea di mostrare dei "presunti" membri dell'Akatsuki che dovrebbero essere belli che morti lottare tutti assieme con gli shinobi di Konoha, mostrare i genitori di Sakura mai visti e dal dubbio design, e infine dei comportamenti incomprensibili di Naruto e Sakura, lui che si sente solo (e fin qui...) incacchiandosi con tutti (?), e lei che vorrebbe morti i suoi genitori giusto perchè fanno qualche battuta sarcastica (bah...) e tu a quel punto ti chiedi "ah ma allora è questo il mondo alternativo di cui si farneticava nei trailer?"
Dopo questo delirio capisci che quello è il mondo normale (i membri dell'Akatsuki erano solo dei cloni di Zetsu, e questo non è nè uno spoiler nè un colpo di scena, semplicemente gli sceneggiatori che non ti fanno capire una mazza), poi durante uno scontro con Tobi (Madara per gli amici), Naruto e Sakura vengono catapultati, tramite una tecnica, in un mondo dove i genitori del protagonista, Minato e Kushina, sono vivi e vegeti, mentre quelli di Sakura che qui si vedono per la prima volta (due nullità a quanto pare) sono invece stati gli eroi che si sono sacrificati per sigillare la Volpe a nove code. E qui parte la trama del film...
Naruto (Menma all'anagrafe alternativo) e Sakura iniziano a notare le differenze caratteriali dei loro compagni, incontrano Sasuke (qui donnaiolo simpatico) normalmente al villaggio, perchè in questo mondo non è un traditore e non ha sete di vendetta, ma ai due non sembra fregare minimamente poter incontrare amichevolmente il loro vecchio amico, dopo averci ammorbato con l'intero Shippuden con Sasuke di qua, Sasuke di là... appena lo rihanno indietro "eh stì cazzi!".
Infatti il povero Sasuke compare tipo in tre scenette di pochi secondi, non ha alcun ruolo in questo film, non si sa neanche qual è stato il destino del suo clan (visto che anche nel mondo alternativo Itachi è un membro dell'Alba, mah...).
Vale lo stesso per gli altri personaggi che dopo poche apparizioni perdono il loro ruolo. Inoltre le reazioni dei due personaggi sono completamente irrealistiche, e infatti dopo oltre mezz'ora iniziava a salirmi la noia, finchè a metà film Naruto incontra i suoi genitori, e dopo un po' di titubanza il figliol prodigo inizia ad assaporare l'amore per la sua famiglia, ciò che ha sempre sognato, e devo dire che questa parte mi ha un po' emozionato.
Sakura invece scopre che non è poi tanto divertente avere i genitori morti in modo da poter fare il cacchio che vuole in casa sua (avete presente Mamma ho perso l'aereo? Uguale!). Naruto inizia quindi a pensare di voler rimanere nel mondo fittizio, mentre Sakura McCallister preferirebbe tornare nel vero mondo, e quindi sconfiggere i piani di Tobi; eh già, infatti Madara ha un piano ben preciso, e sebbene non possa controllare gli eventi di questo mondo alternativo può sempre muovere i fili del misterioso uomo mascherato che brama la distruzione del villaggio. Capire l'identità di quest'uomo è molto semplice grazie alla voce giapponese, un po' distorta al computer ma si intuisce...
Ovviamente quando lo doppieranno in italiano tutti si lamenteranno perchè riconosceranno il doppiatore dopo un nano secondo, cosa che dovrebbe accadere anche con la versione originale, io infatti l'ho capito dopo qualche minuto! Mi piacerebbe sapere in quanti lo abbiano intuito vedendolo in originale, giusto per confermare la mia teoria sulla mancanza di famigliarità con il giapponese di molti fan del "mi vedo tutto subbato perchè le voci jappe sono più fiQue, quelle italiane invece fanno schifo!"
Tornando al film, la seconda metà ci mostra come sebbene Naruto ora abbia una famiglia felice che si preoccupa sempre per lui, d'altro conto essi hanno perso qualunque spirito di sacrificio verso il villaggio.
La loro vita e soprattutto quella del figlio, è più importante di tutto il resto (tipo la vita di Sakura). Naruto a questo punto non riconosce più i suoi genitori, cioè gli eroi del suo mondo e così con il mantello del Quarto Hokage (che apparteneva a quel fesso del padre di Sakura) va ad affrontare l'uomo mascherato, egli non è niente popò di meno che... Naruto stesso, cioè il Menma di questo mondo (*) che per una ragione che non ho capito ha i capelli bruni, porta una maschera e vuole fare casino a Konoha.
I due Naruto si affrontano usando il chakra delle Volpi a Nove Code finendo in un doppio K.O, Madara fallisce nell'intento di prendersi il cercotero, così Naruto e Sakura tornano nel proprio mondo.
Beh che dire di questo film, parte con delle basi interessanti ma a mio parere non sfruttate bene sconfinando nella noia e nella più totale mancanza di plausibilità, oltre che dimenticandosi di personaggi come Sasuke, che ora non dico che volevo lui, ma voglio dire era uno degli elementi che vista la situazione sarebbe stato interessante vedere le interazioni con Naruto e Sakura, invece al biondino non gliene può fregà de meno (ma vi giuro non se lo caga di striscio proprio per niente!), mentre a Sakura gli sta a cuore solo essere corteggiata da quell'idiota e poi se lo dimentica pure lei... ma dico non era quel Sasuke per cui la vostra vita è cambiata per sempre? Quello su cui in pratica si basa parte dello Shippuden? Pronto???
Vabbè a parte questo la seconda metà del film è più coinvolgente e regala qualche emozione, soprattutto il rapporto tra Naruto e i suoi genitori. Il mio voto è 6, non mi sento di dargli una stroncatura.
(*) ma allora doveva esserci anche un'altra Sakura o sbaglio? Ma tanto a nessuno importa...
"Naruto the Movie: Road to Ninja" è stato davvero un film ben fatto e ben riuscito. L'idea di sviluppare una storia alternativa e di vederne gli sviluppi è stata sicuramente apprezzata da noi fan, sempre pronti ad immaginare i possibili "e se, invece...".
Oltre ad essere stata una grande idea quella dell'universo parallelo nel quale le cose sono andate al contrario della nostra realtà, non si è lasciato al caso l'aspetto dei combattimenti o dell'azione: risulta tutto ben organizzato ed equilibrato ed in più si assiste al piacevole intrattenimento grazie ad un Sasuke che si dà da fare con le ragazze (anche troppo) o di un Naruto, con la mamma e il papà vivi, impegnato ad abituarsi a questa nuova realtà della famiglia, per non parlare di una comicissima Hinata, alla moda e spavalda, che lotta per rivendicare i sentimenti di Naruto.
Dopo gli ultimi tempi, nei quali l'aspetto delle persone emarginate dalla società, incomprese e spesso fraintese è stato un pò accantonato dagli viluppi bellici che ha preso l'opera originale, questo ritorno alle origini non stona per niente e, al contempo, ha la funzione di spiegare meglio cosa accadrebbe se i piani di Obito avessero successo.
Il film per la trama, il divertimento che suscita e per lo sposarsi alla perfezione con il manga merita un pienissimo 8.
Oltre ad essere stata una grande idea quella dell'universo parallelo nel quale le cose sono andate al contrario della nostra realtà, non si è lasciato al caso l'aspetto dei combattimenti o dell'azione: risulta tutto ben organizzato ed equilibrato ed in più si assiste al piacevole intrattenimento grazie ad un Sasuke che si dà da fare con le ragazze (anche troppo) o di un Naruto, con la mamma e il papà vivi, impegnato ad abituarsi a questa nuova realtà della famiglia, per non parlare di una comicissima Hinata, alla moda e spavalda, che lotta per rivendicare i sentimenti di Naruto.
Dopo gli ultimi tempi, nei quali l'aspetto delle persone emarginate dalla società, incomprese e spesso fraintese è stato un pò accantonato dagli viluppi bellici che ha preso l'opera originale, questo ritorno alle origini non stona per niente e, al contempo, ha la funzione di spiegare meglio cosa accadrebbe se i piani di Obito avessero successo.
Il film per la trama, il divertimento che suscita e per lo sposarsi alla perfezione con il manga merita un pienissimo 8.
Perseverare in questa direzione è impressionante, alcune lacune nel disegno sono imbarazzanti (vedi la testa del piccolo Naruto, un momento tonda e poi a forma di zucca). La storia è ridicola, i fondali appiccicati come non mai, speravo che il coinvolgimento di Madara rendesse il tutto diabolico al punto giusto. Aver giocato sul ruolo (misero) dell'Akatsuki è stato uno spreco di risorse. Il dualismo luce/oscurità buttato in maniera misera, le incoerenze della realtà parallela rendono tutto vagamente comico e poco drammatico. Alcuni volti e certe mancanze nel dettaglio fanno capire quanto si vada al risparmio nel commissionare la realizzazione dei film di Naruto.
Vado a vedermi One Piece.
P.S alcuni episodi della serie Tv sono realizzati molto meglio.
Vado a vedermi One Piece.
P.S alcuni episodi della serie Tv sono realizzati molto meglio.
"Naruto Shippuden: Road to ninja", questo è il titolo del sesto film della fortunata serie firmata Masashi Kishimoto.
In un momento imprecisato della vicenda dell'anime, ragionevolmente dopo la sconfitta di tutti i membri dell' Akatsuki, eccettuati Tobi e Zetsu, si articola la trama dell'opera. Troviamo pertanto una Sakura irosa nei confronti dei genitori, per le loro eccessive attenzioni, ed un Naruto scuro in volto per le limitazioni che ha comportato il non avere i genitori al proprio fianco, prima su tutte la possibilità di ricevere una raccomandazione per ottenere una promozione. Proprio mentre i due discutono con opinioni diametralmente opposte, ecco apparire Tobi il quale sperimenta una versione di prova dello Tsukiyomi infinito sui malcapitati, proiettandoli in un mondo parallelo praticamente sottosopra.
In questo mondo tutto è ribaltato, tanto per fare degli esempi: Hinata è una ragazza tenace e spregiudicata, Choji è anoressico, Shikamaru un fesso, Shino odia gli insetti e Sasuke fa il donnaiolo e non ha mai tradito Konoha. L'elemento portante di tutta la storia è tuttavia il fatto che invece di sacrificarsi i genitori di Naruto per Konoha, si sono sacrificati quelli di Sakura, invertendo e mescolando i ruoli dei due protagonisti che, dopo non poche riflessioni, cercheranno di tornare da dove sono venuti.
Dal punto di vista della caratterizzazione dei personaggi c'è ben poco da dire, in quanto dopo più di dieci anni di serializzazione hanno ormai una psicologia e dei comportamenti ben strutturati, consolidati e approfonditi. Quello che può essere giudicato è quindi la sapiente opera di ribaltamento degli stessi, che riesce a dar loro una ventata di novità pur senza comprometterne l'architettura storica, mantenendone inalterato, seppur rinnovato, il fascino. L'esempio forse più eclatante e divertente è quello di Hinata, il suo stravolgimento è quello che più di tutti salta all'occhio e testimonia questo sapiente gioco dello sceneggiatore.
Dal punto di vista grafico e sonoro, il film è piacevole e riesce ad alternare momenti ad alta intensità con momenti più calmi e rilassati, senza perdere fluidità. La grafica è pulita, fresca e senza imperfezioni, la musica pertinente ed esaltante.
Giudizio Complessivo: Un film che riesce a distinguersi dai suoi predecessori in quanto risulta non essere una semplice appendice dell'anime, ma altresì una piacevole reinvenzione in chiave cinematografica dello stesso. Il piano psicologico viaggia di pari passo con quello più improntato all'azione, spesso superandolo in spessore, permeando tutto il film e trasformandolo in un grande e ben strutturato "Cosa sarebbe accaduto se...", dove i primi spettatori sono proprio i protagonisti.
In un momento imprecisato della vicenda dell'anime, ragionevolmente dopo la sconfitta di tutti i membri dell' Akatsuki, eccettuati Tobi e Zetsu, si articola la trama dell'opera. Troviamo pertanto una Sakura irosa nei confronti dei genitori, per le loro eccessive attenzioni, ed un Naruto scuro in volto per le limitazioni che ha comportato il non avere i genitori al proprio fianco, prima su tutte la possibilità di ricevere una raccomandazione per ottenere una promozione. Proprio mentre i due discutono con opinioni diametralmente opposte, ecco apparire Tobi il quale sperimenta una versione di prova dello Tsukiyomi infinito sui malcapitati, proiettandoli in un mondo parallelo praticamente sottosopra.
In questo mondo tutto è ribaltato, tanto per fare degli esempi: Hinata è una ragazza tenace e spregiudicata, Choji è anoressico, Shikamaru un fesso, Shino odia gli insetti e Sasuke fa il donnaiolo e non ha mai tradito Konoha. L'elemento portante di tutta la storia è tuttavia il fatto che invece di sacrificarsi i genitori di Naruto per Konoha, si sono sacrificati quelli di Sakura, invertendo e mescolando i ruoli dei due protagonisti che, dopo non poche riflessioni, cercheranno di tornare da dove sono venuti.
Dal punto di vista della caratterizzazione dei personaggi c'è ben poco da dire, in quanto dopo più di dieci anni di serializzazione hanno ormai una psicologia e dei comportamenti ben strutturati, consolidati e approfonditi. Quello che può essere giudicato è quindi la sapiente opera di ribaltamento degli stessi, che riesce a dar loro una ventata di novità pur senza comprometterne l'architettura storica, mantenendone inalterato, seppur rinnovato, il fascino. L'esempio forse più eclatante e divertente è quello di Hinata, il suo stravolgimento è quello che più di tutti salta all'occhio e testimonia questo sapiente gioco dello sceneggiatore.
Dal punto di vista grafico e sonoro, il film è piacevole e riesce ad alternare momenti ad alta intensità con momenti più calmi e rilassati, senza perdere fluidità. La grafica è pulita, fresca e senza imperfezioni, la musica pertinente ed esaltante.
Giudizio Complessivo: Un film che riesce a distinguersi dai suoi predecessori in quanto risulta non essere una semplice appendice dell'anime, ma altresì una piacevole reinvenzione in chiave cinematografica dello stesso. Il piano psicologico viaggia di pari passo con quello più improntato all'azione, spesso superandolo in spessore, permeando tutto il film e trasformandolo in un grande e ben strutturato "Cosa sarebbe accaduto se...", dove i primi spettatori sono proprio i protagonisti.
Probabilmente il migliore dei film di questa serie. Non lento ma maturo, forse troppo per un pubblico abituato ormai ad una serie che alterna puntate dinamiche a filler spesso scadenti.
La storia entra nel vivo quasi da subito, dopo che "Madara" riesce, con una tecnica ancora da perfezionare, a scaraventare Naruto e Sakura in una realtà alternativa dove il destino di Naruto, Menma in questa realtà , è stato vissuto da Sakura. Lasciando stare la trama principale su cui ruota il film, cioè la necessità di recuperare un rotolo segreto per tornare nella prorpia realtà e lo scontro con il cattivone di turno (dal bel design e piuttosto interessante), il film affronta in maniera commovente e con il giusto ritmo le tematiche della famiglia, della necessità di avere dei punti di riferimento e del poter vivere la propria età. Bello anche il finale. Non fraintendete questa recensione. Il film è ricco di azione ma nella giusta misura. Non ci sono le inutili e semplicistiche forzature delle altre volte. Molto divertente anche la caratterizzazione delle versioni alternative dei ninja della foglia.
Molto consigliato
La storia entra nel vivo quasi da subito, dopo che "Madara" riesce, con una tecnica ancora da perfezionare, a scaraventare Naruto e Sakura in una realtà alternativa dove il destino di Naruto, Menma in questa realtà , è stato vissuto da Sakura. Lasciando stare la trama principale su cui ruota il film, cioè la necessità di recuperare un rotolo segreto per tornare nella prorpia realtà e lo scontro con il cattivone di turno (dal bel design e piuttosto interessante), il film affronta in maniera commovente e con il giusto ritmo le tematiche della famiglia, della necessità di avere dei punti di riferimento e del poter vivere la propria età. Bello anche il finale. Non fraintendete questa recensione. Il film è ricco di azione ma nella giusta misura. Non ci sono le inutili e semplicistiche forzature delle altre volte. Molto divertente anche la caratterizzazione delle versioni alternative dei ninja della foglia.
Molto consigliato