Fate/stay night: Heaven's Feel - III. Spring Song
Terzo e ultimo film basato sulla route di Heaven's Feel.
Parlarne mi fa male, perché a livello tecnico è semplicemente il miglior film della trilogia, e forse uno dei film meglio animati nella storia dell'animazione orientale, sicuramente di quella recente.
La qualità degli effetti visivi, delle coreografie nei combattimenti, della regia e delle animazioni è semplicemente superba. Fa venire voglia di analizzare le scene frame by frame alla ricerca di difetti.
A questa qualità fa però compagnia una sceneggiatura molto problematica.
Innanzitutto, c'è un problema di esposizione immenso. La narrativa di Nasu ha sempre avuto questo problema, le sue idee sono tanto originali e complesse quanto spiegate in modo incredibilmente poco diegetico. Tutto ciò, compresso in un film di un'ora e mezza, ha creato non pochi problemi.
Il film si perde in spiegoni di difficile comprensione sull'origine della guerra del Sacro Graal e sulla natura di Angra Mainyu. Vengono date, in modo molto didascalico, una quantità eccessiva di informazioni che sono difficili da interiorizzare.
Inoltre, di molte cose mancano delle conoscenze pregresse, che non vengono date neanche in "Unlimited Blade Works", e possono risultare campate per aria a uno spettatore ignaro della lore di Fate. Questo è da sempre stato un problema degli adattamenti animati di Fate, che spesso sembrano dare per scontate cose che scontate non lo sono. Il fatto è che il Nasuverse è incredibilmente complesso, e nessuna serie ad oggi (fatta in parte eccezione per Fate/Zero) riesce a spiegare le cose "nel modo giusto", quello più elegante che sta tra l'eccesso di esposizione e la sua mancanza.
La cosa però in questo film raggiunge livelli preoccupanti.
Fin quando determinate soluzioni appaiono come deus ex machina, è sicuramente un peccato perché è un darsi la zappa sui piedi da parte del team di sceneggiatori, ma quantomeno rimangono errori comuni.
In questo film viene fatta una cosa invece inaccettabile: il finale, a chi non ha conoscenza pregressa di "Garden of Sinners", risulta incomprensibile.
Questo precedente è grave.
"Garden of Sinners" non condivide nulla con Fate, se non l'universo narrativo. Non è pensabile che un autore, o un team di sceneggiatori, o chiunque ci fosse dietro questa scelta, non si sia reso conto fosse folle aspettarsi che tutti i membri del pubblico siano nerd del Nasuverse. Questi sono errori da artisti in erba, non possono esserci in un prodotto che dovrebbe aver superato numerosi controlli qualità. Non mi capacito di come sia potuta passare una cosa simile.
Davvero un peccato.
Auf wiedersehen.
Parlarne mi fa male, perché a livello tecnico è semplicemente il miglior film della trilogia, e forse uno dei film meglio animati nella storia dell'animazione orientale, sicuramente di quella recente.
La qualità degli effetti visivi, delle coreografie nei combattimenti, della regia e delle animazioni è semplicemente superba. Fa venire voglia di analizzare le scene frame by frame alla ricerca di difetti.
A questa qualità fa però compagnia una sceneggiatura molto problematica.
Innanzitutto, c'è un problema di esposizione immenso. La narrativa di Nasu ha sempre avuto questo problema, le sue idee sono tanto originali e complesse quanto spiegate in modo incredibilmente poco diegetico. Tutto ciò, compresso in un film di un'ora e mezza, ha creato non pochi problemi.
Il film si perde in spiegoni di difficile comprensione sull'origine della guerra del Sacro Graal e sulla natura di Angra Mainyu. Vengono date, in modo molto didascalico, una quantità eccessiva di informazioni che sono difficili da interiorizzare.
Inoltre, di molte cose mancano delle conoscenze pregresse, che non vengono date neanche in "Unlimited Blade Works", e possono risultare campate per aria a uno spettatore ignaro della lore di Fate. Questo è da sempre stato un problema degli adattamenti animati di Fate, che spesso sembrano dare per scontate cose che scontate non lo sono. Il fatto è che il Nasuverse è incredibilmente complesso, e nessuna serie ad oggi (fatta in parte eccezione per Fate/Zero) riesce a spiegare le cose "nel modo giusto", quello più elegante che sta tra l'eccesso di esposizione e la sua mancanza.
La cosa però in questo film raggiunge livelli preoccupanti.
Fin quando determinate soluzioni appaiono come deus ex machina, è sicuramente un peccato perché è un darsi la zappa sui piedi da parte del team di sceneggiatori, ma quantomeno rimangono errori comuni.
In questo film viene fatta una cosa invece inaccettabile: il finale, a chi non ha conoscenza pregressa di "Garden of Sinners", risulta incomprensibile.
Questo precedente è grave.
"Garden of Sinners" non condivide nulla con Fate, se non l'universo narrativo. Non è pensabile che un autore, o un team di sceneggiatori, o chiunque ci fosse dietro questa scelta, non si sia reso conto fosse folle aspettarsi che tutti i membri del pubblico siano nerd del Nasuverse. Questi sono errori da artisti in erba, non possono esserci in un prodotto che dovrebbe aver superato numerosi controlli qualità. Non mi capacito di come sia potuta passare una cosa simile.
Davvero un peccato.
Auf wiedersehen.