logo AnimeClick.it


Tutte 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10


 0
kirk

Episodi visti: 20/20 --- Voto 8
Lo yatagarasu è un yokai della tradizione giapponese: si tratta di un corvo a tre zampe.
La storia in esame racconta del loro regno segreto, in cui essi vivono in forma antropomorfa di esseri umani e in cui i nobili non si trasformano mai in corvi, mentre i poveri sono costretti a vendersi e diventare cavalli, ossia corvi a cui viene sigillata la terza zampa, e vivono facendo lavori di soma. Fra questi due estremi ci sono le persone comuni, che a seconda delle necessità si trasformano nell’una o nell’altra forma.

Il protagonista principale è Yukiya, un giovane nobile del Nord, a cui si riferisce il titolo: un corvo che non è libero di scegliersi il padrone che vuole; l’altro personaggio è il giovane principe, il Kin’u.
Accanto a loro ci sono decine di personaggi che si muovono tra la corte (dov’è ambientata la prima parte) e i bassifondi (location della seconda parte). Avremo quindi due saghe: la saga delle principesse, con congiure di vario tipo, e la saga delle scimmie cannibali, dove troveremo fiumi di sangue...

Detto questo, capirete perché sono stato stupito quando ho scoperto che dietro c’era lo studio Pierrot, che per me è lo studio delle maghette, di “Lamù” o al limite di commedie romantiche come “Orange Road”. O meglio, a cui mi riporta subito la memoria, perché è anche lo studio di serie robotiche come “Sceriffi delle stelle” o di battle shonen come “Yu Yu Hakusho”, “Naruto” o “Bleach”, o quello che ha animato il bellissimo “Sayuki - La leggenda del demone dell’illusione”. Insomma, è uno studio che ha lavorato in molteplici campi della narrazione nei suoi quarantacinque anni. Quindi è uno studio che ha mezzi finanziari e artisti di grande calibro al suo attivo. Qui ha fatto un buon lavoro, sebbene nessun grande nome si sia occupato di questa serie, forse impegnati in “Kingdom 5”. Eppure le animazioni sono buone, le musiche belle e la trama interessante, sia pure con momenti in cui le cose vengono forzate per avere una logica.

Mi è piaciuta la prima parte, in cui si parla di politica all’interno e all’esterno della reggia imperiale, la seconda parte mi è piaciuta di più, col ritmo più incalzante degli eventi e una buona dose di azione.
Ammetto che inizialmente credevo che la storia sarebbe finita con il ventesimo episodio, ma ci sono stati talmente tanti sviluppi, che la fine a quell’episodio avrebbe lasciato la serie monca, dunque mi aspetto a questo punto un seguito.
Un appunto, avevo letto un articolo o una recensione in cui si parlava della cortigiana del corvo come personaggio fondamentale: l’ho associato (andando a ritroso con la memoria) a quest’opera, ma qui si cita tale personaggio, ma è solo uno di contorno.

Se volete immergervi in un seinen pseudo-storico (scoprirete perché dico così nell’ultimo episodio), questo fa per voi.
Voto? Otto.

yMvRio

 1
yMvRio

Episodi visti: 20/20 --- Voto 9,5
Non capisco minimamente come questo anime sia così poco conosciuto.

In un mondo popolato di abitanti che possono assumere la forma di corvi a tre zampe, il giovane di una famiglia di spicco di un villaggio remoto viene scelto come attendente del principe erede al trono. Il futuro monarca avrà il compito di scegliere tra quattro pretendenti la sua futura sposa, e questo darà il via a una serie di lotte di potere, intrighi e violenza da parte di coloro che vorrebbero sovvertire un sistema politico che sembrerebbe avere origini divine. L’anime si divide principalmente in due archi narrativi, il primo che è quello della scelta della futura moglie, dove l’anime si caratterizza: i primi episodi sono un po’ lenti, ma servono a introdurre la storia e i personaggi, ognuno con una tempra ben definita. Sull’intero mondo costruito si cela un alone di mistero, di intrighi politici, di lotte al potere tra fazioni e casate dell’intera valle. Non mancano i colpi di scena, e l’anime riesce a farti fare teorie che vengono ribaltate completamente. Nella seconda parte si entra nell’arco dell’invasione delle scimmie, dove vedremo i protagonisti fronteggiare un pericolo imminente per tutta la valle e tutta la società. Tradimenti e infiltrazioni non mancheranno, e nuovi colpi di scena faranno rimanere a bocca aperta.

Non do un 10 pieno, forse perché potevano essere spiegate meglio alcune cose, che però gettano le basi per la seconda stagione, sperando si faccia. E se siete indecisi sul guardarlo o meno, non perdetevi un giallo-fantascientifico unico nel suo genere, fidatevi di me!


 1
Izumin

Episodi visti: 20/20 --- Voto 8,5
"Karasu Wa Aruji wo Erabanai" o "Yatagarasu: The Raven Does Not Choose Its Master", è l'adattamento anime dell'omonima novel.

La storia inizia basandosi su una creatura delle leggende giapponesi, lo yatagarasu. Essi, corvi a tre zampe che, a meno che non abbiano perso le facoltà decisionali, prendono forma umana, vivono nel regno di Yamauchi, e sono in grado di parlare. In una zona del regno, Taruhi, vive Yukiya, uno yatagarasu di montagna dalle dubbie vicende famigliari, che per una serie di circostanze si ritrova dover fare da attendente al principe ereditario, Nazukihiko, il quale è niente di meno che il vero Kin'u, lo yatagarasu supremo che ha il compito di proteggere tutti gli altri. Yukiya si ritrova così catapultato nel mondo della corte a dover stare dietro a un principe che tutti disprezzano, ma che forse non è come sembra. La prima parte della serie si concentra sulla scelta della sposa di Nazukihiko, mentre la seconda entra più a fondo nei misteri di Yamauchi.

Ciò che mi ha fatto innamorare di questa serie al primo sguardo sono state senza dubbio le sue splendide ambientazioni, costellate da abiti tradizionali e tanta natura incontaminata accompagnata da piccoli paesi, un po' lo specchio della società antica. I personaggi sono perfettamente caratterizzati e ognuno di loro si mantiene coerente nelle scelte che compie sempre e comunque: Yukiya è un ragazzo di buon cuore disposto a tutto pur di difendere il suo paesino e a prendersi la responsabilità delle sue azioni con intelligenza e giudizio. Anche Nazukihiko, sebbene un po' più distaccato, sopporta il suo fardello con serenità, riuscendo a mantenersi imparziale in ogni decisione che prende. I personaggi femminili, in particolare le quattro aspiranti consorti (Hamayu, Maho, Shiratama e Asebi), sono una più interessante dell'altra. Ognuna di loro ha i propri lati bui e positivi, che vengono esplorati attentamente nella prima parte dell'anime. In generale, la narrazione di "Yatagarasu" è lenta ma puntigliosa nei minimi dettagli: ogni questione deve essere risolta al meglio, di modo che i due protagonisti possano andare avanti con le loro investigazioni. Non tutti i casi sono di immediata comprensione, ma unicamente perché dietro ci sono degli intrighi ancora più complessi che vanno spiegati meglio.

La colonna sonora dà proprio un'atmosfera antica e di corte, spaziando tra momenti contemplativi e di tensione. Può non essere una serie da guardare tanto per passare il tempo, ma è profondamente interessante e avvincente: nulla si risolve del tutto e ti porta a voler sapere sempre di più sui misteri di Yamauchi. Il finale lascia alcune cose in sospeso, ma getta le basi per una seconda stagione, che spero vivamente ci sarà, anche se in Italia non è stato molto seguito.
Sulla base di ciò, il mio voto è 8,5.

さやか

 1
さやか

Episodi visti: 18/20 --- Voto 10
Consigliatissimo! Perché?
Tanto per cominciare, l'ambientazione è davvero unica: un mondo in cui i corvi possono assumere quando vogliono sembianze umane e hanno creato una società complessa, simile a quella giapponese del periodo Heian. Ma non si tratta solo di una patina superficiale, le implicazioni della premessa sono rilevanti anche per la trama.
I personaggi poi hanno tutti una ragione personale e diversa per lasciarci coinvolgere nella storia, ragione che ci viene svelata gradualmente senza forzature.
E se questo non bastasse a saziare il vostro palato, aggiungete scelte di regia cinematografiche, musiche mai fuori luogo e colori vibranti o sinistri, ma sempre di grande effetto.
Quest'anime si è guadagnato, infine, tra i suoi estimatori la meritata fama di sapere piazzare bene i suoi colpi di scena, numerosi e "succulenti".

Per me l'elemento decisivo per stabilire quanto (tanto!) mi sarebbe piaciuto, oltre al fatto che lo studio Pierrot ha sfornato molti anime che ho amato, è stato intravedere della complessità nel carattere di Yukiya fin dall'esordio. Ha solo tredici anni e non ha idea di cosa lo aspetti (e con lui lo spettatore)!