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HaL9000

Episodi visti: 6/6 --- Voto 8
Dal punto di vista tecnico è sicuramente un anime notevole; la qualità dei disegni è elevata, i fondali sono curatissimi e il massiccio uso della computer graphics (sebbene forse un tantino abusato) ben s'inserisce nel contesto più tradizionale.
Le atmosfere sono inquietanti al punto giusto; la città nella quale è ambientata la storia ha un sapore a metà strada tra la Los Angeles di “Blade Runner” e la Gotham City di “Batman”. Sono ambientazioni che io personalmente trovo molto accattivanti.
I combattimenti, poi, benché non sia un estimatore del genere, sono veramente spettacolari, tra i migliori che abbia mai visto in un anime. In certi momenti sembra di avere a che fare con un videogame, e questo grazie alla già citata perizia tecnica e all'uso non convenzionale delle riprese e delle inquadrature.

La storia è abbastanza avvincente, anche se di colpi di scena non ce ne sono molti; la storia scorre via abbastanza lineare e senza cali di tensione. Forse la scelta di esaurire la serie in soli sei episodi è stata un po' penalizzante sotto questo punto di vista; infatti i protagonisti non sono particolarmente caratterizzati (forse il commissario è il meglio tratteggiato, sotto questo punto di vista).
La colonna sonora è efficace, e c'è pure la perla, in un punto topico della storia, di un brano di Bach, che sottolinea splendidamente il climax del momento.
In conclusione, si tratta di un ottimo prodotto, e si può cogliere la volontà e l'impegno da parte degli autori e della casa di produzione nel creare qualcosa di originale e qualitativamente superiore alla media.


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__Setsuna__

Episodi visti: 6/6 --- Voto 7
Ho conosciuto questo titolo grazie ad un AMV - Anime Music Videos. Rimanendo affascinato dalla stupenda grafica che presentava e da scene di pura action, decisi di visionarlo. Il fansub era di ottima qualità con uno stupendo audio a 6 canali; appena messo sul divano e fatto partire il primo OAV, l'impianto Dolby Digital Surround esprimeva al meglio le prime scene di un combattimento tra due Karas, e appagando sempre più l'orecchio rendeva la visione ancora più appassionante. Peccato che tutta l'infatuazione iniziale venga smontata da una storia che, se all'inizio potrebbe sembrare molto interessante per il mistero che gira intorno a certi personaggi e a vari elementi che pensi possano portare a magnifici risvolti, in generale è abbastanza confusionaria e piatta, ché ha come punto di forza solamente i combattimenti tra il protagonista e i vari nemici che via via incontra sul suo cammino. Sopratutto dalla metà in poi il carisma cala vistosamente, arrivando a un finale abbastanza "classico". Anche la caratterizzazione dei personaggi è praticamente assente, con un protagonista che non riesce a farti affezionare nemmeno un po'.

Di punti a favore comunque ce ne sono, partendo in primis dai disegni e dalla grafica molto curata fin nei minimi particolari, contornata da un'animazione molto buona e fluida che rende le scene d'azione veramente appaganti, anche se spesso la computer grafica è un po' troppo invasiva, e snaturalizza alcune parti. La colonna sonora è spettacolare e intonatissima al genere, con musiche veramente corpose e ben fatte.
In generale la trama riesce a prendere lo spettatore attraverso un mix fantasy-realtà che fa incuriosire. Concludendo si è difronte a un titolo discreto, consigliato a chi cerca azione e combattimenti spettacolari racchiusi in un mondo apparentemente comune ma che nasconde molti elementi fantastici.


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deathmetalsoul

Episodi visti: 6/6 --- Voto 7
Avete presente il significato di tutto fumo e niente arrosto? Beh, questa è l'impressione generale che ho avuto di quest'anime, una serie OAV di sei episodi dalla durata di circa mezz'ora ciascuno che ci proietta in un'atmosfera incredibile, che fa brillare i nostri occhi: scene mozzafiato, connubio tra disegni e grafica digitale perfetta, effetti speciali ecc. Ma in tutto questo, quello che io proprio non ho trovato è una trama ben realizzata; qualcuno potrebbe dire che in sei episodi la trama non può essere magistrale, ma quello che io voglio dire è che la trattazione di una storia è stata proprio tralasciata, e che il tutto dovrebbe essere ripagato da scene memorabili. Inizialmente si potrebbe credere di essere dinanzi a un capolavoro, e infatti è stato così anche per me, la trama è incomprensibile, non viene spiegato nulla, ma il tutto dà un'impressione molto positiva; poi man mano che gli episodi si susseguono comincia però a rilevarsi una grande banalità che sfocerà nel rush finale che potrebbe predire pure un cane!

Nota a favore sono secondo me i personaggi, li ho trovati veramente realizzati molto bene, belli e carismatici, avvolti da un certo mistero; certo caratterialmente non sono il massimo dell'originalità, ma il modo proprio con cui sono stati disegnati è un piacere per gli occhi.
Detto ciò, ripeto che un altro punto a favore è la realizzazione tecnica: le animazioni e il character design mi sembrano molto buoni, la colonna sonora non la ricordo con affetto, ma mi sembra che non sia male. Devo dire che quest'anime è stato una mezza delusione, forse ho sbagliato ad aspettarmi molto, ma da una storia che ritiene di contenere azione, intrighi, gialli ecc., io mi aspetto molto di più.
Comunque consiglio il prodotto a un pubblico che ama la nuova generazione d'animazione, la visione non credo vi possa far pentire, ma aggiungo che non è poi un prodotto né tanto innovativo né entusiasmante.


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M3talD3v!lG3ar

Episodi visti: 6/6 --- Voto 6
Dietro un immaginario da colossal, imperniato su sequele di mirabolanti effetti grafici e sonori, con una combinazione di stili fra cui spicca uno smoderato uso della computer grafica, avvolte da brani orchestrati di prima categoria, le vicende di "Karas", serie OAV del 2005 che racconta di supereroi per celebrare il quarantesimo anno del genere, si rivelano, nel concreto, molto frivole.
Guerrieri leggendari di due fazioni opposte, muniti di armature scintillanti e katane letali, si scontrano spingendosi ai limiti della violenza, a costo di difendere, o, a seconda dei casi, di impadronirsi del mondo degli umani, cioè una realtà ben diversa dalla loro, segnata prevalentemente dall'odio e dalla corruzione.

Keiichi Sato dirige a pennello un'opera monumentale in campo scenico, della quale gustare l'azione al momento di eccezionali duelli, da cui rimanere ammaliati negli istanti maggiormente onirici, per la quale interrogarsi sullo scopo di ogni figura emergente nello scenario.
Ma i difetti concreti sopraggiungono dopo qualche episodio, quando è ormai fatto semplice realizzare che, in realtà, l'iniziale "lavaggio del cervello" scaturito da un primo approccio con lo smodato e contorto storyboard della serie funga soltanto da collante tra le dogmatiche situazioni di fondo, che vedranno sfidarsi, ancora una volta, le forze del "bene" e del "male".
La serie si conclude in modo prevedibile, con una risoluzione della disputa facilmente immaginabile, a dispetto del coinvolgimento iniziale.
Problema irrisolto fino alla fine è anche quello del mal calibrato rapporto tra chara design ed elemento psicologico, emergente dai personaggi, che si rivelano fantasiosi, o quantomeno singolari, soltanto all'apparenza.

"Karas" è un fantasy limitato agli amanti di questo stesso genere, dal momento che non offre più della dovuta simbiosi tra elementi soprannaturali e duelli mostruosi, riuscendo comunque a farsi valere tecnicamente.
Ovviamente anche i fuochi d'artificio annoiano se non sono originali, ma se amate le serie appariscenti, la serie suddetta rientra di certo tra queste.


 2
Achille

Episodi visti: 6/6 --- Voto 8
Eppure Karas all’inizio non mi era sembrato molto promettente. Sì, azione a go-go – ma talmente frenetica e con una regia così cinetica che dopo un po’ perdi la bussola e vedi solo ammassi meccanici in continua trasformazione e tante scintille ed effetti vari –, ottima animazione, così come belli i colori e le luci, e soprattutto la realizzazione della città e delle atmosfere (decisamente particolari), che sembrano cyberpunk mischiato ad architetture tradizionali giapponesi – tecnicamente ineccepibile e molto suggestivo. Tuttavia la computer graphic è eccessivamente 3D e abusata; quindi appesantisce il tutto e stona davvero vistosamente nell’insieme. Trama piuttosto confusa, e quello che si intuisce fa pensare a qualcosa di vagamente sci-fi soprannaturale di ambientazione metropolitana (boh?).
Tu dici: vabbe’, classica miniserie graficamente pompata, tutta azione e supereroi, con qualche elemento mistico-enigmatico buttato giù lì, tanto per.
Eh no!… Dal secondo OAV tutto rallenta; sono presentati i personaggi, e la trama resta misteriosa ma in modo diverso, diventa affascinante – decisamente ti acchiappa. E qui c’è la svolta! I protagonisti sono molti, tutti variegati, caratterizzati in modo assolutamente originale (ma l’avete visto il tizio con gli occhiali e i rasta? O gli spiritelli? O l’investigatore fanatico di occultismo?), e sorprendentemente ci si affeziona a loro e si va avanti aspettando di scoprire che parte avranno nel grande scenario che si va profilando dentro la città. Il protagonista sveste i panni ingombranti (in tutti i sensi) del Karas e diviene molto più interessante, con un passato non proprio felice che sarà rivelato in seguito, e con un rapporto simbiotico con il suo spirito guida, Yurine – un legame che richiama quello vendicatore-animale totemico de Il Corvo –, il cui significato si intuirà e poi apparirà più chiaro, nella sua natura, verso la fine. Tutto in una cornice di spiritualismo animistico molto nippon, in una specie di due mondi sovrapposti e interagenti e mutuamente dipendenti. Tutto questo per dire che i combattimenti diventano solo contorno (e comunque migliorano tantissimo negli ultimi OAV), e Karas va oltre le aspettative – almeno le mie – con scene molto violente e crude, un climax crescente ben dosato, una fascinazione visiva veramente di rilievo, personaggi ricchi di sentimento e delineati con essenziali (il tempo è poco!) e incisivi tratti, una lotta inusuale per la sopravvivenza (oh, per una volta non si salva il mondo!) ma molto tragica, e soprattutto tanto, tanto pathos. Per la serie come ci si ricrede su qualcosa, e come funziona l’amore a seconda vista. Sorprendentemente intenso e tragico, molto bello il finale. Ricco e con sentimento – appassionante!

Hyo

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Hyo

Episodi visti: 6/6 --- Voto 9
Sarà che ero un adoratore di molte serie della Tatsunoko, sarà che mi piacciono gli anime che non si vergognano di essere spettacolari (soprattutto se riescono comunque a mantenere una trama decente), sarà che quando vedo una katana non capisco più nulla però questa serie di OAV mi ha entusiasmato.
Le trasformazioni del protagonista mi hanno riportato al mitico Polymar!
Trovo che, a differenza di quanto detto da altri, la CG sia molto ben integrata con i disegni e tutti gli aspetti tecnici (in particolare la regia) siano il fiore all'occhiello di questo titolo.
La storia, seppur non originalissima, non è affatto disprezzabile e i personaggi, anche se un po' poco approfonditi, riescono a mantenersi convincenti.
Astenersi filosofi, questa è una grande serie d'azione!

cartman666

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cartman666

Episodi visti: 6/6 --- Voto 9
Premesso che odio come la peste il genere supereroistico, però Karas mi è piaciuto parecchio.
Innanzitutto tecnicamente, l'utilizzo della c.g. si sposa parecchio bene con i normali disegni, e il risultato a mio avviso è stato più che buono.
La storia invece sembra distaccarsi da certi luoghi comuni presenti nelle produzioni anni '80 e nei fumetti USA. Il protagonista non è certo un eroe a tutto tondo, ma bensì un ex killer della Yakuza. L'idea vincente è stata quella di pescare nel fervido immaginario nipponico, pieno di leggende di mostri, e fonderlo con scenari futuristici quasi cyberpunk. Il risultato è un prodotto commerciale ma molto godibile, con protagonisti, e comprimari, tutti molto azzeccati, e anche il messaggio che trasmette, il rispetto per il diverso e per il posto in cui si vive, gli fa guadagnare il mio plauso.
Linfa nuova per un genere ultra inflazionato!

Valentina

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Valentina

Episodi visti: 1/6 --- Voto 10
I soliti personaggi assurdamente modaioli made in Tatsunoko, la trama del super eroe che salva il mondo..
E' davvero tutto qui?
Ma certo che no! Karas è Tatsunoko all'ennesima potenza; già Soultaker mi aveva entusiasmata, ma qui siamo a livelli mai visti prima (parlo di tecnica).
Se poi oltre alla realizzazione impareggiabile ci sia anche del contenuto, questo è presto per dirlo.
Sicuramente l'OAV è di una qualità impareggiabile e diverrà il futuro punto di riferimento di nuovi standard qualitativi per serie OAV (qualità al pari d'Innocence)
Dimenticavo, mai ho visto un anime che facesse un uso così massiccio di computer grafica in maniera cosi' "naturale"; è perfetto tecnicamente, nulla da dire.