Fate/stay night: Heaven's Feel - I. Presage Flower
Questo primo film che adatta la route di Heaven's feel è... introduttivo.
Non c'è modo migliore di definirlo.
Il film dà per scontato che voi abbiate visto quantomeno "Unlimited Blade Works", quindi fatelo.
Io, a differenza di molti, non ho disprezzato questa scelta, soprattutto constatando quanto, all'effettivo, succeda davvero poco in questo film. Quindi, di rivedermi Rin, A.K.A best Fate girl, farsi il tour della scuola presentandoci perlopiù personaggi terziari come se fossero importanti, per poi fare il rituale di evocazione e venire schiaffeggiata da Artoria... No! Già ci sono problemi di ritmo così.
E poi, il Nasuverse si è così incancrenito nel suo essere di difficile accesso che, in realtà, non credo ci sia una soluzione vera e propria.
Quindi, sì. Va bene anche così.
Il problema è, appunto, il ritmo.
Il film non fa molto se non introdurre il setting particolarmente oscuro che caratterizzerà i film di Heaven's feel, uccidere un po' di persone ed essere animato divinamente (produzione Ufotable, ci mancherebbe altro.)
Non c'è molto altro da dire.
Auf wiedersehen.
Non c'è modo migliore di definirlo.
Il film dà per scontato che voi abbiate visto quantomeno "Unlimited Blade Works", quindi fatelo.
Io, a differenza di molti, non ho disprezzato questa scelta, soprattutto constatando quanto, all'effettivo, succeda davvero poco in questo film. Quindi, di rivedermi Rin, A.K.A best Fate girl, farsi il tour della scuola presentandoci perlopiù personaggi terziari come se fossero importanti, per poi fare il rituale di evocazione e venire schiaffeggiata da Artoria... No! Già ci sono problemi di ritmo così.
E poi, il Nasuverse si è così incancrenito nel suo essere di difficile accesso che, in realtà, non credo ci sia una soluzione vera e propria.
Quindi, sì. Va bene anche così.
Il problema è, appunto, il ritmo.
Il film non fa molto se non introdurre il setting particolarmente oscuro che caratterizzerà i film di Heaven's feel, uccidere un po' di persone ed essere animato divinamente (produzione Ufotable, ci mancherebbe altro.)
Non c'è molto altro da dire.
Auf wiedersehen.
"Fate/stay night: Heaven's Feel" narra l'ennesima guerra per il Graal. Shirou e Rin, due dei personaggi principali della saga, si ritroveranno a dover salvare Sakura, sorella di Rin che è stata, fin da piccola sacrificata per convenienza altrui.
Suddiviso in tre film Heaven's Feel, vede al centro Shirou Emiya, nell'impresa di salvare un po' tutti i personaggi, il classico ragazzo altruista disposto a buttare la sua vita nel cestino per i suoi ideali. Ovviamente lo svolgimento è simile alle precedenti serie: master, evocazioni, servant e magia. Insomma niente di nuovo a parte qualche piccolo dettaglio sul Graal Maggiore e una storia un po' gonfiata con molti personaggi, servant di vecchia data e anche new entry. Tutto si ricollega alla stagione precedente riproponendo una versione di Kirei ancora più perversa e affascinante.
Le animazioni e i dettagli grafici sono di altissima qualità proponendo combattimenti di altissima fattura. La narrazione è dotata di una scorrevolezza sublime. Nel ultimo film si crea un po' di confusione visto il finale con molti punti interrogativi e una miscela di personaggi morti, risuscitati senza capire il come. La Sakura posseduta fuori di testa mette molta inquietudine e molti altri co-protagonisti sono realizzati altrettanto bene. I doppiaggi in Italiano non sono male, quindi consiglio la visione doppiata.
Nel complesso da vedere dopo le serie precedenti visto la complessità della storia.
Suddiviso in tre film Heaven's Feel, vede al centro Shirou Emiya, nell'impresa di salvare un po' tutti i personaggi, il classico ragazzo altruista disposto a buttare la sua vita nel cestino per i suoi ideali. Ovviamente lo svolgimento è simile alle precedenti serie: master, evocazioni, servant e magia. Insomma niente di nuovo a parte qualche piccolo dettaglio sul Graal Maggiore e una storia un po' gonfiata con molti personaggi, servant di vecchia data e anche new entry. Tutto si ricollega alla stagione precedente riproponendo una versione di Kirei ancora più perversa e affascinante.
Le animazioni e i dettagli grafici sono di altissima qualità proponendo combattimenti di altissima fattura. La narrazione è dotata di una scorrevolezza sublime. Nel ultimo film si crea un po' di confusione visto il finale con molti punti interrogativi e una miscela di personaggi morti, risuscitati senza capire il come. La Sakura posseduta fuori di testa mette molta inquietudine e molti altri co-protagonisti sono realizzati altrettanto bene. I doppiaggi in Italiano non sono male, quindi consiglio la visione doppiata.
Nel complesso da vedere dopo le serie precedenti visto la complessità della storia.
Annunciata come trilogia, continuano le produzioni legate al brand "Fate/Stay Night", nata dalla collaborazione tra lo studio Ufotable e lo scrittore Kinoko Nasu. Questa volta però, con l'adattamento della terza route della visual novel originale. Lo staff della riuscita serie Tv "Unlimited Blade Works" si orienta verso un cambio di format: da episodi di lunghezza standard a lungometraggio. Ha quindi inizio "Heaven's Feel", il percorso narrativo incentrato sulla terza eroina: Sakura Matou, il personaggio più controverso, e a mio avviso, più interessante della serie.
Il cambio di format, ha inoltre permesso allo studio due cose fondamentali per la piena riuscita dei film, e di quello che vogliono raccontare: alzare i valori produttivi e la qualità globale, che saranno evidenti da subito, e una maggiore libertà di esposizione delle connotazioni più oscure della trama. Prima della visione, è doveroso tener conto del legame a filo diretto alla precedente serie Tv "U.B.W.", che sarà il background necessario per la comprensione del primo film, in quanto rivolto ad una fanbase già consolidata.
Il cambio di format, ha inoltre permesso allo studio due cose fondamentali per la piena riuscita dei film, e di quello che vogliono raccontare: alzare i valori produttivi e la qualità globale, che saranno evidenti da subito, e una maggiore libertà di esposizione delle connotazioni più oscure della trama. Prima della visione, è doveroso tener conto del legame a filo diretto alla precedente serie Tv "U.B.W.", che sarà il background necessario per la comprensione del primo film, in quanto rivolto ad una fanbase già consolidata.
Attenzione: questa recensione contiene spoiler!
Questa recensione verrà aggiornata una volta che sarà uscito Heaven's Feel III (e l'avrò visto).
Andrò con ordine, analizzando i due film fin'ora usciti in maniera separata per poi tirare le somme ed esprimere il giudizio complessivo.
Heaven's Feel I (Presage Flower) è un film brutto. Questa riga dovrebbe sintetizzare l'intero giudizio sulla visione, ma perché è un film brutto?
Cominciamo dal principio, per quasi metà del film assistiamo all'introduzione della linea narrativa di Heaven's Feel, la terza "route" di Fate Stay Night e ci vengono presentati i personaggi principali. Il problema da me riscontrato è il "come" vengono presentati. Per capire qualcosa di questo film bisogna essersi visti almeno i primi 3 episodi di Fate Stay Night Unlimited Bladeworks (UBW), perché quello che succede lì, qui viene riassunto con un collage di fermo-immagini che fanno capire poco o nulla, tagliando tra l'altro alcuni dei momenti migliori (il primo scontro tra Archer e Lancer, la morte di Shirou e il suo ritorno grazie a Rin, l'evocazione di Saber).
L'unico personaggio di cui abbiamo un'iniziale presentazione è Sakura, che in UBW risulta più un personaggio di contorno che altro, qui iniziamo a capire perché 'sta tizia si trova sempre a casa di Shirou come una moderna cenerentola e lui non se ne lamenta (chiamalo scemo).
Con queste premesse è praticamente possibile creare quel rapporto empatico spettatore-personaggio, che potrebbe andare bene se si trattasse di personaggi secondari, ma parliamo dei protagonisti! Quando Saber sceglie di sacrificarsi facendosi "corrompere" e Shirou la cerca, non si riesce a percepire la sua disperazione, perché non abbiamo avuto ne visto un qualche tipo di rapporto tra loro due e le parole di True Assassin su Saber sembrano un goffo tentativo di darle una profondità che non le è stata data.
Infine c'è il villain: Zouken Matou, il nonno di Sakura e Shinji, che in pochi minuti di schermo riesce a farsi odiare come pochi e per chi ha visto UBW (e magari anche la serie Deen) viene da chiedersi: ma perché questo personaggio così potente non appare nelle altre route? Cos'è si è addormentato nel suo scantinato?
Nessun altro personaggio viene approfondito, tutti vengono solo mostrati e ci si aspetta che lo spettatore sappia già chi sono, cosa fanno e perché sono lì. Per questo non abbiamo rapporti se non minimi tra Rin, Shirou, Saber e Archer. Addirittura quest'ultimo, che dovrebbe essere il personaggio più cosciente del mondo e di cosa dovrebbe succedere e non sta accadendo, liquida tutto con un commento, senza spiegare nulla.
Per il resto sempre belle le animazioni ed i combattimenti al limite dello spettacolare ed una qualche introduzione del tema horror/splatter che non fa male come premessa, ma non salva il voto da un'insufficienza.
Heaven's Feel II (Lost Butterfly) o anche: quando la tua ragazza psicopatica per non farti uscire di casa decide di distruggere il mondo.
Con le premesse della parte I era impossibile fare di peggio, ma con questa seconda parte i creatori si sono superati, sfornando invece un ottimo film.
Tutto comincia dove la parte I si era interrotta e FINALMENTE abbiamo un reale approfondimento dei personaggi. Col passare dei minuti veniamo a conoscenza del vero passato di Sakura, che passa da strana cenerentola a...fidanzata psicopatica verso cui è praticamente impossibile non provare una profonda tristezza e questo sembra essere il punto fondamentale di questo film, la tristezza, o meglio la disperazione.
La scoperta di ciò che è Sakura ed il rapporto dei protagonisti con lei. Rin e Iliya purtroppo sono relegate ancora al ruolo di comparse di secondo piano, finalmente però ho potuto quantomeno comprendere una delle scelte di Shirou, detestabile in tutte le sue altre trasposizioni, qui ha un guizzo di personalità ed empatia, perché ci si trova per un momento a comprendere il perché della sua disperazione quando è costretto a scegliere se seguire il suo ideale o il suo cuore.
Senza quasi più il cast "canon" vengono così approfonditi altri personaggi non trattati in UBW, assistiamo infatti a bellissime scene di azione con Rider protagonista e qualche dialogo con la stessa, nonostante non sembri spiccare per carisma quanto Archer.
E come nella parte I, da Archer mi sarei aspettato qualche battuta migliore, soprattutto nel momento in cui viene "corrotto" e dimostra di saper resistere all'oscurità sbeffeggiando True Assassin, ma gliela si passa per il suo sacrificio e la scelta di cedere a Shirou il suo braccio, conscio che quello è l'unico modo per cambiare quel futuro ed il proprio.
Zouken fa ancora le sue comparsate da perfetto "villain marvel", ma in questo film viene del tutto dimenticato dal combattimento spettacolare tra Saber nera (Alter? Non ho capito il nome canonico) e Berserker, per non parlare delle scene horror dove è protagonista Sakura (a spese di un troppo superbo Gilgamesh)
Per quanto quindi non eccella per sceneggiatura, Heaven's Feel 2 è un buon film che si lascia guardare e tiene lo spettatore attento per tutte le sue 2 ore, lasciandomi una buona aspettativa per la parte III.
Al netto della matematica, se la parte I era da 4 e la II da 8, la media è un 6.
Questa recensione verrà aggiornata una volta che sarà uscito Heaven's Feel III (e l'avrò visto).
Andrò con ordine, analizzando i due film fin'ora usciti in maniera separata per poi tirare le somme ed esprimere il giudizio complessivo.
Heaven's Feel I (Presage Flower) è un film brutto. Questa riga dovrebbe sintetizzare l'intero giudizio sulla visione, ma perché è un film brutto?
Cominciamo dal principio, per quasi metà del film assistiamo all'introduzione della linea narrativa di Heaven's Feel, la terza "route" di Fate Stay Night e ci vengono presentati i personaggi principali. Il problema da me riscontrato è il "come" vengono presentati. Per capire qualcosa di questo film bisogna essersi visti almeno i primi 3 episodi di Fate Stay Night Unlimited Bladeworks (UBW), perché quello che succede lì, qui viene riassunto con un collage di fermo-immagini che fanno capire poco o nulla, tagliando tra l'altro alcuni dei momenti migliori (il primo scontro tra Archer e Lancer, la morte di Shirou e il suo ritorno grazie a Rin, l'evocazione di Saber).
L'unico personaggio di cui abbiamo un'iniziale presentazione è Sakura, che in UBW risulta più un personaggio di contorno che altro, qui iniziamo a capire perché 'sta tizia si trova sempre a casa di Shirou come una moderna cenerentola e lui non se ne lamenta (chiamalo scemo).
Con queste premesse è praticamente possibile creare quel rapporto empatico spettatore-personaggio, che potrebbe andare bene se si trattasse di personaggi secondari, ma parliamo dei protagonisti! Quando Saber sceglie di sacrificarsi facendosi "corrompere" e Shirou la cerca, non si riesce a percepire la sua disperazione, perché non abbiamo avuto ne visto un qualche tipo di rapporto tra loro due e le parole di True Assassin su Saber sembrano un goffo tentativo di darle una profondità che non le è stata data.
Infine c'è il villain: Zouken Matou, il nonno di Sakura e Shinji, che in pochi minuti di schermo riesce a farsi odiare come pochi e per chi ha visto UBW (e magari anche la serie Deen) viene da chiedersi: ma perché questo personaggio così potente non appare nelle altre route? Cos'è si è addormentato nel suo scantinato?
Nessun altro personaggio viene approfondito, tutti vengono solo mostrati e ci si aspetta che lo spettatore sappia già chi sono, cosa fanno e perché sono lì. Per questo non abbiamo rapporti se non minimi tra Rin, Shirou, Saber e Archer. Addirittura quest'ultimo, che dovrebbe essere il personaggio più cosciente del mondo e di cosa dovrebbe succedere e non sta accadendo, liquida tutto con un commento, senza spiegare nulla.
Per il resto sempre belle le animazioni ed i combattimenti al limite dello spettacolare ed una qualche introduzione del tema horror/splatter che non fa male come premessa, ma non salva il voto da un'insufficienza.
Heaven's Feel II (Lost Butterfly) o anche: quando la tua ragazza psicopatica per non farti uscire di casa decide di distruggere il mondo.
Con le premesse della parte I era impossibile fare di peggio, ma con questa seconda parte i creatori si sono superati, sfornando invece un ottimo film.
Tutto comincia dove la parte I si era interrotta e FINALMENTE abbiamo un reale approfondimento dei personaggi. Col passare dei minuti veniamo a conoscenza del vero passato di Sakura, che passa da strana cenerentola a...fidanzata psicopatica verso cui è praticamente impossibile non provare una profonda tristezza e questo sembra essere il punto fondamentale di questo film, la tristezza, o meglio la disperazione.
La scoperta di ciò che è Sakura ed il rapporto dei protagonisti con lei. Rin e Iliya purtroppo sono relegate ancora al ruolo di comparse di secondo piano, finalmente però ho potuto quantomeno comprendere una delle scelte di Shirou, detestabile in tutte le sue altre trasposizioni, qui ha un guizzo di personalità ed empatia, perché ci si trova per un momento a comprendere il perché della sua disperazione quando è costretto a scegliere se seguire il suo ideale o il suo cuore.
Senza quasi più il cast "canon" vengono così approfonditi altri personaggi non trattati in UBW, assistiamo infatti a bellissime scene di azione con Rider protagonista e qualche dialogo con la stessa, nonostante non sembri spiccare per carisma quanto Archer.
E come nella parte I, da Archer mi sarei aspettato qualche battuta migliore, soprattutto nel momento in cui viene "corrotto" e dimostra di saper resistere all'oscurità sbeffeggiando True Assassin, ma gliela si passa per il suo sacrificio e la scelta di cedere a Shirou il suo braccio, conscio che quello è l'unico modo per cambiare quel futuro ed il proprio.
Zouken fa ancora le sue comparsate da perfetto "villain marvel", ma in questo film viene del tutto dimenticato dal combattimento spettacolare tra Saber nera (Alter? Non ho capito il nome canonico) e Berserker, per non parlare delle scene horror dove è protagonista Sakura (a spese di un troppo superbo Gilgamesh)
Per quanto quindi non eccella per sceneggiatura, Heaven's Feel 2 è un buon film che si lascia guardare e tiene lo spettatore attento per tutte le sue 2 ore, lasciandomi una buona aspettativa per la parte III.
Al netto della matematica, se la parte I era da 4 e la II da 8, la media è un 6.
Finora sono usciti i primi 2 film della trilogia e devo dire di essere rimasto piacevolmente soddisfatto, la terza route di "Fate/Stay night" è molto particolare e diversa rispetto alle altre 2, infatti questa volta l'autore dà per scontato durante la narrazione il background dei personaggi e quindi non ci si sofferma molto ma preferisce concentrarsi sui personaggi nuovi e su quelli meno approfonditi fin ora.
Questo comporta, in chi ha seguito tutta l'opera, un senso di sorpresa continua nel vedere i personaggi che ormai pensavamo di conoscere sotto ogni aspetto mostrarsi in vesti diverse da quelle a cui siamo abituati, anche se di contro c'è da dire che non è assolutamente un prodotto adatto a chi non ha usufruito dell'opera prima di questi film rendendolo un po' di nicchia.
In ogni caso i primi due film hanno avuto il duro compito di adattare una storia che da molti punti di vista è scomoda da gestire per argomenti trattati, ma a parte qualche scena dalla dubbia utilità nel film (perché all'interno della novel determinate scene sono necessarie o comunque importanti per farti capire la condizione di alcuni personaggi) tutto scorre molto bene e si riesce davvero ad assaporare il gusto dell'opera originale. Aspetto con ansia il terzo film che potrebbe essere il fiore all'occhiello non solo di questa trilogia ma dell'intero brand di Fate.
Questo comporta, in chi ha seguito tutta l'opera, un senso di sorpresa continua nel vedere i personaggi che ormai pensavamo di conoscere sotto ogni aspetto mostrarsi in vesti diverse da quelle a cui siamo abituati, anche se di contro c'è da dire che non è assolutamente un prodotto adatto a chi non ha usufruito dell'opera prima di questi film rendendolo un po' di nicchia.
In ogni caso i primi due film hanno avuto il duro compito di adattare una storia che da molti punti di vista è scomoda da gestire per argomenti trattati, ma a parte qualche scena dalla dubbia utilità nel film (perché all'interno della novel determinate scene sono necessarie o comunque importanti per farti capire la condizione di alcuni personaggi) tutto scorre molto bene e si riesce davvero ad assaporare il gusto dell'opera originale. Aspetto con ansia il terzo film che potrebbe essere il fiore all'occhiello non solo di questa trilogia ma dell'intero brand di Fate.
Fate/Stay Night Heaven's Feel : I "Presage Flower"
Caspita... Che c'è da dire di male in questo film? Niente! Animazioni spettacolari! La storia... vabbé verte più sul sentimentale, però è abbastanza avvincente e interessante. Gli stessi personaggi, ma storia diversa. Il film è abbastanza serio con un paio di momenti un po' "così". Quando iniziai a guardarlo, all'inizio pensavo che fosse la stessa storia raccontata in modo diverso, poi però da un certo punto iniziò a prendere una piega diversa. Mi hanno soddisfatto molto sia le animazioni, sia la storia e il doppiaggio.
Attenzione spoiler
L'unica pecca però potrebbe essere il fatto che i personaggi Servant principali vengano presentati e fatti morire... Però comunque penso che questo primo "Heaven's Feel" presuppone che tu abbia guardato "Unlimited Blade Works (TV)" altrimenti per i non appassionati del brand è un po' difficile da capire all'inizio. Comunque sia lo ho apprezzato veramente molto.
Voto Animazioni: 10
Voto OST: 8
Voto Trama: 9
Voto Personaggi: 7.5
Media totale: 8,625/10 cioè 8,5/10
Caspita... Che c'è da dire di male in questo film? Niente! Animazioni spettacolari! La storia... vabbé verte più sul sentimentale, però è abbastanza avvincente e interessante. Gli stessi personaggi, ma storia diversa. Il film è abbastanza serio con un paio di momenti un po' "così". Quando iniziai a guardarlo, all'inizio pensavo che fosse la stessa storia raccontata in modo diverso, poi però da un certo punto iniziò a prendere una piega diversa. Mi hanno soddisfatto molto sia le animazioni, sia la storia e il doppiaggio.
Attenzione spoiler
L'unica pecca però potrebbe essere il fatto che i personaggi Servant principali vengano presentati e fatti morire... Però comunque penso che questo primo "Heaven's Feel" presuppone che tu abbia guardato "Unlimited Blade Works (TV)" altrimenti per i non appassionati del brand è un po' difficile da capire all'inizio. Comunque sia lo ho apprezzato veramente molto.
Voto Animazioni: 10
Voto OST: 8
Voto Trama: 9
Voto Personaggi: 7.5
Media totale: 8,625/10 cioè 8,5/10
"Fate/Stay Night HF Presage Flower" racconta le prime 8 giornate della terza guerra del Santo Graal. In questo arco la protagonista che affianca Shiro è Sakura Matou, la master di Rider. Il film mi ha colpito molto per la trama, che nei temi si tinge di colori ancora più cupi rispetto alla precedente route (Unlimited Bladeworks), abbondano gli elementi orrorifici e Thriller, infatti mette una certa tensione nello spettatore. L'animazione anche in questo capitolo è fatta con estrema perizia, Ufotable anche stavolta ci regala una bellissima esperienza visiva, unita a uno dei doppiaggi migliori che abbia avuto il piacere di sentire (Dynit ha fatto un lavoro magistrale anche con UBW), e una colonna sonora emozionante ("Hana no Uta", cantata da Aimer). Un possibile difetto che ho trovato è la durata, a mio avviso alcune parti sono un po' troppo lunghe, ma è un difetto su cui si può tranquillamente passare sopra. In conclusione, "Heaven's Feel" ha qualcosa da dire a tutti gli appassionati d'animazione, sia per le tematiche che per la realizzazione, un must-to-watch.
Attenzione: presenza di lievi spoiler
Recensire un film non é facile di suo, data la tentazione di spoilerare, ma quando si ha a che fare con il primo capitolo di una trilogia che, a sua volta, é la trasposizione di una visual novel famosa e complessa, allora la situazione sembra senza scampo, dato che ogni elemento del primo film avrà ancora più peso. Ma proviamoci.
Come si sarà intuito dalle prime due serie, le tre route di "Fate" sono molto varie e uniche. SI parte dalla prima, animata del 2006, ove Saber è la protagonista e vive una storia d'amore piena di combattimenti. Per poi passare ad UBW ove la protagonista é Rin, i combattimenti la fanno da padrone e Shiro sarà in prima linea come non mai. Nella terza Heaven's Feel, il proicesso di downgrade di Saber continuerà fino a renderla inutile, mentre Shiro diventerà... no spoiler. La protagonista sarà Sakura e la route potrebbe essere definita come la rivincita dei falliti, poiché una valanga di personaggi che sono stati messi da parte avranno la loro gloria, finalmente. True Assassin sarà finalmente evocato, Rider si rivelerà una guerriera coi fiocchi, Illyia e Kirei smetteranno di starsene rintanati nelle loro residenze e avranno un ruolo attivo... ma il vero villain sarà Zouken Matou, nonno di Sakura e Shinji. Sulla trama non aggiungo altro.
Il comparto grafico é veramente eccezionale, con una computer grafica, in molte scene, davvero da urlo e la regia curatissima. Il chara migliora ulteriormente e quell'effetto di rendere i volti troppo tondeggianti che tanto mi aveva infastidito in UBW cede finalmente il passo ad un look più realistico e vicino a quello della novel.
Per quanto il risultato sia eccezionale e il primo capitolo della trilogia meriti una promozione a pieni voti, il film é lungi dall'essere perfetto. In primo luogo vi é la grande scommessa: dato che la terza route é la più lunga, perché non ricorrere ad una vera serie, invece che a tre film? Tale scommessa, almeno, per ora, é vinta perché il film salva la libertà d'espressione nel gestire temi scabrosi di cui questa route é piena. Poi per alcune imperfezioni che ai puristi non possono non saltare all'occhio. True Assassin viene evocato subito, mentre invece veniva evocato solo dopo l'attacco al tempio, usando il corpo di Kojiro e poi anche quello di Lancer come ricettacolo. Poi la battaglia contro l'ombra era molto più lunga e drammatica. Anche il ruolo di Saber nel suo scontro finale viene limato e ridotto all'eccesso, rendendola così un personaggio poco utile nella novel ad uno completamente inutile, che piange sempre sui suoi fallimenti. In una parola si sono limati troppo i combattimenti, aggiungendo però l'inseguimento al cardiopalma di Lancer. Anche Zouken veniva caratterizzato meglio nella novel. Salterà poi agli occhi di tutti il fatto che Rin e é totalmente inutile, mentre Archer ha solo 30 secondi di scena. Ma ciò che manca di più non é tanto il tutorial iniziale in cui si spieghi ai neofiti (ma ce ne saranno?) cosa sia la guerra di Fuyuki, bensì la profonda anima della saga di "Fate". Qui non abbiamo meditazioni profonde o altro, ma solo un'opera di puro intrattenimento, a mio avviso.
Un film perfetto graficamente, ma da migliorare contenutisticamente, da dieci per certe cose, da sei per altre, per cui alla fine come voto do otto.
Recensire un film non é facile di suo, data la tentazione di spoilerare, ma quando si ha a che fare con il primo capitolo di una trilogia che, a sua volta, é la trasposizione di una visual novel famosa e complessa, allora la situazione sembra senza scampo, dato che ogni elemento del primo film avrà ancora più peso. Ma proviamoci.
Come si sarà intuito dalle prime due serie, le tre route di "Fate" sono molto varie e uniche. SI parte dalla prima, animata del 2006, ove Saber è la protagonista e vive una storia d'amore piena di combattimenti. Per poi passare ad UBW ove la protagonista é Rin, i combattimenti la fanno da padrone e Shiro sarà in prima linea come non mai. Nella terza Heaven's Feel, il proicesso di downgrade di Saber continuerà fino a renderla inutile, mentre Shiro diventerà... no spoiler. La protagonista sarà Sakura e la route potrebbe essere definita come la rivincita dei falliti, poiché una valanga di personaggi che sono stati messi da parte avranno la loro gloria, finalmente. True Assassin sarà finalmente evocato, Rider si rivelerà una guerriera coi fiocchi, Illyia e Kirei smetteranno di starsene rintanati nelle loro residenze e avranno un ruolo attivo... ma il vero villain sarà Zouken Matou, nonno di Sakura e Shinji. Sulla trama non aggiungo altro.
Il comparto grafico é veramente eccezionale, con una computer grafica, in molte scene, davvero da urlo e la regia curatissima. Il chara migliora ulteriormente e quell'effetto di rendere i volti troppo tondeggianti che tanto mi aveva infastidito in UBW cede finalmente il passo ad un look più realistico e vicino a quello della novel.
Per quanto il risultato sia eccezionale e il primo capitolo della trilogia meriti una promozione a pieni voti, il film é lungi dall'essere perfetto. In primo luogo vi é la grande scommessa: dato che la terza route é la più lunga, perché non ricorrere ad una vera serie, invece che a tre film? Tale scommessa, almeno, per ora, é vinta perché il film salva la libertà d'espressione nel gestire temi scabrosi di cui questa route é piena. Poi per alcune imperfezioni che ai puristi non possono non saltare all'occhio. True Assassin viene evocato subito, mentre invece veniva evocato solo dopo l'attacco al tempio, usando il corpo di Kojiro e poi anche quello di Lancer come ricettacolo. Poi la battaglia contro l'ombra era molto più lunga e drammatica. Anche il ruolo di Saber nel suo scontro finale viene limato e ridotto all'eccesso, rendendola così un personaggio poco utile nella novel ad uno completamente inutile, che piange sempre sui suoi fallimenti. In una parola si sono limati troppo i combattimenti, aggiungendo però l'inseguimento al cardiopalma di Lancer. Anche Zouken veniva caratterizzato meglio nella novel. Salterà poi agli occhi di tutti il fatto che Rin e é totalmente inutile, mentre Archer ha solo 30 secondi di scena. Ma ciò che manca di più non é tanto il tutorial iniziale in cui si spieghi ai neofiti (ma ce ne saranno?) cosa sia la guerra di Fuyuki, bensì la profonda anima della saga di "Fate". Qui non abbiamo meditazioni profonde o altro, ma solo un'opera di puro intrattenimento, a mio avviso.
Un film perfetto graficamente, ma da migliorare contenutisticamente, da dieci per certe cose, da sei per altre, per cui alla fine come voto do otto.
Attenzione: presenza di lievi spoiler
Veni, vidi, vici (per la soddisfazione)! Queste le parole che mi assalgono a posteriori della visione del primo dei tre film che andranno a comporre l'adattamento della terza route di "Fate/stay night".
Innanzitutto chiariamo come funzionano le route di "Fate/stay night": una volta avviato il gioco ed aver letto un prologo (in questo caso adattato quasi 1:1 con l'episodio 00 di "Fate/stay night: Unlimited Blade Works" della Ufotable), si viene introdotti alla prima route della visual novel, la route "Fate". Completata questa, rigiocando il gioco si potrà optare per una scelta che sbloccherà un braccio completamente distaccato, da un certo punto in poi, per avvenimenti, ossia "Unlimited Blade Works", e infine, completato anche questo, si potrà rigiocarla una terza volta avendo la possibilità di accedere alla route in questione: "Heaven's Feel".
Premessa dovuta, quella appena riportata, in quanto risulterà così chiaro che "Heaven's Feel" è una storia parallela nei fatti, ma che richiede premesse, concetti, caratterizzazioni e conoscenza di eventi narrati solo nelle altre route. Ma passiamo al film.
Il film si apre con un breve prologo, anime original, che ci racconta eventi precedenti alle vicende della ormai famosa guerra del Graal, prologo che andrà a creare le fondamenta delle intricate relazioni che congiungono Shirou Emiya con Matou Sakura, suo fratello Shinji e una ancora "poco conosciuta" Tohsaka Rin.
Finito ciò, si passa quindi ai classici eventi, sebbene con alcuni cambiamenti, che intercorrono nei primi giorni di ogni route fino "all'uccisione" di Shirou da parte di Lancer e l'evocazione di Saber. Proprio per le premesse prima poste, ovvero che ci troviamo di fronte all'adattamento di una route che presenta questa sequenza di eventi iniziali in modo pressoché identico, il tratto di avvenimenti che va dall'evocazione del Servant Spadaccino fino all'incontro in chiesa con Kirei Kotomine è intelligentemente riassunto in una sequenza di spezzoni ripresi da UBW e montati con l'opening del film e in un monologo fuori campo svolto da un certo personaggio, che va ad analizzare le nuove situazioni che stanno venendo a crearsi in questa "strana" guerra del Graal (trovata che ho personalmente molto apprezzato).
La storia presenta un pacing abbastanza spedito durante la maggior parte del film, mitigato tuttavia dall'utilizzo di momenti "silenziosi", senza OST, sapientemente usati, soprattutto per enfatizzare determinati momenti anche di suspense o sorpresa. Nello sviluppo di UBW il regista affermò che il loro processo di produzione consistette nel togliere tutta la carne dall'osso e riattaccare solo i pezzi più significativi, il che risultò in un'opera dove quasi ogni singola parola era importante ma perfettamente legata e bilanciata. Questo film a sua volta riesce perfettamente a riassumere i principali eventi della route che adatta e riesce a non risultare "rushato" grazie a un'attenta opera di "taglia, rielabora e cuci" ancor più raffinata della serie precedente. Alcuni eventi sono, infatti, alterati originalmente, anticipati o posticipati rispetto alla visual novel, ma ogni cosa è legata in maniera molto fluida e con un'alterazione praticamente inesistente dei concetti e motivi di base, ma sfrutta anzi diversi espedienti narrativi per far filare bene il tutto in 2 ore.
Dispiace solo per l'apparente rimozione di due scene d'interazione con un certo personaggio, ma gira voce (anche abbastanza certa) che in origine il film dovesse avere uno storyboard di 2h 30', quindi chissà che magari non avremo una versione estesa nei Blu-ray che andrà a inglobare anche tali scene nel tutto (teoria motivata, tra l'altro, dall'uso di due tagli nel mezzo del film con transizione più lunga del normale che, se ricordo bene, avvenivano proprio in prossimità della posizione di tali scene nell'ipotetico flusso di eventi della storia originale).
Ci si potrebbe lamentare, inoltre, che in questa prima parte sembra avvenire davvero poco, ma in generale ogni "Fate/" è costruito in maniera simile, con un build up degli eventi lento nella prima metà e un climax che andrà come, al solito, ad accentuarsi molto nella seconda parte delle vicende; questo film va ad adattare proprio la prima metà della route, il che significa che dal prossimo la scala dovrebbe essere tutta in ascesa.
L'opera presenta gli stessi personaggi delle altre route con qualche nuova aggiunta e ne deriva che lo spettatore dovrebbe già conoscerne psiche, moventi ed eventi che gli han coinvolti dalle precedenti route. Approfondisce quindi le new entry e altri personaggi precedentemente poco comparsi come la stessa Sakura, questa volta al centro delle vicende stesse, o Kirei Kotomine, che presenta una larga fetta di tempo in più sullo scherno rispetto alle altre route e si rende partecipe di nuove vicissitudini (e dell'adattamento di un meme ormai storico nel fandom stesso).
Detto ciò non bisogna quindi stupirsi se determinati personaggi vengono subito messi fuori gioco, giacché presentati già abbondantemente in opere "precedenti" oppure che potranno risultare molto più approfonditi nei film seguenti (fan di Tohsaka, tralasciando che questo non è UBW, non disperatevi avendo visto il primo film soltanto).
Punto a favore del film risulta inoltre il character acting e l'attenzione ai dettagli visuali nello sviluppo dei suddetti personaggi. Questa cura minuziosa, fatta di espressioni, accorgimenti e rimandi, già presente in UBW sotto la direzione di Takahiro Miura, è qui molto più amplificata sotto la regia di Tomonori Sudou, che dimostra ancora una volta di aver colto perfettamente, come precedentemente in "Kara no Kyoukai Mirai Fukuin", il tono e le caratteristiche dell'opera.
I personaggi, anche quelli di cui ci si lamenta per il poco tempo sullo schermo, parlano con le loro espressioni e atteggiamenti. Shinji risulta contrariato, distaccato e in conflitto con se stesso o deciso più volte. I monologhi interiori di Shirou prendono vita nelle sue reazioni, gesti e sguardi che spesso trasmettono la sua devastazione o il suo timore, o la sua titubanza o decisione.
Possiamo assistere a un'evoluzione del personaggio di Sakura nella sua interezza, dai suoi occhi vuoti e spenti, la sua espressione passiva e apatica, il suo essere indifferente alla vita, perfino alla pioggia che le scroscia addosso, per arrivare alla lucentezza restituitale dal tempo trascorso con Emiya. Andando più avanti Sakura si dimostra già più ricca di vita, dimostra più emozioni. Non più apatica e depressa ma spesso felice, preoccupata o arrabbiata. Possiamo vederla addirittura usare un ombrello alla fine rispetto alla scena sotto la pioggia mostrata inizialmente. Ci è mostrato come lei riesca a ritrovare valore nella sua vita andando avanti.
L'ostilità palpabile di Archer nei confronti di Shirou trasmessa già anche con una sola scena, la "danza" sfrenata e maniaca di Illyasviel, i cambi d'espressione di Kirei con lo scoprire nuovi eventi non previsti. E infine le visioni e i sogni di Shirou, estremamente espressivi e pregni di significati e richiami all'interno dell'opera. Quest'adattamento fa della componente visuale e vocale (nota a favore anche l'ottimo doppiaggio Italiano, ora si attendono i Blu-ray per un rewatch anche in originale) dei personaggi il suo cavallo di battaglia nella loro descrizione interiore.
Sulla grafica nulla da dire. Come sempre da Ufotable un lavoro davvero mostruoso. Le animazioni sono maestose e integrate con un'ottima CGI che questa volta non punta ad amalgamarsi per forza alla grafica 2D ma riesce, grazie anche al suo essere molto finemente elaborata, a restare parte del tutto e a non sfigurare affatto. E' difficile vedere quest'opera e affermare che il tutto non faccia parte dello stesso piano. Inoltre quest'opera va a presentare anche una quantità di effetti 2D di molto superiore alle più recenti opere di Ufotable e il tutto è anche molto più "limato", indice dell'attenzione dello studio molto più orientata su questo progetto negli ultimi tempi. E il risultato è davvero ammirevole... salvo una dannata macchina in movimento in una certa scena e un atterraggio molto "meh" su di un camion in uno degli scontri più esaltanti di tutto il film...
Gli scontri... Chi ormai conosce "Fate" da tempo saprà che questi non sono la parte principale dell'opera come molti, purtroppo, ancora credono (probabilmente per la realizzazione tecnica di questi ultimi davvero eccezionale tra UBW e HF), ma, ciò nonostante, sono davvero spacca mascella. La maggior parte dura realmente poco, ma presentano tutti un perfetto mix di animazione e sonoro che trasmette perfettamente gli impatti a volte colossali dei clash tra armi, le velocità supersoniche e le movenze incredibili di questi famosi famigli detti Servant. Il tutto condito con una salsa anche un po' gore che, effettivamente, mancava così ben riportata nei precedenti adattamenti, e che infonde anche la reale crudeltà e pericolosità della guerra. E poi vedere finalmente "Zabaniya" animato ha il suo effetto.
Peccato, come già detto prima, solo per un certo atterraggio un po' troppo rigido che pare immotivato (e che spero possano correggere, magari nei Blu-ray).
Sul sonoro nulla da dire. Gli effetti sonori di armi etc. erano molto ben calibrati e come detto prima hanno avuto un gran ruolo nel trasmettere l'intensità degli scontri, mentre per le tracce le ho trovate molto adatte, perfino la Kajiura pare essersi impegnata assai per questa produzione. Come già detto inoltre, davvero lodevole l'uso dei silenzi in determinate scene che non stonano per nulla ma amplificano, anzi, il valore che vuole inviare il momento. Solo un punto magari non ho gradito molto, siccome la traccia utilizzata per tale scena mi è parsa leggermente fuori luogo e poco attinente col contesto, ma era davvero un'inezia. Nota invece di totale merito l'ending "Hana no Uta", cantata da Aimer, di cui un po' rimpiango non abbiano messo una piccola traduzione neanche nell'angolo dello schermo, in quanto presenta un testo davvero intrecciato con le vicende di questa route e pregno di significato (chi conosce gli eventi e dovesse leggerla potrà darmi ragione).
In conclusione, l'opera si presenta come uno degli adattamenti di "Fate/" più solidi ad oggi giunti (sempre se lo si guarda conoscendo almeno UBW). Presenta una realizzazione tecnica e una direzione magistrali e un sapiente uso del medium cui appartiene. A tratti il pacing potrebbe magari sembrare troppo veloce, ma si continua a sperare nell'uscita di una versione estesa che magari vada a correggere questa minuscola pecca in un tiro altrimenti davvero perfetto a livello di adattamento della storia.
Dopo la sua visione non si può fare a meno di aspettare i seguiti che completeranno la trilogia e non posso esimermi dal consigliarlo (insieme ovviamente alla serie di UBW da vedere precedentemente) a chiunque possa essere interessato.
Veni, vidi, vici (per la soddisfazione)! Queste le parole che mi assalgono a posteriori della visione del primo dei tre film che andranno a comporre l'adattamento della terza route di "Fate/stay night".
Innanzitutto chiariamo come funzionano le route di "Fate/stay night": una volta avviato il gioco ed aver letto un prologo (in questo caso adattato quasi 1:1 con l'episodio 00 di "Fate/stay night: Unlimited Blade Works" della Ufotable), si viene introdotti alla prima route della visual novel, la route "Fate". Completata questa, rigiocando il gioco si potrà optare per una scelta che sbloccherà un braccio completamente distaccato, da un certo punto in poi, per avvenimenti, ossia "Unlimited Blade Works", e infine, completato anche questo, si potrà rigiocarla una terza volta avendo la possibilità di accedere alla route in questione: "Heaven's Feel".
Premessa dovuta, quella appena riportata, in quanto risulterà così chiaro che "Heaven's Feel" è una storia parallela nei fatti, ma che richiede premesse, concetti, caratterizzazioni e conoscenza di eventi narrati solo nelle altre route. Ma passiamo al film.
Il film si apre con un breve prologo, anime original, che ci racconta eventi precedenti alle vicende della ormai famosa guerra del Graal, prologo che andrà a creare le fondamenta delle intricate relazioni che congiungono Shirou Emiya con Matou Sakura, suo fratello Shinji e una ancora "poco conosciuta" Tohsaka Rin.
Finito ciò, si passa quindi ai classici eventi, sebbene con alcuni cambiamenti, che intercorrono nei primi giorni di ogni route fino "all'uccisione" di Shirou da parte di Lancer e l'evocazione di Saber. Proprio per le premesse prima poste, ovvero che ci troviamo di fronte all'adattamento di una route che presenta questa sequenza di eventi iniziali in modo pressoché identico, il tratto di avvenimenti che va dall'evocazione del Servant Spadaccino fino all'incontro in chiesa con Kirei Kotomine è intelligentemente riassunto in una sequenza di spezzoni ripresi da UBW e montati con l'opening del film e in un monologo fuori campo svolto da un certo personaggio, che va ad analizzare le nuove situazioni che stanno venendo a crearsi in questa "strana" guerra del Graal (trovata che ho personalmente molto apprezzato).
La storia presenta un pacing abbastanza spedito durante la maggior parte del film, mitigato tuttavia dall'utilizzo di momenti "silenziosi", senza OST, sapientemente usati, soprattutto per enfatizzare determinati momenti anche di suspense o sorpresa. Nello sviluppo di UBW il regista affermò che il loro processo di produzione consistette nel togliere tutta la carne dall'osso e riattaccare solo i pezzi più significativi, il che risultò in un'opera dove quasi ogni singola parola era importante ma perfettamente legata e bilanciata. Questo film a sua volta riesce perfettamente a riassumere i principali eventi della route che adatta e riesce a non risultare "rushato" grazie a un'attenta opera di "taglia, rielabora e cuci" ancor più raffinata della serie precedente. Alcuni eventi sono, infatti, alterati originalmente, anticipati o posticipati rispetto alla visual novel, ma ogni cosa è legata in maniera molto fluida e con un'alterazione praticamente inesistente dei concetti e motivi di base, ma sfrutta anzi diversi espedienti narrativi per far filare bene il tutto in 2 ore.
Dispiace solo per l'apparente rimozione di due scene d'interazione con un certo personaggio, ma gira voce (anche abbastanza certa) che in origine il film dovesse avere uno storyboard di 2h 30', quindi chissà che magari non avremo una versione estesa nei Blu-ray che andrà a inglobare anche tali scene nel tutto (teoria motivata, tra l'altro, dall'uso di due tagli nel mezzo del film con transizione più lunga del normale che, se ricordo bene, avvenivano proprio in prossimità della posizione di tali scene nell'ipotetico flusso di eventi della storia originale).
Ci si potrebbe lamentare, inoltre, che in questa prima parte sembra avvenire davvero poco, ma in generale ogni "Fate/" è costruito in maniera simile, con un build up degli eventi lento nella prima metà e un climax che andrà come, al solito, ad accentuarsi molto nella seconda parte delle vicende; questo film va ad adattare proprio la prima metà della route, il che significa che dal prossimo la scala dovrebbe essere tutta in ascesa.
L'opera presenta gli stessi personaggi delle altre route con qualche nuova aggiunta e ne deriva che lo spettatore dovrebbe già conoscerne psiche, moventi ed eventi che gli han coinvolti dalle precedenti route. Approfondisce quindi le new entry e altri personaggi precedentemente poco comparsi come la stessa Sakura, questa volta al centro delle vicende stesse, o Kirei Kotomine, che presenta una larga fetta di tempo in più sullo scherno rispetto alle altre route e si rende partecipe di nuove vicissitudini (e dell'adattamento di un meme ormai storico nel fandom stesso).
Detto ciò non bisogna quindi stupirsi se determinati personaggi vengono subito messi fuori gioco, giacché presentati già abbondantemente in opere "precedenti" oppure che potranno risultare molto più approfonditi nei film seguenti (fan di Tohsaka, tralasciando che questo non è UBW, non disperatevi avendo visto il primo film soltanto).
Punto a favore del film risulta inoltre il character acting e l'attenzione ai dettagli visuali nello sviluppo dei suddetti personaggi. Questa cura minuziosa, fatta di espressioni, accorgimenti e rimandi, già presente in UBW sotto la direzione di Takahiro Miura, è qui molto più amplificata sotto la regia di Tomonori Sudou, che dimostra ancora una volta di aver colto perfettamente, come precedentemente in "Kara no Kyoukai Mirai Fukuin", il tono e le caratteristiche dell'opera.
I personaggi, anche quelli di cui ci si lamenta per il poco tempo sullo schermo, parlano con le loro espressioni e atteggiamenti. Shinji risulta contrariato, distaccato e in conflitto con se stesso o deciso più volte. I monologhi interiori di Shirou prendono vita nelle sue reazioni, gesti e sguardi che spesso trasmettono la sua devastazione o il suo timore, o la sua titubanza o decisione.
Possiamo assistere a un'evoluzione del personaggio di Sakura nella sua interezza, dai suoi occhi vuoti e spenti, la sua espressione passiva e apatica, il suo essere indifferente alla vita, perfino alla pioggia che le scroscia addosso, per arrivare alla lucentezza restituitale dal tempo trascorso con Emiya. Andando più avanti Sakura si dimostra già più ricca di vita, dimostra più emozioni. Non più apatica e depressa ma spesso felice, preoccupata o arrabbiata. Possiamo vederla addirittura usare un ombrello alla fine rispetto alla scena sotto la pioggia mostrata inizialmente. Ci è mostrato come lei riesca a ritrovare valore nella sua vita andando avanti.
L'ostilità palpabile di Archer nei confronti di Shirou trasmessa già anche con una sola scena, la "danza" sfrenata e maniaca di Illyasviel, i cambi d'espressione di Kirei con lo scoprire nuovi eventi non previsti. E infine le visioni e i sogni di Shirou, estremamente espressivi e pregni di significati e richiami all'interno dell'opera. Quest'adattamento fa della componente visuale e vocale (nota a favore anche l'ottimo doppiaggio Italiano, ora si attendono i Blu-ray per un rewatch anche in originale) dei personaggi il suo cavallo di battaglia nella loro descrizione interiore.
Sulla grafica nulla da dire. Come sempre da Ufotable un lavoro davvero mostruoso. Le animazioni sono maestose e integrate con un'ottima CGI che questa volta non punta ad amalgamarsi per forza alla grafica 2D ma riesce, grazie anche al suo essere molto finemente elaborata, a restare parte del tutto e a non sfigurare affatto. E' difficile vedere quest'opera e affermare che il tutto non faccia parte dello stesso piano. Inoltre quest'opera va a presentare anche una quantità di effetti 2D di molto superiore alle più recenti opere di Ufotable e il tutto è anche molto più "limato", indice dell'attenzione dello studio molto più orientata su questo progetto negli ultimi tempi. E il risultato è davvero ammirevole... salvo una dannata macchina in movimento in una certa scena e un atterraggio molto "meh" su di un camion in uno degli scontri più esaltanti di tutto il film...
Gli scontri... Chi ormai conosce "Fate" da tempo saprà che questi non sono la parte principale dell'opera come molti, purtroppo, ancora credono (probabilmente per la realizzazione tecnica di questi ultimi davvero eccezionale tra UBW e HF), ma, ciò nonostante, sono davvero spacca mascella. La maggior parte dura realmente poco, ma presentano tutti un perfetto mix di animazione e sonoro che trasmette perfettamente gli impatti a volte colossali dei clash tra armi, le velocità supersoniche e le movenze incredibili di questi famosi famigli detti Servant. Il tutto condito con una salsa anche un po' gore che, effettivamente, mancava così ben riportata nei precedenti adattamenti, e che infonde anche la reale crudeltà e pericolosità della guerra. E poi vedere finalmente "Zabaniya" animato ha il suo effetto.
Peccato, come già detto prima, solo per un certo atterraggio un po' troppo rigido che pare immotivato (e che spero possano correggere, magari nei Blu-ray).
Sul sonoro nulla da dire. Gli effetti sonori di armi etc. erano molto ben calibrati e come detto prima hanno avuto un gran ruolo nel trasmettere l'intensità degli scontri, mentre per le tracce le ho trovate molto adatte, perfino la Kajiura pare essersi impegnata assai per questa produzione. Come già detto inoltre, davvero lodevole l'uso dei silenzi in determinate scene che non stonano per nulla ma amplificano, anzi, il valore che vuole inviare il momento. Solo un punto magari non ho gradito molto, siccome la traccia utilizzata per tale scena mi è parsa leggermente fuori luogo e poco attinente col contesto, ma era davvero un'inezia. Nota invece di totale merito l'ending "Hana no Uta", cantata da Aimer, di cui un po' rimpiango non abbiano messo una piccola traduzione neanche nell'angolo dello schermo, in quanto presenta un testo davvero intrecciato con le vicende di questa route e pregno di significato (chi conosce gli eventi e dovesse leggerla potrà darmi ragione).
In conclusione, l'opera si presenta come uno degli adattamenti di "Fate/" più solidi ad oggi giunti (sempre se lo si guarda conoscendo almeno UBW). Presenta una realizzazione tecnica e una direzione magistrali e un sapiente uso del medium cui appartiene. A tratti il pacing potrebbe magari sembrare troppo veloce, ma si continua a sperare nell'uscita di una versione estesa che magari vada a correggere questa minuscola pecca in un tiro altrimenti davvero perfetto a livello di adattamento della storia.
Dopo la sua visione non si può fare a meno di aspettare i seguiti che completeranno la trilogia e non posso esimermi dal consigliarlo (insieme ovviamente alla serie di UBW da vedere precedentemente) a chiunque possa essere interessato.
"Fate/stay night: Heaven's Feel I. Presage Flower" è il primo film di una trilogia che andrà ad adattare la terza ed ultima route di "Fate/stay night", visual novel targata Type-Moon del 2004.
Negli anni le trasposizioni animate del brand hanno creato confusione per via della moltitudine di progetti opposti che hanno finito per incrociarsi: nel 2006 Deen creò una serie miscuglio delle tre route che sfociò in una produzione giustamente denigrata, mentre nel 2010, tentando di riassumere le diverse ore di contenuto della seconda route ("Unlimited Blade Works") in meno di due ore, ottenne un altro risultato fallimentare; tuttavia ad essere molto vicina alle produzioni Type-Moon era lo studio Ufotable, che nel 2014 ridiede vita a "Stay Night" attraverso un nuovo adattamento di "Unlimited Blade Works", che stavolta ha saputo dare giustizia al nome che porta; insieme allo stesso è stata dunque annunciata questa trasposizione di "Heaven's Feel", scenario finora inedito.
Dunque, tra produzioni superflue e altre invece necessarie ma non autonome con studi differenti tra loro, come approcciarsi? Non è un segreto che si dovrebbe propendere per le produzioni Ufotable, ovviamente partendo da "Stay Night" (origine di tutto fin dal 2004) e si dovrebbe sapere che quest'ultimo è diviso in tre scenari/route; per chi non lo sapesse la route è una storia alternativa, si riparte sempre dallo stesso prologo ma va a svilupparsi presto in modo totalmente differente dalle altre due; questo potrebbe far erroneamente credere che le route possano essere seguite in qualunque ordine e in modo indipendente ma così non è, per questioni narrative sono strutturate per essere seguite in modo preciso (ordine nelle rivelazioni, spiegazioni date per scontato, questioni sui personaggi, parti in comune saltate ecc..).
È palese e scontato che si parta dalla prima route (chiamata "Fate"), tuttavia in formato animato è per ora assente (se non come parte di un miscuglio da evitare) e se ci si vuole limitare agli anime va per forza di cose saltata, tuttavia ciò non è un dramma, partire dalla seconda route è un compromesso accettabile e non che vi sia altra scelta (inoltre hanno modificato l'opera a tal proposito); si arriva infine a questa terza route che a differenza di quanto la disinformazione generale suggerisce va vista PRIMA di "Zero", prequel (ovvero pensato per essere visto dopo nonostante sia ambientato prima) di tutto "Stay Night". Di conseguenza chi va a vedere il film deve avere chiaro che: deve guardarsi prima "Unlimited Blade Works"; dovrà aspettare tutti e tre i film prima che ogni risposta sia chiara; la visione di "Zero" spoilera i suddetti film, mentre invece quest'ultimo è stato pensato per chi già sa tutto delle tre route di "Stay Night".
Detto ciò possiamo iniziare con una decostruzione di "Presage Flower", ad oggi (16/02/18) l'unico uscito della trilogia.
"Heaven's Feel" è una route più lunga di "Unlimited Blade Works", tre film a primo acchito possono sembrare pochi, ma è realmente così? Considerando che l'anime di UBW ha avuto tante scene originali e altrimenti sarebbero molti meno episodi, un prologo a cui ha ormai già pensato quest'ultimo e il fatto che la lunghezza di HF è spesso dovuta a descrizioni testuali che animate risultano immediate o scene la cui efficacia può essere sostituita facilmente... direi che tre film da almeno due ore ciascuno bastano sicuramente. In effetti ci sono riusciti, hanno velocizzato il ritmo ma con scelte decisamente intelligenti: come già detto, piuttosto che far rivedere per l'ennesima volta il prologo, hanno mantenuto solo le parti iniziali che differivano da UBW e riassunto il resto con un'Opening (essendo pensato per essere visto solo dopo la serie), alcune scene sono state legate tra loro e tra una cosa e l'altra si è ottenuto un risultato buono; la sensazione di ritmo serrato si percepisce, tuttavia essa non è necessariamente un problema, un pacing veloce può funzionare se fatto bene e ne giova il flow che ci lascia sì con una sensazione di spedito, ma mai di "rushato". C'è anche da dire che i produttori hanno fatto tagliare 30 minuti dallo storyboard quindi questo è certamente il meglio che si poteva fare, chissà se nei BD verranno aggiunte altre scene, ma anche così la pellicola risulta più che riuscita per quanto non impeccabile.
Di conseguenza come sono state strutturate queste 2 ore? Con una partenza come solito di "Stay Night", basata su elementi Slice of Life, non per questo senza importanti elementi di background atti a creare spazio ed empatia per i personaggi, specie Sakura che ne ha necessità per un passaggio da personaggio molto secondario delle altre route a ruolo da protagonista per questo scenario in cui risulta molto centrale; non servirà ricordare, quindi, che per quanto le battaglie siano di un elevato standard qualitativo, esse non sono il fulcro della produzione, e che l'opera non è certo rivolta ad un target che vuole solo mazzate da Battle Shounen ma a chi ricerca proprio la prolissità che caratterizza "Fate", il cui fulcro sono piuttosto i personaggi, la loro psicologia, rapporti (conflittuali o meno) e tutte le tematiche che possono derivare da ciò.
Nonostante gli scontri non debbano essere il principale motivo d'interesse, non significa che non possano risultare magistrali: per questo primo film non si è ancora arrivati alle più memorabili, tuttavia il livello d'azione è sicuramente alto, non tanto per la coreografia (a volte ottima, altre discreta), ma per la tipica struttura dei combattimenti targati Type Moon (nello specifico l'autore Kinoko Nasu), non tipiche gare di forza, ma neanche effetti ludici (dello stampo "Jojo" o "Bleach"); piuttosto una via di mezzo dominata da adattabilità, situazioni molto specifiche, simbolismi e abilità ed attacchi iconici; molto altro dipende poi dalle componenti audiovisive di cui andremo a parlare.
Visivamente questo film è puro spettacolo, la realizzazione ha portato a una qualità estrema per quanto vi siano rari scivoloni con sporadici movimenti legnosi, salvo ciò non risultano problemi di sorta... a quel punto sta allo spettatore saper apprezzare o meno questo nuovo stile che hanno adottato, ovvero non nascondere più l'integrazione tra animazione tradizionale e CG ma renderla palese e far gridare quest'ultima come cavallo di battaglia della produzione; il discostamento che si crea non è innaturale grazie non solo alla valida fattura delle due tecniche prese singolarmente, ma anche alla palese esperienza che hanno maturato in questo campo, la quale può tuttavia cogliere impreparati gli spettatori più conservatori.
Il sonoro invece è persino più impeccabile, tra OST che mi hanno persino fatto rivalutare la monotonia delle Kalafina dopo anni -
già dalle interviste ho notato quanto Yuki Kajiura ci tenesse ad entrare ed adattarsi alle atmosfere e personaggi di questo scenario, e direi che ci è riuscita; non commento troppo gli effetti sonori non essendo un esperto ma mi hanno convinto, inutile stare ad elogiare il doppiaggio originale, come al solito (di cui comunque ho potuto fruire solo da trailer o materiale originale); farò solo un breve commento sul ridoppiaggio nostrano, sicuramente valido! Ottime voci, buona recitazione e adattamento accettabile, ci sta sicuramente.
La regia gioca bene con le inquadrature, a volte avvalendosi del piano sequenza che tanto va di moda (e fa bene), ma avvalendosi di stacchi più improvvisi quando necessario; non c'è stata occasione per raggiungere picchi quali la scena di "Last Stardust" nell'episodio 20 di UBW, ma anche senza una scena eccessivamente saliente si è stati molto più costanti della seconda stagione di "Unlimited"(produzione travalicata per l'improvviso compito di gestire "God Eater" e quello che può comportare una serie televisiva); se il cambio di regista sia stato in meglio lo si confermerà solo in futuro, ma le potenzialità ci sono, non avremo uno Yuasa ma certamente affidare la direzione ad un "artista visivo" come Tomonori Sudou è stata certamente interessante ed efficace; avendo anche il ruolo di supervisore delle animazioni si nota la sua pretesa nel dare un'espressività eloquente ai personaggi, metodo di comunicazione atto a sostituire la forte componente descrittiva di una visual novel (già usato in UBW ma qui raffinato in meglio), compensazione che difficilmente può rimpiazzare un testo ma che crea un compromesso funzionale.
Tutto quello citato prima, dunque, aiuta alla scrittura dei personaggi che già di per se sono di spessore, quello che avverrà però è uno scambio di ruoli; già nella precedente route chi erroneamente la considerava una produzione autonoma poteva storcere il naso quando un personaggio che aveva ricevuto poco spazio usciva fuori dai giochi... magari non sapendo che tutti quei personaggi "snobbati" (Rider, Kirei, Sakura ecc.) avranno in questo scenario un ruolo di rilievo, mentre alcuni di quelli più presenti su UBW (Archer, Gigamesh, Caster ecc.) saranno meno presenti; altri hanno spazio in ambo le route, primo di tutti il protagonista Shirou ma anche Illya e Rin, quest'ultime persino più di prima (Illya ha avuto diverse sue scene omesse ma hanno detto che compenseranno con il secondo film).
Tuttavia gli argomenti più interessanti e succosi su quest'argomento richiederebbero i prossimi episodi dunque rimanderò il commento completo alla loro uscita, dopotutto si deve ancora entrare nel vivo della route e per ora si sono semplicemente costruite le fondamenta per poter andare in una "certa" direzione (non faccio spoiler); in realtà a parte leggere inerzie che ho già criticato, l'unico dispiacere che ho avuto per la pellicola l'ho notato solo come lettore dell'originale: non hanno trasposto due scene che avrebbero alzato estremamente la componente horror ed è un peccato, tuttavia preso in sè e per sè non ci sono problemi. Piuttosto devo ancora sottolineare quanti pochi problemi ci siano rispetto all'idea di "sacrificare" questa prima pellicola per agevolare le prossime, dopotutto ormai la strada è in discesa e si sono portati in un punto in cui due film, SE gestiti bene, possono rappresentare alla grande ciò che segue (e sono fiducioso, visto che già con "Presage Flower" non sembra affatto di trovarsi di fronte a un build-up che si limita a favore del resto ma un vero e proprio lavoro degno di nota, per quanto non sia la perfezione assoluta e si avverta un ritmo serrato che comunque non è necessariamente un difetto).
Come già scrissi per la recensione della VN, la tematica principale di "Stay Night" è "la conquista di se stessi": se nelle altre route questo sfociava nell'ideale, su "Heaven's Feel" ci si concentrerà ancor di più sull'attrito che questo ha con la realtà; ribadisco che si deve entrare ancora totalmente nella route, ma allo stesso modo garantisco che i toni iniziano ad essere più che accennati o suggeriti; in ogni caso però, indipendentemente da ciò che verrà dopo, quella che si ha con "Presage Flower" è a prescindere una visione spettacolare con la sua atmosfera suggestiva e perversa, passaggio da scene adrenaliniche e cupe in contrasto con l'inizio tranquillo, dolce e a tratti nostalgico, il tutto diretto con professionalità e creatività. Se avete apprezzato UBW non avete altro da attendere a mio avviso, altrimenti sta a voi decidere se verificare o meno quanto HF possa farvi scoprire un lato di "Stay Night" che difficilmente avreste immaginato; comunque da parte mia, che avevo delle pretese abbastanza alte e pignole, c'è sicuramente tanta soddisfazione.
Negli anni le trasposizioni animate del brand hanno creato confusione per via della moltitudine di progetti opposti che hanno finito per incrociarsi: nel 2006 Deen creò una serie miscuglio delle tre route che sfociò in una produzione giustamente denigrata, mentre nel 2010, tentando di riassumere le diverse ore di contenuto della seconda route ("Unlimited Blade Works") in meno di due ore, ottenne un altro risultato fallimentare; tuttavia ad essere molto vicina alle produzioni Type-Moon era lo studio Ufotable, che nel 2014 ridiede vita a "Stay Night" attraverso un nuovo adattamento di "Unlimited Blade Works", che stavolta ha saputo dare giustizia al nome che porta; insieme allo stesso è stata dunque annunciata questa trasposizione di "Heaven's Feel", scenario finora inedito.
Dunque, tra produzioni superflue e altre invece necessarie ma non autonome con studi differenti tra loro, come approcciarsi? Non è un segreto che si dovrebbe propendere per le produzioni Ufotable, ovviamente partendo da "Stay Night" (origine di tutto fin dal 2004) e si dovrebbe sapere che quest'ultimo è diviso in tre scenari/route; per chi non lo sapesse la route è una storia alternativa, si riparte sempre dallo stesso prologo ma va a svilupparsi presto in modo totalmente differente dalle altre due; questo potrebbe far erroneamente credere che le route possano essere seguite in qualunque ordine e in modo indipendente ma così non è, per questioni narrative sono strutturate per essere seguite in modo preciso (ordine nelle rivelazioni, spiegazioni date per scontato, questioni sui personaggi, parti in comune saltate ecc..).
È palese e scontato che si parta dalla prima route (chiamata "Fate"), tuttavia in formato animato è per ora assente (se non come parte di un miscuglio da evitare) e se ci si vuole limitare agli anime va per forza di cose saltata, tuttavia ciò non è un dramma, partire dalla seconda route è un compromesso accettabile e non che vi sia altra scelta (inoltre hanno modificato l'opera a tal proposito); si arriva infine a questa terza route che a differenza di quanto la disinformazione generale suggerisce va vista PRIMA di "Zero", prequel (ovvero pensato per essere visto dopo nonostante sia ambientato prima) di tutto "Stay Night". Di conseguenza chi va a vedere il film deve avere chiaro che: deve guardarsi prima "Unlimited Blade Works"; dovrà aspettare tutti e tre i film prima che ogni risposta sia chiara; la visione di "Zero" spoilera i suddetti film, mentre invece quest'ultimo è stato pensato per chi già sa tutto delle tre route di "Stay Night".
Detto ciò possiamo iniziare con una decostruzione di "Presage Flower", ad oggi (16/02/18) l'unico uscito della trilogia.
"Heaven's Feel" è una route più lunga di "Unlimited Blade Works", tre film a primo acchito possono sembrare pochi, ma è realmente così? Considerando che l'anime di UBW ha avuto tante scene originali e altrimenti sarebbero molti meno episodi, un prologo a cui ha ormai già pensato quest'ultimo e il fatto che la lunghezza di HF è spesso dovuta a descrizioni testuali che animate risultano immediate o scene la cui efficacia può essere sostituita facilmente... direi che tre film da almeno due ore ciascuno bastano sicuramente. In effetti ci sono riusciti, hanno velocizzato il ritmo ma con scelte decisamente intelligenti: come già detto, piuttosto che far rivedere per l'ennesima volta il prologo, hanno mantenuto solo le parti iniziali che differivano da UBW e riassunto il resto con un'Opening (essendo pensato per essere visto solo dopo la serie), alcune scene sono state legate tra loro e tra una cosa e l'altra si è ottenuto un risultato buono; la sensazione di ritmo serrato si percepisce, tuttavia essa non è necessariamente un problema, un pacing veloce può funzionare se fatto bene e ne giova il flow che ci lascia sì con una sensazione di spedito, ma mai di "rushato". C'è anche da dire che i produttori hanno fatto tagliare 30 minuti dallo storyboard quindi questo è certamente il meglio che si poteva fare, chissà se nei BD verranno aggiunte altre scene, ma anche così la pellicola risulta più che riuscita per quanto non impeccabile.
Di conseguenza come sono state strutturate queste 2 ore? Con una partenza come solito di "Stay Night", basata su elementi Slice of Life, non per questo senza importanti elementi di background atti a creare spazio ed empatia per i personaggi, specie Sakura che ne ha necessità per un passaggio da personaggio molto secondario delle altre route a ruolo da protagonista per questo scenario in cui risulta molto centrale; non servirà ricordare, quindi, che per quanto le battaglie siano di un elevato standard qualitativo, esse non sono il fulcro della produzione, e che l'opera non è certo rivolta ad un target che vuole solo mazzate da Battle Shounen ma a chi ricerca proprio la prolissità che caratterizza "Fate", il cui fulcro sono piuttosto i personaggi, la loro psicologia, rapporti (conflittuali o meno) e tutte le tematiche che possono derivare da ciò.
Nonostante gli scontri non debbano essere il principale motivo d'interesse, non significa che non possano risultare magistrali: per questo primo film non si è ancora arrivati alle più memorabili, tuttavia il livello d'azione è sicuramente alto, non tanto per la coreografia (a volte ottima, altre discreta), ma per la tipica struttura dei combattimenti targati Type Moon (nello specifico l'autore Kinoko Nasu), non tipiche gare di forza, ma neanche effetti ludici (dello stampo "Jojo" o "Bleach"); piuttosto una via di mezzo dominata da adattabilità, situazioni molto specifiche, simbolismi e abilità ed attacchi iconici; molto altro dipende poi dalle componenti audiovisive di cui andremo a parlare.
Visivamente questo film è puro spettacolo, la realizzazione ha portato a una qualità estrema per quanto vi siano rari scivoloni con sporadici movimenti legnosi, salvo ciò non risultano problemi di sorta... a quel punto sta allo spettatore saper apprezzare o meno questo nuovo stile che hanno adottato, ovvero non nascondere più l'integrazione tra animazione tradizionale e CG ma renderla palese e far gridare quest'ultima come cavallo di battaglia della produzione; il discostamento che si crea non è innaturale grazie non solo alla valida fattura delle due tecniche prese singolarmente, ma anche alla palese esperienza che hanno maturato in questo campo, la quale può tuttavia cogliere impreparati gli spettatori più conservatori.
Il sonoro invece è persino più impeccabile, tra OST che mi hanno persino fatto rivalutare la monotonia delle Kalafina dopo anni -
già dalle interviste ho notato quanto Yuki Kajiura ci tenesse ad entrare ed adattarsi alle atmosfere e personaggi di questo scenario, e direi che ci è riuscita; non commento troppo gli effetti sonori non essendo un esperto ma mi hanno convinto, inutile stare ad elogiare il doppiaggio originale, come al solito (di cui comunque ho potuto fruire solo da trailer o materiale originale); farò solo un breve commento sul ridoppiaggio nostrano, sicuramente valido! Ottime voci, buona recitazione e adattamento accettabile, ci sta sicuramente.
La regia gioca bene con le inquadrature, a volte avvalendosi del piano sequenza che tanto va di moda (e fa bene), ma avvalendosi di stacchi più improvvisi quando necessario; non c'è stata occasione per raggiungere picchi quali la scena di "Last Stardust" nell'episodio 20 di UBW, ma anche senza una scena eccessivamente saliente si è stati molto più costanti della seconda stagione di "Unlimited"(produzione travalicata per l'improvviso compito di gestire "God Eater" e quello che può comportare una serie televisiva); se il cambio di regista sia stato in meglio lo si confermerà solo in futuro, ma le potenzialità ci sono, non avremo uno Yuasa ma certamente affidare la direzione ad un "artista visivo" come Tomonori Sudou è stata certamente interessante ed efficace; avendo anche il ruolo di supervisore delle animazioni si nota la sua pretesa nel dare un'espressività eloquente ai personaggi, metodo di comunicazione atto a sostituire la forte componente descrittiva di una visual novel (già usato in UBW ma qui raffinato in meglio), compensazione che difficilmente può rimpiazzare un testo ma che crea un compromesso funzionale.
Tutto quello citato prima, dunque, aiuta alla scrittura dei personaggi che già di per se sono di spessore, quello che avverrà però è uno scambio di ruoli; già nella precedente route chi erroneamente la considerava una produzione autonoma poteva storcere il naso quando un personaggio che aveva ricevuto poco spazio usciva fuori dai giochi... magari non sapendo che tutti quei personaggi "snobbati" (Rider, Kirei, Sakura ecc.) avranno in questo scenario un ruolo di rilievo, mentre alcuni di quelli più presenti su UBW (Archer, Gigamesh, Caster ecc.) saranno meno presenti; altri hanno spazio in ambo le route, primo di tutti il protagonista Shirou ma anche Illya e Rin, quest'ultime persino più di prima (Illya ha avuto diverse sue scene omesse ma hanno detto che compenseranno con il secondo film).
Tuttavia gli argomenti più interessanti e succosi su quest'argomento richiederebbero i prossimi episodi dunque rimanderò il commento completo alla loro uscita, dopotutto si deve ancora entrare nel vivo della route e per ora si sono semplicemente costruite le fondamenta per poter andare in una "certa" direzione (non faccio spoiler); in realtà a parte leggere inerzie che ho già criticato, l'unico dispiacere che ho avuto per la pellicola l'ho notato solo come lettore dell'originale: non hanno trasposto due scene che avrebbero alzato estremamente la componente horror ed è un peccato, tuttavia preso in sè e per sè non ci sono problemi. Piuttosto devo ancora sottolineare quanti pochi problemi ci siano rispetto all'idea di "sacrificare" questa prima pellicola per agevolare le prossime, dopotutto ormai la strada è in discesa e si sono portati in un punto in cui due film, SE gestiti bene, possono rappresentare alla grande ciò che segue (e sono fiducioso, visto che già con "Presage Flower" non sembra affatto di trovarsi di fronte a un build-up che si limita a favore del resto ma un vero e proprio lavoro degno di nota, per quanto non sia la perfezione assoluta e si avverta un ritmo serrato che comunque non è necessariamente un difetto).
Come già scrissi per la recensione della VN, la tematica principale di "Stay Night" è "la conquista di se stessi": se nelle altre route questo sfociava nell'ideale, su "Heaven's Feel" ci si concentrerà ancor di più sull'attrito che questo ha con la realtà; ribadisco che si deve entrare ancora totalmente nella route, ma allo stesso modo garantisco che i toni iniziano ad essere più che accennati o suggeriti; in ogni caso però, indipendentemente da ciò che verrà dopo, quella che si ha con "Presage Flower" è a prescindere una visione spettacolare con la sua atmosfera suggestiva e perversa, passaggio da scene adrenaliniche e cupe in contrasto con l'inizio tranquillo, dolce e a tratti nostalgico, il tutto diretto con professionalità e creatività. Se avete apprezzato UBW non avete altro da attendere a mio avviso, altrimenti sta a voi decidere se verificare o meno quanto HF possa farvi scoprire un lato di "Stay Night" che difficilmente avreste immaginato; comunque da parte mia, che avevo delle pretese abbastanza alte e pignole, c'è sicuramente tanta soddisfazione.
Eccomi qui a recensire al volo questa inutile ciofeca di film. Sì, perchè "Fate/stay night: Heaven's Feel" non è altro che questo. E chi pensa che questa sia una recensione troll si fermi pure a leggere qui, perché sinceramente non sto scrivendo per il fanboy di turno della serie, ma solo per coloro che vogliono un quadro più equilibrato del film per decidere se accettarne la visione.
Ma veniamo al dunque.
Voto 4.
Perchè? Perchè non mi piace dare voti per ripicca e cerco di restare oggettivo anche davanti ad una delle peggiori delusioni di sempre. Infatti non dico che ne avessi iniziato la visione aspettandomi un capolavoro, ma conoscendo il personaggio di Sakura, a cui è dedicato questo arco, e conoscendone bene le potenzialità legate al suo background che viene ben raccontato nelle altre serie, mi aspettavo una storia con una narrazione solida ed un pathos crescente tendente all'horror che poteva essere veramente la ciliegina della torta di tutto l'universo di Fate. Ed invece non è andata così. Purtroppo.
Andando con ordine, il primo problema in assoluto di FSNHF è quello che accade durante i titoli di inizio, ovvero il salto a piè pari di tutta la parte di evocazione di Saber con relative spiegazioni sulla guerra del Santo Graal e relative conseguenze, lasciando così lo spettatore non informato sul brand nell'oscurità per praticamente tutto il film. Naturalmente i fanboy potrebbero dire che questa tipologia di taglio ha risparmiato loro qualche minuto di inutile recap, ma quell'inutile recap rappresenta la sottile, ma importante, differenza tra un film aperto a tutti ed un film aperto solo ad una piccola nicchia di appassionati fan della serie (una decisione a mio parere quanto mai infelice visto che non sfrutta le potenzialità del grande schermo di far crescere i fan del brand, ma piuttosto li isola e li mantiene nella loro bolla otaku, ma lasciamo stare). Cosa succede quindi? Che già così metà della potenziale audience si è persa per strada perchè il film da quel punto in avanti continua a saltare pezzi facendo riferimenti a situazioni, avvenimenti o personaggi dati per scontati perchè già presentati in serie precedenti.
E qui interviene il secondo grande problema della serie, ovvero la rinuncia a qualsiasi coerenza narrativa e la decisione di rendere il film un accozzaglia di spezzoni slegati che pur mantenendo un minimo di ordine cronologico non hanno un minimo di senso di coesione filmica. Per più di metà del film tra una scena e l'altra, infatti, non c'è un vero e proprio flusso narrativo e vengono presentati avvenimenti o dialoghi buttati lì ma senza un disegno particolare da parte del regista, un po' come se dovessero essere messi ma lui non avesse avuto voglia di incastrarli come si deve e mantenere una narrazione fluente. Questo, badate bene, non significa che non ci siano avvenimenti o dialoghi inutili (visto che la metà delle volte in cui Rin appare non serve tecnicamente a niente se non a far felice gli appassionati), ma che i vari punti importanti della trama vengono presentati senza soluzione di forma e non c'è un legante che renda scorrevole la narrazione ed accompagni lo spettatore tra le varie scene. Scena 1, zac. X Tempo dopo, Scena 2, zac. Y Tempo dopo, scena 3, zac e così via... impossibile capire esattamente quando è accaduta una e quando l'altra, possono essere passati giorni, ore, minuti, settimane... impossibile saperlo. Questo non significa che il regista debba inserire un orologio in ogni scena, ma che semplicemente dando piccoli elementi di contesto ad ognuna di esse le caratterizzi in maniera da far orientare lo spettatore (ed in alcuni casi per far questo non serve davvero molto altro se non un paio di sottotitoli, come fatto all'inizio del film, che infatti nella sua chiarezza risulta uno dei momenti migliori di tutta la pellicola). Ed invece no, la pigra regia del film questo sforzo non vuole farlo ed anzi si concentra ancora più nel riassumere i singoli episodi (lasciando però spazio ai momenti di fanservice, inteso nel suo senso più lato e non nel senso di zozzerie, così da soddisfare lo zoccolo duro che se li aspettava... no comment), tant'è che alla fine vengono penalizzati anche i combattimenti tra servant, da sempre uno dei punti forti del brand.
E qui arriviamo al punto dolente numero tre: combattimenti ed animazioni. Di veri combattimenti decenti in termini di resa ed animazioni infatti ce n'è solamente uno, quello di Lancer, tutto il resto o è fuffa o è di un brevità quantomai allarmante, come se prolungare un attimo una scena di combattimento dando un po' di verve ai personaggi coinvolti costasse troppo alla produzione. In questo modo si perde ancor più quel minimo di caratterizzazione dei servant che poteva esser loro rimasta dopo la tragiche decisioni registiche di cui vi ho parlato poc'anzi. Essi quindi rimangono delle semplice vittime della narrazione senza arte né parte (a parte l'unica eccezione sopra menzionata di Lancer, che comunque, nonostante la sua bella figura, non riesce a rimanere in scena abbastanza da poter essere apprezzato interamente come personaggio), il cui unico scopo è morire ammazzati sullo schermo nella maniera più veloce (e cruenta) possibile. La narrazione quindi diventa un semplice: muore A, Emiya parla con C, muore B, Emiya parla con D, muore F, Emiya parla con K e così via... con una velocità tale che ti viene veramente impossibile affezionarti ai personaggi e provare una benchè minima emozione per la loro storia, se non per quella di Emiya e Sakura (che comunque in questo primo film non ha guadagnato assolutamente nulla di più rispetto alle altre serie di FSN purtroppo... semmai son gli altri ad essere stati così sminuiti che lei viene messa in risalto) e dello sfigato Shinji (che anche qui come caratterizzazione è al pari di un'antipatica ciabatta destra spaiata mentre nelle altre serie, pur nella sua antipatia, rimaneva comunque un personaggio confuso, profondo e sfaccettato). Ma tornando sul discorso legato allo scempio narrativo, mi rendo conto di star divagando per cui torniamo al punto: le animazioni e la parte visual. Immagino che troverete di fianco a questa mia recensione altre recensioni dei fan del brand entusiasti di come quest'ultime siano ben integrate ed utilizzate dallo studio ufotable e ne elogeranno come sempre le caratteristiche (abbagliati da quei 30 secondi ogni mezz'ora di video animati decentemente) ed a questo io rispondo semplicemente di guardarvi le foto di Animeclick presenti nella scheda di questo film: son tutti primi piani (*finto stupore*) e 'casualmente' l'unico fotogramma dinamico che sottolinea un vero movimento è quello di... Lancer. Ed io ragazzi non c'entro niente con chi ha fatto la scheda del sito eh! Questo esempio quanto mai evidente delinea molto bene quella che è la mia opinione del comparto video di questa pellicola: pessima. I momenti ben animati infatti si possono contare sulle dita, tutto il resto è una guerra al risparmio dove i disegni e le inquadrature vengono ottimizzati al meglio usando primi piani (come se gli occhioni vuoti ed opachi di Sakura fossero così belli da vedere da vicino... ah, ma giusto, anche quelli non ci sono nei fotogrammi della scheda... chissà perchè...) o effetti di luce in cg. Questo purtroppo si vede fin dall'inizio, quando la regia cerca di utilizzare un misto di scene illustrate, e non animate, che sembrano emulare la narrazione di un libro, per cercare di far fuori velocemente le prime scene introduttive. Un tentativo quanto mai acerbo e mal realizzato (la filmografia giapponese è piena di registi che lo hanno utilizzato in maniera migliore purtroppo), la cui debolezza è quanto mai manifesta nel 'combattimento' contro Berserker. E qui mi fermo perchè quest'ultimo è un ottimo punto di partenza per parlare del quarto punto dolente: Saber La Macchietta.
Sì, proprio così: la macchietta. Tale personaggio, infatti, oltre ad avere in pratica letteralmente solo 10 secondi di decenza, passa (per scelta registica e non certamente di trama) dal ruolo di servant più forte al ruolo di servant più inutile della storia. Compare poco, parla il minimo (principalmente scusandosi della propria inutilità... e non scherzo!), prende un sacco di botte e non fa veramente quasi nulla ai fini narrativi. Potrei dire che se avessero messo un Arlecchino al posto di Saber non sarebbe cambiato assolutamente nulla per quello che importava ai registi della sua figura (che, ricordiamo, doveva essere per forza sminuita per risaltare l'eroina di questa route), ma i produttori volevano qualche altro vestito da mettere al personaggio per fare nuove action figure, per cui eccola lì in impermeabile giallo, in versione da casa, in versione gothic lolita e così via... sigh.
Come ultimo punto vorrei spezzare una lancia per la colonna sonora. Anzi no, forse vorrei spezzare una lancia *sulla* colonna sonora. Essa infatti ricalca i classici temi della serie e si dimostra particolarmente dimenticabile e senza mordente, tant'è che in alcuni punti il regista sembra proprio rendersene conto e la fa sparire proprio... ed è meglio non aggiungere altro e passare direttamente alle conclusioni o potrei incattivirmi di più visto che si tratterebbe in teoria di un prodotto di Yuki Kajura, mica l'ultima arrivata.
Conclusioni: FSNHF è un film assolutamente dimenticabile che non rende proprio giustizia al brand da cui è tratto, fatto da un regista ed una produzione capace solo di soddisfare l'ego della fanbase più dura senza dare nulla di più. Un vero prodotto hardcore, fatto per otaku fatti e finiti che vogliono poco altro se non soddisfare la propria curiosità su questa nuova route. Se non siete a questo livello ma siete intrigati dal conoscere la terza route semplicemente recuperate gioco / novel / fumetto che sicuramente la descrivono meglio, viceversa se lo siete, o siete svogliati e non avete voglia di utilizzare gli altri media, dateci pure un'occhiata (dopo che avrete rivisto tutto il franchise eh!) e capirete dal vostro giudizio su di essa a quale tipologia di gruppo appartenete. Io il vostro tempo ho cercato di farvelo risparmiare.
Ma veniamo al dunque.
Voto 4.
Perchè? Perchè non mi piace dare voti per ripicca e cerco di restare oggettivo anche davanti ad una delle peggiori delusioni di sempre. Infatti non dico che ne avessi iniziato la visione aspettandomi un capolavoro, ma conoscendo il personaggio di Sakura, a cui è dedicato questo arco, e conoscendone bene le potenzialità legate al suo background che viene ben raccontato nelle altre serie, mi aspettavo una storia con una narrazione solida ed un pathos crescente tendente all'horror che poteva essere veramente la ciliegina della torta di tutto l'universo di Fate. Ed invece non è andata così. Purtroppo.
Andando con ordine, il primo problema in assoluto di FSNHF è quello che accade durante i titoli di inizio, ovvero il salto a piè pari di tutta la parte di evocazione di Saber con relative spiegazioni sulla guerra del Santo Graal e relative conseguenze, lasciando così lo spettatore non informato sul brand nell'oscurità per praticamente tutto il film. Naturalmente i fanboy potrebbero dire che questa tipologia di taglio ha risparmiato loro qualche minuto di inutile recap, ma quell'inutile recap rappresenta la sottile, ma importante, differenza tra un film aperto a tutti ed un film aperto solo ad una piccola nicchia di appassionati fan della serie (una decisione a mio parere quanto mai infelice visto che non sfrutta le potenzialità del grande schermo di far crescere i fan del brand, ma piuttosto li isola e li mantiene nella loro bolla otaku, ma lasciamo stare). Cosa succede quindi? Che già così metà della potenziale audience si è persa per strada perchè il film da quel punto in avanti continua a saltare pezzi facendo riferimenti a situazioni, avvenimenti o personaggi dati per scontati perchè già presentati in serie precedenti.
E qui interviene il secondo grande problema della serie, ovvero la rinuncia a qualsiasi coerenza narrativa e la decisione di rendere il film un accozzaglia di spezzoni slegati che pur mantenendo un minimo di ordine cronologico non hanno un minimo di senso di coesione filmica. Per più di metà del film tra una scena e l'altra, infatti, non c'è un vero e proprio flusso narrativo e vengono presentati avvenimenti o dialoghi buttati lì ma senza un disegno particolare da parte del regista, un po' come se dovessero essere messi ma lui non avesse avuto voglia di incastrarli come si deve e mantenere una narrazione fluente. Questo, badate bene, non significa che non ci siano avvenimenti o dialoghi inutili (visto che la metà delle volte in cui Rin appare non serve tecnicamente a niente se non a far felice gli appassionati), ma che i vari punti importanti della trama vengono presentati senza soluzione di forma e non c'è un legante che renda scorrevole la narrazione ed accompagni lo spettatore tra le varie scene. Scena 1, zac. X Tempo dopo, Scena 2, zac. Y Tempo dopo, scena 3, zac e così via... impossibile capire esattamente quando è accaduta una e quando l'altra, possono essere passati giorni, ore, minuti, settimane... impossibile saperlo. Questo non significa che il regista debba inserire un orologio in ogni scena, ma che semplicemente dando piccoli elementi di contesto ad ognuna di esse le caratterizzi in maniera da far orientare lo spettatore (ed in alcuni casi per far questo non serve davvero molto altro se non un paio di sottotitoli, come fatto all'inizio del film, che infatti nella sua chiarezza risulta uno dei momenti migliori di tutta la pellicola). Ed invece no, la pigra regia del film questo sforzo non vuole farlo ed anzi si concentra ancora più nel riassumere i singoli episodi (lasciando però spazio ai momenti di fanservice, inteso nel suo senso più lato e non nel senso di zozzerie, così da soddisfare lo zoccolo duro che se li aspettava... no comment), tant'è che alla fine vengono penalizzati anche i combattimenti tra servant, da sempre uno dei punti forti del brand.
E qui arriviamo al punto dolente numero tre: combattimenti ed animazioni. Di veri combattimenti decenti in termini di resa ed animazioni infatti ce n'è solamente uno, quello di Lancer, tutto il resto o è fuffa o è di un brevità quantomai allarmante, come se prolungare un attimo una scena di combattimento dando un po' di verve ai personaggi coinvolti costasse troppo alla produzione. In questo modo si perde ancor più quel minimo di caratterizzazione dei servant che poteva esser loro rimasta dopo la tragiche decisioni registiche di cui vi ho parlato poc'anzi. Essi quindi rimangono delle semplice vittime della narrazione senza arte né parte (a parte l'unica eccezione sopra menzionata di Lancer, che comunque, nonostante la sua bella figura, non riesce a rimanere in scena abbastanza da poter essere apprezzato interamente come personaggio), il cui unico scopo è morire ammazzati sullo schermo nella maniera più veloce (e cruenta) possibile. La narrazione quindi diventa un semplice: muore A, Emiya parla con C, muore B, Emiya parla con D, muore F, Emiya parla con K e così via... con una velocità tale che ti viene veramente impossibile affezionarti ai personaggi e provare una benchè minima emozione per la loro storia, se non per quella di Emiya e Sakura (che comunque in questo primo film non ha guadagnato assolutamente nulla di più rispetto alle altre serie di FSN purtroppo... semmai son gli altri ad essere stati così sminuiti che lei viene messa in risalto) e dello sfigato Shinji (che anche qui come caratterizzazione è al pari di un'antipatica ciabatta destra spaiata mentre nelle altre serie, pur nella sua antipatia, rimaneva comunque un personaggio confuso, profondo e sfaccettato). Ma tornando sul discorso legato allo scempio narrativo, mi rendo conto di star divagando per cui torniamo al punto: le animazioni e la parte visual. Immagino che troverete di fianco a questa mia recensione altre recensioni dei fan del brand entusiasti di come quest'ultime siano ben integrate ed utilizzate dallo studio ufotable e ne elogeranno come sempre le caratteristiche (abbagliati da quei 30 secondi ogni mezz'ora di video animati decentemente) ed a questo io rispondo semplicemente di guardarvi le foto di Animeclick presenti nella scheda di questo film: son tutti primi piani (*finto stupore*) e 'casualmente' l'unico fotogramma dinamico che sottolinea un vero movimento è quello di... Lancer. Ed io ragazzi non c'entro niente con chi ha fatto la scheda del sito eh! Questo esempio quanto mai evidente delinea molto bene quella che è la mia opinione del comparto video di questa pellicola: pessima. I momenti ben animati infatti si possono contare sulle dita, tutto il resto è una guerra al risparmio dove i disegni e le inquadrature vengono ottimizzati al meglio usando primi piani (come se gli occhioni vuoti ed opachi di Sakura fossero così belli da vedere da vicino... ah, ma giusto, anche quelli non ci sono nei fotogrammi della scheda... chissà perchè...) o effetti di luce in cg. Questo purtroppo si vede fin dall'inizio, quando la regia cerca di utilizzare un misto di scene illustrate, e non animate, che sembrano emulare la narrazione di un libro, per cercare di far fuori velocemente le prime scene introduttive. Un tentativo quanto mai acerbo e mal realizzato (la filmografia giapponese è piena di registi che lo hanno utilizzato in maniera migliore purtroppo), la cui debolezza è quanto mai manifesta nel 'combattimento' contro Berserker. E qui mi fermo perchè quest'ultimo è un ottimo punto di partenza per parlare del quarto punto dolente: Saber La Macchietta.
Sì, proprio così: la macchietta. Tale personaggio, infatti, oltre ad avere in pratica letteralmente solo 10 secondi di decenza, passa (per scelta registica e non certamente di trama) dal ruolo di servant più forte al ruolo di servant più inutile della storia. Compare poco, parla il minimo (principalmente scusandosi della propria inutilità... e non scherzo!), prende un sacco di botte e non fa veramente quasi nulla ai fini narrativi. Potrei dire che se avessero messo un Arlecchino al posto di Saber non sarebbe cambiato assolutamente nulla per quello che importava ai registi della sua figura (che, ricordiamo, doveva essere per forza sminuita per risaltare l'eroina di questa route), ma i produttori volevano qualche altro vestito da mettere al personaggio per fare nuove action figure, per cui eccola lì in impermeabile giallo, in versione da casa, in versione gothic lolita e così via... sigh.
Come ultimo punto vorrei spezzare una lancia per la colonna sonora. Anzi no, forse vorrei spezzare una lancia *sulla* colonna sonora. Essa infatti ricalca i classici temi della serie e si dimostra particolarmente dimenticabile e senza mordente, tant'è che in alcuni punti il regista sembra proprio rendersene conto e la fa sparire proprio... ed è meglio non aggiungere altro e passare direttamente alle conclusioni o potrei incattivirmi di più visto che si tratterebbe in teoria di un prodotto di Yuki Kajura, mica l'ultima arrivata.
Conclusioni: FSNHF è un film assolutamente dimenticabile che non rende proprio giustizia al brand da cui è tratto, fatto da un regista ed una produzione capace solo di soddisfare l'ego della fanbase più dura senza dare nulla di più. Un vero prodotto hardcore, fatto per otaku fatti e finiti che vogliono poco altro se non soddisfare la propria curiosità su questa nuova route. Se non siete a questo livello ma siete intrigati dal conoscere la terza route semplicemente recuperate gioco / novel / fumetto che sicuramente la descrivono meglio, viceversa se lo siete, o siete svogliati e non avete voglia di utilizzare gli altri media, dateci pure un'occhiata (dopo che avrete rivisto tutto il franchise eh!) e capirete dal vostro giudizio su di essa a quale tipologia di gruppo appartenete. Io il vostro tempo ho cercato di farvelo risparmiare.
Attenzione: presenza di lievi spoiler
“Fate/Stay Night : Heaven’s Feel 1.Presage Flower” è un adattamento cinematografico riguardante la terza route dell’omonima visual novel fantasy della Type-Moon e si pone come primo capitolo di una futura trilogia. A differenza delle prime due route “Fate” ed “Unlimited Blade Works”, in quest’ultima l’attenzione viene spostata su Sakura Matou, approfondendo maggiormente ciò che negli altri due filoni narrativi era stato trascurato, ma che, per chi ha visto "Fate/Zero", doveva essere prima o poi affrontato: cosa è successo a Sakura dopo la fine della Quarta Guerra del Graal? Quali sono i piani di Zouken Matou dopo aver perso? Che cosa aveva detto Gilgamesh quella sera a Sakura? Perchè Saber nelle altre due route non riconosceva Kirei Kotomine e Illya (finalmente ora sí)? Come mai nonostante il graal scelga sette master ce ne erano solo sei?....
La storia è molto diversa dalle altre due route e decisamente intrigante, presentando atmosfere più oscure e dark.
Dal punto di vista grafico il film è spettacolare, superando anche le opere precedenti "Fate" firmate Ufotable. I disegni sono molto belli, ricchi di ombreggiature e sfumature. Per non parlare delle scene d’azione e combattimenti, molto più realistici e dettagliati, con inquadrature e prospettive dinamiche.
Il prodotto è consigliato maggiormente a chi è già familiare con la storia. Infatti, se si vede il film senza aver visto prima "Fate: Unlimited Blade Works", ed eventualmente anche "Zero", la storia può sembrare confusionaria a volte e alcuni personaggi come Archer e Rin mancano di una buona introduzione. Infatti Non è presente lo scontro iniziale tra Archer e Lancer, l’evocazione di Saber, e tutta la parte introduttiva sulle regole della guerra del Graal, la quale viene riassunto brevemente. Detto ciò, devo dire che ho apprezzato questa scelta, siccome la storia in questo caso è molto differente e in tal modo si è lasciato spazio a un diverso sviluppo degli eventi.
“Fate/Stay Night : Heaven’s Feel 1.Presage Flower” è un adattamento cinematografico riguardante la terza route dell’omonima visual novel fantasy della Type-Moon e si pone come primo capitolo di una futura trilogia. A differenza delle prime due route “Fate” ed “Unlimited Blade Works”, in quest’ultima l’attenzione viene spostata su Sakura Matou, approfondendo maggiormente ciò che negli altri due filoni narrativi era stato trascurato, ma che, per chi ha visto "Fate/Zero", doveva essere prima o poi affrontato: cosa è successo a Sakura dopo la fine della Quarta Guerra del Graal? Quali sono i piani di Zouken Matou dopo aver perso? Che cosa aveva detto Gilgamesh quella sera a Sakura? Perchè Saber nelle altre due route non riconosceva Kirei Kotomine e Illya (finalmente ora sí)? Come mai nonostante il graal scelga sette master ce ne erano solo sei?....
La storia è molto diversa dalle altre due route e decisamente intrigante, presentando atmosfere più oscure e dark.
Dal punto di vista grafico il film è spettacolare, superando anche le opere precedenti "Fate" firmate Ufotable. I disegni sono molto belli, ricchi di ombreggiature e sfumature. Per non parlare delle scene d’azione e combattimenti, molto più realistici e dettagliati, con inquadrature e prospettive dinamiche.
Il prodotto è consigliato maggiormente a chi è già familiare con la storia. Infatti, se si vede il film senza aver visto prima "Fate: Unlimited Blade Works", ed eventualmente anche "Zero", la storia può sembrare confusionaria a volte e alcuni personaggi come Archer e Rin mancano di una buona introduzione. Infatti Non è presente lo scontro iniziale tra Archer e Lancer, l’evocazione di Saber, e tutta la parte introduttiva sulle regole della guerra del Graal, la quale viene riassunto brevemente. Detto ciò, devo dire che ho apprezzato questa scelta, siccome la storia in questo caso è molto differente e in tal modo si è lasciato spazio a un diverso sviluppo degli eventi.
E' la Terza route di "Fate/Stay Night".
A differenza delle altre due, per guardare questa, è necessario aver visto "Fate/stay Night" o "Unlimited Blade Works"; "Fate/Zero" è comunque importante per cogliere le varie citazioni.
La storia, che mantiene sempre un ritmo incalzante, è ricca di colpi di scena, e i combattimenti sono realizzati in maniera fluida e comprensibile con animazioni stupende, come ci hanno abituati i due predecessori. Per quanto riguarda i personaggi, alcuni di essi vengono "messi da parte", come Rin e Archer (e qua ci ricolleghiamo al fatto di aver visto le altre route, per comprendere appieno il carattere e i sentimenti di questi ultimi) a favore di personaggi come Sakura, che conosce un'introspezione degna di nota, e altri come Shinji e Kirei.
Il primo film è promosso a pieni voti, un lavoro eccellente che spero prosegua così.
A differenza delle altre due, per guardare questa, è necessario aver visto "Fate/stay Night" o "Unlimited Blade Works"; "Fate/Zero" è comunque importante per cogliere le varie citazioni.
La storia, che mantiene sempre un ritmo incalzante, è ricca di colpi di scena, e i combattimenti sono realizzati in maniera fluida e comprensibile con animazioni stupende, come ci hanno abituati i due predecessori. Per quanto riguarda i personaggi, alcuni di essi vengono "messi da parte", come Rin e Archer (e qua ci ricolleghiamo al fatto di aver visto le altre route, per comprendere appieno il carattere e i sentimenti di questi ultimi) a favore di personaggi come Sakura, che conosce un'introspezione degna di nota, e altri come Shinji e Kirei.
Il primo film è promosso a pieni voti, un lavoro eccellente che spero prosegua così.