Sailor Moon Crystal
"Sailor Moon Crystal", trasposizione moderna del manga shōjo omonimo, si presentava come un'opportunità per riportare in auge un'icona animata degli anime che vanno tra il 1992 e il 1996, ma che poi è caduta nel dimenticatoio per molti anni successivi.
Tuttavia, malgrado qualche episodio brillante, la serie "Crystal" si è rivelata per me ben al di sotto delle aspettative, mostrando una serie di difetti che ne hanno compromesso la qualità complessiva.
Alcuni episodi di "Crystal" hanno saputo catturare la mia attenzione, tra l'altro sono abbastanza fedeli al manga originale e godono di un'animazione più raffinata rispetto alla vecchia serie animata. I disegni, seppur un po' diversi, erano accattivanti e alcune scene riuscivano a trasmettere l'emozione e la magia che caratterizzano il mondo di Sailor Moon. Tuttavia, questa cosa si è rapidamente dissolta, lasciando spazio a una serie di scelte creative discutibili e a una qualità produttiva molto altalenante.
Una delle criticità di "Crystal" è l'animazione, che oscilla tra momenti di discreta qualità e sequenze decisamente carenti. Alcune sequenze sono molto statiche e altre sequenze come per esempio quelle che utilizzano la CGI non sono affatto piacevoli da vedere, inoltre gli effetti speciali spesso sono davvero poveri, ed è un peccato perché s'è gli effetti speciali fossero stati migliori sarebbe stato un punto a favore, invece no, abbiamo effetti speciali abbastanza mosci per tutta la serie.
Inoltre i personaggi, soprattutto i personaggi secondari, risultano poco approfonditi (questo è un problema che la serie si porta dietro dal manga). Manca quella complessità psicologica che rendeva i personaggi memorabili.
La narrazione risulta spesso molto veloce, con pochissimi episodi dedicati alla caratterizzazione di tutte le guerriere Sailor, che infatti sono poco approfondite, mentre la narrazione si concentra solo e quasi esclusivamente su Sailor Moon. La volontà di rimanere fedeli al manga originale (che presenta questi problemi), se da un lato è apprezzabile, ha però portato a delle scelte narrative che non sempre funzionano nell'adattamento animato, è infatti la caratterizzazione dei personaggi è un elemento che ne risente molto.
Le musiche e le canzoni di "Crystal" sono tra le poche cose che ho apprezzato davvero, canzone come "Moon Pride" e altre, così come le musiche, sono tutte molto carine.
Nonostante i numerosi difetti, ci sono stati, come ho accennato all'inizio, alcuni episodi di "Crystal" (più o meno direi 10 episodi su 39) che sono riusciti a piacermi. Questi episodi, grazie a una regia più ispirata o a una storia particolarmente coinvolgente, hanno offerto dei momenti abbastanza belli.
Tuttavia, questi episodi non sono sufficienti a risollevare le sorti di una serie che, nel complesso, risulta deludente. La mia però non è una totale stroncatura, perché, ripeto, ci sono stati alcuni episodi che mi sono davvero piaciuti, però se devo giudicare la serie nel suo complesso non la promuovo, troppi episodi mediocri.
Tuttavia, malgrado qualche episodio brillante, la serie "Crystal" si è rivelata per me ben al di sotto delle aspettative, mostrando una serie di difetti che ne hanno compromesso la qualità complessiva.
Alcuni episodi di "Crystal" hanno saputo catturare la mia attenzione, tra l'altro sono abbastanza fedeli al manga originale e godono di un'animazione più raffinata rispetto alla vecchia serie animata. I disegni, seppur un po' diversi, erano accattivanti e alcune scene riuscivano a trasmettere l'emozione e la magia che caratterizzano il mondo di Sailor Moon. Tuttavia, questa cosa si è rapidamente dissolta, lasciando spazio a una serie di scelte creative discutibili e a una qualità produttiva molto altalenante.
Una delle criticità di "Crystal" è l'animazione, che oscilla tra momenti di discreta qualità e sequenze decisamente carenti. Alcune sequenze sono molto statiche e altre sequenze come per esempio quelle che utilizzano la CGI non sono affatto piacevoli da vedere, inoltre gli effetti speciali spesso sono davvero poveri, ed è un peccato perché s'è gli effetti speciali fossero stati migliori sarebbe stato un punto a favore, invece no, abbiamo effetti speciali abbastanza mosci per tutta la serie.
Inoltre i personaggi, soprattutto i personaggi secondari, risultano poco approfonditi (questo è un problema che la serie si porta dietro dal manga). Manca quella complessità psicologica che rendeva i personaggi memorabili.
La narrazione risulta spesso molto veloce, con pochissimi episodi dedicati alla caratterizzazione di tutte le guerriere Sailor, che infatti sono poco approfondite, mentre la narrazione si concentra solo e quasi esclusivamente su Sailor Moon. La volontà di rimanere fedeli al manga originale (che presenta questi problemi), se da un lato è apprezzabile, ha però portato a delle scelte narrative che non sempre funzionano nell'adattamento animato, è infatti la caratterizzazione dei personaggi è un elemento che ne risente molto.
Le musiche e le canzoni di "Crystal" sono tra le poche cose che ho apprezzato davvero, canzone come "Moon Pride" e altre, così come le musiche, sono tutte molto carine.
Nonostante i numerosi difetti, ci sono stati, come ho accennato all'inizio, alcuni episodi di "Crystal" (più o meno direi 10 episodi su 39) che sono riusciti a piacermi. Questi episodi, grazie a una regia più ispirata o a una storia particolarmente coinvolgente, hanno offerto dei momenti abbastanza belli.
Tuttavia, questi episodi non sono sufficienti a risollevare le sorti di una serie che, nel complesso, risulta deludente. La mia però non è una totale stroncatura, perché, ripeto, ci sono stati alcuni episodi che mi sono davvero piaciuti, però se devo giudicare la serie nel suo complesso non la promuovo, troppi episodi mediocri.
In occasione del ventennale di Sailor Moon venne annunciato un nuovo progetto animato che sarebbe servito da remake al franchise di Sailor Moon seguendo la controparte cartacea. Tutto il mondo attendeva con ansia il giorno del primo episodio, che poi si è rivelato, episodio dopo episodio, una delusione cocente.
La trama è la classica, Usagi Tsukino tramite l'incontro con Luna, una gatta parlante, riceve in dono dei poteri, e tramite essi può trasformarsi in Sailor Moon. Il suo obiettivo è cercare le sue altre compagne e una misteriosa principessa, e proteggerla dalle grinfie del Dark Kingdom. Il problema sostanziale del Crystal non sono solo le terribili animazioni, le OST pessime e dimenticabili e la noia che imperversa per tutta l'opera in cui pretende terribilmente di prendersi troppo sul serio, quasi atteggiandosi a serie più matura della classica, quando invece è tutt'altro che matura, dato che la Usagi di Crystal è solo una ragazza viziata che se ne frega delle sue compagne usandole solo come sue schiave.
Ed ecco il punto focale. Le compagne non hanno carattere, non fanno altro che osannare Usagi, la loro caratterizzazione inizia e finisce nella loro puntata di presentazione, poi dopo la storia si trasforma in Usagi e Mamoru e basta, con l'intervento nel secondo arco di Chibiusa, così da chiudere il trio. Tutti gli altri personaggi non sono altro che statuine, dove il loro dialogo inizia e finisce solo nominando ''Sailor Moon'' oppure una qualunque altra sailor, ovviamente senza ritegno e in maniera parecchio fastidiosa e tediosa. Nel terzo arco qualcosa migliora, ma si vede che è un lavoro superficiale e fatto senza passione, senza cuore, solo per il commercio e per le vendite del merchandise. Ma in fin dei conti questa è un'opera che è nata solo per aggiungere un paio di zeri alle vendite dell'anime classico. Bocciato su tutta la linea.
La trama è la classica, Usagi Tsukino tramite l'incontro con Luna, una gatta parlante, riceve in dono dei poteri, e tramite essi può trasformarsi in Sailor Moon. Il suo obiettivo è cercare le sue altre compagne e una misteriosa principessa, e proteggerla dalle grinfie del Dark Kingdom. Il problema sostanziale del Crystal non sono solo le terribili animazioni, le OST pessime e dimenticabili e la noia che imperversa per tutta l'opera in cui pretende terribilmente di prendersi troppo sul serio, quasi atteggiandosi a serie più matura della classica, quando invece è tutt'altro che matura, dato che la Usagi di Crystal è solo una ragazza viziata che se ne frega delle sue compagne usandole solo come sue schiave.
Ed ecco il punto focale. Le compagne non hanno carattere, non fanno altro che osannare Usagi, la loro caratterizzazione inizia e finisce nella loro puntata di presentazione, poi dopo la storia si trasforma in Usagi e Mamoru e basta, con l'intervento nel secondo arco di Chibiusa, così da chiudere il trio. Tutti gli altri personaggi non sono altro che statuine, dove il loro dialogo inizia e finisce solo nominando ''Sailor Moon'' oppure una qualunque altra sailor, ovviamente senza ritegno e in maniera parecchio fastidiosa e tediosa. Nel terzo arco qualcosa migliora, ma si vede che è un lavoro superficiale e fatto senza passione, senza cuore, solo per il commercio e per le vendite del merchandise. Ma in fin dei conti questa è un'opera che è nata solo per aggiungere un paio di zeri alle vendite dell'anime classico. Bocciato su tutta la linea.
"Sailor Moon Crystal", è il remake della serie classica degli anni '90 di Sailor Moon, di cui (purtroppo) segue fedelmente la controparte cartacea.
La storia inizia con Usagi che soccorre una piccola gatta nera, scoprendo poi successivamente da lei che dovrà trasformarsi in Sailor Moon, una combattente che veste alla marinara e che deve sconfiggere dei nemici per portare la pace e l'armonia sulla Terra.
La serie Crystal adatta in animazione i primi tre archi, ma in maniera pessima. Non ci sono approfondimenti sui personaggi, sembrano tutte le schiave di Usagi, e non hanno quella minima parte di profondità psicologica che nella serie classica aveva. La colonna sonora è pessima, le animazioni (esistono?) sono terribili, il character design è brutto (e cambia tra l'altro tra i primi due archi e il terzo), e la trama di ogni arco è semplicemente brutta. Forse il terzo arco è il migliore, dovuto ad un budget più alto, ma non è una serie da consigliare a chi ama l'anime classico.
E' semplicemente un occasione sprecata, perché con un dovuto budget, con un'accortezza tecnica migliore, e con una sceneggiatura riveduta e corretta del manga trasposta poi in animazione cercando di essere più simile all'anime classico che al manga stesso, sarebbe potuto essere un anime carino da intrattenimento, ma visto così è soltanto un anime avvilente.
La storia inizia con Usagi che soccorre una piccola gatta nera, scoprendo poi successivamente da lei che dovrà trasformarsi in Sailor Moon, una combattente che veste alla marinara e che deve sconfiggere dei nemici per portare la pace e l'armonia sulla Terra.
La serie Crystal adatta in animazione i primi tre archi, ma in maniera pessima. Non ci sono approfondimenti sui personaggi, sembrano tutte le schiave di Usagi, e non hanno quella minima parte di profondità psicologica che nella serie classica aveva. La colonna sonora è pessima, le animazioni (esistono?) sono terribili, il character design è brutto (e cambia tra l'altro tra i primi due archi e il terzo), e la trama di ogni arco è semplicemente brutta. Forse il terzo arco è il migliore, dovuto ad un budget più alto, ma non è una serie da consigliare a chi ama l'anime classico.
E' semplicemente un occasione sprecata, perché con un dovuto budget, con un'accortezza tecnica migliore, e con una sceneggiatura riveduta e corretta del manga trasposta poi in animazione cercando di essere più simile all'anime classico che al manga stesso, sarebbe potuto essere un anime carino da intrattenimento, ma visto così è soltanto un anime avvilente.
Ho iniziato a vedere "Sailor Moon Crystal" non molto tempo fa, spinta dalla nostalgia della storica serie anni '90. Devo dire che sono rimasta piuttosto delusa... La storia è molto fedele al manga, ma a mio parere è stata realizzata male: le animazioni non sono un granché e i personaggi, al di fuori di Usagi, non sono affatto caratterizzati come dovrebbero. Inoltre le altre Guerriere Sailor, a differenza dell'anime degli anni '90, sembrano state create soltanto per essere al servizio di Sailor Moon... Va bene che è la protagonista, ma un conto è proteggere la Principessa della Luna, e un altro è diventare le sue personali schiave. Nonostante tutti i difetti di "Sailor Moon Crystal" sopra elencati, resta sempre il fatto che Sailor Moon è stata una componente fondamentale della mia infanzia e continuerò ad amarla.
Attenzione: contiene spoiler
Per i vent'anni di Sailor Moon hanno deciso di creare un nuovo anime in una chiave completamente moderna, quindi: nuovo character design (in questo caso fedele al manga); l'utilizzo della computer grafica, e, ovviamente, anche se la trama di base è comunque la stessa, viene svolta in un contesto completamente differente, ovvero con una base più matura, drammaticità e combattimenti più eccitanti.
Quindi un anime che si distacca totalmente dalla serie vintage e che segue la storia originale in tutto e per tutto.
La trama ormai la conosciamo tutti, ma per chi eventualmente non dovesse ricordarsela o chi non la conosce proprio la racconto in maniera più spicciola, dando le mie considerazioni.
Usagi è una ragazza imbranata che, una mattina, come al suo solito, fa tardi per entrare a scuola e incontra un gruppo di bimbi che tormentano una gattina nera; la salva, le toglie un cerotto che i bimbi le avevano messo sulla fronte e vede una mezzaluna. La sera, la gatta entra nella stanza di Usagi e le dona una spilla magica che permette alla giovane di potersi trasformare in Sailor Moon: lo scopo è quello di riunire tutte le guerriere per poter trovare la principessa Serenity e il cristallo d'argento e quindi sconfiggere i nemici che vogliono dominare la Terra.
Questa prima stagione è stata molto bella, la drammaticità si è fatta sentire moltissimo, ho potuto rivalutare Makoto, di cui si è visto un animo più dolce e più sensibile a differenza della serie vecchia dove veniva un po' sottovalutata . È stato soddisfacente anche conoscere Rei, finalmente non più in chiave tsundere ma con un carattere più dolce e permissivo.
I combattimenti erano più avvincenti, soprattutto Sailor Moon molto più romantica e non troppo impacciata. Molti gli episodi interamente dedicati al Silver Millennium: si è potuto notare meglio cosa è successo soprattutto nel passato. Vedere Beryl solo come nemico e non capire le sue reali intenzioni è stato un dubbio che ho avuto per molto tempo, spesso mi domandavo "Ma chi è questa donna?", ma vedendo nel Crystal ho potuto capire che, in realtà, in fondo (ma molto in fondo) anche lei aveva un cuore e che era profondamente innamorata di Mamoru.
Ciò che mi ha colpito moltissimo sono state le musiche drammatiche e soprattutto vedere questo amore, condannato per tanto tempo, tra Serenity ed Endymion.
L'unica pecca di questa prima stagione è stata la poca caratterizzazione di tutti i personaggi esclusa Usagi.
La seconda stagione è stata più bella della precedente: qui abbiamo potuto conoscere meglio i sentimenti e gli animi delle ragazze. Ogni episodio era dedicato a una di loro e quindi, come giusto che sia, Usagi andava in secondo piano per poter conoscere meglio le altre Sailor. Ciò che mi ha fatto innamorare di questa seconda serie è stato proprio il ruolo di Chibiusa e di Sailor Pluto. Finalmente, dopo vent'anni, Chibiusa si è potuta rivendicare del ruolo che le è stato assegnato per troppo tempo, ovvero uno dei personaggi più odiati nella storia degli anime. Questo perché la serie vintage, per quanto bella poteva essere, ha distrutto il ruolo di questa bambina...
Se si parla di Chibiusa, la si associa alla bambina odiosa e irritante; qui l'abbiamo potuta conoscere meglio e vedere il suo animo sensibile e la sua triste storia.
Sailor Pluto ha avuto per gli ultimi episodi un ruolo molto importante, tutta la sua storia e il suo compito importante: una donna sola dietro ad una porta a proteggere il Silver Millennium per l'eternità dagli attacchi nemici dall'esterno.
Il finale di questa stagione è stato bello quanto quello vintage: abbiamo potuto vedere il sacrificio di Sailor Pluto, che, per proteggere la Terra ha violato uno dei tabù, ovvero fermare il tempo, cosa che ha portato la guerriera a sacrificare la sua stessa vita.
Una volta che la Terra è stata nuovamente salvata si arriva alla terza stagione.
In questa stagione, possiamo rivedere Sailor Pluto e fare la conoscenza di tre nuove Sailor: Saturn, Uranus e Neptune. Tutte e tre hanno più o meno lo stesso ruolo di Sailor Pluto, Saturn è la Sailor della distruzione e quindi è in stato dormiente e verrà risvegliata solo e soltanto per poter distruggere ogni cosa. Uranus e Neptune sono in isolamento dall'altra parte dell'universo per poter proteggere Silver Millennium dall'attacco dei nemici.
In questa terza stagione, per via di troppe lamentele, possiamo dire addio alla computer grafica, il che mi ha fatto molto piacere perché io sono sempre soltanto per il disegno e non per l'animazione computerizzata. Abbiamo potuto assistere a delle scenette comiche che non mi sono minimamente piaciute: erano messe lì soltanto per far felici i nostalgici. Sono tornati i disegni rotondeggianti, quindi una sorta di fusione tra Crystal e anni 90 e anche questo non mi è piaciuto, perché avrei preferito i disegni della sensei, e questi disegni si allontanano anni luce, appunto, dallo stile elegante dei primi due archi.
Questa terza stagione è stata stupenda, (nonostante le modifiche): la parte matura e molto dark l'ha resa affascinante. Abbiamo potuto assistere finalmente a una Sailor Saturn che dopo più di vent'anni ha un ruolo decente dall'inizio alla fine con un'entrata decisamente più sensata, a differenza di quella anni 90 che sinceramente lasciava a desiderare.
Che dire, il Crystal, a differenza di molti nostalgici, mi ha fatto davvero sognare e mi ha trasmesso delle forti emozioni. Sono rimasto molto contento e soddisfatto. L'unico rammarico, come ho già detto, è stata la computer grafica nei primi due archi, i troppi errori di animazione e nella terza, invece, il cambio di stile di disegno... però non si può ottenere sempre tutto ciò che si vuole!
Quello che un po' mi dispiace e che il Crystal non ha avuto la giustizia che si meritava. Sono molto contento che sia finito su Rai Gulp, ma sarebbe stato meglio se fosse finito sulla Mediaset. Considerando, però, che la Mediaset avrebbe fatto soltanto danni quanto a censure e adattamenti italiani, forse è stato meglio così...
Ciò che mi ha rammaricato è stato soprattutto le critiche dei fan, che buttavano veleno su ogni episodio ma poi pretendevano i blu-ray e il merchandising inerenti all' anime, ma soprattutto continuavano a guardarlo. Ho trovato, quindi una contraddizione: ciò che secondo me ancora non accettano i nostalgici è proprio il fatto che l' animazione va avanti e che non si può rimanere sempre legati al passato. Per me, Sailor Moon Crystal il voto 10 se lo merita tutto
Per i vent'anni di Sailor Moon hanno deciso di creare un nuovo anime in una chiave completamente moderna, quindi: nuovo character design (in questo caso fedele al manga); l'utilizzo della computer grafica, e, ovviamente, anche se la trama di base è comunque la stessa, viene svolta in un contesto completamente differente, ovvero con una base più matura, drammaticità e combattimenti più eccitanti.
Quindi un anime che si distacca totalmente dalla serie vintage e che segue la storia originale in tutto e per tutto.
La trama ormai la conosciamo tutti, ma per chi eventualmente non dovesse ricordarsela o chi non la conosce proprio la racconto in maniera più spicciola, dando le mie considerazioni.
Usagi è una ragazza imbranata che, una mattina, come al suo solito, fa tardi per entrare a scuola e incontra un gruppo di bimbi che tormentano una gattina nera; la salva, le toglie un cerotto che i bimbi le avevano messo sulla fronte e vede una mezzaluna. La sera, la gatta entra nella stanza di Usagi e le dona una spilla magica che permette alla giovane di potersi trasformare in Sailor Moon: lo scopo è quello di riunire tutte le guerriere per poter trovare la principessa Serenity e il cristallo d'argento e quindi sconfiggere i nemici che vogliono dominare la Terra.
Questa prima stagione è stata molto bella, la drammaticità si è fatta sentire moltissimo, ho potuto rivalutare Makoto, di cui si è visto un animo più dolce e più sensibile a differenza della serie vecchia dove veniva un po' sottovalutata . È stato soddisfacente anche conoscere Rei, finalmente non più in chiave tsundere ma con un carattere più dolce e permissivo.
I combattimenti erano più avvincenti, soprattutto Sailor Moon molto più romantica e non troppo impacciata. Molti gli episodi interamente dedicati al Silver Millennium: si è potuto notare meglio cosa è successo soprattutto nel passato. Vedere Beryl solo come nemico e non capire le sue reali intenzioni è stato un dubbio che ho avuto per molto tempo, spesso mi domandavo "Ma chi è questa donna?", ma vedendo nel Crystal ho potuto capire che, in realtà, in fondo (ma molto in fondo) anche lei aveva un cuore e che era profondamente innamorata di Mamoru.
Ciò che mi ha colpito moltissimo sono state le musiche drammatiche e soprattutto vedere questo amore, condannato per tanto tempo, tra Serenity ed Endymion.
L'unica pecca di questa prima stagione è stata la poca caratterizzazione di tutti i personaggi esclusa Usagi.
La seconda stagione è stata più bella della precedente: qui abbiamo potuto conoscere meglio i sentimenti e gli animi delle ragazze. Ogni episodio era dedicato a una di loro e quindi, come giusto che sia, Usagi andava in secondo piano per poter conoscere meglio le altre Sailor. Ciò che mi ha fatto innamorare di questa seconda serie è stato proprio il ruolo di Chibiusa e di Sailor Pluto. Finalmente, dopo vent'anni, Chibiusa si è potuta rivendicare del ruolo che le è stato assegnato per troppo tempo, ovvero uno dei personaggi più odiati nella storia degli anime. Questo perché la serie vintage, per quanto bella poteva essere, ha distrutto il ruolo di questa bambina...
Se si parla di Chibiusa, la si associa alla bambina odiosa e irritante; qui l'abbiamo potuta conoscere meglio e vedere il suo animo sensibile e la sua triste storia.
Sailor Pluto ha avuto per gli ultimi episodi un ruolo molto importante, tutta la sua storia e il suo compito importante: una donna sola dietro ad una porta a proteggere il Silver Millennium per l'eternità dagli attacchi nemici dall'esterno.
Il finale di questa stagione è stato bello quanto quello vintage: abbiamo potuto vedere il sacrificio di Sailor Pluto, che, per proteggere la Terra ha violato uno dei tabù, ovvero fermare il tempo, cosa che ha portato la guerriera a sacrificare la sua stessa vita.
Una volta che la Terra è stata nuovamente salvata si arriva alla terza stagione.
In questa stagione, possiamo rivedere Sailor Pluto e fare la conoscenza di tre nuove Sailor: Saturn, Uranus e Neptune. Tutte e tre hanno più o meno lo stesso ruolo di Sailor Pluto, Saturn è la Sailor della distruzione e quindi è in stato dormiente e verrà risvegliata solo e soltanto per poter distruggere ogni cosa. Uranus e Neptune sono in isolamento dall'altra parte dell'universo per poter proteggere Silver Millennium dall'attacco dei nemici.
In questa terza stagione, per via di troppe lamentele, possiamo dire addio alla computer grafica, il che mi ha fatto molto piacere perché io sono sempre soltanto per il disegno e non per l'animazione computerizzata. Abbiamo potuto assistere a delle scenette comiche che non mi sono minimamente piaciute: erano messe lì soltanto per far felici i nostalgici. Sono tornati i disegni rotondeggianti, quindi una sorta di fusione tra Crystal e anni 90 e anche questo non mi è piaciuto, perché avrei preferito i disegni della sensei, e questi disegni si allontanano anni luce, appunto, dallo stile elegante dei primi due archi.
Questa terza stagione è stata stupenda, (nonostante le modifiche): la parte matura e molto dark l'ha resa affascinante. Abbiamo potuto assistere finalmente a una Sailor Saturn che dopo più di vent'anni ha un ruolo decente dall'inizio alla fine con un'entrata decisamente più sensata, a differenza di quella anni 90 che sinceramente lasciava a desiderare.
Che dire, il Crystal, a differenza di molti nostalgici, mi ha fatto davvero sognare e mi ha trasmesso delle forti emozioni. Sono rimasto molto contento e soddisfatto. L'unico rammarico, come ho già detto, è stata la computer grafica nei primi due archi, i troppi errori di animazione e nella terza, invece, il cambio di stile di disegno... però non si può ottenere sempre tutto ciò che si vuole!
Quello che un po' mi dispiace e che il Crystal non ha avuto la giustizia che si meritava. Sono molto contento che sia finito su Rai Gulp, ma sarebbe stato meglio se fosse finito sulla Mediaset. Considerando, però, che la Mediaset avrebbe fatto soltanto danni quanto a censure e adattamenti italiani, forse è stato meglio così...
Ciò che mi ha rammaricato è stato soprattutto le critiche dei fan, che buttavano veleno su ogni episodio ma poi pretendevano i blu-ray e il merchandising inerenti all' anime, ma soprattutto continuavano a guardarlo. Ho trovato, quindi una contraddizione: ciò che secondo me ancora non accettano i nostalgici è proprio il fatto che l' animazione va avanti e che non si può rimanere sempre legati al passato. Per me, Sailor Moon Crystal il voto 10 se lo merita tutto
E' la prima recensione che faccio.
Preso dalla voglia di rivedermi "Sailor Moon" e avendo bei ricordi di quando ero piccolo, inizio a guardare "Crystal".
Non l'avessi mai fatto.
E' un anime/manga invecchiato malissimo sotto tutti i punti di vista.
Non abbiamo nessuna caratterizzazione dei personaggio, tranne quella di Sailor Moon (se possiamo chiamarla caratterizzazione); la trama è brutta, non ha uno scopo se non far vedere le guerriere che combattono e vincono; nessuna di loro si evolve a livello caratteriale durante tutta la storia, ma rimane così come l'abbiamo conosciuta nei primi episodi.
Poi, parlando dei disegni, alcune volte li trovo orrendi e altre volte mi piacciono, e non poco, soprattutto i colori molto accesi.
La opening e l'ending le ho apprezzate tantissimo, soprattutto la prima citata.
Concludo dicendo che, forse, al posto di riprenderla pari pari al manga, avrebbero potuto cambiare la trama e farla più matura, visto anche che i ragazzi dei primi 2000 sono cresciuti, e alcuni hanno pure più di trent'anni.
Preso dalla voglia di rivedermi "Sailor Moon" e avendo bei ricordi di quando ero piccolo, inizio a guardare "Crystal".
Non l'avessi mai fatto.
E' un anime/manga invecchiato malissimo sotto tutti i punti di vista.
Non abbiamo nessuna caratterizzazione dei personaggio, tranne quella di Sailor Moon (se possiamo chiamarla caratterizzazione); la trama è brutta, non ha uno scopo se non far vedere le guerriere che combattono e vincono; nessuna di loro si evolve a livello caratteriale durante tutta la storia, ma rimane così come l'abbiamo conosciuta nei primi episodi.
Poi, parlando dei disegni, alcune volte li trovo orrendi e altre volte mi piacciono, e non poco, soprattutto i colori molto accesi.
La opening e l'ending le ho apprezzate tantissimo, soprattutto la prima citata.
Concludo dicendo che, forse, al posto di riprenderla pari pari al manga, avrebbero potuto cambiare la trama e farla più matura, visto anche che i ragazzi dei primi 2000 sono cresciuti, e alcuni hanno pure più di trent'anni.
Il grande problema di questo anime è l'animazione, altalenante come poche cose. Alcuni episodi hanno bellissimi disegni, altri pessimi, e questo è dovuto al fatto che i disegnatori sono sempre diversi. Ma la cosa che non va dimenticata è che si tratta pur sempre di un progetto nato per far felici i fan rendendo l'anime disponibile online per tutti... quindi io continuo a crederci (la versione Blu-ray poi sembra davvero migliorata). La cosa che più mi ha reso felice è la fedeltà alla storia del manga. Finalmente la vera Sailor Moon, forte, simpatica ma decisa... non "frignona" (amavo la Sailor Moon del vecchio anime, ma, riguardandolo tante volte, l'avrei voluta sbattere al muro). E ho trovato finalmente stupenda la storia tra lei e Mamoru (senza che lui si invaghisse di altre come Sailor Mars, cosa che mi ha sempre dato fastidio nel vecchio anime... non si innamorano all'improvviso quando scoprono le identità, ma pian piano). Bellissima è anche la storia del passato, raccontata per bene e con alti livelli di pathos.
Altro discorso è la caratterizzazione degli altri personaggi (perché veramente sui due poveri protagonisti non ho nulla da dire, anzi...). L'anime è completamente fedele al manga (tranne qualche cosa) e quindi si riscontrano i difetti del manga in "Crystal": azione troppo veloce in alcuni punti e scarsa caratterizzazione degli altri personaggi come le altre sailor. Ma a tutto c'è una soluzione: le altre sailor nel manga trovano una degna caratterizzazione andando avanti, piano piano, quindi io aspetto con impazienza il continuo di "Crystal". Spero vivamente poi che continuino fino alla "quinta serie", perché nel vecchio anime era veramente brutta, con un pessimo finale (tranne la storia tra Usagi e Seya), mentre nel manga è stupenda. Quindi aspetto davvero con impazienza il resto.
Tornando a questi primi due archi di "Crystal", metto tra i pregi anche la colonna sonora. Purtroppo anche io non sono stata amante delle trasformazioni in CG, ma comunque alcune mi hanno lasciato a bocca aperta (Mars e Jupiter su tutte). Per il resto spero cambino la sigla, bella, ma ne voglio una diversa.
Ultima cosa per chi vuole vederla, fatelo. Molti non apprezzano perché troppo innamorati della vecchia Sailor Moon, e si sa il nuovo è difficile da accettare; io stessa, "malata di Sailor Moon", ero dubbiosa, però, se siete amanti del manga, beh, non fatevelo scappare!
Altro discorso è la caratterizzazione degli altri personaggi (perché veramente sui due poveri protagonisti non ho nulla da dire, anzi...). L'anime è completamente fedele al manga (tranne qualche cosa) e quindi si riscontrano i difetti del manga in "Crystal": azione troppo veloce in alcuni punti e scarsa caratterizzazione degli altri personaggi come le altre sailor. Ma a tutto c'è una soluzione: le altre sailor nel manga trovano una degna caratterizzazione andando avanti, piano piano, quindi io aspetto con impazienza il continuo di "Crystal". Spero vivamente poi che continuino fino alla "quinta serie", perché nel vecchio anime era veramente brutta, con un pessimo finale (tranne la storia tra Usagi e Seya), mentre nel manga è stupenda. Quindi aspetto davvero con impazienza il resto.
Tornando a questi primi due archi di "Crystal", metto tra i pregi anche la colonna sonora. Purtroppo anche io non sono stata amante delle trasformazioni in CG, ma comunque alcune mi hanno lasciato a bocca aperta (Mars e Jupiter su tutte). Per il resto spero cambino la sigla, bella, ma ne voglio una diversa.
Ultima cosa per chi vuole vederla, fatelo. Molti non apprezzano perché troppo innamorati della vecchia Sailor Moon, e si sa il nuovo è difficile da accettare; io stessa, "malata di Sailor Moon", ero dubbiosa, però, se siete amanti del manga, beh, non fatevelo scappare!
Quando ho saputo di questo remake la mia felicità non aveva fine... però, ahimè, credevo di dare un voto alto e soprattutto di essere pienamente soddisfatto!
Non lessi il manga, l'ho letto subito dopo e onestamente già lì rimasi deluso... aspettandomi un remake decente, mi ritrovo dei disegni pessimi, troppo strani, con uno stile insignificante; la trama è banale, molto pesante e si basa solo sulla relazione di Usagi e Mamoru, le inner sono prive di caratterizzazione, il loro compito è solo quello di proteggere la principessa, e più gli episodi passano più loro diventano sempre meno importanti nella storia. Lo stile, il disegno, e tanti altri aspetti di questo anime lasciano un po' delusi, in quanto manca la comicità, i valori importanti come amore e amicizia, la spensieratezza e i combattimenti particolari con il mix di azione e comicità da coinvolgere lo spettatore.
Il mio voto, 6, va bene solo per le musiche, e per un particolare, la forza di Usagi, in quanto sa essere molto combattiva e determinata. La storia (anche se la nostra amica Usagi è la protagonista) si basa troppo su di lei, dando poco spazio a chi le sta intorno, e ciò fa perdere tanto a tutto l'anime.
Del resto non sono stato affatto soddisfatto... sarà che sono legato all'anime anni '90.
Non lessi il manga, l'ho letto subito dopo e onestamente già lì rimasi deluso... aspettandomi un remake decente, mi ritrovo dei disegni pessimi, troppo strani, con uno stile insignificante; la trama è banale, molto pesante e si basa solo sulla relazione di Usagi e Mamoru, le inner sono prive di caratterizzazione, il loro compito è solo quello di proteggere la principessa, e più gli episodi passano più loro diventano sempre meno importanti nella storia. Lo stile, il disegno, e tanti altri aspetti di questo anime lasciano un po' delusi, in quanto manca la comicità, i valori importanti come amore e amicizia, la spensieratezza e i combattimenti particolari con il mix di azione e comicità da coinvolgere lo spettatore.
Il mio voto, 6, va bene solo per le musiche, e per un particolare, la forza di Usagi, in quanto sa essere molto combattiva e determinata. La storia (anche se la nostra amica Usagi è la protagonista) si basa troppo su di lei, dando poco spazio a chi le sta intorno, e ciò fa perdere tanto a tutto l'anime.
Del resto non sono stato affatto soddisfatto... sarà che sono legato all'anime anni '90.
Quando ho saputo del reboot dell'anime che ha segnato la mia infanzia, ho fatto i salti di gioia.
Sapere che questa nuova serie, avrebbe calcato fedelmente la copia cartacea della celebre opera, è stata una delle notizie più belle mai ricevute (parlando sempre in relazione al mondo degli anime). Dire che ero in fibrillazione era poco.
Poi ho visto la prima locandina, e in seguito i settei: già cominciavo a mettermi le mani nei capelli.
"Spero che li migliorino", "Spero non siano così orrende", "Spero..." speravo tante cose, ma son stata delusa.
Ma andiamo per ordine.
La trama già la conosciamo, ma per i pochi che ancora oggi non la conoscono ecco un sunto, il plot di questa celebre serie:
Usagi è una ragazzina di quattordici anni, goffa, imbranata e impacciata. Un giorno salva una gatta da un gruppo di bimbetti che la tormentavano, e quella sera, la gatta va a fare visita alla giovane chiedendole aiuto. La gatta sta infatti cercando la "Principessa della Luna", erede dell'antico regno della Luna. La gatta farà quindi dono ad Usagi di una magica spilla che le permetterà di trasformarsi in Sailor Moon, la bella combattente che veste alla marinaretta, in modo da poter sconfiggere i nemici del mondo delle tenebre, i quali stanno mirando alla conquista del mondo, e in seguito ritrovare le altre guerriere che potranno salvare e proteggere la misteriosa principessa e la Terra stessa.
In soldoni questa è la base di Sailor Moon. Molto semplice, ma che grazie, SOPRATTUTTO, alla serie animata degli anni '90, è riuscita ad ottenere il mostruoso successo che ha catturato bambini, e non, di tutto il mondo.
Fare un raffronto, non solo col manga, ma con la precedente serie animata, viene naturale come bere un bicchier d'acqua.
Le differenze sono abissali, in positivo e in negativo.
L'unica cosa di buona di Crystal è la magnifica delineazione di Usagi e Mamoru, personalmente ho trovato lei meno smielosa, meno "buonista" ad ogni costo, e lui più utile, seppur il personaggio di Mamoru serva principalmente per rendere ancora più forte la nostra Serenity/Usagi. Esattamente come nel manga. Bella anche la parte di Chibiusa, ho apprezzato particolarmente la caratterizzazione del personaggio. In questo ha superato la controparte della prima serie, dove, credo chiunque, ad avere un'accetta sotto mano, gliela avrebbe tirata in fronte.
Piccolo appunto su questo personaggio: nel manga e nell'anime vecchio, aveva l'aspetto di una bambina, il lipgloss in Crystal proprio non ci stava, dato che, anche se in apparenza, Chibiusa è piccola.
Questa nuova serie ha seguito quasi totalmente il manga, diciamo un 75%. qualche modifica è stata fatta, e mi spiace che alcune cose, che con una serie animata avrebbero potuto ampliare, non l'hanno fatto. Il mio riferimento, ovviamente, è per gli Shitennou, i quattro generali al servizio del principe Endymion, e precedenti "amanti" delle guerriere Sailor. Mi sarebbe piaciuto sapere di più sulle loro relazioni.
Nel manga la Takeuchi non ebbe il tempo materiale per sviluppare anche questi aspetti (le scadenze andavano rispettate), e nel manga potevo capire questo discorso. La mancanza di tempo. Oggi avrebbero potuto darci qualcosa, ma hanno scelto altro, mettendo scene così noiose che non vedevo che la puntata finisse. Il secondo arco, narrativamente parlando, è quasi completamente identico al manga.
La fedeltà di quest'opera, non viene messa in discussione, salvo appunto alcune modifiche. Fra cui una per me inspiegabile nell'act.3. Nel quale Mamoru e Usagi sono entrambi nel pullman, e hanno tagliato via una scenetta comica che io ho sempre adorato. Mistero...
È proprio questa "fedeltà", all'opera cartacea, che ha rovinato l'esecuzione di Crystal.
È vero che l'opera si chiama "Sailor Moon", ma ci sono anche altri personaggi.
Personaggi che erano stati poco caratterizzati nel manga, e che in questa nuova versione dell'anime, sono stati ridotti a mere comparse quasi.
Il bello della serie degli anni '90, era proprio la caratterizzazione dei singoli personaggi, il modo in cui, anche se attraverso i filler, ci veniva raccontata la loro storia.
In Crystal abbiamo Usagi, abbiamo Mamoru, e abbiamo Chibiusa. Fine. Sì, c'è qualcuno, così, giusto per dire che in quel mondo esiste qualcun'altro, ma basta.
Ci son stati i capitoli inerenti alle singole guerriere ma, oggettivamente, quanto è stato dato loro spazio? Quanto ha avuto modo lo spettatore di affezionarsi ai personaggi?
E soprattutto, questo legame che si sentiva nella vecchia serie, in Crystal, dov'è? Sì, si è creato un rapporto di amicizia, ma quello che ho percepito io da telespettatrice, è un sentimento di obbligo, quello che muove Sailor Mercury, Mars, Jupiter e Venus verso Usagi.
Non c'è un sentimento "vero", ma dovere. Loro sono i soldati che svolgono il loro compito, cioè, proteggere la loro amata principessa.
Evidente anche nel secondo arco, si sente quanto l'autrice ci tenesse: alla prima occasione si è sbarazzata delle Sailor "inutili" facendole rapire per farle tornare solo alla fine.
Sotto questo punto di vista, le sensazioni, i sentimenti, sono di un piattume orrendo.
E se parliamo di orrore, non posso non citare quegli ABOMINI di trasformazione in CGI. Era davvero necessario?
Oh giusto: va di moda!
Ogni volta che vedevo la trasformazione di Usagi, non potevo non pensare a Monkey D. Luffy (One Piece), le braccia di lei sembravano di gomma, pronte ad allungarsi all'infinito. Oppure a Olive Oyl (Popeye). In ogni caso orribili, specie se consideriamo l'anno di produzione: 2014-2015.
Non so se avete mai visto i vecchissimi giochi per console dedicati all'eroina che veste alla marinaretta. Io ricordo la opening di uno dedicato alla serie "SuperS", e sì, non era di altissima qualità, ma a paragone batte cento volte la grafica utilizzata per le ORRIBILI, ci tengo a ribadirlo, orribili trasformazioni del Crystal. Migliorate leggermente nel secondo arco, di questo gliene do atto.
Ringrazio la mia buona stella, che ha fatto rinsavire i disegnatori, regalando a Chibiusa una trasformazione non digitale: la miglior trasformazione dell'intera serie!
Su questo non credo ci sia molto da dire: la musica. Piace o non piace. Per me è buona, ma preferisco la vecchia, che era più emozionante. Le sigle carine e meglio l'opening della ending, ma Moonlight Densetsu rimane la migliore. De Gustibus.
Il doppiaggio è buono, nulla da ridire.
Ho lasciato per ultimo l'argomento che ha infiammato milioni di fan, e dato origine ai migliori scannamenti di sempre sui social: il discorso dei disegni.
Parto dal Chara Design, e l'ho già detto: a me non è piaciuto.
Le proporzioni per me sono orribili, ma, ammetto, si avvicina abbastanza allo stile della Takeuchi. Non è uguale, e forse è un bene, può piacere o meno. Una cosa che odio del tratto del manga, sono le proporzioni del viso. Per me la bocca è esageratamente in alto, ma qui parliamo di stile, che piace o meno. E il mio giudizio è abbastanza altalenante. Una cosa che però mi è sempre piaciuta: la cura dei dettagli, su questa nulla da ridire, e in Crystal hanno fatto un buon lavoro.
Il problema con Crystal, di cui vorrei ricordare che l'uscita delle puntate era prevista ogni 2 SETTIMANE, contro la classica uscita settimanale di un anime canonico,regalava una qualità non accettabile neanche lontanamente!
Alcuni errori così grossolani che da dei professionisti proprio non posso accettare. Non conosco l'effettivo importo del budget stanziato per la realizzazione della serie, ma la poca cura dedicata all'uscita sul web, la successiva miglioria e i prezzi esorbitanti dei blu-ray (con due puntate per disco, e alcune migliorie che in realtà hanno solo peggiorato la situazione), hanno dimostrato quanto del prodotto in sé poco gliene fregava. Questi furboni hanno dimostrato semplicemente quanto erano certi che avrebbero fatto i big money grazie all'orda di, e sarò buona, fanatici che avrebbero comprato qualsiasi cosa. Del resto, è il marchio, il nome, a vendere e non la qualità, almeno in questo caso.
Considerando che si tratta, a differenza della serie che ha donato il successo a questo brand, di un lavoro digitale, certi errori avrebbero potuto correggerli da subito: ne avevano il tempo, prima di tutto, e secondariamente, non essendo un lavoro "artigianale", doveva essere più semplice apportare le modifiche in tempo per la messa online.
Una piccola considerazione su quella che è stata la diatriba fra i fan che hanno odiato Crystal, facendo gli inevitabili paragoni con la storica, e quelli che invece stroncavano la vecchia serie, dicendo che Crystal era cento volte meglio.
Ciò che mi ha dato più ai nervi è stato il discorso "Se sei un vero Fan, Crystal ti deve piacere, perché è uguale al manga".
Crystal non è totalmente uguale al manga, e tutto il peggio che poteva prendere dalla versione cartacea, l'ha preso.
Se sono fan di qualcosa, non è detto che mi debba piacere tutto quello che ha il marchio.
Se prendono una bambola, fatta veramente male e che prima non vendeva, apportano delle modifiche per renderlo fruibile al pubblico di Sailor Moon appiccicandoci sopra il logo della nostra eroina, questo non diventa necessariamente un prodotto di buona qualità. Era un prodotto pessimo prima, e lo rimane anche dopo.
Queste sono anche le stesse persone che demonizzano la serie che ha fatto la storia di Sailor Moon.
Non era fedele totalmente, su questo non ci piove! Ma senza quella serie animata, Sailor Moon non avrebbe avuto tutto il successo che ha ottenuto. Il manga ha una bella storia, ma ha anche parecchie pecche.
L'anime degli anni '90 è un filler unico, ma è anche grazie a quei filler che ci siamo affezionati all'universo creato dalla Takeuchi.
In conclusione, Crystal, come voto merita un 5 abbondante. Potrei dargli un 6, ma la scarsa cura prestata da chi ha lavorato alla serie, nella speranza che qualche babbaleo (e permettetemi di dirlo), sborsi fior fior di yen per comprarsi i blu-ray a prezzi stratosferici, e tutto il merchandise che Crystal ha permesso di fabbricare, mi ha dato il voltastomaco.
Una storia che segue abbastanza fedelmente il manga, e che per questo, non ha permesso ad altri personaggi di avere quel minimo di spazio in più.
Spero che col terzo arco, ammesso che lo facciano, la grafica venga migliorata, e che quegli orribili strafalcioni non compromettano più la serie. Visto e considerato che il terzo arco, è quello che globalmente è riconosciuto come il più bello e il più emozionante dell'intera serie!
Consiglierei Crystal?
Agli appassionati della saga, senza dubbio. Ma non aspettatevi di poter amare le co-protagoniste che avete amato in passato. Qui esiste solo Usagi.
Sapere che questa nuova serie, avrebbe calcato fedelmente la copia cartacea della celebre opera, è stata una delle notizie più belle mai ricevute (parlando sempre in relazione al mondo degli anime). Dire che ero in fibrillazione era poco.
Poi ho visto la prima locandina, e in seguito i settei: già cominciavo a mettermi le mani nei capelli.
"Spero che li migliorino", "Spero non siano così orrende", "Spero..." speravo tante cose, ma son stata delusa.
Ma andiamo per ordine.
La trama già la conosciamo, ma per i pochi che ancora oggi non la conoscono ecco un sunto, il plot di questa celebre serie:
Usagi è una ragazzina di quattordici anni, goffa, imbranata e impacciata. Un giorno salva una gatta da un gruppo di bimbetti che la tormentavano, e quella sera, la gatta va a fare visita alla giovane chiedendole aiuto. La gatta sta infatti cercando la "Principessa della Luna", erede dell'antico regno della Luna. La gatta farà quindi dono ad Usagi di una magica spilla che le permetterà di trasformarsi in Sailor Moon, la bella combattente che veste alla marinaretta, in modo da poter sconfiggere i nemici del mondo delle tenebre, i quali stanno mirando alla conquista del mondo, e in seguito ritrovare le altre guerriere che potranno salvare e proteggere la misteriosa principessa e la Terra stessa.
In soldoni questa è la base di Sailor Moon. Molto semplice, ma che grazie, SOPRATTUTTO, alla serie animata degli anni '90, è riuscita ad ottenere il mostruoso successo che ha catturato bambini, e non, di tutto il mondo.
Fare un raffronto, non solo col manga, ma con la precedente serie animata, viene naturale come bere un bicchier d'acqua.
Le differenze sono abissali, in positivo e in negativo.
L'unica cosa di buona di Crystal è la magnifica delineazione di Usagi e Mamoru, personalmente ho trovato lei meno smielosa, meno "buonista" ad ogni costo, e lui più utile, seppur il personaggio di Mamoru serva principalmente per rendere ancora più forte la nostra Serenity/Usagi. Esattamente come nel manga. Bella anche la parte di Chibiusa, ho apprezzato particolarmente la caratterizzazione del personaggio. In questo ha superato la controparte della prima serie, dove, credo chiunque, ad avere un'accetta sotto mano, gliela avrebbe tirata in fronte.
Piccolo appunto su questo personaggio: nel manga e nell'anime vecchio, aveva l'aspetto di una bambina, il lipgloss in Crystal proprio non ci stava, dato che, anche se in apparenza, Chibiusa è piccola.
Questa nuova serie ha seguito quasi totalmente il manga, diciamo un 75%. qualche modifica è stata fatta, e mi spiace che alcune cose, che con una serie animata avrebbero potuto ampliare, non l'hanno fatto. Il mio riferimento, ovviamente, è per gli Shitennou, i quattro generali al servizio del principe Endymion, e precedenti "amanti" delle guerriere Sailor. Mi sarebbe piaciuto sapere di più sulle loro relazioni.
Nel manga la Takeuchi non ebbe il tempo materiale per sviluppare anche questi aspetti (le scadenze andavano rispettate), e nel manga potevo capire questo discorso. La mancanza di tempo. Oggi avrebbero potuto darci qualcosa, ma hanno scelto altro, mettendo scene così noiose che non vedevo che la puntata finisse. Il secondo arco, narrativamente parlando, è quasi completamente identico al manga.
La fedeltà di quest'opera, non viene messa in discussione, salvo appunto alcune modifiche. Fra cui una per me inspiegabile nell'act.3. Nel quale Mamoru e Usagi sono entrambi nel pullman, e hanno tagliato via una scenetta comica che io ho sempre adorato. Mistero...
È proprio questa "fedeltà", all'opera cartacea, che ha rovinato l'esecuzione di Crystal.
È vero che l'opera si chiama "Sailor Moon", ma ci sono anche altri personaggi.
Personaggi che erano stati poco caratterizzati nel manga, e che in questa nuova versione dell'anime, sono stati ridotti a mere comparse quasi.
Il bello della serie degli anni '90, era proprio la caratterizzazione dei singoli personaggi, il modo in cui, anche se attraverso i filler, ci veniva raccontata la loro storia.
In Crystal abbiamo Usagi, abbiamo Mamoru, e abbiamo Chibiusa. Fine. Sì, c'è qualcuno, così, giusto per dire che in quel mondo esiste qualcun'altro, ma basta.
Ci son stati i capitoli inerenti alle singole guerriere ma, oggettivamente, quanto è stato dato loro spazio? Quanto ha avuto modo lo spettatore di affezionarsi ai personaggi?
E soprattutto, questo legame che si sentiva nella vecchia serie, in Crystal, dov'è? Sì, si è creato un rapporto di amicizia, ma quello che ho percepito io da telespettatrice, è un sentimento di obbligo, quello che muove Sailor Mercury, Mars, Jupiter e Venus verso Usagi.
Non c'è un sentimento "vero", ma dovere. Loro sono i soldati che svolgono il loro compito, cioè, proteggere la loro amata principessa.
Evidente anche nel secondo arco, si sente quanto l'autrice ci tenesse: alla prima occasione si è sbarazzata delle Sailor "inutili" facendole rapire per farle tornare solo alla fine.
Sotto questo punto di vista, le sensazioni, i sentimenti, sono di un piattume orrendo.
E se parliamo di orrore, non posso non citare quegli ABOMINI di trasformazione in CGI. Era davvero necessario?
Oh giusto: va di moda!
Ogni volta che vedevo la trasformazione di Usagi, non potevo non pensare a Monkey D. Luffy (One Piece), le braccia di lei sembravano di gomma, pronte ad allungarsi all'infinito. Oppure a Olive Oyl (Popeye). In ogni caso orribili, specie se consideriamo l'anno di produzione: 2014-2015.
Non so se avete mai visto i vecchissimi giochi per console dedicati all'eroina che veste alla marinaretta. Io ricordo la opening di uno dedicato alla serie "SuperS", e sì, non era di altissima qualità, ma a paragone batte cento volte la grafica utilizzata per le ORRIBILI, ci tengo a ribadirlo, orribili trasformazioni del Crystal. Migliorate leggermente nel secondo arco, di questo gliene do atto.
Ringrazio la mia buona stella, che ha fatto rinsavire i disegnatori, regalando a Chibiusa una trasformazione non digitale: la miglior trasformazione dell'intera serie!
Su questo non credo ci sia molto da dire: la musica. Piace o non piace. Per me è buona, ma preferisco la vecchia, che era più emozionante. Le sigle carine e meglio l'opening della ending, ma Moonlight Densetsu rimane la migliore. De Gustibus.
Il doppiaggio è buono, nulla da ridire.
Ho lasciato per ultimo l'argomento che ha infiammato milioni di fan, e dato origine ai migliori scannamenti di sempre sui social: il discorso dei disegni.
Parto dal Chara Design, e l'ho già detto: a me non è piaciuto.
Le proporzioni per me sono orribili, ma, ammetto, si avvicina abbastanza allo stile della Takeuchi. Non è uguale, e forse è un bene, può piacere o meno. Una cosa che odio del tratto del manga, sono le proporzioni del viso. Per me la bocca è esageratamente in alto, ma qui parliamo di stile, che piace o meno. E il mio giudizio è abbastanza altalenante. Una cosa che però mi è sempre piaciuta: la cura dei dettagli, su questa nulla da ridire, e in Crystal hanno fatto un buon lavoro.
Il problema con Crystal, di cui vorrei ricordare che l'uscita delle puntate era prevista ogni 2 SETTIMANE, contro la classica uscita settimanale di un anime canonico,regalava una qualità non accettabile neanche lontanamente!
Alcuni errori così grossolani che da dei professionisti proprio non posso accettare. Non conosco l'effettivo importo del budget stanziato per la realizzazione della serie, ma la poca cura dedicata all'uscita sul web, la successiva miglioria e i prezzi esorbitanti dei blu-ray (con due puntate per disco, e alcune migliorie che in realtà hanno solo peggiorato la situazione), hanno dimostrato quanto del prodotto in sé poco gliene fregava. Questi furboni hanno dimostrato semplicemente quanto erano certi che avrebbero fatto i big money grazie all'orda di, e sarò buona, fanatici che avrebbero comprato qualsiasi cosa. Del resto, è il marchio, il nome, a vendere e non la qualità, almeno in questo caso.
Considerando che si tratta, a differenza della serie che ha donato il successo a questo brand, di un lavoro digitale, certi errori avrebbero potuto correggerli da subito: ne avevano il tempo, prima di tutto, e secondariamente, non essendo un lavoro "artigianale", doveva essere più semplice apportare le modifiche in tempo per la messa online.
Una piccola considerazione su quella che è stata la diatriba fra i fan che hanno odiato Crystal, facendo gli inevitabili paragoni con la storica, e quelli che invece stroncavano la vecchia serie, dicendo che Crystal era cento volte meglio.
Ciò che mi ha dato più ai nervi è stato il discorso "Se sei un vero Fan, Crystal ti deve piacere, perché è uguale al manga".
Crystal non è totalmente uguale al manga, e tutto il peggio che poteva prendere dalla versione cartacea, l'ha preso.
Se sono fan di qualcosa, non è detto che mi debba piacere tutto quello che ha il marchio.
Se prendono una bambola, fatta veramente male e che prima non vendeva, apportano delle modifiche per renderlo fruibile al pubblico di Sailor Moon appiccicandoci sopra il logo della nostra eroina, questo non diventa necessariamente un prodotto di buona qualità. Era un prodotto pessimo prima, e lo rimane anche dopo.
Queste sono anche le stesse persone che demonizzano la serie che ha fatto la storia di Sailor Moon.
Non era fedele totalmente, su questo non ci piove! Ma senza quella serie animata, Sailor Moon non avrebbe avuto tutto il successo che ha ottenuto. Il manga ha una bella storia, ma ha anche parecchie pecche.
L'anime degli anni '90 è un filler unico, ma è anche grazie a quei filler che ci siamo affezionati all'universo creato dalla Takeuchi.
In conclusione, Crystal, come voto merita un 5 abbondante. Potrei dargli un 6, ma la scarsa cura prestata da chi ha lavorato alla serie, nella speranza che qualche babbaleo (e permettetemi di dirlo), sborsi fior fior di yen per comprarsi i blu-ray a prezzi stratosferici, e tutto il merchandise che Crystal ha permesso di fabbricare, mi ha dato il voltastomaco.
Una storia che segue abbastanza fedelmente il manga, e che per questo, non ha permesso ad altri personaggi di avere quel minimo di spazio in più.
Spero che col terzo arco, ammesso che lo facciano, la grafica venga migliorata, e che quegli orribili strafalcioni non compromettano più la serie. Visto e considerato che il terzo arco, è quello che globalmente è riconosciuto come il più bello e il più emozionante dell'intera serie!
Consiglierei Crystal?
Agli appassionati della saga, senza dubbio. Ma non aspettatevi di poter amare le co-protagoniste che avete amato in passato. Qui esiste solo Usagi.
Si potrebbe parlare in un certo senso della "sindrome dei vent'anni dopo" quando ad alcuni decenni di distanza (in genere sempre due) si fa un remake o un sequel di un'opera cult, e in genere questo viene abbastanza male principalmente per invecchiamento di attori e registi o, principalmente, perché non possono ripetere le condizioni al contorno che c'erano all'epoca.
Questo vale in genere per film e opere con attori in carne ed ossa; produzioni animate dovrebbero soffrire meno di questo pericolo, poiché il soggetto da trasporre è molto più malleabile dall'operato umano.
E quindi, infine, come sarà andata con l'atteso ritorno in anime di "Sailor Moon"? Si sarà sentito l'effetto del passaggio del tempo?
Tra aspettative tanto differenti quanto il numero di fan e spettatori che attendevano il ritorno delle guerriere vestite alla marinara, la Toei, in più che certa collaborazione con la creatrice del brand Naoko Takeuchi, decide di creare con Sailor Moon Crystal un remake, mantenendosi molto fedele alla sceneggiatura originale del manga. La legittimità della scelta ci può stare sicuramente, i problemi sorgono però all'atto di vedere il prodotto finale.
Il primo impatto purtroppo non è molto positivo: disegni approssimativi e che a volte sfociano nel ridicolo involontario, animazioni elementari prive di qualsivoglia virtuosismo, ma soprattutto una pesante computer grafica da quattro soldi usata in vari momenti, tra cui le fondamentali trasformazioni, rovinano la visione del prodotto che si pone abbastanza al di sotto della media attuale per una serie TV. Particolarmente grave, a mio avviso, è anche il livello della grafica computerizzata, visto che la stessa Toei riesce ormai a fare cose molto buone come ad esempio nelle "Pretty Cure".
Questi difetti col tempo vengono limati, ma non troppo, in sostituzione però arrivano altre male impressioni: pare cioè evidente che nel fare una conversione, quasi 1 a 1 del manga in anime, siano stati presi da quest'ultimo tutti i difetti e non tutti i pregi. Il disegno: character design bello ma non bellissimo, sicuramente lontano varie lunghezze dall'eccellenza di "Sailor Moon SS" e "Stars", ma anche freddo nell'impressione e soprattutto monocorde, trasmette poca emozione; spariscono quasi del tutto quindi i siparietti comici che ogni tanto nel manga rallegravano la situazione, anche grazie al disegno che all'occorrenza variava sul "buffo". Non c'è dubbio quindi che il manga, in questo senso, riuscisse a trasmettere molto più calore e simpatia a chi leggeva, oltre a far apprezzare meglio le co-protagoniste.
Difatti viene enfatizzata in negativo la caratteristica peculiare del manga che, specie nelle prime due saghe, aveva come centro assoluto Usagi in coppia con Mamoru, mentre le altre sailor senshi fanno solo da spalla. Quasi uno spreco quindi che il loro doppiaggio sia affidato a nomi di sicura fiducia come Hisako Kanemoto, Rina Satou, Ami Koshimizu e Shizuka Itou, se poi i loro personaggi fanno quasi da tappezzeria (magari si riprenderanno con le future canzoni). C'è sempre la Kotono Mitsuishi a fare Usagi/Moon, peccato che mantenga sempre il tono della vecchia serie e dunque stona un po' nelle arie più solenni di questa nuova.
Alla fine comunque Sailor Moon Crystal migliora ed esce alla distanza (magari perché la saga R è più avventurosa della prima) e si fa apprezzare specialmente per le arie musicali. Però davvero non si capisce...
Sembra di essere di fronte a una serie "accessorio" fatta per vendere... accessori, merchandising vario, figure e altra paccottiglia. Di fronte a tutto ciò è chiaro che la serie animata non costituisca un vero e proprio valore aggiunto, specie se non completa per tutta l'opera (piuttosto, continuerà? Chissà...) a chiudere il quadro generale della saga.
Non è contestabile la scelta di adattare fedelmente al manga, ma va anche proposta con un confezionamento tecnico all'altezza (il video del singolo della opening delle Momoiro Clover era fatto molto meglio e forse aveva illuso) e, soprattutto, se fedeltà deve essere, deve essere in toto, non togliendo qualche pezzo allegro che non si ritiene armonico con il nuovo stile.
Magari anche la storia originale è invecchiata male oppure, presa fuori dalla sua confezione cartacea originale, non è purtroppo mai stata granché. Ci avevano visto lungo all'epoca nel fare del manga un ottimo super sentai al femminile...
Questo vale in genere per film e opere con attori in carne ed ossa; produzioni animate dovrebbero soffrire meno di questo pericolo, poiché il soggetto da trasporre è molto più malleabile dall'operato umano.
E quindi, infine, come sarà andata con l'atteso ritorno in anime di "Sailor Moon"? Si sarà sentito l'effetto del passaggio del tempo?
Tra aspettative tanto differenti quanto il numero di fan e spettatori che attendevano il ritorno delle guerriere vestite alla marinara, la Toei, in più che certa collaborazione con la creatrice del brand Naoko Takeuchi, decide di creare con Sailor Moon Crystal un remake, mantenendosi molto fedele alla sceneggiatura originale del manga. La legittimità della scelta ci può stare sicuramente, i problemi sorgono però all'atto di vedere il prodotto finale.
Il primo impatto purtroppo non è molto positivo: disegni approssimativi e che a volte sfociano nel ridicolo involontario, animazioni elementari prive di qualsivoglia virtuosismo, ma soprattutto una pesante computer grafica da quattro soldi usata in vari momenti, tra cui le fondamentali trasformazioni, rovinano la visione del prodotto che si pone abbastanza al di sotto della media attuale per una serie TV. Particolarmente grave, a mio avviso, è anche il livello della grafica computerizzata, visto che la stessa Toei riesce ormai a fare cose molto buone come ad esempio nelle "Pretty Cure".
Questi difetti col tempo vengono limati, ma non troppo, in sostituzione però arrivano altre male impressioni: pare cioè evidente che nel fare una conversione, quasi 1 a 1 del manga in anime, siano stati presi da quest'ultimo tutti i difetti e non tutti i pregi. Il disegno: character design bello ma non bellissimo, sicuramente lontano varie lunghezze dall'eccellenza di "Sailor Moon SS" e "Stars", ma anche freddo nell'impressione e soprattutto monocorde, trasmette poca emozione; spariscono quasi del tutto quindi i siparietti comici che ogni tanto nel manga rallegravano la situazione, anche grazie al disegno che all'occorrenza variava sul "buffo". Non c'è dubbio quindi che il manga, in questo senso, riuscisse a trasmettere molto più calore e simpatia a chi leggeva, oltre a far apprezzare meglio le co-protagoniste.
Difatti viene enfatizzata in negativo la caratteristica peculiare del manga che, specie nelle prime due saghe, aveva come centro assoluto Usagi in coppia con Mamoru, mentre le altre sailor senshi fanno solo da spalla. Quasi uno spreco quindi che il loro doppiaggio sia affidato a nomi di sicura fiducia come Hisako Kanemoto, Rina Satou, Ami Koshimizu e Shizuka Itou, se poi i loro personaggi fanno quasi da tappezzeria (magari si riprenderanno con le future canzoni). C'è sempre la Kotono Mitsuishi a fare Usagi/Moon, peccato che mantenga sempre il tono della vecchia serie e dunque stona un po' nelle arie più solenni di questa nuova.
Alla fine comunque Sailor Moon Crystal migliora ed esce alla distanza (magari perché la saga R è più avventurosa della prima) e si fa apprezzare specialmente per le arie musicali. Però davvero non si capisce...
Sembra di essere di fronte a una serie "accessorio" fatta per vendere... accessori, merchandising vario, figure e altra paccottiglia. Di fronte a tutto ciò è chiaro che la serie animata non costituisca un vero e proprio valore aggiunto, specie se non completa per tutta l'opera (piuttosto, continuerà? Chissà...) a chiudere il quadro generale della saga.
Non è contestabile la scelta di adattare fedelmente al manga, ma va anche proposta con un confezionamento tecnico all'altezza (il video del singolo della opening delle Momoiro Clover era fatto molto meglio e forse aveva illuso) e, soprattutto, se fedeltà deve essere, deve essere in toto, non togliendo qualche pezzo allegro che non si ritiene armonico con il nuovo stile.
Magari anche la storia originale è invecchiata male oppure, presa fuori dalla sua confezione cartacea originale, non è purtroppo mai stata granché. Ci avevano visto lungo all'epoca nel fare del manga un ottimo super sentai al femminile...
Forse non c'è bisogno di un'altra recensione tra le varie offerte su questo portale, ma ne volevo scrivere comunque una... e mi vedo controcorrente a tutti i giudizi, quindi potrebbe essere utile (o fuorviante, se preferite) a chi non vuole fare l'hipster da "alla mia età i cartoni erano meglio"!
Prima però vorrei fare una premessa: prima dell'uscita di "Crystal", nel fandom di Sailor Moon c'era un fenomeno curioso, quello dei fan che si scagliavano contro l'anime del 1992 perché non era fedele al manga, perché nel manga c'era tanto più trasporto e passione, perché il character design del manga era fantastico, perché le censure dell'anime giapponese (figuriamoci Mediaset) erano assurde, perché era un anime immaturo, ecc., gente che invitava insomma a boicottare il vecchio anime e leggere il manga. Bene, la Toei ha deciso di accontentare i puristi realizzando un'opera degna esattamente del manga, prendendolo così com'è, con tutti i suoi difetti che venivano elogiati prima, e cosa succede? I fan si rivoltano contro il nuovo anime e si aggrappano al nostalgico anime del 1992, che ora viene descritto da molti come la perfezione in Terra.
Io li ho apprezzati entrambi, ma tra i due, pur essendo della generazione che vide l'anime del 1992, preferisco "Crystal" e vi spiego perché.
Grafica: tanto per cominciare il design è fedelissimo a quello del manga, non è stato neppure rivisitato per essere il più uguale possibile. Gente che grida all'orrore per le sproporzioni da grafica anni '80-'90 (riportate fedelmente qui), bocche minuscole sotto il naso, contorsionismi impossibili, generale effemminatezza di chiunque. Se vi piace il design originale del manga, questo anime è fatto per voi, in più ha una tecnica di realizzazione tutto sommato decente e superiore rispetto a quella del 1992 (non ve le ricordate le derp faces? No, eh?). La CGI è stata una scelta disprezzata da tutti, ma io non l'ho trovata così vitale: riguarda solo le trasformazioni e una scena della sigla.
Trama: la trama, con tutti i suoi difetti e la sua aura di improvvisazione, è invariata eccetto nella prima serie per una grande miglioria sugli Shitennou (a mio parere); nella seconda serie non viene tralasciato letteralmente nulla, se eccettuiamo la morte di un certo personaggio che veniva disintegrato senza pietà da Sailor Moon, mentre qui viene disintegrato dal cattivo di turno dopo essersi redento. La cosa più apprezzabile è che non ci sono filler: la trama procede spedita, senza perdite di tempo - l'anime glorioso del 1992 inoltre non usava i filler per caratterizzare le amiche della protagonista, anche lì relegate a sottilette Kraft quanto a spessore. Qui non ci provano nemmeno: lo show è Sailor Moon, non le scout.
Cast: no, non parlo del doppiaggio che comunque è buono, ma proprio dei personaggi. Questa serie ha la caratterizzazione del manga: Sailor Moon è più graziosa e buffa che comica, e la serie si preoccupa solo di enfatizzare quanto sia bella e sensibile, cosa che ci può stare considerato che è una principessa di un altro pianeta; Tuxedo Kamen ha finalmente una caratterizzazione seria, con spessore, e viene sviscerato da lui molto di più di un idiota che dispensa rose all'occorrenza: è un bel personaggio, con i pro e i contro. Le altre guerriere sono giusto delle comparse di decoro, non hanno una vera caratterizzazione, proprio come nel manga, e non ci si può lamentare - mentre gli Shitennou hanno qui una dignità, che la cattiva perde a loro favore. Per quanto riguarda Chibiusa, è un personaggio molto meno odioso della sua controparte del 1992, ma irrealistica per una bambina, mentre il Black Moon Clan spicca solo per il principe Diamond a causa della brevità degli episodi a loro dedicati.
Sonoro: personalmente non mi sono piaciute le musiche. So che sono state scritte con la collaborazione di Revo dei Sound Horizon ("Shingeki no Kyojin", per chi non conoscesse i Sound Horizon) e ce l'hanno messa davvero tutta per dare un'aura seria, rispettabile, epica. Ci riescono... anche se appunto troppi cori e troppe voci per me fanno risultare il tutto piatto. Le due sigle ci liberano finalmente di "Moonlight Densetsu", che è per gli hipster un "successo intramontabile e insostituibile"... si sostituisce eccome, invece!
Se vi piace il manga, dovete assolutamente guardare questa serie, lasciate perdere i pareri del web e i commenti degli hipster che ora si atteggiano a nostalgici del 1992. Questo anime non toglie la bellezza di quello precedente, consideratelo un qualcosa in più che la Toei vi ha fatto!
Prima però vorrei fare una premessa: prima dell'uscita di "Crystal", nel fandom di Sailor Moon c'era un fenomeno curioso, quello dei fan che si scagliavano contro l'anime del 1992 perché non era fedele al manga, perché nel manga c'era tanto più trasporto e passione, perché il character design del manga era fantastico, perché le censure dell'anime giapponese (figuriamoci Mediaset) erano assurde, perché era un anime immaturo, ecc., gente che invitava insomma a boicottare il vecchio anime e leggere il manga. Bene, la Toei ha deciso di accontentare i puristi realizzando un'opera degna esattamente del manga, prendendolo così com'è, con tutti i suoi difetti che venivano elogiati prima, e cosa succede? I fan si rivoltano contro il nuovo anime e si aggrappano al nostalgico anime del 1992, che ora viene descritto da molti come la perfezione in Terra.
Io li ho apprezzati entrambi, ma tra i due, pur essendo della generazione che vide l'anime del 1992, preferisco "Crystal" e vi spiego perché.
Grafica: tanto per cominciare il design è fedelissimo a quello del manga, non è stato neppure rivisitato per essere il più uguale possibile. Gente che grida all'orrore per le sproporzioni da grafica anni '80-'90 (riportate fedelmente qui), bocche minuscole sotto il naso, contorsionismi impossibili, generale effemminatezza di chiunque. Se vi piace il design originale del manga, questo anime è fatto per voi, in più ha una tecnica di realizzazione tutto sommato decente e superiore rispetto a quella del 1992 (non ve le ricordate le derp faces? No, eh?). La CGI è stata una scelta disprezzata da tutti, ma io non l'ho trovata così vitale: riguarda solo le trasformazioni e una scena della sigla.
Trama: la trama, con tutti i suoi difetti e la sua aura di improvvisazione, è invariata eccetto nella prima serie per una grande miglioria sugli Shitennou (a mio parere); nella seconda serie non viene tralasciato letteralmente nulla, se eccettuiamo la morte di un certo personaggio che veniva disintegrato senza pietà da Sailor Moon, mentre qui viene disintegrato dal cattivo di turno dopo essersi redento. La cosa più apprezzabile è che non ci sono filler: la trama procede spedita, senza perdite di tempo - l'anime glorioso del 1992 inoltre non usava i filler per caratterizzare le amiche della protagonista, anche lì relegate a sottilette Kraft quanto a spessore. Qui non ci provano nemmeno: lo show è Sailor Moon, non le scout.
Cast: no, non parlo del doppiaggio che comunque è buono, ma proprio dei personaggi. Questa serie ha la caratterizzazione del manga: Sailor Moon è più graziosa e buffa che comica, e la serie si preoccupa solo di enfatizzare quanto sia bella e sensibile, cosa che ci può stare considerato che è una principessa di un altro pianeta; Tuxedo Kamen ha finalmente una caratterizzazione seria, con spessore, e viene sviscerato da lui molto di più di un idiota che dispensa rose all'occorrenza: è un bel personaggio, con i pro e i contro. Le altre guerriere sono giusto delle comparse di decoro, non hanno una vera caratterizzazione, proprio come nel manga, e non ci si può lamentare - mentre gli Shitennou hanno qui una dignità, che la cattiva perde a loro favore. Per quanto riguarda Chibiusa, è un personaggio molto meno odioso della sua controparte del 1992, ma irrealistica per una bambina, mentre il Black Moon Clan spicca solo per il principe Diamond a causa della brevità degli episodi a loro dedicati.
Sonoro: personalmente non mi sono piaciute le musiche. So che sono state scritte con la collaborazione di Revo dei Sound Horizon ("Shingeki no Kyojin", per chi non conoscesse i Sound Horizon) e ce l'hanno messa davvero tutta per dare un'aura seria, rispettabile, epica. Ci riescono... anche se appunto troppi cori e troppe voci per me fanno risultare il tutto piatto. Le due sigle ci liberano finalmente di "Moonlight Densetsu", che è per gli hipster un "successo intramontabile e insostituibile"... si sostituisce eccome, invece!
Se vi piace il manga, dovete assolutamente guardare questa serie, lasciate perdere i pareri del web e i commenti degli hipster che ora si atteggiano a nostalgici del 1992. Questo anime non toglie la bellezza di quello precedente, consideratelo un qualcosa in più che la Toei vi ha fatto!
"Sailor Moon Crystal" è la nuova incarnazione anime di "Sailor Moon", la storia della bella paladina che veste alla marinara ideata da Naoko Takeuchi nel lontano 1992.
Realizzata per celebrare l'anniversario dei venti anni dalla sua creazione, "Sailor Moon Crystal" si propone come una versione anime fedele alla storia originale del manga, senza i tanti episodi aggiuntivi che hanno costituito e contribuito al successo della vecchia serie.
La storia dunque è sempre la stessa che conoscono tutti: l'imbranata quattordicenne Usagi Tsukino incontra la gatta nera Luna, che le dona il potere di trasformarsi nella guerriera Sailor Moon per lottare contro le forze del male. Ben presto Usagi scopre di avere delle compagne, altre guerriere Sailor e di essere la reincarnazione della principessa del regno della Luna.
L'anime è sì molto fedele al manga, al punto che adatta un capitolo del manga per ogni episodio, ma allo stesso tempo mostra come la storia sia invecchiata male e ne palesa i suoi difetti più evidenti, siano essi di strutturazione o di caratterizzazione dei personaggi.
Infatti, guardando la serie, è evidente come la Takeuchi nel suo manga abbia prestato davvero poca attenzione a tutti i personaggi oltre a Usagi. La storia è incentrata solo ed esclusivamente su di lei, mentre le sue compagne fanno solo da carta da parati. In questo caso è impietoso il confronto con la vecchia serie anime, che aveva al suo interno molti episodi dedicati alle altre guerriere, che venivano così caratterizzate molto meglio.
Lo stesso si può dire per i cattivi nemici, che hanno lo spessore psicologico di un foglio di carta.
L'anime è fin troppo statico e davvero poco dinamico, alcuni episodi sembrano realizzati in animazione flash, pieni come sono di fermo immagine. I "combattimenti" tra le Sailor e i nemici si limitano a pochi scambi di battute e al nome delle tecniche lanciate, ma anche questo aspetto è ereditato purtroppo dal manga.
Non va meglio nemmeno per quel che riguarda la realizzazione tecnica. Se del chara design non ci si può lamentare, in quanto molto simile all'originale della Takeuchi, che rende tutte le ragazze davvero bellissime, lo stesso non si può dire dei disegni veri e propri negli episodi.
E' quasi un insulto per lo spettatore vedere che degli episodi che vanno in onda ogni due settimane siano realizzati con così poca cura. Volti storti, occhi ad altezze diverse, dita lunghissime, proporzioni sbagliate, ecc. Alcuni episodi sono uno sfacelo completo, e il fatto che siano stati migliorati per la versione DVD/Blu-ray è l'aggiunta del danno alla beffa.
Per fortuna, qualcosa di positivo ancora c'è. Si tratta della parte audio dell'anime. Le sigle che accompagnano l'inizio e la fine di ogni episodio sono molto belle e orecchiabili, in particolare "Moon Pride", la nuova sigla di apertura cantata dal gruppo idol Momoiro Clover Z, che non fa rimpiangere la storica "Moonlight Densetsu".
Anche il doppiaggio è di buona fattura, anche se tutto il cast è stato cambiato, esclusa la voce di Sailor Moon che è rimasta quella di Kotono Mitsuishi. Le nuove doppiatrici avevano sulle spalle un grosso peso, ma se la sono cavata egregiamente, superando la prova a pieni voti.
Lo stesso, come già detto, non si può dire per lo staff tecnico che ha perso davvero un occasione importantissima per rinverdire i fasti di "Sailor Moon".
A chi è rivolta questa serie allora? Le nuove generazioni non riusciranno a farsela piacere, visto che la storia è davvero fin troppo semplice e per certi versi anche banale, con vari difetti di scrittura. I vecchi fan invece faranno gli inevitabili paragoni con il vecchio anime, e "Crystal" ne esce con le ossa rotte. Chi ha apprezzato il manga, invece, potrebbe anche apprezzare questa nuova versione, che ne eredita i pochi pregi e i tanti difetti.
Se però dovessi consigliare qualcuno che non conosce "Sailor Moon", gli direi di guardarsi il vecchio anime del 1992, superiore a questo in tutti gli aspetti.
"Sailor Moon Crystal" si rivela essere una delle più grandi occasioni sprecate per quel che riguarda il franchise.
Realizzata per celebrare l'anniversario dei venti anni dalla sua creazione, "Sailor Moon Crystal" si propone come una versione anime fedele alla storia originale del manga, senza i tanti episodi aggiuntivi che hanno costituito e contribuito al successo della vecchia serie.
La storia dunque è sempre la stessa che conoscono tutti: l'imbranata quattordicenne Usagi Tsukino incontra la gatta nera Luna, che le dona il potere di trasformarsi nella guerriera Sailor Moon per lottare contro le forze del male. Ben presto Usagi scopre di avere delle compagne, altre guerriere Sailor e di essere la reincarnazione della principessa del regno della Luna.
L'anime è sì molto fedele al manga, al punto che adatta un capitolo del manga per ogni episodio, ma allo stesso tempo mostra come la storia sia invecchiata male e ne palesa i suoi difetti più evidenti, siano essi di strutturazione o di caratterizzazione dei personaggi.
Infatti, guardando la serie, è evidente come la Takeuchi nel suo manga abbia prestato davvero poca attenzione a tutti i personaggi oltre a Usagi. La storia è incentrata solo ed esclusivamente su di lei, mentre le sue compagne fanno solo da carta da parati. In questo caso è impietoso il confronto con la vecchia serie anime, che aveva al suo interno molti episodi dedicati alle altre guerriere, che venivano così caratterizzate molto meglio.
Lo stesso si può dire per i cattivi nemici, che hanno lo spessore psicologico di un foglio di carta.
L'anime è fin troppo statico e davvero poco dinamico, alcuni episodi sembrano realizzati in animazione flash, pieni come sono di fermo immagine. I "combattimenti" tra le Sailor e i nemici si limitano a pochi scambi di battute e al nome delle tecniche lanciate, ma anche questo aspetto è ereditato purtroppo dal manga.
Non va meglio nemmeno per quel che riguarda la realizzazione tecnica. Se del chara design non ci si può lamentare, in quanto molto simile all'originale della Takeuchi, che rende tutte le ragazze davvero bellissime, lo stesso non si può dire dei disegni veri e propri negli episodi.
E' quasi un insulto per lo spettatore vedere che degli episodi che vanno in onda ogni due settimane siano realizzati con così poca cura. Volti storti, occhi ad altezze diverse, dita lunghissime, proporzioni sbagliate, ecc. Alcuni episodi sono uno sfacelo completo, e il fatto che siano stati migliorati per la versione DVD/Blu-ray è l'aggiunta del danno alla beffa.
Per fortuna, qualcosa di positivo ancora c'è. Si tratta della parte audio dell'anime. Le sigle che accompagnano l'inizio e la fine di ogni episodio sono molto belle e orecchiabili, in particolare "Moon Pride", la nuova sigla di apertura cantata dal gruppo idol Momoiro Clover Z, che non fa rimpiangere la storica "Moonlight Densetsu".
Anche il doppiaggio è di buona fattura, anche se tutto il cast è stato cambiato, esclusa la voce di Sailor Moon che è rimasta quella di Kotono Mitsuishi. Le nuove doppiatrici avevano sulle spalle un grosso peso, ma se la sono cavata egregiamente, superando la prova a pieni voti.
Lo stesso, come già detto, non si può dire per lo staff tecnico che ha perso davvero un occasione importantissima per rinverdire i fasti di "Sailor Moon".
A chi è rivolta questa serie allora? Le nuove generazioni non riusciranno a farsela piacere, visto che la storia è davvero fin troppo semplice e per certi versi anche banale, con vari difetti di scrittura. I vecchi fan invece faranno gli inevitabili paragoni con il vecchio anime, e "Crystal" ne esce con le ossa rotte. Chi ha apprezzato il manga, invece, potrebbe anche apprezzare questa nuova versione, che ne eredita i pochi pregi e i tanti difetti.
Se però dovessi consigliare qualcuno che non conosce "Sailor Moon", gli direi di guardarsi il vecchio anime del 1992, superiore a questo in tutti gli aspetti.
"Sailor Moon Crystal" si rivela essere una delle più grandi occasioni sprecate per quel che riguarda il franchise.
"Sailor Moon Crystal" è stato il più grande "abbaglio" che potessi prendere.
Sebbene fossi consapevole del fatto che si sarebbe trattato di un prodotto che nulla aveva a che vedere con la serie storica, aspettavo questo remake con grande emozione e sufficiente ottimismo (calcolando che ho persino amato il tanto criticato live action).
Con l'anime storico, a livello di grafica, effetti speciali e animazioni raggiunsero una tale eccellenza che non ho riscontrato neanche in serie dei primi anni 2000, e, a livello di storia, toccava un po' tutti i generi così da accontentare un più ampio pubblico (commedia, sentimentale, mistero, combattimento, azione, scolastico, demenziale...). Raccolti tutti i vecchi pregi, immaginavo quindi una TOEI non dico più matura, ma perlomeno che lavorasse con la stessa filosofia: con effetti speciali di ultima generazione che rendessero giustizia all'immensità di Usagi e delle sue compagne, proprio come fecero all'epoca rispetto agli standard degli anni '90; poi con un sapiente "intreccio" di generi, magari svecchiando l'umorismo e le relazioni interpersonali, riducendo i cliché e la prevedibilità.
Bene, capisco che ognuno abbia i suoi gusti, ma questo remake non è nulla di tutto ciò: animazioni macchinose e da quattro soldi (meglio "L'Uomo Tigre" del '69), pochi fotogrammi e perlopiù statici, colonne sonore da fame (non che pretendessi Giuseppe Verdi, ma queste mi ricordano quelle della serie storica americana - sì, per chi non lo sapesse in America cambiarono tutte le colonne sonore, un vero scempio!), palese utilizzo del 3D per le trasformazioni ("Rapunzel" è in 2D a confronto), piattume generale della storia, personaggi non caratterizzati, assenza di pathos ed emozioni (anzi, mi ha dato il senso di "drammaticità forzata"), non strappa neppure un sorriso, non trascina, non ti invoglia a proseguire neanche quando l'episodio termina "sul più bello" (si fa per dire "bello").
Poi, comprendo il voler ridurre la storia all'essenziale evitando le centinaia di episodi filler, ma qui c'è un troppo rapido susseguirsi degli eventi che non dà il tempo né il modo di maturare alcun sentimento (a parte quello di disprezzo). La storia sarebbe dovuta scorrere più lentamente, che so, almeno un cinque-sei minuti ad episodio avrebbero dovuto dedicarli alle gag di Usagi e delle sue compagne, per due motivi: per cercare di dar loro un'identità, una personalità (e magari favorire anche l'immedesimazione dello spettatore in una di loro e non per forza in Usagi), e per "staccare" un po' la spina, per bilanciare il contenuto serio e quello più spiritoso della spensieratezza/quotidianità.
Non dimentichiamoci che "anime" e "manga" (come anche "libro" e "film") sono due mezzi di comunicazione differenti e necessitano di tecniche differenti di adattamento e realizzazione, ed è per questo che nell'anime è molto più palese la "corsa contro il tempo", c'è bisogno di più tempo per far scaturire empatia (sebbene anche il manga sia alquanto "frettoloso" ed "essenziale"...).
E' davvero un peccato aver sfruttato così la fama di "Sailor Moon", questa serie altro non è che una 'commercialata' pazzesca mascherata da contentino per i fan storici (sì, perché non credo che abbia conquistato molti cuori tra quelli d'ultima generazione).
Spero che ora sia soddisfatta Naoko Takeuchi: finalmente si son degnati di realizzare una trasposizione animata fedele alla controparte cartacea, visto che vent'anni fa rimase tanto indignata dalle scelte "alternative" della TOEI. Peccato però che addirittura una presentazione di Power Point con vignette dell'eroina e musiche in midi di sottofondo avrebbe reso di più!
Infine ci tengo a precisare che non parlo da nostalgica, perché so apprezzare le novità e ho visto remake di tutto rispetto... Il mio voto dunque è 2 (uno per i disegni e l'altro per lo sforzo di fedeltà al manga, che tra l'altro non è neanche 'sto capolavoro).
Sebbene fossi consapevole del fatto che si sarebbe trattato di un prodotto che nulla aveva a che vedere con la serie storica, aspettavo questo remake con grande emozione e sufficiente ottimismo (calcolando che ho persino amato il tanto criticato live action).
Con l'anime storico, a livello di grafica, effetti speciali e animazioni raggiunsero una tale eccellenza che non ho riscontrato neanche in serie dei primi anni 2000, e, a livello di storia, toccava un po' tutti i generi così da accontentare un più ampio pubblico (commedia, sentimentale, mistero, combattimento, azione, scolastico, demenziale...). Raccolti tutti i vecchi pregi, immaginavo quindi una TOEI non dico più matura, ma perlomeno che lavorasse con la stessa filosofia: con effetti speciali di ultima generazione che rendessero giustizia all'immensità di Usagi e delle sue compagne, proprio come fecero all'epoca rispetto agli standard degli anni '90; poi con un sapiente "intreccio" di generi, magari svecchiando l'umorismo e le relazioni interpersonali, riducendo i cliché e la prevedibilità.
Bene, capisco che ognuno abbia i suoi gusti, ma questo remake non è nulla di tutto ciò: animazioni macchinose e da quattro soldi (meglio "L'Uomo Tigre" del '69), pochi fotogrammi e perlopiù statici, colonne sonore da fame (non che pretendessi Giuseppe Verdi, ma queste mi ricordano quelle della serie storica americana - sì, per chi non lo sapesse in America cambiarono tutte le colonne sonore, un vero scempio!), palese utilizzo del 3D per le trasformazioni ("Rapunzel" è in 2D a confronto), piattume generale della storia, personaggi non caratterizzati, assenza di pathos ed emozioni (anzi, mi ha dato il senso di "drammaticità forzata"), non strappa neppure un sorriso, non trascina, non ti invoglia a proseguire neanche quando l'episodio termina "sul più bello" (si fa per dire "bello").
Poi, comprendo il voler ridurre la storia all'essenziale evitando le centinaia di episodi filler, ma qui c'è un troppo rapido susseguirsi degli eventi che non dà il tempo né il modo di maturare alcun sentimento (a parte quello di disprezzo). La storia sarebbe dovuta scorrere più lentamente, che so, almeno un cinque-sei minuti ad episodio avrebbero dovuto dedicarli alle gag di Usagi e delle sue compagne, per due motivi: per cercare di dar loro un'identità, una personalità (e magari favorire anche l'immedesimazione dello spettatore in una di loro e non per forza in Usagi), e per "staccare" un po' la spina, per bilanciare il contenuto serio e quello più spiritoso della spensieratezza/quotidianità.
Non dimentichiamoci che "anime" e "manga" (come anche "libro" e "film") sono due mezzi di comunicazione differenti e necessitano di tecniche differenti di adattamento e realizzazione, ed è per questo che nell'anime è molto più palese la "corsa contro il tempo", c'è bisogno di più tempo per far scaturire empatia (sebbene anche il manga sia alquanto "frettoloso" ed "essenziale"...).
E' davvero un peccato aver sfruttato così la fama di "Sailor Moon", questa serie altro non è che una 'commercialata' pazzesca mascherata da contentino per i fan storici (sì, perché non credo che abbia conquistato molti cuori tra quelli d'ultima generazione).
Spero che ora sia soddisfatta Naoko Takeuchi: finalmente si son degnati di realizzare una trasposizione animata fedele alla controparte cartacea, visto che vent'anni fa rimase tanto indignata dalle scelte "alternative" della TOEI. Peccato però che addirittura una presentazione di Power Point con vignette dell'eroina e musiche in midi di sottofondo avrebbe reso di più!
Infine ci tengo a precisare che non parlo da nostalgica, perché so apprezzare le novità e ho visto remake di tutto rispetto... Il mio voto dunque è 2 (uno per i disegni e l'altro per lo sforzo di fedeltà al manga, che tra l'altro non è neanche 'sto capolavoro).
Questa nuova versione di "Sailor Moon" presenta molti pregi, ma anche molti difetti. Inizio subito col dire che questo anime è fedelissimo al manga, quindi chi ha avuto la fortuna di leggerlo può aspettarsi veramente di vedere la storia originale di "Sailor Moon". Io che la sto seguendo sono sempre più emozionata, direi che come trama e storia non ha nulla da invidiare alla serie degli anni '90, fedele al 100% alla storia di Naoko Tacheuchi. Ma purtroppo oggigiorno facciamo i conti con la rovina di anime e videogame: la tecnologia che fa più danno che altro.
Devo ammettere che mi disgusta molto l'eccessivo "abuso" di computer grafica da parte della Toei: credo che non si siano accorti che le trasformazioni, per quanto abbiano cercato di mantenere le originali, e le sigle, dire che fanno pena pietà e compassione è dire veramente poco.
Nel complesso il mio voto è sufficiente perché a tanti pregi si contrappongono altrettanti difetti. Guadagna un bel 7 grazie alle musiche che rendono più epica la storia e la fedeltà al manga. Consiglio di guardarlo, perché solo guardando si può capire la profondità della storia e lo sfacelo della CG.
Devo ammettere che mi disgusta molto l'eccessivo "abuso" di computer grafica da parte della Toei: credo che non si siano accorti che le trasformazioni, per quanto abbiano cercato di mantenere le originali, e le sigle, dire che fanno pena pietà e compassione è dire veramente poco.
Nel complesso il mio voto è sufficiente perché a tanti pregi si contrappongono altrettanti difetti. Guadagna un bel 7 grazie alle musiche che rendono più epica la storia e la fedeltà al manga. Consiglio di guardarlo, perché solo guardando si può capire la profondità della storia e lo sfacelo della CG.
Ho retto finché ho potuto. Finché non ho realizzato che qualcosa, di questa serie, proprio non mi andava giù. E quel qualcosa era tutto. Logico fissarsi delle aspettative: le mie erano alte, e laddove per molti derivassero soprattutto dal fattore nostalgico, nella mia situazione si era affiancato, ad esso, un acceso desiderio di riportare alla mia mente "Sailor Moon" in quanto trama, dacché ormai quasi completamente dimenticata. È stato, in un certo senso, come guardarlo per la prima volta. Il risultato è stato invece sconfortante: non mi sarei mai immaginato che seguire una serie di tal calibro (sulla carta) si rivelasse così faticoso, e che perfino un intervallo bisettimanale a cavallo fra gli episodi non sarebbe bastato ad alleggerire il peso della visione.
Di questo Crystal non ho trovato un solo elemento che non fosse trattato con superficialità. Tanto per sparare sulla croce rossa, inizio col dire che la realizzazione tecnica è da far accapponare la pelle, una presa in giro bella e buona da parte di un colosso come la Toei. Tralasciando un chara-design traboccante di quality, striminziti fondali acquerello, digitale da lame ai polsi (che non ha risparmiato nemmeno l'altrimenti piacevole opening) e animazioni da piattino delle offerte, a lasciarmi allibito è stata soprattutto una regia capace di riportarmi davvero indietro nel tempo, nel '92, quando la serie originale venne messa in onda. Terribili i movimenti di macchina, inefficaci nel compensare il basso numero di disegni, disastrosa la fase di post-produzione, dalla quale neanche il doppiaggio esce illeso. Insomma, se do un'occhiata al calendario e leggo "2014", vuol dire che non ho usato io una macchina del tempo, ma che l'anime, tecnicamente, risulta proprio obsoleto. Come lo è l'impostazione del racconto, nel suo succedersi frettoloso, scontato, ciclico di stilemi narrativi che sentono il peso del tempo più di quanto sia lecito aspettarsi da un reboot. Se poi rammento di aver trovato estremamente godibili opere ben più longeve di questa, neppure l'anno di realizzazione può fare da scusante a cotale banalizzazione scenica e povertà di caratterizzazioni.
Pare insomma che alla Toei abbiano preso fin troppo alla lettera il concetto di rifacimento e che, senza azzardare alcun tentativo di attualizzazione del brand, si siano "accontentati di accontentare" i medesimi spettatori/lettori di venti anni fa. Per Toei è stato imperativo non rischiare troppo, svolgere il compitino, e per il resto lasciar ricostruire tutto all'immaginazione degli appassionati. Ma molti di essi, come i primi dati di vendita hanno dimostrato, non hanno gradito il trattamento subito, e trovo sia giusto così.
Di questo Crystal non ho trovato un solo elemento che non fosse trattato con superficialità. Tanto per sparare sulla croce rossa, inizio col dire che la realizzazione tecnica è da far accapponare la pelle, una presa in giro bella e buona da parte di un colosso come la Toei. Tralasciando un chara-design traboccante di quality, striminziti fondali acquerello, digitale da lame ai polsi (che non ha risparmiato nemmeno l'altrimenti piacevole opening) e animazioni da piattino delle offerte, a lasciarmi allibito è stata soprattutto una regia capace di riportarmi davvero indietro nel tempo, nel '92, quando la serie originale venne messa in onda. Terribili i movimenti di macchina, inefficaci nel compensare il basso numero di disegni, disastrosa la fase di post-produzione, dalla quale neanche il doppiaggio esce illeso. Insomma, se do un'occhiata al calendario e leggo "2014", vuol dire che non ho usato io una macchina del tempo, ma che l'anime, tecnicamente, risulta proprio obsoleto. Come lo è l'impostazione del racconto, nel suo succedersi frettoloso, scontato, ciclico di stilemi narrativi che sentono il peso del tempo più di quanto sia lecito aspettarsi da un reboot. Se poi rammento di aver trovato estremamente godibili opere ben più longeve di questa, neppure l'anno di realizzazione può fare da scusante a cotale banalizzazione scenica e povertà di caratterizzazioni.
Pare insomma che alla Toei abbiano preso fin troppo alla lettera il concetto di rifacimento e che, senza azzardare alcun tentativo di attualizzazione del brand, si siano "accontentati di accontentare" i medesimi spettatori/lettori di venti anni fa. Per Toei è stato imperativo non rischiare troppo, svolgere il compitino, e per il resto lasciar ricostruire tutto all'immaginazione degli appassionati. Ma molti di essi, come i primi dati di vendita hanno dimostrato, non hanno gradito il trattamento subito, e trovo sia giusto così.
Desolata nel recensire in modo negativo questo remake di "Sailor Moon", ma non mi rimane altra scelta. Quando ho saputo di un remake fedele alla storia del manga, ero davvero entusiasta e, guardando il trailer, sembrava un prodotto fatto per bene; peccato che, dopo aver visto il primo episodio, ho riscontrato più difetti che pregi.
La trama è sempre la stessa: Usagi Tsukino, ragazza imbranata, goffa e infantile di quattordici anni diventa la paladina della giustizia Sailor Moon grazie alla gattina Luna. Il design rispecchia fedelmente il tratto della mangaka e i disegni sono davvero curatissimi. Fin qui ci siamo. Ma arriva il brutto. Questa serie non mi trasmette le stesse sensazioni come quella del '92: quella degli anni '90 mi divertiva, mi emozionava, mi commuoveva, con questa mi annoio, dico sul serio! Perché mi annoio? Perché, se nella vecchia serie c'era una buona caratterizzazione nei personaggi, nel remake c'è soltanto una piattezza infinita. Usagi non solo non fa per niente ridere (è buffa ma non è simpatica), ma si dimostra essere scocciante con le sue lagne (dimenticavo, la doppiatrice è sempre la stessa, ma non il livello qualitativo...); anche le altre soffrono di poco carisma nei loro caratteri. Guardando questa serie, la trovo tutta "fredda", "piatta" e anche un po' banale. Apprezzo che la storia e i disegni siano fedeli al manga, ma questo non basta per farmi innamorare come aveva fatto la vecchia serie.
Dimenticavo le henshin: davvero orrende, e poi perché in 3D?! Sembrano fatte di gomma! Mi piacciono soltanto i disegni (che poi, a volte, non sempre, sembrano fatti bene, vi avverto...) e l'opening.
Riassumendo, guardatela solo per curiosità, ma vi posso assicurare che non vi state perdendo niente (specialmente se, a prescindere, non siete fan delle Sailor). Io lo guardo solo perché mi incuriosisce, ma, ripeto, la serie vecchia era tutta un'altra cosa.
La trama è sempre la stessa: Usagi Tsukino, ragazza imbranata, goffa e infantile di quattordici anni diventa la paladina della giustizia Sailor Moon grazie alla gattina Luna. Il design rispecchia fedelmente il tratto della mangaka e i disegni sono davvero curatissimi. Fin qui ci siamo. Ma arriva il brutto. Questa serie non mi trasmette le stesse sensazioni come quella del '92: quella degli anni '90 mi divertiva, mi emozionava, mi commuoveva, con questa mi annoio, dico sul serio! Perché mi annoio? Perché, se nella vecchia serie c'era una buona caratterizzazione nei personaggi, nel remake c'è soltanto una piattezza infinita. Usagi non solo non fa per niente ridere (è buffa ma non è simpatica), ma si dimostra essere scocciante con le sue lagne (dimenticavo, la doppiatrice è sempre la stessa, ma non il livello qualitativo...); anche le altre soffrono di poco carisma nei loro caratteri. Guardando questa serie, la trovo tutta "fredda", "piatta" e anche un po' banale. Apprezzo che la storia e i disegni siano fedeli al manga, ma questo non basta per farmi innamorare come aveva fatto la vecchia serie.
Dimenticavo le henshin: davvero orrende, e poi perché in 3D?! Sembrano fatte di gomma! Mi piacciono soltanto i disegni (che poi, a volte, non sempre, sembrano fatti bene, vi avverto...) e l'opening.
Riassumendo, guardatela solo per curiosità, ma vi posso assicurare che non vi state perdendo niente (specialmente se, a prescindere, non siete fan delle Sailor). Io lo guardo solo perché mi incuriosisce, ma, ripeto, la serie vecchia era tutta un'altra cosa.
Questa serie di "Sailor Moon" mi sta piacendo veramente tanto. Ci sono tantissime cose che, a mio parere, sono state migliorate rispetto all'altra serie del 1992: come prima cosa i disegni sono stati cambiati e sono stati resi più simili a quelli nati dal tratto di Naoko Takeuchi e anche un po' meno "bambineschi" (Usagi, la protagonista, in effetti ha quattordici anni); la trama dell'anime segue precisamente quella del manga e ogni episodio corrisponde, infatti, ad ogni capitolo di questo; le trasformazioni delle guerriere Sailor, anche grazie alla grafica 3D, sono più realistiche e, mentre queste avvengono, i vari elementi appartenenti alle guerriere (il fuoco di Sailor Mars, l'acqua di Sailor Mercury, ecc.) vengono messi molto in evidenza. La canzone "Moon Pride", utilizzata come opening, è molto adatta a questo anime perché si riesce a percepire, non solo dalla musica ma anche dal testo, la forza, il dolore e la felicità delle guerriere Sailor. Ho deciso di dare come voto un 10 a questo anime sia per la trama, lo svolgimento della vicenda e la storia romantica sia per tutti i piccoli particolari (di cui ho parlato anche sopra) che arricchiscono e completano il tutto in modo impeccabile.
<b>Attenzione: questa parte contiene spoiler</b>
Gli episodi annunciati sono ventisei e quindi, seguendo i capitoli del manga, la serie di "Sailor Moon Crystal" dovrebbe corrispondere alle prime due serie di "Sailor Moon" (del 1992) e quindi dovrebbe comparire in seguito anche Chibiusa, la figlia di "Sailor Moon".
<b>Attenzione: questa parte contiene spoiler</b>
Gli episodi annunciati sono ventisei e quindi, seguendo i capitoli del manga, la serie di "Sailor Moon Crystal" dovrebbe corrispondere alle prime due serie di "Sailor Moon" (del 1992) e quindi dovrebbe comparire in seguito anche Chibiusa, la figlia di "Sailor Moon".