Mobile Suit Gundam: Cucuruz Doan's Island
L'episodio 15 della serie "Gundam" è famoso per la bruttezza dei suoi disegni, tanto da essere stato rimosso dalla messa in onda americana e non incluso nei DVD della serie. La leggenda vuole che l'intero staff fosse ubriaco durante la produzione della puntata. Quarantaquattro anni dopo, sotto la direzione di Yoshikazu Yasuhiko, character designer della serie originale e autore di "Gundam Origin", ecco il tanto criticato episodio diventare un film di ben due ore.
Visivamente non c'è molto da dire: CGI e disegno tradizionale convivono con armonia, ed è una gioia per gli occhi vedere i classici Mobile Suit riprodotti con così tanti dettagli come non era possibile negli anni '70. Il problema però è la storia in sé: pur essendo interessante, non si respira quell'aria tragica tipica di "Gundam", e soprattutto, per quanto siano stati aggiunti molti particolari, due ore sono troppe per un soggetto del genere. Anche perché, al posto di approfondire il background di Doan, si indugia su una capra e un gruppo di bambini irritanti. Fortunatamente, l'aggiunta dei "Southern Cross Corps" rende le cose più interessanti, purtroppo però non vengono sfruttati a dovere, eccetto nel combattimento con Selma Livens, che è stato l'unico momento in cui ho percepito quelle vibe drammatiche da vera serie di "Gundam". Va bene l'umorismo un po' grottesco che ha sempre caratterizzato l'opera, ma non ho capito la scelta di rendere tutto l'equipaggio della White Base eccetto Amuro un branco di rimbambiti.
Insomma, qualcosa di interessante c'è, ma si perde in un mare di sequenze inutili e poco interessanti. Su grande schermo però credo abbia fatto la sua porca figura, peccato essermelo perso.
Visivamente non c'è molto da dire: CGI e disegno tradizionale convivono con armonia, ed è una gioia per gli occhi vedere i classici Mobile Suit riprodotti con così tanti dettagli come non era possibile negli anni '70. Il problema però è la storia in sé: pur essendo interessante, non si respira quell'aria tragica tipica di "Gundam", e soprattutto, per quanto siano stati aggiunti molti particolari, due ore sono troppe per un soggetto del genere. Anche perché, al posto di approfondire il background di Doan, si indugia su una capra e un gruppo di bambini irritanti. Fortunatamente, l'aggiunta dei "Southern Cross Corps" rende le cose più interessanti, purtroppo però non vengono sfruttati a dovere, eccetto nel combattimento con Selma Livens, che è stato l'unico momento in cui ho percepito quelle vibe drammatiche da vera serie di "Gundam". Va bene l'umorismo un po' grottesco che ha sempre caratterizzato l'opera, ma non ho capito la scelta di rendere tutto l'equipaggio della White Base eccetto Amuro un branco di rimbambiti.
Insomma, qualcosa di interessante c'è, ma si perde in un mare di sequenze inutili e poco interessanti. Su grande schermo però credo abbia fatto la sua porca figura, peccato essermelo perso.
