Steins;Gate OAV (2012)
“Poriomania egoistica” è un OAV senza pretese della serie “Steins;Gate”. Sebbene sia spesso indicato come sequel, o addirittura come episodio 25 della serie principale, è più che altro un episodio extra che non aggiunge niente di particolare alla storia originale, ma che riesce comunque a funzionare come puntata celebrativa nella quale si rivedono i vari personaggi e dove viene dato maggiormente spazio al lato sentimentale che nella serie si era rivelato tanto inaspettato quanto riuscito.
Tuttavia, si tratta di un episodio che rischia di generare false aspettative, visto che per l’appunto si tratta comunque di una visione abbastanza inutile e priva di contenuti interessanti sul piano narrativo. Il lato tecnico invece non delude, e anche il finale si è rivelato piuttosto soddisfacente. Nel complesso, se visto senza aspettative, questo OAV può anche risultare piacevole, ma lo vedo più come un prodotto destinato ai fan, che non a spettatori che, come me, hanno apprezzato la serie, ma senza adorarla.
Tuttavia, si tratta di un episodio che rischia di generare false aspettative, visto che per l’appunto si tratta comunque di una visione abbastanza inutile e priva di contenuti interessanti sul piano narrativo. Il lato tecnico invece non delude, e anche il finale si è rivelato piuttosto soddisfacente. Nel complesso, se visto senza aspettative, questo OAV può anche risultare piacevole, ma lo vedo più come un prodotto destinato ai fan, che non a spettatori che, come me, hanno apprezzato la serie, ma senza adorarla.
"Egoistic Poriomania" è il sequel non canonico della serie animata "Steins;Gate", in quanto le vicende narrate non sono tratte dall'omonima visual novel uscita nel 2009. Nell'attrattore Steins;Gate, Okabe e gli altri membri del laboratorio sono invitati da Faris ad andare in America, quindi la storia è ambientata pochi mesi dopo la fine della serie animata, e l'inizio è in "medias res". Infatti il protagonista viene mostrato allo stremo delle forze, che corre nel deserto, e sembra che l'organizzazione gli abbia teso una grande trappola.
Per quanto l'episodio sia godibile, grazie alle ottime animazioni, che si mantengono al livello della serie originale, non aggiunge molto all'opera in questione. Effettivamente la storia di Okabe si era già conclusa, ma potrebbe risultare interessante concentrarsi sui personaggi secondari. Ma ciò non avviene, dato che in questo OVA il punto di vista rimane, comunque, quello dello scienziato pazzo, che tutti conosciamo. Peccato che anche il nostro protagonista in certi punti risulta molto stereotipato rispetto alla serie, addirittura si farà arrestare per ben due volte per il suo atteggiamento da "chūnibyō". In realtà l'Okabe canonico scherza fino a un certo punto, difatti è cosciente del fatto che c'è un limite, dunque non si autoproclamerebbe scienziato pazzo davanti al responsabile dell'aeroporto. Nemmeno il resto del cast appare particolarmente rilevante, dato che l'episodio si concentra maggiormente sul rapporto tra Okabe e Kurisu per accontentare lo spettatore medio, che desidera ardentemente vedere la propria coppia preferita insieme.
Potrebbe essere carino come "spin off", ma come sequel effettivo della serie risulta molto deludente. Non offre nemmeno molti degli spunti di riflessione che rendevano coinvolgente e appassionante l'opera originale. Semplicemente accenna la questione dei déjà vu, che poi diverrà il tema principale, sviscerato egregiamente, del film. Infatti, l'autore vuole spiegare l'esistenza di questi ultimi, come ricordi di altre linee temporali. Anche se questa tematica era già stata trattata nella serie originale e non necessitava di ulteriori approfondimenti.
Inoltre abbiamo delle incongruenze con il "midquel" canonico, ovvero "Steins;Gate 0", ma anche con il film originale "Load Region of Déjà Vu", per quanto concerne il "character design" del personaggio di Yuki Amane.
In conclusione, nonostante questi difetti, questo OVA come semplice episodio speciale potrebbe accontentare i fan, che vogliono un continuo, ma allo stesso tempo si nota la difficoltà di proseguire la storia con protagonista Okabe Rintarou, che ormai non ha più nulla da raccontare.
Per quanto l'episodio sia godibile, grazie alle ottime animazioni, che si mantengono al livello della serie originale, non aggiunge molto all'opera in questione. Effettivamente la storia di Okabe si era già conclusa, ma potrebbe risultare interessante concentrarsi sui personaggi secondari. Ma ciò non avviene, dato che in questo OVA il punto di vista rimane, comunque, quello dello scienziato pazzo, che tutti conosciamo. Peccato che anche il nostro protagonista in certi punti risulta molto stereotipato rispetto alla serie, addirittura si farà arrestare per ben due volte per il suo atteggiamento da "chūnibyō". In realtà l'Okabe canonico scherza fino a un certo punto, difatti è cosciente del fatto che c'è un limite, dunque non si autoproclamerebbe scienziato pazzo davanti al responsabile dell'aeroporto. Nemmeno il resto del cast appare particolarmente rilevante, dato che l'episodio si concentra maggiormente sul rapporto tra Okabe e Kurisu per accontentare lo spettatore medio, che desidera ardentemente vedere la propria coppia preferita insieme.
Potrebbe essere carino come "spin off", ma come sequel effettivo della serie risulta molto deludente. Non offre nemmeno molti degli spunti di riflessione che rendevano coinvolgente e appassionante l'opera originale. Semplicemente accenna la questione dei déjà vu, che poi diverrà il tema principale, sviscerato egregiamente, del film. Infatti, l'autore vuole spiegare l'esistenza di questi ultimi, come ricordi di altre linee temporali. Anche se questa tematica era già stata trattata nella serie originale e non necessitava di ulteriori approfondimenti.
Inoltre abbiamo delle incongruenze con il "midquel" canonico, ovvero "Steins;Gate 0", ma anche con il film originale "Load Region of Déjà Vu", per quanto concerne il "character design" del personaggio di Yuki Amane.
In conclusione, nonostante questi difetti, questo OVA come semplice episodio speciale potrebbe accontentare i fan, che vogliono un continuo, ma allo stesso tempo si nota la difficoltà di proseguire la storia con protagonista Okabe Rintarou, che ormai non ha più nulla da raccontare.
Al termine della serie originale "Steins;Gate", ecco questo OAV che riprende la trama "centrale" esattamente qualche tempo dopo il finale emozionante, coinvolgente e, soprattutto, indimenticabile.
In realtà questo OAV ha tutto l'aspetto di un semplice spin-off senza molte pretese: il comparto tecnico è leggermente sopra la media, ma il character design, l'appeal dei personaggi, gli ambienti e la costruzione artistica del prodotto sono sulla stessa falsariga della precedente serie di grande successo, e questo è in ogni caso un punto a favore.
Evitando ogni genere di spoiler, possiamo dire che in soli venticinque minuti questa mini-storia è decentrata solo in modo marginale dal filone principale, e ne sfrutta lo spunto iniziale, ovvero un viaggio in America per supportare Faris in un torneo di carte collezionabili (una cosa tipo "Yu-Gi-Oh" o "Magic", per intenderci), e che finalmente ricongiunge la cricca del laboratorio con la tanto celebre e ormai assente Kurisu.
L'atmosfera è scanzonata, Okabe torna ad essere il solito sciocco, folle buffone "maddo saientisto", ma qualcosa è nell'aria, frammenti di sogni provenienti da altri universi, ricordi sopiti, e ancora una volta la dolce, tenera, romantica morale dove l'amore può davvero andare oltre lo spazio e il tempo.
Breve ma intenso, soprattutto nella seconda metà. Gradevolissimo, vi farà sorridere se avrete dannatamente sofferto durante tutto quel capolavoro che è "Steins;Gate".
In realtà questo OAV ha tutto l'aspetto di un semplice spin-off senza molte pretese: il comparto tecnico è leggermente sopra la media, ma il character design, l'appeal dei personaggi, gli ambienti e la costruzione artistica del prodotto sono sulla stessa falsariga della precedente serie di grande successo, e questo è in ogni caso un punto a favore.
Evitando ogni genere di spoiler, possiamo dire che in soli venticinque minuti questa mini-storia è decentrata solo in modo marginale dal filone principale, e ne sfrutta lo spunto iniziale, ovvero un viaggio in America per supportare Faris in un torneo di carte collezionabili (una cosa tipo "Yu-Gi-Oh" o "Magic", per intenderci), e che finalmente ricongiunge la cricca del laboratorio con la tanto celebre e ormai assente Kurisu.
L'atmosfera è scanzonata, Okabe torna ad essere il solito sciocco, folle buffone "maddo saientisto", ma qualcosa è nell'aria, frammenti di sogni provenienti da altri universi, ricordi sopiti, e ancora una volta la dolce, tenera, romantica morale dove l'amore può davvero andare oltre lo spazio e il tempo.
Breve ma intenso, soprattutto nella seconda metà. Gradevolissimo, vi farà sorridere se avrete dannatamente sofferto durante tutto quel capolavoro che è "Steins;Gate".
Un finale per i curiosi che come me si chiedevano: "Ma sarà davvero tutto finito?"
Questo OAV si inserisce perfettamente come chiusura della serie, confermando la linea temporale dell'ultimo episodio, senza andare a intaccare quelle che erano le conclusioni raggiunte. Con la giusta dose di sentimenti, l'umorismo delle prime puntate della serie ritorna in questo episodio speciale, il cui obiettivo approfondisce principalmente quello che è lo sguardo che i personaggi "secondari" hanno, senza aver partecipato alle drammatiche vicende. E in più si scopre un nuovo personaggio, strettamente legato agli altri, che "non" è mai apparso direttamente nella serie.
Questo OAV si inserisce perfettamente come chiusura della serie, confermando la linea temporale dell'ultimo episodio, senza andare a intaccare quelle che erano le conclusioni raggiunte. Con la giusta dose di sentimenti, l'umorismo delle prime puntate della serie ritorna in questo episodio speciale, il cui obiettivo approfondisce principalmente quello che è lo sguardo che i personaggi "secondari" hanno, senza aver partecipato alle drammatiche vicende. E in più si scopre un nuovo personaggio, strettamente legato agli altri, che "non" è mai apparso direttamente nella serie.
Non so il motivo per cui non l'abbiano inserito come ultimo episodio finale, tuttavia è un ulteriore approfondimento per concludere le vicende di Okabe e compagni in maniera definitiva. Ferys e Daru devono fare un torneo in America e colgono l'occasione per incontrarsi con Kurisu. Okabe non riesce a fare a meno di rendersi ridicolo creando situazioni divertenti (l'arresto da parte della polizia all'aeroporto è fenomenale). Questo pretesto permette ai due scienziati di incontrarsi e chiarire i dubbi che si sono creati durante le varie realtà parallele, soprattutto per Kurisu, che continua ad avere dei flash al riguardo e fatica a dimenticare la scena del bacio. Okabe fa finta di non capire e si fa prendere da tutt'altro. Al torneo incontra una ragazza che assomiglia a Suzuha, e la chicca dell'OAV è proprio questa, che incontra la futura moglie di Daru. Alla fine, Kurisu e Okabe si trovano faccia a faccia e chiariscono i loro intenti con un'ultima scena di fuoco.
Appena finita la stagione di Steins;Gate ecco che compare subito un OAV, che si presenta come un secondo finale.
La trama di questo episodio è semplice e abbastanza tranquilla: vedremo Okabe e tutta la combriccola partire per l'America per incontrare Kurisu. L'episodio non perde l'aspetto positivo mostratoci in Steins;Gate, ovvero la capacità di intrattenere sotto ogni punto di vista, infatti saremo concentrati sui discorsi tra Okabe e Kurisu riguardo le linee temporali, e divertiti dal solito comportamento da pazzo di Okabe. Inoltre alcuni eventi faranno completare il puzzle in tutto e per tutto, mentre gli ultimi minuti dell'episodio sono davvero bellissimi, per gli appassionati.
Sotto l'aspetto grafico, l'episodio non delude, in quanto il comparto visivo è lo stesso visto nella serie, con la differenza che questa volta l'ambientazione cambia, mostrando dei colori più vivaci rispetto a prima; il comparto sonoro non è da meno, con lo stesso doppiaggio e colonna sonora della serie.
In conclusione, consiglio questo episodio OAV appena avrete finito la serie di Steins;Gate, in quanto offre buon intrattenimento. Voto finale: 8
La trama di questo episodio è semplice e abbastanza tranquilla: vedremo Okabe e tutta la combriccola partire per l'America per incontrare Kurisu. L'episodio non perde l'aspetto positivo mostratoci in Steins;Gate, ovvero la capacità di intrattenere sotto ogni punto di vista, infatti saremo concentrati sui discorsi tra Okabe e Kurisu riguardo le linee temporali, e divertiti dal solito comportamento da pazzo di Okabe. Inoltre alcuni eventi faranno completare il puzzle in tutto e per tutto, mentre gli ultimi minuti dell'episodio sono davvero bellissimi, per gli appassionati.
Sotto l'aspetto grafico, l'episodio non delude, in quanto il comparto visivo è lo stesso visto nella serie, con la differenza che questa volta l'ambientazione cambia, mostrando dei colori più vivaci rispetto a prima; il comparto sonoro non è da meno, con lo stesso doppiaggio e colonna sonora della serie.
In conclusione, consiglio questo episodio OAV appena avrete finito la serie di Steins;Gate, in quanto offre buon intrattenimento. Voto finale: 8
In questo simpatico episodio autoconclusivo, o dovrei dire OAV, viene affrontato un tema decisivo, rimasto in sospeso parzialmente: ma quale sarà il rapporto tra la nuova Kurisu e Okabe? I nostri partono per una trasferta in America, con la scusa di accompagnare Feyris per un torneo di Rainet, e finalmente Kurisu e Okabe potranno parlarsi. Potrebbe sembrare una storia inutile, dal finale già scritto, invece... Tra esilaranti gag di Okabe, davvero da dieci e lode, una lunga serie di arresti per il mad scientist e interessanti imprevisti, tra cui l'incontro con la moglie di Daru, la storia scorrerà bene e per niente scontata. Grafica e regia sono le stesse della serie televisiva. Un episodio ottimo, quindi, che potrebbe costituire da solo la conclusione della serie anche senza il film che, peraltro, riporta il finale dell'episodio, confermandone la validità.
Voto: otto.
Voto: otto.
Uscito nel 2012, questo OAV di "Steins;Gate" si dimostra da subito brillante e molto, molto divertente. Chi ha visto la serie regolare sa che questa poteva dividersi in due blocchi: il primo in cui dominano il dialogo e le gag fra i protagonisti; la seconda, invece, basata sull'action, in quanto raccontava gli sforzi di Okabe di aggiustare le linee temporali al fine di evitare una tragedia.
Questo OAV, pur raccontando eventi successivi al termine della serie, è ascrivibile come tipologia al primo blocco. Se vi avesse fatto davvero parte sarebbe stato sicuramente uno degli episodi meglio riusciti.
La trama è molto semplice: racconta un viaggio del gruppo in America dove si ricongiungeranno con Kurisu. Okabe e Kurisu si perderanno in discorsi su quanto avvenuto durante la serie: pur dovendo aver dimenticato tutto, la ragazza ha dei sogni riguardanti le altre linee temporali e decide di parlarne con Okabe. In termini di sceneggiatura l'OAV non propone nient'altro, ma di tanto in tanto viene mostrata qualche chicca che piacerà agli amanti di quest'opera.
Il lato comico di questo episodio, a mio avviso, vale da solo il prezzo del biglietto: ho vissuto momenti di grande ilarità quando Okabe, che ancora una volta è il mattatore assoluto della storia, viene arrestato dalla polizia. Anche i dialoghi fra lo scienziato pazzo e Kurisu meritano una lode particolare. Gli altri personaggi, appaiono, in pratica, solo come sfondo, ma ripropongono tutti i tormentoni della serie ("però è un uomo...").
Le animazioni e le musiche ricalcano quelle viste nella serie originale e non presentano elementi di novità; questo, a mio avviso è un pregio, in quanto il livello raggiunto in passato era molto buono e sarebbe stato un peccato abbandonarlo.
In definitiva questo "Oukoubakko no Poriomania" si dimostra un ottimo prodotto che piacerà soprattutto agli amanti della serie regolare. Per la peculiarità del cast, la validità della trama, i momenti di divertimento e quelli di suspense, ritengo che "Steins;Gate" sia un prodotto che non può essere abbandonato così facilmente. E infatti oltre a questo OAV è stato prodotto anche un film, che dovrebbe fungere da conclusione alla storia (anche se spero si inventino qualcosa d'altro). Spero proprio sia all'altezza sia della serie che di questo OAV, che riscuote assolutamente il mio consenso e a cui assegno una valutazione positiva.
Questo OAV, pur raccontando eventi successivi al termine della serie, è ascrivibile come tipologia al primo blocco. Se vi avesse fatto davvero parte sarebbe stato sicuramente uno degli episodi meglio riusciti.
La trama è molto semplice: racconta un viaggio del gruppo in America dove si ricongiungeranno con Kurisu. Okabe e Kurisu si perderanno in discorsi su quanto avvenuto durante la serie: pur dovendo aver dimenticato tutto, la ragazza ha dei sogni riguardanti le altre linee temporali e decide di parlarne con Okabe. In termini di sceneggiatura l'OAV non propone nient'altro, ma di tanto in tanto viene mostrata qualche chicca che piacerà agli amanti di quest'opera.
Il lato comico di questo episodio, a mio avviso, vale da solo il prezzo del biglietto: ho vissuto momenti di grande ilarità quando Okabe, che ancora una volta è il mattatore assoluto della storia, viene arrestato dalla polizia. Anche i dialoghi fra lo scienziato pazzo e Kurisu meritano una lode particolare. Gli altri personaggi, appaiono, in pratica, solo come sfondo, ma ripropongono tutti i tormentoni della serie ("però è un uomo...").
Le animazioni e le musiche ricalcano quelle viste nella serie originale e non presentano elementi di novità; questo, a mio avviso è un pregio, in quanto il livello raggiunto in passato era molto buono e sarebbe stato un peccato abbandonarlo.
In definitiva questo "Oukoubakko no Poriomania" si dimostra un ottimo prodotto che piacerà soprattutto agli amanti della serie regolare. Per la peculiarità del cast, la validità della trama, i momenti di divertimento e quelli di suspense, ritengo che "Steins;Gate" sia un prodotto che non può essere abbandonato così facilmente. E infatti oltre a questo OAV è stato prodotto anche un film, che dovrebbe fungere da conclusione alla storia (anche se spero si inventino qualcosa d'altro). Spero proprio sia all'altezza sia della serie che di questo OAV, che riscuote assolutamente il mio consenso e a cui assegno una valutazione positiva.
"Steins;Gate - Oukoubakko no Poriomania" è un OAV del 2012, collegato alla serie TV del 2011 "Steins;Gate". Visto il contenuto dell'OAV e la sua impostazione, può in pratica essere considerato come un "ulteriore episodio di epilogo", dopo la chiusura regolare dell'anime.
Ciò che questo OAV si prefissa è in effetti narrare gli eventi subito successivi alla fine della serie, cercando di fatto di rispondere alle uniche due domande che potevano essere rimaste nella mente dello spettatore dopo il finale (che risulta comunque completo e fruibile anche senza questa gradita aggiunta). Evitando odiosi spoiler, possiamo dire che la trama si incentra su una "trasferta americana" di (quasi) tutto il gruppo dei protagonisti. Questo darà a Okabe e Kurisu l'occasione di parlare delle linee temporali e dei frammenti di ricordo ad esse collegate.
Sotto l'aspetto audiografico, questo OAV risulta sostanzialmente identico agli episodi della serie TV, a cominciare dalla lunghezza di approssimativamente ventiquattro minuti. Il comparto tecnico di video e animazione è molto buono, in linea con quanto già visto con l'originale, mentre il sottofondo musicale è ripreso direttamente dalla serie, risultando positivamente sfruttato. Anche il cast di doppiatori rimane invariato e rende nuovamente un'ottima prestazione (mi riferisco alla versione giapponese).
Nel complesso, è una visione condizionata dall'aver già finito di vedere l'anime originale, e non sembrerebbe aver motivo di essere fruito separatamente, ma, per chiunque abbia apprezzato "Steins;Gate", è senza ombra di dubbio molto consigliato.
Chissà, potreste anche scoprire chi è la "segretissima" madre di Suzuha!
Ciò che questo OAV si prefissa è in effetti narrare gli eventi subito successivi alla fine della serie, cercando di fatto di rispondere alle uniche due domande che potevano essere rimaste nella mente dello spettatore dopo il finale (che risulta comunque completo e fruibile anche senza questa gradita aggiunta). Evitando odiosi spoiler, possiamo dire che la trama si incentra su una "trasferta americana" di (quasi) tutto il gruppo dei protagonisti. Questo darà a Okabe e Kurisu l'occasione di parlare delle linee temporali e dei frammenti di ricordo ad esse collegate.
Sotto l'aspetto audiografico, questo OAV risulta sostanzialmente identico agli episodi della serie TV, a cominciare dalla lunghezza di approssimativamente ventiquattro minuti. Il comparto tecnico di video e animazione è molto buono, in linea con quanto già visto con l'originale, mentre il sottofondo musicale è ripreso direttamente dalla serie, risultando positivamente sfruttato. Anche il cast di doppiatori rimane invariato e rende nuovamente un'ottima prestazione (mi riferisco alla versione giapponese).
Nel complesso, è una visione condizionata dall'aver già finito di vedere l'anime originale, e non sembrerebbe aver motivo di essere fruito separatamente, ma, per chiunque abbia apprezzato "Steins;Gate", è senza ombra di dubbio molto consigliato.
Chissà, potreste anche scoprire chi è la "segretissima" madre di Suzuha!