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esseci

Episodi visti: 25/26 --- Voto 7
"La fortuna non esiste: esiste il momento in cui il talento incontra l'opportunità." (L. A. Seneca)

La frase di Seneca riesce a riassumere in modo incredibilmente conciso il senso della serie anime "Oi! Tonbo", composta da ventisei episodi andati in onda tra la primavera e l'autunno del 2024, tratta dall'omonimo manga di Ken Kawasaki (con disegni di Yu Furusawa), composto da ben cinquantatré volumetti dal 2014 e ad oggi ancora in corso.

La vita di una ragazzina, Tonbo Oi, in un'isola sperduta dell'arcipelago delle Isole Tokara, poste tra Kagoshima e le Isole Okinawa, cambia quando incontra per puro caso un ex golfista professionista, Kazuyoshi Igarashi (soprannominato dalla stessa Igaiga), in fuga dal suo passato non proprio cristallino e alla ricerca di una seconda occasione per rifarsi una vita.
Tonbo è vittima della solita tragedia familiare che le ha fatto perdere la famiglia, e pertanto si ritrova ad essere cresciuta dai nonni pescatori in un'isoletta in cui, per dare una idea del numero di abitanti, frequenta una scuola in cui esiste una sola classe di alunni delle elementari e delle medie, di cui Tonbo è l'unica che frequenta le medie. Per proseguire gli studi, sarebbe costretta a trasferirsi a Kagoshima, in quanto la distanza dalla civiltà non le consentirebbe lo spostamento come pendolare in giornata in traghetto.

In questa isoletta sperduta, Tonbo è cresciuta a diretto contatto con la natura e sviluppando delle profonde interazioni con i pochi abitanti dell'isoletta: tutti si conoscono, si apprezzano e si aiutano, per vivere in un ambiente dove la tecnologia e la complessità frenetica della civiltà è un miraggio (o incubo, dipende dai punti di vista...) lontanissimo. Tutti si vogliono bene in un contesto semplice, ingenuo, "bucolico" e sano.
Igaiga irrompe in punta di piedi in questo ambiente, scoprendo per caso la passione e di conseguenza il talento grezzo per il gioco del golf da parte di Tonbo, e, dato che è stato un professionista dello sport, resta affascinato dalle enormi potenzialità della ragazzina, cercando di studiarla, per poi capire come poterla convincere a mettersi alla prova nei circuiti delle gare in Giappone.

La serie si compone di due cour: il primo a mio avviso (e al momento) è quello a mio avviso più riuscito: Tonbo vive lo sport del golf come puro divertimento e intrattenimento, ma dimostra con gli scarsi mezzi disponibili di compiere delle prestazioni al di fuori di ogni logica standard del golf, essendo dotata di un talento che non era mai stato plasmato da alcun tipo di indottrinamento teorico e tecnico.
La sua storia personale di dolore l'ha portata a maturare un profondo legame con i nonni e l'isola in cui vive da sempre, diventando restia a uscire dalla cosiddetta "confort zone" e ad approcciare nuove sfide in realtà completamente sconosciute, percepite come "ostili".

"Il maestro, se egli davvero è saggio, non vi invita ad entrare nella casa della sua sapienza, ma vi guida sulla soglia della vostra mente" (Khalil Gibran)

Il buon Igaiga, pur con un passato doloroso per motivi discutibili e forse vittima di ingiustizie, ha il pregio di "capire" Tonbo e di guidarla verso la scelta di provare a coltivare il suo "dono", riuscendo a convincere non solo Tonbo ma anche i nonni, assumendosi personalmente il rischio di offrire alla ragazza l'opportunità di studiare e crescere altrove, per misurarsi con sé stessa e con gli altri nel mondo del golf, che si presenta in modo non tanto diverso da altre discipline sportive, per le quali è sempre richiesta disciplina e abnegazione tanto care alla cultura nipponica.
Il rapporto che si instaura tra i due è peculiare e anche affascinante: Igaiga diventa il mentore (sensei) della talentuosa ragazza e il suo punto di riferimento e sprone nei momenti in cui Tonbo perde di vista l'obiettivo di crescere e misurarsi con altri talenti di pari età. Il modo con cui approccia Tonbo (che spesso si dimostra anche cocciuta e ingenua) è l'aspetto di maggior pregio della serie: un mix di attenzione e sensibilità che apre una breccia nel muro innalzato da Tonbo verso l'esterno, e che nel corso della serie diventa rispetto e complicità, tanto che nel secondo cour Igaiga è un vero e proprio punto di riferimento per lei.

La seconda parte della serie a mio avviso è di minor pregio dal punto di vista del chara development: rappresenta l'epifania del talento di Tonbo in una gara in cui si misura con le più brave di pari categoria, inclusa Tsubura Adaniya, già conosciuta quando grazie a Igaiga e a Yoko era riuscita a misurarsi con lei nei difficili campi da gioco di golf dell'isoletta. La seconda parte ha il pregio di far evolvere l'approccio di Tonbo al golf e farle provare la tensione della gara e il timore dell'errore come rischio del fallimento. Tuttavia, quasi tutti gli episodi sono dedicati alla gara, ai colpi di scena, lasciando ben poco alle storie dei personaggi se non i soliti cliché delle rivalse personali dopo gravi infortuni, delle rivalità e dei genitori oppressivi che riversano sui figli le proprie ambizioni di successo ad ogni costo.

"Oi! Tonbo" è una serie che mi è piaciuta per i temi affrontati: crescita personale, scoperta, voglia di mettersi in gioco, amicizia e sana rivalità. Nulla di nuovo nel panorama del genere dei classici spokon cui appartiene, ma ha il pregio per una volta di mostrare un rapporto mentore-allievo basato sull'ascolto e il rispetto delle inclinazioni di quest'ultimo piuttosto che sulla solita prevaricazione e imposizione di una visione delle cose stereotipata e molto nipponica, tutto sudore e sangue.
Almeno per questi primi venticinque episodi, la serie riesce a trasmettere sempre una visione leggera, solare, quasi naif, dello sport del golf in cui non c'è esclusivamente spazio per la sfida e la vittoria a tutti i costi.
Un'opera che intrattiene e coinvolge (soprattutto chi è appassionato di golf), lasciando un po' di spazio e tridimensionalità ai personaggi senza eccessi e forzature.

Baffo85Senpai

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Baffo85Senpai

Episodi visti: 13/26 --- Voto 9
È un anime al quale non avrei dato una lira: parla di golf, ma, pur essendo sempre presente, fa da sfondo. Lo sfondo è l’incontro tra un signore, che ha un torbido passato nel golf, e una bambina (che diventerà ragazza nel giro di una puntata, unico neo di questo spokon), che è un piccolo genio del golf. Vedremo la crescita dei due personaggi, che piano piano matureranno, nella bellissima cornice di questi signori isolani che hanno cresciuto Tonbo come loro figlia, sorella e nipote.
Non posso che apprezzarlo, dando questo voto: forse sarà generoso, ma credo sia una piccola perla da vedere e scoprire.
Oggi, 30 giugno, è la data dell’ultima puntata della prima parte, in autunno uscirà la seconda. Onestamente, non vedo l’ora di scoprire cosa accadrà. Concludo spendendo una parola per il nonno, un pescatore di un’isola remota, scritto alla perfezione. Magistrale direi, burbero, beone, ma profondamente buono. La scena finale è da lacrime, per chi è legato ai propri nonni.