I'm Getting Married to a Girl I Hate in My Class
I’m getting married to a girl I hate in my class può essere un interessante connubio tra una storia romantica ma soprattutto divertente.
Premesso che al momento gli episodi usciti sono solamente 2, l’inizio è ben promettente. Gli episodi sono leggeri e i 20 minuti passano in un batter d’occhio. Sebbene la motivazione che porta al matrimonio combinato, fulcro dell’opera, sia un po’ debole, risulta accettabile e congrua allo stile di questo anime. In questi primi episodi infatti l’idea è quella di assistere ad un’opera leggera, senza bisogno di una trama eccessivamente strutturata. Ciò aiuta anche a conferire dinamicità agli episodi, i “momenti morti” sono infatti assenti.
Come il titolo suggerisce, i principali protagonisti sembrano essere acerrimi nemici ma una serie di circostanze li obbligherà a dover andare d’accordo o quantomeno trovare un equilibrio che consenta ad entrambi di non impazzire. Nonostante all’inizio i protagonisti dichiarino apertamente il loro odio reciproco è evidente a tutti che sotto questa corazza d’odio possano celarsi sentimenti diversi (o forse no). Per aggiungere un po’ di pepe alla storia è anche possibile che qualche personaggio esterno si innamori di uno dei due protagonisti.
Nonostante il clima ironico e leggero dettato dalla situazione paradossale sviluppatasi, si può leggere tra le righe una sorta di morale. L’insegnamento che sembra voler trasmettere l’opera è quello che per giungere ai propri obiettivi bisogna scendere ad alcuni compromessi, almeno inizialmente, anche sacrificando qualcosa di importante.
Premesso che al momento gli episodi usciti sono solamente 2, l’inizio è ben promettente. Gli episodi sono leggeri e i 20 minuti passano in un batter d’occhio. Sebbene la motivazione che porta al matrimonio combinato, fulcro dell’opera, sia un po’ debole, risulta accettabile e congrua allo stile di questo anime. In questi primi episodi infatti l’idea è quella di assistere ad un’opera leggera, senza bisogno di una trama eccessivamente strutturata. Ciò aiuta anche a conferire dinamicità agli episodi, i “momenti morti” sono infatti assenti.
Come il titolo suggerisce, i principali protagonisti sembrano essere acerrimi nemici ma una serie di circostanze li obbligherà a dover andare d’accordo o quantomeno trovare un equilibrio che consenta ad entrambi di non impazzire. Nonostante all’inizio i protagonisti dichiarino apertamente il loro odio reciproco è evidente a tutti che sotto questa corazza d’odio possano celarsi sentimenti diversi (o forse no). Per aggiungere un po’ di pepe alla storia è anche possibile che qualche personaggio esterno si innamori di uno dei due protagonisti.
Nonostante il clima ironico e leggero dettato dalla situazione paradossale sviluppatasi, si può leggere tra le righe una sorta di morale. L’insegnamento che sembra voler trasmettere l’opera è quello che per giungere ai propri obiettivi bisogna scendere ad alcuni compromessi, almeno inizialmente, anche sacrificando qualcosa di importante.