City Hunter The Movie: Angel Dust
"City Hunter The Movie: Angel Dust" il film anime del 2022 diretto da Kenji Kodama, si presenta come un omaggio al celebre manga di Tsukasa Hojo. Purtroppo, però, il film non mi è piaciuto, l'ho trovato troppo autoreferenziale e troppo poco avvincente, un film quasi senz'anima.
La pellicola tenta di ricatturare le atmosfere action e comiche che hanno reso famoso "City Hunter", ma fallisce nel coglierne l'essenza. Le gag ricorrenti di Ryo Saeba, ad esempio, scadono spesso nel banale e nel già visto, risultando più fastidiose che divertenti (rivedere le stesse scenette comiche o le stesse scene di intermezzo ormai ripetute e ripetute svariate volte nella serie animata e negli altri film di City Hunter, ormai sono diventate quasi noiose perché non sono più qualcosa di fresco e nuovo, ma sono un qualcosa di estremamente abusato in questo franchising). Se una cosa la vedi le prime volte ti diverti, ma alla centesima volta non ti diverti più, anzi ti annoi pure.
La trama principale, che ruota attorno al misterioso Angel Dust, si rivela, nei fatti, debole, priva di mordente e di veri colpi di scena. I personaggi secondari, inoltre, sono poco sviluppati e privi di carisma.
Alcune scelte narrative, come l'ambientazione moderna e l'utilizzo di smartphone, stonano con l'atmosfera classica.
Le scene d'azione, pur curate dal punto di vista tecnico, mancano dell'impatto e della tensione che caratterizzavano gli scontri del manga.
Per finire: questo film per chi non conosca City Hunter potrebbe persino non interessare, tuttavia, per i fan di Ryo Saeba e Kaori Makimura, il film è banaluccio, un film mediocre che non è brutto ma non lascia quasi nulla dopo averlo visto,e che difficilmente viene voglia di rivederlo.
La pellicola tenta di ricatturare le atmosfere action e comiche che hanno reso famoso "City Hunter", ma fallisce nel coglierne l'essenza. Le gag ricorrenti di Ryo Saeba, ad esempio, scadono spesso nel banale e nel già visto, risultando più fastidiose che divertenti (rivedere le stesse scenette comiche o le stesse scene di intermezzo ormai ripetute e ripetute svariate volte nella serie animata e negli altri film di City Hunter, ormai sono diventate quasi noiose perché non sono più qualcosa di fresco e nuovo, ma sono un qualcosa di estremamente abusato in questo franchising). Se una cosa la vedi le prime volte ti diverti, ma alla centesima volta non ti diverti più, anzi ti annoi pure.
La trama principale, che ruota attorno al misterioso Angel Dust, si rivela, nei fatti, debole, priva di mordente e di veri colpi di scena. I personaggi secondari, inoltre, sono poco sviluppati e privi di carisma.
Alcune scelte narrative, come l'ambientazione moderna e l'utilizzo di smartphone, stonano con l'atmosfera classica.
Le scene d'azione, pur curate dal punto di vista tecnico, mancano dell'impatto e della tensione che caratterizzavano gli scontri del manga.
Per finire: questo film per chi non conosca City Hunter potrebbe persino non interessare, tuttavia, per i fan di Ryo Saeba e Kaori Makimura, il film è banaluccio, un film mediocre che non è brutto ma non lascia quasi nulla dopo averlo visto,e che difficilmente viene voglia di rivederlo.
Film bruttino, tutta la prima parte -ed oltre- è parodistica e fin troppo incentrata sulle solite gag del mokkori di Ryo e del martellone di Kaori, che si ripetono in modo ossessivo.
La parte finale vira, inspiegabilmente, verso un melodramma che non colpisce minimamente vista la mancata costruzione dei personaggi secondari e degli antagonisti fino a quel momento, e la forzatura di questa svolta drammatica.
La trama del film avanza quindi in modo confuso e contraddittorio, Occhi di Gatto e Umibozu fanno solo da tappezzeria, ci sono simpatici omaggi a Gundam e Lupin, ma in generale è un film che non aggiunge nulla e nulla lascia, anche a livello tecnico non c'è nulla che colpisca.
Nota personalissima, mi fa veramente pena vedere che dopo 40 anni il rapporto sentimentale di Ryo e Kaori, due teorici adulti, sia ancora fermo alle martellate...
La parte finale vira, inspiegabilmente, verso un melodramma che non colpisce minimamente vista la mancata costruzione dei personaggi secondari e degli antagonisti fino a quel momento, e la forzatura di questa svolta drammatica.
La trama del film avanza quindi in modo confuso e contraddittorio, Occhi di Gatto e Umibozu fanno solo da tappezzeria, ci sono simpatici omaggi a Gundam e Lupin, ma in generale è un film che non aggiunge nulla e nulla lascia, anche a livello tecnico non c'è nulla che colpisca.
Nota personalissima, mi fa veramente pena vedere che dopo 40 anni il rapporto sentimentale di Ryo e Kaori, due teorici adulti, sia ancora fermo alle martellate...